di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
“Quando piove, vuol dire che da qualche parte sta piovendo”, ed infatti la pioggia, già ben evidente, ci fa intravedere di tutto punto, quello che pare essere un temporale di dimensioni bibliche, che potrebbe abbattersi sui popoli, qualora la nuova frode pensata dai poteri profondi, venga messa in atto in tutta la sua diabolicità di pensiero.
Dopo aver reso i governi indipendenti dalle banche centrali e di fatto gli Stati debitori di esse, stiamo per assistere alla magia più grande e satanica di sempre: stanno per rendere le banche centrali – creatrici di denaro dal “nulla” – ufficialmente debitrici di un ente superiore che se non si trova nell’alto dei cieli, è certamente rappresentato dal potere stesso che da sempre comanda sul pianeta terra.
La frode gira tutta intorno alla falsa prospettazione che una banca centrale debba ricorrere ad una “fantascientifica” ricapitalizzazione da parte dei governi, per coprire eventuali perdite derivanti dalla politica monetaria messa in atto su tassi e titoli. Stiamo parlando dell’istituzione unica creatrice della “materia prima”, ovvero la valuta in cui si denominano le supposte perdite su asset finanziari, che esistono in quanto le banche centrali stesse, hanno dapprima creato la moneta necessaria per acquistarli e darne quindi un valore.
Per essere ancora più chiari, senza la creazione della moneta da parte delle banche centrali, tali asset non avrebbero mai visto la luce e di conseguenza anche le perdite sul valore degli stessi.
Ad infondere la frode per conto dei padroni ci ha pensato Fitch Rating, che già ad Ottobre scorso, in un suo documento/articolo dichiarava: “l’aumento dei tassi di interesse e il calo delle valutazioni dei titoli hanno aumentato la probabilità di perdite per le banche centrali dei mercati sviluppati che si sono impegnate in programmi di acquisto di attività”. [1] [2]
La prospettiva di perdite nei bilanci delle banche centrali, ponendole in modo del tutto fuorviante sullo stesso piano delle banche commerciali, deriva dal seguente ragionamento, a cui da sempre voce la stessa agenzia che dispone di due quartier generali, uno a New York e l’altro a Londra: “il recente aumento dei tassi di interesse nella maggior parte dei mercati sviluppati significa che alcune banche centrali ora stanno pagando di più sulle loro passività verso gli istituti finanziari di quanto guadagnano sui loro titoli detenuti, aumentando il rischio di perdite”.
Tutti noi sappiamo che in virtù del principio dell’indipendenza, pur le banche centrali non facendo parte del bilancio consolidato del governo, in realtà poi tendono a distribuire i profitti ai propri governi. Come del resto restituiscono al Tesoro anche tutti gli interessi incassati sui titoli di stato affluiti nel proprio bilancio in virtù dei programmi di monetizzazione del debito degli Stati.
Cosa si vuole fare adesso nella pratica reale di quello che ci viene prospettato?
In sostanza si vuol fare in modo che in conseguenza della copertura finanziaria di tali perdite – come se la banca centrale fosse costretta ad operare alla stregua di qualsiasi azienda del settore privato – si arrivi a non versare più un centesimo nelle casse dello Stato.
Non solo, nel caso in cui le perdite fossero di entità tale da far atterrare il patrimonio della banca in area negativa, si prospetta addirittura una ricapitalizzazione dell’Istituto da parte dei governi, i quali, come ben sappiamo, hanno un unico modo per reperire le risorse: le tasche dei cittadini!
Siamo alla follia più totale, siamo oltre il gioco delle tre carte! la banca centrale che crea la moneta per prima in regime di monopolio e che attraverso il governo la fornisce al settore privato, qualora registrasse nel proprio bilancio un patrimonio negativo, dovrebbe essere ripatrimonializzata dai cittadini. I quali, non essendo creatori della moneta, logicamente, un giorno prima o poi sono destinati ad esaurirla nelle proprie tasche.
Come vedete, siamo in perfetto allineamento con il fine ultimo che il disegno del Grande Reset si prefigge da tempo: togliere totalmente la moneta dalla disponibilità della maggioranza.
Sempre leggendo Fitch Ratings sia apprende che: “gli approcci contabili mark-to-market hanno provocato di recente perdite particolarmente ingenti presso la Banca nazionale svizzera (BNS) (che infatti annuncia che non invierà più soldi ai Cantoni nel breve periodo) e la Reserve Bank of Australia (RBA) – queste ultime sufficienti a spingere la RBA in un patrimonio netto negativo”.
Ormai la frode pare proprio essere stata sdoganata, se un paese come la Svizzera, dotato di sovranità monetaria ed esperta di banche, la sta già mettendo in atto nella politica di trasferimento fiscale verso i Cantoni.
Ed il fatto che il 9 Gennaio scorso anche il noto quotidiano economico voce dei poteri di casa nostra, Milano Finanza, dia pieno risalto alla notizia e ci indichi verso quale rotta si vuol far navigare l’imbarcazione, non ci deve lasciare per niente tranquilli:
La stessa Fed ha affermato che le rimesse al Tesoro degli Stati Uniti potrebbero cessare per un certo periodo se gli alti tassi di interesse le causano l’accumulo di perdite nette; tali rimesse nel 2021 erano circa lo 0,5% del PIL.
Le banche centrali che utilizzano approcci contabili diversi, come quelle negli Stati Uniti, in Giappone e nella zona euro, e quelle come la Bank of England e la Reserve Bank of New Zealand che hanno indennità governative che coprono i programmi di acquisto di attività, hanno meno probabilità di sperimentare un’estrema volatilità degli utili – tiene a prospettare Fitch Rating – aggiungendo poi: “tuttavia, le perdite indennizzate rappresentano una passività potenziale per il sovrano”.
Insomma, nonostante una tecnica che dopo lo schiaffo, preveda il farti rilassare con un paterno “scappellotto“, per poi affondarti con un “cazzotto” in pieno volto – con il preciso intento di farci credere che per noi (intesi come europei) sarà diverso – tutto lascia prevedere invece che non sarà proprio così!
Continuando nella nella lettura del documento, si apprende che la maggior parte delle banche centrali dispone di riserve, che possono consentire loro di mantenere le distribuzioni al governo anche quando si registrano perdite. Tuttavia – afferma sempre Fitch Ratings – la portata e la velocità dei movimenti del mercato possono sopraffare le riserve, mettendo a repentaglio le entrate pubbliche delle banche centrali. La RBA ha dichiarato a settembre che si aspetta che i suoi profitti futuri vengano mantenuti fino al ripristino del suo capitale; la banca ha pagato circa lo 0,1% del PIL al governo nell’anno finanziario conclusosi a giugno 2021.
Leggendo queste poche righe, con l’occhio di chi conosce il corretto e reale funzionamento della moneta e dei sistemi monetari moderni, verrebbe immediatamente da strappare il documento e denunciare il tutto alla corte dei diritti dell’uomo, per le immani falsità (provate a livello contabile e dalla dottrina), che si cerca di far apparire come verità per ingannare chi legge ed i popoli ignari che per mezzo di queste falsità sono costretti a sofferenze ed una vita di stenti.
Le banche centrali, non dispongono di riserve, loro le riserve le creano all’occorrenza come gli pare e piace, con un semplice “click” sul proprio computer e lo possono fare all’infinito nello spazio e nel tempo. Lo possono fare in virtù di una disposizione di legge conferita loro da dei governi che dovrebbero essere espressione democratica del popolo.
Affermare che: “la portata e la velocità dei movimenti del mercato possono sopraffare le riserve”– è una pura e delinquenziale falsità dimostrata e dimostrabile. Per i motivi sopra esposti, per nessuna ragione e/o qualsiasi tipo di evento catastrofico al mondo le banche centrali possono terminare le loro riserve.
Fortunatamente anche Fitch Ratings, nel proseguo della sua analisi, non se l’è sentita di continuare sulla strada della frode dottrinale appena evidenziata, ossia che le riserve delle banche centrali sarebbero limitate. Dando così un contributo essenziale alla Verità.
Infatti continuando nella lettura, si può apprezzare che la questione viene ricondotta esclusivamente all’interno di una precisa volontà politica: “Le banche centrali possono subire perdite nei loro bilanci e continuare ad operare con una posizione patrimoniale negativa. Tuttavia, se i governi decidessero di rafforzare le posizioni patrimoniali delle banche centrali, ciò metterebbe a dura prova le finanze pubbliche”.
Del resto che le banche centrali possono tranquillamente non curarsi delle loro passività ed operare in tutta tranquillità con una posizione patrimoniale passiva, lo hanno confermato a più riprese tutti i banchieri centrali del mondo occidentale, da Powell alla Lagarde.
Quindi che necessità c’è di esporre tale problema, se il problema di fatto non esiste?
La necessità è sempre la stessa, quella di far credere che la creazione della moneta da parte delle banche centrali abbia natura debitoria, con il fine ultimo di depredare i popoli dei loro risparmi, dei loro asset, delle loro sicurezza, della loro tranquillità ed infine della loro vita.
di Megas Alexandros
Note:
[1] Central Bank Losses May Add to Sovereign Fiscal Pressures (fitchratings.com)
[2] Le banche centrali perdono soldi, quali sono gli effetti per gli Stati? — Notizie TradingView
Il sistema privato delle banche centrali è il vero cancro della nostra società, la moneta è uno strumento (dello stato in quanto da noi acettata) per movimentare il valore, non il valore in sé.
La moneta privata non ha senso di esistere, anzi è proprio un' idiozia.
A quei tempi erano pochi i siti che mettevano a disposizione materiale di questo tipo, c'era Disinformazione.it, La Leva di Archimede ed un sito gestito dal presunto stigmatizzato Giorgio Buongiovanni.
Gli anni 2000, l'età dell'oro.
15 gennaio 2023 - Anche quest'anno la Banca Nazionale Svizzera (quotata in Borsa, SNBN.SW) trucca il bilancio: sarebbero 132 i miliardi di franchi svizzeri portati a perdita dalla BNS, una ovvia assurdità calcolando che essa crea franchi dal nulla.
Come già spiegai nel 2017, la privata "Banca Nazionale Svizzera" non contabilizza il denaro creato come entrata in bilancio. In questo modo, il falso passivo di 132 miliardi equivale a 15.172 franchi a testa rubati ad ogni cittadino svizzero.Senza contare il signoraggio guadagnato e non dichiarato, e quindi rubato, per il totale della creazione di moneta dalla nascita della banca stessa. Una cifra immensa. Faccio questo articolo per spiegare la mia affermazione per cui, riguadagnata la sovranità monetaria al popolo sovrano, in Italia staremmo meglio della Svizzera: perché non avremmo più una banca centrale a derubarci serialmente, ogni anno, di cifre impressionanti.
Aumento dei tassi e legge finanziaria: due ipocrisie a confronto Roma, 10 gennaio 2023 - Mi viene richiesto di commentare il recente aumento dei tassi d'interesse da parte della BCE e colgo l'occasione per parlare anche della rituale legge annuale di bilancio dello stato - cosiddetta manovra - poiché le due iniziative gareggiano sul piano dell'ipocrisia propagandistica.
Dietro la rappresentazione formale di un libero mercato si nasconde il vero funzionamento del governo economico bancario travestito da democrazia occidentale. Per capirlo, partiamo per comodità dalla legge di bilancio dello stato che evidenzia i paradossi di una menzogna non più difendibile: ovvero, che lo stato avrebbe bisogno di risorse fiscali sotto forma di imposte e tasse, per mantenersi. E che quindi la spesa dello stato sarebbe limitata dal buon cuore dei banchieri primari (primary dealers) nell'acquistare titoli d'indebitamento che si trasformano inevitabilmente in ulteriore debito pubblico. Se qualcuno si chiedesse dove i banchieri trovano i soldi per comprare i titoli, la risposta sarebbe stupefacente: creano denaro immaginario dal nulla che viene accettato per convenzione (e convinzione) dal resto della società per effettuare tutti i pagamenti ("moneta bancaria"). Chi cercasse in Costituzione da dove emana questo potere dei banchieri rimarrebbe basito: infatti, come ci ricorda il solo articolo 117 della Costituzione: "Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (...) e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; armonizzazione dei bilanci pubblici; perequazione delle risorse finanziarie;" (vedi: www.senato.it/.../articolo-117 ).La sovranità monetaria è accennata dunque in un solo articolo ed all'unico scopo di limitare e castrare i poteri delle regioni e delle provincie! Ma non basta: non esiste in effetti una legge esplicita che assegni ai privati (i vertici bancari) il potere di creare denaro in vece dello Stato.
L'intera materia è coperta da una nebbia che lascia intendere che i poteri dei vertici bancari hanno i colori della legge, anche se la legge non c'è. Il pubblico viene tenuto all'oscuro del fatto che il sistema apicale bancario si finanzia creando denaro dal nulla - sia a livello di banca centrale che a quello delle banche commerciali. Questo fatto di per sé lascerebbe intendere una sudditanza dell'intero apparato statale ai diktat monetari di un gruppo di privati che, in un modo o nell'altro, hanno conquistato i vertici bancari. Questo fatto è di per sé eversivo ed impedisce allo stato di assolvere pacificamente alle sue funzioni. Anzi, si dice che lo stato avrebbe solo tre modi per governare le sue spese: privatizzare, riscuotere tasse dai cittadini oppure limitare le uscite. Nessuna Corte dei conti, consiglio di stato o ragioneria dello stato, ha mai affrontato frontalmente tale questione focalizzando l'abuso di potere dei banchieri privati sulla cosa pubblica: per ignoranza e/o perché palesemente collusi.
Lo stato castrato quindi, ogni anno, ignorando il potere di creare moneta, fa una legge di bilancio indicando come coprirebbe le sue esigenze finanziarie tartassando ulteriormente il popolo sovrano. Oltre l'enorme danno economico per la nazione, lo stato auto-castrato dall'impotenza monetaria ha una valida scusa per ignorare i suoi doveri e negare ai cittadini tutte quelle istanze e tutti quegli interventi, peraltro previsti anche in Costituzione, "per scarsità di mezzi". Si vede l'art. 3 secondo comma: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori (rectius: "di tutti gli italianii") all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Bloccate così le più importanti istanze di sviluppo e di progresso del popolo "diversamente consapevole", i protagonisti di questa triste commedia si concentrano su come salvaguardare la loro posizione privilegiata a scapito di tutti gli altri. Lo status di colonia nord-atlantica viene ritualmente evocato a giustificazione dell'impotenza governandi solo per coprire il magna-magna dei banchieri nati stanchi (di cui, a onor del vero, sono sudditi gli stessi cittadini statunitensi).
Detto questo, ed appurato che la Repubblica è in mano al Governatore della Banca d'Italia, a sua volta mandante della BCE assieme ai suoi degni compari, veniamo alla pantomima dei tassi d'interesse. Poiché occorre ingannare il popolo sulla vera natura degli auto-finanziamenti delle banche, creati dal nulla ad hoc, ecco che emerge la funzione propagandistica dei tassi d'interesse: i banchieri in realtà si farebbero prestare i soldi dai marziani, quando ne hanno bisogno, e riconoscerebbero agli alieni un certo tasso d'interesse. Logico che poi, quando riprestano tali danari, richiederebbero alla clientela un tasso maggiore e guadagnerebbero solo dal differenziale... (e non dal capitale creato dal nulla!).
Questa favoletta viene supportata da una pratica contabile corrotta che non identifica a livello di bilancio bancario la fase di creazione del denaro (vedi i vari studi sul signoraggio di Biagio Bossone, consulente senior di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, che trovi anche qui: centralerischibanche.blogspot.com/.../... ).
Nella narrazione mistica dei banchieri centrali, il tasso d'interessa avrebbe anche una ulteriore funzione, oltreché da paravento dell'autocreazione monetaria, ovvero quella di frenare l'inflazione. Niente di più falso, ovviamente: più i costi di approvvigionamento del denaro diventano alti per i comuni imprenditori e più essi li ribalteranno sul prezzo finale dei loro prodotti, aumentando - questavolta sì - la spinta inflativa.
Purtroppo in questo mondo di apprendisti stregoni non c'è niente di più difficile di far capire le cose banali, e così... lo spettacolo deve continuare.... a qualsiasi costo! (tasso d'interesse compreso...)
Ma tranquilli: domattina non vi ricorderete nemmeno di aver mai letto questo articolo - ci sarà un'altra finta emergenza appena inventata solo per distrarvi dall'essenziale. "Alla lunga, saremo tutti morti." (Keynes)
www.litaliamensile.it/.../
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“Se alle banche venissero applicate le regole contabili, invece di lasciarle evadere tranquillamente, il debito pubblico non sarebbe un problema e la pressione fiscale potrebbe dimezzarsi. Non ci sarebbe bisogno di nuove leggi, basterebbe applicare le regole esistenti anche nel codice civile. Purtroppo non ci sono I magistrati giusti per farlo.
Quest'anno vi darò tante e tali informazioni sull'evasione fiscale lasciata praticare alle banche, che ogni volta che dovrete pagare tasse vi sentirete sottoposti a un'ingiustizia brutale e criminale come uno stupro.
Quando la banca vi presta dei soldi, non li preleva dal suo patrimonio, ma li crea DAL NULLA E A COSTO ZERO, semplicemente digitando l'importo sul vostro conto corrente. Lo fanno contro la legge, perché la legge, cioè il Testo Unico Bancario, articolo 10, autorizza le banche a intermediare e prestare il denaro, non a crearlo, e l'articolo 128 del trattato per il funzionamento dell'Unione Europea riserva la creazione dell'Euro alle banche centrali. Mediamente, per ammissione della banca d'Italia, in questo modo le banche italiane creano ogni anno 1000 miliardi. Il governo e le autorità monetarie ACCETTANO questa prassi illegittima.
Quando la banca crea contabilmente denaro per prestarlo, aumenta il suo patrimonio di pari importo, quindi realizza un ricavo, che non dichiara in bilancio, sicché non viene tassato. Secondo i bollettini di Banca d'Italia, le banche italiane creano così mediamente mille miliardi l'anno, perciò evadono circa 220 miliardi all'anno, tutte tasse che dobbiamo pagare noi. Nel 2017 la banca d'Italia, rispondendo a una interrogazione parlamentare, ha dichiarato che questo guadagno bancario non viene tassato per non aumentare il costo del denaro. Quindi lo sanno, come vanno le cose. Ma per il medesimo motivo non dovrebbe essere tassata la produzione e la vendita di beni e servizi di tutti i tipi.
Il padrone privato della moneta è padrone anche dello Stato, delle istituzioni, del Parlamento, del governo, della banca centrale, che infatti lo lasciano agire liberamente in violazione della legge e in danno della società.
Quello stato non è il nostro stato. Non può essere definito 'Repubblica'.
I mutui e gli altri prestiti bancari, legalmente, sono Nulli, quindi non dovrebbero essere rimborsati, sia perché la banca presta denaro che ha creato mentre la sua licenza non le consente di creare denaro, sia perché questo denaro lo denomina come se fosse euro, mentre l'articolo 128 del trattato di funzionamento dell'Unione Europea stabilisce che solo le banche centrali dell'eurozona possono creare ed emettere euro. Però il sistema funziona così e la politica dipende dai banchieri in quanto finanziatori del debito pubblico e padroni quindi delle istituzioni.”
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NINO GALLONI 11/12/2022 www.youtube.com/watch?v=JZKV3DCOM70 a 48’ ca: “per la prima volta in questo pianeta le classi dominanti non sono in grado di individuare le soluzioni: Allora come fanno a governarci? Lo sappiamo come fanno: di ogni problematica, che sia ambientale, sanitaria o geopolitica fanno un’emergenza dove non si capisce più niente , dove l’importante è noi che rimaniamo sottomessi, l’importante che noi ci beviamo la narrativa che tutti i media ci ripetono, è l’unica strada he loro hanno ma non risolveranno niente a livello ambientale né sanitario, né economico, né geopolitico. Ma prenderanno tempo in attesa che arrivino gli extraterrestri o altro… ma abbiamo due stade, perché comunque l’umanità è destinata verso un mondo diverso, un mondo migliore, un mondo in cui ci sarà il bene, la solidarietà ecc. La prima è una strada veloce, relativamente facile e sarebbe quella di una politica che in cinque minuti decide il da farsi … allora arriviamo alla terra promessa in un attimo .. Se non siamo capaci di questo, perché la politica è quello che è, allora abbiamo l’altra strada che sarà lunga, dolorosa, drammatica. Arriveremo lo stesso a destinazione ma dovremo passare attraverso la ricostruzione delle nostre comunità. Dovremmo riprenderci dal basso …. “
io non sarei così sospettoso con le Banche Centrali.
Se è vero che loro possono sempre creare altre riserve, tali riserve sono comunque un furto ai danni della popolazione, e loro lo sanno benissimo. Se evitano di crearle è anche meglio.
Gli Stati sono, come al solito, sull'orlo del fallimento e se fossero aziende private sarebbero falliti da un pezzo.
Tuttavia non credo che le Banche Centrali stiano chiedendo agli Stati uno sforzo fiscale. Stanno chiedendo uno sforzo politico nella direzione del Grande Reset. E lo chiedono perché sono sull'orlo del collasso, come tutto il sistema finanziario, assicurativo e pensionistico.
Mi dispiace deludere le anime belle, ma le grandi conquiste della moderna civiltà occidentale, il sistema pensionistico, finanziario, pensionistico e assicurativo, oltre a quello ospedaliero, sono proprio quelle che determineranno la sua distruzione. Prima o poi collasseranno sotto il peso delle illusioni di crescita, dei debiti e anche del magna magna che ci sta dietro. Finora sono collassati singolarmente, e sono così potuti intervenire gli altri a sostenerli, ma un giorno collasseranno tutti assieme. Come le Torri Gemelle.
E' pazzesco quello che questa gente è riuscita a fare negli ultimi 200 anni.
youtube.com/shorts/02KpSWqZ1pQ?feature=share
-ZR-
E invece dovresti esserlo.
Prima di scrivere le cose che pubblichi, il mio consiglio è quello di informarti un pochino meglio, per esempio guardando il film-documentario, premio Oscar come miglior documentario nel 2011, intitolato: “INSIDE JOB”, di Charles Ferguson (link sotto).
www.youtube.com/watch?v=UUSAcDrPVvU
Mettere i sistemi finanziari ed assicurativi sullo stesso piano di quello pensionistico e sanitario, è come accomunare la merd@ con il risotto (chiedo scusa per il francesismo).
Non vorrei disilluderti, ma le Torri Gemelle non sono “collassate” a causa degli incendi, ma perché “qualcuno”le ha riempite di esplosivo. Anche in questo caso l’esempio non calza per niente, a meno che il tuo obiettivo non fosse quello (puerile) di insinuare la genuinità del crollo delle torri.
Dante Bertello.
Ciao Massimo,dopo "Storia della banche centrali" ti consiglio anche "Tower of Basel", descrive la storia della BIS che è LA banca centrale delle banche centrali.
Io sono convinto che il fine ultimo sia quello dell'introduzione delle CBDC a livello di massa e di completo controllo,il Great Reset necessità di una trasformazione del sistema finanziario che conosciamo oggi,e quale modo migliore per facilitare questa transazione se non attraverso una nuova crisi ? Il modus operandi è sempre lo stesso,creare il problema per fornire la soluzione già prestabilita.
rumble.com/.../
Mi sa che sei un pochino confuso sui meccanismi di creazione del denaro e sulle cause dei bilanci in rosso degli stati.
Oltre alla visione dell'ottimo documentario segnalato da Dante (#10), ti consiglio la lettura del libro qui sotto.
Oppure il debito non viene MAI ripagato, per definizione?
Partendo dalla premessa che tutto il denaro in circolazione deriva da prestiti delle banche centrali, la restituzione totale di questi debiti equivale alla totale eliminazione della massa monetaria in circolazione, con conseguente blocco del sistema monetario che ovviamente non permetteranno mai.
Come impediscono la restituzione totale del debito?
Con l'applicazione di un interesse, meccanismo assai fraudolento.
Ipotizziamo un prestito di 10€ con la richiesta di pagamento dell'interesse sugli stessi, esempio 12€, non potrò mai restituire la totalità dei soldi dovuti in quanto i 2€ aggiuntivi non sono mai stati stampati o emessi ed ovviamente io stato non posso averli.
Questi 2 euro in eccesso sono il cosidetto "debito pubblico" che è destinato a salire matematicamente.
Ci sono tante letture sull'argomento ma io trovo il vecchio documentario "genius seculi" che è un estratto del vecchio documentario Zeitgeist che sicuramente quasi tutti qua hanno visto, il migliore come chiarezza espositiva di questi meccanismi.
www.youtube.com/watch?v=DcOm9OuAvd4
Spero di aver compreso bene la domanda.
Se non ho capito male il debito pubblico di fatto è "voluto" dalle banche e di fatto non esiste in se, quindi tutte le menate sugli stati poco solvibili, indebitati, mascalzoni tipo noi la Grecia ecc ecc servirebbe a nascondere la luna tenendo bene in vista il dito?
Esatto, è voluto, è il mezzo che permette al creditore di porre delle condizioni al debitore, che è quello che poi vediamo da anni con il "ce lo chiede l'europa" oppure "pareggio di bilancio" ecc... tutte riforme che loro passano come riforme per aiutarci a risolvere i nostri problemi finanziari da loro stessi creati.
Il denaro serve come mezzo di scambio del vero valore che sono i beni e i servizi.
Se io ho pomodori e mi servono cetrioli, il denaro serve esclusivamente come mezzo per effettuare questo scambio serza dovermi portare dietro carrelli di pomodori da dare in cambio di carrelli di cetrioli da ricevere.
Quindi ne consegue che la quantità deve essere in misura equivalente al valore di beni che devo scambiare ed essendo solo un mezzo, deve essere una spesa e non un valore.
Oggi le banche lo vendono come il vero valore, si sono impadroniti del meccanismo e ci "prestano" il mezzo con cui scambiare e se non vogliono far circolare i beni, ci tolgono il mezzo.
Un po' come una falegnameria che chiude perchè l'ente gestore della fatturazione elettronica decide arbitrariamente di non farti fatturare.
Concordo inoltre con gli epiteti "te lo chiede l'europa" ecc ecc, tutti slogan da pura PNL atti a antidebukare i fatti, per poi manipolare l'opinione pubblica, che mai come in questo caso dimostra che siamo vittime della nostra stessa ignoranza o capacità innata di delegare ad altri la gestione del nostro buco del culo (con loro sommo piacere).
Cambiare diventa così impossibile e alla fine, cicli dopo cicli, in cui una volta i cattivi ci purgano e una volta fingono di essere sconfitti o smascherati, la messainscena continua mungendo i malcapitati ma benevolenti e collaborativi, di turno.
Nella importantissima pubblicazione della banca centrale inglese del 2014 (bollettino trimestrale Q1 2014) link qui sotto
bankofengland.co.uk/.../...
si trovano due articoli uno fondamentale (il secondo) intitolato "money creation in modern economy" che spiega come le comuni banche commerciali creano il denaro attraverso i prestiti.
Nel primo si affronta (seppure in modo che io non considero del tutto soddisfacente) la discussione sulla natura del denaro che è presentato come "iou" (I owe you) una forma di debito.
Cioè io acquisto qualcosa da te (un bene o un servizio) e ti lascio un'attestato dichiarante che la società ti deve delle merci (beni o servizi) di valore equivalente a quelle che ho acquistato io; tale attestato è il denaro.
A tua volta potrai lasciarlo a chi ti venderà qualcosa.
Questa visione potrebbe funzionare a patto che l'attestato (cioè il denaro) fosse escluso dal novero delle merci, (quindi se esistesse un data base totale che funziona compensando debiti e crediti, senza un'entità persistente a nome moneta).
Essendo il denaro un bene immateriale di natura giuridica, esso può essere creato senza spese, come di fatto accade.
La contabilità delle banche centrali però segna il nuovo denaro come se la spesa per crearlo coincidesse con il valore del denaro immesso in circolazione.
Nella partita doppia il denaro circolante risulta quindi come passivo per la banca che segna come attivo i corrispondenti titoli di debito (di norma del governo), somma zero; utili gli interessi che creano debito inestinguibile, come detto da checkmate.
L'esempio è chiarissimo col contante, che però è circa il 3% del circolante. Il denaro elettronico viene invece creato quasi tutto dalle banche (non centrali) come descritto nell'articolo sopra.
Scrivendo così in estrema sintesi non sempre si riesce a far capire bene questi meccanismi, ma con una conversazione di persona in un paio di orette si riesce a fornire un quadro piuttosto chiaro di come (mal)funziona il nostro sistema monetario, che secondo sir Mervin King, già governatore della banca centrale inglese, è il "peggiore possibile".
(Lo so che all'atto pratico nessuno potrà mai restituire il 100% del denaro creato, altrimenti non ci sarebbero più soldi in circolazione. Ma almeno teoricamente, quale sarebbe la regola, per eventuali soldi che rientrassero?)
Sono temi abbondantemente noti anche se ovviamente fonte di discussione.
Bisogna porre molta attenzione ai singoli termini che usi per evitare contestazioni puerili.
- ripagato il debito alla banca centrale, questa dovrebbe distruggere il denaro restituito?
Perché chiedi della banca centrale? Ha delle particolarità come ad esempio che non può fallire... come dice l'articolo che da vita a questi commenti.
E poi esiste solo il debito pubblico? I debiti dei singoli privati sono molto più rilevanti.
Denaro è un termine generico. Cosa farebbero le banche? Falò di banconote? Fusione di monete?
Cosa le banche dicono di fare e per quel che ne so fanno.
Le banche operano tramite riserva frazionaria.
bancaditalia.it/.../index.html?dotcache=refresh
borsaitaliana.it/.../lariservafrazionaria135.htm
it.wikipedia.org/wiki/Riserva_frazionaria
Tre link a caso da google che ne fornisce a vagonate.
Dicono tutti e tre la stessa cosa ma quello della borsa a mio parere è più chiaro.
Cominciamo dall'inizio.
Quello che noi comunemente chiamamo "deposito" ovvero l'atto di consegnare i nostri soldi ad una banca non è un deposito.
Per legge ogni volta che depositiamo trasferiamo la proprietà del denaro alla banca che può utilizzarlo per i fini che più le aggradano (tipicamente prestiti).
Se io deposito una macchina in un garage ne rimango proprietario ed la rimessa la custodisce dietro compenso.
Se io "deposito" dei soldi in banca lei diventa proprietaria ed io in cambio ricevo un credito.
La banca dunque, con la proprietà di quelli che erano i miei soldi può esercitare un diritto esclusivo del proprietario ovvero il prestito.
Può prestare tutta la somma che le ho dato meno una piccola percentuale detta riserva. (Qualcosa tipo il 2% circa)
A questo punto se io ho "depositato" 100 lire in banca (dalla tastiera mi manca il simbolo dell'euro ), questa può prestarne 50 - 70 - fino a ~98 ad una altra persona.
Supponiamo che la banca presti 70 di quelle che erano le mie lire a Mario.
A questo punto esistono due conti correnti
Il mio con scritto 100 lire.
Quello di Mario con scritto 70 lire.
Da questa scrittura contabile nasce nuovo denaro.
Per essere più precisi
it.wikipedia.org/wiki/Aggregati_monetari
M0 Rimane 100 come le cento lire in banconote che ho versato in banca.
M1 Passa da 100 a 170 come la somma dei due conti correnti.
Siccome noi, le cifre che leggiamo sul conto corrente od i pagamenti col bancomat, le chiamiamo "denaro"...
Allora il denaro aumenta.
N.B. E dunque per la felicità dei turbocapilasti de noialtri abbiamo scoperto che panettaio Mario l'impastato ha fatto aumentare la massa monetaria causando inflazione (secondo loro).
Come corollario abbiamo scoperto che bisogna smetterla con "stato brutto e cattivo" e dare addosso a Mario. (sempre secondo loro)
E dopo questa lunga, tediante ma necessaria premessa?
La risposta:
Banconote e monete rimangono invariate.
All'atto del prestito c'è una nota contabile di normale partita doppia che fa aumentare la "moneta scritturale" che oggi viene chiamata più comunemente:
- Bancomat
- Carta di credito
- Conto corrente
- Moneta digitale
Quando Mario restituisce le prime 11 lire...
Dieci di quota capitale ed una di interessi.
Viene aggiornata la scrittura contabile.
Io 100
Mario 59
Banca 1
M0 Rimane 100
M1 Diventa 160 (-10 moneta elettronica)
Tutto seguendo le regole della partita doppia
farenumeri.it/partita-doppia/
it.wikipedia.org/wiki/Partita_doppia
La differenza tra banca centrale e le comune banche commerciali è tutta qui.
La banca centrale è l'unica autorizzata a non seguire la partita doppia altrimenti non potrebbe creare la base monetaria M0 ovvero banconote e monete.
Quindi per salvare il fondoschiena ai padroni delle banche (peraltro creando moneta senza nessun costo) la banca centrale svizzera asserisce di non poter aiutare la popolazione.
Ovviamente io la considero un'ignominia, ma prescindendo dal giusto o sbagliato che sia, deve apparire inconfutabilmente chiaro che questa è una decisione POLITICA.
Quando i "benpensanti" invocano l'indipendenza della banca centrale, in pratica affidano delle decisioni politiche a un ente indipendente, gestito in ottica aziendale.
Questa è una mostruosità giuridica apertamente antidemocratica che viola tutti i criteri di rappresentatività.
La verità è che se esiste un organo tecnico separato dal tesoro, che si occupa delle finanze dello Stato, questo deve essere del tutto sottomesso al governo eletto, altro che indipendente.
Nella sua opera fondamentale sul decennio perduto giapponese, il professor Werner dimostra che la causa principale risiedette proprio nelle decisioni prese dalla banca centrale, indipendentemente dal governo e persino in segreto rispetto ai ministri.
Sono tutte argomentazioni pelose.
L'ultima volta che ho guardato i bilanci delle banche centrali il risultato è stato questo (a memoria).
BCE tot miliardi guadagnati, tot miliardi spesi in dipendenti, ect. Agli stati zero
Banca d'italia 4500 milioni incassati in interessi
4499 milioni di spese in dipendenti, ect.
20.000 euro allo stato come quota
qualche decina di milioni allo stato in tasse.
Banca d'Italia e BCE allo stato italiano non hanno mai versato nulla praticamente.
Se vuoi prendiamo gli ultimi bilanci ma non credo le cose siano cambiate dal 2006.
Tu sei rimasto a quello che scrivevano (falsamente) nei vecchi libri di testo e al presunto meccanismo del moltiplicatore monetario, che non viene affatto usato.
Comunque quando la banca presta la massa monetaria aumenta, -in questo hai assolutamente sbagliato- e quando il prestito viene restituito la massa monetaria diminuisce, non ci piove.
Citando il 1834 del cod civile, (deposito a vista) sei nel giusto, devi solo andare fino in fondo alla deduzione.
Nel mio conto corrente non ci sono soldi, ma è segnato il debito che la banca ha verso di me.
Quando la banca mi fa un prestito, la banca scrive dei numeri nel mio conto corrente ovvero aumenta il suo debito nei miei confronti (lo fa in corrispondenza del mio titolo di debito verso la banca, di solito supportato da un qualche sottostante a garanzia).
Quindi si può dire con esattezza che la banca presta debiti (esattamente mi presta il suo debito nei miei confronti).
Quando io restituisco, la banca non fa che depennare il suo debito verso di me, questo significa che quel denaro-debito viene annullato, annichilito, distrutto.
Non c'è bisogno di un atto esplicito della banca per distruggere il denaro contabile, si azzera da sè.
L'unico caso (che non capita quasi mai) è quello di una restituzione in contanti.
La banca centrale dovrebbe distruggerli, le altre non credo, comunque quei rari casi sono un'ottima occasione per la creazione di fondi neri.
Ma in ogni caso le banche centrali retrocedono gli utili agli azionisti (di solito gli Stati).
L'imbroglio sta nel "dimenticarsi" di segnare l'attivo della creazione monetaria, per cui come utili restano le briciole.
Mi sembrava di averlo letto a suo tempo. Lo rileggerò ma dubito dica cose differenti da quello che ti ho esposto a parte sofismi.
Per il resto del tuo intervento abbiamo detto la stessa cosa.
Molto probabilmente è una mera questione di termini.
Non riesco a cogliere la sfumatura di differenza tra quello che ho detto io e te.
Ma oramai in economia ci siamo abituati.
E' vero che le banche centrali restituiscono gli utili allo stato? SI.
Ma gli utili cosa sono?
L'inghippo sta tutto qui.
Per questo ti ho detto che la BI incassava 4500 milioni di interessi.
Ma utili in economia sono gli incassi meno le spese.
Fatalità le banche centrali (BCE e BI) sono delle maestre in spese e non avanzano alcun utile.
Agli stati vanno certo gli utili ma sono Zero bucato.
E' più chiaro così?
Il mio tempo per oggi è esaurito ma, proprio perché sei te, ho riletto il documento da te citato...
bankofengland.co.uk/.../...
Pag. 16 sotto la voce "Money creation in reality" (Mica come credo io ma come loro dicono)
Che è pari pari l'esempio che ho fatto io.
Poi, certo, possono supercazzolare qua e la ma nella sostanza non dicono nulla di diverso dai comuni libri di testo.
Su dove ciurlano nel manico se ne può parlare ma non è in questo pezzo, arriva dopo. E comunque sono questioni così di lana caprina che se permetti eviterei.
Se per ipotesi uno stato volesse ripagare parte del debito (principal, non gli interessi) contratto con la sua banca centrale, i soldi che versa dove vanno a finire? Vengono distrutti, o restano in circolo?
Il punto è proprio questo.
A te non interessa parlare di banche centrali.
Fidati non ti interessa proprio.
E non ti interessa proprio per questo punto.
Uno stato suicida ripagherebbe il debito (anche in parte).
Non solo estinguerebbe la moneta ma farebbe fallire tutti i privati.
E' il gioco delle sedie musicali.
Non esistono soldi sufficienti ai privati per ripagare gli interessi...
A meno che lo stato non aumenti il suo debito.
Aumentando il debito la banca centrale crea nuova moneta che lo stato spende.
Con la nuova moneta creata dallo stato i privati possono pagare anche gli interessi.
Dosando accuratamente l'aumento del debito pubblico puoi tenere sotto scacco tutti i cittadini / aziende.
Se non aumenta abbastanza crei tante sedie vuote e fallimenti con recessione.
Se allarghi i cordoni della borsa tutti ripagano i debiti e si fidano a farne di nuovi creando crescita.
Teoria del ciclo economico (non ortodossa)
Grazie comunque.
Ti ho risposto anche a livello teorico.
I soldi vengono distrutti come da partita doppia.
L'unica differnza tra banca centrale e commerciale è l'origine del denaro.
La banca commerciale prima ha un debito con me che deposito 100 lire e poi mette all'attivo un credito di 70 lire con Mario.
Partita doppia.
La banca centrale non possiede un prima.
All'atto della creazione delle banconote dovrebbe segnarle all'attivo. Sono un suo asset creato dal nulla.
Le segna invece al passivo e ci mette all'attivo i buoni del tesoro.
Per il resto seguono le normali regole della partita doppia entrambi i tipi di banche.
L'aspetto su cui stai ponendo l'attenzione credo sia la piaga più dolorosa dei banchieri centrali perchè svela l'arcano mistero, mi spiego meglio.
In condizioni normali ossia che la moneta venga emessa dallo stato, la tua riflessione ha senso di esistere, lo stato fa una finanziaria di 100 miliardi di euro che significa immissione di liquidità pari a 100 miliardi di valore nominale ma con un costo effettivo molto inferiore (una banconota da 500€ costa circa 20 centesimi quindi avremo due tipi di contabilità:
1)La spesa effettiva del costo dell'immisione della moneta che andremo a ripagare per esempio con i tributi.
2)L'aggiornamento della contabilità e messa a passivo della liquidità(nominale) ma questo solo per questioni di gestione della contabilità, noi sappiamo benissimo che questo debito è figurativo.
In queste condizioni il riequilibrio di bilancio con eliminazione fisica della carta in eccesso avrebbe senso sopratutto per tenere i prezzi stabili, la totale restituzione del debito nominale sarebbe illogico in quanto non dovuta e sarebbe pure dannosa in quanto l'economia funziona quando vi è un equilibrio tra quantità monetaria in circolazione e relativa offerta di beni e servizi, il congo necessiterà di determinati parametri gli stati uniti di altri.
Per il sistema delle banche centrali invece casca l'asino, in quanto la totale restituzione del debito comporta l'impossibilità dei cittadini di poter usufruire di quella moneta e siccome ha valore solo perchè noi l'accettiamo, in queste condizioni la bce non avrebbe motivo di esistere.
Anche se non li bruciano diventa carta straccia, sarebbero gli unici ad avere una moneta che non viene usata da nessuno perchè nessuno la possiede.
Un po' come avere miliardi di euro di una moneta marziana, se vai su marte sei ricco ma sulla terra no.
Quindi questo farebbe comprendere la truffa, loro comandano solo perchè noi non riusciamo ad estinguere il debito, perché usiamo la loro moneta e l'interesse viene applicato proprio per evitare il verificarsi della situazione che tu vuoi chiarire.
Quindi la risposta è che non si può matematicamente arrivare alla situazione teorica da te prospettata, l'ammontare da restituire eccederà sempre la disponibilità di liquidità.
Se proprio vuoi la risposta teorica, sia che li brucino sia che li mettano in un cassetto dovranno comunque fare domanda per il reddito di cittadinanza perchè non se ne faranno niente.
Una volta arrivati a quel punto non hanno nulla da fare, vanno a casa.
Ci trattano da insolventi ma in realtà è la loro salvezza, maggiore è l'ammanco che hanno e meggiore è la forza contrattuale nei confronti del debitore, che è la loro vera ricchezza.
Spero di non essere stato troppo contorto nel ragionamento, non è facile in poche righe.
Ovviamente, è il mio pensiero personale sulla questione.
Facciamo allora l'esempio di un saldo PARZIALE. La FED compra dal governo americano 100 milioni in bond, e gli dà 100 milioni di dollari in mano. Dopo un mese il governo americano si presenta con 50 milioni di dollari in mano, e vuole redimere metà dei bond emessi.
Quei 50 milioni di dollari, TEORICAMENTE, dove vanno a finire?
Lo si capisce perfettamente con il gold standard, attivo fino agli anni 70: il denaro era un segnaposto per l'oro. Se tu gli portavi il denaro, ti ridavano l'equivalente in oro, e il denaro che era un certificato corrispondente doveva essere distrutto.
Enti privati (BCE, Fed), "stampano"(1) pezzi di carta senza controvalore in solido (esempio oro) prestandoli agli stati pretendendo un interesse....
Le garanzie per ripagare la loro cartaccia sono rappresentate da cose tangibili (immobili, beni, terreni ecc.) posseduti dai cittadini che abitano gli stati "indebitati".
Un mezzo di scambio (il denaro) è divenuto uno strumento per governare l'uomo.
Se ci si pensa con attenzione è una cosa di una follia assolutamente perversa !
NOTA (1) Tra poco non faranno neppure più quello con la moneta elettronica !
E gli interessi invece? Se nel frattempo il governo americano ha pagato 5 milioni di interessi alla FED, quei 5 milioni dove vanno? Sempre buttati nel cesso?
In un mondo normale (quindi fuori da questo sistema solare) la risposta giusta dovrebbe essere quella di Sertes "vengono distrutti", che lo facciano realmente, sono onesto, non posso confermarlo.
Pare evidente che ci possano essere margini di speculazione. Se per una moneta statale, questo tipo di manovre non ha senso, per i privati si, ma qui entriamo nel campo della "magia finanziaria" che esula dalle mie competenze, non sono abbastanza bravo nel far sparire 50 milioni di euro da un bilancio bancario, l'avrei già fatto .
Diciamo che dal mio punto di vista, la tua curiosità su questo singolo aspetto è più che giustificata, mi sono interessato molto a questo argomento ma oltre un certo limite non ho certezze, ribadisco dovrebbero distruggerli.
Non avevo visto il post sugli interessi, se accetti una frase che inizia con "credo" dico:
Credo che siano soldi persi da parte dello stato americano in quanto gli interessi vanno all'attivo del bilancio bancario, quindi il profitto ufficiale.
Però ti ricordo che ho iniziato la frase con "credo"
No, sono andati in stipendi per i banchieri, dividendi per gli azionisti, e tasse che sono rientrate allo stato.
Quei 5 milioni non erano stati creati con il debito pubblico, bensì con la riserva frazionaria: non esistevano all'inizio, e in caso di risoluzione di tutti i debiti sparirebbero nel nulla da cui sono stati creati.
Facciamo un esempio ancora più facile di quello che hai fatto tu:
La FED compra dal governo americano 100 milioni in bond, e gli dà 100 milioni di dollari in mano. Dopo un anno il governo americano si presenta con 100 milioni di dollari in mano, e vuole redimere il debito.
Ma gli deve dare 101, e 101 non esistono. Così il governo tassa la banca centrale di 1 e dice: ti do 100 e siamo pari.
Sto leggendo il documento della FED "Modern Money Mechanics".
upload.wikimedia.org/.../...
E' tutto nero su bianco, hanno veramente la faccia come il culo.
Se serve conferma, su questo ho la certezza
grazie per le risposte e i suggerimenti.
@ Dante Bertello
Veramente il sistema pensionistico é un aspetto del sistema assicurativo. Purtroppo ho l'impressione che solo io pensi che il sistema pensionistico sia il punto debole di tutta l'economia occidentale. Magari sbaglio, ma ci sarebbe comunque da chiedersi come pensano che una popolazione lavoratrice in diminuzione possa sostenere se stessa, farsi una famiglia, e allo stesso tempo essere oberata dal peso di una popolazione non lavoratrice che percepisce uno stipendio spesso paragonabile al suo. Il sistema, che oltre tutto è di una corruzione inimmaginabile, è insostenibile, e quando collasserà si porterà dietro la nostra civiltà.
E lo so benissimo che le Torri Gemelle sono state minate. Ma comunque la portata simbolica resta tutta. In sostanza ci stanno dicendo che il sistema finanziario è al collasso, e solo una guerra lo potrebbe salvare. Oppure il traffico di droga...
@Unkle72:
i bilanci degli Stati sono in rosso perché spendono più soldi di quelli che ricevono. E non sono ancora falliti perché si possono permettere di accedere a finanziamenti illimitati. E tali finanziamenti sono possibili perché la moneta viene creata in assenza di controvalore.
Adesso, se spendessero questi soldi per fornire servizi, il problema non sarebbe così grave, ma in sostanza i soldi se li mangiano. Questo è un problema.
In realtà il valore di un'economia si misura dall'etica che la governa. Più un'economia è corrotta e prima collassa. A meno che, come gli Stati Uniti, l'economia sia sostenuta da "rimesse" dalle colonie generate dal monopolio su un certo numero di risorse (petrolio, armi, droga, spettacoli, software, etc.)
La creazione della moneta è un esempio di tale corruzione. Questo anche tenendo conto del fatto che sia necessaria per far girare l'economia, perché un controvalore in metallo prezioso non è più pensabile oggi. Perché chi crea moneta sostanzialmente si è appropriato del valore che essa rappresenta, ma a quale titolo? Sempre ladro è.
Il debito del Governo federale americano detenuto sotto forma di titoli di stato non viene ripagato alla FED, semplicemente i titoli di stato in scadenza vengono rinnovati. In teoria il Tesoro americano paga solo gli interessi alla FED che però vengono restituiti al Tesoro al netto degli stipendi e delle spese sostenute dalla FED. In pratica è una partita di giro. Inoltre non c’è nessuna tassazione della FED
www.law.cornell.edu/uscode/text/12/531
fatto salvo il patrimonio immobiliare non federale, e non c’è nessuna distruzione di denaro perché si tratta solo di aggiornare i bilanci. L'unico denaro che viene distrutto per essere immediatamente sostituito sono le banconote logore.
Il debito che lo stato deve ripagare è solo quello detenuto dai privati, ovviamente la FED può decidere di vendere i titoli in suo possesso sul mercato secondario (ovvero non di prima emissione) che generalmente è fatto da banche private e fondi di investimento.
Ci sarebbe da aprire un discorso infinito... Non sono le pensioni di chi ha lavorato una vita e versato montagne di contributi a mandare in rovina il sistema, sono le porcate fatte nell'ultimo mezzo secolo (sprechi incalcolabili, sperperi di denaro pubblico, corruzione dilagante, consulenze milionarie, clientelismo, pensioni baby, pensioni d'oro ecc.).
In occidente, ma cinesi e russi avendo materie prime da scambiare (beni in solido) acquistano oro per stabilizzare e rafforzare le proprie monete.
La Russia possiede petrolio, gas, carbone, metalli.... La Cina ha carbone, terre rare, produce chimica di base, metalli, è la manifattura del mondo, ha quasi il monopolio della produzione tecnologica, entrambi sono vicine all'autosufficienza alimentare.
In europa abbiamo l'€uro (leggasi carta igienica) e tante belle parole......
Intervento molto interessante, un chiarimento se possibile anche di poche righe su questa frase:
Chiarito da solo. Stavo prendendo una cantonata, è ora di andare a nanna.
Buona notte!
Grazie.
Banche ed assicurazioni sono in mano a privati (i più bei palazzi delle nostre città sono nelle loro mani), mentre il sistema pensionistico è controllato dallo Stato (in Italia), e questo fa una enorme differenza.
Non hai guardato il film-docu che ti ho consigliato, altrimenti avresti capito il ruolo avuto negli USA, da banche ed assicurazioni, nella crisi del 2008 (le quali hanno trascinato tutta l’economia occidentale), nella vendita dei derivati e nella cartolarizzazione.
Tra le altre cose hanno fatto comprare i derivati tossici ai fondi pensionistici (anche da noi, link sotto), ecco svelato uno dei motivi per cui il sistema pensionistico vacilla, ma tu di questo non ne hai parlato…
inchieste.repubblica.it/.../...
L’unica cosa che possa salvarci, per cominciare toglierci dai piedi questi banchieri e finanzieri speculatori che nelle crisi diventano sempre più ricchi e potenti, a nostro discapito.
Qualche nome? Rothschild, Rockefeller.
Dante Bertello.
@ Dante Bertello
ho l'impressione che tu consideri lo Stato "i buoni" e i privati "i cattivi". Toglitelo dalla testa.
Ieri ho visto metà del documentario. Oggi guarderò l'altra metà. I dipendenti delle banche d'investimento coinvolte hanno fatto alle loro imprese e ai loro clienti la stessa cosa che molto spesso fanno i dipendenti pubblici ai contribuenti e allo Stato. Il problema qui è morale, ed è un problema di carattere generale.
Poi intendiamoci, in effetti esiste un vuoto legislativo che impedisce allo Stato di rivalersi sui dipendenti di un'impresa che l'hanno saccheggiata e hanno truffato i loro clienti. Questo problema andrebbe risolto, ma non succederà perché richiederebbe un riesame del concetto capitalistico di proprietà alla luce del concetto di responsabilità sociale. Significa sostenere che, in qualche modo, i comunisti hanno ragione e che ci sia qualche cosa di storto nel concetto di proprietà privata stesso.
@Unkle72
non ho niente da aggiungere a ciò che dici. Hai perfettamente ragione.
L'Italia ha un patrimonio infinito in termini di conoscenza e capacità creativa, e andrebbe valorizzato. Abbiamo anche un Paese bellissimo sia in termini di natura che di cultura. Quindi un controvalore ce l'avremmo anche se, per ipotesi, volessimo tornare ad una moneta sovrana. Purtroppo, da un punto di vista morale, siamo deboli. Noi vogliamo "stare bene" e, se si vuole essere liberi, non sempre è possibile. Se la Jugoslavia è riuscita a dire no a Stalin, noi avremmo anche potuto dire di no agli USA, ma non abbiamo voluto fronteggiarne le conseguenze. Ma questa è storia vecchia.
Caro Massimo, non stai ponendo le domande giuste.
Che sono invece
- dato che oltre il 90% del denaro viene prodotto dalle banche private, la banca centrale ha qualche mezzo di controllo sulla quantità di credito emesso? (rispondo già che NON sono solo i tassi di interesse).
- dato che quando la banca presta la massa monetaria aumenta e quando si restituisce il prestito la massa monetaria totale diminuisce, che effetto hanno queste dinamiche sull'economia reale?
- Se un elemento basilare della truffa è immettere il denaro nell'economia attraverso i prestiti, come dovrebbe essere immesso?
Io ho l'impressione che qualcuno la consideri una cosa positiva se gestita correttamente, in quanto permette di sostenere finanziariamente un'economia in crescita. Io piuttosto lo definirei "un male necessario" a cui ricorrere solo sporadicamente.
Non c'è alcun modo per "gestire correttamente" la produzione di moneta. Tutte le volte che uno produce moneta si appropria del suo valore, e non ne ha alcun titolo, sia come privato sia come Stato. Quando si crea moneta, bisogna poi decidere come utilizzarla, e questo crea un'altra montagna di problemi. Certo, appropriarsene e comprare jet privati e opere d'arte è male, ma pensare che sarebbe bene che lo Stato la utilizzasse per fornire servizi ai cittadini potrebbe essere sbagliato lo stesso. Supponiamo che lo Stato voglia fare cose bellissime con questi soldi, come scuole, o ospedali, o aumentare le pensioni agli anziani. Potremmo non potercelo permettere, appunto perché tali servizi vanno pagati con le risorse attualmente presenti, perché creare moneta non significa creare risorse. L'idea che "basti creare moneta per creare risorse" è del tutto peregrina, perché ciò succede se e solo se la moneta è gestita da persone oneste e competenti, ed è molto difficile che uno a cui viene in mente di fabbricare moneta contabile sia l'uno o l'altro. Investire in maniera produttiva non è semplice, e non so se uno che parte già sapendo che, se la cosa non riesce, può sempre stampare altra moneta, sia la persona migliore per farlo. I sostenitori della creazione di moneta si appellano alla creatività dell’uomo e al ruolo prometeico dell’imprenditore che viene a salvare la società dalla minaccia della mancata allocazione delle risorse. Insomma, sperano, e non sperano neanche in Dio (e dovrebbero), ma sperano in qualche essere umano che abbia l’intelligenza sufficiente per capire come investire i soldi in maniera tale che l’economia possa poi permettersi i servizi bellissimi che lo Stato offre (coi soldi del contribuente, sia chiaro!)
Queste sono tutte obiezioni tipiche della Scuola Austriaca, e non hanno mai ricevuto una risposta seria. Non solo, ma gli eventi hanno solo dato ragione agli Austriaci, a cui viene invece contestato, giustamente, che il ritorno ad un collaterale in oro è impensabile. Ma il fatto che loro non abbiano pensato ad una soluzione praticamente sostenibile al problema non significa che il problema non esiste.
Io credo che siamo tutti d’accordo che il potere di creare moneta non possa essere lasciato in mano a un privato. Ma le Banche Centrali non sono “privati”. La moneta contabile che producono non è “loro”, e questo lo sanno benissimo. Quella moneta è al contempo un’attività e una passività e non può essere di proprietà di nessuno peraltro. E le banche centrali non la gestiscono neanche, perché tale moneta entra nel sistema finanziario. Le Banche Centrali sono indipendenti dallo Stato, cioè dal potere esecutivo, come peraltro lo è la magistratura. Se si capisce perché la magistratura è indipendente dal potere esecutivo non ci dovrebbero essere problemi a capire perché lo sia anche la Banca Centrale. I soldi prodotti, quelli sì, sono dello Stato, ma la valutazione sulla necessità o meno di produrli non può essere lasciata nelle mani del potere esecutivo, appunto perché è un potere eccessivo.
Detto questo, qualcuno questo potere lo deve gestire. In teoria dovrebbe essere un monaco esperto di economia e finanza, ma dove lo troviamo? Ma anche se esistesse, egli sarebbe comunque circondato da uomini che sono interessati esclusivamente al possesso personale dei beni materiali, e non credo che potrebbe fare molto. Purtroppo, come ho già ribadito, il problema è esclusivamente di carattere morale e gira intorno al fatto che, dove girano molti soldi, si creano centri di potere, e il potere ha il brutto vizio di autoalimentarsi. Cosa si può fare? Certamente non serve a niente trasferire la gestione della Banca Centrale allo Stato, perché lo Stato non è moralmente al riparo da questi problemi. A questo si aggiunge che fin troppa gente è convinta che stampando moneta si risolverebbero i problemi del Paese. Se lo potessero veramente fare…apriti cielo!
Il principio cardine della creazione di moneta dovrebbe assolutamente essere quello di non essere una forma di tassazione occulta, se non temporanea, come spesso invece è. Se lo Stato ha bisogno di soldi, lo deve chiedere ai cittadini sotto forma di tasse o di prestiti, ma questo deve essere alla luce del sole. La produzione di moneta dovrebbe essere utilizzata soltanto per sostenere degli investimenti che diano a tale moneta un valore.
Ne approfitto per rispondere anche all'intervento di Davide71.
La prima risposta è che, all'insaputa di tutti, compresi i governi, le banche centrali esercitano un controllo confidenziale del credito che le banche possono emettere. Poiché la banca centrale esercita funzioni di vigilanza sulle banche, utilizza la sua posizione per impartire direttive (riservate) vere e proprie.
La terza risposta è ovvia: il denaro deve essere introdotto nell'economia attraverso la spesa e non attraverso il prestito.
Ovviamente poiché la creazione di denaro produce il reddito da signoraggio (il creatore si appropria del valore della moneta prodotta dal nulla) dovrebbe essere solo lo Stato a farlo, in nome e per conto dei cittadini, spendendolo quindi in opere di utilità comune.
Questa obiezione è gravemente errata.
1) "non poterselo permettere"
se i cittadini sono in grado di costruire l'ospedale o l'autostrada, vuol dire che se lo possono permettere.
L'unico caso in cui questa obiezione ha senso (negli altri casi è totalmente priva di senso) sarebbe quello in cui uno stato stampa moneta per comprare all'estero (come fanno gli USA), ma se le esportazioni pareggiano o addirittura superano le importazioni significa che in modo indiretto, la cittadinanza si è fatta tutto da sé e quindi poteva permetterselo eccome.
2) "con risorse attualmente presenti"
questa è follia antieconomica: il principio dell'investimento è esattamente questo cioè utilizzare una parte delle risorse esistenti non per consumarle o impiegarle direttamente, ma per mantenere delle persone che lavorando produrranno nel futuro risorse maggiori di quelle impiegate inizialmente.
E' da notare che quando una start-up riceve un prestito, con quei soldi paga macchinari e stipendi. Macchinari che magari non sono ancora stati approntati dalle case costruttrici e con gli stipendi i dipendenti ricevono soldi per pagare generi alimentari che non sono ancora stati prodotti (quelli della settimana prossima o dei prossimi 20 giorni), o lavori che si faranno e che non sono ancora in essere (con lo stipendio incassato ieri pagherò il dentista con cui ho l'appuntamento la settimana prossima).
Tutto il valore del denaro si basa sulla fiducia di una società economica funzionante, strutturata nella divisione del lavoro.
L'idea che si debba far conto solo sulle risorse presenti oggi è stata superata nell'età della pietra, quando una comunità di dieci uomini mise da parte del cibo per sei giorni in modo che uno di loro potesse stare senza cacciare una settimana e andare a scoprire il fuoco
3)"creare moneta non significa creare risorse"
questo è vero, ma non è assolutamente un'argomento con cui si possa contestare l'utilità del denaro fiat.
Il denaro non è necessariamente in grado di migliorare l'economia, ma la mancanza o il cattivo uso dello stesso è perfettamente in grado di danneggiarla notevolmente.
L'inflazione è quella condizione in cui si verifica un aumento generale dei prezzi dovuto al fatto che la domanda supera l'offerta, una condizione che ha degli inconvenienti ma anche dei vantaggi (dipende dalla velocità di inflazione) ma comunque ci assicura una cosa: a grandi linee, tutte le merci prodotte sono state vendute, al punto che se ne chiederebbero ancora e non ce ne sono più e quindi i prezzi tendono al rialzo.
Osserviamo il caso contrario, la deflazione: le merci ci sono, ma non possono essere vendute per mancanza di moneta es. il panettiere vorrebbe vendere il pane, fuori ci sono gli affamati che lo mangerebbero, ma per mancanza di moneta il panettiere deve fallire e gli affamati devono morire di fame (esagero per capirci). Non solo, se il pubblico compra meno (per mancanza di moneta), le aziende vendono meno, vendendo meno devono produrre meno e licenziano, creando disoccupati che dovranno spendere meno: è la famosa spirale deflattiva, una catastrofe.
Quindi è bene assicurarsi che circoli moneta sufficiente a comprare le merci.
E questo è il motivo per cui alla BCE era stato fissato l'obiettivo di inflazione al 2% e non inflazione 0%, proprio perché un pochino di inflazione fa bene all'economia.
Aggiungo che la quantità totale di moneta deve essere adeguata alla situazione demografica e al livello di scambi dell'economia.
Ai tempi della moneta di metalli nobili ci furono crisi europee tremende perché l'oro e l'argento (che non si possono creare come la moneta giuridica di oggi ma solo trovare) che bastavano per la popolazione di tre secoli prima tre secoli dopo erano gravemente insufficienti, la scoperta dell'America e le grandi quantità d'oro importate (immissione di valuta nell'economia) fecero ripartire gli affari e le produzioni.
P.S. la scuola autriaca rappresenta il nemico, delenda est.
io ho cominciato a studiare la Scuola Austriaca appunto perché non riuscivo a capire come ci fosse qualcuno che sostenesse la necessità di ritornare alla moneta aurea! Nonostante il fatto che io non penso sia assolutamente possibile ritornare alla moneta aurea riconosco che le loro obiezioni alla moneta fiat sono validissime.
Senti, se tu hai 10 mila euro in banca, ti puoi certamente permettere di comperare un vestito di Armani. Lo fai? No, perché c'è una differenza tra "avere i soldi per farlo" e "poterselo permettere". Se qualcuno ti porta via 10 mila euro e ti manda a casa un vestito di Armani secondo me t'inc... non poco. Quando lo Stato usa moneta fiat fa la stessa cosa ai suoi cittadini, solo in maniera più subdola, cioè creando inflazione.
L'inflazione, ti ricordo, è un trasferimento di denaro tra chi ha potere contrattuale e chi non ce l'ha. Tendenzialmente, essa aumenta il potere di chi già ce l'ha, e quindi tutta questo amore per l'inflazione io non ce l'avrei. Senza contare che quando l'inflazione è al 10% lo Stato non cerca certamente di ridurla al 2%...
In sostanza, un investimento è tale solo se produce un ammontare di risorse maggiore del suo costo. Questo maggiore ammontare potrebbe essere coperto da moneta fiat, ma se l'investimento è in perdita, allora abbiamo la stessa situazione che avremmo utilizzando moneta fiat per comprare abiti firmati.
Per questo dico che, se lo Stato vuole offrire servizi ai cittadini, tali servizi devono poter essere sostenuti con le risorse attualmente presenti. Poi, se l'economia va bene possiamo anche allargarci, ma non è questa la situazione dell'Italia attuale.
E quando mai è successo? Invece è successo che i magazzini fossero pieni di cibo e la gente moriva di fame perché non se lo poteva permettere. Com'è stato possibile? Semplice, i distributori hanno monopolizzato la merce e imposto sia i prezzi di vendita sia i salari degli operai. Come hanno fatto? Avendo accesso alla moneta fiat.
Tutti i ragionamenti che fai sono possibili, ma esistono un mucchio di modi perché vi sia inflazione e deflazione. E tutti quelli che indichi tu si basano sull'idea che il mercato sia concorrenziale, quando in realtà è oligopolistico.
Il problema di un'economia è, alla fin fine, a chi finiscono i soldi. Questo è un problema di carattere morale. Se finiscono, come avviene oggi, in tasca a persone che l'unica cosa che hanno in mente e farsi la casa più grossa, spendere le serate a puttane e coca e comprare abiti firmati l'economia andrà sempre peggio. Invece se finiscono a persone che usano i loro soldi per migliorare le condizioni di vita di tutti, e non solo di se stessi, l'economia va, invece, meglio. A giudicare dalle informazioni in mio possesso i primi sono la vasta maggioranza.
Oggi vediamo sicuramente gli effetti della moneta fiat in possesso dei peggiori filibustieri. Per cui io la bandirei per i prossimi 10 anni almeno. Si trovi il modo di tassare i ricchi, di farsi restituire i soldi da chi li ha rubati e li si incanali verso i piccoli imprenditori che, quelli sì, investono mettendoci il cuore. Se non si può fare, allora meglio non fare niente che produrre moneta fiat che finirà presto o tardi nelle "loro" tasche, da cui non usciranno neanche se li ammazzi.
Il problema delle scuole economiche moderne, Austriaca inclusa, è che non prendono mai in considerazione la dimensione etica, che è fondamentale per l'andamento dell'economia.
Succede anche quando io voglio comprare un panfilo ma non ho i soldi, e il cantiere e' messo male.
Prendere il pane come esempio e' diverso "sulla pancia", ma concettualmente e' la stessa cosa.
Senza il gold standard, il grasso banchiere si è arrogato il diritto di emettere valore dal nulla, senza dover rendere conto a nessuno se non a se stesso
utilizzare l'oro come moneta o come base per la moneta, significa attribuirgli un valore convenzionale a base giuridica, cosa che puoi fare anche con la carta o con le memorie magnetiche dei computer.
-il gold standard praticamente è dannoso:
l'oro lo puoi trovare e non fabbricare all'occorrenza, quindi in caso di aumentato fabbisogno di moneta (per l'intensificarsi degli affari o per una crescita demografica) ti ritroveresti in una condizione deflattiva.
Inoltre l'oro ha usi industriali che verrebbero inibiti a causa dell'uso dell'oro come moneta o riserva sottostante alla moneta.
Inoltre può essere trovato quindi chi lo trovasse si arricchirebbe senza fare nulla di utile (un po' come i falsari). Si porrebbe dunque il problema di stabilire un monopolio sull'estrazione dell'oro.
Insomma essendo la moneta un bene immateriale giuridico e non un bene fisico, sprecheresti un bene fisico ritrovandoti sul gobbone tutte le istanze e i problemi giuridici che ha la moneta non-aurea.
La moneta è un mezzo per favorire gli scambi.
Ma a cosa servono gli scambi? Non potrebbe una persona occuparsi di tutto?
Gli scambi permettono la specializzazione o divisione del lavoro.
Massimo Mazzucco non ha necessità di essere un bravo cacciatore-contadino per procacciarsi il cibo...
Non ha bisogno di essere un muratore per costruirsi un riparo...
Non ha bisogno di essere un ottico per costruirsi le lenti delle macchine fotografiche...
Non ha bisogno di essere un chimico per avere le plastiche...
Inutile proseguire tanto ci siamo capiti.
Una moneta in quantità fissa può non permettere la suddivisione del lavoro perché è poca o circola lentamente.
Una moneta in quantità regolabile può essere adattata per perseguire fini politici.
I fini politici possono essere i più vari.
Si va dal favorire gli scambi e permettere la specializzazione del lavoro...
Alla crisi economica per ridurre i consumi di CO2 del virus uomo riducendo la moneta circolante...
La ricchezza è quella reale (beni e servizi) che soddisfa i bisogni vitali e genera la prosperità.
la moneta è uno strumento dell'economia che serve a sostenere la divisione del lavoro.
Quando dici
Quando io dico che se i cittadini sono in grado di costruire un ospedale per definizione possono permetterselo, parlo di beni reali.
Se tu sei in grado di costruire una capanna con le tue mani puoi permettertela, punto.
E questo a prescindere dalla presenza o assenza di denaro.
Quindi nel momento in cui un popolo è in grado col proprio lavoro di crearsi uno condizione prospera può permetterselo.
Il denaro in tutto ciò, è solo un mezzo organizzativo con cui gestire e coordinare il lavoro.
Una frase famosa recitava
"uno stato che dice che non può fare qualcosa per mancanza di soldi è come un ingegnere che non può costruire una strada per mancanza di chilometri" (E. Pound)
Se ragioniamo in termini reali l'unico caso in cui uno stato "non può permettersi di fare qualcosa" è quando quel qualcosa fosse dannoso o prosciugasse una risorsa (fisica, non virtuale come i soldi) privandone i posteri per sempre.
Non rispondo nemmeno alle tue altre obiezioni perché sono tutte più o meno viziate da questa confusione, che devi energicamente dissipare se vuoi sviluppare una comprensione dell'economia.
è poca e perciò circola lentamente
la stupidissima equazione di quantità evita proprio l'unica informazione interessante che potrebbe fornire, ovvero se esiste una relazione tra le dimensioni di m e il valore di v.
L'esperienza ci dice di sì, e forse non solo l'esperienza (già Fisher aveva intuito qualcosa a riguardo, che io sto sviluppando).
Quindi deduco che quando Nixon sganciò l'oro dal dollaro lo fece per liberare una economia che faticava a decollare? (almeno come giustificazione ufficiale).
NO, nemmeno come scusa ufficiale.
Troverai un fiume di articoli nel merito in rete e se vuoi te ne possiamo linkare migliaia.
In breve per quel che ti interessa...
Sebbene venisse chiamato "gold standard" non era a "moneta fissa".
Il gold standard per come lo intendono gli "austriaci" era già scomparso nel primo medioevo con le prime "banche".
Sostanzialmente la FED copriva il dollaro cartaceo con una quantità di oro fissa ma, come oggi, le persone chiamavano "dollaro" anche il risultato scritturale dovuto alla moltiplicazione bancaria. Chi aveva 1000 dollari nel conto corrente possedeva una promessa da parte di una banca commerciale che gli sarebbero stati dati 1000 dollari di carta. A sua volta la fed prometteva che ogni dollaro di carta sarebbe stato convertito in oro.
Il problema era sempre il solito. La banca commerciale non aveva i dollari cartacei per ripagare tutti ma si e no un 2%.
Quando grandi creditori esteri (paesi arabi e Francia) cominciarono a farsi convertire i loro conti in dollari fisici e poi oro fecero la classica corsa agli sportelli che svelò la classica truffa.
A quel punto Nixon disse la verità.
"Si, vi abbiamo truffato. Vi abbiamo fatto credere che i dollari (tutti) fossero convertibili in oro ma vi abbiamo mentito. Siccome noi siamo i più grossi ed abbiamo l'atomica a voi tocca tacere ed ingoiare. Da oggi il dollaro diviene ufficialmente non convertibile in oro, anche perché non lo era mai stato. Vi avevamo solo preso in giro".
Sul quanta moneta serva all'economia ed il dollaro americano ti serve conoscere anche il dilemma di Triffin.
it.wikipedia.org/wiki/Dilemma_di_Triffin
en.wikipedia.org/wiki/Triffin_dilemma
P.s. Non tutto ciò che è scritto su wikipedia è condivisibile. Soprattutto quando non parla strettamente del dilemma.
io non sto facendo nessuna confusione tra moneta e ricchezza, perché la moneta é ricchezza.
In caso contrario tutti quelli che, nel 2008, truffarono i loro clienti guadagnando milioni e saccheggiarono le loro imprese erano solo dei poveri imbecilli! No, non lo erano, almeno dal punto di vista del mondo.
Io penso, ma potrei sbagliare, che tu non riesci a concepire qualche cosa di non fisico ma che sia al contempo ricchezza economica. Eppure i beni immateriali costituiscono una categoria di beni. I certificati di proprietà, le licenze, i brevetti. Tutti beni a cui la legge dà un valore economico, che è ben reale ma non materiale.
Per questo sono molto preoccupato quando uno sostiene l'utilizzo della moneta fiat. Quella persona non capisce che, per chi tale moneta l'ha guadagnata e non può stamparla, essa è ricchezza! E quello che stampa moneta fiat gliela sta rubando!
No. Stolypin. Ti ho già detto che essere in grado di comprare una cosa non significa poterselo permettere. L'esempio dell'abito firmato avrebbe dovuto bastare. Ma non è neanche questo il punto. Se tu compri qualcosa con moneta fiat, non solo l'economia deve essere in grado di produrlo, non solo se lo deve poter permettere, ma deve anche essere un buon investimento.
Purtroppo gli Stati non sono sempre in grado di fare buoni investimenti. In questo le banche sono persino meglio, perché hanno esperienza di prestiti per sostenere le imprese. Io non credo che nessuna decisione di creazione di moneta fiat possa essere fatta senza coinvolgere il sistema bancario, e in particolare la Banca Centrale, che dovrebbe essere garante degli interessi sia dello Stato sia delle banche.
Il denaro è anche molte altre cose, e il fatto che tu non te ne renda conto influisce sulla tua capacità di comprendere l'economia e le conseguenze di un'operazione di immissione di moneta fiat in essa.
In sostanza tu vedi l'economia come un macroeconomista di ispirazione Keynesiana, mentre gli Austriaci vedono l'economia con gli occhi del piccolo imprenditore microeconomico. Entrambi i punti di vista sono limitati.
Ma non è questo il problema più grave, secondo me. Il problema più grave è quello di concepire l'economia come una scienza, e non per quello che è. Essa è una branca dell'etica, che stabilisce come gli uomini devono interagire, all'interno di una comunità, nella loro doppia veste di produttori e consumatori.
Ed è appunto perché viene considerata una scienza, come se l'uomo fosse da studiare come un minerale o un microorganismo, che nessuno si sia mai chiesto se e fino a che punto sia moralmente accettabile produrre denaro dal nulla e con quali regole.
Sono abbastanza d'accordo.
Ci sono principi, "regole" di alto livello che vanno fissate in base a valori (umani), prima ancora e a prescindere dagli effetti che possono avere sul piano "economico".
Se il governo italiano emette moneta e fa costruire un ospedale dai lavoratori italiani con risorse italiane, non si è "comprato un ospedale", si è costruito un ospedale. Gli italiani hanno fatto una cosa con le loro mani e per definizione se la potevano permettere.
Se hanno comprato qualche componente dell'ospedale fuori dall'Italia, per capire se si potevano permettere questo acquisto basta osservare la bilancia dei pagamenti: se è in pari (o addirittura in attivo) significa che se lo possono permettere.
Se non capisci questo ragionamento elementare "vai in prigione direttamente e senza passare dal via".
Certo che capisco che un bene immateriale possa essere parte della ricchezza, ma l'equazione moneta ricchezza è estremamente vaga e alla fin fine sbagliata. Perché ciò che ho sottolineato io è che la moneta è un tipo di ricchezza strumentale, come un tornio o un cacciavite.
Se con gli strumenti dell'fficina fabbrichi 50 ferrari testa rossa, non significa che gli strumenti dell'officina siano una ricchezza equivalente alle 50 ferrari, valgono molto molto meno, ed è logico perché per passare dagli strumenti alle ferrari ci sono di mezzo il sapere (tecnologico) il lavoro, i brevetti etc etc
Il denaro sta alla ricchezza come il tornio sta alla ferrari.
Il fatto che in una società economicamente molto strutturata e funzionante non ti accorgi della differenza è come quando nell'officina va tutto bene, apri le commesse, ordini i materiali, fai girare le macchine e i prodotti escono "da soli".
Al primo intoppo però (ad esempio si ammala il capo meccanico) vedi tutta la differenza fra lo strumento e l'uso dello strumento.
Sul fatto che ti preoccupa che esista un ente che emette moneta, allora dovresti essere egualmente o più preoccupato che esistano enti che emettono leggi, tasse, sentenze giuridiche, enti che detengono il monopolio della violenza (polizia ed esercito).
Ma queste, guarda caso sono le 4 prerogative del potere politico: lo scettro, la toga, la spada e la moneta, cioè il potere di fare le leggi, di giudicare, di mantenere l'ordine e difendere i confini, e di emettere e regolare la moneta.
Infine sulla moneta scritturale delle banche: certo che sono a favore della riserva 100%, considero un obbrobrio la facoltà delle banche di creare credito dal nulla e lo motivo anche macroeconomicamente. Ma questo non ha nessuna relazione con la moneta fiat.
In fondo la moneta è quasi sempre stata fiat: hanno scoperto in anni recenti che le tavolette a scrittura cuneiforme dei sumeri registravano conti bancari, nella storia si sono usati come moneta conchiglie, legnetti e cereali, il gran Kahn aveva moneta cartacea, senza alcun sottostante al di fuori della sua autorità (ne parla diffusamente Marco Polo ne "il Milione)...
Peccato che la bilancia vada in attivo grazie all'emissione di moneta fiat...che lo Stato considera un ricavo, ma che é un furto.
No. Il denaro é molto più di quello, e purtroppo non ti entra in testa. In particolare la sua funzione di "riserva di valore".
E infatti mi preoccupa. Perché? A te no? Ma tutti questi enti sono sottoposti ad una serie di controlli incrociati, mentre il potere di emettere moneta non si capisce a quali controlli sia sottoposto.
Stai facendo di tutta l'erba un fascio. Sono anche successe delle cose orribili grazie all'uso spregiudicato della moneta nei tempi antichi. Il Giappone è stato portato alla fame e alla guerra civile nel 1400 perché i Signori avevano chiesto il pagamento delle tasse in moneta invece che in grano.
Dopo di ché hanno conferito il diritto di acquistare grano a pochi monopolisti che abbassarono i prezzi al punto tale che i contadini non poterono pagare le tasse neanche con tutto il raccolto. Da qui il disastro, e nessuno trovò nulla da ridire perché, per la morale dell'epoca, tali comportamenti erano legittimi.
E' sufficiente scrivere su un pezzo di carta che tali enti "devono operare nell'interesse della collettivita'", per scongiurare ogni possibile pericolo.
Poi quando tizio deve decidere che lavoro fare, avra' la scelta:
- se e' un egoista, andara' a lavorare per l'impresa privata
- se invece e' altruista solidale e si sente di fare del bene al prossimo anche a discapito del proprio ego, puo' andare in uno degli enti di cui sopra.
Sorry per l'OT, aperto e chiuso.
io non lo trovo OT, ma spero che sia sarcastico.
Il pezzo di carta c'é e si chiama Costituzione. Non mi dire che non sei comunque preoccupato.
In ogni caso, anche per quegli enti, che hanno un peso enorme sull'economia, la componente etica riveste la massima importanza. Io ritengo che l'economia non sia una scienza, ma una branca dell'etica.
Per quanto riguarda l'egoista che va a lavorare per l'azienda privata, anche le aziende private hanno un'etica; che poi i dipendenti pubblici siano come l' io non lo credo.