Gli imperi hanno certamente un fascino e, come tutte le cose vive,
prima o poi muoiono. Più una cosa viva e grande, più la
sua morte è clamorosa e suggestiva. La morte è per
definizione una catastrofe, ovvero un brusco cambiamento di stato. Se
è difficile da prevedere con esattezza per i comuni esseri
viventi, figuriamoci per gli imperi. Un impero è molto di
più di una somma di individui. Un impero è una vera e
propria Gestalt, un'entità olistica che ampiamente trascende la
somma degli individui che ne fanno parte e, addirittura, trascende
anche la somma dei popoli che ne fanno parte.
Apparentemente onnipotenti, gli imperi sono in realtà organismi
assai delicati. Virtualmente immortali, almeno nelle intenzioni, gli
imperi sono invece assai mortali e infatti, prima o poi muoiono tutti.
E quando muoiono, di solito si tratta di una morte rapida e
inaspettata. D'altra parte, se un impero avesse chiare avvisaglie della
sua prossima dipartita, ...
[img align=right]library/uni150o.jpg[/img]Visto le reazioni - comprensibili, peraltro - di molti iscritti alla risposta di Furio Colombo a luogocomune, abbiamo voluto pubblicare un suo recente [url=http://www.unita.it/index.asp??SEZIONE_COD=&TOPIC_ID=39378]articolo[/url], che fra l'altro sembra condensare in maniera cristallina molti dei temi che noi trattiamo quotidianamente. Soprattutto quello della "presunta sinistra" italiana.
[b]CON CHI PARLO?[/b]
di Furio Colombo (da l'Unità del 27.11.04)
La sera del 19 novembre sono stato invitato a parlare ad un gruppo di iscritti Ds della sezione “Forte Aurelio Bravetta”, un punto della immensa cerchia suburbana di Roma.
Trovarsi di fronte a decine di persone, giovani e anziane, che hanno appena finito di fare tutti i tipi di vecchi e nuovi lavori, un po’ affannati e con il casco del motorino sotto il braccio, di pensionati ancora attivi...
[img align=right]library/calc-o.jpg[/img][b]GRAZIE PAPA'[/b]
Sono davvero contento. Oggi in fabbrica non stavo più in me dalla gioia, e adesso non vedo l'ora che torni anche mia moglie dal lavoro per dirglielo: ci è riuscito. Ci avrà messo un pò di tempo, ma ci aveva promesso di aggiustare l'Italia, e finalmente lo ha fatto. E se da oggi staremo tutti meglio, potremo ringraziare soltanto lui.
Il tanto agognato taglio delle tasse (che era il vero motivo per cui lo avevo votato, ora lo confesso), è finalmente arrivato. Dopotutto - avevo pensato - uno che dice che lo stato è come un'azienda, saprà ben lui di cosa parla, no? E poi lui copia tutto quello che fa Bush, quindi sbagliare non sbaglia di sicuro. E infatti, ho preso carta e matita, e ho voluto fare subito una verìfica all'ultima lira, per vedere cosa vado a risparmiare. Dunque, nella speranza di portarmi a casa ...
[img align=right]library/pappy2o.jpg[/img][b]DUE DOMANDE SEMPLICI SEMPLICI[/b]
L'uscita "giustiziera" del Ministro Caldaroli non ha ottenuto solo lo sdegno da parte di chi rispetta i più basilari principi morali, ma anche - come lui stesso probabilmente sperava - numerose espressioni di chiaro entusiasmo per questo tipo di giustizia "fai da te". Di fronte a questa spaccatura evidente, un iscritto si pone delle domande molto semplici. Sono le risposte che mancano.
di Ivan
Com'è che in questo paese, in tema di giustizia, ci sono tanti pesi e tante misure?
Com'è che quando sotto processo finiscono dei "signori", dei ministri o dei capi di governo, sono tutti super-garantisti, e gridano fino alla paranoia al "complotto del comunismo mondiale, materializzatosi nelle toghe rosse"?
Com'è che quando gli imputati sono "parenti di", finiscono ospiti d'onore nei talk-show televisivi, mentre i giudici e le forze dell'ordine ...
[b]UCRAINA: I CONTI NON TORNANO[/b]
di Stefano Serafini
Ormai anche gli osservatori più sprovveduti cominciano a rendersi conto, se non degli interessi geopolitici in gioco, almeno della "straordinaria" organizzazione della presunta opposizione di piazza di un paese povero: da giorni cibo gratis per decine di migliaia di persone, tende, magliette sciarpe e cappellini, megaschermi, impianti da concerto, ecc. Chi paga?
Ai tempi della guerra alla Yugoslavia la Albright poté permettersi di enunciare il principio secondo il quale le elezioni democratiche potevano essere calpestate, ...
E' arrivata la risposta del Direttore de l'Unità al fax che gli avevamo mandato, a proposito dell'articolo su JFK. Eccola, seguita dalla controrisposta.
[img align=right]library/fox170-o.jpg[/img][b]LA GUERRA DIVENTA IDEOLOGICA[/b]
E' passato da poche ore, negli Stati Uniti, un documentario intitolato "Perchè il mondo odia l'America", trasmesso dalla Fox News di Rupert Murdoch, catena dichiaratamente a favore della politica di Bush.
C'è stato addirittura un momento di "brivido", all'inizio, nel vedere Thierry Meyssan in persona intervistato dal conduttore del programma, accanto ad una versione inglese del suo libro-bomba sul Pentagono, "9/11, The Big Lie" (La grande bugia). Come molti sanno, è stato il libro di Meyssan, che in francese si intitola "L' Effroyable Imposture" (in italiano "L'incredibile menzogna"), a dare inizio all'ondata di critiche che hanno presto messo in luce le troppe incongruenze nella versione ufficiale dei fatti.
Ma l'illusione è durata poco, poichè si è subito capito...
[img align=right]library/cldir-o.jpg[/img][b]NON UCCIDERAI IL BENZINAIO PADANO
Sempre più evidente il doppio gioco di Berlusconi[/b]
Forse il problema dell'Italia non è Berlusconi in sè, ma è l'ambiguità con cui egli tratta il suo "braccio secolare", cioè la Lega. E' sotto quel voto infatti che si nascondono i peggiori razzisti, gli xenofobi, gli intolleranti, gli anti-meridionalisti estremi, e comunque tutti i più ciechi, egoisti violenti e prevaricatori in ogni senso. Sono loro, oggi, i veri "fascisti" di trent'anni fa. Ed è solo grazie a quel voto, che Berlusconi mal sopporta - o finge di mal sopportare - che il governo attuale ha potuto fare scempio delle nostre istituzioni come dei nostri comuni valori morali.
Vedere addirittura un ministro, tale Calderoli, che mette con orgoglio una taglia sull'omicida del benzinaio leghista, e dice che andrà a Roma...
Nel
primo viaggio all'estero che Bush fece quattro anni fa, il neo-eletto
presidente andò in Israele a conoscere quello che avrebbe
definito il
suo "nuovo amico", Ariel Sharon. Nel secondo andò invece da
Putin, per
discutere le quote di un parziale disarmo nucleare, relative ad un paio
di migliaia di testate giacenti, delle quali ci si voleva evidentemente
sbarazzare. Ma mentre Bush se ne partiva da quell'incontro professando
di aver trovato un altro "amico", Putin mostrava la classica
espressione sorniona di quello che ha appena messo nel sacco un pivello
qualunque.
Sarà come sarà, ma oggi Putin ha annunciato al mondo che
presto la Russia disporrà di armi atomiche...
[b]SCANTINATO INTERNET[/b]
Un iscritto lancia un'idea folle: qualcuno di noi cerchi di farsi eleggere in Parlamento, e lotti per cambiare il mondo. Altri dicono evviva. Altri ancora, più saggi, dicono - ma siete matti? Tempo che arrivi al traguardo e comunque non sei più tu.
Secondo me invece - ammesso e non concesso di aver davvero qualcosa da offrire "al mondo" - la strada non passa comunque per quei corridoi, che uno resti integro o meno. Perchè anche supponendo di lottare come titani, riuscendo finalmente a far passare una qualunque legge tesa a migliorare il nostro vivere comune, non sarà certo attraverso la semplice applicazione di quella legge che si otterrà quel miglioramento. Sia chiaro, le leggi in genere sono indispensabili, e qualcuno dovrà sempre occuparsene, ma quelle di tipo "sociale" dovrebbero essere leggi che rispecchiano, e non anticipano - nè tantomeno impongono - un cambiamento del sentire comune.
E' un pò come le leggi di "affirmative action", in America, che "impongono" di assumere
Chiediamo pubblicamente di fornire le fonti per certe affermazioni. (in coda il fax mandato alla Direzione del giornale)
Finchè era l'Ansa a far finta di niente, non c'era da stupirsi più di tanto. Ma ora ci si mette pure l'Unità, che ha ripreso l'argomento del videogioco JFK (v. articolo precedente), approfittandone per calcare la mano sulla menzogna storica in maniera inaccettabile. Dice l'articolo: "La ricostruzione [su cui sarebbe basato il vidoegioco] ha dimostrato scientificamente che i tre colpi contro Kennedy sono stati effettivamente sparati dalla soffitta dove era in agguato Lee Harvey Oswald, e ha demolito una volta per tutte la fantasiosa teoria del secondo sicario rilanciata dal film “JFK” di Oliver Stone." A parte che tutti fingono di non accorgersi che il videogioco è fatto proprio per dimostrare il contrario - visto che offre 100.000 dollari a chi riesce a sparare i tre colpi di Oswald - ma dire che "è stato dimostrato scientificamente" che sia stato Oswald da solo è una assoluta falsità. Invitiamo l'Unità a fornire le fonti per tale affermazione, e saremo i primi a scusarci per quanto detto. L'articolo inoltre conclude dicendo: "Naturalmente chi vuole credere a ogni costo nel complotto non si convincerà mai, e continuerà a sostenere la versione di Oliver Stone con la stessa fede incrollabile con cui alcuni credono nei dischi volanti o nella creazione del mondo in sette giorni."
Allora noi siamo saliti su un disco volante, e siamo andati al NARA - gli archivi nazionali del governo americano - dove abbiamo scoperto...
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