Intervista agli autori del libro che demolisce la "versione ufficiale" dell'egittologia sulla storia e sull'origine delle Piramidi. Trasmesso da contro.tv nei giorni 4-11 marzo 2020. (Il libro è disponibile esclusivamente su www.lacadutadeldogma.it).
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E' anche vero che CORRADO MALANGA, qualche tempo fa, ha curato una conferenza molto illuminante sulla storia e sulla struttura della "Grande Piramide". Al di là degli aspetti strettamente matematici, che possono forse un po' appesantire il corso della spiegazione, resta, la sua, una narrazione affascinante e che apre più di un varco sulle porte segrete del mistero di Giza.
Qui la conferenza " IL RITORNO DEGLI DEI - Corrado Malanga - La Piramide di Cheope":
www.youtube.com/watch?v=wiHKhtGrgw8
per la quale sarebbe molto utile scaricare l'intero corpo delle immagini mostrate:
www.dropbox.com/s/2a3v1pyljbta6fs/KEOPE.pdf?dl=0
... slides anche visibili qui:
www.youtube.com/watch?v=EkpwJn_Cs-M
Alla prima conferenza è seguito un ulteriore incontro di approfondimento su alcuni temi collegati (crani allungati ed evoluzione):
" La piramide di Cheope: approfondimenti ":
www.youtube.com/watch?v=8nggH2XyJrM
.. con relative slides:
corradomalangaexperience.com/.../...
... sedute un po' lunghe. Io le ho trovate significative e appassionanti.
Credo che il lavoro di Malanga in questo campo vada anche collegato a quello di Graham Hancock,
che ha a sua volta pubblicato ed esposto una serie di contenuti a riguardo.
Qui alcuni di questi:
grahamhancock.com/creightons10/
grahamhancock.com/creightons9/
per quanto appaia incredibile, sembra che i veri autori delle costruzioni abbiano utilizzato pietra fusa, modellata alla bisogna in stampi
www.sciencedaily.com/.../061209122918.htm
Successivamente il lavoro di Barsoum ( e le sue sconcertanti implicazioni) e' stato confermato nel 2011 da un team di scienziati internazionale (Kenneth J.D. MacKenzie (MacDiarmid Institute for Advanced Materials and Nanotechnology, Victoria University of Wellington, New Zealand), Mark E. Smith, Alan Wong, John V. Hanna (Department of Physics, University of Warwick, Coventry, CV4 7Al, UK), Bernard Barry (Institute of Geological and Nuclear Sciences, Lower Hutt, New Zealand) che, insieme allo stesso professore americano, ha stabilito la CERTA artificialita' dei blocchi esaminati
geopolymer.org/.../...
Una coincidenza? Io non credo.
(scherzi a parte, interessantissimo video, grazie!)
Si, è questa un'ipotesi alquanto datata, mai accettata in toto dai ricercatori. Mi sembra d'aver letto da qualche parte che già negli anni '70 l'Ing. Pincherle si dicesse certo dei massi creati a misura tramite un procedimento "vegetale", con sostanze del tutto naturali.
Evidentemente non ne avevano bisogno.
Capissciammè!
Un suggeimento su come si possano spostare massi senza uso della ruota ti può arivvare da un sempilce esperimento fisico, quattro persone intendono alzare un peso rilevante, non ci riescono. Dopo una semplice imposizione delle mani, una sopra l'altra, il peso sembra volare... Ora fai le tue rilfessioni.
Nb L'esperimento è stato replicato dal cicap il quale non ha spauto dare una spiegazione
Ma non avevo mai sentito di questo esperimento, hai qualche link affidabile in cui si puo' leggerne?
Se confermato spiegherebbe, perlomeno, il mistero d Coral castle e di come un omino di 50kg di peso riuscisse a spostare pietre di 20/30 T.
mi pare ovvio che non ne avessero bisogno...
il problema è che invece si continua a dire che portavano su i massi con le slitte e bagnavano con latte e acqua per diminuire l'attrito.
Pensare che avessero altre conoscenze nemmeno li sfiora..
Nemmeno pensare a replicare di spostare massi di 40 tonnellate per una rampa spiroidale solo con slitte, corde e olio di gomito, li sfiora.
L'importante è dire la puttanata, tanto nessuno andrà mai a verificarne la fattibilità: "lo hanno detto gli egittologi. Loro si che sono esperti."
come no? la fattibilità è stata dimostrata dal Progetto Nova di Mark Lehner ...hanno fatto una piramidina 9x9 utilizzando trapani filo di acciaio, sollevatori, etc etc ma alla fine l'hanno costruita...tutto dimostrato, ovvio
www.davidovits.info/.../
Gli egizi non avevano certo bisogno della ruota che è arrivata con quei cialtroni stakanovisti degli Hyksos.
fantastica
comunque grazie per i complimenti...sono uno dei tre, quello in mezzo
Il latte grasso e l'acqua oleosa di una volta... avercene
www.cicap.org/n/articolo.php?id=101705
il cicap parla di una suggestione psicologica e della mancanza di sincronizzazione... Io direi: Appunto!
Quante cose si fanno e non si è convinti nel farle?
Eh ma no! Allora vedi che siete dei cazzoni! Devi metterti a destra dell'inquadratura, non al centro! Altrimenti dov'è la coerenza?
Comunque, Menkaure, Micerino, giusto te! Ho pronta una domanda. Anzi, LA domanda:
tu sei il faraone, il Dio in terra. Nulla è comparabile alla tua potenza. Devi costruire il simbolo della tua imperitura memoria. E via con i lavori della tua piramide. E dove la fai? A fianco di quella di tuo padre e di quella di tuo nonno, molto più imponenti della tua! Con tutti i posti che ci sono, la vai a costruire proprio nell'unico luogo in cui, per la vicinanza delle altre due, tutti andranno a dire che sei una mezza pippa rispetto ai tuoi antenati. Va che sei ben strano!
GRAZIE!
in effetti è una cosa che mi ha sempre fatto pensare....Micerino lo sfigato
sicuramente la terza piramide della piana di Giza doveva essere così...
C'è chi dice che la grande piramide rappresenti la terra, quella centrale l'uomo e la più piccola Dio.
La particolarità della più piccola è bellezza del suo granito.
peccato che "esce" in questo momento, in tempi normali attirerebbe maggiore attenzione…
si puo' sempre rilanciare ;o)
Quanto troverei di vero in questi documentari su you tube?
In sintesi: Se è vero quello che dice Fo, non ci sarebbe bisogno di retrodatare così tanto la sfinge, perché con la presenza di continue inondazioni artificiali, basterebbero due secoli, forse solo uno per lasciare tracce di erosione di quel tipo.
Infatti non capisco perché lo stesso Fo senta il bisogno di retrodatare così tanto.
Conosco il lavoro di Malanga e lo apprezzo... con il nostro libro, però, non abbiamo cercato teorie alternative.
Il nostro scopo è quello di prendere in esame ciò che dice l'egittologia, ma non solo...anche i semplici libri di scuola elementare e media, e approfondire le fonti su cui si basano i dogmi che fin da bambini ci vengono inculcati.
Posso dire, senza timore di smentita, che le fonti, se analizzate a fondo, sono assolutamente lacunose e per alcuni aspetti riservano sorprese che hanno dell'incredibile.
Basta analizzare tutti i cosiddetti marchi di cava trovati dal colonnello Vyse e quanto invece copiato e spedito al British Museum per farsi un'idea di cosa si sta parlando.
Se si analizzano i documenti a supporto della versione ufficiale ci sono talmente tante incongruenze che è quasi incredibile come nessuno ne faccia menzione.
Una volta stabilita la fallacia di quanto ci viene raccontato da sempre possiamo andare avanti e cercare delle teorie alternative, ma prima va smontato quanto non torna.
Almeno questa è stata la nostra idea
La vista delle piramidi mi ha fatto venire in mente il monolite di 2001 Odissea nello Spazio.
Sei arrivato 2
Se confermata spiegherebbe, perlomeno, il mistero d Coral castle e di come un omino di 50kg di peso riuscisse a spostare pietre di 20/30 T.
#26 menkaure
Hai per caso intenzione di accoppare hawass?
Ci vorrebbe un approfondimento sulle versioni alternative e sugli altri monumenti antichi che non hanno una facile spiegazione
Certamente, grazie per la precisazione.
Ci troviamo a prendere le distanze dalle descrizioni ufficiali guardando possibilmente molte e diverse fonti.
Potremo apprezzare il vostro lavoro e acquisteremo il libro.
Poi, la verità, la ricostruzione o la nostra immaginazione, allenata a spingersi sempre un po' oltre, ci
proietteranno verso una conoscenza più concreta.
Non sono un egittologo e, come tutti gli esseri umani interessati alla verità (se dico "tutti", meglio precisare, non intendo tutti intesi quale razza, bensì coloro che tra gli altri l'hanno a cuore, e sono sempre di meno); interessati alla verità dicevamo, interessati anche al mistero, perché no?, agli studi che vogliono far luce sulla nostra realtà (sia con cognizione di causa, sia perché si approfondiscono ricerche/testi già esistenti), insomma, non posso e non si può non rimanere affascinati dalle Piramidi (chi non provasse un minimo di fascino, dico almeno un minimo, verso questi monumenti riflettendoci sopra, mi darebbe seriamente da pensare) e, questo fascino, oltretutto, non potrà essere relegato solo alle suggestioni, giacché le Piramidi sono probabilmente e forse l'unico grande mistero antico il cui valore è direttamente proporzionale alla loro grandezza tangibile e verificabile, alla loro presenza scenica, se vogliamo chiamarla anche così.
Se intervengo "spostando" il discorso, non è per confonderlo, anche perché è pertinente e, a mio avviso, potrà dare delle valide indicazioni interessanti sulla maestosità di queste opere.
Premessa
Da ciò, questo commento non metterà in discussione le argomentazioni dei nostri tre simpatici autori e non perché le si voglia eludere, ma proprio per confermarle. Per dirla in soldoni (così come certe espressioni di Mazzucco hanno di cuore mostrato), della serie, ma di che stiamo a parlare? cosa ci sarebbe da aggiungere? Se non inalberarsi coi soliti noti e troie di regime di rito.
Tantoché possiamo prendere atto che il Titolo del Libro stesso, ci dice sin da subito che non vuole alimentare nuove teorie, ma dimostrare la faziosità (o le contraddizioni) di una certa storiografia ormai insostenibile (se non anacronistica se si pensa a come oggi la tecnologia potrebbe rideterminare le concezioni sin ora venduteci), e concedere al limite qualche attenuante sulle castronerie egittologhe, se si parla di quando erano state teorizzate, ma oggi come oggi divenute assurde se non vergognose, a seconda dei casi nello specifico ...
... quindi mi complimento con gli autori e ritengo che il loro lavoro, almeno per quanto dedotto dal video, sia condivisibile al mille per mille, e lo condivido.
Svolgimento
Riallacciandomi all'introduzione, non sono un egittologo ma non sono uno sprovveduto. In questi anni - più specificatamente dal 1999 ad oggi - ho dato respiro e molte energie, anche se da comune mortale (insomma non da accademico), ad una imponente ricerca per ciò che concerne una conoscenza che vuole avere come stella polare la nostra realtà al di là della storia scritta - puntualmente - dai vincitori. La cosa interessante credo che sia proprio questa, giacché in vent'anni di approfondimenti riguardanti i temi del Potere e del controllo, della storia, del medioevo, delle religioni, della filosofia, della psicologia, dell'arte in rapporto alla storia e della storia in rapporto alla conoscenza, ecco che queste Piramidi - in qualche modo, sono entrate a volta in punta di piedi e a volte più prepotentemente nelle mie ricerche e, ormai, unendo i puntini sono arrivato alla tesi più plausibile. Ma va precisato che se dico Tesi, non sto dicendo che sarebbe mia, anzi; sto dicendo che ho raggiunto sufficientemente consapevolezza per ritenere quale delle più valide, è per Me la più valida in assoluto.
Se vi siete rotti le palle di leggere, mi dispiace e me ne scuso, anche perché quello che voglio dire è ben poco rispetto al discorso fatto sin qui. Ma ritengo che questo sia uno di quei commenti che richiede una premessa non per essere più chiari, proprio No: ma perché ci tengo a illustrare bene TRE cose: 1) che spesso (e la storia è ricca di esempi) non è l'addetto ai lavori che sempre dà validi considerazioni e 2) mi sarebbe spiaciuto fare sembrare il mio contributo, come fosse campato in aria. Non è così, per i motivi sopra-detti, ma anche perché le mie esperienze personali e anche le ricerche di mio fratello, mi hanno fatto unire validi puntini e 3) spiegare il perché non me ne sto attribuendo la paternità, ma ne appoggio le idee.
Le piramidi
Ritengo che le Piramidi siano state univocamente deputate a uno scopo e uno soltanto, se le si intende per il motivo per cui sono state costruite. Cioè sono un "enorme" (spiegherò dopo le virgolette) macchinario per la trasmigrazione delle anime. Un amplificatore, se voglio essere più meccanico, delle energie che si muovono e compenetrano i piani astrali. Che poi nei secoli, o nei millenni, siano state sfruttate come "monumento morto" per altri scopi, questo è non solo possibilissimo, ma quasi inevitabile. Se ci si pensa bene, anche le megalomanie più esagitate, se rapportate ad epoche così lontane, non possono giungere a far sì che sincronie tanto perfette anche in senso astronomico (non astrologico) fossero al centro di opere del genere. Non solo, e qui ci si dovrebbe riallacciare a Tesla, il quale, come è noto, sapeva bene come le energie ci compenetrino così come le antiche conoscenze (ho detto Conoscenze, non cultura) sapevano i valori assoluti delle geometrie sacre (che non erano sacre come la New-Age-del-cazzo la vende agli allocchi, facendo ulteriore propaganda mistificando le verità), sacre giacché scientifiche. Non venga un coccolone a tutti i figli adottivi degli Angela e degli Attivissimi, ma la scienza non è la scienzah (per toccare un discorso caro ai nostri giorni); non solo non è la scienzah, ma era proprio scienza in quanto tale, solo che a differenza della «scienza commerciale» di oggi e della «medicina commerciale» di oggi, non considerava la realtà guardandola da un imbuto e parcellizzandone la struttura, le logiche e le dinamiche, bensì si armonizzava con l'uomo in quanto tale, cioè compenetrato nelle energie dell'esistenza.
Eppure se la scienzah ti dice che ci possono essere 11 Dimensioni della realtà, e altre teorie che se dette terra terra, sarebbero ritenute pazzie da manicomio, va bene; se però parliamo di trasmigrazione delle anime o di piani sottili, allora sono da relegarsi nel campo delle credenze.
Se si pensa a come Tesla avesse anche discusso delle pulsazioni del pianeta Terra e di molti altri studi che potrebbero finire dritti in un libro di fantascienza se non di Tolkien, addirittura, si potrebbe realizzare che l'individuo, quale essere umano, sia di fatto un'antenna e a questa "antenna" sono state date delle misure, delle proporzioni, ci siamo? Bene. Hanno detto bene gli autori quando parlano di "VASCA", dove ci si può immergere, oppure "dormire" dentro, dove ci si può connettere. Dicevamo quindi: - individuo che è una "antenna", pensate alle sue energie, individuo che è comunque, nelle sue condizioni naturali una "piccola antenna" e magari potrebbe diventare una grande antenna. Quindi l'uomo è piccolo ...
... e le Piramidi sono grandi.
* NOTA per le virgolette, voglio invitarvi a ragionare sul fatto che la grandezza di ogni cosa è in realtà relativa all'energia che può pervaderla. Un uomo e una Piramide, sono comunque immensi e infinitesimali allo stesso tempo, a seconda delle energie che vogliono o devono o possono attraversare.
Ci sarebbe altro da dire anche su come certi personaggi hanno provato a sperimentare quella "Vasca" e, magari, gli è pure riuscito.
1) Volevo chiedervi quali sono state le condizioni per voi inaccettabili propostevi, quindi a quale tipo di compromesso avreste dovuto cedere, per poter distribuire il libro attraverso altri canali che non sono quelli dell'auto-pubblicazione.
2) Non so se mi è sfuggito, sempre in merito alle Piramidi: - ci sono stati studi e rilevamenti i quali potrebbero fare in una maniera ancora più approfondita una scansione ai "Raggi X" dell'immensa struttura, e così verificare ancor meglio la costruzione interna?
NOTA. Dico "Raggi X" per comodità, non so quali sono/sarebbero (e se ci sono), tecnologie che possono espletare queste rilevazioni a tal punto. O magari qualcos'altro di simile.
E poi ci costruiamo una piramide sopra.
rispondo senza problemi al punto 1
allora abbiamo fatto leggere il lavoro ad alcuni possibili editori.
Alcune non ci hanno considerato, e le apprezzo col senno di poi, quella più interessata, dopo incontri da pacche sulle spalle e voli filosofici altissimi nonché sperticati complimenti sul lavoro svolto ci ha proposto il loro contratto.
Al di là dell'aspetto economico che solo alla fine ha la sua importanza, quello che ci ha lasciato basiti è stata la richiesta per 10 anni del copyright, possibilità di modifica dell'opera anche a nostre spese, obbligo di sottostare a qualsiasi taglio o modifica e altre meraviglie assortite.
Inutile dire quale sia stata la nostra risposta.
Per il punto 2
ci sono e sono state effettuate analisi con i una sorta di raggi X sia sulla piramide di Cheope che di chefren.
il problema non è la tecnologia , che esiste, il problema è chi controlla l'informazione che questa tecnologia ti da...al solito
basta dire che quando hanno trovato le famose porte o saracinesche nei condotti che partono dalla Camera della regina la prima cosa che hanno fatto è stato cacciare l'ingegnere che le aveva scoperte...così funziona
Ribadisco quanto detto a menkaure: devi prima accoppare Zahi Hawass per poter studiare le piramidi come andrebbero studiate, e' l'attivissimo della piana di Giza
Grazie. Io continuo a guardare.
E sono un concentrato di matematica, geologia, astronomia, armonia, ingegneria ...un testo megalitico delle conoscenze umane
Forse avevano anche altre funzioni, come io penso (focalizzatori/produttori/ concentratori di un qualche tipo di energia), certo e' che chi le ha costruite era millenni avanti a noi culturalmente, e ci ha lasciato, intenzionalmente o meno, una testimonianza ed un ricordo del grado di civilizzazione e conoscenza che avevano raggiunto
Ed e' triste vedere che ominicchi come lo zar di Giza impediscono di cercare di capire quali altri messaggi/informazioni potrebbero esserci oltre a quelle gia' apprese
Ma un giorno, come tutti gli ostacolatori della conoscenza, schiattera' anche lui
Dunque: Le piramidi le costruirono perche volevano creare una catena montagnosa per arrestare l'avanzata del deserto, proteggere il fiume e fermare le nuvole per far piovere. Così come si vede dove le vette dono piu alte.
....piccolo ot..
A proposito di vette!! ( l'appetito vien mangiando!)dal link di Fo, anche la storia delle tette è molto interessante.
www.youtube.com/watch?v=-Vahyc0O-8U
www.youtube.com/watch?v=EbvWGhbai3I
www.youtube.com/watch?v=GFtLNYU6mfM
Non solo il mezzo è il messaggio ma anche il fine.
Sarebbe bello, peccato però che il tipo non sia laureato.
Anche una di scienze politiche sarebbe bastata.
Aggiungo che forse gli egizi allevavano anche le carpe.
Chi vuol carpire carpisca.
Anche i media ufficiali, stanno considerando varie possibilità
m.huffingtonpost.it/.../...
C'è stata anche una scoperta "la pila di Baghdad" che avrebbe anticipato di secoli o millenni la pila di Volta
Il video di Malanga ha evidenziato il passaggio di enormi volumi di acqua nei "condotti di aerazione" (sigh!....), quando se ne andra'il ducetto forse sara' possibile ipotizzare (e magari sperimentare) quali effetti abbiano nella costruzione
Riguardo alla tua ipotesi di piramidi come barriera per il deserto, le nuvole e/o il fiume la trovo inverosimile:
se fosse quello il fine, lo stesso risultato lo avrebbero ottenuto impilando sassi a casaccio, non si sarebbero presi il disturbo di riprodurre la terra in scala, raggio di curvatura compreso, in una costruzione tanto complessa
Oltretutto, se la sfinge e' davvero contemporanea alle piramidi, queste sono stata costruite quando di deserto nella zona non vi era traccia
Abbiamo visto delle contestazioni molto efficaci ed evidenti, non mi sembra che i tre in questione siano in cerca di pubblicità alle loro teorie, si limitano a contestare dei fatti che sono molto contestabili, come il fatto che la stanza della regina, che dovrebbe essere un "errore di progetto" poi invece continua con i canali fino in alto (50 metri!) o anche solo il fatto che il sarcofago dovrebbe per forza essere un sarcofago... a proposito, dov'è la pietra che copre il sarcofago? I tombaroli hanno trafugato anche una lastra di granito del peso di qualche tonnellata attraverso il canaletto di 70 cm di diametro?
Che, in ogni caso, lo dico a chi è stato in Egitto, mi hanno sempre riferito che le tombe sono le Barche Solari e non le Piramidi, magari mi hanno detto un'inesattezza le guide sul posto, ma considerando che al Cielo si ascende tramite la Barca Solare ci sta di più che il morto stia in quella piuttosto che nella Piramide.
E che tutte le tombe, dico tutte, incluse quelle della Valle delle Regine a Luxor, stanno sempre sotto terra e non a livelli rialzati, anche se sono sotto le montagne (utilizzate a mo' di Piramide naturale):
Ramses III°
Tut Ankh Hamon
Ramses VI°
Comunque, dai, voglio essere buono e dare una mano a polidoro:
guardachevideo.it/.../...
Un genio! "Per muovere una pietra da 1T. bastava caricare questa altalena (ipotetica, mai apparsa non solo su di un cartiglio, ma nemmeno su di un qualunque libro dei millemila scritti sull' antico Egitto) di un peso sufficiente"
E quale sara' mai il "peso sufficiente a vincere l'attrito+ il peso della pietra da 1 T."?
Non sono un ingegnere, ma credo debba essere certamente superiore alla pietra stessa, da cui si evince che per ogni spostamento bisognava caricare il meccanismo di un peso maggiore di quello da muovere
E questo peso doveva essere trasportato in salita, scale o rampe che fossero, perche' il braccio da caricare sarebbe stato posto in alto, da cui si deduce che per muovere una pietra da 1T in orizzontale bisognava trasportare 1+x T. in verticale
Che dire....
Edit:
Sarebbe bello, peccato però che il tipo non sia laureato.
Anche una di scienze politiche sarebbe bastata.
Pyter e' sempre sul pezzo
E che, tali bestioni, debbano anche muoversi molto lentamente (40 Km/k max nei centri urbani e 60 Km/h sulle autostrade). Pare anche che in caso di scarico mediante ribaltabile occorra muoversi velocemente in avanti perché le forze in gioco potrebbero rovesciare il veicolo.
Sicuramente 4 mila anni fa sta roba la spostavano a mano in salita e sulla sabbia...
Tra l'altro la spiegazione di Fo attenua anche il magone che provai all'uscita del museo. Insomma avevo visitato un cimitero e il vanto lugubre di profanatori di tombe. Cioè, piu o meno il magone resta, ma almeno la presuntuosa arroganza di un potente di turno viene rivista come tale e non grandiosa come la descrivono gli storici ufficiali.
Se mi capiterà di leggere il lavoro dei tre ragazzi del video forse scopriro cose nuove e interessanti. Magari anche la tecnica utilizzata per tagliare i blocchi. Anche i maya avevano fatto qualcosa di simile, intendo tagliare dei blocchi in modo così fine. A spostarli ci posso arrivare, ma tagliarli da una montagna proprio non ci arrivo. Magari uno o due ma milioni....
- dove lo trovavano il legno, nel deserto, per realizzare i macchinari? Non disboscavano certo le palme da dattero che li sfamavano.
- e poi. Avrebbe "risolto" lo spostamento sulle lunghe distanze, ma nel piccolo? Come facevano a spostare i massi di pochi centimentri per metterli in posizione?
Tomba di tutankhamon n. 62?
Ma quante ne aveva?
come dicevo, aspettiamo la fine della quarantena
P.S.
Per chi si e' risparmiato il dolore di vedere le elucubrazioni di quel signore , ogni pietra necessitava per ogni spostamento il "carico" di una specie di gru con un peso superiore a quello da trascinare mediante le seguenti azioni:
1) aggancio di una corda, ovviamente di dimensioni adeguate e quindi difficilmente manipolabile, alla pietra
2) trasporto e aggancio della corda sul marchingeno
3) trasporto su scale o rampe di pesi sufficienti a vincere l'attrito statico, quindi superiori al peso della pietra stessa
4) movimento della pietra
5) sgancio della corda a movimento ultimato
Il tutto in ca 4 minuti...
direi pari e patta con l'altro genio che fa' sparire l'attrito
vorrei chiedere agli autori se hanno ipotesi su questo
ansa.it/.../...
a me è sempre sembrata una sorta di camino..
o una specie di grande lanterna per fare uscire luci a comando..
insomma un colossale strumento di 'magia' ad uso dei faraoni
e che intorno alla sfinge (anche se secondo me ce n'erano almeno due) ci fosse un sistema di cascate d'acqua e che tutta la zona fosse una sorta di parco acquatico
Gli antichi egizi importavano il legno dal Libano.
Il cedro, mi pare, andava per la maggiore.
Quando ho studiato io. Oggi non so cosa scrivono i libri di testo.
Il deserto non c'era. Come dice dubbioso, intorno alle piramidi c'era un grande parco acquatico, poi il sindaco ha vietato a tutti di uscire di casa. Le motivazioni storiche ovviamente sono andate perse.
Però Calvè pure tu. Dai!
Dopo una settimana chiuso a casa!!
Però se mi dici che è la tua fidanzata, mi levo il pensiero ti faccio gli auguri e non ci penso più.
In effetti con un pò di vento l'acqua increspa e fa un effetto nebbia, vedo non vedo.
Infatti io la parola "risolto" l'avevo appunto virgolettata.
PS per Maurixio:
Non so quale si veda adesso (perché ne ho cambiate due di immagini), non sono le mie fidanzate. Le mie fidanzate erano più gnocche. Ovviamente le ho perse, come il libro di Pincherle.
C'è anche un sito ufficiale: www.mariopincherle.it/zed-cheope.html
Mi associo, è la teoria di Davidovits che risale agli anni ’80, sembra resistere e mi sembra l’ipotesi più realistica
Qui una sintesi abbastanza semplice
storiasoppressa.over-blog.it/article-33721395.html
Questo è il sito ufficiale dell’istituto dei geopolimeri in cui ci sono alcuni approfondimenti e link interessanti.
Tra l’altro anche loro avevano calcolato in 3 minuti il tempo necessario per ogni blocco secondo le teorie ufficiali
www.geopolymer.org/tag/davidovits/
Il brutto è che del famoso “cemento egizio” (geopolimero)se ne parla da più di 20 anni ma, in commercio, io non sono mai riuscito a trovare niente, anche se continuano a sperimentare, anche al Politecnico di Torino
matto.design/.../...
www.ingenio-web.it/.../
blueplanetheart.it/.../...
Ora vado a verificare con maps se coincide.
Si, coincide abbastanza.
Invece questo video, ovviamente molto interessante (levata la parte infantile da bambini cerebrolesi con le musiche e il montaggio stile film dimmerda) dà nutriti indizi in merito alla nostre possibilità di espandere e compenetrare la realtà.
Quando riusciranno a realizzare blocchi di 40 tonnellate ogni 4 minuti ci crederò.
E il granito?
#73
Non solo realizzarle ma metterle lungo i corsi in maniera corretta.
In questo modo, non c’è il vincolo dei 3-4 minuti per blocco perché evidentemente le gettate di molti blocchi erano contemporanee; il vincolo è dato dal tempo necessario a riempire le casseforme ma diventa solo un problema di manodopera.
Si vede bene nel video postato da NRG
Questa teoria esclude i blocchi di granito che certamente non possono essere realizzati in geopolimero.
Ma, per la piramide di Cheope, si tratta (credo) di soli 20-30 blocchi di granito che circondano e sovrastano la camera del re, oltre alla vasca/sarcofago.
Forse per questi, potrebbe anche funzionare l’ipotesi di Pincherle che si rifà ai “corti legni” di Erodoto, immaginando uno spostamento dei blocchi prodotto dalla variazione di volume fra il legno bagnato ed asciutto (parla di massimo 5-6 metri al giorno….!!)
Dove l’ipotesi Pincherle difficilmente può funzionare è nel Serapeo di Saqquada dove i sarcofaghi (forse) dei tori Api sono infilati sottoterra, passando in un corridoio centrale per poi entrare in una cavità laterale che li contiene appena (sono 24, di metri 4 per 2 per 3,30 e del peso di circa 70 tonnellate + 30 tonnellate il coperchio)
[url=https://postimages.org/][/url
... dunque eri a conoscenza delle comunicazioni fatte da Malanga (vedi post #1)?
Vanno nella medesima direzione....
Non ci sono evidenze che fossero delle tombe, le tombe dovevano stare fuori, al limite si trattava di mastabe.
Questo sono io sulla piramide di Cheope, vi invito ad osservare le pietre che mi circondano:
Anche considerando gli effetti dell'erosione, non sembrano affatto quei parallelepipedi regolarissimi che si dovrebbero ottenere da uno stampo.
Non so se dalla foto potete notarlo, ma mentre stavo lì sopra, notavo fessurazioni dove potevo infilarci una gamba. Mentre scendevo, da una di esse è uscito fuori un gatto.
Se quei blocchi fossero artificiali, ognuno di loro dovrebbe aderire perfettamente a quelli adiacenti.
Inoltre, sembra che non ce ne siano due con le stesse misure, come se per ogni pietrone avessero costruito un nuovo stampo. E' senz'altro possibile, magari bisognava distruggerlo per liberare il blocco, ma perché usare ogni volta misure diverse?
Ad esempio, le altre due Piramidi di Giza come sono all'interno?
anche su di esse ci sono queste incongruenze storiche e tecniche?
Come pensavano di far passare un corteo funebre attraverso cunicoli di un metro per un metro (circa)?
Ma quando gli operai finivano di posizionare i blocchi sulal rampa a spirale, mentre scendevano a fine posizionamento, quanto rompevano le palle alla squadra che saliva?
Ho qualche problemino ad accettare la teoria di Davidovits...
Mah….
Non è che a me Davidovits faccia impazzire ma almeno ha il merito di proporre una teoria POSSIBILE, al contrario delle teorie ufficiali degli egittologi (Pincherle compreso) che mi sembrano del tutto impossibili.
Sulle condizioni dei blocchi ESTERNI della piramide (quelli della tua foto) bisogna tener conto delle vicissitudini.
Tutte le piramidi di Giza erano rivestite da blocchi di calcare perfettamente lisci e levigati, in modo da riflettere la luce del sole e da essere visibili da grandi distanze. E’ rimasta solo una parte del rivestimento superiore di Chefren. Tutte gli altri sono crollati, pare, a causa dei terremoti; in particolare quello del 1303 con epicentro Creta che provocò uno tsunami che semi distrusse Alessandria. Non riesco a risalire alle fonti originali, tutte arabe
Questa è la parte superiore di Chefren, dove, tra l’altro, si vede bene che i blocchi esterni levigati sono posati con la tecnica dell’aggetto (cioè a sbalzo); il crollo della parte esterna a sbalzo, per me, provoca certamente cedimenti e rotture nei blocchi sottostanti che vengono a trovarsi “alla vista”
Nel 1356 iniziò la spoliazione di ciò che era crollato (e non solo…) da parte dei sultani del tempo per costruire moschee, fortezze e interi palazzi; questa spoliazione si protrasse fino all’800 per la costruzione di parte della Moschea di Alabastro del Cairo. Nulla di diverso da quanto accadde a Roma con i monumenti romani.
Guardando un’altra immagine del rivestimento esterno di Chefren, rimasto intatto ma alla base della piramide, l’idea che possa essere artificiale rimane……
Certamente non tutti i blocchi sono realizzati con la stessa cura ed attenzione: molto più curati quelli in vista rispetto agli altri
#2 ahmbar 2020-03-13 07:47
A conferma di una differente genesi delle piramidi egizie abbiamo i risultati del prof Michel Barsoum, (Department of Materials Science and Engineering. Drexel University Philadelphia), dove viene dimostrata la presenza di composti nelle pietre dei monumenti che non esistono in natura :
per quanto appaia incredibile, sembra che i veri autori delle costruzioni abbiano utilizzato pietra fusa, modellata alla bisogna in stampi
www.sciencedaily.com/.../061209122918.htm
Successivamente il lavoro di Barsoum ( e le sue sconcertanti implicazioni) e' stato confermato nel 2011 da un team di scienziati internazionale (Kenneth J.D. MacKenzie (MacDiarmid Institute for Advanced Materials and Nanotechnology, Victoria University of Wellington, New Zealand), Mark E. Smith, Alan Wong, John V. Hanna (Department of Physics, University of Warwick, Coventry, CV4 7Al, UK), Bernard Barry (Institute of Geological and Nuclear Sciences, Lower Hutt, New Zealand) che, insieme allo stesso professore americano, ha stabilito la CERTA artificialita' dei blocchi esaminati
geopolymer.org/.../...
Ma e' anche vero quello che mostra Rox2, quelli non sono certo blocchi regolari fatti con lo stampo
Ne consegue che i costruttori sembrano aver utilizzato diverse finiture, utilizzando le parti rifinite dove erano esposte alla vista o dove scorreva l'acqua, trascurando invece i blocchi che dovevano essere coperti successivamente
Si, l’avevo visto ma, dal tuo post, sembrava fosse un contributo originale di questo tal Barsoum, che invece si è limitato a sostenere nel 2006 quello che aveva già abbondantemente scritto Davidovits 20 anni prima di lui e poi, nel 2011, a fare analisi dei materiali, insieme ad altri, lasciando comunque un margine di dubbio: infatti nel titolo dell’articolo del 2011 rimane il punto interrogativo “le pietre….. sono state gettate oppure scolpite?”
Il tutto, molto scorrettamente, senza citare Davidovits: che ci vuoi fare, son Accademici !!
Ritornando alla foto di Rox, invece, probabilmente non mi son spiegato bene.
Se vuoi vedere la situazione ORIGINALE, non toccata da cataclismi e saccheggiata da califfi vari, occorre osservare la cima di Chefren che, vista la posizione, è ragionevolmente intatta.
Nella losanga nera superiore vedi i blocchi ORIGINALI, come erano costruiti, e mi sembrano tutti piuttosto squadrati.
Nella losanga rossa inferiore, invece, vedi tutti blocchi SPACCATI sulla faccia anteriore perché erano a sbalzo come quelli sopra, si sono rotti e sono caduti.
Lo stesso è successo per tutti i blocchi inferiori e per tutti i blocchi esterni di Cheope (foto Rox) con, in aggiunta, le devastazioni dei califfi.
Anzi, se guardi bene, le facce laterali dei blocchi rotti (spray giallo) sono decisamente rettilinei, mentre le facce anteriori degli stessi blocchi (spray verde) sono fortemente irregolari perché c’è stata la rottura.
Il problema che la teoria di Davidovits lascia completamente aperto (perché non se ne occupa) sono i blocchi di granito che sono anche i più pesanti (70t): come son stati tagliati? come son stati lavorati (sarcofago/vasca del re)? come son stati spostati ??
Io non ho mai letto niente di convincente in proposito, salvo antichi interventi e/o tecnologie aliene, poi dimenticate...............
Come detto nel video è sorprendente come teorie, anche approssimative, vengano accettate dagli "esperti" e possano finire sui libri di storia e/o di scienze come concetti scientifici veri e propri. Oggi mio figlio ha avuto una video-lezione di fisica sull'attrito, al che gli ho enunciato la teoria del francese che ha azzerato l'attrito nella sua ipotesi di trasporto del blocco da 40 T ... e ci siam fatti due risate.
Per Massimo: quando da studente andai al museo egizio di Torino, il secondo più importante al mondo dopo quello del Cairo per valore e quantità dei reperti, la guida ci disse che dopo le campagne archeologiche di Napoleone l'Egitto era di "gran moda" nell'Europa dell'ottocento. I reperti egiziani erano ricercati da molti ricchi collezionisti, e ciò valeva anche per le mummie, tant'è che si era creato un fiorente mercato di falsi ... anche per le mummie.
io mi sono anche andato a studiare le spiegazioni delle mura ciclopiche a Cuzco e altrove (persino in Lazio se ne trovano...), e tutto quello che gli archeologi ufficiali si sono limitati a dire è: "Erano bravi!".
Erano bravi sì! Però anche in quel caso l'idea di una "pietra fusa" ci starebbe proprio bene...
Alcune fessurazioni, quelle di cui parlo io, sono visibili anche nell'immagine, soprattutto se la espandi a tutto schermo.
Guarda un paio di metri alla mia destra (sinistra per chi guarda): c'è un blocco che non tocca neanche i due adiacenti. Ora confronta quelle aperture con le mie braccia, ti accorgerai che potevo infilarcele fino al gomito; in certi punti... anche una gamba.
Quelle irregolarità sono laterali, sui blocchi, non frontali. Non possono derivare dalla caduta del rivestimento, nè per terremoti naturali, né per lo scempio dei Mamelucchi nel XIII secolo.
Nemmeno l'erosione del vento può causare quelle aperture, tra un blocco e l'altro, se in origine fossero stati aderenti.
...E invece dovevano aderire perfettamente, se li avessero fatti con lo stampo.
Inoltre, resta il mistero delle misure differenti.
Un consiglio...
Evitiamo di prendere ad esempio una delle tre piramidi, per cercare spiegarne un'altra.
A parte la forma, sono tre costruzioni completamente diverse, per mille motivi. Ognuna ha le sue tecniche costruttive, i suoi materiali, la sua struttura interna e i suoi misteri.
#Ulisse_78
La Piramide di Cheope è la più complessa, per quanto ne sappiamo, ma nessuno sa se c'è qualche stanza dentro quelle di Chefren e Micerino, di cui conosciamo solo i sotterranei.
Per quanto riguarda le "incongruenze storiche e tecniche", personalmente ritengo che la più misteriosa sia la terza, ma non fa notizia perché è la più piccola.
Anche gli autori del libro, intervistati da Mazzucco, sembrano concentrarsi soprattutto su quella di Cheope, come al solito.
Checché se ne dica... Le dimensioni contano!
Interessante anche l'uso dei soliti trucchi, primo fra tutto la discrepanza tra le conclusioni e i contenuti: la conclusione dice che le piramidi si potevano costruire con la rampa attorno, i calcoli della stessa V.U. contenuti in quel libro dicono che per farcela occorre annullare l'attrito
Poi l'abbondante uso dell'omissione: 24 piramidi sono 24 tombe... ma in nessuna è stato trovato il sarcofago, nemmeno in quella chiusa.
La piramide è di Cheope, per via del cartiglio ritrovato... solo nelle 4 stanze su 5 dove è stato chi afferma questa teoria.
Gli studi del NIST sui crolli sono scritti uguali a questi testi ottocenteschi.
Alla vostra