di Giorgio Cattaneo
Non basterebbe neppure Dan Brown. Ci vorrebbe almeno Tolkien, per svelare – attraverso una fiaba – il mistero del Tav Torino-Lione, cioè il sortilegio nero che vuole che si spendano 20-30 miliardi per costruire quella linea ferroviaria “maledetta”. Si tratta dell'inutile e faraonico doppione della ferrovia che esiste già, e che da 150 anni collega Torino a Lione attraverso la valle di Susa e il Traforo del Fréjus, riammodernato qualche anno fa (costo, 400 milioni di euro) per consentire il transito dei treni con a bordo i Tir e anche i grandi container “navali”, della massima pezzatura. L'unico problema è che non ci sono più merci da trasportare: l'asse strategico del terzo millennio è quello che unisce Genova e Rotterdam, mentre la direttrice Torino-Lione è ormai un binario morto, dal destino segnato. Secondo la Svizzera, incaricata dall'Ue di monitorare il traffico alpino, l'attuale Torino-Modane, semideserta, potrebbe incrementare addirittura del 900% il suo volume di trasporti. E allora che bisogno c'è di scavare – da zero – un nuovo traforo, lungo 57 chilometri, di cui non esiste ancora neppure un metro?
L'unico mini-tunnel realizzato, quello di Chiomonte, è solo una galleria esplorativa accessoria, geognostica: non potrebbe mai passarci nessun treno, anche se Matteo Salvini arriva a sostenere – davanti alle telecamere, proprio a Chiomonte – che costerebbe meno “finire il lavoro” piuttosto che “tappare il buco”. Dichiarazione ingannevole: Salvini sa benissimo che il “lavoro” per il tunnel destinato al treno non è mai neppure cominciato. Pur di premere sui 5 Stelle, il leader leghista – come già Renzi – arriva a ipotizzare un progetto “low cost”, parlando di appena 4 miliardi (cioè il costo della parte italiana dell'ipotetico futuro traforo, non quello della linea ferroviaria fino a Torino). Di più: il ministro dell'interno aggiunge che, “risparmiando” (ad esempio, rinunciando alla surreale “stazione internazionale” di Susa), si potrebbero costruire finalmente anche opere utili, come la metropolitana di Torino. Su questo ha ragione: il capoluogo piemontese, a lungo amministrato dalla dinastia Castellani-Chiamparino-Fassino, dispone solo di un'unica, patetica linea.
Torino, la metropoli più inquinata della penisola, è anche la grande città italiana peggio servita dai mezzi pubblici veloci: è l'unica a non disporre di una vera rete metropolitana. In compenso, i suoi ex sindaci sono tra i più fanatici sostenitori dell'inutile Tav Torino-Lione. Chiamparino, in particolare, è il capo degli hooligan pro-Tav. Un caso esemplare di mistero italico: dopo aver fatto il sindaco è passato senza colpo ferire alla guida di una potentissima centrale finanziaria come la Compagnia di San Paolo, per poi tornare tranquillamente alla politica. L'uomo di fiducia dei grandi banchieri è oggi presidente della Regione Piemonte, poltronissima da cui martella il governo gialloverde per ottenere a tutti i costi la grande opera “maledetta”. Ci sta riuscendo? Stando a Salvini, parrebbe di sì. Sulla maxi-torta dell'appalto alpino, il capo della Lega è perfettamente allineato al fantasma del Pd.
A questo punto, la ragione vacilla. Per chi ha seguito i vent'anni di protesta popolare in opposizione alla Torino-Lione, i conti non tornano. Il movimento NoTav – ormai appoggiato da vasti strati dell'opinione pubblica nazionale – è stato il primo vero esempio, in Italia e non solo, di denuncia politica “glocal”. Dal particulare all'universale, dicevano gli umanisti rinascimentali. Agire localmente e pensare globalmente, ripetevano negli anni '80 i primi Verdi ispirati da Alex Langer. I valsusini – popolo sulle barricate, che nel 2005 riuscì a fermare il progetto con una spettacolare protesta nonviolenta guidata dai sindaci in fascia tricolore – per molti aspetti hanno come anticipato gli americani di Occupy Wall Street, adottando un metodo di lotta, dal sit-in fino al blocco stradale, che oggi i Gilet Gialli si limitano a replicare. L'intuizione: se il potere “bara” a casa nostra, sulla base di dati falsificati, è lecito sospettare che “imbrogli” ovunque. E' lecito supporre che si limiti a eseguire gli ordini di un'oligarchia del denaro mossa da interessi inconfessabili.
Sta barando da vent'anni, il potere che insiste – come un disco rotto – nel voler imporre quella super-linea inutile in valle di Susa, facendola pagare carissima all'Italia? Vedete voi, ma sappiate che la Torino-Lione non serve: lo dicono tutti i maggiori esperti di trasporti, tra cui il professor Marco Ponti del Politecnico di Milano, ora collocato dal ministro Toninelli nella scomodissima posizione di presidente della commissione incaricata di formulare un giudizio decisivo sul rapporto costi-benefici della grande opera. La Torino-Lione non serve: lo ribadirono ben 360 professori e tecnici dell'università italiana, in accorati e inutili appelli rivolti al Quirinale e a Palazzo Chigi. Costi immensi, e nessun risultato: perché le merci devono comunque viaggiare a bassa velocità, per motivi di sicurezza. Quanto alla Francia, spesso usata in Italia come alibi “europeo” per costruire a tutti i costi l'infrastruttura, ha deciso ufficialmente che di Torino-Lione, a Parigi, si riparlerà eventualmente solo dopo il 2030.
Il progetto Torino-Lione è un relitto ormai obsoleto degli anni '80: era nato come sogno di collegamento veloce per passeggeri, ed è stato archiviato dall'avvento dei voli low-cost. Al che, è stato trasformato in Tac, treno ad alta capacità per le merci, fingendo di non sapere che i convogli commerciali devono viaggiare lentamente, e che la chiave del trasporto merci non è la velocità, ma la puntualità della logistica: il sistema più efficiente al mondo è quello degli Usa, fatto da treni che viaggiano a 60 miglia utilizzando tunnel dell'800 che valicano le Montagne Rocciose. I costi territoriali della Torino-Lione sarebbero folli: le montagne della valle di Susa sono piene di amianto e tuttora traforate dalle gallerie scavate dall'Agip negli anni '70, ai tempi del nucleare italiano, perché il Massiccio dell'Ambin è un immenso giacimento di uranio. Senza contare la devastazione ambientale e urbanistica (vent'anni di cantieri), l'incognita maggiore è quella idrogeologica: quei monti fra Italia e Francia, dicono i geologi, ospitano un enorme bacino sommerso. Bucarlo potrebbe comportare conseguenze impensabili, con ripercussioni sui fiumi fino alla Valle d'Aosta.
Il compianto Luca Rastello, giornalista di “Repubblica”, in un saggio sul tema spiega che poi, una volta alle porte di Torino, la nuova linea potrebbe congiungersi alla Torino-Milano solo sbancando interi quartieri o procedendo per via sotterranea, e quindi perforando la falda idropotabile che alimenta l'area metropolitana torinese. Non se ne rendono conto, gli abitanti di Torino, perché nessun politico – prima di Chiara Appendino – si è mai premurato di spiegarlo chiaramente. Né si interrogano, i torinesi, sul motivo di tanta ostinazione, da parte dei valsusini, nell'opporsi al progetto. Non sospettano, i torinesi, che la criminalizzazione a reti unificate del movimento NoTav è servita a nascondere due verità imbarazzanti. La prima: in vent'anni, la politica non ha mai voluto o saputo dimostrare l'utilità della grande opera, neppure a fronte di una protesta così rumorosa. La seconda: il progetto Torino-Lione è nato sotto una cattiva stella, la peggiore di tutte: la strategia della tensione.
Negli anni '90, appena si cominciò a insistere sull'opera come “inevitabile” prospettiva strategica, la valle di Susa fu terrorizzata da 12 attentati dinamitardi. Alcuni furono rivendicati in modo delirante: volantini firmati “Valsusa Libera” e “Lupi Grigi” contenevano farneticazioni “guerriere” contro l'alta velocità. I giornali, all'unisono, puntarono il dito contro gli “ecoterroristi” e gli “anarco-insurrezionalisti”. Poco dopo vennero arrestati tre giovani anarchici, di cui due – Edoardo Massari e Maria Soladed Rosas, “Sole e Baleno” – trovati morti (impiccati) mentre erano in stato di detenzione. Contro di loro, l'accusa aveva vantato “prove granitiche”, che poi al processo evaporarono: non erano stati loro a mettere quelle bombe. Chi, allora? Non s'è mai saputo: caso chiuso. I valsusini però non dimenticano. Sanno che quello di Bardonecchia, santuario del turismo bianco, vicino a Sestriere, è stato il primo Consiglio Comunale italiano – a nord del Po – a essere disciolto per mafia. E sanno che, sempre negli anni '90, la procura di Torino intercettò un traffico di armi che collegava l'armeria di Susa a una cosca calabrese, con il placet di settori del Sismi e del Sisde. Erano gli anni della “trattativa”, in cui Falcone e Borsellino saltavano per aria, in Sicilia.
Si può immaginare lo stato d'animo dei valsusini, quando – dopo tutto questo – si sono visti arrivare, nel cortile di casa, anche lo spettro della maxi-opera più controversa della storia, al pari del Ponte sullo Stretto. A parlare è il buon senso della geografia: Moncenisio, Fréjus e Monginevro. Ovvero: statali, autostrada, ferrovia, trafori. Nessun'altra valle alpina è altrettanto collegata al resto d'Europa, attraverso valichi internazionali. Perché aggiungere anche l'assurda Torino-Lione? Quale mistero indicibile trasforma la valle di Susa in un oscuro crocevia di mafie e affari, bombe e appalti? E soprattutto: com'è possibile che, in vent'anni, la politica non si sia mai degnata di dare una risposta chiara? E' evidente che, se l'utilità della Torino-Lione venisse finalmente dimostrata, le bandiere della protesta finirebbero per venir ammainate. Basterebbe spiegare per quale motivo l'opera è ritenuta indispensabile. La valle di Susa lo chiede da vent'anni. E la risposta non è mai arrivata. Perché?
Visto che la politica tace, tanto varrebbe chiedere lumi ai romanzieri come Dan Brown o all'autrice di Harry Potter, non essendo più possibile interpellare il Signore degli Anelli. Magia? Se una verità viene palesemente taciuta da decenni, il minimo che possa accadere è che si scatenino anche i complottismi più fantasiosi. Ha suscitato sconcerto, nel 2016, l'inaugurazione teatrale del traforo del Gottardo, con l'inquietante coreografia dedicata a un Dio Caprone. Fausto Carotenuto, già analista strategico dell'intelligence ora passato al network “Coscienze in Rete”, sostiene che la Torino-Lione sarebbe una sorta di “attentato energetico” per violare la Linea di Michele, notissima ley-line che unisce Israele all'Irlanda attraverso i santuari dedicati all'arcangelo Michele, con epicentro proprio la Sacra di San Michele in valle di Susa. Paolo Rumor, nipote del più volte premier Mariano Rumor, nel libro “L'altra Europa” racconta una storia sconvolgente, rivelata a suo padre dall'europeista francese Maurice Schuman: il medesimo potere, di natura dinastica (denominato “La Struttura”) governerebbe il pianeta da 12.000 anni, e la stessa Unione Europea sarebbe opera sua.
Non potendo interpellare Tolkien o scomodare la Rowling, non resta che tralasciare le suggestioni e attenersi ai fatti: sarebbe capace, Matteo Salvini, di spiegare il motivo per cui l'Italia, insieme alla Francia, dovrebbe scavare – da zero – un tunnel di 57 chilometri per costruire il doppione della ferrovia Torino-Lione che esiste già? Se la risposta la conosce, perché non la svela? Perché anche lui si limita, come tutti gli altri, a dire stupidaggini, sapendo che i media mainstream le ripeteranno con successo, confidando nell'ignoranza del grande pubblico? C'è davvero un grande potere-ombra che – per motivi ignoti e imperscrutabili – ha lanciato un'Opa misteriosa sulla stramaledetta Torino-Lione? Un grande affare finanziario, d'accordo, ma per pochi intimi (pochissimi i lavoratori coinvolti). E, secondo il giallista Massimo Carlotto, anche una virtuale “lavanderia” di denaro: un magistrato come Ferdinando Imposimato ha dimostrato che vasti tratti della rete Tav italiana sono stati costruiti proprio da aziende mafiose.
Poi ci sarebbe il triste indotto politico della filiera, affidato ai soliti yesman che in realtà lavorano da sempre per le consorterie affaristiche che hanno costruito le loro carriere istituzionali. Ma non può essere tutto qui, il problema. Cos'altro può muovere i fili di una follia pubblica così estrema, e così potente da piegare persino i bulletti del “governo del cambiamento”? Lo spettacolo non è edificante: Salvini con l'elmetto a Chiomonte, ormai arruolato alla causa, mentre Di Maio e Toninelli non osano neppure lontanamente minacciare le dimissioni, nel caso dovessero perdere il braccio di ferro (e quindi la faccia). Li si può capire: dal canto suo, il primo ministro Conte cazzeggia beatamente al bar con Angela Merkel, l'amicona di Macron e dell'Italia, ridacchiando alle spalle di quei fessi dei 5 Stelle (e degli italiani che li hanno votati). Nel frattempo, l'inesorabile ecomostro finanziario e ferroviario avanza, passo dopo passo. E l'umorista Salvini pensa di cavarsela con le battute sui mitici “risparmi”: come se davvero si trattasse di tre o quattro miliardi, e non invece di un grottesco attentato alla sovranità democratica del paese, evidentemente organizzato – con tenacia impressionante – da poteri che possono mettersi in tasca qualsiasi politico, anche se indossa la maschera di cartone del sovranismo.
Meno solida invece mi sembra l'ipotesi esoterica (anche se con questa gente non si può mai sapere).
libreidee.org/.../...
Il partito bianco rosso e blu succursale italia e i suoi collaborazionisti/mezzadri,(in questi giorni si e' aggiunto salvini,almeno in via ufficiale,altro alter ego di berlusconi ma meno scemo di renzi,sara' lui il leader della destra anticomunista, sempre a trovarli i comunisti) vengono da lontano, alla faccia di chi dice che le interferenze e le ingerenze sono un bene!
Per fortuna ci sono i nostri """"amici"""" francoanglosassoni...MA PER PIACERE!
IN RED WE TRUST
Salvini sa benissimo che il Movimento è contro la TAV da vent’anni, sa che l’analisi costi benefici – quella vera di Toninelli – è negativa, eppure insiste nel dire che quel dannato buco s’ha da fare. Ma non solo. Salvini sa che il Movimento non è affatto contro le grandi opere. Ma ha una lista di TAV (utili) ed altre opere che vanno da sud a nord oltre che puntare in maniera sacrosanta sulla manutenzione delle malconce infrastrutture già esistenti.
Il Movimento vuole investire eccome ma ad una sola condizione, che le opere siano utili. Più o meno come avviene in qualunque paese civile visto che a pagare sono i cittadini. Il Movimento si è poi dimostrato flessibile su opere come la TAP o il Terzo Valico che non potevano più essere fermate come avrebbe voluto. Eppure, nonostante tutto questo, Salvini si è impuntato sulla TAV e vedremo se avrà il buon senso di fermarsi o farà saltare il governo del cambiamento.
Del resto non c’è nessun compromesso possibile. Di Maio ha finalmente detto chiaramente che finché il Movimento starà al governo la TAV non si farà visto che è un dimostrato spreco. Punto e a capo. Una posizione di buon senso e di coerenza che in una eventuale rottura metterebbe la croce su Salvini che dovrebbe spiegare ai cittadini perché ha mandato all’aria il governo del cambiamento per quel dannato e inutile buco.
Dovrebbe spiegare perché si è schierato coi resti del Pd e di Forza Italia e con tutte le caste del vecchio regime che tifano TAV in maniera sfegatata. Anche perché dicono che Salvini non sia un fesso e dovrebbe aver capito che le caste del vecchio regime vogliono la TAV per due motivi. Il primo è scontato, si tratta di una abbondante mangiatoia pronta per l’abbuffata. Il secondo è che le vecchie caste sanno che la TAV è un punto di disaccordo tra Lega e Movimento e quindi ci hanno puntato con tutta la loro propaganda giornalaia nella speranza proprio di far litigare il governo e di fermare quindi il cambiamento in modo da poter tornare a comandare e far buchi in tutto il Belpaese alla faccia dei contribuenti. E proprio questo sarebbe il destino di Salvini.
Fare il Capitan Buco condottiero dei bucaioli ma anche il Capitan Casta e il Capitan Mafia e il capitano di tutti quelli che hanno devastato l’Italia e vorrebbero tornare su qualche poltrona e riportare il paese ai bei tempi che furono. Altro che cambiamento, restaurazione del vecchio regime politico mafioso con Salvini a fare il maggiordomo dell’ormai andato Padrino Berlusconi e di tutta la gentaglia trombata che gravita in quel mondo di mezzo. E vedremo quanti elettori lo seguiranno. Vedremo quanti entusiasti leghisti dell’ultim’ora seguiranno Salvini nel tornare indietro e ridare l’Italia in mano a chi l’ha tradita e devastata.
Una mossa molto rischiosa. Le rivolte scoppiate in tutta Europa dimostrano come l’unica frattura politica vera che esista oggi è tra popolo e caste figlie del passato, è tra vecchi partiti traditori ed elitari e nuovi movimenti populisti, è tra ribelli assetati di cambiamento e conservatori perbenisti senza idee e senza cuore. La crisi ha accelerato l’implosione della chimera neoliberale.
Lobby politiche ed affaristiche hanno depredato i popoli di diritti, di dignità, di sovranità, d’identità, di umanità in nome di una fantomatica globalizzazione che invece di portare il benessere promesso ha fatto dilagare la povertà e la disuguaglianza ma anche la paura e il disorientamento di cittadini sempre più ridotti ad effetti collaterali di logiche mercantilistiche ciniche e senza volto e stravolgimenti sociali fuori controllo come l’immigrazione clandestina di massa. L’Europa tutta è ad un bivio storico tra vecchio e nuovo.
Il Movimento 5 Stelle è una delle risposte più avanzate e innovative a questa ondata di cambiamento. Salvini deve decidersi da che parte stare. Ma non a parole. A fatti. Come con la TAV. O sta col cambiamento o sta coi bucaioli. La storia non aspetta nessuno.
Tommaso Merlo
......Meno solida invece mi sembra l'ipotesi esoterica (anche se con questa gente non si può mai sapere)...
Non sono granché interessato a questo genere di cose, già si è immersi nei vari inferni quotidiani e per quanto possibile a mio parere proprio per plasmare altro tipo di realtà personale e sociale si dovrebbe portare l'attenzione sui paradisi, però ho dato uno sguardo veloce a questo video e pare che i segnali non siano troppo tranquillizzanti, magari si tratta solo di assurdità immaginate da creativi privi di cervello, sarebbe da analizzare sia quanto avvenuto all'inaugurazione sia le interpretazioni dell'autore del video.
www.youtube.com/watch?v=UlbOeGyaG2g
Integro; qui c'è qualche notizia translate.google.com/.../&prev=search
selfini dice a giggi la frottola
se non mi accetti la tav apro il finimondo sui vaccini!!!
Ma questo nel paese delle fiabe...qui tav=ilva...o almeno ci provano
Alta Velocità in Val di Susa – Una visione spirituale
II Parte: tutto sta andando bene, ora possiamo sconfiggere il ragno nero.
Questo articolo è l’aggiornamento di un articolo che ebbe un’ampia diffusione su internet ai tempi del primo assalto TAV alla Val di Susa.Intitolato Alta Velocità in Val di Susa: un attacco brutale e ben programmato, al di là dell’aggressione alla natura ed alla salute fisica. Una visione Spirituale. (www.disinformazione.it/valdisusa.htm) La visione che è alla base di queste conoscenze e considerazioni è di tipo spirituale. Per una migliore comprensione di questo scritto è opportuna la lettura del primo articolo.
coscienzeinrete.net/.../...
aggiungo che, se non si comincia a prendere in considerazione la parte esoterica e meno visibile dei fatti, di qualsiasi natura, non si può comprendere nulla...
Si è riciclato come se fosse il nuovo mentre il suo partito si è dimostrato quanto di più marcio possibile. Io penso che queste sue stronzate siano solo mero calcolo elettorale.
Ma così facendo obbliga i 5stelle ha fare il suo stesso gioco ... parlare alla pancia della gente anziché al cervello. Non ha fatto un cazzo se non propaganda contro l'immigrazione e non sarebbe stato fatto null'altro senza i 5stelle. Spero che il senato voti per processarlo così smette di fare il gradasso. Vuole tornare con Berlusconi ... l'abbiamo già visto al governo per 15 anni con lui e non fare una minchia ... anzi trascinandoci nella merda in cui ci troviamo.
1) Cosa davvero è la TAV e a chi è utile, non si può comprendere se non la si inquadra in quello che in un post pregresso ho chiamato “sistema grandi opere”, che riproporrò anche in questa sede,ma per sintetizzare:
le “grandi opere” in Italia, fra cui possiamo citare a titolo d’esempio la pedemontana lombardo-veneta, il Mose di Venezia, il Tav, ed il prossimo Terzo Valico, sono parte di un unico sistema che non è rivolto all’obiettivo della crescita economica dell’Italia, come dimostra il fatto che molte di quelle già costruite presentano costi di gestione insostenibili a fronte dei magri introiti (come esempio basta citare la strada pedemontana lombarda, già fallita economicamente, i cui vertici hanno potuto evitare il tribunale che ne avrebbe sancito ufficialmente il fallimento soltanto grazie al fatto che il presidente della Regione Lombardia ha garantito la sostenibilità economica dell’opera, ovviamente con il denaro della collettività, cioè dei lombardi) e quelle che stanno costruendo si sa già seguiranno lo stesso copione (in rete si trovano molte testate giornalistiche che propongono un’attenta analisi economica che dimostra che i costi per il mantenimento del MOSE non risulteranno sostenibili dall’Italia). Lo scopo, la funzione delle “grandi opere” in Italia non è quindi il loro utilizzo (perché appunto molte non possono o non potranno essere utilizzate perché costerebbe troppo utilizzarle) e non è neppure un eventuale guadagno derivante da esse (che, come l’esperienza di quelle già costruite dimostra, NON C’E’, anzi sono in perdita) ed allora si dovrebbe comprendere, e non ci vuole Sherlock Holmes per capirlo, che sono funzionali ad un altro obiettivo.
2) IL VERO OBIETTIVO DELLE “GRANDI OPERE”: Ovviamente credo ciascuno potrebbe rispondere a questa domanda applicando la propria logica. Io però rammento che le cosiddette “grandi opere” sono state, sin dall’inizio, uno dei cavalli di battaglia della supposta “rivoluzione liberale” dello psicopatico di Arcore, e al presente lo sono, oltre che della suddetta mummia, del Partito Global – Eurobancofinanziario Democratico,della Lega e di Salvini. Chiedersi il perché è lecito, ma bisogna nel contempo provare anche a fornire una risposta razionale. La mia risposta è che non c’entrino proprio nulla gli slogan sovranisti salviniani, che peraltro ogni “basta euro” se l’è già rimangiato, ma che ogni singola “grande opera” sia una fonte di guadagno in sé sia per le imprese che vi lavorano, correlate ai partiti politici che hanno promosso l’opera, sia per le consorterie politico-finanziarie che si gettano su questo business come piranha, esattamente come si gettano sul business dei terremoti (rammenteranno i lettori del blog un certo imprenditore, intercettato mentre al telefono con un suo compare rideva pensando al business della ricostruzione per il terremoto dell’Aquila, o quello intercettato mentre rideva per il terremoto di Amatrice) perché in tali situazioni scorrono fiumi di denaro pubblico,tramite gli appalti ad assegnazione diretta, che può essere utilizzato senza che nessuno controlli, e può essere fatto fluire nelle tasche dei soliti “amici degli amici”, e questo spiega la campagna a favore di questi ecomostri da parte di tutti i media mainstream all’unisono, Corrieraccio in primis. Sarebbe poi ingenuo credere che questi potentati finanziari interessati ad intascarsi il denaro degli italiani versato in ogni “grande opera” siano appunto solo italiani e non anche stranieri: dove c’è una succulenta carcassa i piranha arrivano da ogni dove…
Insomma, se davvero ci fosse una motivazione esoterica per questa stramaledetta TAV, la vedrei subordinata ad interessi pelosi, gli stessi interessi che in questi ultimi decenni hanno sbancato il nostro paese..
2 Febbraio 2019 - Di Maio: “Finché M5s è al governo la Tav non si farà”
www.ilfattoquotidiano.it/.../4942656
sempre meglio di quei movimenti elitari che appoggiano Guaido, l'amicone di Macron....
1) CAMPAGNA MEDIATICA “A LARGO SPETTRO” A FAVORE DELL’OPERA: Si inizia con un’intensa campagna stampa, e più in generale sui media locali, tutta a favore dell’opera. Voci critiche, anche di professionisti, esperti, di grande caratura, non trovano spazio sui media mainstream se non per essere criticate dal giornalista di turno.
2) INTERVISTE PILOTATE SUI MEDIA, DISTRIBUZIONE AI MEDIA DI DATI ALTERATI A FAVORE DELL’OPERA: Si prosegue con interventi “a raffica” di questo o quell’altro esponente di rilievo delle associazioni industriali regionali e provinciali, che promettono progresso e arricchimento per la zona interessata dall’opera, oltre che un numero vastissimo di assunzioni correlate all’opera. Spesso costoro portano dati farlocchi, dei loro “centri di ricerca”, che giustificherebbero l’opera. Ovviamente i dati farlocchi vengono condivisi dai politici locali.
3) SILENZIAMENTO DEI REALI COSTI E DEI DANNI AMBIENTALI DELL’OPERA: Difficilmente costoro rispondono a domande dei giornalisti sulle previsioni di spesa. Se rispondono, rispondono in maniera assai vaga. Difficilmente sui media compaiono informazioni precise sulla spesa che l’intera collettività si dovrà sobbarcare per l’opera in questione. Sicché è quasi impossibile per il singolo cittadino aver contezza del costo dell’opera, che egli con le sue tasse però dovrà finanziare a discapito di altre cose.
4) INIZIO DEI LAVORI, AUMENTO PROGRAMMATO DEI COSTI DELL’OPERA E NUOVA CAMPAGNA MEDIATICA PER CONVINCERE L’OPINIONE PUBBLICA A RIFINANZIARE L’OPERA, DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI AGLI “AMICI DEGLI AMICI”: Iniziano i lavori dell’opera. I problemi ambientali vengono silenziati. Come pure i costi reali. Di solito, in questa fase, compaiono sui giornali articoli che parlano di spese impreviste, che la regione, o lo stato, dovrà necessariamente sobbarcarsi per evitare che “ i lavori si interrompano” e la grande opera, così “necessaria”, non sia mai realizzata. Insomma i costi lievitano regolarmente. A mio modesto parere è proprio in questa fase, grazie a questo semplice trito e ritrito trucchetto, che possono essere distribuiti gli utili “agli amici degli amici”, che poi è il vero obiettivo dell’opera.
Questo trucchetto non è ovviamente possibile con le opere di manutenzione,su cui il preventivo di spesa dovrà essere necessariamente preciso,e ciò credo spieghi bene perché questi evitino accuratamente di far bene la manutenzione alle opere pubbliche che la gente solitamente utilizza (strade locali e provinciali, treni, ponti, scuole, etc.). Ogni “grande opera” è per i soliti notabili un’occasione di guadagno, ogni lavoro di manutenzione di un’opera esistente, strada o linea ferroviaria che sia, è invece una spesa e basta, che non vogliono ovviamente accollarsi.
5) PISTE CICLABILI, E PIANTUMAZIONI CASUALI COME “SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE ITALIANE”: Per compensare i cittadini dei vasti danni ambientali in genere vengono costruite un po’ di piste ciclabili, e viene piantato in periferia qualche arbusto.
6) CONCLUSIONE DELL’OPERA, SILENZIAMENTO DEGLI INGENTI COSTI DI MANTENIMENTO, CON FALLIMENTO O DISMISSIONE DELL’OPERA: L’opera viene conclusa. Generalmente nessuno dei vantaggi promessi da costoro si realizza. L’opera costa parecchio e non rende quanto promesso. I giornali smettono di parlarne. Di solito fa capolino di nuovo qualcosa sui giornali locali e sui vari media, quando l’opera costruita risulta talmente inutile e costosa che letteralmente fallisce, o è talmente mal costruita che cade a pezzi (tipo gli stadi del mondiale di calcio degli anni 90 ).
La TAV è il cosiddetto corridoio V.
Corridoi che sono stati decisi all'inizio del secolo scorso.
Tutte le guerre dell'ultimo secolo sono state fatte per questi corridoi...
Non è che avevo chissà quale interesse a sapere della questione TAV-NO TAV, ma tutto quel che ne sapevo mi si è comunque sedimentato involontariamente nella mente tramite il bombardamento continuativo perpetrato a tradimento dalla tele-invasione; alieno dal capirci qualcosa, adesso mi è stato spiegato come si deve. Grazie d'esistere.
E grazie anche agli inecceppibili "commenti" di
#12 Signore di Gibelletto
#15 Signore di Gibelletto
Il resto che segue non ci fate caso...
Sì TAV sì, no TAV no: non ci son le manette.
Sì TAV sì, no TAV no: basta ci sian le mazzette.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
e se fai una spesa folle il contribuente pagherà.
La tele sì, la tele no: racconta panzane
La tele sì, la tele no: ma c'è chi è senza pane
Fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu: La TAV è importante
Fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu: ma la gente è in mutande.
In mutande sì, in mutande no: però l'amianto è importante.
lo respiri sì, lo respiri no: e tu crepi all'istante.
Se muori sì, se muori no: vabbè, ma ne muoiono in tanti.
Se muori qui, se muori là: il progresso se ne frega, va avanti.
Da Torino a Lione ci si arriva in un lampo
per far cosa per far cosa per far cosa non si sa.
Tu corri qua, tu corri là: ma dove vai così di fretta
Tu corri qua, tu corri là: ma dai fermati un'attimo, aspetta.
Tu corri qua, tu corri là: io vado a Lione in trasferta
Tu corri qua, tu corri là: la domanda non è pari all'offerta.
Il treno va, il treno va: ma non ci sono merci e persone.
ma dove va, ma dove va: te l'ho detto a Lione.
Sì, ma che ci va a fa', che ci va a fa', se non ci son più persone.
Ma dove va, ma dove va; te lo ripeto a Lione.
Sì TAV sì, no TAV no: è un'opera più che sospetta.
Sì TAV sì, no TAV no: è una vera disdetta.
Sì TAV sì, no TAV no: è una cattedrale nel deserto.
Sì TAV sì, no TAV no: di questo ne son più che certo.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
e se fai una spesa folle il contribuente pagherà.
Fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu, fiu fiu fiu fiu fiu fiu
Fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu fiu, fiu fiu fiu fiu fiu fiu.
avrei tralasciato i voli pindarici masso-complottisti-apocalittici perche alla fine anche se putacaso veri non aggiungono realmente nulla di fronte al grande pubblico e alla razionalità che è già
abbondantemente soddisfatta dal discorso mafie e opera inutile probabilmente voluta a tutti i costi per favorire alcune di esse.
in ogni caso buon articolo
Nemmeno se la TAV servisse a portare in vita l'Anticristo.
Si, in effetti è stata piuttosto inquietante.
Fefo, purtroppo è così che non si comprendono i veri significati profondi.... anche negarli sempre fa loro gioco..
Blondet ne aveva parlato e lo avevamo anche trattato l'argomento.....A PROPOSITO DI CERIMONIE SATANICHE
www.maurizioblondet.it/gottardo-consacrato-satana/
notavtorino.org/.../...
IN RED WE TRUST
Sulla lega invece non vedo altro che supporto al vecchio sistema (al massimo con qualche piccola variazione di facciata).
L'aspetto più incredibile per me è la percezione che ha una parte considevole degli utenti dei siti "complottisti".
Mentre sul M5S c'è una crescente certezza che sia un movimento fake (gatekeeper), accentuando a dismisura i difetti e azzerando/riducendo i pregi, sulla lega si assiste al comportamento opposto, cioè una assurda benevolenza/tolleranza nonostante sia PRO sistema per il 90% delle sue azioni/comportamenti.
Sono perplesso.
Quali pregi?
Dal mio punto di vista eccone alcuni (non hanno valore assoluto):
1. l'introduzione di uno strumento come il reddito di cittadinanza per chi è in difficoltà economica;
2. è contro le grandi opere utili inutili (come la TAV..);
3. in teoria l'introduzione di una vera norma sul conflitto d'interessi (di cui la lega non potrà mai essere d'accordo);
4. in teoria è contro le privatizzazioni e il rafforzamento dei servizi pubblilci (vedremo se lo sarà in pratica);
5. in teoria è per la nazionalizzazione delle banche private che richiedono aiuti dallo stato;
6. ha una posizione neutra riguardo il Venezuela;
7. aver cercato (peraltro in tv) di far conoscere una delle principali cause relative all'immigrazione dall'Africa (il CFA della francia colonialista).
www.agi.it/.../#4470341
Un testo chiaramente schierato, come questo, dopo le prime 10/20 righe lo scarto. Non perché sia falso, ma perché inutile.
In Svizzera nei referendum c'è il libretto che riporta le posizioni di antrambe le parti.
Sveglia, Penta: il modo migliore di far passare le bugie è proprio quello di ammantarle di "obiettività" ed "equidistanza".
Sono tali, queste tre città, perché sorte alla confluenza di due fiumi, il Po e la Dora per Torino, il Rodano e la Saona per Lione, la Moldava e il Berounka per Praga.
I due fiumi rappresentano uno il Sole, ossia l'elemento maschile, l'altro la Luna, ossia l'elemento femminile, dunque queste tre città "equilibrano" il pianeta o, perlomeno, la parte di questo in cui sono collocate. Non solo, il fatto che siano tre città ribadisce il principio di equilibrio in quanto proprio il numero tre simboleggia la sintesi tra creazione e distruzione, tra maschile e femminile, tra spirito e materia ecc.
Sono in molti, e io tra questi, a pensare che la Torino-Lione, in qualche modo, punti alla rottura di questo equilibrio energetico e, sicuramente, la Linea di San Michele gioca un ruolo in questo.
D'altronde, io sono convinto che anche il 911 abbia avuto una motivazione di questo genere, non l'unica, alla base della sua realizzazione.
Come già scritto in passato, il crollo di BOAZ e IACHIN e perciò anche della sintesi simbolizzata da queste COLONNE, l'invisibile ma presente ARCHITRAVE, per sostituirle con il MONOLITE, sia concretamente sia metaforicamente (ONE WORLD TRADE CENTER che significa letteralmente "Centro commerciale del Mondo Unico" e NEW WORLD ORDER).
Edit: il fatto che questa linea ferroviaria abbia un importante significato esoterico spiegherebbe anche come mai i suoi propugnatori incontrino così tante difficoltà nel realizzarla; evidentemente, ci sono "illuminati" ai quali non piace questo progetto di "rottura energetica". Del resto, se il mio discorso precedente sul 911 ha un senso, allora occorre trarne le conseguenze che quel piano terroristico è stato eseguito anche contro (almeno una certa parte del)la Massoneria, visto che il Tempio che lì è stato distrutto lo avevano costruito loro, o meglio, alcuni di loro. Verrebbero in mente le "rivelazioni" di Magaldi, senonché il tipo non è che mi vada molto a genio...
L'unico scambio possibile tra Occidente europeo e Russia, nei prossimi anni e a meno che non vinca in Occidente il fronte sovranista, sarà quello delle radiazioni nucleari.
Condivido appieno, sono fondamentali. L'essenza dell'Uomo è profondamente radicata negli istinti primordiali che, per quanto addomesticati, caratterizzano l'intera vita di un individuo nella comunità e la comunità stessa, il suo pensiero e il suo credo. Qualsiasi entità o persona che vuole acquisire potere sull'altro o sulle masse, non può prescindere da questo controllo dello stato primordiale dell'Uomo. Gli istinti, le pulsioni sono ineliminabili, mentre il pensiero può mutare; ma lo stesso pensiero sgorga dalla fonte dell'istintività.
Perciò io sono certo che è già in atto un controllo mentale profondo a livello globale, tramite l'ipnosi mass-mediatica e soprattutto quella silente a distanza, compresa la manipolazione onirica.
Le pulsioni sono uguali in tutti gli esseri umani; il loro controllo è la via maestra per l'omologozione e l'asservimento al potere.
Es.: sono in preda ai dubbi, mille pensieri affollano la mente, alla fine decido di scegliere, prendendo fra le tante una decisione ben definita. Farina del mio sacco?... Non è dato sapere. La decisione è stata presa, ma non si sa da chi. A noi resta l'illusione dell'autorialità di quell'opzione preferita alle altre. Non so se mi spiego. In fondo è lo stesso metodo ben collaudato della pubblicità.
Allo stesso modo si può agire sull'istinto del sesso o della fame per es., sfruttanto proprio le loro caratteristiche e gli studi scientifici specifici. Siamo presi dalla voglia di mangiare, anche se sazi, qualcosa di particolare e noi ci illudiamo di essere noi ad agire e a soddisfare questo nostro stimolo improvviso. La pulsione, per la sua astrattezza, è quella che si adatta meglio, direi la sola, ad essere sfruttata per il controllo mentale.
Un buon ipnotizatore sa che le parole di per sé non contano molto, conta più il tono della voce, la loro onomatopeicità. Controllare la mente si riduce al controllo delle pulsioni. Queste sono la fonte energetica e sono rappresentate da simboli.
Mi sa che mi sono perso... dove eravamo rimasti. Dove mi trovo? Ah, ecco, sono su luogocomune. Chi ha scritto questo commento chi?... Non è dato sapere.
Bello sarebbe conoscere l'autorialità delle proprie azioni: ne sono io l'autore o chi altro?... agiamo o siamo agiti?... Se si parla di profondità siamo certamente agiti, siamo altro, siamo passivi. Ed è proprio qui che interviene il potere a condizionarci, in questa nostra alterità passiva.
#22 peonia
Parole, sante, parole sante!
I significati profondi non riguardano mai le ideologie e le idee ma il loro simbolismo radicato nelle pulsioni da cui traggono energia.
Ciao, a parte la storia là del Franco CFA che non conosco minimamente, per questo non posso esprimermi, per il resto sono pienamente d'accordo con te!
Ma a Gerusalemme ci sono sette o otto porte ma nessuna ha questo nome.
Visto che Gesù è andato là per morire, magari qualche simbologia la cosa racchiude: e magari la strada è destinata a morire da qualche parte.
Venendo alle cose serie, dopo tute le divise che hanno fatto mettere a Salvini quest'anno in tutti i viaggi che ha fatto, sono curioso di vedere cosa indosserà a carnevale.
Giordano Bruno?
Ora i SI TAV fanno nuove divinazioni, dopo che quelle passate non si sono avverate, sulla quantità di merci nel futuro. E in base a queste divinazioni pretendono che vada fatta. Ridicoli.
I promotori del Tav prevedono che crescerà fino a 110 milioni nel 2053, ma perfino il commissario di governo Paolo Foietta ha dovuto ammettere nel novembre 2017 che quell’incremento è palesemente sovrastimato. In compenso la linea oggi esistente ha già la capacità di trasportare da 20 a 30 milioni di tonnellate l’anno, ma le merci che effettivamente passano sui treni sono calate da 10 milioni (1997) a 7 (2007) a 3 (2017). Non sono andate via strada, perché sono scese anche le quantità totali in Val di Susa (strada più ferrovia), dai 24 milioni del 1997 ai 15 del 2017. Lo stesso calo percentuale è visibile nel trasporto merci al Monte Bianco (solo strada).
www.ilfattoquotidiano.it/.../4939537
Il motivo è abbastanza semplice:non ci sono i soldi, e a nessuno verrà mai in mente di finanziare un opera che è una sicura rimessa economica.
Perchè dicono di volerlo fare?
Per gli stessi motivi per cui a svariate riprese hanno detto di voler fare il ponte sullo stretto.
Magnare un po' di sghei, con le operazioni di progettazzione, messa in opera dei cantieri, consulenze varie.
Per il famoso ponte mi pare che abbiano speso nn so quanti milioni per fare progetti e cazzate varie.
Hanno persino fatto una società che si doveva occupare di tutta la questione.
Quindi tranquilli, resterà una delle tante opere incompuite del bel paese.
Riguardo i motivi per cui il vero potere al più alto livello (non certo in Italia) abbia ordinato l’esecuzione di quell’opera, questi non sono solo legati al denaro anche se come al solito lo si utilizza per portare avanti le cose e guadagnarsi il consenso dei sottoposti.
E’ lo stesso per quanto riguarda le scie chimiche e l’obbligo di iniettarsi sostanze nel corpo, iniziato con la sperimentazione a partire dall’Italia.
Si tratta del cambiamento a livello non solo sociale ma di modifica della specie, preannunciato l’undici settembre con un evento di carattere simbolico mostrato a tutto il mondo ma comprensibile solo a chi ha orecchie per intendere.
L'Italia è l'unico paese europeo a non avere riconosciuto Guaidò (non ho capito bene se Grecia e Svezia che all'inizio erano contrarie poi hanno ceduto…)
L'unico motivo di questa decisione è che il m5s al governo ha deciso così.
Tutti gli altri partiti politici (a parte Rizzo e altri comunisti all'1 %), a partire dalla Lega e fino al PdR avrebbero votato per il riconoscimento.
L'm5s si dimostra la più grande anomalia politica d'Europa, vediamo se nel mondo complottista qualcuno riconoscerà questa "stranezza" di essere stati gli unici in Europa a non riconoscere Guaidò (e non certo perché lo ha deciso Salvini!).
Ma questa decisione dimostra un'altra cosa importante a mio avviso : Conte è più "grillino" di quanto si pensi.
Se il PdC (che sicuramente avrà subito pressioni fortissime) avesse voluto riconoscerlo, il m5s non avrebbe potuto dire e fare nulla.
Sarebbero bastate due parole dette da Conte e i 5s si sarebbero solo dovuti stare zitti per non contraddirlo.
Salvini ha capito benissimo che Conte sta con i 5s e sarà il loro prossimo candidato premier, ecco perché non lo nomina quasi mai come se non esistesse e perché lo teme.
Perché sarà difficile fare una campagna elettorale contro il proprio ex premier dicendo "il governo di prima ha fatto schifo"
Cerca una scusa per scaricare la colpa sui 5s.
E gli elettori italiani lo premieranno portando la Lega ad essere il primo partito alle Europee.
Poi ciao ciao non riconoscimenti e "anomalie varie".
Ma d'altronde all'italiano medio sai che gliene fotte della Tav e di Maduro, basta che gli dici di buttare a calci nel culo il negro sotto casa (magari lo stesso che va a raccogliere i pomodori della sua tavola o a spacciare la bamba che si fa il suo figlioletto ventenne) e ti vota perché sì, questo è essere "anti-sistema"
I 5s mi sa che non hanno capito che a più di metà degli italiani il sistema così come è piace un sacco, anzi ne sono partecipi allegramente, dal più alto al più basso che ne raccoglie solo le briciole.
La "rivoluzione culturale" di cui favoleggiavano esiste solo nelle teorie di Gianroberto Casaleggio.
Chiudi una settimana il campionato e vedi come la fanno la rivoluzione
I pidioti del presente smentiti dai pidioti del passato
Non sono granché interessato a questo genere di cose, già si è immersi nei vari inferni quotidiani e per quanto possibile a mio parere proprio per plasmare altro tipo di realtà personale e sociale si dovrebbe portare l'attenzione sui paradisi.....
La meditazione e la guerra (e non solo) - Traduzione automatica di una parte
www.worldpeacegroup.org/.../
I primi risultati del progetto di pace in Libano furono successivamente replicati in sette esperimenti consecutivi nell'arco di un biennio durante il picco della guerra in Libano.
I risultati di questi interventi includevano:
I decessi correlati alla guerra sono diminuiti del 71%
Le lesioni correlate alla guerra sono diminuite del 68%
Il livello di conflitto è sceso del 48%
p.s. se qualcuno per caso trova la ricerca completa, faccia un fischio, grazie
Ora una tale argomentazione da parte dei sostenitori dell’opera presuppone nel loro uditorio una dimensione del pensiero peculiare, che tento, tramite i dettami della scienza medica e della psicologia sociale, di spiegare in questa sede:
1) Una prima possibilità interpretativa, è che un tale messaggio agisca su di una dimensione cognitiva fideistica delle persone (ovverosia presuppone un’oggettiva teologia modernistica, la fede dei credenti italiani in un’ astratta idea di progresso, i quali sono disposti ad espiare con le proprie tasse un costo enorme, in vista di un paradiso – il futuro guadagno ottenibile con la TAV nella loro fantasia - che appunto, non essendovi dati che lo sostengono oggettivamente, ma anzi essendovi dati che lo smentiscono, si colloca esclusivamente in una dimensione ipotetica frutto della fede nella sacralità della TAV, di cui sostenitori-sacerdoti propagano i benefici miracolosi) ed è inquadrabile, secondo la scienza psichiatrica, come “pensiero magico”, una peculiare distorsione cognitiva che si trova spesso nelle patologie psichiatriche maggiori, quali ad esempio le psicosi. Insomma salta del tutto, nella mente degli italiani che aderiscono a questo messaggio, il cosiddetto “esame di realtà”, per cui realtà e fantasia risultano indistinguibili alla singola persona. E sappiamo che fenomeni di “psicosi di massa” hanno costellato la storia dell’Occidente, quindi niente di nuovo.
2) Oppure, in alternativa alla prima interpretazione , possiamo inquadrare la medesima idea, ovverosia che sia opportuno investire ingentissime quantità di denaro reale dello Stato, miliardi e miliardi di Euro di un paese in cui crollano i ponti e le stesse autostrade sono ridotte davvero male, in vista di un probabile-possibile guadagno futuro ottenibile tramite la TAV (promesso dagli stessi fautori dell’opera peraltro, fonte non proprio neutrale) entro i meccanismi psichici della ludopatia (che è classificata come “dipendenza comportamentale”) in cui un soggetto butta dentro quantità crescenti di suo denaro reale in una macchinetta speranzoso nella vincita futura, cioè nel guadagno futuro, che peraltro mai otterrà.
Commenti Liberi 12-gen-2019
2019-01-13 17:43
www.youtube.com/.../
2019-01-13 19:55
Io lavoro in Val di Susa: non so se è la Lay Lines di Michele, l'acqua buona delle valli o l'aria fresca della Francia, ma posso GARANTIRVI che nessuno si metterà a scavare da queste parti. Non ce la faranno mai contro i Valsusini: il popolo che abita queste terre conosce talmente bene questa valle che la loro è una lotta basata sul territorio, sul "fate quello che volete, voi da qui non passate".
Io li vedo i carabinieri d'istanza a Chiomonte, che piantonano lo pseudo cantiere. Ragazzi giovani, di città, in un lembo di terra chiuso con monti a destra e sinistra. Hanno gli occhi spenti, stanchi, non sanno nemmeno perché sono lì.
I Valsusini lo sanno perché sono qui, sono qui per combattere contro la deficienza umana. E vinceranno.
Salvini può solo venire a spendere un altro po' di soldi per provarci, bontà sua. Ma rimbalzerà.
20 anni di cantiere? 20 anni senza i Valsusini…
C'è una sola speranza per fare la TAV: inondare di soldi TUTTI i comuni della Val di Susa. Soldi che ovviamente, non ci sono.
Quindi state sereni.
La gente a Torino che va alle manifestazioni SI TAV vuole questa grande opera perché "porta lavoro". Perché hanno il figlio a spasso o il marito 50enne muratore che logora la poltrona da qualche anno. L'ignoranza mediatica ha sempre nascosto alle menti semplici che per "creare lavoro" si deve "creare inefficienza, spreco". Niente di più facile. Con buona pace di chi pensa che il capitalismo sia il sistema economico che ottimizza meglio gli sprechi….
Salvini tornatene pure affanculo, la "Val di Susa ti aspetta al varco"...
Ti quoto in toto.
Il capitalismo ha solo una faccia,quella vera, il neoliberismo.
IN RED WE TRUST
Il reddito di cittadinanza ce lo chiede l'Europa dal 1992 e per come è formulato a me sembra un po una boiata che ci porterà ai minijob schiavisti stile Germania.
Sono contro le grandi opere ma la TAP la fanno costruire lo stesso e il MOUS proprio non ci pensano a spegnerlo.
In teoria il m5s ne propone di cose ma al lato pratico?
Siamo invasi da africani che NON VENGONO DAI PAESI CON IL CFA. So che a quqalcuno da fastidio leggere ciò ma è un dato di fatto.
E sull' immigrazione i grillini prendono per il culo gli italiani dal 2011: a quei tempi il buon grillo girava l'Italia per la campagna elettorale. In ogni piazza prometteva rimpatri immediati di clandestini e finti profughi, e quando lo faceva le piazze applaudivano (più applausi che su qualunque altro argomento). Appena sbarcati nelle stanze dei bottoni i grillini per prima cosa chiesero la depenalizzazione del reato d'immigrazione clandestina.......già in quel momento era palese la presa per il culo che oggi non possono più nascondere. La bossi fini è uno schifo ma ai grillini, e ai nostri corrottissimi sbirri, va benissimo e non pare la voglino cambiare con una legge facilmente attuabile come del resto è palese che non vogliano abrogare la leggi martelli del 1989, vero tumore legislativo.
Io spero tu ti renda conto che il movimento è un po una presa per il culo...ma giusto un attimo.
Roma, 12 maggio 2013 - «NEL 2010 il Ministero dell’Interno ha speso circa 460 milioni di euro per gestire i flussi migratori, cioè controllo delle frontiere, identificazione dei clandestini, espulsione, politiche di integrazione. Per il 2012 si parla di almeno 700 milioni di euro. Un clandestino rimane nei Centri di identificazione ed espulsione cinque mesi in media e ci costa 7mila euro. Nel 2010 sono stati identificati 150.000 irregolari: appena 16.000 riaccompagnati coattivamente alla frontiera. I dati degli ultimi due anni sono simili. Dunque, appena un decimo viene espulso davvero. Gli altri ricevono il foglio di via, dovrebbero allontanarsi da soli, ma non lo fanno quasi mai...». Ovviamente. Una espulsione barzelletta.
Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il maggior sindacato di polizia, non ha dubbi: i casi eclatanti di questi giorni che hanno visto protagonisti immigrati irregolari, sul cui capo spesso pendevano decreti di espulsione, dimostrano il fallimento della Bossi-Fini. Senza contare che in molti episodi, di fronte a immigrati che delinquono abitualmente, al decreto di espulsione è difficile arrivare. «Bisogna avere il coraggio di dirlo chiaro e tondo: questa legge sulla clandestinità aggrava inutilmente il lavoro delle forze di polizia e mina il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini».
E la polizia che può fare?
«Il reato di clandestinità, prevedendo l’arresto obbligatorio in flagranza e il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere, ma nelle strutture di polizia, e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sarà il processo. Ciò comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ovvero meno sicurezza».
Il territorio resta incustodito?
«Certo. Faccio un esempio. Prendiamo un commissariato di periferia come può essere quello di Niguarda. Ha poche o pochissime pattuglie a disposizione e già deve fare i salti mortali per far girare le volanti. Se una pattuglia identifica un irregolare, deve sospendere ogni altra azione per seguire tutto il farraginoso iter di identificazione. Al termine del quale dovrà condurre il clandestino in un Cie. Strutture dove i problemi non mancano, con frequenti rivolte e danneggiamenti, che spesso ricadono sui Reparti mobili della polizia: tutto personale che viene ancora sottratto al territorio».
A rimetterci è il cittadino…
«Oggi paghiamo politiche fallimentari che hanno portato il sistema sicurezza a livelli critici. Noi non chiediamo soldi o gratifiche contrattuali, pur dovendo quotidianamente verificare il mancato rispetto delle norme, come gli straordinari obbligatori non pagati. Chiediamo risorse per la logistica, accorpamenti degli uffici, coordinamento tra le forze dell’ordine. In ogni grande città abbiamo 5 centrali operative che potrebbero essere unificate potenziandole e migliorandole. E risparmiando».
di Stefano Grassi
quotidiano.net/.../...
depenalizzare non vuol dire "apertura delle frontiere", ma solo che l'illecito passa dal penale al civile, con un notevole risparmio di soldi.
se il reato fosse servito a qualcosa, oggi non spenderemmo 5 MLD e non pagheremmo il pizzo ai libici.
Fesserie le mie?
PROVA A DIMOSTRARE CHE SONO TALI, se ce la fai (e con il tuo ultimo intervento di sicuro non ce la fai).
Per i reati penali lo sbirro è obbligato ad intervenire.
Se vede o viene a sapere di un clandestino deve intervenire contro lo stesso e contro chi lo favorisce dandogli casa e lavoro in nero. Se lo sbirro non interviene diventa lui perseguibile.
Ciò non vale per tutte le violazioni che non siano penali.
Abbiamo forze dell' ordine corrotte che vendono permessi di soggiorno e di ricongiungimento. Abbiamo centinaia di funzionari di prefetture immischiati nei processi contro le cooperative della mafia dell'accoglienza.
Abbiamo MILIONI DI STRANIERI ARRIVATI IRREGOLARMENTE IN ITALIA PERCHE' LE NOSTRE RIDICOLE F.D.O. LAVORANO PER FAVORIRE L'INVASIONE ALMENO DAL 1994.
Adesso lo capisci anche tu perchè nessuno sbirro chiede di abolire la legge Martelli del 1989?
Finirebbe l'abbuffata per i venditori di permessi in divisa acrilica. Finirebbe la cuccagna per gli sbirri corrotti che sono tanti. Senza contare gli ufficiali politicizzati che HANNO ORDINATO AI LORO UOMINI DI CHIUDERE GLI OCCHI PER FAVORIRE LE LORO CARRIERE: a Milano dal 1997 al 2012 tutte le mattine centinaia di clandestini si ritrovavano in p.le loreto e p.le maciachini (le due piazze più videosorvegliate d'Italia) per aspettare i caporali. CARABINIERI POLIZIA VIGILI URBANI GUARDIA DI FINANZA DI MILANO PER 15 ANNI NON HANNO FATTO UN'AZIONE CHE FOSSE UNA PER FERMARE I CLANDESTINI E CHI LI SFRUTTAVA.Non hanno fatto neanche un fermo o un controllo documenti una tantum in quelle due piazze.
E tu dai retta ai sindacalisti degli sbirri? Ma pensavi forse che si sarebbe fatto intervistare per spiegarci quanto lavorano col culo lui e i suoi colleghi? T'aspettavi forse che ti spigasse che la maggioranza assoluta degli uomini in divisa ingrassa sulla seggiola perchè non ha le palle, e il fisico, per scendere in strada?
Il sindacalista che citi nell'articolo le ha date le dimissioni quando alfano è diventato ministro?
No perchè solo gli sbirri che hanno le dimissioni dopo l'elezione di alfano a ministro degli interni possono essere considerati sbirri onesti. E non sono il solo a pensarla cosi.
Poi se hai altre cose da contestarmi scrivi pure.
RdC: "a me sembra un po una boiata"
appena mi arriverà il dossier matematico/scientifico di 8.000 pagine su queste tue affermazioni te ne darò una copia
sulla tap e il mous devi spiegare TU perchè secondo te si possono bloccare.
Si chiama incentivazione, che solitamente precede la normalizzazione.
Come esca è un po' misera.
che se vedi passeggiare uno straniero chiami la polizia perchè secondo te ha la faccia da clandestino?
l'espulsione è più celere con la depenalizzazione, perchè non ci sono i processi, ma diventa un illecito amministrativo (multa).
Il mio intervento sul reddito di cittadinanza finiva con un parallelo con i minijob tedeschi.
Tu conosci questi minijob?
Sai cosa vuol dire un modello del genere in Italia?
Non fare taglia e cuci di ciò che ho scritto. Cerca di digerire tutto assieme, anche se il tuo intestino inizialmente fa fatica poi ci arrivi a capire.
Non lo prendere il RDC; nessuno ti obbliga.
Fine O.T.
L' espulsione è impossibile per colpa della legge martelli del 1989. Indipendentemente dal fatto che l'immigrazione clandestina sia reato o semplice colpa amministrativa.
A parte me quanti ti hanno citato la leggi martelli?
Perchè nessuno ne chiede l'abrogazione?
Poi non c'è bisogno di spendere, noi, soldi per rimpatriare gli stranieri.
Togli loro casa e lavoro e se ne vanno da soli......ed infatti son 25 anni che gli sbirri stanno molto attenti a non disturbare chi assume stranieri in nero o gli da casa......da milano a rosarno lo sbirro favorisce lo sfruttamento dello straniero a discapito della manodopera italiana.
Il problema è per chi dovrà chiederlo e non per chi non ne ha bisogno, come me.
Come legge è una farsa e aspetto di vedere le comiche nell'applicazione della stessa.
Vuol dire che se hai notizie certe su stranieri clandestini gli sbirri se ne fregano delle tue denunce segnalazioni perchè non c'è nessun obbligo d'intervento.
Il voler riportare le ragioni di entrambe le parti non significa che poi gli interventi non possano migliorarle e precisarle, e comunque attiva un dibattito sempre utile. Un articolo chiaramente schierato piace solo a chi è d'accordo e solitamente gli altri ne leggono solo qualche riga con qualche stanco commento. E' quindi inutile.
A differenza di quanto è successo in altri articoli non ho visto un solo post contrario, tanto che in alcuni punti la discussione si è OTizzata.
Ovviamente se l'argomento è un argomento nuovo e non abbondantemente dibattuto il discorso cambia.
Lasciando perdere i dettagli delle motivazioni mi sembra più un classico caso di sindrome di NIMBY...
"Addio portoghese all’Alta velocità tra Lisbona e Madrid. E forse al famoso corridoio Kiev-Lisbona di cui fa parte anche la Torino-Lione. Il progetto era già stato sospeso nel giugno di un anno fa ma ieri la Corte dei Conti lusitana ha messo la parola fine alla grande opera annullando il contratto per la tratta principale, 150 km tra Poceirao e la frontiera con la città spagnola di Badajoz.
Un appalto per 1,4 miliardi di euro, aggiudicato nel 2010 dal precedente esecutivo socialista. Il ministero di Economia ha confermato la priorità data alla realizzazione di reti ferroviarie transeuropee per i trasporti merci dai porti di Dines e Aveiro, per stimolare la competitività delle esportazioni portoghesi. La parte spagnola, fra Madrid e Badajoz, alla frontiera con il Portogallo, è già in corso di realizzazione. Madrid e la Ue hanno fatto molte pressioni su Lisbona perché su quel versante sono a rischio 133 milioni di euro di fondi europei"
Utile anche la lettura del libro "Binario morto", edizioni Chiarelettere, dei giornalisti Rastello e De Benedetti.
la Lega in questo senso, anche non essendo quindi anti-sistema, appoggiando la TAV non guadagna voti "contro" o "populisti" nel senso con cui usiamo questa parola oggi, ma guadagna invece moltissimi voti del cedo medio o medio-basso quasi di qualsiasi tendenza politica, per quest'immagine concreta del "fare".
I voti "contro" li prende su tutti, e sono molti, i temi di cui sopra, attualmente con molto successo se i sondaggi sono attendibili.
Fino a che punto bisogna essere keynesiani?
Nel senso che uno stato realizza opere pubbliche per creare occupazione fosse anche scavare delle buche per poi riempirle
Fino alla piena occupazione in teoria se vogliamo che "nessuno resti indietro"
Ma uno stato che vuole evitare la bancarotta necessariamente dovrà trovare il modo meno costoso per raggiungere l'obiettivo
La faccio troppo semplice?