Ho sentito dire che ci sarà un referendum in Italia, ai primi di dicembre. Qualcuno ne sa qualcosa di più?
Testo della scheda revisionato da Adriano Colafrancesco [Acolafran]
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Ho sentito dire che ci sarà un referendum in Italia, ai primi di dicembre. Qualcuno ne sa qualcosa di più?
Testo della scheda revisionato da Adriano Colafrancesco [Acolafran]
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Viene eletto un parlamentare ogni 100.000 votanti che abbiano espresso un voto VALIDO.
Le riforme delle pensioni e del lavoro sono servite (e serviranno) ad abbassare i redditi degli italiani, in modo da rendere più competitivi i nostri prodotti all'estero. Si parte dall'idea, che il problema non è il debito pubblico ma la bilancia dei pagamenti.
Per quanto riguarda la riforma costituzionale invece, insieme al suo combinato disposto (la riforma elettorale "Italicum"), almeno nelle intenzioni di chi l'ha ideata, dovrebbe favorire la "governabilità" che aiuterebbe a fare quelle politiche impopolari che si renderebbero necessarie, ad esempio, in periodi di crisi (cioè quelle che prevedono un nuovo "aggiustamento" del reddito).
Del resto, è proprio la JPMorgan in veste di consulente del nostro presidente del Consiglio Matteo Renzi ad aver scritto nero su bianco che ci sono dei problemi politici nei paesi dell'Europa periferica, che sono causati dalle costituzioni di stampo socialista, e che questo ostacolo va sorpassato se si vuole rendere l'euro (EMU) sostenibile nel lungo periodo.
culturaliberta.files.wordpress.com/.../...
Tempo fa scrissi un post sull'argomento delle riforme:
lumiebarlumi.blogspot.it/.../...
Poi, boh, mi "fido" delle impressioni che bocciano la novità taroccata di semplice...
...io non voto...perché non voterò...
Se la maggioranza è spesso demente...non vedo perché perseverare ad affidarle responsabilità che neppure comprendono...
...io a chi vota farei un'esame severo...sul suo comprendonio...e poi darei la "patente"...altrimenti chi guida il proprio destino?
Slobbysta
seguo il tuo blog lumiebarlumi e perciò conoscevo già il tuo bel post.
Pongo una domanda di fondo: mentre il principio di Rappresentanza è scolpito nella Costituzione, quello di Govenabilità dove sta scritto? Chi ha detto si tratti di un valore, e di così alto grado da sacrificare (oltremisura) quello della rappresentanza? Chi lo ha sancito e perché dobbiamo darlo per scontato?
Storicamente il tema della governabilità è nato al tempo del c.d. "decisionismo" craxiano, ma non ne vedo traccia nei principi costituzionali, tanto meno nella sua prima parte.
La politica, in senso alto, dovrebbe essere una mediazione tra gli interessi (anche quelli non organizzati, mentre lo è solo di quelli organizzati ossia lobbystici) al fine di trovare il mix meno nocivo per la collettività. Allora la mediazione e la trattativa tra forze diverse non sono necessariamente "inciucio" - che è ben altro - o "paralisi" bensì il compito precipuo della democrazia politica.
Questa della governabilità mi pare una delle tante parole d'ordine tecnocratiche - come competizione, meritocrazia, produttività etc - che ci vengono propinate come "ovviamente" giuste e necessarie, come scontate in quanto "tecniche" (la tecnicalità decisionale), laddove si tratta invece soltanto di manipolazioni concettuali, ben propagandate dalle presstitutes, ideate per renderci obbedienti al pensiero unico e alle scelte, queste sì politiche, perseguite in danno dei più. Sul tema della manipolazione concettuale-linguistica consiglio a tutti l'insieme dei post de Il Pedante ilpedante.org.
Se la governabilità è un valore, perché non torniamo allora al diritto divino dei re assoluti? In fondo, come dicono i monarchici, il re è imparziale perché non deve compiacere nessuno per guadagnarsi il potere e non abbisogna di imbrogli perché ha già tutto per diritto divino… O magari un bel dittatore, visto che non ci è bastato il Duce?
A chi andava bene aver avuto sempre governi deboli pronti a firmare leggi schifose come quella sulle pensioni baby ? Ma sono sempre loro.. uno dei principali potere forti, che faceva il bello e brutto tempo in Italia, .. la CGIL.
Renzi aveva detto che i furbetti del cartellino sarebbero stati licenziati entro 48 ore .. Ora che i fatti smentiscono per l'ennesima volta il parolaio petulante... risulta evidente che il governo conta sempre pochetto quando si tratta di fare le vere riforme.
Allora leggiti ilpedante.org/post/la-dittatura-degli-intelligenti-quelli-della-paidocrazia. Purtroppo è la seconda volta che lo segnalo nel giro di un'ora.
Grazie
Ps: credo che gia ci stanno abituando al famoso "uomo solo al comando" e i dittatorucoli in nome della Govenabilità e della democrazia li vedo gia all'orizzonte.
Io mi rechero' a votare e sto facendo un po' di campagna referendaria sui social proprio per incentivare i pigroni a darsi una mossa. Comunque, per fortuna, il referendum e' senza quorum quindi gli astensionisti cronici, per una volta, non saranno la solita stampella.
Volendo sognare un po' sono convinto che Renzi, malgrado stia spersonalizzando il referendum, arrivera' al capolinea con la vittoria del NO (mi auguro con una forbice netta), in quanto a livello europeo (e americano vista la attenzione della J.P. Morgan) c'e' molta attenzione per questa che, secondo me, e' un po' la prova del 9 per Renzi, se fallisce e vince il No sara' chiaro che non solo e' una nullita' politica (questo lo sanno gia') ma non e' nemmeno affidabile.
Infatti quella della governabilità è solo una scusa, oltre che un inganno concettuale, visto peraltro che il 60-70% delle leggi emanate dal Parlamento italiano sono recepimenti di direttive comunitarie - scritte e promulgate da non eletti.
Ed è una scusa pure quella della velocità legislativa, visto che l'attuale Parlamento bicamerale perfetto di 1.000 membri ha impiegato 3 giorni (tre) per approvare in via definitiva il finanziamento pubblico dei partiti (non c'era stato un referendum in proposito?). Quando gl'interessa questi signori hanno tutti il motore a reazione - per onestà devo dire che il M5S ha votato contro.
Innanzitutto ti ringrazio. Anch'io, come MrNobody, condivido il tuo commento.
Riguardo alla tua domanda, purtroppo non sono un costituzionalista, ne un esperto di diritto comparato. La mia personale opinione, è che si voglia andare verso un sistema politico di stampo anglosassone, perché quella è la cultura egemone dal dopoguerra. Mi ricordo che, quando ero piccolino, si parlava ancora di "consultazioni" e non di "competizione" elettorale. Il centro del sistema, nell'idea dei nostri costituenti (padri e madri) avrebbe dovuto essere il parlamento e non il governo (ma queste cose le hai spiegate meglio tu).
Voglio aggiungere solo un punto che credo sia fondamentale. Le discussioni che si perdono sulla sostanza di ogni articolo della riforma costituzionale fanno perdere di vista la figura complessiva. Questa riforma ha lo scopo di dare più potere ai governi e meno agli elettori e ai loro rappresentanti (i parlamentari). Al di là delle opinioni sul fatto che sia meglio o peggio, il problema è quello di mettersi d'accordo sulle intenzioni. Volete meno democrazia? Credete nelle guide illuminate che sanno cos'è meglio per voi? Votate sì.
Approvate il testo della legge costituzionale concernente
“disposizioni per il mantenimento del bicameralismo imperfetto,
una riduzione risibile del numero dei parlamentari che non
tocca quelli della Camera dei deputati, dimezzabili almeno del 50%,
il contenimento ridicolo dei costi di funzionamento delle istituzioni
rispetto ad un intervento serio e drastico almeno 10 volte superiore,
la soppressione del solo CNEL, quando potrebbero essere tagliati,
oltre al CNEL, tutti gli enti inutili catalogati dal Ministero
dello Sviluppo Economico che costano 7 miliardi l’anno,
l’elezione, con contestuale conferimento della immunità parlamentare,
dei membri del Senato da parte dei partiti politici anziché dei cittadini”
approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale
n.88 del 15 aprile 2016 ?
Mah..insomma..quel link non soddisfa i 360°...o forse andava bene per l'altro...
Sull'aborto non vedo cosa devono votare gli uomini...
Come vuoi tu...a me la massa mi inquieta, altra è così deficiente da passar per intrattenimento...in fondo il senso di questo thread è l'ignorare...almeno così mi sembra di aver capito...
...eppure qualcuno pensava che i comunisti ti portan via la casa...e non li votava...
Confermo...meglio la "dittatura" degli intelligenti...io li vedo chi sono...e tu?
Slobbysta
PS....Redazione
Per poter esprimere un voto serio e cosciente, a mio avviso, questo è l'unico modo corretto.
Non fidatevi delle semplificazioni di nessuno ma solo di quello che voi riuscite a capire (o non capire) dal testo della legge.
Non c'è bisogno di essere giuristi per fare questo, ma solo di sapere l'italiano.
In parte, se e' vero che non e' necessario essere giuristi per leggerlo e comprenderne il significato letterale e' anche vero che le conseguenze e le implicazioni della riforma non sono auto-evidenti per chi non e' pratico di diritto.
Cmq ottima impostazione, sempre meglio leggere prima di persona e poi, aggiungo io, sentire chi ne parla (con cognizione di causa)
Dobbiamo riprendere i turisti che abbiamo perso negli ultimi 30 anni.
non so quali statistiche tu abbia consultato per asserire che 30 anni fa in Italia c'erano più turisti. A me, dai dati ISTAT risulta il contrario:
www3.istat.it/dati/catalogo/20120118_00/cap_18.pdf
Tuttavia, magari ho interpretato male la tua frase.
Visto che LC è un posto dove si prova a fare informazione, sarebbe il caso, quando si può, di utilizzare dati e numeri consultabili o altre evidenze tese a dimostrare le proprie asserzioni. Altrimenti, chi legge, è costretto a destreggiarsi fra i interventi di estrema qualità, e altri, magari molto intelligenti, ma inutilizzabili. Infatti, che figura ci farebbe ognuno di noi se riportasse questa tua informazione sul turismo, senza per altro citarne la fonte, e poi venisse smentito dal primo amico/conoscente che prova a cercarla su internet?
PS: comunque ti ringrazio perché, per una volta, leggo un tuo commento in cui la CIGL non c'entra (forse).
cioè tu stai prendendo in considerazione la possibilità che un bugiardo non votato da nessuno, sostenuto da una maggioranza che sta in piedi grazie ad un premio di maggioranza incostituzionale e Verdini, che ha okkupato sistematicamente la Rai etc etc ...
vuole (quelli in alto che lo hanno piazzato li) fare questa riforma della Costituzione per il bene degli italiani???
Stai scherzando?
la realta' e' che esiste una gran parte della casta che nessuno ha eletto e che guadagna un mucchio di soldi, e che non vuole assolutamente che un parlamentare vada a ficcare il naso nei suoi affari. Meno parlamentari ci sono piu' e' facile esercitare il controllo dello Stato da parte della casta, minacciando o corrompendo i parlamentari rimasti.
Non capisco perche' la gente non ci arrivi.
Ci sono frasi del genere...
Quindi bisogna andare a prendere l'art. 96, sopprimere le parole «del Senato della Repubblica o », e vedere cosa si legge?
In tal modo si fa facilmente il confronto fra il testo modificato e quello non modificato e si può stabilire, in base alle proprie opinioni personali, se quella modifica è giusta o meno.
Dopo aver fatto questo per ogni articolo che la riforma modificherebbe si può avere un quadro generale di cosa significherà, almeno sulla carta, la riforma e si può votare "si" o "no" con cognizione di causa conoscendo, seppur a livello generale, quello su cui si vota.
Almeno questa è la mia opinione. Capisco che saranno in pochi a voler fare questo lavoro ma secondo me è l'unico modo.
Sicuramente è sbagliato votare "si" o "no" in base a quello che si è sentito al Tg1 o al Tg5.
Premesso che questo lavoro mi prometto di farlo io stesso e che solo dopo deciderò se votare si o no ritengo che riassumere una riforma costituzionale che riscrive in modo abbastanza pesante alcuni fondamentale articoli in 10 righe di testo secondo me è fuorviante per chi legge.
Vanno latrando ogni giorno sulla necessità di "discutere nel merito" e "formarsi un'opinione sul merito" ma questo merito lo tengono ben al riparo dai nostri occhi e ben coperto con gli slogan dei bulletti. Mai che facessero un passo per aiutarci a formarcela davvero questa opinione sul merito, forse temono che possa essere troppo meritevole...
Spero di essere sbeffeggiato dalla pubblicazione immediata di un bello specchietto comparativo sul sito de la Repubblica
Alè!
Il concetto è chiaro, bisogna però anche dire che da sempre il presidente del consiglio (o governo che sia) può disporre di vita o morte dello stesso governo. Ponendo la Fiducia. Ecco perché tanto tempo fà si usava con il contagocce. Ora la storia la conosciamo, fiducia a ripetizione e chi fa finta opposizione (soprattutto interna) il giorno prima si fa bello ed il giorno dopo vota la fiducia. E considerando che non ci sono più semplici leggi ma "pacchetti" di leggi, il risultato è che passa di tutto e senza informazione ci si accorge di leggi balorde dopo anni.
Articolo 18, contratti a tempo indeterminato già evaporati.
Ora è la volta del voto per il senato, se lo eleggeranno come gli farà comodo.
Pistolotti epocali per dire che non si vota per, non si vota contro, è "solo nel merito della una riforma".
Palle, bugie grandi come montagne.
Avallate la nostra scelta unilaterale di privarvi dei vostri diritti passati, presenti e futuri conquistati dai vostri nonni e genitori dopo decenni di lotte?
Questo è il vero quesito, altroché combinati disposti di sto ciuccio.
Acceleriamo la dipartita del bugiardone e della sua cricca votando un bel NO.
economicomensile.it/.../...
"[...]si chiede che la Consulta vagli la legge del 1970 che regola l’iter referendario e valuti se questa violi o meno la Costituzione nei punti in cui non prevede che “qualora la legge costituzionale sottoposta a referendum abbia contenuto plurimo ed eterogeneo, agli elettori debbano essere sottoposti tanti quesiti distinti, a cui l’elettore possa rispondere affermativamente o negativamente, quanti sono gli articoli o le parti della legge che abbiano oggetti omogenei”"
Forse l'aver proposto un unico quesito con questioni eterogenee potrebbe essere stato un grosso errore da parte del cazzaro.
"davanti al giudice milanese risulta già fissata un’udienza per il 20 ottobre prossimo su un ricorso riguardante il quesito".
Speriamo bene
Oggi in Commissione di Vigilanza abbiamo approvato la delibera che regolamenta la par condicio nei programmi Rai in vista del referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale.
Cosa prevede il regolamento e come funziona la par condicio per la campagna referendaria:
- in tutte le trasmissioni che trattano il tema del referendum gli spazi sono ripartiti in due parti uguali tra i favorevoli e i contrari al quesito.
- nei programmi di comunicazione politica (tribune, interviste, confronti) la parità è matematica, ma anche nei programmi d’informazione, come i tg, non può essere in alcun modo determinata una situazione di vantaggio per una delle due posizioni.
- alle trasmissioni sul referendum partecipano il comitato promotore, le forze politiche, anche quelle rappresentative delle minoranze linguistiche, e tutti i comitati e associazioni della società civile che abbiano un interesse obiettivo e specifico sul tema del referendum.
- la presenza degli esponenti del Governo nei tg deve essere limitata all'attività istituzionale per garantire completezza e imparzialità dell’informazione. La delibera della Vigilanza richiama infatti il limite contenuto nella legge 515 del 1993, secondo il quale, come ha ripetuto più volte l’Agcom, l’informazione sul Governo deve limitarsi a obiettive esigenze informative legate all’attività dell’esecutivo, senza dare spazio alla propaganda elettorale.
- fino al 4 dicembre la Rai pubblicherà quotidianamente sul proprio sito internet i dati del monitoraggio dei tempi fruiti dai favorevoli e contrari al quesito. L'azienda è chiamata a garantire un efficace e tempestivo riequilibrio di eventuali situazioni di disparità.
I dati ufficiali, su cui possono essere irrogate eventuali sanzioni, sono comunque quelli pubblicati dall’Agcom ogni due settimane, e poi ogni settimana a partire dalla terzultima precedente il voto.
- le tribune referendarie si svolgeranno a partire da novembre; i confronti a due si terranno nella fase finale della campagna.
- la Rai deve garantire trasmissioni e pagine televideo ad hoc sul referendum per le persone con disabilità.
scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/.../...
www.facebook.com/.../?type=3&theater
Ma santo cielo, ma è possibile che anche qui sopra si debbano leggere simili idiozie stile Libero/Il Giornale ?? Nessuno nega che delle storture vi siano state, per carità, ma da qui ad imputare ogni sciagura possibile ed immaginabile della Storia d'Italia alla CGIL e a quattro coglionazzi disonesti, ce ne vuole davvero un bel pò !! Si vede infatti come la CGIL e/o chi per essa, ha difeso per benino i lavoratori: ci hanno massacrato e ci stanno massacrando a più non posso, togliendo potere d'acquisto, diritti, pensioni, dignità, futuro...e tu te la prendi ancora coi lavoratori o con chi, in minima parte e con enormi errori compiuti esattamente all'opposto di ciò che tu rimproveri, ha provato a far valere qualche diritto...ma in che cazzo di mondo vivi ?? Ma fai parte della Confindustria o di quel gruppo di gentiluomini tecnocrati che decidono sulle nostre teste, cercando di renderci sempre più schiavi ?? Spero di si, altrimenti vai di corsa a darti una revisionata al cervello.
NULLA FIDELIS NULLO DOLORE / DANCUS MINISTER JUSTITIAE
corriere.it/.../...
La presenza della CGIL-PCI in Italia ha influito negativamente anche sul turismo.
Tutto il mondo ormai ha etichettato l'Italia come un paese di comunisti traditori truffatori e fannulloni.
Ma chi vorrebbe relazionarsi con un paese del genere ? Nemmeno gli ex paesi comunisti si degnano di darci rispetto.. nonostante le visite mensili di Togliatti e Berlinguer in Cina e Russia ai tempi dei loro dittatori..
Chissà se ci sono ancora vecchietti cresciuti oziando da una casa del popolo all'altra con le foto di Stalin Mao Togliatti o Berlinguer sul comodino..
Che dire.. a molti Italiani la CGIL ha fatto molto comodo.. specialmente in Emilia e Toscana.
Se si vuole cambiare la Costituzione ci devono essere prima delle condizioni MINIME di sicurezza necessarie da soddisfare, ad esempio
1. il Parlamento deve essere ELETTO dai cittadini italiani. Senza NOMINATI! Il parlamentare deve rappresentare la cittadinanza non altro.
2. Le modifiche da attuare devono essere il compromesso della maggioranza del Parlamento (così come descritto sopra) e quindi la maggioranza degli elettori.
3. Ogni modifica proposta deve essere facilmente compresa dalla stragrande maggioranza delle persone, senza interventi o aiuti esterni.
4. La cittadinanza deve essere messa al corrente, in modo chiaro e serio (quindi senza propaganda) di cosa si vuole modificare al punto 2.
5. Referendum popolare se non viene raggiunta la maggioranza parlamentare di 2/3.
Senza le premesse di cui sopra, praticamente a distanza infinita dalle condizioni attuali, regno della P2, P3, troika, finanza, banche, multinazionali, .... e eserciti di lecchini servi (media in primis), pensare di cambiarla tanto per cambiare (cambiamento ad minchiam) senza capirne minimamente le implicazioni e i possibili effetti collaterali è follia pura.
Allo stato attuale 99 persone su cento non hanno la benché minima idea della portata dei cambiamenti che vorrebbero IMPORRE (il referendum viene fatto solo perché sono costretti .... il loro metodo è la PREVARICAZIONE sistematica, la prepotenza, la propaganda, la menzogna ...).
A parte la 5, nessuna delle condizioni di buon senso descritte sopra viene in qualche modo soddisfatta. Quello che abbiamo è il peggio del peggio sia nel metodo sia nei propositori. È inutile parlare del merito se le premesse sono queste.
Confindustria, invece, ha sempre visto con simpatia alle varie riforme del lavoro che piacciono tanto agli imprenditori, salvo poi accorgersi che quando sono tutti a pagare meno chi lavora, alla fine, si danneggia anche le vendite. Kevin Featherstone ha descritto molto bene il processo mediante il quale le élite italiane hanno sfruttato il vincolo esterno imposto dall'Europa per chiudere i conti con l'opposizione interna dei sindacati.
econpapers.repec.org/paper/erpqueens/p0015.htm
Ora, con la modifica della Costituzione, si vuole stringere ancora di più questo cappio al collo degli italiani. E questo ce l'ha spiegato JP Morgan (vedi il mio primo intervento #2).
La CGIL, che tu vedi come fumo negli occhi, non conta nulla. E Confindustria conta solo nella misura in cui aderisce alle strategie internazionali che ci vengono imposte. Le nostre élite hanno rinunciato a lottare contro quelle degli altri paesi a cui si sono subordinate. Gli rimane solo il compito di frustarci per conto terzi.
Landini dovrebbe passare il resto della propria vita in un amplificatore del dolore per aver fatto andar via la FIAT.
E la bocca larga di Marchionne avrà detto a cani e porci che l'Italia è diventata un posto impossibile ed ostile per le imprese....sottoposte ai ricatti della magistratura e dei sabotaggi..
I sindacalisti della CGIL ci SONO ANCORA.. Si riciclano nel PD o Sel...ed insozzano molti siti.
Ho letto l'articolo che mi hai proposto. Dice, sostanzialmente, che le ragioni per cui il turismo in Italia è calato (in percentuale di fetta di mercato) sono i seguenti:
1. c'è una perdita di fetta di mercato in Europa nei confronti del resto del mondo
2. c'è un problema di produttività
3. c'è un problema di assenza della grande impresa (con tutti i suoi vantaggi legati agli investimenti etc. etc.)
Riguardo al primo punto, anche l'articolo ammette che non è colpa nostra.
Relativamente al secondo punto, ti suggerisco un articolo che spiega il calo della produttività in Italia (non solo nel settore del turismo) come il risultato dell'adesione all'euro.
goofynomics.blogspot.it/.../...
Infine, per quanto riguarda il terzo punto, è il risultato della globalizzazione. In Italia le imprese non possiedono quei capitali che hanno le grandi multinazionali. Per questo motivo ci impongono la globalizzazione. Così è più facile venire a farci concorrenza. Anche qui, un cambio flessibile, ai tempi, era un fattore che aiutava la competitività del nostro mercato.
Occhio a non allargare le tue paranoie anche a chi non le condivide.
Beh, insomma...avendo lavorato per 18 anni in un Comparto parastatale IRI e avendone fatto parte, per la mia azienda, per le Pari Opportunità, ho potuto constatare che anche lì dentro si sono venduti al "padrone"..... in particolare l'ho potuto notare per la CGIL ma non credo che altri ne fossero esenti....inoltre la maggiore "pecca" che si adduce ai Sindacati è quella di proteggere pure i lavativi, i parassiti che vivono sulle spalle altrui, tanto non li possono licenziare....e ce ne sono, anzi ce n'erano...
Sinceramente io non sono in grado di responsabilizzarmi a questo voto, tecnicamente non ho capito granché...se votassi, voterei per intuito simpatia, non certo perché ho compreso il garbuglio...
MANGOG
Tu senza saperlo parli della stampa anglotedesca...soprattutto...un po' di USA/Francia, e poi chi ci giudica?...
L'Italia fu molto comunista con la DC...andare in pensione a 40anni? Divertente...neppure nell'Unione Sovietica erano tanto "generosi"... (debito pubblico in aumento)
Smentisco categoricamente Redazione...fannulloni mica tanto...l'italiano è spesso manodopera/artigianato di qualità...poi c'è l'italietta anni60 e i finti malati...è vero...sono "ladri"(mica tutti, in Trentino mostrerebbero il dito medio)..un'ambiente da marchese del Grillo...nel popolo...e qualcosa di più oscuro per le "grandi" famiglie con l'R moscia...
L'Italia è meglio di Varanasi per andar a morire con un pacco di soldi...e rispondendo al calo limitato di turismo, ricordo che è già bello che non è crollato...visto gli investimenti nei posti esotici...
Dubai, rispondendo a un Briatore qualsiasi, è un posto di merda, l'acqua dai rubinetti è tossica...manca l'anima, e una tonica nel frigo bar costa 9.99$
L'Italia è un museo da valorizzare con discrezione...creando il senso del segreto...Venezia è anche il posto dove Hieronimus Bosch ha le sue "migliori" opere...io ci andrei solo per quello...
Sinceramente quando vedo così tanto impegno per "migliorare" il nostro Paese da parte di tutti, nello stesso tempo vedo molta confusione, disorganizzazione, solitudine...diciamo quasi allo sbando...
Uno ti tira per la giacchetta e se ti sistema il figlio laureato già da quattro anni...beh..
Non è una novità che sperare di evitare/uscire dalla miseria sia più potente che pensar di arricchirsi...
Se c'è disoccupazione accetti lavori tossici...se manca personale...il diktat delle condizioni lavorative sono oggettivamente diverse...
Quello che è triste è prendersela col giocattolo Renzi e non voler perseverare di capire gli esseri umani che lo pilotano...
Slobbysta
Certo.... ma tutti i cittadini sanno che nel pubblico i lavativi sono tanti e tanti e tanti.
Prova pensare quanti possono essere i parassiti nel settore pubblico quando ai concorsi pubblici partecipano certe categorie -FURBE- di Italiani..
Un esempio? AL Cardarelli tantissimi infermieri ( dicono 1/3 ) NON FANNO GLI INFERMIERI.. perché dopo un po' che sono stati assunti cominciano ad avere mal di schiena e vengono spostati a fare altri lavori.. e non si sa quali. E questi furbetti del mal di schiena.. non sembrano neanche dei lavativi perché nessuno sa esattamente come riescano a far passare le poche ore di lavoro dei loro turni... esistono solo perché c'è un cedolino della busta paga con il loro nome.
Comunque i sindacati sono ancora vivi e vegeti ( riciclati o in pensione o in crociera ) mentre le grandi imprese sono sempre molto meno..
Le mie critiche ai sindacati risalgono agli anni 70-80.. quando ho visto quelli della CGIL fare fuoco e fiamme ( incendiavano i copertoni davanti ai cancelli ) perché le aziende che si stavano automatizzando volevano far funzionare gli impianti per 24 ore e loro le "ricattavano" con pretese assurde.. come raddoppio del salario o quasi.
La CGIL credeva che in caso di fallimento ( cosa che succedeva spesso ) ci fosse sempre l'IRI pronta ( altrimenti il PCI avrebbe minacciato la guerra "civile" ) a farsi carico delle aziende distrutte dall'isterismo sindacalese ( operai ed impiegati che sono stati in cassa integrazione per 10-15 anni di fila.. fino alla pensione.. CON IL 100% ) che venivano finanziate a fondo perduto dallo stato con emissione di CCT a 10-20 anni al 20% di interesse...
Ora abbiamo la migliore giurisdizione del mondo sul lavoro.. (un po' meno dopo la riforma.. ma i lavativi ed i furbetti del cartellino statali possono stare tranquilli ) e sul più bello le imprese che fanno ? svaniscono o falliscono...
Peonia
Col cazzo che ora voterò si a quest'ennesima riforma. Neanche se fossero i dieci comandamenti! Poi, rispetto l'opinione di chi invece vuole leggere ogni articolo e confrontarlo con il vecchio ma il punto, secondo me, è che se hai capito a cosa serve, e da dove arriva, tutto questo sbattimento è secondario.
Non condivido le lenzuolate di OT sparse in ogni dove.
In questo thread, ad esempio, basterebbe lambirlo l'argomento.
Turismo e sindacati, che c'azzeccano con la schiforma del thread?
La riforma costituzionale suggerita da JP Morgan (vedi mio commento #2) ha lo scopo di modificare la nostra costituzione che i consulenti definiscono socialista, perché è "fondata sul lavoro". Secondo loro, se vogliamo rendere sostenibile l'euro e integrare l'Europa serve rendere il lavoro, e i redditi da lavoro, flessibili agli aggiustamenti necessari per uscire dalle crisi. Esattamente com'è successo nel 2011, ma senza il bisogno di sostituire il governo e chiedere il sostegno di tutti i partiti.
Sicuramente gli argomenti sindacati e turismo andrebbero solo lambiti, e di questo chiedo scusa, ho voluto solo rispondere a Mangog e forse non avrei dovuto prenderlo così sul serio. Però mi preme sottolineare che la difesa del capitale contro il lavoro (turismo o altro) è una prerogativa di chi vuole le riforme. E' per questo che, forse, esagerando ho scritto che a me non importa neanche di andare a studiare questa riforma perché già so da dove viene e a cosa serve. Spero di essere tornato in tema.
Guardando in ottica generale, come detto dai più, il percorso dal 2011 in poi è stato incentrato sul ridimensionamento dei diritti dei cittadini e dalla progressiva esautorazione dell'elettorato.
L'ex bipresidente veterocomunista che sponsorizza l'operazione basta ed avanza per andare a votare con vigore NO a prescindere.
I dibattiti noiosi ed inconcludenti sparati in tv in ogni dove sono oltre che inutili una gigantesca cortina di fumo.
(per usarlo come post, dobbiamo indicare autore del testo e fonte dell'articolo?)
impediscono a Paolo Maddalena Emerito Vice Presidente Corte Costituzionale di spiegare le ragioni del NO al Referendum
È accaduto alla Sua pagina Facebook, al gestore sono state impedite le condivisioni. Il giurista, nei giorni scorsi, ha criticato sul Social network la ministra Boschi e ha polemizzato con l'articolo del Financial Times. Maddalena, inoltre, ha pubblicato nelle settimane scorse. Gli Inganni della Finanza (Ed. Donzelli) che spiega con dati incontrovertibili, come la Finanza e Jp Morgan&C si siano negli anni 2000 impadroniti della Politica che è diventata succube al punto che ha chiesto pubblicamente di abolire le Costituzioni che garantiscono Diritti sostanziali ai Cittadini, e in primis lo ha chiesto a Renzi per depotenziare la Costituzione della Repubblica italiana (culturaliberta.wordpress.com/)
Serve mobilitazione e denuncia
In Italia è iniziata una fase oscura della democrazia, con tre Governi (Monti- Letta- Renzi) non eletti dai cittadini, che può ulteriormente fare precipitare il Paese se vincerà il SI' di Renzi combinato con l'Italicum. Potremmo legittimare per legge che una minoranza del Paese possa avere il premio di maggioranza, governare e stravolgere la Costituzione. Meditiamo e ricerchiamo l'unità di tutti coloro che sono disposti a mettere al primo posto la sovranità popolare, la persona e la sua dignità e non gli interessi di chi è più forte: il sistema finanziario speculativo e le altre forze palesi e occulte che lo sostengono
Cari Amici, v'invito a organizzare una mobilitazione INSIEME nelle forme più ampie e condivise e certo ognuno nella sua autonomia. Intanto noi cominciamo a denunciare questo fatto grave ed esprimiamo la nostra totale solidarietà a Paolo Maddalena e al suo pensiero per le motivazioni sul il NO al Referendum della sciagurata legge Renzi&Bosch&Alfano&Verdini e per le sue lucide spiegazioni nel suo libro: Gli Inganni della Finanza
Ettore Bonalberti Presidente ALEF (Associazione Liberi e Forti)
Antonino Giannone, Vice Presidente ALEF Membri del Comitato Popolare del NO al Referendum
comitatoreferendarioveronese.it/.../...
Qui i testi affiancati (costituzione vigente e proposta di modifica)
Saluti
Posto che la premessa è giusta, non vedo perchè le conseguenze che ne seguono dovrebbero essere così tranquillizzanti da far piacere la riforma costituzionale.
Per esempio, mettiamo che adesso la legge elettorale venga migliorata (almeno nel senso che intendono le persone di cui sopra), chi ci tranquillizza che in un futuro, vicino o lontano, non venga di nuovo ricambiata nel senso pericoloso (e magari anche di più) di quello ora temuto?
Ricordiamoci che la legge elettorale non ha bisogno dell'iter, che richiede maggioranze più ampie, più passaggi parlamentari, referendum successivo, e non esclude il voto di fiducia al governo per far passare l'approvazione. Si tratta, invece, di una approvazione di una legge ordinaria come altre.
Quindi l'unico modo per evitare i pericoli del combinato disposto tra riforma costituzionale e legge elettorale, è quello di tenere in sicurezza la parte più difficilmente modificabile (in caso, ad esempio, di combinati disposti negativi), ossia la costituzione.
Poi ovviamente se la legge elettorale è pessima, va migliorata anche quella.
C'è anche il caso dei SI' ai quali la riforma non piace affatto (usano anche espressioni pittoresche piuttosto pesanti al contrario), ma piuttosto di nessun cambiamento, meglio un pessimo cambiamento...
si tratta in questo caso di opinion leader del centrosinistra, spesso non vicinissimi a Renzi, ma fautori delle riforme piuttosto che dell'immobilismo (di solito per dare una certa immagine dell'Italia all'estero, un'immagine volenterosa, di chi vuole migliorare, a prescindere dall'effettiva concretezza del miglioramento, ma che dà almeno un segno simbolico in tal senso).
Ma anche in questo caso la logicità sembra un po' lasciata in disparte. Perchè bisognerebbe accettare una pessima riforma piuttosto di tenere la Costituzione com'è ora, con il suo sistema di garanzie e senza le stranezze, o pericoli almeno potenziali, previste invece nella nuova riforma?
Spesso, gli stessi, poi adducono che una riforma migliore non verrebbe comunque poi fatta (e sicuramente non in pochi mesi), e che sarebbe un'occasione persa per decenni.
Ma non è invece più corretto dire che con un referendum che sancisce questa "pessima" riforma, si direbbe davvero addio ad una eventuale migliore riforma che potesse essere approvata negli anni a venire, con la scusa che non si può rifare una riforma su quanto da poco riformato e con referendum oltretutto?
Poi le "piccole" riforme ben mirate, tipo abolizione del CNEL (su cui tutti si dicono d'accordo), o riduzione del numero di Deputati e Senatori (idem), si possono fare anche senza una riforma onnicomprensiva come quella per la quale si dovrà votare nel referendum. Come per tutte le modifiche alla Costituzione che sono state già fatte negli scorsi decenni, senza bisogno di assemblee costituenti, commissioni bicamerali, stravolgimento di decine di articoli, e referendum costituzionale per "conferma".
Sarebbe una vittoria del populusmo che farebbe crollare la borsa, le banche, impennare lo spread.
Ma, a parte il fatto concreto che il NO al referedum non cambia niente dal punto di vista economico, dato che non fa cambiare una cosa che altrimenti cambierebbe con il SI', e se la Costituzione fino a ieri ha fatto andare le cose in un certo modo, non si vede perchè la sua ulteriore permanenza dovrebbe causare una bancarotta nazionale (c'era la data di scadenza?);
abbiamo, comunque, la controprova recente della vittoria di Trump, che non ha causato una crisi nelle borse mondiali (e forse aveva un'attinenza maggiore con l'economia, sia per il peso della nazione, sia per il fatto che in questo caso qualcosa è cambiato davvero, il partito al governo Usa).
Sarebbe una vittoria del fronte del NO, che quindi rovescerebbe il governo di centrosinistra... di Renzi.
Cosa c'entra? Sarebbe una vitroria del fronte del NO perchè farebbe vincere il NO, non perchè andrebbe a fare un altro governo. Se Renzi, nel caso vincesse il NO, non volesse rimanere al governo - per coerenza o per permalosità o per tutte e due le cose, o per presentarsi come "vittima" alle elezioni successive (in ogni caso non lontane, anche con la scadenza naturale della legislatura) e col noto motto di qualcun'altro "lasciatemi lavorare" - in questo caso le persone in parlamento sarebbero le stesse, ed anche il peso dei gruppi parlamentari, ossia dei partiti. Il PD ha la stragrande maggioranza alla camera, e la maggioranza al senato con gli attuali alleati (soprattutto se tiene unita anche la parte sinistra), con possibili aiuti esterni o meno di Verdini, e magari il ritorno anche di Berlusconi. Leggesi, il PD può decidere il successore di Renzi, come ha scelto Renzi (PD) in quanto successore di Letta (PD). Oppure negare la fiducia a chiunque, quindi far terminare la legislatura un anno prima, ma sicuramente il Presidente Mattarella la proposta di un altro governo gliela farà... prima a Renzi, poi al PD in generale.
insomma, nulla di nuovo all'orizzonte (anzi, trito e ritrito in Italia), forse non appassionante per gli economisti e per i finanzieri stranieri e non, ma nemmeno la tragedia che si vorrebbe dipingere.
Ultimo aiuto per il SI', è dall'emerito ex-presidente Napilitano: questa riforma è molto simile a quella di Berlusconi, quindi gli italiani (leggesi gli elettori di Berlusconi e Lega) possono voltarla tranquillamente.
Saranno altrettanto tranquilli anche gli elettori del PD che senza questa frase avrebbero votato per il SI', turandosi o meno il naso... ma anche Renzi, che in tutti i dibattiti ha sempre detto che questa riforma è molto meno spinta di quella prevista da Berlusconi; e che è un compromesso, più moderata, ecc...