Interessante intervento di Ugo Mattei, giurista e professore di Diritto Internazionale e Comparato alla California University e docente di Diritto Privato all’Università di Torino.
Fra gli argomenti trattati: Nuove tecnologie "smart" - Il concetto di impronta ecologica - Il concetto di "untore" nei vaccini - Il problema della giurisdizione nei service provider - La svolta verso le costituzioni tecnofasciste - Nessuno sa chi controlli l'infosfera - Chi controlla la Lorenzin - Necessità di una cultura interdisciplinare - Scomparsa dell'individuo, l'emergenza delle "categorie".
Fonte: Byoblu
AARON SWARTZ - Guerrilla Open Access Manifesto
L’informazione è potere. Ma come con ogni tipo di potere, ci sono quelli che se ne vogliono impadronire. L’intero patrimonio scientifico e culturale, pubblicato nel corso dei secoli in libri e riviste, è sempre più digitalizzato e tenuto sotto chiave da una manciata di società private. Vuoi leggere le riviste che ospitano i più famosi risultati scientifici? Dovrai pagare enormi somme ad editori come Reed Elsevier.
C’è chi lotta per cambiare tutto questo. Il movimento Open Access ha combattuto valorosamente perché gli scienziati non cedano i loro diritti d’autore e che invece il loro lavoro sia pubblicato su Internet, a condizioni che consentano l’accesso a tutti. Ma anche nella migliore delle ipotesi, il loro lavoro varrà solo per le cose pubblicate in futuro. Tutto ciò che è stato pubblicato fino ad oggi sarà perduto.
Questo è un prezzo troppo alto da pagare. Forzare i ricercatori a pagare per leggere il lavoro dei loro colleghi? Scansionare intere biblioteche, ma consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri? Fornire articoli scientifici alle università d’élite del Primo Mondo, ma non ai bambini del Sud del Mondo? Tutto ciò è oltraggioso ed inaccettabile.
“Sono d’accordo,” dicono in molti, “ma cosa possiamo fare? Le società detengono i diritti d’autore, guadagnano enormi somme di denaro facendo pagare l’accesso, ed è tutto perfettamente legale — non c’è niente che possiamo fare per fermarli”. Ma qualcosa che possiamo fare c’è, qualcosa che è già stato fatto: possiamo contrattaccare.
Tutti voi, che avete accesso a queste risorse, studenti, bibliotecari o scienziati, avete ricevuto un privilegio: potete nutrirvi al banchetto della conoscenza mentre il resto del mondo rimane chiuso fuori. Ma non dovete — anzi, moralmente, non potete — conservare questo privilegio solo per voi, avete il dovere di condividerlo con il mondo. Avete il dovere di scambiare le password con i colleghi e scaricare gli articoli per gli amici.
Tutti voi che siete stati chiusi fuori non starete a guardare, nel frattempo. Vi intrufolerete attraverso i buchi, scavalcherete le recinzioni, e libererete le informazioni che gli editori hanno chiuso e le condividerete con i vostri amici.
Ma tutte queste azioni sono condotte nella clandestinità oscura e nascosta. Sono chiamate “furto” o “pirateria”, come se condividere conoscenza fosse l’equivalente morale di saccheggiare una nave ed assassinarne l’equipaggio, ma condividere non è immorale — è un imperativo morale. Solo chi fosse accecato dall’avidità rifiuterebbe di concedere una copia ad un amico.
E le grandi multinazionali, ovviamente, sono accecate dall’avidità. Le stesse leggi a cui sono sottoposte richiedono che siano accecate dall’avidità — se così non fosse i loro azionisti si rivolterebbero. E i politici, corrotti dalle grandi aziende, le supportano approvando leggi che danno loro il potere esclusivo di decidere chi può fare copie.
Non c’è giustizia nel rispettare leggi ingiuste. È tempo di uscire allo scoperto e, nella grande tradizione della disobbedienza civile, dichiarare la nostra opposizione a questo furto privato della cultura pubblica.
Dobbiamo acquisire le informazioni, ovunque siano archiviate, farne copie e condividerle con il mondo. Dobbiamo prendere ciò che è fuori dal diritto d’autore e caricarlo su Internet Archive. Dobbiamo acquistare banche dati segrete e metterle sul web. Dobbiamo scaricare riviste scientifiche e caricarle sulle reti di condivisione. Dobbiamo lottare per la Guerrilla Open Access.
Se in tutto il mondo saremo in numero sufficiente, non solo manderemo un forte messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma la renderemo un ricordo del passato.
Vuoi essere dei nostri?
* Traduzione Guerrilla Open Access Manifesto
aubreymcfato.com/.../...
Prego leggere anche Fichte, Johann Gottlieb - Missione del dotto.
Intanto il Saggio dice:
'Non considerare il sapere come sapere è il colmo.
Considerare il non sapere come sapere è una peste.
Difatti, solo considerando questa peste come una peste non si soffre della peste.
Il Santo non soffre della peste, perché considera la peste come una peste; da ciò consegue che egli non soffre della peste.
...e anche:
'Nell'antichità, coloro che eccellevano nel praticare la Via non se ne servivano per illuminare il popolo ma per abbrutirlo.
Quando il popolo ha troppo sapere è difficile da governare. Perciò colui che governa un paese per mezzo del sapere è un flagello per tale paese. Colui che non governa un paese per mezzo del sapere è una fortuna per tale paese.
Colui che sa queste due cose scruta anche la Misura. Saper scrutare costantemente la Misura si chiama la Virtù segreta. Questa Virtù segreta è profonda, è estesa e risale il corso delle cose sino a raggiungere infine la grande Conformità.'
Grazie a Dio!
Grazie!
Il faut raisonné avec sa tête.
Mezz'oretta davvero istruttiva e di suggestiva angoscia, finalmente gli incubi dei "complottisti" (sensori nei muri delle città, microchip, sperimentazioni sui corpi...) esposti con una chiarezza e una nonchalance disarmanti, in particolar modo quando si parla della innominabile "Centrale" del potere tecnologico, in pratica la moderna Bastiglia, di cui nulla si sa e men che meno di niente si conosce su chi ne possiede "le chiavi" del controllo.
Ho visto un altro paio di video del Professore e direi che la sua definizione di "Tecnofascismo", ben si sposa con le teorie di Barnard sulla "Tech Gleba". In pratica la tecnologia ci sta fottendo tutti alla stragrande e le future (mica poi tanto) generazioni dovranno realmente mobilitarsi e farsi un gran mazzo, per non diventare la tipologia di schiavi più asserviti e controllati della storia dell'umanità.
D’altra parte, però, i dispositivi di controllo sociale di massa portatili già esistono e si chiamano smartphone….
Eppure a livello planetario questi dispositivi di punta del sistema per controllare la gente sono largamente in uso da mane a sera, ininterrottamente. Per non parlare poi dei social che, riguardo il controllo sociale, non sono secondi a nessuno… Ormai da più parti si va dicendo che per la maggior parte delle persone lo smartphone è diventato quasi una sorta di protesi, una parte di sé, un prolungamento della propria identità personale e Il logico risultato di questa simbiosi, ha portato inevitabilmente alla diffusione della cosiddetta Nomofobia, ossia la paura incontrollata di non avere con sé il telefonino, di non poterlo controllare e di rimanere a lungo disconnessi dalla rete. Questa purtroppo è la realtà dei fatti e quanto dice Ugo Mattei è da tenere in massima considerazione se ci si vuole salvare dall’eccesso di tecnologia smart e non…
Proprio ieri leggevo di un sondaggio online condotto dall’Associazione Di.Te (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Gap e Cyberbullismo). Su un campione di 500 persone, si è rilevato che il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni ha difficoltà a prendersi una pausa dalle nuove tecnologie e controllano in media lo smartphone 75 volte al giorno, mentre il 7% lo fa fino a 110 volte al giorno. Le cose comunque non sono diverse per quanto riguarda il mondo degli adulti che – riguardo all’uso dello smartphone - non appare tanto distante dal quello giovanile. Infatti tra gli over 35, il 49% ha molte difficoltà a stare senza cellulare e ha bisogno di controllare messaggi e notifiche almeno 43 volte al giorno arrivando non di rado a sfiorare le 65 volte (il 6%). Poi ci si lamenta circa la scomparsa dell’individuo….
Se i dispostivi tecnologici (di qualsiasi tipo essi siano) diventano gli unici intermediari tra l’individuo e il mondo esterno, un mondo comunque dove imperano, soprattutto a livello relazionale, aspetti puramente virtuali dove sentimenti perdono la loro portata emotiva lasciando spazio ad un mondo illusorio e non di rado, pieno di insidie, allora si, devo ammettere che siamo messi molto male…. sarebbe il caso di andarsi a rileggere i veri due profeti che anni fa avevano intuito cosa sarebbe successo attraverso lo sviluppo smodato della modernità….Pasolini e Orwell….
Di contro dice delle cose che a me sembrano molto scontate, e le espone un'pò troppo sommariamente e superficialmente per quanto riguardo il controllo tramite sensori e smartphones, di come si sorprenda che un mac del 2005 sia meno potente di un attuale smarphone e che i dispositivi raddoppiano la potenza di calcolo ogni sei mesi... dopo aver detto che gli smartphones della apple non ti lasciano cambiare la batteria, a me pare da sempre nemmeno i primi mica è una novità, la cosa che mi lascia basito e' che lui dopo aver denunciato la situazione attuale cosa fa? mica si compra il top di gamma... ma comunque continua ad usare uno smarphone apple e lo continua a sbandierare, ma allora sei doppiamente tonto, se ti rendi conto di come stanno le cose continui ad usare uno smartphone apple, lol. no way.
Il fatto è che poi, alla resa dei conti, alla tecnologia non vuole rinunciare nessuno, tutti vogliono l’ultimo modello iPhone Apple e le file notturne davanti ai centri commerciali ad ogni nuova uscita per accaparrarsene uno - nonostante costi un occhio della testa - la dicono lunga…
Come sempre tra il dire e il fare….. comunque ben venga la messa in guardia del prof. Mattei….
Sui social non ci vado nemmeno dal pc, e soprattutto guardo video su youtube.
Per navigare e scrivere un pc va benissimo.
Ho diversi colleghi che invece di lavorare passano il tempo sullo smartphone, mi dispiace ma io sul posto di lavoro lo vieterei.
Anch’io non ho uno smartphone e viaggio con un semplice Nokia perché non ho assolutamente voglia di portarmi Internet appresso quando sono fuori casa…. di gente rincoglionita riversa sui telefonini per ogni dove ce n’è già abbastanza. E neanche io sono sui social... Il problema è che, in questi casi, bisogna fare i conti con i grandi numeri e sicuramente io e te non siamo un campione rappresentativo della popolazione. Ed è su questo che gioca il sistema, sulla dipendenza della gente che ora non può più fare a meno di portarsi internet in metro, sull’autobus, al cinema, durante una passeggiata…. D’altra parte questo tipo di dipendenza è entrato di fatto nel novero delle nuove patologie psichiatriche e questa cosa dovrebbe farci riflettere…TUTTI!!!
ok tutto puo essere, si potrebbe nuclearizzare una fetta di terra piatta :) (scherzo x la terra piatta), o utilizare i vaccini o altri modi per ridurre drasticamente la popolazione ma poi a chi venderebbero i loro prodotti le multinazionali a solo 529 milioni? mah mi sembra strano.
cmq se mi mettete qualche link su questo Qualcuno che avrebbe... lo leggo volentieri.
www.lastampa.it/.../pagina.html
"i suoni prodotti dalla digitazione sulle tastiere di computer fissi e portatili, se registrati durante una telefonata online, permettono di ricostruire il testo digitato da una vittima ignara. Potrebbe dunque essere a rischio la privacy di chi, nel corso di una chiamata via Skype, scrive email, invia messaggi tramite WhatsApp Web o utilizzando le chat di Facebook, Twitter e Instagram. "
Qui parla di telefonate, ma con lo smartphone vicino al PC a registrare potenzialmente tutti i suoni dei tasti, lo spionaggio potrebbe essere continuo.
Fonte in inglese:
arxiv.org/abs/1609.09359
"Acoustic emanations of computer keyboards represent a serious privacy issue. As demonstrated in prior work, physical properties of keystroke sounds might reveal what a user is typing. However, previous attacks assumed relatively strong adversary models that are not very practical in many real-world settings. Such strong models assume: (i) adversary's physical proximity to the victim, (ii) precise profiling of the victim's typing style and keyboard, and/or (iii) significant amount of victim's typed information (and its corresponding sounds) available to the adversary."
Costui scopre che "udite udite" il potere si preserverà la facoltà di trasmettere il "sapere" attraverso il controllo
di pochi eletti, non concedendone la fruizione alla stragrande maggiornaza delle masse.
Forse non ha letto "Il nome della rosa", avrebbe scoperto che ciò succede da sempre.
O forse si illudeva che improvvisamente ci fosse stato concesso, di diventare tutti colti e coscienti di noi stessi?
Lo smartphone (sempre udite udite) è un pericoloso aggeggio che vi spia e controlla vostro malgrado!!
Si sapeva già da prima che fosse inventato.
La tecnologia(come tutte le cose) o si padroneggia e si accettano svantaggi e vantaggi a lei associati,
o se ne diventa schiavi. Oppure si rifiuta.
La vera conoscenza e (forse) la sopravvivenza nei tempi grami che verranno, saranno nella capacità di sopravvivere
in autonomia.
Saper accendere un fuoco, e riuscire a procurarsi il cibo, senza dover dipendere da qualcosa o qualcuno, faranno la differenza tra essere
liberi o schiavi.
E' tutto vero, queste cose stanno già avvenendo nella "madre patria" ossia nel mondo off-line.
La biopolitica è ormai una realtà. Pensa al decreto Lorenzin sui vaccini che originariamente aveva tutti gli elementi che caratterizzano questo paradigma che sono: la logica che ha per soggetto la "popolazione" e non più il popolo o la cittadinanza (i vaccinisti la chiamano immunità di gregge); la dissoluzione dei corpi intermedi della società (in questo caso la famiglia con la minaccia della sospensione della potestà genitoriale); e il potere diretto e positivo sulla vita come Bios (l'uso del TSO).
Ora, è lungi da me lanciare un segnale di allarme poiché stiamo semplicemente passando, come si sul dire, dalla padella alla brace; in fondo se la biopolica è tutta un'altra cosa rispetto alla politica, il potere e sempre stato biopotere.
#14 Vapensiero
Probabilmete ai tempi del Club di Roma, o giù di lì, le elite avran detto: "- La sovrappopolazione è inevitabile. - Che facciamo? Continuiamo con la vecchia politica che decide la morte o con una nuova politica che regolamenta il morire e quindi la vita?"
Parla di vaccini della mucca pazza, mah, insomma, era la suina!
ilgiornale.it/.../...
www.repubblica.it/.../vaccino_virus_a-1966773
Parla molto bene, ma a 28.52 ho detto basta!
Ecco 80% di buono e il 20% di pupuu...ma lo fanno apposta?
Pensa ci son cascato sembrava credibile, ma come tutti gli altri si divincola tra Celentano che vuol stupire e verità sottomarine...
I dispensatori di verità sono "graziati" da parcelle adiacenti, ma lo fanno in funzione dell'ambiguità, poi approfondendo ci sta il "tramonto"! Una verità di Pirro!
La verità di chi è in ritardo!
Titolo “La società postpanottica”
mragnedda.wordpress.com/about-my-last-book/
Vale la pena dargli un’occhiata…tanto è aggratis….
hai usato parole perfette.
mentre per queste sono super cazzate o puo essere vero?
#24 Adonis
scaricato e comincio la lettura grazie del link
ottimo post ed ottime intenzioni
il quadro raffigurato avrebbe però dovuto venire integrato con informazione circa “l'altro piatto della bilancia”:
oltre che mediante strumenti come elsevier è normalmente anche possibile pubblicare mediante strumenti affatto differenti (strumenti che in ogni caso escludono il pagamento di 'pedaggio' e la remunerazione degli autori; come, ad esempio, può avvenire mediante l'utilizzo di arxiv.org (credo che tale strumento anche garantisca l'illimitata disponibilità della pubblicazione))
a mio parere, il principale difetto dell'informazione tecnico scientifica oggi accessibile sta per un verso nel limite di strumenti come arxiv.org di consentire la facoltà di poter contribuire mediante pubblicazione solamente a chi abbia account accademico
molto più grave a me però appare il predominio incontrastato di quell'orrendo monolite enciclopedico, gestito nell'anonimato, che è wikipedia (l'enciclopedia dei troll)
personalmente io soprattutto avverto la mancanza di uno strumento enciclopedico non monolitico
a mio parere sarebbe ancor più che utile (sarebbe necessario) strumento enciclopedico tale da consentire l'accesso a collezioni ben organizzate almeno delle più importanti tra le varie e differenti correnti di pensiero (che in ogni caso DEVONO necessariamente esistere, nell'ambito di ogni qualsiasi ramo di ogni qualsiasi settore della teoria umana; poiché se non esistessero correnti di pensiero, l'implicazione sarebbeil DOGMA, invece della TEORIA umana)
tale strumento enciclopedico dovrebbe inoltre garantire ad ogni utente non solamente la nozione dell'identità dell'autore di ciascuna voce enciclopedica, bensì anche (soprattutto) la sua facoltà di valutarne la competenza e la posizione ideologica e politica (ciò soprattutto mediante la pubblicazione di ogni informazione su come e quanto quello stesso autore contribuì all'informazione enciclopedica presente ed a come quello stesso autore contribuì alla revisione dell'informazione enciclopedica pubblicata)
Nozioni come master switch e infosfera sono di importanza estrema. La nozione di master switch è molto simile alla nozione del "semplice click" che cercavo di far capire nelle discussioni della moneta elettronica. La nozione di infosfera forse è anche più importante poichè non si tratta solo di una qualche pubblicità post-moderna ma sono dell'opinione che ormai sia rasente al lavaggio del cervello, con meccanismi macchiavellici e dispotici oltre che subdoli.
P.S.: nemmeno io possiedo lo smarthphone
Domanda provocatoria????
ma che problema hai con le parentesi? parentesi nidificate dentro parentesi? gia che ci sei scrivi tutto in numeri :)
forse hai una preparazione da ingegnere o da matematico? fai come preferisci ma non si possono vedere, stanno veramente male.
#28 Matkshonov
grande siamo in quattro Tizio.8020, Adonis, Matkshonov, Tacchi
consiglio la lettura di vault7 per capire come stiamo messi per quanto riguarda gli strumenti che la cia ha.
-Vault 7: CIA Hacking Tools Revealed-
wikileaks.org/ciav7p1/index.html
La mia avversione per quel genere di dispositivi è tale che spesso con gli amici cerco di propagandare una vita senza smartfon, ma purtroppo di fronte al fascino perverso di queste tecnologie ogni ragionamento logico cade inesorabilmente nel vuoto, nessuno rinuncia a questo falso amico anzi viene usato con sempre maggiore assiduità anche dagli adulti...sigh.
Fra le varie controindicazioni di questo strumento, fra l'altro, ce n'è una che viene sottovalutata da tutti, complottisti compresi, ovvero quella di far atrofizzare il cervello di chi lo usa! Non soltanto nel senso dei contenuti che propone, quanto per il fatto di disabituare il cervello a lavorare. Chi ha più di 45 anni ricorderà i tempi in cui i cellulari non esistevano e per telefonare da fuori casa si ricorreva ai telefoni pubblici, e si ricordavano A MEMORIA moltissimi numeri! Io ne contenevo almeno una 50ina, addirittura alcuni (quelli delle numerose morose e degli amici più cari) li ricordo ancora. Oggi grazie ai cellulari non si memorizza più nulla, addirittura io ho evitato di mettere in rubrica i numeri più importanti in modo da poterne disporre anche qualora mi ritrovo senza cellulare.
Grazie agli smartfon non si ricorda più nulla, non soltanto i numeri, bensì TUTTO. Non serve ricordare niente, imparare niente, ragionare niente...fa tutto i dispositivo! Fantastico vero? Così però lasciamo atrofizzare il cervello che non è più allenato a pensare e a memorizzare...cosa succede a un arto se rimane immobilizzato per lungo tempo? O qualsiasi altra parte del corpo...se non si usa si perde! E il cervello non fa differenza.
il migliore intervento a cui quest'anno mi sia capitato di assistere
lo condivido totalmente
soltanto un anno fa mai avrei pensato che sarei diventato pessimista come lo sono ora
mi chiedo come lo sarò tra un anno
Tornando al Mattei, di tutte le cose che dice, tutte interessanti, quella forse più pesante è che in pratica internet non sarebbe realmente decentrato. Esistono fonti di questo "master swich"? Io non ne ho mai sentito parlare prima d'ora, e anche se vi fosse solo un fondo di verità, mi fa pensare che l'idea dell'architettura di internet che abbiamo sia erronea.
La cosa più stupefacente, è che i mezzi di controllo li diffondono facendoceli comprare, e che ressa per comprarli
Soluzione per il nostro?: candele, carta e amore, se non ho capito male. E i signori dei bottoni e sottomarini ringraziano.
Messaggio naturalmente veicolato attraverso la rete... che ridere. Quante persone il Prof. avrebbe raggiunto con il suo messaggio senza il leviatano-smart?
Che ci sia chi vuole controllare e farà di tutto per farlo è ovvio, che ci riescano lo è un pò meno. L'unico scenario effettivamente possibile a tale degrado è sicuramente quello più buio: una società di schiavi microchippati. Se questo è quello che si pensa accadrà senza alcuna possibilità di intervento allora c'e' poco da fare, perchè se pensiamo di non avere nessun controllo, anche parziale, sulla tecnologia non lo avremmo neanche sulle "armi" convenzionali.
In ogni caso nutrirei più di qualche dubbio sulla loro efficacia nel lungo termine da parte del popolo "rivoluzionario" che ha provato a farne uso per ribellarsi. E quindi la solita massima tibetana: se un problema si può risolvere perchè preoccuparsi? Se non si può risolvere, di nuovo, perchè preoccuparsi?
Siamo qui su un Forum da anni a condividere informazioni, zilioni di queste, con tutta la tecnologia e i sottomarini nucleari controllati, sono a disposizione dei più, comprese quelle coperte dal maledetto CopyRight. Questa stessa comunità non esisterebbe, Mazzucco e il suo lavoro non esisterebbero (chi mai avrebbe pubblicato i suoi lavori?), non starei nemmeno scrivendo io con questa famigerata tastiera e così tutti voi. Condivisione globale di testi video e immagini con l'analogico? Carta, Kodak e non, penna e pellicola?
Sempre e comunque addosso al leviatano della tecnologia smart che solo i signori della guerra controllano. Eh, si vede.
Le armi di oggi sono l'informazione e la condivisione. Queste le possiamo usare anche noi utilizzando la stessa infrastruttura di coloro che avrebbero altri scopi.
Per il sistema attuale non si può fare lo shutdown pena la fine per TUTTI. Possono avere la proprietà del cavo e cercheranno di avere il controllo di quello che ci viaggia sopra. Secondo me è impossibile per definizione del sistema stesso.
Chiusa una porta se ne aprono altre 100 perchè questo è nell'architettura di questo sistema che può sopravvivere solo grazie alla decentralizzazione e alla distribuzione. L'idea del mega cervellone nel sottomarino nucleare è suggestiva ma incompatibile con il concetto di rete e nodi dove non ci può essere, per la sostenibilità del sistema, un centro unico. Arpanet nacque con questo obbiettivo proprio per evitare lo shutdown comunicativo in caso di conflitto. Una rete non cade se cade un nodo.
Il modello capitalistico si è intrecciato a doppio filo con questo sistema per natura INCONTROLLABILE (altrimenti non ci avrebbero fatto arrivare così lontano nella possibilità di comunicare e infatti la censura non funziona e si sono inventati i debunkers per aumentare il caos e il rumore di fondo) e questo per me è un bene proprio perchè non lo possono spegnere. E quella comunità di cui parla alla fine il nostro non vedo come si possa formare senza la possibilità di condividere informazione.
Se vuoi staccarti e rendere il telefonino/pc "dumb" non c'e' bisogno di togliere la batteria basta scollegarsi dalla rete. Però poi il tuo messaggio rivoluzionario lo racconti al bar o nelle sale conferenze (300 anime -paganti- ad essere ottimisti).
Smartphone o PC non cambia molto l'uno è solo una versione portatile dell'altro...se possono controllare gli uni controllano anche gli altri. Quindi coloro che hanno il telefonino "dumb" che spegnessero e scollegassero anche il PC di casa, ma tenete conto che una volta fatto non potremo più conoscere i vostri pensieri e voi i nostri. Social o non social. Siete fuori dal circuito di condivisione, nel bene e nel male.
Quello che i signori dei bottoni vogliono utilizzare per trasformarci in categorie merceologiche, per il controllo sociale, delle nascite e quant'altro, a meno di diventare, come sopra accennato, dei consumatori (razza in estinzione) microchippati e lobotomizzati (e sono sicuro che qualcuno già pensa lo siamo), possiamo utilzzarlo a nostro vantaggio.
Se invece siamo al "lasciate ogni speranza" e questa possibilità ci fosse negata allora è inutile perdere la cosa più preziosa che abbiamo a discutere di questi argomenti: il Tempo. Ergo si salvi chi può.
Intanto però in Africa potrebbero vedersi i film di Kurosawa o studiare senza libri. Non dico la storia ma almeno la matematica e la fisica saranno non soggette a propaganda?
E finiamo sempre a bomba sulle risorse disponibili, il loro consumo, e il modello economico e sociale a cui nessuno accenna. Come al solito piangi e fotti.
10 mele 100 persone, 10 mele 100 persone. E' questa la situazione? Scarsità o abbondanza prof? Mors tua vita mea? Oppure possiamo immaginare qualcos'altro che non sia candele e amore?
PS: la legge di Moore non è niente di complicato: la potenza di calcolo dei computer raddoppia ogni 18 mesi circa fondando questa affermazione sulla densità dei circuiti e quindi sulla miniaturizzazione degli stessi. Ora evidentemente ci sono dei problemi sull'applicazione di questa legge perchè ormai siamo arrivati a livelli quasi molecolari. Ciò non toglie che ci saranno altre soluzioni per far sì che la progressione rimanga elevata.
PPS: tutto sto bel discorso e poi mi parla di politica e burattini? Obama che "poteva" ma non era abbastanza coraggioso, Pisapia e la Bonino?
#35 Matkshonov
si vero, tristezza.
Comunque stai su che siamo in 5 si è unito anche zlatorog ora siamo quasi un plotone a non avere/possedere uno smartphones
-Tizio.8020, Adonis, Matkshonov, Tacchi, Zlatorog-
#31 zlatorog
cazzo hai ragione io mi ricordo ancora il numero della mia prima morosa che mi ha spaccato il cuore
come direbbe il buon Fatima 2017 -non ti incazzare sto solo sdrammatizzando- :
Nessuno di voi se lo aspetterà. Sarete tutti colti di sorpresa.
Ve lo giuro. Ve lo giuro sulla testa di mia madre, di nostra madre.
Parlo della terra verde che ci ha dato la vita.
Invaderanno i nostri letti e strapperanno le nostre vasche da bagno!
Rovesceranno le nostre macchine orgogliose!
Non ci sarà salvezza! Nessuna salvezza in questa valle dimenticata da Dio!
Questo io grido a voi, nel deserto e oltre il deserto!
Fino al Texas e all' Arizona! Non ci sarà salvezza in questa valle!
Non ci sarà pietà per nessuno! In verità vi dico che la pietà sarà proibita, eliminata.
sarete tutti quanti sradicati da questa valle maledetta!
E scacciati là dove è pianto e stridore di denti!
Un viaggio organizzato all'inferno e se pensate che sarà divertente,
vi sbagliate di grosso! Hai capito tu?
Questa valle è maledetta! Anch'io non sono altro che letame!
Ma so perfettamente quello che vi dico!
Dovete dare retta alle mie parole, non sono matto, per Dio!
E tu non dirmi che non vi ho avvertito!
Vi ho avvertiti dal primo all'ultimo!
Vi ho avvertiti dal Texas all' Arizona!
In piedi sulla nostra madre terra!
Nessuno la scamperà, perchè nessuno si è pentito!
E ormai è troppo tardi! è troppo tardi! è troppo tardi!
-spezzone tratto da paris, texas.-
Grandioso Wenders...
sarebbe docente di diritto privato a torino?
una superkazzola di 39 minuti..
mi ha fatto venire il mal di testa..
chiacchere da bar..
concetti triti e triturati..
ciliegina:
com'è la storia del master switch server
posizionato su un sottomarino nucleare al largo di seattle?
ma che stronxata è questa?
ma che psicofarmaci si prende questo?
mah..
"Comunque stai su che siamo in 5 si è unito anche zlatorog ora siamo quasi un plotone a non avere/possedere uno smartphones
-Tizio.8020, Adonis, Matkshonov, Tacchi, Zlatorog-"
Anch'io non ho lo smartphone mi unisco ai 5 e siamo in sei...aspettiamo il settimo...
Olee, benvenuto nel clan
Uno smartphone è solo un oggetto, che ti puo' facilitare alcune cose, ma che se vuoi usare devi comprendere come funziona,
e lo potrai utilizzare al meglio.
Un po' come il pc. di cui è come hai detto anche tu una versione miniaturizzata.
Certo il tizio utilizza un apple, e quindi mi pare, che si sia già presentato sufficentemente bene, per essere considerato un buffone.
Qui a pochi km abbiamo i sever di Aruba, il nodo italiano più importante.
Li abbuiassero, molte cose italiche sparirebbero, ma la rete non si fermerebbe di certo.
Tanto per dire come delira sempre il tizio di prima.
Quello spezzone di Paris Texas è terrificante, per quanto mette a nudo la tragica piega che l'umanità ha intrapreso.
Avete cmq un cellulare?
Se si, a meno che non abbiate qualche modello "ante gprs" non vi cambia molto dall'avere un moderno smartphone.
Per dire, un "vecchio" nokia 920, ha il gps, si connette a internet, più o meno come qualunque telefono di ora.
Quindi o usate qualche reperto archeologico, di cui non si trovano più le batterie, e al primo problema serio vi toccherà arrendervi, oppure iniziate a usare uno smartphone con un "minimo" di accortezze, che lo renderanno più o meno simile a un cellulare vecchio stampo.
Opuure fate come un mio amico che nn ha mai usato il cellulare, e vive tranquillo e beato come prima.
appena è uscito l'ho guardato (almeno un paio di volte, interamente) e subito condiviso su facebook:
intervento lucidissimo, autorevole e molto chiaro e accessibile.
Boh...sarà che ormai frequento poco quel social e quindi sono meno "indicizzato" all'interno della piattaforma,
sarà che il video dura una mezzoretta, sarà che non ci sono tette in copertina...
il fatto è che sul mio profilo ha avuto appena un paio di miseri like ...
e' vero non cambia molto ma moltissimo, diciamo che da meno informazioni di uno smartphone a quelli che le vogliono usare/abusare.
io ho un nokia 105 pagato 25 euro da mediaworld 2 mesi fa. Nuovo, non è un pezzo di antiquariato anzi è un signor cellulae
senza connessione internet senza macchina fotografica. e' da un mese che non lo ricarico, un mese!! ed e' sempre acceso.
Certo rivela la mia posizione se triangolato ma poco altro. ha anche la radio :) e la calcolatrice!!! e snake.
Come difetti diciamo che il principale è che e' un filo scomodo scrivere i messaggi sms,devi premere piu volte lo stesso tasto per arrivare alla lettera desiderata. non so se ti ricordi prima del t9 com'era scrivere un sms.
io non nego la bellezza e potenza in se di un oggetto moderno come uno smartphone top gamma di ultima generazione. Sono fantastici solo che hanno qualche cazzo di difetto riguardo alla privacy che non sopporto.
www.nokia.com/it_it/phones/nokia-105
Sul piano del controllo sono d’accordo con te. Ma sul piano della convivenza-simbiosi con un “oggetto feticcio” come diceva Adorno, allora dissento. Chi possiede un normale cellulare di solito non passa gran parte della giornata riverso su questo attrezzo. Cosa diversa lo smartphone che, anche a livello di contratti con le varie compagnie telefoniche, ha tutto un altro iter. Il possessore di un normale cellulare di solito non va alla ricerca di Giga da utilizzare perché in fondo non gli servono a niente. Lo smartphone “esige” tariffe che implicano dei Giga da gestire al meglio. Ripeto, che tutti indistintamente siamo monitorati solo perché abbiamo in tasca un apparecchio telefonico è ormai un dato più che certo. Il problema qui è l’esagerata e patologica dipendenza da dispositivi che consentono di rimanere connessi alla Rete h 24…. e purtroppo l'alienazione che ne deriva a livello collettivo non è da sottovalutare...
Idem, ho lo stesso cellulare messo in uso 3 mesi fa quando (sigh) è venuto a mancare per sempre il mio caro Nokia 3310 (una meraviglia di telefonino indistruttibile!!! Sapessi quante volte mi è caduto senza farsi nulla...).
Vedete, è pur vero che anche col mio telefonino base possono sapere ugualmente molte cose su di me, sui miei spostamenti etc. però:
-Non possono vedermi perchè non ha la fotocamera
-Non possono sapere tutti i kazzi miei scritti su quei stramaledetti social (al max qualche sms in cui scrivo il minimo)
-Non possono vedere i miei selfie e le mie foto (che faccio con la fotocamera e non pubblico)
-Non possono mandarmi pubblicità fastidiosissime in ogni momento della giornata
-Posso "staccare" alla bisogna il mio telefono togliendo la batteria
Ma soprattutto:
-Ho ancora una vita sociale e non parlo con le persone dando loro solo 1/4 dell'attenzione perchè costantemente impegnato a rispondere agli inutili e innumerevoli messaggini di quella droga pesante che è whatsapp
-Non ho sviluppato alcuna dipendenza, spesso il telefonino me lo pure dimentico a casa
-VIVO NELLA VITA REALE!!!
PS:
Per chi volesse rendere irrintracciabile il proprio telefono e non ha la possibilità di togliere la batteria (tipo apple) esiste un sistema molto semplice per ottenere lo stesso risultato:
Spegnerlo e avvolgerlo in un contenitore metallico, va bene anche l'alluminio da cucina ma non un solo strato, ne servono diversi. Meglio di tutto una di quelle vecchie scatole porta sigari di latta!
sante parole, sante parole.
desmartizzati:
Tizio.8020, Adonis, Matkshonov, Tacchi, zlatorog, Andoram.
dai su entra anche tu in questo clan esclusivo :)
vendi lo smartphone comprati un cellulare senza internet se ne sei capace :)
e pensare che la città dove vivo si sente figa per essere una smart city e ad aprile ci faranno pure un altro convegno per diventare ancora piu smart.
Smart cities for dumbass citizens
La mia breve permanenza su feisbuk è durata poco più di un anno, poi mi sono disintossicato e ho ritrovato la vita vera, quella che stavo perdendo! In fondo ne ho sentito la mancanza solo per pochi giorni, non è così difficile smettere.
Ci dicono sempre che le droghe, tutte le droghe (!!!) fanno male, ma chissà perchè si accaniscono tanto contro i quasi innocui cannabinoidi ma ignorano del tutto le ludopatie e i social... Fra l'altro l'uso dello smartphone sta diventando anche una delle prime cause di incidenti stradali...come tutte le droghe pesanti anch'esso fa i suoi morti..
da un'intervista del 2012 (dopo referendum su “acqua pubblica o acqua privata?”)
« Penso che oggi la distinzione tra privato e pubblico non abbia più senso. Lo Stato è ormai un’istituzione autoritaria, completamente governata dagli interessi privati. Da una parte ci sono lo Stato e la proprietà privata, dall’altra i “beni comuni”. I primi sono in combutta tra loro, sono guidati dalle medesime tipologie di persone e ispirati ad una eguale ideologia di guadagno ed accumulazione. I secondi sono una visione alternativa dell’esistenza e della società. I “beni comuni” sono un pensiero alternativo al neoliberismo, e in quanto tale in lotta per diventare egemonico. Un pensiero che si deve far carico della trasformazione dei rapporti di potere tra lo stato e i soggetti privati. E per far ciò, non sono più utilizzabili le categorie keynesiane, che richiedono una capacità dello Stato di governare un’economia ormai ingovernabile. La possibilità “statalista” non c’è più, è questa la grande differenza rispetto al ’29. La stagione del “governo democratico” dell’economia è finita con gli anni ’70. I soggetti che governano davvero, ormai, sono soggetti in tutto e per tutto privati. »
volendo approfondire (dedicandovi almeno un'oretta del proprio tempo)
bostonreview.net/.../...
a fine articolo vi sono icone su cui poter 'cliccare' per poter accedere a commenti di vari altri personaggi pubblici, tra cui anche Ugo Mattei
« According to Jedediah Purdy, the Anthropocene has denaturalized nature. In a sense it represents the final triumph of human agency: there is no longer anything that we do not have a hand in making. Purdy’s argument is well intentioned, but I see in it the risk of further succumbing to Western capitalism’s delusion of its own omnipotence. Humanity must realize that its grandiose evaluation of the extent of its own agency is more fantasy than fact. »
potrei continuare nella trascrizione di altre parti di vecchi interventi di Ugo Mattei, i due pubblicati a me però sembrano già sufficienti al fine della motivazione di una prima sommaria mia conclusione: con Ugo Mattei condivido l'atteggiamento filosofico di fondo in relazione alle interazioni sociali ed in relazione alle interazioni tra società umana e mondo naturale (ecosistema)
in particolare, io apprezzo molto chiunque condivida atteggiamento tale da volgere gran parte della propria attenzione alla dicotomia Hybris/Dike (tracotanza/(giustizia della necessità (ovvero, necessità della giustizia)))
certo è (ed anche è ovvio) che in relazione ad alcuni temi discussi nell'intervento di Ugo Mattei che qui stiamo commentando, Ugo Mattei non fu perfetto. Ad esempio, non lo fu laddove parlò di “vaccini e mucca pazza” e laddove parlò di “sconosciuta ubicazione dei server del web” (forse però nel primo caso fu un banale sintomo di dislessia, mentre nel secondo fu un banale sintomo di tema a cui non potè dedicare spazio sufficiente – con ciò non intendo in alcun modo giustificare, bensì soltanto precisare il fatto che ogni qualsiasi rassegna panoramica su temi di cui non si abbia competenza specifica è molto facile toppare)
sono ulteriormente intervenuto al fine di ribadire il mio giudizio di Ugo Mattei, dopo averne un poco approfondito la mia nozione
in generale lo considero personaggio con atteggiamento apprezzabile e molto valido
P.S: apprendere ad utilizzare le parentesi non può far male
questo è davvero un punto cruciale, ma chi si potrebbe adoperare per iniziare questo immane lavoro?
grazie
si è vero una parentesi tonda non ha mai ucciso nessuno ma tu ne usi troppe e stanno malissimo, poi nidificate proprio non si possono vedere.
Nei temi di italiano al liceo scientifico sarebbe stato un grave errore usarle nidificate, e i professori hanno sempre insegnato a limitarne l'uso. Se tu credi che siano belle e utili fai bene ad usarle, invece a me stanno sul cazzo.
Se qualcuno che ha fatto il classico e conosce bene la grammatica puo illuminarmi.
la seguente parte e tratta da vari siti di grammatica:
La parentesi tonda ( ) serve a racchiudere parole o proposizioni che non hanno una relazione necessaria con il resto del discorso. La parentesi è duplice: una di apertura e una di chiusura: ad esempio, Luigi (chi lo direbbe?) è stato promosso senza esame.
La partentesi quadra ([ ]) chiude parole estranee al testo, aggiunte per chiarimento : Quel grande [Petrarca] alla cui fama è angusto il mondo, per cui Laura ebbe in terra onor celesti (Alfieri).
Le parentesi tonde si usano per gli incisi, in concorrenza con virgole e trattino lungo. Le parentesi quadre servono, ma assai raramente, per segnalare un inciso dentro un altro inciso composto con tonde (quindi al contrario di quanto avviene in matematica le parentesi quadre sono dentro le tonde) oppure racchiudono tre puntini di sospensione per segnalare, come già detto, un'omissione.
- racchiudono parole senza stretto rapporto col discorso...
- isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso...
- si usano per racchiudere un inciso, un commento, un ampliamento del discorso.
Le parentesi tonde ( ) si utilizzano per racchiudere un inciso, una spiegazione, un’ osservazione o frase che interrompono in una certa maniera il discorso ma aggiungono informazioni alla frase, per esempio: Mi piace mangiare (mai da solo) nei ristoranti economici.
Le parentesi tonde servono a introdurre un inciso solitamente privo di qualunque rapporto grammaticale col resto del periodo: «Il merito (se qualche merito c’è) ne ritorna tutto al tuo scritto» [Contini, Varianti e altra linguistica]; «Il principe (non ci regge il cuore di dargli in questo momento il titolo di padre) non rispose direttamente» [Manzoni, I promessi sposi].
Quando la parentesi include un periodo molto lungo, che può far perdere il filo del discorso, è possibile dopo la chiusa riprendere una o più parole precedenti: «I Piemontesi (così continuava a chiamarli il Principe per rassicurarsi, allo stesso modo che altri li chiamavano Garibaldini per esaltarli o Garibaldeschi per vituperarli), i Piemontesi si erano presentati a lui […]» [Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo]; «almeno lì (e il loro pensiero, la loro pazzia, aleggiava ancora, dopo venticinque secoli, attorno ai tumuli conici, ricoperte d’erbe selvagge), almeno lì nulla sarebbe mai cambiato» [Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini].
In questi casi, quelli appena citati, le parentesi potevano tranquillamente venire sostituite dai trattini lunghi o dalle virgolette; sono obbligatorie, invece, nei rinvii che punteggiano un testo tecnico e scientifico e in genere nei rinvii numerici: «Gli amministratori devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dall’atto costitutivo con la diligenza del mandatario (1710) e sono solidalmente (1292) responsabili verso la società dei danni derivanti dall’inosservanza di tali doveri (2393) […]» [Codice Civile, art. 2392].
tra il '78 ed il '95 fui programmatore di professione; e mi capitò d'innamorarmi delle parentesi – talmente tanto che ancor oggi sento moltissimo la mancanza dello strumento che forse è il più tipico negli editor di sorgente: il controllo di dove e se le parentesi chiudono
oramai io non riesco più a farne a meno … (forma mentis?)
visto che il Mattei lo ha citato nel suo intervento, qui un'intervista all'estinto giovane Aaron Swartz:
10 luglio 2012
Android dice dove sei anche col Gps spento
adnkronos.com/.../...
Si veniva condannati.
Motivo: meglio che non si leggesse cosa c'era scritto, la gente avrebbe potuto pensare con la sua testa.
Questa fa il paio con i "nuovi" programmi scolastici.
Ho figli dalle elementari alle superiori, e mi stupisco sempre della loro "ignoranza".
Anche quelli "bravi", cioè che passano con il massimo dei voti, non sanno un cazzo!
NON vengono insegnate più Storia, Geografia e diverse altre cose.
Arrivano alle medie inferiori senza nemmeno aver studiato la Storia Romana.
Assurdo, io studiai Cesare in seconda elementare, questi non sanno proprio chi sia.
Sembra una cavolata, ma non conoscere la Storia ti porta a non avere idea di quello che è successo, e potrà succedere di nuovo.
Ai tempi dei Romani hanno fatto Guerre civili, fra patrizi eplebei, e fra liberi e schiavi, hanno sùbito invasioni straniere, dittature etc.,e non gli viene detto nulla.
Ignorare chi sei e dove vivi ti fa accomunare praticamente ad una ameba senza un idea
del mondo che ti circonda.
Che la storia non fosse più insegnata, ne presi coscenza già una ventina di anni fa, quando mi accorsi
che tutti i miei nipoti che facevano le elementari non conoscevano nessuno dei personaggi della storia
degli antichi romani.
Chi era Muzio Scevola o chi era Catone il censore? Bohhhh era la risposta.
Ora scopro che hanno anche eliminato la geografia.
Avere un idea di com'è fatto il mondo si vede che non è più considerato tanto importante.
Eppure, l'impronta di CO2 dei malgasci, è di 125 kg/anno! Gli italiani (dopo la crisi, prima era anche peggio), 5 tonnellate/anno; gli amerikani 10 tonnellate.
Un malgascio consuma 1/40 degli italiani. Tutto il consumo dei malgasci equivale a circa 400.000 italiani, su di una superficie doppia.
Ma vi rendete conto?
più i sistemi operativi sono recenti e più li fanno per violare ogni più piccolo spazio di privacy rimastoci