di Elena Alquati

La chiamano la scienza del “Bliss Point”, concetto coniato dallo scienziato alimentare Howard Moskowitz che riguarda il perfetto equilibrio tra dolce, salato e grasso al fine di creare sapori irresistibili che innescano reazioni chimiche creando dipendenza nel consumatore. Una scienza che ha rivoluzionato la nostra conoscenza del cibo, cancellando millenni di evoluzione, di tradizione, di storia e cultura alimentare.

Nel momento in cui l’industria alimentare ci ha convinto che potevano occuparsi loro della nostra alimentazione, la produzione di prodotti accattivanti ricchi di sapore, giusta consistenza e praticità, hanno preso piede in modo esponenziale.

Io l’ho definito il “Cavallo di Troia” dell’industria alimentare! Una metafora per niente fuori luogo, anzi. Un’espressione entrata a far parte, sia nell’uso letterario, sia nel lessico comune, e sta per indicare uno stratagemma con cui penetrare le difese. Proviamo a pensarlo pieno zeppo di cibi ultra processati, con un marketing spietato come arma di attacco (soprattutto se il prodotto è indirizzato ai bambini), le confezioni tutte colorate e le scritte di approvazione scientifica: altro che penetrare le difese del consumatore ignaro!

 Solo tre ingredienti: Sale, Grasso, Zucchero1

La Rivista Addiction ha recentemente pubblicato uno studio incentrato sui cibi ultra – processati in cui emerge quanto la potente combinazione di zucchero, sale e grassi, invogli le persone a desiderare di mangiarne in continuazione senza possibilità di decisione propria.

Gli scienziati dell’industria alimentare sono oggi in grado di creare una serie di combinazioni sensoriali che testano direttamente sui consumatori, così da identificare quali di queste combinazioni possano suscitare le migliori risposte possibili da parte del pubblico di riferimento.

Un processo che comporta meticolosi aggiustamenti nei livelli di zucchero, sale e grassi, e che, grazie all’utilizzo di esaltatori di sapidità e additivi sofisticati, possono ulteriormente intensificarne le sensazioni di gusto desiderate. Così, le multinazionali del “food”, non solo hanno iniziato a produrne grande quantità, ma continuano a migliorarne le prestazioni con l’obiettivo di rendere questi prodotti sempre più irresistibili.

L'impatto sul corpo umano e sul cervello2

Questi cibi “progettati” hanno una peculiarità fondamentale, dirottano il sistema di ricompensa del cervello grazie alle differenti combinazioni di zucchero, sale e grassi, innescando il rilascio di dopamina, un importante neurotrasmettitore con funzione di controllo sulla sensazione del piacere, sulla ricompensa, su alcune facoltà cognitive e sulla capacità di attenzione. L’ondata di dopamina prodotta dal consumo di cibi ultra – processati, crea un senso di euforia nel consumatore, incoraggiandolo a una ripetuta assunzione con il conseguente sviluppo alla dipendenza.

Purtroppo, nel tempo, provocano una serie di effetti collaterali per la salute che vanno ben oltre il solo problema dell'aumento di peso. Gli alti livelli di zucchero, sale e grassi, contribuiscono a una serie di malattie croniche quali, oltre all’obesità e alla gestione del peso: 

  • Diabete di tipo 2;
  • Malattie cardiovascolari;
  • Alcuni tumori.

Le preoccupazioni manifestate dal mondo scientifico (o ameno da quella parte libera da conflitto d’interessi) per le potenziali conseguenze sulla salute causate da questi prodotti, richiederebbe maggiore attenzione da parte dei governi di tutto il mondo.

Inoltre, la “progettazione” di prodotti alimentari attraverso la scienza, che compromette la salute del consumatore per motivi di lucro, solleva anche interrogativi significativi dal punto di vista etico e sulle sue implicazioni morali.

L’intervento politico è diventato essenziale

Le più alte cariche istituzionali e scientifiche stanno lavorando per implementare governance utili a gestire una situazione ormai fuori controllo. 

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, ad esempio, con il progetto CO-CREATE ha preso in esame il problema dell’obesità adolescenziale in Europa, ed è nato per esaminare e monitorare quanto, i governi di tutta Europa, riconoscano l’importanza che ricoprono alimentazione e stile di vita quali fattori chiave per la salute del proprio popolo. Purtroppo, da un recente report, l’Italia non ha mostrato interesse nel risolvere il grave problema che riguarda sovrappeso e obesità dei nostri giovani

D’altronde sino a che il nostro governo decide di rappresentare la nazione proprio con uno di questi prodotti dannosi alla salute, con tanto di confezione azzurra e bandiera, dichiarandolo un’eccellenza italiana, ha già dimostrato quali sono le sue intenzioni politiche in merito.

Intanto il primo di luglio dovrebbe entrare in vigore la “Sugar Tax”, puntualmente rinviata di anno in anno, ma l’industria delle bevande zuccherate è già sul piede di guerra. Noi potremmo fare molto, ma non solo continuiamo a permettere che le multinazionali del cibo aumentino i loro volumi d’affari, non abbiamo nessuna consapevolezza del danno che si sta perpetrando sia alla nostra cultura alimentare sia a tutto il sistema agroalimentare italiano, per non parlare del futuro delle giovani generazioni.

Elena Alquati 

Esperta di alimentazione per la prevenzione, ha collaborato per molti anni con il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori, allora sotto la direzione del Dr. Franco Berrino, nei progetti Diana, ricerche che hanno studiato la correlazione tra alimentazione e cancro. Operatore di medicina tradizionale cinese Tuina, dietetica e dietoterapia cinese con attestato acquisito alla scuola MediCina di Milano in collaborazione con l’università di Nanchino in Cina e riconosciuto dall’OMS. Autrice di due libri pubblicati con Giunti: Nutrire il corpo e la mente e Nutrire la bellezza, quest’ultimo tradotto in russo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 Altre ricerche scientifiche

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34647997/

https://www.thelancet.com/journals/lanepe/article/PIIS2666-7762(23)00190-4/fulltext

https://www.nature.com/articles/s42255-025-01226-9

1 Grassi, dolci, salati – Michael Moss - Mondadori

2 Cibi ultra processati – Chris van Tulleken – Vallardi editore

Comments  
Loro sono bastardi dentro, pero' qui non vedo proprio la "necessita' dell'intervento politico".
Si tratta di prodotti ultraprocessati che fanno male, e SI SA.
Ecco magari si dovrebbe garantire l'informazione, nel senso che l'etichetta deve specificare bene gli ingredienti, e non ci devono essere certificazioni di salubrieta' fasulle. Anche se sarebbe ora che la gente iniziasse a rendersi capace di valutare da se', e si prendesse la responsabilita' delle proprie scelte.

Quelli che credono all'etichetta "prodotto salutare", sono gli stessi che credono a "il vaccino e' sicuro", e, francamente, possono anche andare a incularsi.
@bandit #1
Anni fa, una ventina sicuramente, non mi ricordo su quale libro e per quale esame, lessi una frase che non dico che mi cambiò il mondo, ma sicuramente contribuì (cito a memoria):
"Nel paese più ricco del mondo, i più grassi sono i più poveri."

... A quest'ora non ce la faccio ad elaborare oltre, ma in realtà, l'intervento Politico è necessario perché politica è la causa.
Qua non è solo un discorso di domanda e offerta della serie: "Io vendo hamburger, ma nessuno ti punta la pistola alla tempia per mangiare da me".
La cultura della società dell'hamburger è stata propagandata per mera opportunità politica e che non si ferma al ketchup e la cocacola.
Nel locuzione "fast food" la parola principale è "fast".
Tossicodipendenza alimentare. Questa è droga, non la cannabis.
#2 El_Barbudo

L'intervento politico: ma cosa dovrebbe fare, oltre a garantire un'informazione decente?
Se iniziamo con il proibizionismo vedo guai in vista.
La cultura, dici tu. Ok, ma come la fai la cultura, con le leggi?

E' cultura anche quella di imparare a scegliere, e dire no a quelle cazzo di patatine fritte. Altrimenti siamo sempre li: un gregge che si fa trascinare ora di qua', ora di la'.

E la stessa cosa vale per l'informazione / le notizie: un approccio e' quello del filtro dell'autorita' che "ti garantisce contro le fake news", un altro e' quello in cui sei TU a dover discernere nell'inevitabile marasma in cui tutti possono dire tutto. Va da se' che e' molto meglio il marasma della censura.
Attenti che per il nostro bene magari potrebbero considerare necessario correggere le ricette dei vari MC o Burger King e pensare che aggiungere un pó di farina di grillo o di camole della farina sia cosa buona e giusta. Piú Acheta piú dieta.
Ti ci scappa pure lo slogan.

Chi mangia merda volontariamente prenda atto delle conseguenze, senza che la longa manu dei nostri politici intervenga anche lí.
Sta a vedere che per evitare il consumo eccessivo di grassi mi proibiscono il consumo di carne d'agnello, sai mai.

Occhio che aprono una finestra di Overton grande come una casa con un tema come questo.

Quote:

#1 bandit: Loro sono bastardi dentro, pero' qui non vedo proprio la "necessita' dell'intervento politico".
Si tratta di prodotti ultraprocessati che fanno male, e SI SA.

Capisco la necessità impellente di difendere sempre e comunque il libbero mercato, però anche basta criminalizzare i consumatori.
I consumatori sono indifesi e in balia dell'industria (in questo caso alimentare), che notoriamente non ha scrupoli. Chi dovrebbe prendere la loro parte?
Anche una persona ben informata fa fatica a non essere irretita, figuriamoci la casalinga di Voghera o -ancor di più- i suoi figli.

I loro metodi li conosciamo: non si tratta solo di bombardare di pubblicità (rivolta spesso ai bambini) ma anche di azzerare il dibattito e manovrare la ricerca scientifica.
Jama: medici pagati da 50 anni per mentire sullo zucchero
Bello eh quando taroccano gli studi per dirottare la causa delle malattie cardiache coronariche dal saccarorosio al terribile colesterolo! Per non parlare del ruolo degli zuccheri nei tumori.

E il problema non è neanche solo lo zucchero. Anche tra i più informati, in quanti conoscono l'acrilammide?
Acrilammide: la sostanza cancerogena che mangiamo tutti i giorni
Questa sostanza che si forma quando quando gli zuccheri o gli amidi vengono cotti oltre i 120° e che rende (se possibile) ancora più invoglianti gli zuccheri, è una sostanza neurotossica, genotossica e cancerogena. Perciò viene gentilmente offerta dall'industria a tutti, in particolare ai bambini.
A te pare normale, a me no.
Altrimenti vendiamo nel market la cocaina e l'eroina, tanto si sa che fanno male!

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#5 lysmata: Attenti che per il nostro bene magari potrebbero considerare necessario correggere le ricette dei vari MC o Burger King e pensare che aggiungere un pó di farina di grillo o di camole della farina sia cosa buona e giusta.

Il punto è che già lo stanno facendo dicendo che è per il nostro bene. Traduco: il punto è che del nostro bene non gli frega niente, gli frega solo del bene degli industriali.
E' lì il problema.

Se vuoi, si ripropone il dibattito sullo Stato: c'è chi pensa che, dato che quello che abbiamo non fa i nostri interessi ed è anzi è nostro nemico, allora tanto varrebbe abolirlo (mettendoci così direttamente in mano a chi manovra quello Stato nemico). Poi, come gli ultimi giapponesi, c'è ancora chi, come me, pensa che l'unico modo per uscirne sia riprendere le redini dello Stato e riportarlo dalla nostra parte.
Zagreus

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Capisco la necessità impellente di difendere sempre e comunque il libbero mercato, però anche basta criminalizzare i consumatori.

Ho detto che devono prendersi la responsabilita' delle proprie scelte.
Perche' hai detto che li avrei criminalizzati? Ti sfugge la differenza?


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I consumatori sono indifesi e in balia dell'industria

Se questo e' il problema, sara' bene che i consumatori imparino a difendersi.


Quote:

I loro metodi li conosciamo: non si tratta solo di bombardare di pubblicità (rivolta spesso ai bambini) ma anche di azzerare il dibattito e manovrare la ricerca scientifica.

Gia', e siccome fanno queste cose, avranno difficolta' a mettersi il politico e il difensore in tasca, secondo te?
Poi vedo che hai gia' risposto a Lysmata:

Quote:

il punto è che del nostro bene non gli frega niente, gli frega solo del bene degli industriali.

Appunto, e quindi come facciamo, se il politico-difensore non ci difende?


Quote:

Altrimenti vendiamo nel market la cocaina e l'eroina, tanto si sa che fanno male!

Se e' per quello ci vendono anche il detersivo, e se lo bevi fa male. Come mai la gente non beve il detersivo profumato alla camomilla, forse e' grazie alla presenza di qualche difensore che gli ferma la mano? O forse perche' lo capiscono da soli?

Acrilammide: giusto quello che dici.
Scrivilo sugli ingredienti che c'e', e quanto ce n'e'.
Ma non la risolvi al supermercato, appunto perche' e' legato alla cottura.

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l'intervento Politico è necessario perché politica è la causa.


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Se iniziamo con il proibizionismo vedo guai in vista.

Visto che l'obiettivo della politica NON E' il nostro bene, credo che meno la politica s'immischia meglio sarà per noi.

Quote:

#8 bandit: Ho detto che devono prendersi la responsabilita' delle proprie scelte.
Perche' hai detto che li avrei criminalizzati? Ti sfugge la differenza?

Argomento vuoto e superficiale. La responsabilità la puoi pretendere solo se informi correttamente, cosa che non accade e anzi accade il contrario.
Quindi scarichi sul consumatore una responsabilità che non può avere, tanto per sollevare l'industriale dalle sue responsabilità.
Criminalizzare, nel contesto, significa condannare moralmente il consumatore. Non hai una laurea in chimica e non ha perso giorni a studiare paper scientifici né ore a far la spesa leggendo tutti gli ingredienti potenzialmente nocivi? Allora puoi morire di cancro, te la sei cercata!

Quote:

E io come faccio a scegliere, ho poteri divini?

No, semplicemente non sei abbastanza informato da sapere quante porcherie ancora ti mangi.

Quote:

Gia', e siccome fanno queste cose, avranno difficolta' a mettersi il politico e il difensore in tasca, secondo te?

Non posso credere che sei davvero così ingenuo da non sapere come gira il mondo. Queste cose le fanno già oggi, è la normalità. Forse non hai presente che cosa è davvero Bruxelles.

Quote:

Appunto, e quindi come facciamo, se il politico-difensore non ci difende?

Pensavo si capisse dal prosieguo. Ad esempio tornando a parlare di politica, a fare politica e andando dentro quei caxxo di seggi a mettere crocette.

Quote:

Se e' per quello ci vendono anche il detersivo, e se lo bevi fa male.

Secondo argomento vuoto e superficiale. L'uso improprio del detersivo c'entra meno di zero. Se metti in commercio un prodotto alimentare, un consumatore si aspetta come minimo che 1) non produca assuefazione come una droga 2) non sia tossico e cancerogeno.
Ragionando come te saremmo ancora ai tempi dell'Eternit e delle vaccinazioni obbligatorie.
Oops...
7 Zagreus

quel per il nostro bene nel mio messaggio era evidenziato in corsivo nel tentativo di sottolinearne il sarcasmo con cui lo scrivevo.

Quel che tu dici é corretto a metá, imho.

Anni fa uscí un film, Fast Food Nation, che sosteneva con ragionevolezza quel che tu dici. Ma é qualcosa che in un paese come l'Italia non credo possa avere lo stesso valore che coi gringos.
Andare in un supermercato oggi e uscire con 20 o 30 ultraprocessati nel carrello non é poi cosí differente a bere 10 birre e poi mettersi alla guida. Non c'é bisogno (o non ce ne dovrebbe essere, credo) che ci si dica che non é una grande idea. Invece di limitare il cittadino che limitino i produttori di ultraprocessati, se hanno tanto a cuore la nostra salute.
Zagreus

Quote:

Argomento vuoto e superficiale. La responsabilità la puoi pretendere solo se informi correttamente, cosa che non accade e anzi accade il contrario.

Ma hai letto il mio post?


Quote:

Ragionando come te saremmo ancora ai tempi dell'Eternit e delle vaccinazioni obbligatorie.
Oops...

Vedo che hai capito perfettamente quello che dico! :hammer:


Quote:

tornando a parlare di politica, a fare politica e andando dentro quei caxxo di seggi a mettere crocette.

Ah, ok.
Ne usciamo con le crocette.
Ok ok ok.


Quote:

No, semplicemente non sei abbastanza informato da sapere quante porcherie ancora ti mangi.

E tu come fai a sapere quello che mi mangio io? :-o


Quote:

Se metti in commercio un prodotto alimentare, un consumatore si aspetta come minimo che...2) non sia tossico e cancerogeno.

La dose fa il veleno...
Oppure togli pure l'80% dei prodotti in vendita, e sono stato stretto.

PS - per correttezza, segnalo che avevo editato il mio post e avevo tolto questa frase:

Quote:

E io come faccio a scegliere, ho poteri divini?

Lo segnalo perche' ho visto che nel frattempo tu la hai citata, anche se non cambia nulla della sostanza di quello che ho detto.
Prendendo atto che i governi NON vogliono il bene dei cittadini cosa dovremmo aspettarci da tali soggetti ? Non saranno certo codesti ad avvertirci di non assumere questi prodotti deleteri , in più consideriamo la lobby dell’indùstria alimentare che certamente foraggerà i “ beneamati “ onirevoli . Oggi come oggi quindi è divenuto basilare assumersi le proprie responsabilità su tutte le questioni dalla salute all’economia per cui siamo noi in primissima battuta a dover aprire gli occhi e difenderci dal cibo spazzatura, altrimenti non se ne esce vivi aggiungo.
#11 lysmata
Sicuramente non siamo ai livelli statunitensi (per fortuna). Il trend però è quello: con la massificazione e la trasformazione della nostra società negli ultimi 50 anni, anche la nostra alimentazione è cambiata parecchio. Non siamo come loro ma ci avviciniamo sempre più. I giovani in particolare. Quello che mangiano E quello che bevono.
Poi c'è anche tutto un discorso che riguarda la povertà in questo paese, che è triplicata in 10 anni: non è che tutti hanno la possibilità di mangiare le cose più sane, il biologico e il non-processato. Ovviamente il junk food costa meno.
Qualcuno magari penserà: "Sei povero? Te la sei cercata e ringrazia che c'è il junk food!"
Non immagini quanto mi avviliscono questi ragionamenti.

No, il problema è che chi abbiamo eletto per rappresentarci deve tornare a rappresentare noi, non quelli là.


Quote:

Andare in un supermercato oggi e uscire con 20 o 30 ultraprocessati nel carrello non é poi cosí differente a bere 10 birre e poi mettersi alla guida.

Non mi pare che il problema siano solo gli ultraprocessati. I biscotti per colazione per te sono ultraprocessati? Le fette biscottate? Un tè in lattina? Succhi di frutta? Yogurt?
Sai che fatica trovare uno yogurt senza zucchero?

Quote:

#9 zeppelin: Visto che l'obiettivo della politica NON E' il nostro bene, credo che meno la politica s'immischia meglio sarà per noi.

Te la giro così:
Visto che l'obiettivo di QUESTA politica NON E' il nostro bene, stai tranquillo che s'immischia sempre. Anche quando apparentemente non s'immischia, non lo fa certo per noi.

Quote:

#3 ildivergente: Tossicodipendenza alimentare. Questa è droga, non la cannabis.

Infatti in base a questo studio del 2007
Intense sweetness surpasses cocaine reward
fatto sui ratti, si è verificato che lo zucchero dia più assuefazione della cocaina.
Anche i ratti "tossici" preferivano lo zucchero al farsi una dose.
@redazione
A tal proposito qualche anno fa mi ero segnato un bel servizio del VERO GIORNALE.
Ho fatto un po' fatica a ritrovarlo. Dal sito Affari Italiani non è più visionabile. Dall'archivio di contro.tv si rimanda qui su LC. Alla fine l'ho trovato su RinascimentoItalia.
Eccolo, consiglio a tutti di vederlo perché è molto interessante:
Speciale tg: Drogati di zucchero
... conoscenza, educazione, ponderazione ma soprattutto volontà...
... come fare e cosa scegliere? Facile, puoi mangiare tutto quello che vuoi, l'importante è evitare alcune cose basilari che fanno male, quindi:
... niente zucchero...
... niente sale...
... niente latte e derivati...
... niente farine...
... niente carne...
... niente pesce...
... niente pollo...
... niente cibi processati...
... niente cibi cotti oltre i 40°...
... niente bevande alcoliche...
... niente caffè...
... niente bibite zuccherate...
... niente fritti...
... niente cibi con conservanti...
... niente...
... niente di tutto ciò che puoi trovare nei supermercati, al 99,9%...

... chevvitadimmmerda, triste grama e affamata, se togli ed elimini tutto questo cosa resta? Come puoi sopravvivere? Come puoi godere del cibo che ti deve nutrire?...

... facile, con tutto il resto!...
... ci sono un'infinità di cibi naturali, sani, freschi, crudi, appetitosi e buonissimi che puoi trovare in un'ortofrutta biologico e preparare con ricette tradizionali, nuove o da inventare che dipendono dai tuoi gusti personali... e poi impara a curare il tuo orticello... :-D
... noi lo stiamo facendo da molti anni (almeno 30) e credo che non siamo ancora morti. Come è possibile fare davvero questo? Non lo so, ma si può fare, e senza nessuna aggiunta di additivi alimentari...
... credo che un giorno moriremo anche noi, ma saremo stati felici e soddisfatti della nostra dieta alimentare, davvero non ci manca nulla, e senza medicine nè medici nè vaccini...
... potete dire e credere e pensare quello che volete ma questa è la nostra realtà... funziona, o almeno finora ha funzionato...
... siamo passati dalla dieta tradizionale onnivora a questo tipo di alimentazione in modo graduale e costante, e non perché non fossimo contenti o appagati, la cucina era ed è la nostra passione, ma per curiosità e per ricerca di ciò che può farci stare meglio...
... niente pesantezza...
... niente cali di glicemia...
... niente dipendenze...
... niente bruciori di stomaco...
... niente problemi se si salta un pasto...
... niente insonnia per difficoltà digestiva...
... niente sonnolenza postprandiale...
... niente sete insaziabile...
... niente problemi di sovrappeso...

... come madre natura ci ha creati e predisposti per il nostro cibo specie-specifico... SI... PUÒ... FARE!!!...

... o cacchio, mi chiedo come faccio ad essere ancora vivo... :-D
... e ancora:
... senza tv...
... senza smartphone...
... senza fumo...
... senza alcool...
... senza tossicodipendenze...
... senza lavoro fisso...
... senza relative rotture di coglioni :-D

... quindi la parola magica è: volere è potere, basta deciderlo...
... ma voi continuate a fare la vostra strada sicura e tradizionale, non badate a quello che sto sperimentando. Forse ci sentiamo domani. Buonanotte... :pint:

Quote:

#12 bandit: Ma hai letto il mio post?

Sì. Le "certificazioni di salubrieta' fasulle" a casa mia si chiamano frodi e andrebbero sanzionate. L'etichetta da sola non basta. Tutta fuffa per scaricare la responsabilità sul consumatore. La natura del consumatore è consumare, non puoi dargli un prodotto cancerogeno e dirgli "stai attento, però, mi raccomando, eh!". Siamo seri.


Quote:

Vedo che hai capito perfettamente quello che dico!

Non te ne sei accorto ma era un trappolone. :hammer:
Ok, ammettiamo ci sia la libera scelta sui vaccini. Ora chi dovrebbe informare correttamente sui rischi e benefici? Big-pharma? Per favore.
Per non parlare del "vaccino" C19. Quello per me va semplicemente ritirato dal mercato, non deve esistere nessuna libertà di scelta per un prodotto simile.


Quote:

Ah, ok.
Ne usciamo con le crocette.
Ok ok ok.

Esattamente.
Crocette.
Per una sanità pubblica. Per una scuola pubblica. Per una ricerca pubblica.
Pubbliche e indipendenti dalle lobby. Non possiamo demandare la ricerca ed il controllo, ad es. sui medicinali o sui prodotti chimici, agli stessi che li producono. Per non parlare delle commistioni tra gli enti regolatori e le industrie che dovrebbero essere controllate. Per questo e per altri mille motivi l'UE è una fogna da cui dobbiamo uscire.
Crocette.


Quote:

La dose fa il veleno...
Oppure togli pure l'80% dei prodotti in vendita, e sono stato stretto.

Infatti se metti insieme il punto 1) e il punto 2) scoprirai un circolo vizioso in cui l'assuefazione ti porterà sempre e comunque a superare la dose del veleno.
Tanto per non restare sul vago, ad es. parlando di acrilammide, l'EFSA ammette che non c'è una dose sicura ma ne indica una con effetto trascurabile: 0,17mg/Kg di peso corporeo/giorno. Essendo cancerogeno, si applica l'approccio del margine di esposizione (MOE), ovvero questa dose trascurabile bisogna dividerla per 10.000 per avere una maggiore sicurezza. Facciamo due conti: per un uomo di 60kg la quantità che si presume sia innocua è (0,17 x 60)/10.000 = 1mg/giorno.
Per raggiungere questa dose basta 1g di patatine chips oppure 3g di patate al forno oppure 4g di biscotti. Non penso ci sia bisogno di commentare.
Per un bimbo di 5kg basta 1g di biscotto Plasmon Primi Mesi per superare di 4 mila volte la soglia sicura.

Non sto dicendo necessariamente di togliere i prodotti in vendita, ma di mettere dei paletti (che tra l'altro già ci sono per mille altre cose), delle soglie massime, ecc.
ZUCCHERI, GRASSI, SALI E VIZI
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti. :pint:
Forse si può vivere qualche anno in più rinunciando a:
zucchero, sale, latte e derivati, farine, carne, pesce, pollo, cibi cotti oltre i 40°, bevande alcoliche, caffè,fritti, ma sai che noia! 8-)
Trovo ottima la scelta dell'autoproduzione, che in parte cerco di praticare, ma non rinuncerei mai ad una buona pizza, al pesce fresco alla griglia, ad un filetto, ad un bel piatto di spaghetti, etc...
Se è vero che i pesci vivono in mari inquinati, che male vivono e male vengono nutriti gli animali da allevamento (se non sono i tuoi), è anche vero che tutto ciò che cresce in natura, pur da te coltivato, viene innaffiato con acque contaminate e polveri sottili che puntualmente vengono rilasciate in atmosfera dai nostri simpatici piloti, e non solo (vedi le emissioni).
Quindi se da un lato coltivando da sè, o rivolgendosi al Bio, forse, si limita l'uso di concimi e pesticidi, e si segue la stagionalità, dall'altro tutto fa parte della stessa catena alimentare.
Ed è chiaro, per chi fa l'orto da più di 50 anni, che quello che si raccoglie oggi, non è lontanamente somigliante a ciò che si raccoglieva qualche decennio fa. Ne in qualità, ne in quantità.
Tralasciamo in questa fase l'elettromagnetismo, ed i gloriosi anni della guerra fredda, in cui si giocava a chi sparava il petardo più grosso, tralascerei anche gli anni degli incidenti nucleari del settore energetico, e le microplastiche che respiriamo e beviamo...Insomma credo che rinunciare a tutto sia una buona scelta per il boicottaggio selettivo, ma pensare di essere al riparo da contaminazioni è una mezza/totale illusione.
Però, tutti quelli che vivono con meno, che producono per se, che fanno scelte contro al sistema industriale di massa, sono una preziosa risorsa da cui imparare. :pint:
P.s. molti dei prodotti che si usano e sono consentiti in agricoltura biologia sono di derivazione sintetica. Quindi chi ti vende un prodotto bio, pptrebbe, averlo coltivato, a norma di legge, con prodotti di sintesi consentiti. Ne conosco molti di questi prodotti. Il bio esiste (in parte) solo se te lo coltivi tu. I negozi bio offrono qualche fondato dubbio.
LA SPAGNA INDICA LA STRADA GREEN
In base al Real Decreto 637/2021, chi alleva galline per uso domestico in Spagna deve registrarle con il pretesto di rispettare specifiche norme sanitarie. Anche se non c’è vendita, chi consuma uova autoprodotte senza autorizzazione rischia sanzioni da 600 a 3.000 euro.
Non è solo burocrazia. È un colpo diretto all’autosufficienza alimentare. Non puoi più nutrirti dei frutti del tuo cortile: devi comprarli dalle aziende omologate. Chi mangia le proprie uova oggi è considerato un criminale che mette a rischio la “sicurezza alimentare”.
Ti impongono dove acquistare, cosa mangiare e presto come pagare. Con le valute digitali (CBDC) ogni spesa sarà tracciata, limitata, programmata. L’obiettivo non è nutrirti: è schiavizzarti.
www.maurizioblondet.it/.../
per fortuna in Europa la tossicodipendenza alimentare non ha mai raggiunto il livello USA (parlo di obesità media, non casi clinici isolati).

Sull´altra sponda, quella del salutismo, osservo tuttavia una strada alquanto impervia. Anche in senso estremamente positivo possiamo riscontrare casi parecchio isolati, vedi la figura del culturista vegano, ma si tratta appunto di casi rarissimi, e dal canto mio tanto di ben venga / cappello se tu riesci a sfoggiare la tartaruga a 50 anni nutrendoti di carote, zucchine funghi e melanzane magari preparate a mo´di bistecca.

Le mie dipendenze per fortuna si assestano a livello olfattivo, il profumo della Fiesta, regina del giancfud industriale, fosse per me dovrebbe diventare patrimonio dell´umanitá :-D

Ammetto anche che lo scorso marzo-aprile ho osservato un regime abbastanza ferreo, lo zucchero lo assumevo solo dal croissant della colazione, per il resto durante la giornata zero. Ad oggi non saprei neanche dire se ne sia valsa la pena, la mia salute non é né migliorata né peggiorata, ma l´umore ne ha sicuramente risentito, 2 mesi di senso di frustrazione e voglia di andare a letto con le galline (non per sonno, ma per vivere il più passivamente possibile) a manetta proprio.
@ veljanov

Quote:

ben venga / cappello se tu riesci a sfoggiare la tartaruga a 50 anni nutrendoti di carote, zucchine funghi e melanzane magari preparate a mo´di bistecca.

Beh anche io modestamente, bevendo una buona birra quotidianamente, ho la tartaruga. E non mi faccio mancare nulla. Si è vero si è girata dal lato del carapace, ma è li, che si gode ogni sano vizio, finchè consentito dagli acquisti non ancora smart traccati. :hammer:

Quote:

Ammetto anche che lo scorso marzo-aprile ho osservato un regime abbastanza ferreo, lo zucchero lo assumevo solo dal croissant della colazione, per il resto durante la giornata zero. Ad oggi non saprei neanche dire se ne sia valsa la pena, la mia salute non é né migliorata né peggiorata, ma l´umore ne ha sicuramente risentito

Concordo. Ci sono zuccheri in natura di ottima qualità. Quindi basta usarne poco, e di qualità. Non raffinato bianco. Idem per le farine. I grassi. Etc..io non mi priverò di nulla. Starà attento alla qualità, e cercherò di comprare il meno possibile dalle grandi distribuzioni e nel settore del preconfezionato. Saluti.
Breve Ot:
Se non ricordo male vivi in Teutonia. Ho sentito che, da quelle parti, i prezzi dei carburanti variano nel corso della giornata. Costando di più la mattina, quando tutti devono usare i mezzi per andare al lavoro, e scendono man mano che si fa sera. Furbi. Ma per aggirare il problema basta rifornirsi all'ora giusta. Un pò come in borsa. La società del trading diventa reale.
#23 Archiproblem

quanto alla benza esatto, a Berlino come nel resto della Germania toccherebbe falla poco prima de cena, costa meno e non si va a letto col mappazzone nella panza :-D

d´altro canto provo un certo fastidio per sta specie de trend permissivista www.youtube.com/shorts/ROb-Jit0ACI

bisogna mettersi in testa che la genetica fa il grosso del proprio destino, tant´è vero che sul tubo a livello internazionale si trovano anche casi come questo: www.youtube.com/watch?v=JVudXpHNnVk - e non mi si racconti che resta magro perché se sfonna mpalestra... :roll:
I cibi processati sono da evitare senza dubbio, detto questo io personalmente credo nell'equilibrio e nel buon senso, un po di quello che mi piace senza eccedere e soprattutto attività fisica tutti i giorni.

Se tu Cassandro riesci a essere felice con il tuo stile di vita hai fatto bingo.
La psiche è essenziale se psicologicamente soffro per il regime almentare troppo rigido il corpo ne risente.

Sicuramente la volontà è tutto ma ci vuole uno scopo che abbia senso.
Spiace dirlo,ma ancora una volta il problema è a monte o a valle..il problema sta nel crollo dei valori morali,il profitto,il Business,fare soldi in fretta,supera tutto,basta partecipare a una riunione aziendale nel settore delle vendite e ci si rende conto che tutto ruota intorno ai soldi,occorre sempre e comunque fare una piccola percentuale di profitto in più rispetto all'anno prima,i dati a confronto obbligano ad alzare sempre e comunque l'asticella delle vendite,che si tratti di tecnologia,di cibo o di qualunque porcheria l'umano consumi,bisogna fare di piu e di più e ancora di più,per le multinazionali e a seguire le piccole realtà aziendali e commerciali che ne imitano i metodi,l'obbiettivo è la crescita infinita e il conto economico,nelle piccole realtà famigliari come tante ce n'erano in Italia,molte sono scomparse e quelle sopravvissute come scimmie stupide ne imitano i metodi,inseriscono AD che arrivano dalle multinazionali,lautamente pagati che usano gli medesimi schemi che hanno imparato e che applicano drasticamente ovunque vadano,stanno due tre anni poi inevitabilmente vengono allontanati senza risultati ma non prima di essersi arricchiti con uscite spesso sopra i 5 zeri,ma ormai il danno è stato fatto,quando entrano in Aziende di carattere famigliare o sane,si portano dietro spesso squali come loro dove la parola d'ordine è "Profitto" a tutti costi,molte delle Aziende che lasciano si avviano verso il fallimento o peggio ancora vengono acquisite da giganti del settore..moltiplicate tutto a livello mondo,è abbiamo la fotografia perfetta del nostro sistema di Merda in cui ci hanno infilato.
Gente davanti alle serie TV che ordina cibo spazzatura portato da schiavi che pedalano dentro città sporche per portare cibo spazzatura a consumatori compulsivi che mangiano mentre spesso guardano la guerra in diretta,tanto è lontano da noi pensano,intanto organizziamo il nostro weekend o le nostre ferie possibilmente con voli low cost e vacanze da supermercato in Overturism.
Giravo per le strade di Lisbona poco tempo fa,e sono rimasto impressionato nel vedere Singalesi nelle botteghe e fuori dai Ristoranti del centro intenti ad attirare turisti per cenare in quei Ristoranti,mi sono domandato come fosse possibile tutti questi stranieri nei Ristoranti,poi mi sono informato e ho capito che si tratta di semplice manovalanza a basso costo,ancora una volta profitto,Ristoranti che un tempo erano gestiti a livello famigliare,adesso in mano a grossi gruppi o multinazionali del settore che dopo il Covid hanno comprato locali e attività a sconto sull'orlo del fallimento,quando girate per le città Italiane,Venezia,Roma,Milano,fateci caso,vedrete più o meno la stessa cosa,tutto si sta omologando,Aeroporti tutti uguali,Centri commerciali con le stesse insegne che si tratti di moda o di cibo,ancora una volta il proffitto ha vinto,non cambiera assolutamente nulla per mano dell'uomo, fino al collasso destinato ad arrivare,basta unire i puntini,il tutto è collegato..
Auguri a tutti
Prima di parlare del genocidio palestinese, dobbiamo parlare del genocidio che le industrie farmaceutica, agroalimentare e del tabacco commettono da decenni.
Mi son perso qualche post, ma volevo chiedere se la famosa legge che proibisce gli alimenti nocivi la facciamo fare a un vegano oppure a un cheto-carnivoro.
2 persone in perfetta buona fede che lavorano per il nostro bene.
Alura? (Senza mettersi a discutere chi dei 2 abbia ragione, che non e' il topic qui).

Poi volevo chiedere cosa facciamo col sale.
Ciao a tutti:

io ho letto post che invitano i "consumatori a prendersi le loro responsabilitá".
Adesso, io vi porto l'esempio del Regno Unito, in cui i ragazzi in etá scolare sono tutti resi edotti dei pericoli dei "cibi ultraprocessati" (UPF in inglese).
Tuttavia, allo stesso tempo:
[0) chi paga un affitto o un mutuo é spesso molto tirato coi soldi, soprattutto se ha famiglia, e la pensione sociale é veramente misera...]
1) i cibi freschi, come carne, pesce, frutta e verdura, sono in genere molto cari, e con il prezzo di un chilo di frutta (che non riempe nessuno) ti compri `roba che riempe (dolci, biscotti, creme spalmabili)
2) il pane a cassetta del supermercato costa meno che qua, e molto meno del pane fresco (che costa come il "pane speciale" qua). Diciamo meno di 2 euro al chilo.
3) Londra, e anche altre cittá, sono strutturate in modo tale che la gente spessissimo fa il pendolare tra casa e lavoro, e deve prendere la macchina per fare la spesa. Questo riduce molto i tempi da dedicare a se stessi e alla famiglia, e cucinare seriamente richiede molto tempo.
4) a Londra ci sono formaggi economici (il cheddar costa spesso meno di 10 euro al chilo), ma sono due o tre (cheddar, brie, stilton); gli altri salgono rapidamente di prezzo arrivando fino ai 35-40 sterline al chilo per un formaggio che qui lo pagheresti un terzo.
5) stesso discorso con le uova. Ci sono quelle economiche, e quelle normali costano subito il doppio.
Insomma, esiste una filiera di "cibo per la gente normale" (che sono il 70% della popolazione) e una filiera per "i ricchi" (30%). Nella prima filiera vi sono cibi che sono veramente veramente economici, ma non si sa bene a quale prezzo, mentre il 70% della popolazione puó permettersi solo qualche assaggio dei prodotti della seconda filiera.
Quindi, ancorché il consumatore é informato e un po' di libertá di scelta ce l'ha, d'altra parte la maggior parte della sua alimentazione é per forza di cose gestita dalla grande distribuzione.
Vi sono fabbriche di baked beans grandi come 30 campi da calcio, e questo tipo di strutture esistono per tutti gli altri generi di prima necessitá inglesi.
Per questa ragione gli Inglesi li vedi sempre correre. Cosí smaltiscono il grasso in eccesso. Molti non hanno il tempo e il denaro per permettersi un'alimentazione sana e naturale.
Kent

Quote:

Prima di parlare del genocidio palestinese, dobbiamo parlare del genocidio che le industrie farmaceutica, agroalimentare e del tabacco commettono da decenni.

In questo "genocidio" ci sarei dentro anch'io, e ti garantisco che sto infinitamente meglio a tavola qui rispetto a come starei sotto le bombe a Gaza.
Ma cosa mi tocca leggere... :-(

Siamo arrivati ad equiparare una pessima maionese (che puoi non mangiare) con un colpo di cannone che ti spappola contro il muro. Allucinante.
enzosky


Quote:

In base al Real Decreto 637/2021, chi alleva galline per uso domestico in Spagna deve registrarle con il pretesto di rispettare specifiche norme sanitarie. Anche se non c’è vendita, chi consuma uova autoprodotte senza autorizzazione rischia sanzioni da 600 a 3.000 euro.
Non è solo burocrazia. È un colpo diretto all’autosufficienza alimentare. Non puoi più nutrirti dei frutti del tuo cortile: devi comprarli dalle aziende omologate. Chi mangia le proprie uova oggi è considerato un criminale che mette a rischio la “sicurezza alimentare”.

Se questo non ci fa cagare addosso A TUTTI, non so cos'altro possa farlo.
Questo articolo è indietro di circa 30 anni.
Nei primi anni '90 lavoravo in una delle tre maggiori multinazionali mondiali.
Fra i vari brevetti in corso d'opera, c'era ad esempio quello del grasso che non ingrassa (già allora l'obesità era percepita come un problema sociale, almeno negli USA).
Si, grasso che non ingrassa: modificato chimicamente in modo da non essere metabolizzabile, quindi in bocca la piacevole (...) sensazione di grasso restava, ma l'apporto calorico non c'era più.
E già allora la regolamentazione, nazionale e sovranazionale, per l'etichettatura, le diciture, la pubblicità, perfino la grafica delle confezioni alimentari era molto complessa, tale da giustificare un ufficio legale interno apposito per dirimerne le sottigliezze.
Sempre, ovviamente, con la solita utopia, cioè che lo stato regolamentasse il tutto per il bene del consumatore.
TRENTA anni fa.
Zagreus, io rispetto le tue speranze. Ma purtroppo, per la mia esperienza, sono illusioni.
La strada non è quella delle crocette.
"Non ci salvera' nessuno, dobbiamo salvarci da soli"
pero' davanti a un bancone del supermercato siamo gia' incapaci e dobbiamo chiedere aiuto a papa' Stato. Figuriamoci su tutto il resto.
#32 Primus eccetera
Non so com'è finita la storia del "grasso che non ingrassa" ma si conosce bene la fregatura dello "zucchero che non ingrassa": i dolcificanti bene che vada portano allergie, sempre quando non sono cancerogeni.


Quote:

E già allora la regolamentazione, nazionale e sovranazionale, per l'etichettatura, le diciture, la pubblicità, perfino la grafica delle confezioni alimentari era molto complessa, tale da giustificare un ufficio legale interno apposito per dirimerne le sottigliezze.

E' uno dei motivi per cui i mercati unici (ad es. UE) sono la manna delle multinazionali. Queste sovrastrutture servono a LORO, non ai popoli.


Quote:

Sempre, ovviamente, con la solita utopia, cioè che lo stato regolamentasse il tutto per il bene del consumatore.

Tu dici che sia una utopia, però prova a fare un raffronto tra un prodotto per il mercato statunitense e lo stesso prodotto per il mercato europeo. Scoprirai che la lista degli ingredienti del primo è spesso lunga il doppio di quella del secondo.
Quindi sarà anche una utopia ma qualche risultato è evidente che c'è.

Quote:

Zagreus, io rispetto le tue speranze. Ma purtroppo, per la mia esperienza, sono illusioni.
La strada non è quella delle crocette.

Capisco lo sconforto ma non vedo altre soluzioni. Sempre che si voglia nutrire un minimo di speranza.
#30 bandit

Ti rispondo solo per dirti che non sei un interlocutore adeguato per me.
Se volessi fare due chiacchiere da bar, andrei in un bar.
E ti consiglio di aggiornare il tuo sistema operativo.

Quote:

Ti rispondo solo per dirti che non sei un interlocutore adeguato per me.

Certo, Kent.
Riconosco la differenza di livello.


Quote:

E ti consiglio di aggiornare il tuo sistema operativo.

:-D :-D
Il dilagante fenomeno del consumismo è stato innescato a partire dall'alimentazione, trasformandola progressivamente in un palcoscenico per presuntuosi 'conoisseurs' (e guru), permalosi e incapaci di ironia, aperto a ogni età, genere e livello sociale.
Davide71

Porta la gente al ristorante, digli che il pranzo e' offerto, e molti mangiano merda lo stesso.
Quello economico non e' il fattore principale, e se lo fosse allora andrebbe indirizzato quello, mica va proibita la vendita del cheap cheese (cosi' poi quello di fascia alta costerebbe ancora di piu').
Zagreus

Acrilammide

Quote:

Per raggiungere questa dose basta 1g di patatine chips oppure 3g di patate al forno oppure 4g di biscotti. Non penso ci sia bisogno di commentare.
...
Non sto dicendo necessariamente di togliere i prodotti in vendita, ma di mettere dei paletti (che tra l'altro già ci sono per mille altre cose), delle soglie massime, ecc.

Spiega meglio: quali paletti e come li metti?
"Armi di seduzione"...

Proibiamo anche il trucco per le donne, e le calze a rete?
#26 Elijah Tutto il quadro che descrivi è reale, si possono solo aggiungere particolari. Per esempio, la quantità di giovani che per tenersi uno straccio di lavoro si è dovuta sorbire i “corsi di formazione” che erano veri e propri lavaggi del cervello, finalizzati a convincere che non solo il lavoro di merda che ti mettevano a fare in realtà era “creativo” ma anche che eri felice di farlo e che entravi a far parte di una squadra di amici dentro il meraviglioso mondo progredito. Poi qualcuno di questi stupefacenti “formatori” ce lo siamo trovato al tempo della dittadura sanitaria anche nella, chiamiamola così, dissidenza, con la pretesa di essere assunto anche a “formare” i nuovi politici e i nuovi giornalisti. I risultati li abbiamo visti (scardovelli tanto per fare un nome)
ll "piacere" e la "bellezza" di un cibo vero e sano tendono ad essere sempre meno riconoscibili. L’uomo si è abituato all’industria del cibo e nascostamente la ringrazia.
E l’industria fuorviante sa bene come allevare i suoi polli, polli sradicati dalla propria condizione originaria che alla fine optano superficialmente per il cibo finto con cui sono stati allevati, drogati, deviati, opportunamente, fin da piccoli, con la relativa dipendenza e non casuale CANCELLAZIONE DELLA MEMORIA.
Il piacere di un cibo sano è piacere di vivere, è energia, è contatto con altre energie, è bellezza, è connessione ad altri equilibri, in sostanza è vita. Ma via, un po' di avvelenamento è la norma, è inevitabile, fa parte del progresso...
La fuffa commestibile attuale si accoda alla serie di FINZIONI di cui ormai è costellata l'attuale pseudo vita o meglio, l’essere al mondo, e che si allontana sempre più dall’essere vivi e coscienti. Che allontana dal corpo. E così l’uomo, lontano sa sé, diventa sempre più automatico, sempre più macchina e disponibile ad esserlo, passo dopo passo, in mano ai suoi “protettori” che stringono sempre di più il cappio, con calma, millimetro dopo millimetro. Ma quello che più impressiona è la sua accettazione, la sua COMPLICITA', fino alla riconoscenza.
Ciao a tutti:

@bandit #41


Quote:

Porta la gente al ristorante, digli che il pranzo e' offerto, e molti mangiano merda lo stesso.

La gente mangia quello che offre il ristorante. E il ristorante piuttosto raramente offre prodotti leggeri e nutrienti, perché non puó giustificare il prezzo. Non puoi chiedere 12 euro per una frittata con zucchine, no?


Quote:


Quello economico non e' il fattore principale, e se lo fosse allora andrebbe indirizzato quello, mica va proibita la vendita del cheap cheese (cosi' poi quello di fascia alta costerebbe ancora di piu').

Non é il fattore principale? Ma in che mondo vivi?
Io non ho mai detto di proibire la vendita del cheap cheese, perché dal punto di vista qualitativo é accettabile (almeno il cheddar, per le mozzarelle del discount non mi pronuncio), e spendendo di piú non credo che avresti quel grande aumento di qualitá del prodotto.

In ogni caso, la gente guarda alla tele quello che c'é, a scuola impara quello che gli propinano, e sul piatto mangia quello che ha a disposizione (e si puó permettere).
Poi non dico che si puó migliorare, ma c'é sempre la barriera del prezzo.
E del tempo.
D'altra parte la maggior parte delle persone mangia non solo per nutrirsi, ma anche per sentirsi soddisfatta psicologicamente. Questo puó diventare un nemico pericoloso, soprattutto per chi ha pochi soldi.
Per esempio, uno potrebbe tranquillamente mangiare pasta e zucchine, o spinaci, o porri, o tante altre verdure, con un po' d'olio/burro e magari del parmigiano.
Tuttavia vuoi mettere la soddisfazione di aprirsi un barattolo di ragu?
Peccato che ci sia un abisso dal punto di vista della salute alimentare.
Questo non toglie la responsabilitá in capo alle istituzioni e ai produttori sulla qualitá dei prodotti che vendono, come per esempio la farina, il formaggio, le uova, su cui ci sarebbe un lungo discorso da fare.
Io personalmente, che ho tempo da spendere e sono consapevole, alle volte faccio una fatica enorme a trovare qualche cosa da mangiare. E sai le volte che proprio non c'ho voglia di cucinare, che tutta la roba che fa bene va preparata e cucinata (sennó ti costa troppo).
Poi, per quanto riguarda il pesce...tu cosa compri?
Davide 71

Quote:

In ogni caso, la gente guarda alla tele quello che c'é, a scuola impara quello che gli propinano, e sul piatto mangia quello che ha a disposizione (e si puó permettere).

Questo e' gia' diverso.


Quote:

(Il costo) Non é il fattore principale? Ma in che mondo vivi?

No, non lo e'.
Non la vedo tutta questa gente piangere perche' gli tocca mangiare un pasticcino anziche' 3 uova fatte bene.
Se penso ai miei colleghi, possiamo metterci a grandi linee nella stessa fascia di reddito. Eppure, mangiamo tutto diverso. Come lo spieghi?
Tra l'altro chi fuma spende un bel po' di soldi in quello: e non mi si venga a dire che sono costretti?


Quote:

Poi, per quanto riguarda il pesce...tu cosa compri?

Non capisco se e' una domanda "vera" o sott'indenti qualcosa?

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#44 bandit:

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#43 Davide71: (Il costo) Non é il fattore principale? Ma in che mondo vivi?

No, non lo e'.
Non la vedo tutta questa gente piangere perche' gli tocca mangiare un pasticcino anziche' 3 uova fatte bene.

Quasi 6 milioni di italiani in povertà assoluta e 8 milioni in povertà relativa ma per te non è un problema.
Ok.

In più occasioni ci siamo già scontrati sul neoliberismo ed anche in questa discussione diventa evidente il darwinismo sociale che questa piaga brandisce come una clava: sei povero? E' colpa tua. Non sei abbastanza ricco o colto da poterti permettere un cibo decente? Si vede che te lo meriti. L'importate è non mettere paletti ai manovratori, che devono avere le mani libere da intralci perché è il dogma del libbero mercato. Sennò poverini come fanno ad arricchisrsi oltre ogni limite, c'è da capirli.

L'ISTAT ci ricorda che in Italia un minore su 4 è in eccesso di peso e che siamo tra i paesi europei con i livelli più alti di obesità tra i bambini di 7-8 anni. Ci ricorda anche l'ovvio, cioè che l'obesità minorile è inversamente proporzionale al reddito familiare nonché al livello di istruzione dei genitori.
Ciao a tutti:

@bandit
la domanda é verissima, ma sottintende il fatto che tu compri necessariamente del pesce che hai a disposizione nella tua zona. Ti fidi del pesce fresco? Di quello allevato? Di quello in scatola (che io trovo carissimo...)? Di quello surgelato?
Comunque concordo con te in merito a tre cose:
1) la gente non mangia solo per nutrirsi ma anche per avere soddisfazione, e su questo le multinazionali ci marciano che basta.
2) la gente mangia il doppio di quanto sarebbe necessario per nutrirsi
3) la gente ama i cibi che contengono droghe piú o meno legalizzate, come lo zucchero e la caffeina, o l'alcool. Anche su questo (che poi é una parte del punto 1) le multinazionali ci marciano.
4) la gente vuole la qualitá ma non la vuole pagare.
Dopo di che non é vero che le multinazionali fanno quello che vogliono, perché la pressione dei consumatori ha creato la filiera bio, i prodotti locali, i prodotti sostenibili. Tutta roba da ricchi, peró. Io ho parlato con una che gestiva un negozio bio. Non poteva mica permettersi la roba che vendeva!
Quello che peró va piú contro la tua tesi é l'assurda differenza di prezzo tra il prodotto all'origine e il prodotto che arriva al consumatore finale.
Pensa che nel Regno Unito, se prendi un caffé espresso £1.90, 1 penny va al produttore. E la situazione non é tanto differente per tutti gli altri alimenti.
Davide 71

Non ho pressoche' nulla da obiettare al tuo #46.

Quanto al pesce, cerco quello che mi sembra il meglio nella situazione in cui mi trovo.
La perfezione non e' di questo mondo.

Quote:

Questo articolo è indietro di circa 30 anni.

sì, e anche di più. Ricordo articoli di giornale di 50 anni fa, in cui dicevano che i medici avevano notato conseguenze sui bimbi, dovute agli ormoni con cui imbottivano i vitelli da cui ricavavano gli omogeneizzati. E' molto strano trovarsi davanti a

Quote:

L’intervento politico è diventato essenziale ...
Le più alte cariche istituzionali e scientifiche stanno lavorando per implementare governance utili a gestire una situazione ormai fuori controllo.
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, ad esempio, con il progetto CO-CREATE ha preso in esame il problema dell’obesità adolescenziale in Europa

sembra un proclama uscito da qualcuno venuto da marte. Le leggi contro la "sofisticazione alimentare" c'erano già, e anche quelle contro le pubblicità ingannevoli. Cosa ne hanno fatto in tutti questi anni i politici e "Le più alte cariche istituzionali e scientifiche"? Sembra una presa per il c... Quanto alla sensibilità di un "Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro" rispetto all'obesità degli adolescenti ... Alla fin fine, sembra un articolo fatto apposta per far credere che "tutto a posto, non allarmatevi, c'è chi pensa a voi". Il problema è grave visto cosa è permesso far passare nei cibi nell'acqua nell'aria, e l'invenzione del "biologico" si è rivelata come la mistificazione che, forse, era fin dall'inizio. Dopotutto, anche prima dell'invenzione del "biologico" la gente sapeva che se allevavi tu o andavi dal contadino che conoscevi, le uova le verdure il pollo avevano un sapore diverso. Non veniva chiamato "biologico", ma che era un'altra roba lo si sapeva e capiva e basta. Quando si sono inventati il "biologico" l'hanno fatto per creare un mercato, e lì ha cominciato a passare di tutto ... Adesso poi, anche volendo, anche con tutti gli scrupoli, con quel che fanno scendere dall'alto (vedi www.youtube.com/.../) che senso ha parlare di "biologico"? C'è gente che ancora non ha le idee abbastanza chiare (non la definirei semplicemente stupida, purtroppo la maggior parte di noi viene allevata in modo da non saper più fare 2+2), per questo mi sta bene che ci sia chi continua ad informare sulle schifezze della distribuzione alimentare. Purchè non ci vengano ancora a raccontare che "Le più alte cariche istituzionali e scientifiche" stanno lavorando per noi. Oltre al danno la beffa.
#Davide71

Non avere troppa pietà dei consumatori di Pringles e Cocacola per colazione. Sono gli stessi (esattamente gli stessi) che 5 anni fa si mettevano in fila per farsi sierare e poi chiedevano la pena di morte per i non sierati.
Zagreus


Quote:

Quasi 6 milioni di italiani in povertà assoluta e 8 milioni in povertà relativa ma per te non è un problema.
Ok.

E questo dove mai lo avrei scritto, io?

Pensavo di parlare di alimentazione, e mi ritrovo a parlare di poverta' - e soprattutto con parole che non ho mai usato.
Se ci tieni: vuoi dire che se uno e' povero fara' piu' fatica a mangiare sano anche se lo vuole? Beh si, e' cosi'. Ma questa cosa dovrebbe spingerci semmai a lottare contro la poverta', non a regolare ulteriormente il mercato food.
Mi pare un pò in ritardo questo articolo, cioè, per quanto sia attuale e giusto quel che cita, ci sono articoli di cotanta mole tra studi&ricerche pubblicati già decenni prima! Purtroppo pare non siano stati letti o visti, visto che siamo in costante regressione e non viceversa_almeno per la maggior fetta di popolazione alimentata come porci all'ingrasso_del resto, a chi gl'è giunto il verbo si è adoperato già da tempo nel migliorare il proprio stile nutrizionale :idea:
___________________________________

@ Cassandro#18

Grazie della tua esposizione e consigli di vita, concordo in toto poi con "volere è potere"... ma questa potevi pure risparmiartela

Quote:

... ma voi continuate a fare la vostra strada sicura e tradizionale, non badate a quello che sto sperimentando. Forse ci sentiamo domani.


Tie! (gesto dell'ombello) :-x
Che poi, ricollegandomi a enzosky#21, finchè te lo fanno fare potrai godere e rimanere "modesto" nella tua eden.
E se non potrai più auto-sostenerti coi tuoi prodotti, di più naturale possibile ci saranno le cortecce degl'alberi da condividere con cervi e daini.
Perché se solo proverai ad azzannare qualcosa dal banco alimentare di un supermercato, morirai all'istante! Perché il tuo corpo super-sano non riuscirà a metabolizzare quello schifo e farà un seppuku (harakiri) in difesa del "tuo Bio" :roll:

@kent

Non so che c'entri, anche perché non saprei dire chi dei due "problemi" è più datato dell'altro_ma è meglio rimanere in tema ;-)
Ho visto dopo che ti ha risposto già bandit, allora ci vediamo dopo per l'ape :hammer: :pint:

@Davide71

Invece io non ho capito se questa è satira o dici sul serio
CIT: "Tuttavia vuoi mettere la soddisfazione di aprirsi un barattolo di ragu?"
Ma son curioso anch'io di capire anche quel del "riguardo il pesce...tu cosa compri?"
______________________________________

Ora, una curiosità:
ma a chi glié frega che se magna il proprio vicino di casa/parente/amico ecc.?!
A casa mia vige il "fatti gl'affari tuoi che campi cent'anni", per noi vale quanto il fatto di chiedere se ti sei vaccinato o no, perché tutto sta lì, vivi e lascia vivere_a prescindere da come e per quanto_se uno ha acquisito consapevolezza è giusto che viva come meglio creda ma è altrettanto giusto che non rompa i coglioni al prossimo...
se no poi non è detto che anche in piena salute e consapevolezza uno non ci lasci le penne.
Ve la devo spiegare o....(cit: Nervuti) :oops:
Zagreus


Quote:

anche in questa discussione diventa evidente il darwinismo sociale

Una qualche cazzo di responsabilita' a quel bipede che decide cosa comprare e poi cosa consumare gliela vuoi dare, oppure e' sempre colpa di qualche spirito maligno?

Poi ti avevo chiesto di specificare cosa dovrebbe fare "il politico" in questo terribile supermercato in cui si puo' comprare uova, pesce, burro e anche spinaci (che secondo un carnivoro fanno male). Che si fa?
Ciao a tutti:
@Lysmata #49


Quote:

Non avere troppa pietà dei consumatori di Pringles e Cocacola per colazione. Sono gli stessi (esattamente gli stessi) che 5 anni fa si mettevano in fila per farsi sierare e poi chiedevano la pena di morte per i non sierati

Allora esiste giustizia! :hammer:

@Fumeo17 #51:

la soddisfazione di aprire un barattolo di ragu sta nell'avere un piatto di pasta e ragu con poco sforzo e poca spesa. Quando li mangiavo, tanto tempo fa, mi piacevano un sacco ( il mio preferito era il sugo alle vongole peró).
Per quanto riguarda il pesce mi sono chiarito con Bandit #46.

Quote:

#50 bandit: E questo dove mai lo avrei scritto, io?

Non l'hai scritto esplicitamente (come per il darwinismo sociale) ma si capisce il concetto.

Quote:


#38 bandit Quello economico non e' il fattore principale, e se lo fosse allora andrebbe indirizzato quello ---cutted---
#43 Davide 71 (Il costo) Non é il fattore principale? Ma in che mondo vivi?
#44 bandit No, non lo e'.

Toglici la dipendenza indotta e quello che resta è il fattore economico.

Quote:

Pensavo di parlare di alimentazione, e mi ritrovo a parlare di poverta' - e soprattutto con parole che non ho mai usato.

Non è mica colpa mia se le due cose sono correlate.

Quote:

Se ci tieni: vuoi dire che se uno e' povero fara' piu' fatica a mangiare sano anche se lo vuole? Beh si, e' cosi'. Ma questa cosa dovrebbe spingerci semmai a lottare contro la poverta', non a regolare ulteriormente il mercato food.


La questione mi pare piuttosto semplice. Ci sono i poveri? Sì. Possono permettersi di mangiare bene? No. Possiamo sconfiggere la povertà domattina? No, in realtà non ci stiamo neanche provando, anzi la stiamo facendo aumentare. Possiamo limitare i danni procurati dall'avidità degli industriali? Sì.
Tra l'altro ne beneficerebbe la spesa del SSN.
Zagreus

Quote:

Non l'hai scritto esplicitamente (come per il darwinismo sociale) ma si capisce il concetto.

No, anzi, del tutto scorretto.
Ti mi hai accusato di accettare di buon grado la poverta', e io questo non l'ho mai detto. Se tu credi che io lo creda, e' un problema tutto tuo.

E vabbe', siamo arrivati alla necessita' di normare il mercato alimentare perche' ci sono i poveri, senza sapere esattamente come (l'ho gia' chiesto 3 volte), e siamo pure fuori dall'oggetto dell'articolo, che non ne fa una questione di reddito.

Chiedo per un'amica: qual'e' il reddito medio della cliente dell'estetista?


Quote:

Tra l'altro ne beneficerebbe la spesa del SSN.

A questo punto sono proprio curioso, ti chiedo ancora: quali norme vuoi istituire?
Gli errori alimentari si pagano cari. Ogni trasgressione alla regola presenta il suo conto in termini di effetti collaterali. I veleni non sono mai carburante umano e assicurano una qualità della vita assai bassa. I nodi di solito verranno al pettine intorno ai 50 se non prima.
Perdonate il francesismo Prima ci “apparecchiano” una vita di merda e poi ci cucinano il veleno per lenire il dolore
A “grandi livelli “ tutti devono guadagnare …sulle nostre vite prima…e poi sulla nostra salute.
Chiuso il cerchio
Auto rimosso
Auto rimosso

Quote:

#39 bandit:
Spiega meglio: quali paletti e come li metti?

Intanto se permetti sono argomenti complessi (più di quanto qui possa sembrare) e non sarebbe compito mio trovare delle soluzioni.

In ogni caso, ad esempio parlando di acrilammide i paletti già ci sarebbero. C'è dal 2017 un regolamento europeo che ha fissato delle soglie per il contenuto di acrilammide per tipologia di alimenti. Peccato che nessuna sanzione è prevista, quindi è l'ennesima ipocrita farsa. Non ci sono solo le soglie, ci sono le linee guida da seguire per quanto riguarda gli ingredienti, la cottura, la conservazione, la trasformazione, il monitoraggio... ecc.

1) Quindi, prima idea geniale: intanto basterebbe aggiungere le sanzioni e fare i controlli.
2) Allargando il discorso, ci sarebbe la famosa Sugar-Tax. Da modulare in qualche modo assennato.
3) Poi, al pari dei medicinali, sigarette e droghe, bisognerebbe vietare qualsiasi pubblicità (in particolare nei progranmmi/orari per bambini) che promuovano junk-food. Le loro aggressive strategie di marketing non sono da sottovalutare.
4) Vietare la vendita di junk-food nei distributori automatici e negli esercizi dentro e in vicinanza di scuole e aree sportive o ricreative.
5) Aggiungere nelle info dell'etichetta i valori di Glifosato (e qui ci sarebbe da parlarne per giorni) e delle PFAS.
6) Imporre soglie massime anche per queste ultime due.
7) Capitolo scuola: abolire scuola-lavoro e dedicare più tempo all'attività fisica (sportiva, non finta) sin dalla primaria
8) Organizzare tornei intra e inter-scolastici, con premi
9) Introdurre educazione alimentare
10) Sovvenzionare ricerche scientifiche pubbliche e studi epidemiologici sugli effetti a medio/lungo termine di queste sostanze
11) Pubblicità progresso (se esiste ancora) di informazione
12) al contempo ricette economiche di piena occupazione e rialzo dei salari (qui non mi addentro sennò faccio l'alba)

Ti basta?
Poi a livello sistemico bisogna impedire che le multinazionali tengano in ostaggio gli Stati (almeno il nostro).

Quote:

#52 bandit:

Quote:

anche in questa discussione diventa evidente il darwinismo sociale

Una qualche cazzo di responsabilita' a quel bipede che decide cosa comprare e poi cosa consumare gliela vuoi dare, oppure e' sempre colpa di qualche spirito maligno?

Sarebbe come dare colpe ad un tossico nato tra tossici che nel market sotto casa trova tutte le droghe che vuole a basso costo.

Quote:

Poi ti avevo chiesto di specificare cosa dovrebbe fare "il politico" in questo terribile supermercato in cui si puo' comprare uova, pesce, burro e anche spinaci (che secondo un carnivoro fanno male). Che si fa?

Hai presente la differenza che passa tra l'opinione che una cosa faccia male e la certezza che una cosa sia cancerogena? Nessuno dice di ritirarli dal mercato. Se però quelle uova hanno la salmonella o superano la soglia di PFAS, vanno ritirate. Se quel pesce supera la soglia di mercurio, va ritirato. Ecc.
Nel caso di cibi ultraprocessati, va multato anche il produttore.
#57 hvsky
Big Food ha da sempre lavorato in simbiosi con Big Pharma. Big Pharma in simbiosi con Big Oil e Big Oil con Big Food.

Quote:

#55 bandit:
No, anzi, del tutto scorretto.
Ti mi hai accusato di accettare di buon grado la poverta', e io questo non l'ho mai detto.

E neanche io. Mettevo in evidenza che per te non c'è una relazione rilevante tra povertà e consumo di junk-food. Dovresti spiegarmi come fa a mangiare bene uno che è in povertà assoluta (=che se mangia qualcosa è già tanto) o uno in povertà relativa.
Fanno "solo" 14 milioni di italiani. Tra questi come al solito chi ci rimette di più sono i bambini. E tu continui a parlarmi di "responsabilità" dei consumatori (bipedi).

Non l'accetti di buon grado ma sembra che la ignori bellamente. Probabilmente nei tuoi schemi mentali la povertà non è prevista.

Quote:

Big Food ha da sempre lavorato in simbiosi con Big Pharma. Big Pharma in simbiosi con Big Oil e Big Oil con Big Food.

E’ tutto così chiaro…. Siamo schiavi dalle catene invisibili viviamo in celle arredate da Ikea… in realtà sopravviviamo
Zagreus

Sei partito bene, poi per l'attento lettore hai seminato un po' di bombette che rivelano il tuo retroterra di pensiero. Comunque, pensavo peggio.



Quote:

non sarebbe compito mio trovare delle soluzioni.

Ci limitiamo a chiedere aiuto a papa' Stato, poi qualcosa di magico accadra'?


Quote:

In ogni caso, ad esempio parlando di acrilammide i paletti già ci sarebbero. C'è dal 2017 un regolamento europeo che ha fissato delle soglie per il contenuto di acrilammide per tipologia di alimenti. Peccato che nessuna sanzione è prevista, quindi è l'ennesima ipocrita farsa.

Ai nostri amici piace fare cosi', perche' da un lato "confermano di agire per il nostro bene", dall'altro lasciano mano libera ai bastardi.
Bene: vogliamo regole valide e sanzioni severe. Fin qui, siamo d'accordo.


Quote:

1) Quindi, prima idea geniale: intanto basterebbe aggiungere le sanzioni e fare i controlli.

Certo, e questa non e' una nuova regola.


Quote:

2) Allargando il discorso, ci sarebbe la famosa Sugar-Tax. Da modulare in qualche modo assennato.

Qui no, perche' modulare le tasse sui vari alimenti sott'intende che tu (politico ipocrita falso venduto (non dico a te)) hai deciso cosa e' buono per me. Magari la fai giusta per una cosa, poi estendi l'approccio a tutto il resto. Vade retro.


Quote:

3) Poi, al pari dei medicinali, sigarette e droghe, bisognerebbe vietare qualsiasi pubblicità (in particolare nei progranmmi/orari per bambini) che promuovano junk-food.


E qui si assume che tu abbia la definizione perfetta di Junk-food (probabilmente formulata da qualche comitato tecnico-scientifico, o la facciamo votare in parlamento?) Non e' cosi' facile. Per esempio, il cioccolato lo e'? Solo se e' sotto il 70% di cacao? Eh mai io dolcifico con la stevia e poi ci aggiungo la spirulina. E' un prodotto salutare? Alle dosi giuste, forse si.
No, impraticabile.


Quote:

4) Vietare la vendita di junk-food nei distributori automatici e negli esercizi dentro e in vicinanza di scuole e aree sportive o ricreative.

Come sopra, con l'aggravante che rischi di chiudermi il distributore di barrette proteiche in palestra. Poi andiamo di regolette: 200 metri no ma 220 si, a partire dal cancello della palestra oppure dal parcheggio? Ma dai.
Comunque lodo il tuo tentativo di distinguere bambini e adulti. Vuol dire che riconosci che l'adulto puo' e deve decidere da solo. Se parliamo di scuola e solo quella, ha senso mettere piu' limiti.


Quote:

5) Aggiungere nelle info dell'etichetta i valori di Glifosato (e qui ci sarebbe da parlarne per giorni) e delle PFAS.

Il glifosato lo sai: i tuoi amici hanno pensato di vietarlo in europa, poi hanno deciso che va ancora bene per qualche anno. Beh, si da il caso che quello sia un veleno.
Distinguiamo:
Un conto e' proibire (o fissare valori di tolleranza per) un veleno (e questo lo devi fare!), un conto e' normare TRA ALIMENTI, ovvero dirmi che devo mangiare piu' patate e meno burro, perche' lo dice la scienzah, o perche' cosi' proteggo l'ambiente. Questo non va bene.

Stessa cosa per gli PFAS. Non sono mica un alimento, sono un veleno.


Quote:

6) Imporre soglie massime anche per queste ultime due.

Certo, come sopra.


Quote:

7) Capitolo scuola: abolire scuola-lavoro e dedicare più tempo all'attività fisica (sportiva, non finta) sin dalla primaria

Auspicabile l'attivita' fisica (non so cosa sia scuola-lavoro). Finche' si tratta di stabilire programmi scolastici, tipo 3 ore invece di 2, va bene. Occhio pero' a evitare gli estremi, come fanno in Cina dove per tirare fuori i futuri campioni li spremono gia' da bambini.


Quote:

8) Organizzare tornei intra e inter-scolastici, con premi

E vabbe' :-D


Quote:

9) Introdurre educazione alimentare

ALLARME ROSSO.
Chi la fa? il carnivoro o il vegano?


Quote:

10) Sovvenzionare ricerche scientifiche pubbliche e studi epidemiologici sugli effetti a medio/lungo termine di queste sostanze

Ussignur :roll:

11, 12...vabbe'.

Ti faccio notare che certi provvedimenti che vorresti fanno aumentare i costi dei prodotti (maggiori controlli, etichette ecc). Il povero fara' ancora piu' fatica.

Non mi hai detto il reddito medio di chi va dall'estetista. Non serve la cifra: stiamo parlando di gente ricca, o di classe media?
Zagreus


Quote:

Dovresti spiegarmi come fa a mangiare bene uno che è in povertà assoluta (=che se mangia qualcosa è già tanto) o uno in povertà relativa.

Te l'ho gia' detto.
Sto parlando degli altri (quelli non poveri).
I poveri devono diventare non poveri, non c'entrano le merendine.

PS - ma le pasticcerie, le chiudiamo?
Chi ci va, solo i ricchi?


Quote:

(Io ho detto) - Una qualche cazzo di responsabilita' a quel bipede che decide cosa comprare e poi cosa consumare gliela vuoi dare, oppure e' sempre colpa di qualche spirito maligno?

Zagreus: Sarebbe come dare colpe ad un tossico nato tra tossici che nel market sotto casa trova tutte le droghe che vuole a basso costo.

Questa e' assurda, ti lascio a contemplarla da solo. Ma mi piace che tu l'abbia scritta: mette in evidenza il tuo approccio. Praticamente siamo degli zombi senza possibilita' di scelta. Giustamente, qualcun altro deve scegliere per noi.
E nemmeno serve "uscire dalla poverta'", perche' comunque siamo tossici nati tra i tossici con la droga sotto casa. Quindi, piu' soldi abbiamo, piu' droga compreremo. No-hope.


Quote:

Hai presente la differenza che passa tra l'opinione che una cosa faccia male e la certezza che una cosa sia cancerogena? Nessuno dice di ritirarli dal mercato. Se però quelle uova hanno la salmonella o superano la soglia di PFAS, vanno ritirate. Se quel pesce supera la soglia di mercurio, va ritirato.

Su PFAS e company, ho gia' detto.
Sui cancerogeni, tolti i casi estremi, hai davanti una prateria infinita.
Ci sono studi e studi che contraddicono gli studi. Pensa che ultimamente sono state riscontrate propieta' benefiche anche per la nicotina (non il fumo, che e' cosa diversa). CHI SCEGLIE? SCELGO IO, PERCHE' LO STOMACO E' MIO, LA SALUTE E' MIA, e uso il mio cervello per valutare. Non esiste che sia il politico a dirmi cosa fa bene e cosa fa male.
Dal minuto 17:39 fino a 19:45

mediasetinfinity.mediaset.it/.../...
2 minuti dovreste poterli vedere anche se non siete iscritti (prima che si blocchi)....

... oppure usate quest'altro link (stesso video, aperto in modo "alternativo"... Solo che bisogna aspettare che si carichi la linea grigia ... cliccando ripetutamente "avanti"):
vod05.msf.cdn.mediaset.net/.../hd_no_mpl.mp4

(puntata del 16 giugno 2025, 2 giorni fa).

:hammer: :hammer:
Burro o margarina?
Colesterolo si o no?
Gli spinaci fanno bene? Sono pieni di ossalati...
La frutta contiene troppi zuccheri?
La soya fa bene o ti fa diventare finocchio?

Ci siamo capiti.
#65 bandit

Quote:

Ci limitiamo a chiedere aiuto a papa' Stato, poi qualcosa di magico accadra'?
Vedo che 12 punti non ti sono bastati.

Purtroppo a voi libberisti non entra nel cervello che papà Stato c'è lì apposta, sennò tanto varrebbe abolirlo e farvi macellare liberamente una volta per tutte dalle corporation.

Quote:

1) Certo, e questa non e' una nuova regola.

Non è nuova ma non è applicata.

Quote:

2) Qui no, perche' modulare le tasse sui vari alimenti sott'intende che tu (politico ipocrita falso venduto (non dico a te)) hai deciso cosa e' buono per me.

Infatto ho scritto Da modulare in qualche modo assennato. Lo zucchero e il sale oltre un certo limite provocano assuefazione (e non solo) ed ovviamente NON è buono per nessuno.

Quote:

3) qui si assume che tu abbia la definizione perfetta di Junk-food (probabilmente formulata da qualche comitato tecnico-scientifico, o la facciamo votare in parlamento?) Non e' cosi' facile. Per esempio, il cioccolato lo e'? Solo se e' sotto il 70% di cacao? Eh mai io dolcifico con la stevia e poi ci aggiungo la spirulina. E' un prodotto salutare? Alle dosi giuste, forse si.
No, impraticabile.

Lo junk-food è già definito come HFSS (High in Fats, Sugar and Sodium). Stevia, aspartame, eritritolo, o quello che vuoi, se nocivi avranno un limite ciascuno, superato il quale il prodotto diventa junk e ne viene vietata la pubblicità. Poi abolire la dicitura "Zero zuccheri" quando ci mettono di peggio. Se nel cioccolato ci metti più -che so- del 20% di zucchero, non puoi chiamarlo più cioccolato. Tra l'altro l'UE permette di chiamare cioccolato anche la merda, o quasi.

Quote:

4) Poi andiamo di regolette

Esatto. In particolare per i minori.

Quote:

5) Un conto e' proibire (o fissare valori di tolleranza per) un veleno (e questo lo devi fare!), un conto e' normare TRA ALIMENTI, ovvero dirmi che devo mangiare piu' patate e meno burro, perche' lo dice la scienzah, o perche' cosi' proteggo l'ambiente. Questo non va bene.

Questo non l'ho mai detto. Non vanno messi al bando prodotti, vanno messi dei limiti nelle sostanze nocive all'interno dei prodotti processati. Una soglia per entrare nella definizione di junk-food e una soglia più alta come limite massimo.
(il glifosato per 40 anni dicevano che veleno non era. Lo ha permesso l'assenza di uno Stato che fa ricerca indipendente)

Quote:

9) Chi la fa? il carnivoro o il vegano?

La dicotomia carnivoro-vegano è una tua fisima. Se parli con qualsiasi nutrizionista non ti dirà MAI solo carne o solo verdure. Ti devo scrivere pure il programma di educazione alimentare? a) dieta equilibrata b) come leggere le etichette c) sostanze nocive d) storia delle truffe alimentari...ecc.

Quote:

10) Ussignur

Complimenti per gli argomenti.

Quote:

Ti faccio notare che certi provvedimenti che vorresti fanno aumentare i costi dei prodotti (maggiori controlli, etichette ecc). Il povero fara' ancora piu' fatica.

Ti faccio notare che se ne occupa il punto 12.


Quote:

Non mi hai detto il reddito medio di chi va dall'estetista. Non serve la cifra: stiamo parlando di gente ricca, o di classe media?


Non me ne intendo. Posso dirti che la classe media sono vent'anni che la stanno distruggendo, con successo. Anche questo incrementa la povertà e di conseguenza la vendita di junk-food.

Quote:

Lo zucchero e il sale oltre un certo limite provocano assuefazione (e non solo) ed ovviamente NON è buono per nessuno.

E quindi secondo te mettere l'IVA al 30% mentre sugli altri prodotti sarebbe al 20%, aiuta a controllare il consumo di sale e zucchero! E porta il consumo al punto giusto: non troppo, non troppo poco. E tra l'altro, lavorare con le TASSE e' profondamente discriminatorio perche' colpisce piu' i poveri dei ricchi! AHAIAIAIA :hammer:

Quote:

Lo junk-food è già definito come HFSS (High in Fats, Sugar and Sodium). Stevia, aspartame, eritritolo, o quello che vuoi, se nocivi avranno un limite ciascuno, superato il quale il prodotto diventa junk e ne viene vietata la pubblicità.

HIGH QUANTO???

SE NOCIVI: CHI LO DECIDE IL SE, CRISTO SANTO?

Gente come te mi fa una paura fottuta. Ringraziando il cielo, non siete ancora riusciti a regolare TUTTO.
Poco sopra un utente ha postato che in Spagna ti becchi una multa di migliaia di euro se ti mangi le uova delle tue galline non registrate, e invece che urlare allo scandalo, eccoci qui a chiedere PIU' POLITICA (come la Bonino che vuole PIU' EUROPA, che disciplina la lunghezza delle banane), e a metterci un politico a dirmi se la Stevia mi fa male o bene, e qual'e' il limite giusto - per tutti, s'intende.

Roba da manicomio.
57 hvsky

Quote:

Perdonate il francesismo Prima ci “apparecchiano” una vita di merda e poi ci cucinano il veleno per lenire il dolore
A “grandi livelli “ tutti devono guadagnare …sulle nostre vite prima…e poi sulla nostra salute.
Chiuso il cerchio

A me piacciono tanto i francesismi :-D E' vero, le cose stanno proprio così. Visto che siamo ancora vivi, il cerchio non è ancora chiuso del tutto, possiamo ancora dire comunicare qualcosa. Ce l'hanno vinta perchè quel che succede ai grandi livelli succede anche nei piccoli livelli. Un altro modo di dirlo è: viviamo nella cultura del mors tua vita mea. Non perchè sono tutti brutti e cattivi, c'è tantissima buona gente in giro, ma che la cultura è questa significa che di essere complice neanche se ne accorge. Ingozzarsi di cibo spazzatura, o anche non particolarmente spazzatura serve, come hai scritto sopra, a lenire il dolore, a coprire vuoti e impotenze. Il fatto è che il dolore è vero, la cultura del mors tua vita mea già di per sé provoca dolore, a tenerselo quando batte non ce la si fa, qualche lenitivo bisogna trovarlo chi in un modo chi in un altro. Uno dei tanti è il cibo, ci sono stati gli anni in cui è stato di moda parlare di anoressia e bulimia, che non sono problemi alimentari, è il modo che il corpo ha per manifestare una condizione di vita che gli è insopportabile, ma a tutti conviene non andare a cercare cosa c'è sotto, anche se lo sanno tutti che è così. Chi ne è affetto, avrebbe bisogno di una mano per sostenere la propria ricerca ma molto difficilmente la trova, neanche chi "vuole il suo bene" è disposta a farlo perchè facendolo sarebbe costretta a mettere in discussione anche le proprie convinzioni. Il mors tua vita mea funziona così. Gente nel mondo che muore di fame, e in altre parti il cibo c'è e la gente muore lo stesso per mancanza o eccesso di cibo. Sarebbe stata un'ottima occasione per prendere atto della nostra realtà, visto che viviamo dove il cibo ce n'era e c'è, in qualche modo sarebbe servito ad avere un atteggiamento diverso rispetto alla gente che viveva dove il cibo non c'era (o glielo facevano sparire), ma non è successo, così oltre la gente che muore di fame abbiamo sempre più gente che muore di cibo finto. Adesso qualcuno ancora ha il coraggio di venirci a dire che "Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, ad esempio, con il progetto CO-CREATE ha preso in esame il problema dell’obesità adolescenziale in Europa"!!!
ce ne sarebbero cosa da dire ...
68 bandit

Quote:

Burro o margarina?
Colesterolo si o no?
Gli spinaci fanno bene? Sono pieni di ossalati...
La frutta contiene troppi zuccheri?
La soya fa bene o ti fa diventare finocchio?

bellissimo!!! mi hai fatto morire dal ridere :-D :-D :-D
Zagreus

Quote:

Se parli con qualsiasi nutrizionista non ti dirà MAI solo carne o solo verdure.

Il tuo nutrizionista mi fa una sega.
Li conosco bene gli argomenti dei nutrizionisti mainstream.
E quelli NON mainstream NON dicono tutti le stesse cose: si contraddicono, proprio come i medici.
Io sono 30 anni che studio e decido COSA VA BENE PER ME, e i risultati mi danno ragione.
Quindi se vuoi ascoltare il tuo nutrizionista fallo, ma se qualcuno viene a rompere le palle a me rispetto alle decisioni che ho preso INFORMANDOMI DA SOLO LEGGENDO LE RICERCHE, ne faccio coriandoli.
Estetista:

Era per far capire che rimangono scelte individuali a prescindere dal reddito. Anche tra i non ricchi, c'e' chi preferisce spendere quei 100 euro nella qualita' di quello che mangia, c'e' chi preferisce farsi le unghie al Beauty Center e poi mangiare la pizza surgelata. Oppure, andare da McDonalds pero' prendersi l'ultimo iPhone, o le scarpe firmate. Sono scelte individuali, e come tali vanno rispettate.

Quote:

#70 bandit
E quindi secondo te mettere l'IVA al 30% mentre sugli altri prodotti sarebbe al 20%, aiuta a controllare il consumo di sale e zucchero! E porta il consumo al punto giusto: non troppo, non troppo poco. E tra l'altro, lavorare con le TASSE e' profondamente discriminatorio perche' colpisce piu' i poveri dei ricchi!

Anche questo non l'ho detto.
Ho scritto:

Quote:

Una soglia per entrare nella definizione di junk-food e una soglia più alta come limite massimo.

Nel primo caso incappi nei limiti dei punti 2, 3 e 4. Nel secondo prodotto requisito e multa al produttore.
Riguardo ai poveri che verrebbero colpiti, come ho già ricordato, se ne occupa sempre il punto 12.

Quote:

#71 bandit: HIGH QUANTO???
SE NOCIVI: CHI LO DECIDE IL SE, CRISTO SANTO?

Ricerca scientifica. Punto 10.

Quote:

Gente come te mi fa una paura fottuta. Ringraziando il cielo, non siete ancora riusciti a regolare TUTTO.

Vedo che aver terminato gli argomenti ti manda ai matti.
Tranquillo che nutro la stessa stima verso gente come te.

Quote:

Poco sopra un utente ha postato che in Spagna ti becchi una multa di migliaia di euro se ti mangi le uova delle tue galline non registrate

Se credi a tutte le panzane che girno in rete non è colpa mia. Ti invito ad informarti meglio sull'argomento.

Quote:

e invece che urlare allo scandalo, eccoci qui a chiedere PIU' POLITICA (come la Bonino che vuole PIU' EUROPA, che disciplina la lunghezza delle banane)

Se non fosse chiaro, l'unica UE che desidero è una UE rasa al suolo e ricoperta di sale. In quel caso è concesso abbondare a piacere.


Quote:

e a metterci un politico a dirmi se la Stevia mi fa male o bene, e qual'e' il limite giusto - per tutti, s'intende.

Dei nuovi dolcificanti di sintesi non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine (vedi sempre punto 10). In generale, sia di sintesi che naturali, oltre che creare dipendenza possono indurre insulino-resistenza, aumento del rischio di diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità.

Quote:

Roba da manicomio.

Spiace ma funziona così. Come hai detto tu: la dose fa il veleno. Quindi per ciascuno bisogna trovare la dose che fa il veleno.
Zagreus

Quote:

Vedo che aver terminato gli argomenti ti manda ai matti.

Ai matti mi mandano quelli che vogliono normare ANCHE quello che metto nel mio piatto. Mentre io non ho nessuna pretesa di decidere cosa deve esserci nel loro.
E gli argomenti non e' che "finiscono", e' che non ha senso ripeterli, specie con chi non li vuole comprendere.

Se poi ho tempo seguira' ulteriore risposta.

Intanto, buon appetito.
Ops, oggi pranzo un po' tardi...posso, o c'e' anche un orario per mangiare stabilito per legge?
AI MATTI 2
#74 bandit

Quote:

Io sono 30 anni che studio e decido COSA VA BENE PER ME, e i risultati mi danno ragione.
Quindi se vuoi ascoltare il tuo nutrizionista fallo, ma se qualcuno viene a rompere le palle a me rispetto alle decisioni che ho preso INFORMANDOMI DA SOLO LEGGENDO LE RICERCHE, ne faccio coriandoli.

Per me ti puoi anche sfondare con wurstel ripieni di bastoncini di pesce fritti nella margarina a 200°.
Si parlava di educazione alimentare a scuola.

Quote:

Si parlava di educazione alimentare a scuola.

Appunto: 10 a 1 che quello che va bene per te non va bene per me, quindi tu "a scuola" non devi dire ai miei figli cosa devono mangiare. Glielo dico io.

Quote:

Dei nuovi dolcificanti di sintesi non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine (vedi sempre punto 10). In generale, sia di sintesi che naturali, oltre che creare dipendenza possono indurre insulino-resistenza, aumento del rischio di diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità.

Ho capito: ti piace fare il maestrino.
Si spiegano tante cose.

Tra l'altro inserire la Stevia tra i "nuovi dolcificanti di sintesi"...vabbe' lasciamo stare.

Quote:

Riguardo ai poveri che verrebbero colpiti, come ho già ricordato, se ne occupa sempre il punto 12.

Come Di Maio: ho il punto 12, baaam, abbiamo risolto la poverta' :hammer:

Che spasso che sei

Quote:

#80 bandit: Appunto: 10 a 1 che quello che va bene per te non va bene per me, quindi tu "a scuola" non devi dire ai miei figli cosa devono mangiare. Glielo dico io.

Ti ho perfino abbozzato il programma di educazione alimentare e ancora qua stiamo. Poi sono io che non voglio comprendere le argomentazioni.

Quote:

#81 bandit: Ho capito: ti piace fare il maestrino.
Si spiegano tante cose.

Se hai imparato tante cose nuove in questa discussione, puoi anche ringraziarmi senza girarci intorno.


Quote:

Tra l'altro inserire la Stevia tra i "nuovi dolcificanti di sintesi"...vabbe' lasciamo stare.

Inizio a dubitare che tu sappia leggere.

Quote:

Ti ho perfino abbozzato il programma di educazione alimentare

E' che io non lo voglio.
Come l'educazione sessuale a scuola. Non mi interessa sapere se si parla di pompini o altro. Non mi fido di nessun insegnante che pretenda di insegnare certe materie ai bambini. Stop.

Quote:

Inizio a dubitare che tu sappia leggere.

Eccoti il pezzo incriminato:


Quote:

IO - e a metterci un politico a dirmi se la Stevia mi fa male o bene, e qual'e' il limite giusto - per tutti, s'intende.

LA TUA RISPOSTA:

Quote:

Dei nuovi dolcificanti di sintesi non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine (vedi sempre punto 10).


Quindi?

Quote:

Se hai imparato tante cose nuove in questa discussione, puoi anche ringraziarmi senza girarci intorno.

:hammer:

Quote:

#86 bandit: Quindi?

Quindi se riporti correttamente la citazione è evidente che ho allargato il discorso dalla stevia a tutti i dolcificanti:

Quote:

Dei nuovi dolcificanti di sintesi non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine (vedi sempre punto 10). In generale, sia di sintesi che naturali, oltre che creare dipendenza possono indurre insulino-resistenza, aumento del rischio di diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità.

Cosa non ti è chiaro in "Dei nuovi dolcificanti di sintesi non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine"?
Cosa non ti è chiaro in "In generale, sia di sintesi che naturali, oltre che creare dipendenza possono indurre ..."?
Dovevo scrivere "In generale, sia di sintesi che naturali come la stevia, oltre che creare dipendenza possono indurre..." sennò non ci arrivi?

Il discorso si sta facendo stucchevole, mi scuso con i lettori.
Se tu dici Dei nuovi dolcificanti di sintesi quando l'oggetto (della frase alla quale stai rispondendo) e' la Stevia, secondo te cosa vuol dire in italiano?

Ma lasciamo pure perdere, le cose pazze che hai scritto sono altre.

Il latte lo vogliamo crudo, pastorizzato o UHT? :-D

Quote:

#89 bandit Se tu dici Dei nuovi dolcificanti di sintesi quando l'oggetto (della frase alla quale ti riferisci) e' la Stevia, secondo te cosa vuol dire in italiano?

Ti concedo che sarei stato più chiaro se avessi invertito l'ordine delle due frasi, quello sì. Nella foga di rispondere a volte posso diventare criptico.
Comunque la frase è corretta e fondata. Confermo tutto.
La stevia, come gli altri dolcificanti naturali, non è esente da rischi.
BTW, non so se sapete che Panzironi e' stato di recente condannato per "esercizio abusivo della professione medica", e tra i denuncianti oltre al sempre onorato ordine dei medici, c'era anche l'associazione dei panettieri, perche' Panzironi dice che il pane fa male. Cosi', giusto per capire come vanno certe robe in Italia. :pint:


" vietiamo lo zucchero nelle bevande...
vietiamo anche alla merda di sporcarci le mutande!" [/Cit]

:hammer: :hammer: :pint: :pint:
Ho chiesto CHI decide se un alimento e' nocivo.
La tua risposta:

Quote:

Ricerca scientifica. Punto 10.

Quindi: buonanotte.
5 anni qui a verificare giorno per giorno come la scienzah sia uno strumento. Eh ma tu parli della scienza vera. Gia'. Quella che c'ha il bollino sopra "scienza vera". Eh, ma un domani, non ci saranno piu' conflitti di interesse, e corruttele varie: un domani avremo la scienza vera. E allora, quando saremo tutti d'accordo, potremo anche fidarci.
Data quella tua risposta, non ho molto da aggiungere. Si tratta sempre si delegare ad una supposta autorita'. Abbiamo gia' visto i danni che ne derivano. Non basta? Avanti pure.

Tra parentesi: ti annuncio che le ricerche tante volte si contraddicono anche quando gli autori sono in perfetta buona fede. Il motivo e' questo: la realta' e' complessa e incerta. Fai luce qui, ma non vedi quello che e' rimasto al buio la'. Quello che non cerchi non lo trovi: cerchi un danno cardiaco per una roba, ma non misuri gli effetti sulle ossa. Talvolta nuove ricerche smentiscono quelle vecchie. Ma nel frattempo quelle vecchie erano "la scienza", e magari hanno fatto un sacco di danni.
QUINDI:
Ognuno deve farsi il suo percorso soggettivo, e trovare cio' che funziona per lui o lei. Libri, esperti, esempi, e soprattutto sperimentazioni (laddove possibile). E tante volte, magari, cambiare idea su qualcosa. Non e' un quadro statico.
Ma nessuno deve imporre alcunche' all'altro.
Il punto sullo stato dell'arte:

www.youtube.com/@NicolaJiang/videos

Quote:

#93 bandit:
5 anni qui a verificare giorno per giorno come la scienzah sia uno strumento. Eh ma tu parli della scienza vera.

Anche io penso della scienzah tutto il male possibile, e questo da decenni prima degli ultimi fatti. Questo non significa che si butta il bambino con l'acqua sporca.
Vedi che avevo ragione?

Quote:

#10 Zagreus: Ragionando come te saremmo ancora ai tempi dell'Eternit e delle vaccinazioni obbligatorie.

Ci sono voluti decenni prima di provare che l'Eternit fosse cancerogeno. Idem per il fumo, il piombo, il mercurio... Questo perché la scienza al soldo delle multinazionali remava contro. Quindi sì, in un certo senso esiste una scienza vera, quella indipendente e libera da conflitti di interessi.
Se sei tranquillo che nel pesciolino che mangi non ci siano metalli pesanti oltre i limiti, è perché qualcuno ha fatto degli studi. Lo stesso discorso si può fare con lo zucchero, nonostante Big Food remi contro.
Il link che avevo messo in #6 Zagreus mi sembrava esplicativo.

Quote:

Quello che non cerchi non lo trovi:

Appunto, finché la ricerca sarà in mano agli stessi capitalisti che producono, di sicuro non andranno a cercare dove possono avere dei danni.

Quote:

Ognuno deve farsi il suo percorso soggettivo

Ci mancherebbe, poi ognuno fa come gli pare. Le leggi servono soprattutto a tutelare i più deboli, quelli che tu ignori scientemente, contro i più forti.
Non mi sembra però che per il mercurio nel cibo invochi la libbertà di scelta e la consapevolezzah.

A parte queste considerazioni, per l'ennesima volta ribadisco che non ho mai detto di vietare un cibo. Solo di mettere dei limiti a certe sostanze all'interno dei cibi processati, quando possono diventare pericolose.
Anche riguardo l'"educazione alimentare": per come l'ho descritta e per come la intendo è più una "informazione alimentare". Non vieta nulla, non dice cosa mangiare o meno. Anche io penso che non sia compito della scuola "educare".
Zagreus

Quote:

Vedi che avevo ragione?

Ah beh, se lo dici tu! :-D

Nessuno ha detto di buttare via TUTTA la scienza.
L'ho detto N volte che leggo le ricerche.
Il problema e' che io non concedo a te o al tuo politico di scegliere quale affermazione scientifica selezionare come vera, quando ce ne sono altre che la contraddicono, e imporla a me.
Difficile da capire?
.

Quote:

Se sei tranquillo che nel pesciolino che mangi non ci siano metalli pesanti oltre i limiti, è perché qualcuno ha fatto degli studi.

Ma che sta a di'?
Confondi gli studi con le verifiche sui prodotti?


Quote:

Non mi sembra però che per il mercurio nel cibo invochi la libbertà di scelta e la consapevolezzah.

C'e' la liberta' di non capire quello che dico, che a quanto vedo eserciti pienamente

Quote:

#96 bandit
Il problema e' che io non concedo a te o al tuo politico di scegliere quale affermazione scientifica selezionare come vera, quando ce ne sono altre che la contraddicono, e imporla a me.

Com'è che per il mercurio (cadmio, piombo, ecc. a piacere) ti sta benissimo questa ingiusta imposizione?
Com'è che per il mercurio nel cibo non invochi la libbertà di scelta?



Quote:


Quote:

#98 bandit

Ma che sta a di'?
Confondi gli studi con le verifiche sui prodotti?

Annamo bbene.
Ci sono delle soglie.
Stabilite scientificamente.
Su cui si basano le verifiche.

Quote:

Com'è che per il mercurio (cadmio, piompo, ecc. a piacere) ti sta benissimo questa ingiusta imposizione?
Com'è che per il mercurio nel cibo non invochi la libbertà di scelta?

Quello che mi preoccupa e' che dovresti essere in grado di risponderti da solo. Sia a intuito, che, al bisogno, rileggendo quello che ho scritto.

Quote:

#100 bandit
Quello che mi preoccupa e' che dovresti essere in grado di risponderti da solo. Sia a intuito, che, al bisogno, rileggendo quello che ho scritto.

Manfatti. Quando ti va di rispondere fammi sapere.

Quote:

Quando ti va di rispondere fammi sapere.

# 65
Ho scritto:


Quote:

Distinguiamo:
Un conto e' proibire (o fissare valori di tolleranza per) un veleno (e questo lo devi fare!), un conto e' normare TRA ALIMENTI, ovvero dirmi che devo mangiare piu' patate e meno burro, perche' lo dice la scienzah, o perche' cosi' proteggo l'ambiente. Questo non va bene.
Stessa cosa per gli PFAS. Non sono mica un alimento, sono un veleno.


Quote:

Ci sono delle soglie.
Stabilite scientificamente.
Su cui si basano le verifiche.

Le soglie tante volte sono piu' una faccenda politica che scientifica (vedi quando alzano i limiti perche' se no si chiude tutto), ma certamente ci si basa su ricerche per fissarle. Si tratta di situazioni estreme in cui c'e' un evidente consenso - qualcuno nega che gli PFAS facciano male?
Una volta concordato che veleno e', mi sta benissimo che venga proibito o controllato l'uso della sostanza. In un mondo diverso parlerei di meccanismi non statali per farlo, ma oggi siamo qui, lo stato c'e' , che faccia almeno queste cose e le faccia bene.

Naturalmente deve trattarsi - come dicevo - di casi indubitabili. Perche' se no, da li' a proibire la CBD (per dirne una) il passo e' breve, e ci si appella allo stesso tipo di argomenti.

Quote:

#102 bandit Distinguiamo:Un conto e' proibire (o fissare valori di tolleranza per) un veleno (e questo lo devi fare!), un conto e' normare TRA ALIMENTI --cutted--

Come ti ho ricordato, ci sono voluti decenni per stabilire che quelle sostanze fossero veleno (perché l'industria remava contro).
Poi, ho concordato con te che la dose fa il veleno.
E ho ribadito che non ho mai detto di vietare un cibo ma solo di mettere dei limiti a certe sostanze all'interno dei cibi processati, quando possono diventare pericolose.

Quindi, ricapitolando: perché quando vengono imposte delle soglie al mercurio ti sta bene e quando vengono imposte ai dolcificanti no?
Stai sostenendo che non sono cancerogeni? Che non diano assuefazione? Che in qualsiasi dose si assumino non diventino veleno?
Mah. Forse hai le idee confuse.

Quote:

#103 bandit Si tratta di situazioni estreme in cui c'e' un evidente consenso - qualcuno nega che gli PFAS facciano male?

Il dibattito sugli PFAS stranamente ha avuto un decorso più rapido. Ciò non toglie che continuiamo ad esserne infestati: dalle bottiglie di plastica, pellicole, cannucce di carta, padelle antiaderenti, acqua, ecc. Ok, quindi non sei contro i limiti a prescindere. Come saprai si trova anche nel pane, nel vino... e -a proposito di produzione propria- nelle uova può capitare che ce ne sia di più in quelle "domestiche".
La differenza con i dolcificanti qual è esattamente? Che questi ultimi non sono considerati veleno? E perché non lo sono?

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Una volta concordato che veleno e', mi sta benissimo che venga proibito o controllato l'uso della sostanza. In un mondo diverso parlerei di meccanismi non statali per farlo, ma oggi siamo qui, lo stato c'e' , che faccia almeno queste cose e le faccia bene.

Si inizia a ragionare? :hammer:

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Naturalmente deve trattarsi - come dicevo - di casi indubitabili. Perche' se no, da li' a proibire la CBD (per dirne una) il passo e' breve, e ci si appella allo stesso tipo di argomenti.

Ok non la proibiamo. La metteresti dentro una merendina per bambini?

Quote:

Quindi, ricapitolando: perché quando vengono imposte delle soglie al mercurio ti sta bene e quando vengono imposte ai dolcificanti no?

Perche' "la dose fa il veleno" vale per i comuni alimenti: anche l'acqua ti ammazza se ne bevi troppa. Pertanto, la mia dose me la faccio io.
Invece per i veri veleni no: l'ideale sarebbe zero, e solo per "realismo" si fissa una tolleranza.

Una alternativa accettabile sarebbe garantire sempre una informazione completa e accurata: se tu mi dichiari che nel tuo vino c'e' benzina, posso anche fare da solo. Ma e' difficile in pratica, per cui e' preferibile proibire a dare multe galattiche e galera a chi sgarra.

Quote:

Si inizia a ragionare? :hammer:

Veramente son cose che ho detto fin dall'inizio, il problema e' che tu per interpolazione mi attribuisci posizioni estreme che non ho espresso.
Scusate... io sono magro, e quando mangio voglio NUTRIRMI, altrimenti deperisco ancora di più!

Mi stanno sulle balle tutti 'sti cibi "Light", con 0,0001% di grassi, ZERO zuccheri, ecc...
Sugli scaffali ormai si trova sempre più roba del genere... e sempre meno roba nutriente e Naturale!!

Se permettete Io voglio mangiare lo Yogurt ARRICCHITO di grassi (non impoverito!), con il + 1,5 % di grassi !! (purtroppo non esiste!).

Sono costretto a vivere in un mondo che è alla ricerca di cibi NON-nutrienti solo perché alla gente piace strafogarsi di chili e chili di cibo ogni giorno e spendere soldi per inserire nel proprio corpo cose private di ogni sorta di apporto nutritivo (solo per il piacere di farlo... perché il cibo è diventato uno strumento di socializzazione!).

Possibile che non vi rendiate conto che i cibi light servono SOLO per far girare di più l'economia... perché così, per nutrirsi, la gente deve comprare e assumere molta più roba di prima!??

Non sarebbe meglio (più saggio) educare la gente a mangare poco e nutriente... anziché molto e poco nutriente??

il vero "goal" da raggiungere per una società intelligente, saggia e virtuosa (specialmente per chi tiene alla salvaguardia del pianeta) sarebbe quello di Studiare il modo affinché l'uomo possa vivere mangiando 1 sola volta a settimana... o addirittura 1 sola volta al mese!! ... o ad intervalli di tempo ancora maggiori! (come fanno saggiamente i coccodrilli!).
QUI INVECE SI STA FACENDO IL CONTRARIO!!! (con buona pace delle risorse naturali... che vengono consumate al ritmo del 170% all'anno... cioè vale a dire: se il pianeta riesce a produrre 100% ogni anno, noi consumiamo il 70% in più di quello che si riesce a produrre, quindi ogni anno sforiamo la sua capacità di rinnovamento del +70%).

... E non ho bisogno di "ricerche scientifiche" per potervi dire che È QUESTO ciò che veramente fa male all'organismo!! (non il grasso o gli zuccheri... ma mangiare chili e chili di roba SVUOTATA di tutto!!).

Stessa cosa anche per quanto riguarda le buste di plastica: anziché farne 1 sola INDISTRUTTIBILE (che la gente possa tramandarsi di padre in figlio ... di generazione in generazione), si stanno creando buste che si sbriciolano dopo pochi giorni, la cultura dell' "usa & getta", del consumismo.
IL CONTRARIO DI QUELLO CHE SI DOVREBBE FARE!!!
Si sta educando la gente a fare il contrario di quello che si dovrebbe (diventare spreconi, sperperoni), perché questo atteggiamento conviene all'economia / mercato.
e anzi... si sta facendo di più: si sta inculcando nella mente delle persone che comportarsi così sia un comportamento rispettoso, virtuoso e "green" (buttare via ogni giorno centinaia di sacchetti di plastica "è green"... perché sono biodegradabili... mangiare in un piatto di carta e buttarlo via subito dopo "è green"... ecc. ... *sono proprio un cittadino modello e rispettoso dell'ambiente!* ... si ripetono tra sé e sé ... auto-convincendosene! ... Introiettando la "cultura dello spreco" come un "modo di comportarsi" positivo, buono... anziché negativo/vizioso!).

il problema è che le industrie e le imprese non vogliono questo!! (ossia: che si mangi 1 sola volta al mese o che il sacchetto di plastica duri per sempre!).... perché vogliono che tu COMPRI, COMPRI e COMPRI ... roba che non sia nutriente!! (così puoi continuare ad assumerne all'infinito e mangiare ANCORA ANCORA ANCORA.... e svolgere appieno la tua funzione di CONSUMATORE!!).

un po' come i vestiti: ho dei jeans da muratore che mi ha dato mio padre (degli anni '60-'70) che sono ancora in perfetto stato!!! (il tessuto di cui sono fatti è talmente duro che stanno in piedi da soli!) ... al contrario, i jeans che compri oggi dopo 3 anni cominciano a lacerarsi e son da buttare via!!!

>>>>> SVEGLIA !!!

Mangiate un bel panino pieno di grassi, una bevanda piena di zuccheri... e starete bene per 2 giorni senza più bisogno di dovervi alimentare (anche il vostro portafoglio ringrazierà!).

Stanno bandendo tutte le sostanze che sono nutritive (asserendo che fanno male), per farvi mangiare pietanze "vuote", depauperate di tutto, fondamentalmente "di cartone".

Secondo me, si dovrebbe fare una distizione nei supermercati:
- "Cibo a scopo ludico".
- "Cibo a scopo nutritivo".

Chi tratta il cibo come un gioco va nel reparto del "cibo a scopo ludico", chi cerca cibo per nutrirsi (come me!) va nell'altro reparto.

[...]
[...]

Altrimenti ci ritroveremo in una società che offre solo "cibo ludico" e chi ha bisogno di nutrirsi davvero (assumendo poco cibo) non potrà farlo!! ... se non ADEGUANDOSI a mangiare tonnellate di roba (come vuole il mercato), quindi spendendo molti soldi...

... così facendo, però, si ottiene l' aumento del proprio metabolismo e la dilatazione del proprio stomaco, di conseguenza a ciò, si avvertirà continuamente "fame", che ovviamente andrà placata introducendo continuamente roba, rigorosamente NON-nutritiva! (altrimenti, farebbe male mangare così tanta roba, se essa fosse nutritiva!!!) ...

ma il mercato vuole proprio questo: che tu possa mangiare TANTO e che tali cose NON SIANO NUTRITIVE (affinché tu possa continuare a farlo senza problemi!).

... in alternativa (se non si vuole cedere a questo "dictact del mercato" e si vuole persistere a mangiare poco) si è costretti ad assumere integratori, proprio per sopperire alla mancanza di nutrienti nei cibi!
Quindi l'altra soluzione consiste sempre nel spendere altri soldi (come vuole il mercato)... e dovendo far ricorso a roba di sintesi... chimica, pillole, ecc.

immagino un futuro in cui il "cibo" e il "nutrimento" si venderanno separatamente.
da un UNICO prodotto quale era (che comprendeva entrambi gli aspetti) si ricaveranno due prodotti distini che soddisferanno due esigenze di mercato differenti: se vuoi il cibo compri il cibo (per appagare l'aspetto ludico, il gusto, il palato), se invece quello che cerchi è il nutrimento, allora non dovrai comprare il cibo, ma acquisterai direttamente il nutrimento (per appagare il fabbisogno energetico, ma non il palato!).

IO, invece, VOGLIO MANGIARE POCO e QUEL POCO CHE MANGIO VOGLIO CHE SIA FORTEMENTE NUTRITIVO (ben ricco di grassi e zuccheri!).

Quote:

#106 bandit:
Perche' "la dose fa il veleno" vale per i comuni alimenti: anche l'acqua ti ammazza se ne bevi troppa. Pertanto, la mia dose me la faccio io.
Invece per i veri veleni no: l'ideale sarebbe zero, e solo per "realismo" si fissa una tolleranza.

Ah ecco. Quindi "la dose fa il veleno" vale solo per i comuni alimenti, sui quali non vuoi limiti, poi ci sono i "veleni veri" su cui mettere limiti. Ho dovuto rileggerlo tre volte per essere sicuro di aver capito.
Peccato, per una volta che avevi scritto una cosa sensata condivisibile!
Se non altro pian piano ci avviciniamo allo scoglio. Da quanto ho capito, quando parli di "veleni veri" ti riferisci alle contaminazioni indesiderate (es. mercurio nel pesce). Poi ci sono i "comuni alimenti". Ma ti ricordo che parliamo di ultra-processati, quindi non di comuni alimenti ma di additivi come dolcificanti, coloranti, conservanti, aromi, ecc.
Prendiamo i coloranti, visto che i dolcificanti per te (e non solo per te) sono un tabù, tanto il discorso è lo stesso. I coloranti sono ammessi ma oltre un certo limite (chiamato ADI - Acceptable daily intake o GDA - Dose Giornaliera Accettabile in italiano. Di cui sembri ignorare l'esistenza) si sa che fanno male.
Prendiamo la Tartrazina (E102) un colorante giallo limone un tempo molto utilizzato, che ora è presente in certe cedrate. Se il valore presente nella cedrata (o comunque, nell'assunzione giornaliera totale, metti che tuo figlio ne beva 3 al giorno) supera il suo ADI, si va incontro a dei rischi seri. A partire dall'iperattività (che poi magari verrà "curata" con psicofarmaci) a danni al DNA nel fegato, colon, reni, testicoli.. ecc.
Così via anche per gli altri coloranti: da effetti allergenici a disturbi della personalità, dell'attenzione, ecc.
Domanda: ne vale la pena per bere una bibita di colore giallo? Un bambino dev'essere libero di rischiare (incosapevolmente poi!) così? Nel nome di cosa, della libbertà? O nel nome dei soldi del produttore?

Stesso discorso pari pari per i dolcificanti, la cui funzione ovviamente non è colorare per invogliare, ma addolcire qualsiasi schifezza per renderla ossessivamente appetibile. Così ne mangi (o bevi) di più. E mangiandone di più tranquillamente sforerai l'ADI (com'è già stato dimostrato, in particolare per la fasce d'eta più basse).
La dose fa il veleno.

Quote:

#107 bandit
Veramente son cose che ho detto fin dall'inizio,

Ah, quindi vuoi dire nel 2025 c'è davvero chi pensa che lo zucchero non sia un veleno? :-o

Quote:

il problema e' che tu per interpolazione mi attribuisci posizioni estreme che non ho espresso.

Fai lo stesso con me, come ho lamentato diverse volte. Quindi siamo pari. :pint:
#108 Fraber
#109 Fraber
Fra' mettiti seduto che devo darti una triste notizia:


lo zucchero NON è nutriente.
Spiace.

Quote:

Ah, quindi vuoi dire nel 2025 c'è davvero chi pensa che lo zucchero non sia un veleno? :-o

io penso che lo zucchero non sia un veleno... anzi !!

È uno dei 3 nutrienti fondamentali:
- grassi (9 Kcal al grammo).
- zuccheri (4 Kcal al grammo).
- proteine (4 Kcal al grammo).
+
- vitamine
- sali minerali

tra l'altro, all'interno del nostro corpo, lo zucchero si trasforma in grasso (quando ce n'è troppo e l'energia deve essere immagazzinata) e il grasso si trasforma in zucchero (gluconeogenesi), quando c'è una carenza di zuccheri e all'organismo occorre un maggior apporto di zucchero... per cui possiamo dire che gli ZUCCHERI siano fondamentalmente UNO DEI PIU' IMPORTANTI NUTRIENTI del nostro corpo (alla base della maggiorparte dei processi metabolici ... ed "elemento principe" per il nutrimento del nostro cervello!)... tant'è vero che esistono animali che si nutrono solo di zucchero ... e stanno benissimo!).



Quote:


Fra' mettiti seduto che devo darti una triste notizia:

lo zucchero NON è nutriente.
Spiace.

:-o :roll:
sembra che abbiamo una concezione di "alimentazione" e di "bene" e "male" che sono totalmente incompatibili...
vabbé! ... non importa... libero di pensarla come vuoi! :-D
Zagreus


Quote:

Ah ecco. Quindi "la dose fa il veleno" vale solo per i comuni alimenti, sui quali non vuoi limiti, poi ci sono i "veleni veri" su cui mettere limiti. Ho dovuto rileggerlo tre volte per essere sicuro di aver capito.
Peccato, per una volta che avevi scritto una cosa sensata condivisibile!

Non ho capito, quindi la condividi o no?

Comunque, vorrei ricordare che questo articolo parla della necessita' di intervento politico per:
- normare l'uso di zuccheri grassi e sale
- introdurre la tassa sullo zucchero
Rispetto a questa posizione, io mi sono espresso cosi (#1):

Quote:

Loro sono bastardi dentro, pero' qui non vedo proprio la "necessita' dell'intervento politico".
Si tratta di prodotti ultraprocessati che fanno male, e SI SA.
Ecco magari si dovrebbe garantire l'informazione, nel senso che l'etichetta deve specificare bene gli ingredienti, e non ci devono essere certificazioni di salubrieta' fasulle. Anche se sarebbe ora che la gente iniziasse a rendersi capace di valutare da se', e si prendesse la responsabilita' delle proprie scelte.

Quelli che credono all'etichetta "prodotto salutare", sono gli stessi che credono a "il vaccino e' sicuro", e, francamente, possono anche andare a incularsi.

E ci metto la firma sotto ogni sillaba.

Ora, tu mi chiedi dei coloranti dannosi. Ok.
La vedo cosi'.
Se una sostanza puo' fare grandi danni in quantita' minuscole, per quanto mi riguarda va classificata come veleno e non come alimento. Non mi interessa se sia un colorante o altro.
Se invece si tratta di sostanze che possono far male ma dipende dalla quantita' e da quanto tempo le consumi (come pure la nutella), allora al produttore chiedo solo di informare correttamente sugli ingredienti, e il consumatore faccia le sue scelte.
Mi fai venire in mente che io imparai da mia mamma quando ero bambino che i coloranti fanno male. Da allora in automatico quando li vedo in un prodotto lo scarto, salvo rarissime eccezioni. Si puo' fare.
@Bandit

Hai visto che succede quando contesti a qualcuno la presunta impossibilità di resistere a quella o quell'altra mossa della lobby del giorno?

La deresponsabilizzazione, assieme al catastrofismo, è uno dei valori fondanti delle narrative complottiste.

Se tu mi racconti che io, singolo, ho il potere non farmi infinocchiare dal gioco de "i potenti", viene meno il nemico virtualmente invincibile che fa parte delle storie complottiste.

Queste, sono le razioni che susciti. Stessa cosa con il catastrofismo. Il complottismo ti deve dipingere un mondo perennemente in procinto di collassare, in cui il futuro sia peggiore del momento attuale. Infatti, ecco che se ti azzardi a dire che rispetto a X anni fa stiamo meglio, si scatena il putiferio.
#114 bandit

Quote:

Non ho capito, quindi la condividi o no?

Condivido che la dose fa il veleno. Sempre.


Quote:

La vedo cosi'.

Non ho capito, in base a questa suddivisione, come classificheresti i coloranti, i dolcificanti, gli antiossidanti, gli emulsionanti, gli stabilizzanti, i gelificanti, gli addensanti, i conservanti e ... non scordiamoci degli "aromi"!
E i junk-food che li hanno tutti o quasi.


Quote:

Mi fai venire in mente che io imparai da mia mamma quando ero bambino che i coloranti fanno male.

Mi chiedo come mai questa che considero saggezza popolare si sia però fermata ai coloranti e non abbia incluso -ad es.- i dolcificanti.


Quote:

Da allora in automatico quando li vedo in un prodotto lo scarto, salvo rarissime eccezioni. Si puo' fare.

Quindi se leggi -chessò- E960a, lo scarti?

Quote:

#113 Fraber:
sembra che abbiamo una concezione di "alimentazione" e di "bene" e "male" che sono totalmente incompatibili...

Lo zucchero (inteso come saccarosio) non è un nutriente perché fornisce solo calorie senza micronutrienti vitali. Gli "zuccheri" di cui abbiamo bisogno per il fabbisogno energetico, in una dieta equilibrata già li forniscono normalmente i carboidrati, la frutta, il latte e il miele, che forniscono anche fibre, vitamine, minerali, ecc.
Nessun animale si nutre solo di zucchero, ed anche se esistesse, poco avrebbe a che fare con l'uomo.
Non so cosa intendi per "bene" e "male" ma di sicuro bere "una bevanda piena di zuccheri" non ti fa bene come pensi.
Zagreus

Quote:

Condivido che la dose fa il veleno. Sempre.

No, non sempre. Vale per la maggior parte degli alimenti, non per tutte le sostanze.
Ci sono sostanze che non vuoi proprio (mercurio, piombo o peggio) ma che vengono ritenute tollerabili in quantita' minime, vuoi perche' le ricerche cosi' dicono, vuoi perche' nella realta' non si riesce ad eliminarle del tutto. Non vale solo per gli alimenti. Per esempio, una martellata in testa non la vuoi, anche se, sotto una certa "soglia" (fatta piano) non ti fa un gran danno.
Poi ci sono sostanze che danno una curva ad U, nel senso che ce ne vuole una certa dose, fanno male se troppo o troppo poco. Esempio, la vitamina D e molte altre vitamine (anche se la dose ideale non vale in assoluto, le vitamine vanno bilanciate, discorso complesso).


Quote:

Non ho capito, in base a questa suddivisione, come classificheresti i coloranti, i dolcificanti, gli antiossidanti, gli emulsionanti, gli stabilizzanti, i gelificanti, gli addensanti, i conservanti e ... non scordiamoci degli "aromi"!
E i junk-food che li hanno tutti o quasi.

Dipende, perche' non puoi classificare tutte quelle categorie in blocco.
Ma importa poco: si tratta comunque di alimenti processati che per quanto mi riguarda vanno esclusi o minimizzati. (Salvo per gli antiossidanti: se c'e' solo acido ascorbico non vedo grossi problemi).


Quote:

Mi chiedo come mai questa che considero saggezza popolare si sia però fermata ai coloranti e non abbia incluso -ad es.- i dolcificanti.

In realta' si e' estesa a tutto quello che poteva sapersi allora, il resto ovviamente toccava a me.


Quote:

Quindi se leggi -chessò- E960a, lo scarti?

I prodotti processati in media li scarto a priori, poi, se un prodotto mi interessa proprio e ci sono ingredienti che non conosco allora posso anche guardarci dentro con la lente.
L'uso dei codici peraltro non aiuta (e mi fa pensare male), sarebbe meglio scrivere per esteso ma poi non c'e' posto, ma se non c'e' posto vuol dire che c'e' dentro troppa roba.
Pencri

Vanno aggiunti quelli di "Trust the Plan" :-D
Una bevanda piena di zuccheri fa male se inserita nella "classica" dieta di una persona occidentale media (ignorante, che mangia 5 volte al giorno e SOPRATUTTO troppo e "per svago"!)... se invece la inserisci nella dieta di un bambino del Biafra, quella bevanda gli farà benissimo !!

L'ho spiegato sopra: è ovvio che se ti ingozzi dalla mattina alla sera di cibo (più di quanto ne avresti bisogno), bere una bevanta zuccherata è un surplus non necessario che a lungo andare potrebbe anche dannegiarti.

Carboidrati, fruttosio, saccarosio, glucosio, ecc... sono tutti zuccheri e svolgono tutti la medesia funzione.
Non c'è lo zucchero che "fa male" e lo zucchero che "fa bene".
... e ripeto: senza assumere zuccheri si muore!! (... altro che "veleno" !!!).

Come hai giustamente detto tu: chi crede di aver eliminato gli zuccheri dalla propria dieta (quindi voler smontare la mia tesi, asserendo che si possa vivere senza), in realtà sta continuando ad assumerli attraverso verdure e altri prodotti.
inoltre (qualora non bastassero), attraverso il processo di Gluconeogenesi, costringe il proprio corpo a sintetizzare gli zuccheri dai grassi (quindi il suo metabolismo deve fare uno sforzo maggiore, perché il soggetto ha deciso di non assumere zuccheri che invece il corpo necessita ... e pertanto escogita "vie traverse" per ottenerli!! ).

Ti stupirà quello che sto per dirti, ma - secondo me - si potrebbe benissimo vivere con una dieta di soli dolci (torte, crostate, biscotti, latte, marmellate, croassant, pasticcini, caramelle, cioccolate, wafer, gelati, yogurt, frutta, ecc.), ovviamente assumendone la giusta quantità e solo se l'organismo del soggetto è sano e non presenta malattie correlate all'assorbimento dello zucchero (es: diabete).

In presenza di diabete, invece, è ovvio che per un tale soggetto lo zucchero faccia male!! ... ma perché è malato lui!! ... non per lo zucchero in sé (Sostenere questo, sarebbe come dire che la Luce fa male... perché esisto persone affette da Xeroderma pigmentoso).

Quote:

#118 bandit:
Ci sono sostanze che non vuoi proprio (mercurio, piombo o peggio) ma che vengono ritenute tollerabili in quantita' minime, vuoi perche' le ricerche cosi' dicono, vuoi perche' nella realta' non si riesce ad eliminarle del tutto.

Quindi de facto la dose c'è.

Quote:

Poi ci sono sostanze che danno una curva ad U, nel senso che ce ne vuole una certa dose, fanno male se troppo o troppo poco.

Non mi viene in mente a cosa ti riferisci (fa male se troppo poco? forse intendi se hai una carenza) ma anche quella è una dose, anzi se è a U sono due.
Dimentichi la curva classica. Prendi ad es. altri metalli: del ferro è risaputo che è un elemento essenziale ma in quanti sanno che abbiamo bisogno anche di rame, cobalto, molibdeno o manganese? Per fortuna li prendiamo da tutti cibi naturali: uova, carne, noci, legumi, ecc. Ma ovviamente anche qui la dose fa il veleno.

Quote:

Dipende, perche' non puoi classificare tutte quelle categorie in blocco.

Appunto. Ma neanche una sola categoria in blocco. Bisognerebbe vedere sostanza per sostanza.

Quote:

L'uso dei codici peraltro non aiuta (e mi fa pensare male), sarebbe meglio scrivere per esteso ma poi non c'e' posto, ma se non c'e' posto vuol dire che c'e' dentro troppa roba.

Infatti volevo arrivare qui. L'E960a non sarebbe altro che i glicosidi steviolici da Stevia, e quindi andrebbe anche bene (anche se pure la stevia l'ADI, cioè la soglia, ce l'ha). Il problema è che uno non può sapere tutti i numeri-E a memoria (sono migliaia) e poi di ciascuno dovrebbe conoscere non solo l'ADI (la soglia) e tenere il conto del totale giornaliero assunto ma pure nel dettaglio il perché ha quella soglia e cioè gli effetti avversi. Perché un conto è superare l'ADI della stevia un conto boh facciamo dell'E102 (il colorante che ti dicevo sopra).
Tutto ciò per dire che OK se risolvi il problema a monte evitando tutti i processati (anche il pane? succhi di frutta? affettati e insaccati? complimenti), ma gran parte della popolazione non solo non può evitarli (e in parte non vuole, per abitudine, dipendenza e marketing) ma non ha neanche modo di discriminare. Non è che i processati sono tutti uguali.
Esempio banale, come dicevo a lysmata

Quote:

#14 Zagreus Sai che fatica trovare uno yogurt senza zucchero?

Su uno scaffale con decine di tipi yogurt il 99% sono processati. Vallo a dire alla casalinga di Voghera che gli "yogurt alla frutta" che compra al suo bimbo non sono yogurt e sono pieni di porcherie.
Zagreus

Quote:

Quindi de facto la dose c'è.

Il punto era semplicemente osservare che ci sono cose che vorremo a ZERO.
Esempio: benzina nel vino. Ma in molti casi, zero non e' possibile (metalli nel pesce) e quindi si cerca di minimizzare. Ovviamente, maggiore la quantita', maggiori i danni.


Quote:

Infatti volevo arrivare qui. L'E960a non sarebbe altro che i glicosidi steviolici da Stevia, e quindi andrebbe anche bene...

Tutta questa suspense per dire che con i codici si capisce meno che con le descrizioni? :-D
Buone notizie: per chi ci tiene proprio a consumare prodotti con tanti codicilli, ci sono pure le app che ti dicono tutto a partire dal bar-code. E pensa un po', non e' stato lo Stato a farle!


Quote:

OK se risolvi il problema a monte evitando tutti i processati (anche il pane? succhi di frutta? affettati e insaccati? complimenti),

Grazie per i complimenti, rare eccezioni per gli insaccati, comunque dopo lettura dell'etichetta.


Quote:

ma gran parte della popolazione non solo non può evitarli (e in parte non vuole, per abitudine, dipendenza e marketing)

Che non possa evitarli: palle.
Che non voglia per abitudine, dipendenza e marketing: QUINDI??? :-o


Quote:

Su uno scaffale con decine di tipi yogurt il 99% sono processati. Vallo a dire alla casalinga di Voghera che gli "yogurt alla frutta" che compra al suo bimbo non sono yogurt e sono pieni di porcherie.

La casalinga di voghera ha le stesse possibilita' di sapere cosa compra che ho io.
Se il 99% degli yogurt e' alla frutta, e' perche' il 99% li vuole cosi', vuoi per scelta deliberata, vuoi "per abitudine", pigrizia o disinteresse.

Quello che si incazza dovrei essere io, che mi devo accontentare dell'1% dell'offerta perche' una massa di ignoranti compra senza pensarci.

Ma io sono tollerante, e mi accontento.
#122 bandit

Quote:

Il punto era semplicemente osservare che ci sono cose che vorremo a ZERO.

Ovviamente. La dose comunque c'è perché sotto quella soglia i benefici di mangiare il pesce con "poco" mercurio sono più alti di non mangiarne affatto.
Dose o non dose, i contaminanti sono OT.

Quote:

Tutta questa suspense per dire che con i codici si capisce meno che con le descrizioni? :-D

No. Vedo che non hai capito. Il problema con i codici è quello minore. Tra l'altro sono usati marginalmente, per lo più per i coloranti e stabilizzanti.
(l'esempio della stevia era un gioco: stai certo che se c'è la stevia la mettono a caratteri cubitali sotto il nome del prodotto. Raddoppiando il prezzo)

Quote:

Buone notizie: per chi ci tiene proprio a consumare prodotti con tanti codicilli, ci sono pure le app che ti dicono tutto a partire dal bar-code.

Bravo così ci stai 4 ore a fare la spesa. Ripeto però: il grosso del problema non è quando fai la spesa, è quando poi a casa devi mangiare e tenere il conto, per ogni sostanza, di quanto ne hai assunta nell'arco della giornata.

Quote:

Che non possa evitarli: palle.

Aredaje. Guarda che si era già capito che i 14 milioni di italiani poveri ti stanno sulle palle, non serve ribadire il concetto.

Quote:

Che non voglia per abitudine, dipendenza e marketing: QUINDI??? :-o

Quindi non si cambiano le abitudini se prima non si mette un freno alla dipendenza e al marketing.

Quote:

Quello che si incazza dovrei essere io, che mi devo accontentare dell'1% dell'offerta perche' una massa di ignoranti compra senza pensarci.

Ma tu guarda che strano, un prodotto zeppo di zucchero si vende meglio di un prodotto senza zucchero! Chi l'avrebbe mai detto.
Sicuramente colpa delle casalinghe di Voghera.

Quote:

La dose comunque c'è perché sotto quella soglia i benefici di mangiare il pesce con "poco" mercurio sono più alti di non mangiarne affatto.

Cosa c'entra il pesce? Parlavamo della sostanza in quanto tale. Giusto per rigore di logica.


Quote:

Dose o non dose, i contaminanti sono OT.

Evviva! Li hai tirati dentro tu :-D

Poi, Ref. App per leggere in chiaro il significato dei codici:

Quote:

Bravo così ci stai 4 ore a fare la spesa.

Esagerato. Lo fai una volta, per un prodotto, se ti interessa. Lo puoi anche fare a casa.


Quote:

Ripeto però: il grosso del problema non è quando fai la spesa, è quando poi a casa devi mangiare e tenere il conto, per ogni sostanza, di quanto ne hai assunta nell'arco della giornata.

Appunto, e qui non ci sono santi che ti aiutano perche' nessuno sa cosa ti mangi tu. Quindi, se uno vuole farlo, deve farlo da solo, e limitare per legge le quantita' di certe sostanze su una singola barretta non lo aiutera'.


Quote:

Aredaje. Guarda che si era già capito che i 14 milioni di italiani poveri ti stanno sulle palle, non serve ribadire il concetto.

Mi piacerebbe sapere come colleghi questo a quello che ho detto io. Ti faccio il riassunto:

TU:

Quote:

OK se risolvi il problema a monte evitando tutti i processati (anche il pane? succhi di frutta? affettati e insaccati? complimenti), ma gran parte della popolazione non solo non può evitarli (e in parte non vuole, per abitudine, dipendenza e marketing)

IO:

Quote:

Che non possa evitarli: palle.

TU:

Quote:

Aredaje. Guarda che si era già capito che i 14 milioni di italiani poveri ti stanno sulle palle, non serve ribadire il concetto.

Davvero, vorrei proprio capire come ricavi che "i poveri mi stanno sulle palle" dalla mia affermazione che "gli alimenti processati si possono evitare".


Quote:

Quindi non si cambiano le abitudini se prima non si mette un freno alla dipendenza e al marketing.

Per cambiare le abitudini bisogna decidere di farlo. Oppure bisogna delegare la cosa a qualche autorita' esterna?


Quote:

Ma tu guarda che strano, un prodotto zeppo di zucchero si vende meglio di un prodotto senza zucchero! Chi l'avrebbe mai detto.

E finalmente rientriamo pienamente in topic!
Scusa, ma allora tutti quei prodotti che si reclamano come "senza zuccheri"? Sono pazzi?? :-o :hammer:
PS - mia moglie va a fare volontariato / raccolta fondi per i poveri, ed e' anche capitato di ospitarne qualcuno. Cosi', giusto per.
(Dato che la meni con i poveri)
#124 bandit

Quote:

Cosa c'entra il pesce? Parlavamo della sostanza in quanto tale. Giusto per rigore di logica.

Davvero mi stai chiedendo di spiegarti pure perché la quasi totalità del mercurio che ingeriamo lo facciamo mangiando pesci? Guarda che non mi diverto a fare il maestrino e queste cose basilari dovresti saperle da te.

Quote:

Evviva! Li hai tirati dentro tu

Veramente io ho solo dato un nome a quelli che tu definivi vagamente con "veleni" o "veri veleni". Io ho tirato fuori il mercurio solo per fare un paragone inerente alle sostanze (contenute nel junk-food) che oltre una certa soglia per me diventano veleno (o, se ti piace di più, che sono altamente nocivi).

Quote:

Quindi, se uno vuole farlo, deve farlo da solo, e limitare per legge le quantita' di certe sostanze su una singola barretta non lo aiutera'.

Si vede che non mi sono spiegato abbastanza. Se quella singola barretta già da sola supera la (mia 2a) soglia per cui è altamente nociva, la vieti. Se è semplicemente junk-food (supera la 1a soglia), ne vieti la pubblicità.
Visto che non ti piacciono le tasse (e neanche a me: la Sugar-Tax la dovrebbero pagare i produttori, anche se poi si sa come finisce), si potrebbe benissimo fare così: prendiamo ad es. i biscotti, dato che ovviamente un singolo biscotto non supererà nessuna soglia e gli ingredienti e i valori nutrizionali ai più non dicono nulla; allora ti obbligo a scrivere quanti biscotti posso mangiare al giorno tranquillamente; ovvero una bella scritta -come per le sigarette- OLTRE TOT BISCOTTI NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE. Oppure: BISCOTTO NON ADATTO AI MINORI DI ANNI TOT.

Quote:

Davvero, vorrei proprio capire come ricavi che "i poveri mi stanno sulle palle" dalla mia affermazione che "gli alimenti processati si possono evitare".

Più che ripeterti per la decima volta una cosa che dovrebbe essere ovvia, non posso: il junk-food costa meno e sono l'unica cosa che i poveri possono permettersi. Qualsiasi studio che prendi, questo dice. Ma ci si arriva anche col buonsenso.
La tua affermazione era:

Quote:

#122: Che non possa evitarli: palle.

Se sei povero, palle un ca...volo!
Non so nella vita reale ma in questo discorso continui deliberatamente a far finta che i poveri non esistano. A me non interessa che siano citati o meno nell'articolo: sono IT perché non si può parlare di junk-food prescindendo dal problema della povertà.

Quote:

Scusa, ma allora tutti quei prodotti che si reclamano come "senza zuccheri"? Sono pazzi??

No, hanno solo un marketing migliore in quanto fanno male uguale (ci sono altri dolcificanti) e costano di più, fingendo di essere salutari.

Quote:

Davvero mi stai chiedendo di spiegarti pure perché la quasi totalità del mercurio che ingeriamo lo facciamo mangiando pesci?

No, non l'ho fatto. E' una tua fantasia. Andiamo pure avanti.


Quote:

Veramente io ho solo dato un nome a quelli che tu definivi vagamente con "veleni"

Li ho definiti veleni nel rispondere a te che li hai citati. Rileggi pure.


Quote:

prendiamo ad es. i biscotti, dato che ovviamente un singolo biscotto non supererà nessuna soglia e gli ingredienti e i valori nutrizionali ai più non dicono nulla; allora ti obbligo a scrivere quanti biscotti posso mangiare al giorno tranquillamente; ovvero una bella scritta -come per le sigarette- OLTRE TOT BISCOTTI NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE. Oppure: BISCOTTO NON ADATTO AI MINORI DI ANNI TOT.

Che pagliacciata! :hammer:
Con le sigarette lo puoi scrivere senza riguardo per la quantita', i biscotti invece devi dire "OLTRE 10", ed e' una grande stronzata primo perche' per esempio se quelli sono i tuoi unici carboidrati magari puoi fare anche 20, mentre se ti sfondi di maccheroni anche 1 biscotto e' gia' in eccesso, e poi perche' (rullo di tamburi) LA SCIENZA non e' univoca nel dire quanti biscotti ti devi mangiare, e infatti io ne mangio ZERO perche' questo dice la SCIENZA che seguo io (e altri come me). E tra l'altro i limiti andrebbero fissati per CIASCUNO degli ingredienti. E non dimenticarti di mettere un avviso particolare per i diabetici e gli obesi, e di calibrare a seconda del livello di attivita' fisica.
AUGURI!

Ma poi secondo te mettere in piedi sto robo fa salire o scendere i costi dei prodotti? Bel modo di tutelare i poveri. Ah gia', tu la poverta' la risolvi col tuo "punto12". Ma allora, perche' continui a parlare dei poveri, se hai la soluzione?


Quote:

il junk-food costa meno e sono l'unica cosa che i poveri possono permettersi.

Stronzate.
6 uova le trovi anche a 2 euro. Non saranno di qualita' top, ma sono infinitamente piu' salutari di una scatola di merendine.
Ti posso garantire che se rinunci alle infinite porcherie che trovi sugli scaffali, puoi avere una alimentazione salutare senza costi esorbitanti, anzi.
La realta' e' che per la maggior parte della popolazione, benestante o povera che sia, pasticci alimentari E spese voluttuarie precedono - per priorita' - gli alimenti salutari. Questo e' un diritto, non e' una necessita'.


Quote:

No, hanno solo un marketing migliore in quanto fanno male uguale (ci sono altri dolcificanti) e costano di più, fingendo di essere salutari.

Non ho mica detto che i prodotti "senza zucchero" siano salutari, ho detto che il loro successo contraddice quello che hai appena detto tu - ovvero che il prodotto con piu' zucchero e' quello che vende di piu'. Chi di marketing ferisce...
#127 bandit

Quote:

No, non l'ho fatto. E' una tua fantasia. Andiamo pure avanti.

Infatti, stendiamo un velo pietoso e andiamo avanti. Anche se non serve, continui a rifare sempre le stesse obiezioni ed è inutile continuare a ribadire gli stessi concetti.

Quote:

Li ho definiti veleni nel rispondere a te che li hai citati. Rileggi pure.

Non serve: se tu evitassi di citarmi scorrettamente troveresti già la risposta del perché li avevo menzionati.

Quote:

IO: Veramente io ho solo dato un nome a quelli che tu definivi vagamente con "veleni" o "veri veleni". Io ho tirato fuori il mercurio solo per fare un paragone inerente alle sostanze (contenute nel junk-food) che oltre una certa soglia per me diventano veleno (o, se ti piace di più, che sono altamente nocivi).

Se invece il discorso lo si sposta su quelli si va OT.

Quote:

--cutted-- dire "OLTRE 10", ed e' una grande stronzata primo perche' per esempio se quelli sono i tuoi unici carboidrati magari puoi fare anche 20, mentre se ti sfondi di maccheroni anche 1 biscotto e' gia' in eccesso --ecc. ecc.--

Mi pareva scontato dire che il limite di biscotti deve necessariamente tener conto della soglia di ciascun ingrediente potenzialmente nocivo, utilizzando il minimo. Se tu ragioni solo sui carboidrati è un tuo problema. Solo prendendo in considerazione l'acrilammide, il limite scenderebbe a max 3 biscotti (e per certe marche che fanno i furbi, anche a 0 quindi sarebbero ritirati dai mercati). Questo risolverebbe il problema dell'assunzione giornaliera? No, però sarebbe già una limitazione ed un incentivo ai produttori a non speculare troppo sulla salute delle persone. Ad es. si deciderebbero finalmente a non abbrustolire i biscotti per aumentarne l'assuefazione.
Ah, come ti ho spiegato pià volte, "i limiti --che-- andrebbero fissati per CIASCUNO degli ingredienti" ci sono già e si chiamano ADI.

Quote:

Ma poi secondo te mettere in piedi sto robo fa salire o scendere i costi dei prodotti?

Dipende. Cuocere un po' meno i biscotti secondo te fa salire o scendere i costi dei prodotti? Mettere meno zucchero?

Quote:

Bel modo di tutelare i poveri. Ah gia', tu la poverta' la risolvi col tuo "punto12". Ma allora, perche' continui a parlare dei poveri, se hai la soluzione?

Primo perché quelle politiche che andrebbero adottate darebbero i loro frutti nel medio/lungo periodo. Secondo perché essendo a favore del popolo, difficilmente le adotteranno mai.
Quindi, aspettando speranzosi, almeno si fa qualcosa e non si fa finta di niente come fai tu, dicendo che va tutto bene perché la gente ignorante se lo merita.

Quote:

6 uova le trovi anche a 2 euro.

Allora è tutto risolto. Uova a colazione, uova a pranzo, uova a merenda e uova a cena. 7 gg su 7. Perfetto, abbiamo risolto.

Quote:

La realta' e' che per la maggior parte della popolazione, benestante o povera che sia, pasticci alimentari E spese voluttuarie precedono - per priorita' - gli alimenti salutari. Questo e' un diritto, non e' una necessita'.

Ti ho spiegato il perché. Ignoranza, dipendenza, marketing. Ai capitalisti fa comodo che la gente viva nell'ignoranza e sia dipendente.

Quote:

Non ho mica detto che i prodotti "senza zucchero" siano salutari, ho detto che il loro successo contraddice quello che hai appena detto tu - ovvero che il prodotto con piu' zucchero e' quello che vende di piu'.

E chi lo dice che i "senza zucchero" vendano di più? Lo dici tu, sbagliando. Semplicemente hanno un altro target di consumatori, perché i prodotti con gli zuccheri è saturo e quindi si fanno più concorrenza.

Quote:

Allora è tutto risolto. Uova a colazione, uova a pranzo, uova a merenda e uova a cena. 7 gg su 7. Perfetto, abbiamo risolto.

Uova nelle orecchie, uova davanti agli occhi, uova su per il naso...
Mi pare una degna conclusione, dopo avere preso un mero esempio che ho portato e averlo spalmato (per restare in tema) sull'universo intero.

O forse secondo te e' normale mangiare merendine a colazione, merendine a pranzo, merendine a merenda e merendine a cena, 7 gg su 7. Si ? Perche' io avevo fatto l'esempio confrontando le uova con le merendine.
#129 bandit

Quote:

O forse secondo te e' normale mangiare merendine a colazione, merendine a pranzo, merendine a merenda e merendine a cena, 7 gg su 7. Si ? Perche' io avevo fatto l'esempio confrontando le uova con le merendine.

Vero ma è altrettanto vero e dimostrabile che posso benissimo mangiare junk-food a colazione, a pranzo, a merenda e a cena 7gg su 7, a bassissimo costo.
Quindi l'esempio delle uova da solo non dimostra niente.

Oltre questo poi, sul piano pratico lo voglio vedere un bambino, bombardato dal marketing e dipendente dagli zuccheri (vedi ISTAT), che preferisce un uovo alla merendina. Magari con la frutta, ma la biologica non te la regalano e non è per tutti.

Quote:

Oltre questo poi, sul piano pratico lo voglio vedere un bambino, bombardato dal marketing e dipendente dagli zuccheri...

Infatti il punto dirimente e' questo e li' ci si dovrebbe concentrare. Il marketing e' l'influenza esterna che fa parte della vita su questo mondo. Tutti sono di continuo alla ricerca di consenso e fanno di tutto per ottenerlo (inclusi quelli che vogliono venderti buone ragioni per imporre regole, esattamente come stai facendo tu! Anche se ovviamente mica tutti usano gli stessi mezzi). Se esiste il libero arbitrio, esiste il potere di autodeterminarsi. Se no, si adotta una visione in cui siamo meri corpi senza volonta' propria. E allora tanto vale vivere di flebo.

Tuttavia questo e' un discorso che vale tra adulti.
I bambini non possono essere ritenuti capaci di autodeterminarsi di fronte alla capacita' manipolativa degli adulti, per cui quando si parla di bambini io sono molto arrendevole rispetto alle restrizioni per tutelarli.

Per gli adulti NO: gli adulti non cresciuti non devono pretendere tutela a scapito degli adulti cresciuti.
#131 bandit
LIBERO ARBITRIO
Concordo che questo sia il punto centrale del diverbio ed era chiaro sin dalla tuo primo messaggio e dalla mia relativa risposta.
Nessune nega l'importanza del libero arbitrio o del fatto che ci siano tante persone come te capaci di autodeterminarsi e quindi in qualche modo di difendersi (fino a che punto poi sarebbe da dimostrare). Quello che non vedi (o che non vuoi vedere = non ti interessa) è che non siamo tutti allo stesso livello e non lo saremo mai, anzi per uno capace di autodeterminarsi ce ne sono dieci che non lo sono e che in qualche modo andrebbero minimamente protetti in una guerra impari contro chi ha i mezzi, la volontà e la capacità di utilizzarli come meri pezzi di carne che fruttano soldi.
E' questo darwinismo sociale che non accetto, secondo cui a questo pazzo mondo possono sopravvivere solo gli eletti (gli autodeterminati, in questo caso) e gli altri possono andare in malora. Questa argomentazione, che già è riprovevole quando viene dall'alto, diventa tragicomica quando proviene dal basso (senza offesa). Per quale motivo proviene anche dal basso è presto detto: perché qualcosa è filtrato (anche le ideologie hanno il loro marketing) e viene introiettata una weltanschauung che ti fa sentire eletto ma alla fine dei conti ti fa fare gli interessi di chi sta in alto.

Sostanzialmente questo è il motivo per cui non andremo mai d'accordo su niente.
Non e' una questione di forti e deboli.
Tu puoi decidere di fare il vegano e sentirti un gran figo. Poi dopo 10 anni scopri che ti sei fatto del male, e che il tuo vicino di casa ignorante come una capra che va avanti a fiorentine sta molto meglio di te.
Cio' non toglie che tu hai esercitato la tua liberta' e cosi' doveva essere.

Qualcuno doveva forse "difenderti" contro la tua volonta' quando hai deciso di fare il vegano? Qualcuno doveva avere il potere di farti mangiare le bistecche? Oppure al contrario: qualcuno doveva avere il potere di proibire la bistecca al tuo vicino, col risultato (per ipotesi) di fargli del male? Con questo schema il "debole" e' alla merce' di chi lo deve tutelare - in realta', lo controlla, come quanto si mette un tutore giuridico di fianco ad un "incapace".

E come per ogni cosa, o la usi o la perdi. La facolta' di valutare e di decidere la perdi nel momento in cui ti affidi a terzi che fanno le scelte per te.
Questo vale a livello di singolo, e poi a livello di societa' intera.
Ancora con la finta dicotomia veg/cheto?
Tralascio un attimo che la dieta personale sia OT, così come gli "alimenti naturali", che siano carne o verdura e che non mi risulta che qualcuno sostenga una dieta a base di ultra-processati.

Quote:

E come per ogni cosa, o lo usi o lo perdi. La facolta' di valutare e di decidere la perdi nel momento in cui ti affidi a terzi che fanno le scelte per te.

Faccio notare che nessuno di noi ha un laboratorio chimico in casa e che a qualcuno ci si deve affidare. Se sei un vegano povero e non puoi permetterti il bio, non farai altro che riempirti di pesticidi e fitofarmaci. Allo stesso modo, i poveri che mangiano carne non selezionata si riempiono di ormoni e di antibiotici. Questo a meno di non essere dei contadini o degli allevatori, come la maggior parte di noi. Di qualcuno che faccia le analisi quindi ci si deve fidare, perlomeno per sapere quale livello di veleni contanga il nostro cibo. Se vuoi fidarti dell'oste, fai pure. Io non mi fido e non faccio che aggiungere un limite massimo (dove non è già previsto) per la commercializzazione di spazzatura.

Quote:

Di qualcuno che faccia le analisi quindi ci si deve fidare, perlomeno per sapere quale livello di veleni contanga il nostro cibo. Se vuoi fidarti dell'oste, fai pure. Io non mi fido e non faccio che aggiungere un limite massimo (dove non è già previsto) per la commercializzazione di spazzatura.

Ti sfugge solo ( ! ) la differenza tra misurare qualcosa e imporre qualcosa.


Quote:

Ancora con la finta dicotomia veg/cheto?

Ma santo cielo, non l'hai capito che e' solo un esempio? E' per rendere evidente che non e' una questione di forti e deboli come la hai posta tu. E infatti il punto non e' essere vegano o altro, e' chi puo' proibire qualcosa a chi. Lo stesso vale per i supplementi: la RDA ufficiale della vitamina C e' microscopica, secondo certi studi devi moltiplicarla per 100. Vuoi basarti su certi studi? Bene, magari avrai carenza di vitamina C. Vuoi basarti su altri? Magari ne avrai un eccesso. La scelta STA A TE PERCHE' TUOI SONO I BENEFICI O I DANNI. Tu invece vuoi essere colui che sceglie quali sono gli studi giusti, poi in base a quelli vuoi imporre a me cosa devo fare - magari con obbligo di prescrizione o altre diavolerie simili. Vade retro.

Nota: la stevia era bannata in europa fino al 2011.
Perche' c'e' gente come te che purtroppo va a lavorare come tecno-burocrate nelle varie commissioni.

Nota2: quando proibisci la pubblicita', immagino che vorrai proibire anche le promozioni in punto vendita, gli assaggi, ogni forma di pubblicita' sui social media, giusto? Ti faccio presente che il distributore quando vuole spingere certi prodotti usa la leva dello spazio: mettere un prodotto in alto o in basso lo rende meno visibile, viceversa ci sono spazi pregiati come le teste di gondola. Come facciamo ad imporre al distributore di non spingere i prodotti brutti?Perche' se quei prodotti gli danno un buon margine, stai sicuro che cercheranno di spingerli.
E nei volantini che trovi nella posta, non possono metterli?
#135 bandit

Quote:

Ma santo cielo, non l'hai capito che e' solo un esempio?

Fai esempi ad minchiam dall'inizio della discussione e continui. Adesso ti sei superato. 1) la RDA non c'entra niente. 2) sei e resterai libero di sfondarti di vitamine: distruggerti fegato e milza con la A, i reni con la B, e farti venire la trombosi con la K, stai tranquillo. Non vuoi capire che una cosa sono gli addittivi, un'altra gli alimenti. Puoi comprare 1kg di zucchero e sparartelo in vena se vuoi, ma non puoi comprare una merendina con 10g di zucchero, se l'ADI è di 5g (numeri a caso) per un bambino, altrimenti ci scrivi che NON è un prodotto per bambini. Chiaro ora?
Ti compri 1 camion di vitamina K ma NON PUOI mettere troppa vitamina K DENTRO uno yogurt.

Quote:

Nota: la stevia era bannata in europa fino al 2011.
Perche' c'e' gente come te che purtroppo va a lavorare come tecno-burocrate nelle varie commissioni.

Ma cosa credi che la sicurezza alimentare sia un optional? Che un giorno uno si sveglia e mette la mandragora dentro le merendine? E grazie al cielo che in UE abbiamo anche il principio di precauzione! E' una delle rare cose buone che abbiamo. Io capisco che dopo gli ultimi 5 anni sia saltata ogni fiducia nella scienza e nelle istituzioni ma ragazzi... qua davvero siamo allo sbando. Non a caso il problema col "vaccino" è stato proprio che è saltato QUEL principio.
Se lo vuoi sapere nel 1985 c'è stato uno studio sulla stevia che lo collegava all'infertilità nei ratti, altri a effetti mutagenici o epatotossici. Nel 1991 è l'FDA che la mette al bando. L'UE se la prende comoda e aspetta il 1999. Quindi qui è stata al bando dal 1999 fino al 2011.
Tra l'altro è un caso da incorniciare perché è nato proprio nei libbberalissimi States, dove il principio di precauzione non c'è. Indovina un po', è stata proprio l'industria dei dolcificanti (Monsanto in testa, con l'aspartame) a remare contro. Solo gli ingenui pensano ai burocrati.
Intorno al 2008, quando a Big Food è girato bene e fatto i loro brevetti, Coca-cola e Cargill (per Truvia) e Merisant, cioè Monsanto, (per PureVia), hanno prodotto gli studi di sicurezza (lì funziona così) per rebaudioside A. Non la stevia grezza. La stevia grezza è stata sempre (o quasi) ammessa come integratore alimentare ma a tutt'oggi non è ammessa come dolcificante.
Quindi torniamo al discorso che facevo, l'industria che fa il buono e il cattivo tempo, perché lo Stato non c'è.

Quote:

quando proibisci la pubblicita', immagino che vorrai proibire anche le promozioni in punto vendita, gli assaggi, ogni forma di pubblicita' sui social media, giusto?

Ovvio.

Quote:

mettere un prodotto in alto o in basso lo rende meno visibile

Tecnicamente quella non è pubblicità.

Quote:

Perche' se quei prodotti gli danno un buon margine, stai sicuro che cercheranno di spingerli.

Stai sicuro che piuttosto che avere una scritta NUOCE GRAVAMENTE ALLA SALUTE, il giorno prima ci tolgono la metà delle porcherie che ci sono dentro.

Quote:

E nei volantini che trovi nella posta, non possono metterli?

Ti arriva pubblicità di medicinali nella posta? Sigarette?
Adesso sta diventando davvero divertente.
Rispondero' dopo (ma mi frego gia' le mani :hammer: )
Non ti scomodare, mi ha un po' stancato questa discussione.

Quote:

sei e resterai libero di sfondarti di vitamine:

Questo e' consolante, ma la tua coerenza ne soffre.
Infatti i veri comunisti vorrebbero controllare anche il mercato delle vitamine e degli integratori. Negli USA c'e' stato un momento in cui volevano proibire il NAC, poi per fortuna questa non e' passata. Ma le restrizioni nefaste rimangono anche per certi farmaci, come l'ivermectina, che tocca fare arrivare dall'india (e pagarla 5 volte tanto. Eh, ma i poveri...)


Quote:

Puoi comprare 1kg di zucchero e sparartelo in vena se vuoi, ma non puoi comprare una merendina con 10g di zucchero


E con questa, prendiamo il volo.
Capito raga? il suo problema e' la merendina. Lo stesso alimento lo puoi comprare a chili, ma se lo metti nella merendina allora ci vuole il limite. Eh niente. Bisogna avvisare le nonne che fanno la crostata?
Ma non solo:

Quote:

Ti compri 1 camion di vitamina K ma NON PUOI mettere troppa vitamina K DENTRO uno yogurt.

Oddio, se tu mescoli le robe in modo da alterare la natura del prodotto, allora e' una questione di chiamare il prodotto con il nome giusto. Se tu mi vendi uno yogurt, io voglio che sia uno yogurt. Se mi dici yogurt con frutta e zucchero va bene, so che roba e'. Se tu mi fai un mix di yogurt e supplementi, ovviamente non lo devi chiamare yogurt, sarebbe una frode. Trova un nome adeguato, scrivi gli ingredienti in modo accurato, e poi mettici quello che vuoi.

Quote:

altrimenti ci scrivi che NON è un prodotto per bambini. Chiaro ora?

Sui bambini ti ho gia' detto.
Ma con il tuo sistema dovresti mettere il NON su un sacco di prodotti. Forse fai meglio a dire che e' tutto per adulti tranne dove specificato "per bambini". Certo, che mondo di merda, sto coglione di genitore non puo' mica capirlo da solo...


Quote:

E grazie al cielo che in UE abbiamo anche il principio di precauzione! E' una delle rare cose buone che abbiamo. Io capisco che dopo gli ultimi 5 anni sia saltata ogni fiducia nella scienza e nelle istituzioni ma ragazzi... qua davvero siamo allo sbando.

Dici bene: e' saltata la fiducia. Per me era gia' saltata anche prima, ma poi e' arrivata la pandemia per convincere anche gli altri. Poi sono rimasti quelli che non e' bastata nemmeno la pandemia. Eh vabbe'.
Tra l'altro, pochi anni prima era uscito un cazzo di codice alimentare in base al quale diverse erbe cinesi sono state vietate in UE. Per il nostro bene, naturalmente.
L'italia poi e' un caso a parte. Io certi integratori non li posso acquistare con consegna in Italia: il fornitore lamenta leggi che non lo consentono, o nemmeno si capiscono. Per fortuna non vivo in Italia.


Quote:

Indovina un po', è stata proprio l'industria dei dolcificanti (Monsanto in testa, con l'aspartame) a remare contro. Solo gli ingenui pensano ai burocrati.

Maddai, che SORPRESONA! La Monsanto che si fa fare le leggi di favore, non lo avrei mai detto!
Quanto ai burocrati, essi hanno 2 motivazioni molto precise:
1) Soldi e carriera, che sono fattori sensibili alle lobby e alle pressioni di entita' varie, ben diverse dal "bene comune"
2) Gravi malattie mentali, depravazioni spesso dovute a traumi d'infanzia, che si traducono nel gusto sadico di esercitare il loro potere, con leggi e regoline assurde ma tanto basta che sentano il potere di controllare il prossimo nello loro mani, e farlo soffrire - poco o tanto.


Quote:

La stevia grezza è stata sempre (o quasi) ammessa come integratore alimentare ma a tutt'oggi non è ammessa come dolcificante.

Vai a capire...


Quote:

Quindi torniamo al discorso che facevo, l'industria che fa il buono e il cattivo tempo, perché lo Stato non c'è.

Lo Stato c'e' eccome, e in genere lavora come strumento a favore dell'industria, per questo ci vuole sospetto verso l'una e verso l'altro. Ma finche' puoi scegliere liberamente, la scappatoia c'e'.


Quote:

quando proibisci la pubblicita', immagino che vorrai proibire anche le promozioni in punto vendita, gli assaggi, ogni forma di pubblicita' sui social media, giusto?

Ovvio.

ALEEEE' VIA! proibiamo tutto quanto! E poi naturalmente controlliamo, mandiamoci un ispettore a vedere se nel supermercato fanno assaggiare le merendine!


Quote:

mettere un prodotto in alto o in basso lo rende meno visibile

Tecnicamente quella non è pubblicità.

E chissenefrega, mica ti fai intrappolare dai nomi?
E' sempre un modo per spingere le vendite.
Fa parte delle politiche del distributore, e ti assicuro che funzionano perche' l'industria cerca sempre di concordare col distributore COME il prodotto viene trattato in punto vendita.
Spiace, devi regolare anche questa cosa, quindi fai un regolina che dice in quali scaffali si puo' e non si puo' mettere il prodotto X, e poi manda l'ispettore a controllare e sanzionare. Ti chiamero' Mr. KGB :hammer:


Quote:

Stai sicuro che piuttosto che avere una scritta NUOCE GRAVAMENTE ALLA SALUTE, il giorno prima ci tolgono la metà delle porcherie che ci sono dentro.

Ci sono gia' le etichette col semaforo, cosi' non c'e' nemmeno bisogno di saper leggere e tuteliamo anche gli analfabeti. A proposito: tu ti fidi del semaforo?


Quote:

E nei volantini che trovi nella posta, non possono metterli?

Ti arriva pubblicità di medicinali nella posta? Sigarette?

Ti sfugge proprio che per quei prodotti la distribuzione e' controllata: farmacie e tabacchi. Ora non so se hanno lasciato qualche apertura per le sigarette, all'estero si.
A parte poi che per i medicinali la pubblicita' la fanno pure.
Ma in ogni caso: non devi preoccuparti ANCHE della politica del distributore, che invece per gli alimentari e' una variabile fondamentale.

Quote:

Non ti scomodare, mi ha un po' stancato questa discussione.

As you wish.
#139 bandit

Quote:

Questo e' consolante, ma la tua coerenza ne soffre.

Per niente, basta l'esempio del kg di zucchero che ho fatto. Se ci tieni ad ingozzarti di zucchero a cucchiaiate, sei libero di farlo.
Su NAC e ivermectina (che comunque non sono addittivi), lo sai anche tu perché: merito delle solite industrie farmaceutiche.

Quote:

Capito raga? il suo problema e' la merendina.

Veramente è il topic della discussione. Mamma mia, ancora qua siamo!
Le baggianate che scrivi al 90% sono OT.

Quote:

Bisogna avvisare le nonne che fanno la crostata?

Ovviamente sarebbe meglio informarle degli ADI dello zucchero, se ti riferisci a quello. Sono giorni che te lo ripeto con la casalinga di Voghera. Punto 11) Pubblicità progresso (se esiste ancora) di informazione.
Poi se tu vuoi fare una crostata di zucchero, ripiena di zucchero e coperta di caramello, e la vuoi dare a tuo figlio, cavoli tuoi. Quella sì che è una scelta libera, anche se irresponsabile.

Quote:

Se tu mi vendi uno yogurt, io voglio che sia uno yogurt.

Infatti per me così dovrebbe essere ma così non è.

Quote:

Se mi dici yogurt con frutta e zucchero va bene, so che roba e'.

No, non sai per niente che roba è. Fatti un giro al market e guarda gli ingredienti. Infatti dovrebbero chiamarlo dessert allo yogurt: zucchero, purea di futta, concentrati, amidi, acidificanti, amidi, pectine, coloranti, antiossidanti, stabilizzanti, e gli immancabili aromi.
Poi quello della vitamina K era solo un esempio di fantasia (al limite mettono la B12) per farti finalmente capire la differenza tra alimento (o integratore, in questo caso) e additivo.
Eppure non è difficile. Ma niente, è proprio vero che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
#140 bandit

Quote:

Ma con il tuo sistema dovresti mettere il NON su un sacco di prodotti.

No, solo quelli che superano l'ADI per il peso corporeo di un bambino medio. Immagino la tua risposta: al limite si scrive NON ADATTO AI BAMBINI INFERIORI A tot KG.
Il tuo problema è che non hai fantasia, per te le cose stanno così e devono rimanere così, sennò non sia mai che l'industria alimentare abbia qualche paletto, ovvove!

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Poi sono rimasti quelli che non e' bastata nemmeno la pandemia. Eh vabbe'.

Se non capisci la differenza tra il DIVIETO DI METTERE IN COMMERCIO un alimento NOCIVO e l'IMMISSIONE IN COMMERCIO di un intruglio NOCIVO, CON L'OBBLIGO di INIETTARTELO, allora davvero io mi arrendo.

Basta.
Alzo le mani.

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Punto 11) Pubblicità progresso (se esiste ancora) di informazione.

E chi dice BAU: ogni informazione in piu' e' benvenuta.
Ci sarebbero tanti ma e pero', ma tralasciamo.


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Poi se tu vuoi fare una crostata di zucchero, ripiena di zucchero e coperta di caramello, e la vuoi dare a tuo figlio, cavoli tuoi. Quella sì che è una scelta libera, anche se irresponsabile.

Ho capito, MA CHI MI TUTELA? Vuoi forse che l'unico modo per essere tutelato sia comprare le merendine??
Togli la liberta' e nemmeno risolvi il problema :-D


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Infatti dovrebbero chiamarlo dessert allo yogurt: zucchero, purea di futta, concentrati, amidi, acidificanti, amidi, pectine, coloranti, antiossidanti, stabilizzanti, e gli immancabili aromi.

Su questo posso essere d'accordo.
Infatti io ho detto che posso chiamarlo ancora yogurt SE hai aggiunto solo frutta e zucchero, e lo dichiari bello chiaro.

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No, solo quelli che superano l'ADI per il peso corporeo di un bambino medio. Immagino la tua risposta: al limite si scrive NON ADATTO AI BAMBINI INFERIORI A tot KG.

No, la mia risposta e': un bambino di quale eta'? E quale paese (i portoghesi non sono come i tedeschi: lo facciamo per ogni singolo paese?)


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Se non capisci la differenza tra il DIVIETO DI METTERE IN COMMERCIO un alimento NOCIVO e l'IMMISSIONE IN COMMERCIO di un intruglio NOCIVO, CON L'OBBLIGO di INIETTARTELO, allora davvero io mi arrendo.

Credo di intuire la differenza.
Il punto in comune invece e' che tutte e due le cose le fa lo stesso soggetto: il politicante insieme al suo tecno-burocrate. Auguri.

PS - il politicante ci deve tutelare da noi stessi, ma chi ci tutela dal politicante?
Proibiamo lo zucchero mentre non siamo nemmeno "capaci" di identificare i veleni veri per decenni:

msn.com/.../...