Provo non è certo Washington, Los Angeles o New York. E' solo la terza città dello stato dello Utah, con poco più di centomila abitanti. Ma Provo è anche la sede della prestigiosa Bingham Young University, ed è a Provo che si pubblica il Daily Herald, il primo quotidiano di tutto lo stato.
E quando un emerito professore della Bingham Young fa una importante conferenza, il Daily Herald non guarda in faccia nessuno, e pubblica in prima pagina un bell'articolo su quella conferenza. Anche se il professore si chiama Steven Jones, e se l'argomento della conferenza sono le presunte complicità del governo americano negli attentati dell'11 Settembre.
Accade così che, per la prima volta da quel giorno, la ricerca per la verità sull'11 Settembre finisca sulle pagine dei cosiddetti "mainstream media", i mezzi di comunicazione a livello nazionale. Già il volto rossiccio del Prof. Jones aveva fatto capolino in TV nazionale, come ospite di Tucker Carlson, il commentatore pro-Bush della Fox, ... ma solo per essere schernito e minimizzato nella più classica delle trappole esistenti al mondo: l'intervista pre-registrata.
Oggi invece il gesto coraggioso del Daily Herald, nella firma di Anna Chang-Yen, ha portato sulle prime pagine le cose come stanno:
A BYU physics professor speaking on Wednesday night implied a government cover-up of what really happened on Sept. 11, 2001, and cast doubt on the blame placed on Osama bin Laden.
"Un professore di Fisica della BYU [Binghham Young University]in una conferenza mercoledì sera ha suggerito un insabbiamento governativo su quello che davvero è successo l'11 Settembre, e ha messo in dubbio la colpevolezza di Osama bin Laden."
Professor Steven E. Jones suggested before the attacks the Bush administration was seeking a way to increase military spending and invade Iraq. The ensuing attacks on Iraq and Afghanistan have created most of Muslims' disdain for America, he said.
"Il Professor Steven Jones ha suggerito che prima degli attentati l'amministrazioen Bush fose alla ricerca di un modo per aumentare i finanziamenti militari e invadere l'Iraq. I conseguenti attacchi ad Afghanistan e Iraq hanno contribuito a creare la maggior parte del disprezzo per l'America da parte dei musulmani."
L'articolo cita poi nel dettaglio i vari passaggi tecnici del discorso di Jones, che ha anche spiegato come il famoso video in cui bin Laden si autocaccusa - con inspiegabile ritardo - degli attentati a Torri e Pentagono, sia con grande probabilità un falso.
Jones ha poi elencato, e l'Herald ha fedelmente riportato, una lunga lista di incongruenze della versione ufficiale dei fatti, molto simile a quella che si trova su qualunque sito specializzato in materia. Si va dai dubbi sulla mancata difesa aerea, all'impossiblità per quattro principianti di guidare aerei che non avevano mai visto nè toccato prima, dalle dozzine di testimonianze che parlano di esplosioni ai piani sotterranei delle Torri, prima e durante i crolli stessi, al fatto che Bush sia stato lasciato per venti minuti nella scuola elementare in cui si trovava, in Florida, nonostante fosse diventato a quel punto un probabile bersaglio egli stesso.
L'articolo conclude rimandando al mittente - Washington - l'accusa di mancanza di patriottismo per coloro che mettono in dubbio la versione ufficiale dei fatti, e sostiene che invece il vero patriota è proprio Jones, il quale mette a repentaglio la sua vita, in nome dei diritti e dei valori su cui è fondata la nazione americana.
Questo articolo rappresenta un'altra piccola punta di iceberg, che ha bucato lo spesso strato di melma che ricopre la verità sui fatti dell'11 Settembre, grazie all'ipocrisia e alla viltà di una grandissima parte dei giornalisti nel mondo.
Non di tutti, fortunatamente.
Massimo Mazzucco
Il seminario del Professor Jones
L'articolo del Daily Herald