Il significato delle parole
Che rabbia, vedere quattro persone colte, intelligenti, e persino educate, che discutono come se non avessero nemmeno visto un filmato che gli è appena passato sotto il naso, pochi minuti prima. Ciascuno così preoccupato di fare il "proprio" discorso, che non si accorge nemmeno che quello che dice la parte avversa è appena stato confutato dal filmato andato in onda: quando si continua a sostenere che la struttura della Torre abbia ceduto per il calore, nonostante il fatto che 18 persone siano transitate al suo centro, dopo l'impatto, non ci si spiega come abbiano fatto. Ma nessuno se lo domanda.
Signori Blondet, Chiesa, Gavronsky, Vinci, indipendentemente dalla parte da cui state, ve lo ripeto perchè a me sembra importante (non lo dico io, ovviamente, sta sul New York Times): almeno diciotto persone sono transitate vive, dopo l'impatto nella Torre Sud, in una zona in cui ci dovevano essere almeno 800 gradi centigradi, e ne sono poi uscite sane e salve.
Provate a seguire il mio ragionamento, perfavore: gli incendi, specialmente se causati da un'esplosione di carburante, raggiungono il picco massimo di temperatura nei minuti iniziali, quando la deflagrazione arriva contemporaneamente dappertutto, e incendia tutto quello che trova nello stesso momento. Dopodichè l'incendio si consuma più o meno lentamente, ... ma non si "ravviva" più, come invece fanno gli incendi nelle foreste, che trovano nuovo materiale infiammabile man mano che avanzano sul terreno. La Torre finisce lì, e l'unica zona in cui ci può essere un aumento di temperatura, col passare del tempo, sono i piani superiori a quelli colpiti. Ma a quel livello, dopo un pò le temperature devono necessariamente cominciare a scendere. O comunque, spero che su questo almeno si sia d'accordo, non possono più aumentare.
Ora, per ammorbidire l'acciaio fino a far crollare la torre, i famosi ottocento gradi - se mai bastassero davvero - devono ovviamente esserci fino alla fine, non basta che vengano raggiunti nell'esplosione iniziale, e dopo 52 minuti magari la Torre "se ne ricorda", e di colpo si affloscia come un caramello al sole.
Quindi vi ripeto la domanda: vi sembra possibile che delle persone riescano ad attraversare un ambiente a quelle temperature, e non ne escano nemmeno scottate? E se non è possibile, perchè parlate d'altro?
Non vi rendete che se una cosa "non è possibile", vuole dire non può essere avvenuta e basta?
Perchè allora sprecare preziosi minuti di "democrazia" , gentilmente offerti da Mentana con tutti i crismi della correttezza, a parlare di cose che non sono difendibili, o ad accusare altri di dirne altrettante che non stanno in piedi? Vi rendete conto che la tesi delle Torri crollate da sole "non sta in piedi in ogni caso" - come dice il filmato che avete appena visto - perchè diciotto persone sono transitate vive al centro della voragine, per cui questo dimostra che non ci potessero essere gli ottocento gradi necessari anche solo ad ammorbidire l'acciaio?
Lo so che mi sto ripetendo, ma mi rendo conto che solo così si riesce a far restare qualcosa, dopo che le parole sono passate per la mente altrui. Adesso - solo adesso, dite la verità - state cominciando a pensarci davvero: e già - vi domanderete - in effetti, come avranno fatto a scendere? Subito subito, non sono scese di sicuro - vi direte - perchè in quei momenti l'incendio divampava al massimo. Forse sono scese verso la fine - penserete allora - quando magari la struttura era già irrimedilmente indebolita (manco fossero fatti di pongo, quei piloni portanti, ma diciamo pure), e la temperatura si era fatta più sopportabile, giusto?
No, sbagliato: le persone sono tutte transitate durante la fase iniziale dell'incendio, poichè per scendere a piedi dall'ottantesimo piano al primo ci vuole almeno mezz'ora in quelle condizioni (cascate d'acqua, buio, fumo, pompieri che salgono, feriti che scendono, detriti dappertutto). E queste diciotto persone hanno fatto tutte in tempo a scappare, prima che la torre crollasse.
Come vedete, le cose sono molto semplici. Ma bisogna volere che lo rimangano, semplici. Bisogna imporsi, con grande disciplina, di non complicarle inutilmente, se no dopo che sono semplici non lo vede più nessuno. E' un dovere che abbiamo, quello di fare attenzione a queste cose, non è un optional.
Quando un filmato (della controparte) dice con evidente imbarazzo che il governo americano si riserva di dare una spiegazione sul crollo del WTC7 nel 2007, non si può non far notare che per ben cinque anni nessuno ci ha mai dato quella risposta, e che QUINDI le nostre obiezioni sono legittime, e che QUINDI Gavronsky ha torto, nel sostenere che siano tutte invenzioni gratuite.
Quando un filmato ti mostra un foro al terzo anello del Pentagono, e ti dice chiaro e tondo che nessuno ci ha mai spiegato cosa possa averlo causato, non si può non far notare che la cosa è molto strana, e che QUINDI Gavronsky ha torto nel sostenere che le nostre siano tutte invenzioni gratuite.
E quando Gavronsky si domanda "come è possibile che su 'tutte quelle centinaia di persone' [che secondo lui dovrebbero per forza venire a sapere di un complotto del genere], nessuna abbia mai aperto bocca?", non si può non ricordargli che l'agente Coleen Rowley dell'FBI l'ha fatto, ma che è stata per questo licenziata, che il Senatore Dayton l'ha fatto, ma che si è solo meritato l'ostracismo del resto dei colleghi, che gli agenti FBI in Texas lo hanno fatto, ma che sono stati zittiti dal giudice con un "gag order", un divieto di parlarne.
Altro che democrazia, caro Gavronsky. Lei è solo fortunato che di fronte alla sua vuota retorica nessuno abbia saputo tappargli la bocca con dei FATTI.
Fatti semplici, verificabili da chiunque, che sono semplici come tutto quello che ci sta sotto gli occhi, ma che non riusciamo più a riconoscere perchè non diamo più alle parole il significato che hanno.
Provate a entrare in una stanza dove ci siano ottocento gradi di temperatura, e capirete che "non è possibile" non significa "è improbabile": significa che non può essere accaduto.
Massimo Mazzucco
Evito di parlare di altri particolari della trasmissione, perchè non vorrei dover ammettere che non so assolutamente chi sia questo Ramirez che tutti dovremmo conoscere. Conosco un Lopez, un Perez, un Gonzalez, un Vazquez, un Gomez, e conosco persino un Rodriguez, che di nome fa William, ma di Ramirez non ne conosco proprio.