E' da poco terminata la proiezione di Inganno Globale al Liceo Severi di Milano. Emanuele Montagna ha fatto il punto circa le risultanze tecniche di cui disponiamo al momento, ribadendo il quadro d'insieme e le inverosimiglianze emerse nel corso del film. Paolo Sensini ha trattato invece gli aspetti e le dinamiche geopoliche che hanno preparato l'evento cercando di individuare, di conseguenza, le ragioni strategiche che hanno portato agli attentati; in quest'ottica sono state perciò smontate pezzo a pezzo le versioni ad usum delphini fornite dall'amministrazione Bush e da tutti i suoi vassalli relative alla minaccia del terrorismo di matrice islamica. Antonio Pagliarone ha preso in esame da un punto di vista empirico ... il declino economico degli USA, l'andamento delle spese militari americane e il ruolo della Lobby del Pentagono relativo alla "new politics" dell'amministrazione Bush". Giuseppe Sottile, da ultimo, ha toccato alcuni aspetti riguardanti le conseguenze della politica estera americana mettendo in discussione le tesi ricorrenti relative agli interessi sul petrolio mediorientale da parte della cosiddetta "superpotenza". Da questo punto di vista lo slogan "No Blood for Oil", che ha caratterizzato i recenti movimenti di opposizione alla guerra, si è rivelato completamente infondato.
Per chi fosse interessato,
queste sono le risposte date da Mazzucco, via telefono, alle domande del pubblico che sono state raccolte dopo la proiezione.
Argomenti trattati: dubbi sui fratelli Naudet, situazione in America a due giorni dall'anniversario, pubblico scontro Clinton-Kean su mini-serie ABC, status delle cause legali in corso, chi guidava gli aerei, ulitiltà di questo tipo di filmati rispetto al bisogno di capire anche la storia/geopolitica, assenza totale di prove sui dirottatori, bin Laden non è ricercato per l'11 settembre.