Le bordate ormai arrivano da ogni parte, e persino un vascello robusto ed altero come quello di Dick Cheney comincia a dare l'impressione di poter affondare.
Dopo la mossa ad effetto di Dennis Kuchinic, che ha presentato una richiesta di impeachment direttamente contro Cheney ("perchè se la facessi contro Bush dopo rischiamo che il presidente diventa lui") è stato il turno di George Tenet, che ha curiosamente scelto i giorni caldi del braccio di ferro sul rifinanziamento per l'Iraq, fra i democratici e la Casa Bianca, per uscire con il suo nuovo libro, "At the center of the storm" ("Nel centro della tempesta").
In questo libro Tenet lamenta di essere stato usato come capro espiatorio, una volta che si è rivelato che le armi di distruzione di massa in Iraq non esistevano, ... ... addebitando ad una "intelligence errata" le colpe per una guerra che ora tutti sembrano pentirsi di aver appoggiato. Mentre prima dell'invasione dell'Iraq - ricorda Tenet nel suo libro - Dick Cheney si era praticamente trasferito in pianta stabile a Langley, dove ossessionava tutti alla ricerca di un qualunque documento che servisse a sostenere un legame fra Saddam e gli attentati dell'undici settembre.
Al momento delle dimissioni, Tenet aveva abbozzato, mostrando di aver capito che toccava a lui sacrificarsi pur di mantenere in piedi la baracca, ma pare che ultimamente Cheney abbia approfittato un pò troppo delle colpe che Tenet aveva accettato di prendersi, e questo all'ex-direttore della CIA non è andato giù.
In una intervista rilasciata alla CBS, Tenet ha dichiarato "ormai sono diventato lo zimbello nei loro discorsi [riferito a Cheney e Rice], mi hanno trasformato in un argomento da campagna elettorale. A volte sembra quasi che dicano "guardalo lì, il povero idiota che ci ha ci ha passato le informazioni per le quali siamo andati in guerra". "
Ma soprattutto quello che Tenet non digerisce è che Cheney abbia ripetutamete usato la sua famosa espressione "it's a slam-dunk" per confermare la presenza delle ADM, giustificando così l'intervento armato in Iraq. "Slam-dunk", nel basket, è il termine con cui si indica un canestro impossibile da sbagliare, ma Tenet sostiene di averlo usato in maniera generica, riferito alle possibilità di una vittoria militare in Iraq - nel cui caso si sarebbe comunque sbagliato di grosso - e non alla presenza effettiva di armi di distruzione di massa.
In ogni caso, è solo un teatrino delle parole, poichè sappiamo bene come tutti sapessero benissimo tutto. Di anime innocenti, a quei livelli, se ne trovano molto raramente. Ma questo teatrino ci dice che da oggi in avanti possiamo davvero aspettarci di tutto, e il futuro per la banda di neocons che ha depredato la nazione e messo sottosopra il mondo si fa decisamente ogni giorno più scuro.
Massimo Mazzucco
Fonte CNN
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