La Cina
sta per concludere un accordo con il Giappone che sembra preannunciare la fine del dollaro come punto di riferimento obbligato per tutti gli scambi di valuta nel mondo.
Questo accordo permetterà infatti a Cina e Giappone di trattare direttamente fra loro qualunque operazione di tipo commerciale senza più dover fare riferimento al valore del dollaro come parametro di scambio, cosa a cui erano invece obbligati fino ad oggi.
I dati presentati nell’articolo che segue sembrano confermare che il famoso “greenback” americano sarà prima o poi sostituito dal “redback” dei cinesi come figura centrale sul palcoscenico dell’economia mondiale. (M.M.)
La Cina supera gli USA entro il prossimo quinquennio
di Attilio Folliero e Cecilia Laya
Gli Stati Uniti sono un paese in profonda crisi ed avviati ad un irreversibile tramonto. Gli USA, oggi ancora prima potenza economica, sono inevitabilmente destinati a perdere il primato a favore della Cina. Quando avverrà il sorpasso? Secondo
alcuni analisti il sorpasso dovrebbe avvenire nella seconda metà del prossimo decennio ed al massimo verso il 2030.
Come scritto tante volte, noi consideriamo la crisi attuale non una semplice crisi ciclica, ma una delle grandi crisi che ogni 70/80 anni sconvolgono il panorama mondiale; la crisi attuale, ... ... inziata nel 2007 e
fin dall’inizio paragonata alle grandi crisi del 1873 e del 1929, sta letteralmente sgretolando l’impero statunitense. Noi pensiamo che gli USA possano perdere il primato già in questo decennio e addirittura entro 5/6 anni. Questa nostra affermazione si basa sull’analisi dei dati del FMI.
Nella seguente tabella riportiamo i dati del PIL della Cina e degli USA dal 2001 ad oggi, secondo l’ultimo aggiornamento del sito del FMI (settembre 2011).
I dati del 2011 sono stimati e nel prossimo aggiornamento di aprile 2012, potrebbero essere rivisti al rialzo per la Cina ed al ribasso per gli USA; una simile situazione si è verificata anche in quest’ultimo aggiornamento di settembre quando il PIL cinese per il 2011 è stato aumentato rispetto alla precedente stima di 6.515.86 miliardi dello scorso aprile ed il dato USA è stato abbassato rispetto all’anteriore 15.227 miliardi.
Come si vede, la Cina ha un ritmo di crescita enormemente superiore agli USA. Negli ultimi 8 anni (2003-2011) è cresciuta ad un tasso medio annuo del 20%; negli ultimi cinque anni (2006-2011) il tasso medio annuo sale al 21,05%. Solo nel 2009 la Cina ha conosciuto un rallentamento nella crescita; ovviamente rallentamento rispetto agli anni precedenti, perchè in realtà la crescita della Cina anche nel 2009 è stata enorme, con oltre il 10%; successivamente ha ripreso a crescere a ritmi di poco inferiori al 20%. Gli USA invece negli ultimi otto anni sono cresciuti ad un tasso medio inferiore al 4%, che scende al di sotto del 2% se si prendono in considerazione gli ultimi quattro anni.
Partendo da questi dati, se la Cina dovesse continuare a crescere ad un ritmo del 20% annuo, come tutto sembra indicare, nel 2016 avrà un PIL di circa 17.500 miliardi e nel 2017 si aggirerà attorno ai 20.000 miliardi di dollari.
Se consideriamo la crescita USA ad un tasso del 3% all’anno, nel 2016 gli Stati Uniti si ritroveranno ad avere un PIL di circa 17.500 miliardi, più o meno il PIL della Cina; nel 2017, continuando ad ipotizzare una crescita del 3%, il PIL degli USA si aggirerà attorno ai 18.000 miliardi di dollari, sicuramente inferiore ed anche di molto al PIL della Cina. Quindi, gli USA perderanno il primato entro 5 o 6 anni.
Se invece ipotizziamo per la Cina un tasso di crescita annuo del 15%, continuando a considerare un tasso di crescita per gli USA attorno al 3%, il sorpasso avverrebbe nel 2020; infine, considerando un tasso di crescita cinese al 10% annuo, il sorpasso avverrebbe nel 2023, nel caso in cui gli USA continuassero a crescere ad un tasso medio del 3%.
Nel 2001 il PIL della Cina rappresentava solamente il 12,88% del PIL USA; oggi, 2011 rappresenta oltre il 46%; ossia il peso del PIL cinese rispetto a quello statunitense è raddoppiato in sei anni fra il 2011 ed il 2007, passando dal 12% al 24%; successivamente è praticamente raddoppiato in soli 4 anni, arrivando nel 2011 al 46%; anche questo dato ci indica che continuando il trend, fra 4/6 anni avremmo un nuovo raddoppio e quindi il sorpasso.
Tutto sembra indicare che la situazione in atto continui per il futuro inmediato, infatti gli USA sembrano avviati per il 2012 ad una recessione, mentre la Cina continuerà nel suo ritmo crescita molto sostenuto. A titolo di esempio, indichiamo che nella sola città di Shangai, secondo fonte riportata dalla TV CNN in spagnolo, al momento operano un numero di cantieri equivalente a tutti i cantieri attualmente aperti negli Stati Uniti e l’industria della costruzione è sicuramente uno dei principali indicatori per misurare l’andamento di una economia.
In conclusione, noi pensiamo che il sorpasso della Cina sugli USA avvenga entro cinque o sei anni, molto prima di quanto dicano molti analisti, tra i quali i famosi esperti del FMI.
Attilio Folliero e Cecilia Laya
Fonte