Continuano ad arrivare da Washington quelli che sembrano essere chiaramente i segnali di una brutale resa dei conti all'interno dell'amministrazione americana. Un paio di settimane fa, un gruppo compatto dei generali aveva puntato apertamente il dito contro Rumsfeld per il fallimento della campagna d'Iraq, chiedendone le dimissioni .
E durante un discorso di ieri dello stesso Rumsfeld, un ex-analista della CIA, Ray McGovern, si è alzato dalla platea e lo ha accusato davanti a tutti di aver mentito riguardo alle armi di distruzione di massa presenti in Iraq.
Ma Rumsfeld, fedele al suo personaggio fino in fondo, si è platealmente rifiutato di riconoscere questa verità, ed ha insistito sul fatto che, al tempo, "eravamo davvero convinti che Saddam avesse le armi di distruzione di massa".
La spiegazione che ha dato, peraltro, è stata davvero convincente: "Perchè mai credete che i nostri soldati siano andati in Iraq - ha detto - protetti dalla testa ai piedi ... ... contro possibili attacchi chimici da parte di Saddam? Perchè credevamo davvero che le avessero, ecco perchè!"
Il grande istrione è stato poi smentito, con un sorriso di sufficienza, dallo stesso Ray McGovern, intervistato poco più tardi alla CNN. Alla domanda dell'intervistatore "in base a che cosa lei si permette di sostenere pubblicamente che Rumsfeld abbia mentito?", Mc Govern ha risposto pacifico: "Perchè esistono i memorandum degli incontri del Gennaio 2003, nei quali Bush diceva chiaramente, davanti a Rumsfeld, Powell, Rice eccetera, 'sappiamo benissimo che le armi di distruzione di massa non ci sono, ma qualche cosa contro Saddam dobbiamo pure inventarcelo'. E io quei memorandum li ho visti con i miei occhi. Ecco perchè".
Questa rivelazione non fa che confermare il famoso "Memorandum di Downing Street", in cui lo steso Blair ammetteva, dalla sponda opposta, come le informazioni sulle terribili armi di distruzioni di massa di Saddam fossero state appositamente "gonfiate" per giustificare l'intervento armato.
In tutto questo salta fuori ieri dal miracoloso Vaso di Pandora di Internet un ennesimo "video di Al-Queda", nel quale però si vede, sorprendentemente, un Al-Zarqawi in chiara difficoltà nel maneggiare un semplicissimo mitra da poche lire.
Il video è presentato ufficialmente dall'esercito americano, che lo avrebbe scovato chissà dove, e che ora lo usa per schernire pubblicamente l'uomo che sarebbe stato, fino all'altro ieri, il nemico più terribile e pericoloso degli Stati Uniti e dell'Iraq, da almeno un anno a questa parte.
E' evidente che, esattamente come il Creatore, la CIA li fa e poi li distrugge.
E sembra altrettanto evidente che la caduta di immagine di Al-Zarqawi, già annunciata da un improbabile "rovesciamento ai vertici di Al-Queda in Iraq", avvenuto circa un mese fa, sta forse illudendo qualcuno a Washington che sarà sufficiente offrire questo etereo olocausto ai media nazionali, perché il popolo americano continui ancora per qualche mese a credere alla favola del terrore. Giusto giusto per passare indenni anche le elezioni di Ottobre, diciamo.
Il video non è privo di aspetti comici - a chi assomiglia quell' Al-Zarqawi particolarmente gonfio e impacciato, lo lascio suggerire ad altri - e si presta ovviamente ad ogni possibile interpretazione: visto che siamo all'interno di un gioco di scatole cinesi, dove ogni bugia è contenuta da una bugia più ampia, e a sua volta ne contiene una più piccola, qui tutto e il contrario di tutto hanno esattamente lo stesso valore: cioè, nulla.
Al di là delle sceneggiate mediatiche, invece, rimane la realtà di una nazione che è stata lacerata alla sua radice, devastata fisicamente e moralmente, costretta a vivere sotto occupazione militare, ed il cui futuro non sembra in nessun modo accennare a diventare minimamente più roseo.
Il resto, sono solo fotogrammi incorporei di una illusione come tante altre.
Massimo Mazzucco
QUESTO è il link al video.