Volevamo presentare la nuova "Sezione 11 settembre" per… l'undici di settembre, appunto, ma il fatto che io abbia dovuto preparare d'urgenza il filmato da mandare a Mentana (per ora ne sono passati 10 minuti, ma io ne ho montati e mandati 25) ovviamente ci ha obbligato a rimandare tutto di nuovo.
Visto che la nuova sezione aprirà con una lunga lista di questioni irrisolte, ancora da completare, pubblichiamo nel frattempo la sua versione provvisoria, che è la stessa del filmato andato in onda ieri a Matrix. Come noterà chiunque abbia seguito con attenzione, la "controparte" evita accuratamente di prenderne in considerazione alcune, che sono fondamentali, mentre finge di scoprire l'acqua calda … … su argomenti - come il "pod" - che qui nessuno ha mai sollevato. Come ha detto giustamente Maurizio Blondet in trasmissione, se permettete le nostre obiezioni le scegliamo noi.
E chi vuole sostenere seriamente la versione ufficiale deve poter dare una risposta CONVINCENTE a TUTTE queste obiezioni, e non solo una MEZZA RISPOSTA qui e là, di quelle che stanno in piedi per miracolo, e solo su ALCUNE di queste obiezioni.
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(Testo dalla prima parte del film "La verità di cristallo", in lavorazione):
Nei cinque anni che sono trascorsi dall'11 settembre 2001, è emersa una lunga serie di indizi che portano a dubitare fortemente della versione ufficiale dei fatti fornita al mondo dal governo americano. Questo è un riassunto dei più importanti.
1 - Il foro di entrata nel Pentagono risulta molto piccolo per aver inghiottito un intero Boeing da 100 tonnellate, che è largo circa il doppio della facciata distrutta.
2 - La maggioranza delle finestre attorno al foro è rimasta in piedi, e molte di queste conservano ancora i vetri intatti.
3 - Sul prato antistante ci sono mille frammenti e piccoli rottami, ma nulla che si possa ricondurre con certezza a un Boeing 757.
4 - Non ci sono valigie, sedili, portelloni, pezzi dì ala o di fusoliera, non c'è nulla che indichi che si trattasse di un normale volo di linea, carico di passeggeri.
5 - Di fronte a un aereo che sembra scomparso nel nulla, non si capisce quale sua parte fosse invece così robusta da aver attraversato ben tre anelli dell'edificio, abbattendo dozzine di colonne di cemento armato, per lasciare un foro di uscita molto simile a quello di entrata. L'oggetto misterioso, infatti, non ci è mai stato mostrato.
6 - Delle molte telecamere di sicurezza che circondano il Pentagono, e che devono per forza aver inquadrato l'aereo che passava, non ci è mai stato mostrato un solo fotogramma da cui si possa riconoscere che aereo fosse.
7 - La manovra di approccio rasoterra appare del tutto illogica per chi fosse arrivato a quel punto in vista del Pentagono, mentre è ritenuta decisamente difficile, a causa delle turbolenze create dai grossi jet, persino per consumati piloti professionisti.
8 - Mentre alla guida dell'aereo c'era un dilettante dell'aria che non aveva mai guidato un jet nella sua vita, e che era considerato dagli istruttori di volo un tale incapace da non avergli mai affidato nemmeno un piccolo aereo da turismo per volare da solo.
9 - Nemmeno gli altri dirottatori avevano mai guidato un jet nella loro vita. Nonostante questo, sono stati perfettamente in grado di impadronirsi dei comandi, e due di loro hanno saputo ritrovare, senza nessun aiuto da terra, dei bersagli distanti centinaia di miglia, per poi centrarli con assoluta precisione. Viste da sotto, le Torri possono anche apparire enormi, ma dal cielo sono poco più di due matite che spuntano appena da una jungla di edifici tutti uguali.
10 - Dopo averla messa a punto per cinque anni, i dirottatori hanno adottato una strategia che li condannava già in partenza ad essere intercettati prima di arrivare al bersaglio. Per riuscirci, dovevano per forza contare in anticipo sullo stallo totale della difesa aerea che è poi avvenuto, ma che nessuno al mondo poteva prevedere. A meno di fare tutti parte di un piano molto più grande di loro.
11 - Dell'intero apparato di sicurezza, sia civile che militare, non è mai stata identificata nè punita una sola persona per i gravi errori che sono costati la vita a tremila persone. Alcuni militari di alto livello, direttamente coinvolti nella mancata difesa, sono anzi stati promossi a gradi ancora più alti.
12 - Una testimonianza del ministro dei trasporti rivela come la Casa Bianca conoscesse molto bene la posizione dell'aereo che stava puntando su Washington, ma non risulta che abbia fatto nulla per fermarlo.
13 - Nonostante debbano esistere per forza, non ci è mai stata mostrata una sola immagine che permetta di identificare con chiarezza i dirottatori agli imbarchi dei 4 aerei. L'unica in cui è riconoscibile Mohammed Attà, stranamente non appartiene al volo dirottato, ma a un volo precedente.
14 - Sulle liste passeggeri, inoltre, non compariva un solo nome arabo.
15 - Non si capisce quindi come abbia fatto l'FBI a fornire al mondo, nell'arco di sole 48 ore, la completa identità di tutti e dicciannove i dirottatori, con tanto di fotografia per ciascuno.
16 - Le Torri Gemelle erano state progettate espressamente per reggere con ampio margine all'impatto di un aereo di quelle dimensioni. Se fossero quindi crollate a causa degli impatti e degli incendi, come sostiene la versione ufficiale, non si capisce perchè non sia stata intentata nessuna causa, nè civile nè penale, contro i progettisti o i costruttori, che a quel punto sarebbero responsabili per la morte di tutti coloro che erano sopravvissuti agli impatti iniziali.
17 - Il kerosene non è mai stato in grado di sciogliere l'acciaio, e difficilmente avrebbe potuto anche solo ammorbidirlo, poichè l'acciaio è anche un eccezionale conduttore di calore, che viene quindi disperso immediatamente per tutta la struttura di supporto, che a sua volta è profondamente conficcata nel terreno.
18 - In ogni caso, la tesi del calore come causa del crollo strutturale è contraddetta dal fatto che almeno diciotto persone siano riuscite a discendere, dopo l'impatto, da una scala centrale rimasta intatta, per poi uscire sane e salve dall'edificio, prima che crollasse. Se in quella zona ci fosse stata una temperatura di 800° gradi, che è la minima necessaria per ammorbidire l'acciaio, nessuno avrebbe mai potuto transitarvi vivo.
19 - Vi sono invece dozzine di testimonianze che parlano di forti esplosioni, avvenute prima e durante i crolli stessi.
20 - Molte riprese televisive mostrano i classici squibs, o "sbuffi", che sono tipici delle demolizioni controllate, mentre sono ben difficili da spiegare con il crollo dei pavimenti, che erano dei semplici pannelli prefabbricati.
21 - Lo stesso crollo dei pavimenti non è sufficiente a spiegare una forza orizzontale che ha scagliato cemento e acciaio a distanze pari almeno alla larghezza della Torre stessa, mandando interi blocchi della stuttura esterna a conficcarsi negli edifici circostanti.
22 - La velocità di caduta delle tre torri è molto simile a quella delle demolizioni controllate, dove è l'improvvisa mancanza del supporto dei piloni a far cadere l'edificio, e non viceversa. Se invece fosse stato l'edificio, cadendo, a distruggere i piloni di supporto, avrebbe dovuto accumularsi un certo ritardo, fra il crollo di un piano e quello successivo, che invece non c'è stato.
23 - Il fatto che una Torre alta quattrocento metri cada da sola interamente sulla propria base, senza colpire nessun edificio accanto, è altamente improbabile. Che lo facciano due edifici simili, che fra l'altro sono stati colpiti in modo molto diverso, sfida le più robuste leggi statistiche.
24 - Che poi lo abbia fatto anche un terzo edificio, che non era nemmeno stato colpito da un aereo, rende la cosa davvero difficile da credere. Mentre questo è proprio il risultato che si sarebbe voluto ottenere, per ciascun edificio, nel caso di una demolizione controllata.
25 - Al di là della dinamica di caduta, nessun moderno edificio in acciaio al mondo è mai crollato a causa di un incendio. Non a caso, nessuno ha mai saputo spiegare in maniera credibile come la Torre numero 7 possa averlo fatto.
26 - Anche la completa polverizzazione degli edifici è del tutto incompatibile con un cedimento strutturale, mentre è proprio il risultato ottimale in una demolizione controllata.
27 - A un mese e mezzo dai crolli, sono state trovate fra le macerie delle pozze di acciaio incandescente, assolutamente incompatibili con un semplice cedimento strutturale.
28 - Siamo quindi di fronte a molteplici elementi, che da una parte impediscono di spiegare i crolli come semplice risultato degli impatti e degli incendi, mentre dall'altra corrispondono in pieno ai più noti effetti delle demolizioni controllate.
29 - La versione ufficiale, in cui il volo UNITED 93 sarebbe stato abbattuto dai passeggeri in rivolta, è contraddetta da svariate testimonianze di resti umani e di rottami trovati nel raggio di alcune miglia dal luogo dell'impatto.
30 - L'unica immagine scattata dopo l'impatto mostra il fungo tipico di una bomba, e non la classica colonna di fumo che si alza al cielo quando cade un aereo carico di carburante.
31 - Nonostante la buca contenesse solo dei frammenti generici, in nessun modo riconducibili ad un Boeing, a distanza di quasi 5 anni sono comparse delle immagini in cui i resti di un Boeing si vedono molto bene. Qui c'è addirittura un motore, che però nessuno aveva notato nel giorno del disastro, e che non risulta da nessuna delle foto originali, pubblicate ai tempi dell'incidente.
32 - Altrettanto sorprendentemente, da un aereo che non si trova si sarebbero salvati: il documento di identità di un dirottatore, il testamento di un dirottatore, il bandana di un dirottatore, il coltellino di un dirottatore, la foto del passaporto di un dirottatore.
(Questa lista è ancora in via di definizione, ma basta e avanza per chi voglia confrontarsi seriamente con il problema) .
M.M.