PATRIOTI CHE SI FANNO DOMANDE SULL'UNDICI SETTEMBRE C'è una domanda che viene naturale da porsi per chiunque, nel momento in cui si pensi realisticamente ad un complotto a livello governativo: "Con le centinaia, se non migliaia, di persone che debbono per forza essere state coinvolte, come è possibile che nessuno parli, … … e che tutti mantengano il segreto per sempre, senza nessuna eccezione?" In realtà, qualcuno che parla c'è eccome, ma questo non significa automaticamente che noi riusciamo a sentirlo. Quanti hanno sentito parlare, ad esempio, di Coleen Rowley, la coraggiosa agente FBI di Minneapolis che ha osato denunciare i suoi superiori per aver volutamente deviato le sue indagini su Zacharias Massaoui, un mese prima degli attentati? E quanti fra questi sanno anche che la Rowley, dopo aver ricevuto i complimenti a denti stretti da parte di Muller in persona, è stata "silenziosamente" licenziata dall'FBI, mente il suo capo affossa-indagini è stato inspiegabilmente promosso ad un grado superiore? Quelli che parlano ci sono eccome. Il problema è che fra noi e "loro" ci sono di mezzo i grandi mezzi di comunicazione, che sono fortemente controllati da un gruppo ristretto di persone. Nell'illusione di democrazia creata dalla "quantità" sterminata di giornali, TV e radio commerciali che esistono nel nostro libero occidente, capita infatti che tutte queste testate, nessuna esclusa, siano sotto il controllo ultimo di soltanto quattro diversi gruppi di potere. Non a caso in tutto il panorama televisivo americano non si trova un solo anchoman che osi parlare pubblicamemte, ad esempio, dei sospetti di demolizione controllata che gravano ormai da tempo sulle tre Torri del WTC Plaza. E quando qualcuno, fra i famosi "mille" che per forza devono sapere, cerca di farsi sentire, ecco che la sua voce stranamente si spegne prima di raggiungere una qualunque piattaforma televisiva di una certa portata. E se non fosse per Internet, non sapremmo nemmeno quello. In questa pagina presentiamo oltre cinquanta di questi esempi, raccolti dal sito originale PATRIOTS QUESTION 9/11 e parzialmente tradotti in italiano. (La pagina fa parte della nuova sezione 9/11, ed è ancora da completare e da mettere a posto. Ci sembrava però abbastanza interessante da volerla leggere e commentare anche nelle condizioni in cui si trova).