Per quanto Israele avesse negato - respingendo con grande sdegno l'accusa - di usare armi proibite in Libano, gli ispettori ONU hanno fatto sapere ieri di aver già trovato nel territorio libanese circa 100.000 bombe a grappolo inesplose, lanciate durante l'ultimo mese di scontri, disperse su almeno cento località diverse del paese.
Le bombe a grappolo producono danni ancora più devastanti delle normali mine anti-uomo, in quanto, a parità di potenza, raggiungono un'area molto più ampia. Ci vorranno molti mesi di delicato lavoro ad alto rischio per ripulire completamente la zona interessata. A chi non sapesse che effetto fanno le bombe a grappolo (cluster bombs) sui malcapitati che ne restano colpiti, sconsigliamo vivamente di fare una ricerca in rete, a meno di essere di stomaco assolutamente incrollabile.
Nelle stesso ore, come se fosse il protagonista di film completamemte diverso, Ehud Olmert ingaggiava un arrogante braccio di ferro con Kofi Annan, sostenendo che Israele si sarebbe ritirato dal Libano … … solo dopo la completa implementazione della risoluzione 1701, che prevede il disarmo di Hezbollah da parte delle forze congiunte libanese-internazionali, e non all'arrivo sul territorio delle stesse forze a cui quel compito è stato affìdato, come la risoluzione stabilisce. In altre parole, Israele vorrebbe "stare a guardare", per assicurarsi che il lavoro venga eseguito a suo piacimento, prima di togliere l'assedio che ha causato la crisi stessa che si vorrebbe risolvere. Il diritto di difendersi evidentemente implica anche quello di non rispettare gli accordi presi - o pretesi - proprio per tutelarlo.
Sempre a proposito del "diritto alla difesa" di Israele, gli ispettori ONU hanno anche fatto sapere che il 95% delle bombe a grappolo trovate in Libano è stato lanciato negli ultimi tre giorni di battaglia, quando cioè si era ormai in vista di un accordo per il cessate il fuoco.
Nulla di questo, peraltro, stupisce più di tanto, e se ne abbiamo parlato è più che altro per dovere di informazione, visto che la nostra gloriosa agenzia di stampa nazionale, ANSA, si è completamente dimenticata di farlo.
Massimo Mazzucco
Fonte
BBC