Un utente ci ha scritto, lamentando una disattenzione secondo lui importante. Segue la nostra risposta.
di "monk"
Con grande amarezza ho saputo che venerdì u.s. si è tenuta la prima udienza presso il Tribunale de L'Aquila sul caso Luigi Tosti.
Come ben saprete la sentenza è stata una condanna a 7 mesi poi sospesa con la condizionale, nonché l'interdizione dal servizio per 1 anno. Nessuno ovviamente ne ha parlato, né tg né giornali, così ho fatto un giro in rete per cercare di trovare risalto a questa notizia, invece niente.
Nei blog (anche dei cosiddetti siti "non allineati") di tutto si parla tranne che di questo. Una condanna a 7 mesi solo per essersi rifiutato di lavorare in presenza del crocifisso, è pazzesco! Speravo ripeto che almeno su "certi" siti … … l'argomento avesse avuto il dovuto risalto, invece niente!
La favoletta dello Stato laico sancita dalla ns. Costituzione continua... con buona pace di tutti, internet compresa!
Su siti come questo ma non solo si dà giustamente grande risalto al terrorismo, all' 11 settembre, alle porcate commesse dagli americani in giro per il mondo, ok concordo, poi si auspicano soluzioni al dominio usa nel mondo, ma sotto sotto si sa che nessuna soluzione è possibile, invece per la difesa della laicità dello Stato nessuno dice niente.
Non mi riferisco tanto a questo sito ma in generale. Ci si indigna per le guerre, le morti e simili ma sull'argomento religione e potere in pochi si schierano apertamente: lì invece si potrebbe fare qualcosa di concreto per far cambiare le cose. Come? ad es. manifestando pubblicamente contro una Chiesa che ormai governa questo Paese e non solo... Tutti a manifestare contro le guerre, anche se non serve a niente, però nessuno scende in piazza contro questo clero, si ha paura anche solo di parlarne male.
Intanto loro fanno quello che vogliono hanno l'ignoranza della gente dalla loro parte e agiscono in nome di quel diritto alla vita che dicono di rappresentare ma che la storia insegna non hanno mai rappresentato.
Almeno una presa di posizione a favore di Luigi Tosti netta e decisa da questo sito la pretendo! Scusate lo sfogo ma ormai non se ne può più.
monk
Caro monk, prima di tutto benvenuto. Come suggerisce il tuo caso, Luogocomune è un sito che comincia ad avere un archivio relativamente pesante, e non sono solo gli ottocento articoli pubblicati finora a renderlo tale, ma soprattutto i contribuiti dei commenti, che spesso superano di dieci volte la lunghezza dell'articolo stesso. Ne sanno qualcosa quelli che in questi giorni stanno affrontando il trasferimento di server. Vi sono inoltre le schede della sezione "sezioni", più i forum che ultimamente stanno vivendo una vera e propia vita indipendente. (Approfitto per far sapere a chi vi scrive che purtroppo non riesco a seguirli sempre tutti, per cui se qualcuno mi si rivolge personalmente, ed attende magari una risposta, è pregato di farmelo sapere anche tramite PM).
Tutto questo era per dire che non è un sito facile da consultare, anche se il "trucco" più semplice - a cui però raramente si ricorre - rimane quello di inserire la parola-chiave nel box "cerca su luogocomune", che trovi verso la metà della colonna di sinistra.
Facendolo, avresti trovato che del giudice Tosti non solo abbiamo parlato di recente, ma che lui stesso è intervenuto sul nostro sito, per rispondere ad alcuni dubbi posti dagli utenti sul suo operato.
La notizia della condanna, onestamente, mi era proprio sfuggita, ma non credo ne avrei fatto comunque un altro articolo, poichè per me l'aspetto interessante era proprio quella presa di posizione che tu chiedi, rispetto ad uno stato laico, indipendente dalla Chiesa, che mi sembrava di aver già espresso degnamente. A loro volta, gli utenti si erano decisamente "spremuti", in ogni direzione possibile, al riguardo.
Ti cito, per comodità, i paragrafi finali dell'
articolo:
"Pensate per un attimo al contrasto violento fra la pulizia di questo semplice gesto, e la marciscenza cronica del nostro rapporto con la Chiesa di Roma, fatto di ambiguità, di inganni, di sottintesi, di ricatti e di tradimenti le cui radici risalgono ormai a più di dicciassette secoli fa.
Da una parte, l'inutiltà assoluta, quasi infantile, di un gesto isolato come quello di Tosti, che non può concepire una vita in cui si predichi in un modo e si razzoli in un altro (in fondo, il suo ministero si chiama "di giustizia"), dall'altra la rapacità cieca e insaziabile di chi ha accumulato nei secoli potere e ricchezze infiniti rubando, conquistando, depredando, ingannando e uccidendo, nel nome di qualcuno che predicò esattamente l'opposto di ciò che loro fanno.
Alla fine chi è più cristiano dei due: il laico togato, o il religioso porporato?
Massimo Mazzucco"
Anzi, come puoi capire, col giudice mi ero fin troppo sbilanciato, attribuendogli dei valori "cristiani" senza sapere che fosse ebreo. Puoi considerarla una gaffe imbarazzante, se vuoi, oppure una conferma del fatto che certi valori - predicati comunque da un ebreo, nel caso specifico - siano davvero universali.
Per quel che riguarda la condanna in sè, ci dispiace certo per il signor Tosti - per il cittadino, intendo - ma è stato il giudice in quel caso ad aver cercato lo scontro con l'autorità. E lo stesso Tosti insegna, difendendo alcune sue sentenze particolari, che dall'esterno non è possibile conoscere nè gli atti completi di un processo nè, di conseguenza, le motivazioni effettive di ciascuna sentenza.
Ma in ogni caso a noi, più della condanna del giudice, interessava il macroscopico "conflitto di interessi" di cui il suo caso era divenuto un esempio lampante.
Un altro suggerimento, per ritrovare argomenti specifici sul sito, è quello di cliccare sulla categoria degli articoli, nella pagina "Cosa trovate su luogocomune" (Infomazioni sul sito). Cliccando "Chiesa e religione", ad esempio, usciranno tutti gli articoli di quella categoria. Se hai un momento di tempo prova a farlo, e vedrai quante volte, ed in che misura, io abbia preso posizione su quel particolare - ed importantissimo, concordo con te - argomento. Leggerai anche alcune delle discussioni più accese in assoluto, a riprova che io e te non siamo gli unici a pensarla in quel modo.
Nulla di personale, comunque, in questo caso: non conoscendo gli articoli avevi tutto il diritto di protestare, ed hai anzi fatto benissimo a farlo.
Massimo Mazzucco