"Da quando sono sindaco non ci sono stati aumenti: se i consiglieri mi chiedono di migliorare i loro strumenti di lavoro, sono d’accordo". Così,
riportata dalla Stampa, si è espressa Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, sull'aumento dei contributi ai consiglieri (totale: oltre 1 milione di euro) approvato all'unanimità dall'intera casta che siede nel consiglio comunale di Napoli (60 consiglieri).
Pc portatili e palmari con collegamento diretto all'Ansa, cancelleria, lettere, fotocopie, manifesti, inviti, convegni... ...ricerche, buoni per i taxi, noleggio di auto, titoli di viaggio gratuiti, sosta gratuita sulle strisce blu: tutto a spese dei cittadini. Inoltre, libero accesso a corsie preferenziali e isole pedonali.
L’assessore al Bilancio Enrico Cardillo ci aiuta a fare due conti: "190 mila euro in più per le indennità dei consiglieri, perché l’anno scorso sono stati pagati solo per 10 mesi in quanto c’erano le elezioni. Altri 160 mila di incremento per il funzionamento dei gruppi consiliari. Ulteriori 80 mila euro per il funzionamento burocratico dei gruppi" (dunque i gruppi consiliari, per "funzionare", costano 240 mila euro). Importi che sommati ai 237 mila euro già presenti per il 2006 fanno salire la spesa a 667 mila euro, il triplo dell'anno precedente. Più altre spese per i funzionari in distacco. Totale: un milione e 67 mila euro.
Come si spiegano i poveri consiglieri? "Non sono benefit, abbiamo solo chiesto strumenti di lavoro" ha spiegato Antonio Borriello dei Ds.
"Le risorse in più servono a ridare dignità al consiglio" aggiunge Salvatore Varriale di Forza Italia. Vista la quantità di risorse, questa dignità doveva essere ridotta proprio ai minimi termini.
Sulle corsie preferenziali, Borriello vuole tanto bene ai napoletani e spiega che questo non è un (ennesimo) privilegio, bensì "solo un modo per accelerare il lavoro e rendere un servizio alla città"; dunque, cari napoletani, siate grati ai vostri consiglieri che, mentre voi bestemmiate bloccati nel traffico, scorazzano tranquilli nelle corsie preferenziali per il vostro bene. E poi è una questione di giustizia sociale. Ce lo spiega Varriale: "Ci passano assessori, dirigenti e migliaia di auto e perché noi no?".
E il resto del bilancio, le "spese per la città"? Ovviamente ridotte al minimo, visto che il Comune di Napoli era fino allo scorso anno in grosso dissesto finanziario. I cittadini partenopei, nel loro slalom tra strade dissestate, mezzi pubblici insufficienti, cumuli di immondizia e mille altre pene quotidiane, si consoleranno sapendo che i consiglieri comunali non dovranno più soffrire nel produrre tale risultato. Perchè, come sbotta Salvatore Varriale, "noi per avere un documento dobbiamo penare. Le fotocopie del bilancio, per esempio, le ho pagate di tasca mia, 200 euro!".
Tranquillo, Sasà: ci pensano i tuoi concittadini.
Marco M