Vi proponiamo la traduzione di un articolo dei nostri colleghi d'oltralpe da cui possiamo vedere come in Francia i media trattano la problematica 11 Settembre con modalità del tutto analoghe a casa nostra. ---- Martedì 26 febbraio, un film italiano, "Zero - Inchiesta sull'11 settembre", che mette in discussione la versione ufficiale dell'11 settembre è stato proiettato al Parlamento europeo. Questa serata storica organizzata dall'europarlamentare Giulietto Chiesa è stata seguita da un dibattito di grande qualità con, tra gli altri, il prof. David Ray Griffin ed il deputato giapponese Yukihisa Fujita, che ricordano i fondamenti del nostro movimento internazionale avviato dalle famiglie delle vittime: si tratta di un movimento cittadino pacifico (nulla a vedere con l'anti-americanismo con cui viene descritto regolarmente) e democratico che lavora per la messa in atto di un'indagine internazionale ed indipendente sull'11 settembre. Molte centinaia di giornalisti, [...] [...] in particolare i giornalisti francesi accreditati al Parlamento europeo di Bruxelles sono stati invitati a quest'evento. Solo due mass media si sono mossi (due reti televisive russe). Giovedì 28 eravamo a Ginevra per una proiezione/dibattito organizzata dai nostri colleghi svizzeri dell'associazione "Le 11 Septembre en question" autori del film "Oil, smoke and mirrors", che si interessa del picco del petrolio e 11 settembre. Questa serata, che ha riunito più di 600 spettatori, è stata animata da due universitari svizzeri: Daniele Ganser e Marc Chesney. Dunque una settimana ricca di eventi riguardanti gli attentati dell'11 settembre 2001, con molte discussioni, analisi, studi sui fatti e testimonianze. Una settimana con universitari, scienziati, politici e soprattutto cittadini di molte origini, nazionalità, religioni, culture che si riuniscono insieme perla verità, la giustizia, la pace e la democrazia! Ma nulla di tutto questo nei mass media che ci ignorano (eccetto in Svizzera, con in particolare la Tribune de Genève)... quando non provano ad infangarci, come sembra accadere sistematicamente in Francia! Infatti, venerdì mattina si scopre un articolo nel sito di Marianne, "Molto più di Thierry Meyssan: Marion Cotillard!", scritto da Bénédicte Charles, che ci dice che ha atteso per un anno che Parigi Première ritrasmettesse un'intervista di Marion Cotillard, fresca di oscar, per fare uscire un articolo deplorevole. Quest'articolo, ci ricorda "l'affare Boutin". Marion Cotillard, che sembra aver visto alcuni dei film che proponiamo su ReOpen911.info, esprime, tra l'altro, i suoi dubbi sulla versione ufficiale dell'11 settembre. Quest'intervista viene subito utilizzata per infangare l'immagine della Cotillard e soprattutto, stupidamente e senza alcuno lavoro giornalistico, caricaturare ogni critica della versione ufficiale dell'11 settembre. Ancora una volta, la signora Charles ed i suoi confratelli e consorelle partecipano a questa diffusione criminale e sistematica della propaganda dell'amministrazione Bush ormai da oltre 6 anni mentre milioni di cittadini nel mondo iniziano a sollevarsi contro le sue menzogne e questo oscurantismo! Ci sono stati più di 500 commenti a quest'articolo nel sito di Marianne... di cui la maggioranza la pensa come noi... sembrerebbe che come molti esperti così come semplici cittadini si informino, riflettano, critichino e diano prova di buon senso! Che aspettano i giornalisti a fare lo stesso e, semplicemente, a fare quello che dovrebbe essere il loro lavoro?! Vincent Liegey Associazione ReOpen911 (Si ringrazia MarcoM per l'aiuto nella traduzione)