Lettera di un ragazzo omosessuale, che si domanda che cosa ci sia dietro all'improvvisa apertura verso i gay in tutto il mondo.
Ciao Massimo, sono un tuo accanito lettore, appena sento una notizia al tg che mi puzza, corro su LuogoComune per vedere se hai pubblicato qualcosa a riguardo. Volevo farti i complimenti perché penso che il tuo lavoro sia molto importante per garantire la libertà di pensiero e di espressione che sempre più spesso sono in pericolo in una società come la nostra, all’apparenza democratica, ma che in realtà viola costantemente i diritti che afferma di garantire. Ti scrivo questa mail perché volevo denunciare una situazione che secondo me sta raggiungendo ultimamente l’apice della vergogna. L’argomento è diverso da quelli che solitamente tratti, ma le tecniche di disinformazione sono sempre le stesse. La verità viene nascosta, chi prova a contestare la tesi ufficiale viene messo a tacere. La stragrande maggioranza della popolazione vive nella più completa e totale ignoranza a riguardo. L’argomento di cui voglio parlarti è l’omosessualità, io sono una voce fuori dal coro, anzi fuori da tutti i cori.
Cominciamo dal dire chi sono: sono un ragazzo di 22 anni, ho avuto relazioni con entrambi i sessi e ho vissuto nel cosiddetto “ambiente gay” per anni, nonostante la mia giovane età. A chi mi chiede con chi mi vedo in futuro, rispondo con una donna, nonostante non mi vergogni del mio passato e non me ne penta. Premetto che non penso di avere la verità in tasca e quello che dirò è frutto di miei ragionamenti, non solo miei per fortuna, e si basa anche sulla mia esperienza personale.
Vorrei trattare principalmente due questioni riguardo all’omosessualità:
1) Da qualche decina d’anni nel mondo occidentale si è assistito ad una grande apertura verso il mondo LGBT (Lesbiche - Gay – Bisessuali – Transgender), è frutto di un rinnovato sentimento filantropico o c’è dell’altro?
2) Ambienti gay: sono davvero così “normali”?
Partiamo dal primo punto. Sempre più spesso nelle serie tv e nei film si vedono personaggi gay, ... ... spesso con ruoli primari, si veda Will e Grace, True Blood, Brokeback Mountain, tanto per citarne alcune tra le più famose e non mi dilungo sugli effetti di emulazione che i personaggi televisivi suscitano, perché penso sia più che ovvio e visibile a chiunque. Siamo bombardati da pubblicità “progresso”, con slogan tipo “ Omosessuale è normale”, “gay è ok” ecc..
Non ci vuole molto a capire che i miliardi spesi in queste campagne hanno come scopo ben più che un semplice “volemose bene”.
Arriviamo al dunque. La popolazione mondiale sta aumentando esponenzialmente, a ritmi vertiginosi, tanto da far prevedere che, ottimisticamente, nel 2100 saremmo in più di 11 miliardi . Le allerte dell’Onu e di altre organizzazioni sono sempre più frequenti e preoccupanti. Non mancherà soltanto il petrolio, anche l’acqua non basterà per tutti. Come ovviare al problema? Beh dai, un po’ li fanno fuori Rumsfeld e Cheney, una guerra all’anno ad ogni paese i cui abitanti possano essere credibili come terroristi, si diffonde qualche malattia e il gioco è fatto.
Ma si sa, prevenire è meglio che curare. Perché allora non fare un po’ di condizionamento di massa?
Qui devo fare una digressione, doverosa a causa della massiccia disinformazione che è stata fatta sull’argomento. Per farla breve, in ambito psicologico c’è stato un dibattito sulle cause dell’omosessualità, i filoni principali erano due:
Il primo sosteneva la tesi genetica: sono i geni a determinare chi ti porti a letto.
Il secondo sosteneva la tesi comportamentale: l’omosessualità è un comportamento che alcune persone attuano in risposta a determinate cause, in ogni caso qualcosa che non si ha dalla nascita ma si sviluppa con la crescita.
Allo stato attuale della ricerca, solo un lobotomizzato può sostenere la tesi genetica. La tesi genetica, per intenderci, ha lo stesso contenuto di verità delle tesi di Attivissimo sull‘ 11 settembre. Ci sono così tante prove e controprove dell’origine NON genetica di questo fenomeno, che sostenere il contrario è un crimine contro la verità. Basandomi sulla mia sola esperienza posso dire che fino ai 17 anni ho frequentato solo ragazzi, un giorno poi ho incontrato una ragazza, mi sono innamorato e ho avuto dei soddisfacenti rapporti sessuali con lei. Ergo, se la tesi genetica è vera, i miei geni sono cambiati in una notte, molto credibile.
Torniamo alla questione principale. Data l’origine comportamentale dell’omosessualità risulta molto facile condizionare la gente: i personaggi gay più famosi sono attori strafighi, ricchi sfondati, con una vita sessuale da Rocco Siffredi e pieni di amici. Ma allora perché non diventiamo tutti gay??
Voglio aprire un’ulteriore parentesi per gli eventuali lettori, non voglio seminare il panico. L’omosessualità non è una malattia, non è uno status biologico, potremmo dire che l’omosessualità in sé per sé non esiste, esistono i comportamenti omosessuali. Non è che se vado con un uomo poi non posso più andare con una donna perché ormai sono diventato gay, e che cavolo. Ognuno può scegliere come vivere la propria vita, a patto che sappia usare il cervello. Soprattutto ad una certa età è normale volere fare varie esperienze, ma anche dopo. Non è questione di essere o di diventare, è questione di FARE, AGIRE. Io bevo il latte senza diventarlo, senza identificarmi nell’oggetto della mia azione.
Quindi ricapitolando, i governi occidentali stanno effettuando una massiccia campagna mediatica, direttamente o indirettamente, col fine di ridurre la popolazione mondiale e di garantire un livello di vita migliore ai pochi fortunati, i quali potranno continuare beatamente una vita di sprechi, lussi e abusi.
Potrebbe sembrare quasi irrilevante, alla fine si tratta solo di non far nascere bambini, sicuramente è meglio che
lasciarli morire.
I mezzi con cui si vuole raggiungere questo fine si basano però sul condizionamento di persone ignare, sull’offuscamento della verità e sulla denigrazione di qualunque voce contraria.
Caro Massimo, vuoi sapere chi è l’ente più autorevole a denunciare il coinvolgimento di lobby che controllano le nascite e versano milioni e milioni a chiunque sia pronto a sostenere la causa gay?
Beh, aimè è un ente che oggi, meritatamente o meno, ha per la maggior parte dell’opinione pubblica, la stessa credibilità di Vanna Marchi: la
Chiesa.. Vorrei ricordare, da completo ateo e sbattezzato (ripeto sempre che credere è più facile che pensare), che, pedofili a parte, nella chiesa ci sono anche alcune persone molto colte e volenterose, che aiutano concretamente le persone. Alcuni, come noi, si battono per la verità. Per chi non ne volesse sentire della chiesa, non mancano altre fonti, questo post su facebook riassume il programma di riduzione della popolazione mondiale denunciato dall’insider Lawrence Dunegan , si noti il “
favorire l’omosessualità”.
Anche l'UNESCO,
secondo un vescovo spagnolo, persegue la stessa politica.
In ogni caso, chiunque sollevi il minimo dubbio su queste vergognose campagne o più in generale su tale fenomeno, viene etichettato immediatamente come omofobo, retrogrado, razzista. Sono le stesse persone che ora sono fiere di essere gay (cosa ci sia poi da essere fieri, riamane ignoto), a costruirsi difese assurde pur di non provare, per un solo istante, a pensare. Cose come la bisessualità sono incomprensibili ai più, troppo destabilizzanti. Anche pensare alle vere cause dell’omosessualità è parecchio frustrante, dover rielaborare completamente il rapporto con una madre molto spesso soffocante, colmare il vuoto di un padre spesso anaffettivo, affrontare il disagio verso il sesso opposto e verso se stessi, aggiungiamoci magari qualche violenza in tenera età: beh dai, facciamo che ci son nato che è meglio. La canzone di Povia, ” Luca era gay”, è in questo senso molto illuminante. A proposito, mi chiamo Luca, ti lascio immaginare il ritorno a scuola dopo il festival di San Remo.
Massimo, l’ho vissuto in prima persona, bisogna ripetersi costantemente che gay ci si nasce, che non c’è scelta, che bisogna accettarsi per quello che si è. Cose che vengono costantemente ripetute ad alta voce nei locali gay, nelle tv, nei film, nelle soap opere, nei giornali e, in seconda battuta, dalla zia, dalla prof, dalla madre, dall’amica, dal cugino. Anche biondi ci si nasce, perché non mi martellano i santissimi con slogan come: Biondo è normale, Biondi ci si nasce ???
Vorrei farti notare che anche sul fronte dell’autoerotismo c’è stata una completa inversione. I motivi sono gli stessi che ho apportato sopra. Prima se lo facevi diventavi cieco, adesso fa bene alla prostata, libera endorfine, riduce lo stress, abbassa il colesterolo, migliora la salute, rende più efficiente il cervello, migliora i rapporti di coppia e aiuta a bruciare le calorie. Insomma, l’elisir di lunga vita! Come per l’omosessualità, la maggior parte del condizionamento avviene tramite i telefilm: prestanti giovani, pieni di donne, che appena hanno un minuto libero si dedicano a tale arte. Sia chiaro che non ho niente contro la masturbazione, mi infastidisce però l’ipocrisia dei media.
Infine vorrei solo citare, data la vastità e le controversie dell’argomento, la promozione dell’aborto
come diritto della donna (ma della madre o della figlia? La risposta è semplice.) Anche in questo caso non condanno l’aborto, ma riconosco le operazioni di propaganda che sono state fatte e ne individuo facilmente i motivi e gli scopi.
Passiamo al secondo punto: “Ambienti gay: sono davvero così “normali”?
Mi dispiace rovinarti il finale, ma ti dico subito che la risposta è NO.
Ho frequentato parecchie discoteche gay in Italia. Le discoteche sono il punto di ritrovo principale per chi vuole avere rapporti gay. Il secondo punto di ritrovo sono le chat, per decenza eviterò di parlarne.
Si sa, le discoteche non sono proprio il luogo di ritrovo dei santi, ma qui le cose sono ancora peggio. Non stupirti se il poveretto di turno in tv o il prete alla messa provano a instradare i giovani verso uno stile di vita più “eterosessuale”, parlando in senso lato (stare per mesi dietro ad una che se te la da è festa grande).
Primo punto, mi fa ridere quando sento parlare di promiscuità tra gay, non rende l’idea. Io penso che una persona in media arrivi a consumare almeno cinque rapporti sessuali con cinque persone diverse in una sola serata in discoteca. Ho detto in media. Un folto numero di persone infatti, a inizio serata entra nelle cosiddette dark room, stanze buie come dice il nome, dove quello che succede non lo vuole sapere manco dio, e ne esce a fine serata. Anche restando in pista da ballo si vede di tutto, ragazzini di 13-14 anni con uomini di 60, gente che si apparta nel primo angolo che trova, i bagni sono sempre occupati. Io ero un tipo piuttosto tranquillo per i canoni del mondo gay, ho sempre cercato qualcosa di più del semplice sesso, ho sempre usato il preservativo, e nonostante ciò, ho contratto due malattie veneree che, per fortuna, ho prontamente curato. Immaginati gente che pratica il cosiddetto bareback, sesso senza preservativo.
Non sto parlando di una discoteca in particolare, sono tutte così, alcune molto peggio, ma evito i dettagli, sempre per decenza.
L’alcool? No, quello non basta, al massimo ti lasci andare più facilmente, ma per reggere quei ritmi ci vuole ben di più, il popper ce l’ha chiunque, non lo devi neanche comprare e di polvere bianca ne circola a fiumi. Le pasticche hanno preso il posto delle Vivident.
Sono un moralista? Niente affatto, penso che chiunque debba vivere la vita che preferisce. Il problema è che spesso ci vanno di mezzo ragazzi giovani che vogliono solo conoscere qualcuno che li possa capire. Alla tv queste cose non le dicono, e non stento a capire il perché, è troppo, per chiunque. Sentiamo solo di quei ragazzini che si tolgono la vita perché non vedono una via di uscita. Probabilmente le pubblicità regresso non sono riusciti a convincerli che la cosa sia del tutto normale, li hanno però convinti che ci si nasce e che non ci sia alternativa, non da vivi per lo meno.
Concludo rivolgendoti una domanda: Massimo, quando sentirai l’ennesimo vescovo o papa, pur corrotto o satanista che sia, che consiglia uno stile di vita più “consono al Vangelo”, potrai biasimarlo?
Con affetto, Luca