Uno dei nostri utenti, che ha vissuto in Russia e ne conosce molti aspetti a noi poco chiari, ha chiesto di pubblicare questo appello.
Cari Amici,
lo spirtito critico nei confronti di quello che avviene nel mondo, e soprattutto nei confronti di quello che ci viene rappresentato dal potere-chiave del cosiddetto mondo dell'informazione, è un dovere civile.
Anche a coloro tra voi che non si interessano della politica russa e dei suoi immensi riflessi internazionali, non sarà sfuggita la plateale, compatta e rabbiosa critica dei media occidentali contro il successo del corso politico di Vladimir Putin per una Russia potenza, ben rappresentato dalle ultime elezioni alla Duma di Stato.
I corifei della "democrazia" di G. Bush (quella dei brogli sul filo di lana e delle rivoluzioni pilotate nei Paesi dell'Est), delle guerre "preventive", dell'espansione della NATO e dei suoi missili tutto intorno ai confini della Federazione Russa, in Ungheria, Polonia, Georgia, Ucraina, urlano da tv e giornali contro il voto evidentemente compatto e senza possibilità di appello, della maggioranza di una popolazione libera perché altamente scolarizzata, informata, e mediamente più colta di quella europea e statunitense, la quale ha dimostrato di saper scegliere il proprio futuro dopo aver attraversato le più traumatiche esperienze del XX secolo: guerra e rivoluzione, totalitarismo, liberismo capitalista selvaggio.
Credo che il rispetto per l'intelligenza dei popoli della Federazione Russa, ma anche il rispetto per la nostra intelligenza, imponga una reazione, anche piccola e semplice, apparentemente candida.
Vi chiedo perciò, se vi piace, di unirvi a me e agli amici che già hanno accolto l'iniziativa nata questa mattina, facendo pervenire la vostra adesione a questa lettera di auguri alla Russia e al suo presidente per la prova democratica appena passata, ... ... e apparentemente tanto osteggiata da chi gestisce l'informazione in Europa.
La lettera verrà tradotta in russo, ed entro dopodomani recapitata all'ambasciatore plenipotenziario della Federazione Russa in Italia, Alexej Meshkov, nonché diffusa presso i principali organi di stampa russi e italiani. Verrà inoltre pubblicata su Internet.
Vediamo cosa succede.
Per partecipare, indicatemi per favore entro domani sera Nome, Cognome, Professione e Città rispondendo a questa e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Cordiali saluti,
Stefano Serafini
Egregio Sig. Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovic Putin!
Siamo un gruppo di intellettuali, studiosi, e cittadini italiani, desiderosi di esprimerLe la nostra soddisfazione per il successo delle ultime elezioni per la Duma di Stato della Federazione Russa.
Tali elezioni, oltre a rinforzare il partito Edinaja Rossija e a premiare i quattro partiti che hanno dato preminenza al progetto di una Russia potenza mondiale, segnalano chiaramente di fronte al mondo la consapevolezza del Popolo Russo intorno ai propri legittimi interessi, e ribadiscono il successo della dirigenza e della politica di sovranità, democratica e sociale, del Suo Presidente.
Da parte nostra gioiamo per il rafforzamento della Federazione Russa, nella quale vediamo una speranza di libertà, civiltà ed equilibrio per il mondo intero, un mondo altrimenti pericolosamente inclinato verso l'unipolarismo militarizzato.
Ci rattrista, ma non ci stupisce, il vergognoso coro polemico dei media occidentali, che paiono obbedire a direttive geopolitiche contrarie al multipolarismo e agli interessi russi ed europei, per non parlare di quelli del Sud del mondo e dell'Asia. Essi non rappresentano la vera opinione della popolazione e delle persone informate in Italia.
Ci congratuliamo con Lei e con il Popolo Russo. Il Vostro grande impegno per un pacifico sviluppo umano, socioeconomico, culturale e democratico della Russia, può favorire il bene di tutti i Popoli del mondo, e noi auspichiamo che esso si accresca nel tempo, e consegua sempre maggiori e migliori successi.
Stefano Serafini – saggista e imprenditore (Roma, Italia)
Costanzo Preve – filosofo (Torino, Italia)
Stefano Vernole – giornalista, coordinatore del Progetto Eurasia (Modena, Italia)
Federico Roberti – funzionario pubblico, redattore della rivista Eurasia (Bologna, Italia)
Marco Toti – ricercatore universitario (Messina, Italia)
Antonio Venier – ingegnere aeronautico (Milano, Italia)
Daniele Scalea – redattore della rivista Eurasia (Cannobio, Italia)
Enrico Galoppini – studioso del mondo arabo-islamico, redattore della rivista Eurasia (Torino, Italia)
Luca Bionda – libero professionista, giornalista (Verbania , Italia)
Manuela Vittorelli – imprenditrice, traduttrice (Gorizia, Italia)
Guido Dalla Casa – saggista e pensionato (Milano, Italia)
Otello Martini – imprenditore (Sora, Italia)
Corrado Rosada – avvocato (Milano, Italia)
Francesco Bernardeschi – studente universitario (Livorno, Italia)
Marina Costa – pensionata (Roma, Italia)
Francesco Camusso – cuoco (Muralto, Svizzera)
Motasov Vyacheslav – traduttore (Sondrio, Italia)
Giovanni Petrosillo – curatore del sito www.ripensaremarx.it (Potenza, Italia)
L. C. – imprenditore (Reggio Emilia, Italia) [chiede di non comparire su internet]
Sebastiano Cosenza – libero professionista (Milano, Italia)
Corrado Janko – impiegato (Torino, Italia)
Savino Frigiola – imprenditore (Rimini, Italia)
Giovanni Battista Calzoni – impiegato (Bologna, Italia)
Giosuè Castorino – disoccupato (Gela, Italia)
Giovanni Vagnarelli – impiegato (Porto San Giorgio, Italia)
Silvina Occhipinti – pensionata (Roma, Italia)
Claudio Moffa – presidente IEMASVO, docente universitario (Teramo, Italia)
Marco Ranuzzi de’ Bianchi – ricercatore universitario (Modena, Italia)
Guglielmo Pezzuoli – agente di commercio (Modena, Italia)
Giovanni Galli Gibertini – imprenditore edile (Modena, Italia)
Massimo Palaja – impiegato (Treviso, Italia)
Francesco Martinez – impiegato, sindacalista (Monza, Italia)
Filippo Pederzini – giornalista, collaboratore di Eurasia (Modena, Italia)
Srdjan Novakovic – giornalista (Trieste, Italia)
Giordano Putzu – agente di viaggi (Collegno, Italia)
Alberto B. Mariantoni – politologo, saggista (Ginevra, Svizzera)
Alessio Parducci – operaio (Lucca, Italia)
Giulio Amadei – studente (Fidenza, Italia)
Roberto Buffagni – drammaturgo (Modena, Italia)
Vincenzo S. Elfio (Bhakti Viracandra Dasa) – ministro di culto Vaisnava (Messina, Italia)
Domenico Palamara – barista (Bolzano, Italia)
Giulio Maganzini – editore (Lavarone , Italia)
Omar Oliveti – bancario (Reggio Emilia, Italia)
Andrea Bortolotto – vivaista (Pistoia, Italia)
Leonardo Interlandi – insegnante di scuola superiore (Mazzarò, Italia)
Francesca Scano – casalinga (Mazzarò, Italia)
Francesco Crusizio – dirigente a riposo (Udine, Italia)
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