Professore della BYU pensa che delle bombe, e non gli aerei, abbiano fatto crollare il WTC Deseret Morning News, Utah - By Elaine Jarvik Traduzione di Roberto Toso per luogocomune.net "Le dinamiche fisiche dell'11 Settembre – inclusa la velocità e la simmetricità con cui venne giù uno degli edifici del World Trade Center – provano che la spiegazione ufficiale dei crolli passivi è errata", dichiara un Professore di fisica della Brigham Young University dello Utah. In realtà, è probabile che ci fossero “esplosivi pre-posizionati” in tutti e tre gli edifici a ground zero, sostiene Steve E. Jones. In una tesi pubblicata in rete martedì e accettata per considerazione … … da una rivista di settore per il prossimo anno, Jones aggiunge la sua voce a quella degli scettici che lo hanno preceduto, inclusi gli autori del sito www.wtc7.net , dei quali Jones cita la ricerca. La ricerca di Jones può essere trovato a questo indirizzo. Jones, che conduce una ricerca su fusione ed energia solare alla BYU, chiede un'inchiesta scientifica internazionale ed indipendente “guidata non da idee e costrizioni politiche, ma piuttosto da osservazioni e calcoli”. “È piuttosto plausibile che ci fossero esplosivi preposizionati in tutti e tre gli edifici e fatti esplodere dopo l'impatto degli aerei – che furono in realtà una manovra diversiva”, scrive. “I musulmani dopotutto non sono (probabilmente) da accusare per aver fatto venire giù il WTC” scrive Jones. Per quel che riguarda le congetture su chi abbia potuto piazzare le cariche, Jones ha dichiarato “non è un territorio nel quale mi vorrei addentrare. Non serve a niente, se prima non si è fatta l'indagine scientifica." "Le precedenti indagini, incluse quelle della FEMA, della Commissione 9/11 e del NIST, ignorano la fisica e la chimica di ciò che accadde l'11 settembre 2001, alle Torri Gemelle ed all'edificio di 47 piani conosciuto come WTC7", dice. "La spiegazione ufficiale – che le fiamme hanno causato il danno strutturale che ha poi fatto crollare gli edifici – non può essere supportata nè da esperimenti nè dall'esperienza passata", sostiene. Jones riconosce che ci sono state delle teorie cospiratorie basate su "immondizia scientifica”, riguardoau fatti dell'11 settembre, ma “l'ipotesi di demolizione con esplosivi soddisfa meglio i test di ripetibilità ed efficienza, e non si tratta quindi di immondizia scientifica”. In un articolo di 9.000 parole che, fa sapere Jones, sarà pubblicato nel libro “La storia nascosta del 9/11” da Elsevier, il professore offre queste motivazioni: – I tre edifici sono crollati in una maniera praticamente simmetrica, cadendo sulla stessa loro base, un fenomeno tipico delle demolizioni controllate - e già in quei casi è molto difficile ottenere quel risultato. Perchè dei terroristi cercherebbero un crollo verticale del WTC7 e delle Torri, quando delle normali cadute laterali avrebbero comportato minor preparazione, e danni molto maggiori a Manhattan? Ed in ogni caso dove avrebbero appreso le tecniche necessarie, e come avrebbero ottenuto l'accesso agli edifici per preparare un'implosione simmetrica? La questione della simmetria enfatizzata in questa analisi, insieme ad altre, offre una prova tangibile per un lavoro dall'interno”. – Nessun edificio con struttura in acciaio, prima o dopo gli edifici del World Trade Center, è mai crollato a causa del fuoco. Mentre solo gli esplosivi possono efficacemente troncare le colonne d'acciaio di supporto. – L'edificio WTC7, che non era stato colpito da aerei dirottati, è crollato in 6,6 secondi, appena 6 decimi di più di quanto avrebbe impiegato ad arrivare a terra un oggetto fatto cadere dal tetto. Dov'è il ritardo che ci si deve aspettare dalla conservazione del moto, una delle leggi fondamentali della fisica? Questo vuol dire che i piani superiori che crollano e colpiscono quelli inferiori – oltre alle colonne di acciaio intatte – devono essere rallentati in maniera significativa dalla massa che colpiscono. Come fanno i piani superiori a cadere così velocemente, pur conservando l'inerzia durante tutta la caduta? Il paradosso viene facilmente risolto dall'ipotesi di demolizione con esplosivi, in cui le cariche avrebbero rimosso il materiale dai piani inferiori, incluse le colonne d'acciaio di supporto, permettendo il crollo in un tempo vicino a quello di caduta libera”. – Queste osservazioni non sono state prese in considerazione nè dalla FEMA, nè dal NIST, nè dalla Commissione sull'11 settembre, dice il professore. – Nel caso di un crollo senza esplosivi si sarebbero dovute vedere montagne di cemento sgretolato. Ma il grosso del materiale delle torri si è trasformato invece in polvere simile a farina ancora durante la caduta. Come si spiega questo strano fenomeno, senza l'uso di esplosivi? Ciò è meritevole di essere riportato, è sorprendente, e richiede un esame approfondito, poichè i rapporti finanziati dal Governo hanno mancato di analizzarlo. – Sbuffi di fumo orizzontali, noti come “squibs”, sono stati notati lungo la fiancata delle Torri, un fenomeno che avviene quando vengono piazzate cariche di esplosivo per demolire gli edifici. – la struttura di acciaio era “parzialmente evaporata”, ma sarebbe stata necessaria una temperatura vicina ai 5.000 gradi Fahrenheit per far evaporare l'accaio , e nè l'arredamento degli uffici nè il kerosene possono produrre simili temperature. Gli incendi causati dal carburante degli aerei sono durati al massimo pochi minuti, e gli arredamenti degli uffici bruciano solitamemnte nell'arco di venti minuti al massimo, in qualunque data situazione. – Il metallo fuso trovato tra le macerie del WTC potrebbe essere risultato da una reazione ad alta temperatura di un comune esplosivo chiamato "termite". Gli edifici che crollano senza l'uso di esplosivi hanno una insufficiente energia diretta che possa fondere significative quantità di metallo. – Molteplici e forti esplosioni, in rapida sequenza, sono state sentite da numerosi testimoni dentro e vicino le Torri, e queste esplosioni hanno avuto luogo molto più in basso della zona in cui gli aerei hanno impattato. Jones ha detto di essersi interessato alla fisica dei crolli delle Torri gemelle la primavera scorsa, dopo esser stato ad una conferenza in cui una donna che aveva avuto un'esperienza di "vita oltre la morte" ad un certo punto disse: "Se pensate che le Torri siano cadute solo a cuasa degli impatti e degli incendi, ci sono grosse sorprese che vi attendono." A quel punto, ricorda Jones, tutto il pubblico si mise ad applaudire. Dopo lunghi mesi di studio, Jones ha presentato la sua ricerca in una conferenza all'Universita dello Utah. Jones chiede al governo di rendere pubblici 6899 fotografie e 6977 spezzoni video per un'indagine indipendente. Vorrebe anche poter analizzare un frammento del metallo fuso recuperato a Ground Zero. Traduzione di Roberto Toso (Goldstein) per Luogocomune.net Fonte: Deseret Morning News, Utah Questo il link al breve filmato dell'intervista di Jones.