Questa notte non sono riuscito a chiudere occhio. Mi giravo e rigiravo nel letto, madido di sudore, attanagliato da una angoscia costante che non mi lasciava prendere sonno.
No, non temevo che la casa in cui vivo venisse ingoiata da un improvviso terremoto, non temevo che uno tsunami sorto dal nulla la trascinasse via nella notte, nè temevo che le fiamme di un incendio la incenerissero in pochi minuti. No, io temevo la sua voce, la voce di bin Laden che continua a farsi sentire anche dopo la sua morte, e che non mi lascia più solo.
Dopo il magistrale blitz di Abbottabad, nel quale il feroce capo di Al-Queda è stato finalmente eliminato, avevo tirato un sospiro di sollievo, e l’idea che lo avessero dato immediatamente in pasto ai pesci mi tranquillizzava decisamente. Anche se non fosse morto durante il blitz, mi dicevo, e anche se sapesse nuotare come una sirena in calore, da là sotto comunque non viene più fuori.
Basta minaccie terrificanti, basta massacri di innocenti, basta notti insonni passate nell’attesa di un qualunque coglione "collegato ad Al-Queda” che avesse scelto proprio la mia famiglia per vendicare tutte le ingiustizie perpetrate dall’Occidente contro il mondo dell’Islam. Basta di tutto ciò, mi dicevo, finalmente l’incubo è finito, e possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo.
E invece lui è tornato a parlare.
Dopo essere morto una prima volta di cause naturali, ... ... e dopo essere morto la seconda per mano dei Navy Seals, quest’uomo è comunque tornato a farsi sentire, mandandoci forse il messaggio più terrificante che sia mai uscito dalle sue labbra:
“Nell’audio l’ex-numero uno di Al-Queda – ci dice l’
ANSA -
fa appello alla solidarietà fra i musulmani, ed evoca le rivoluzioni del nord Africa. ‘Il sole della rivoluzione è sorto sul Magreb’, afferma, ‘la luce della rivoluzione è arrivata dalla Tunisia’."
Avete capito che tipo di messaggio spaventoso ci ha mandato quest’uomo? “Solidarietà fra i musulmani”, ha detto, e poi ha addirittura parlato di “sole della rivoluzione”! E’ stato di fronte a queste parole che ho iniziato a tremare come un bimbo, perchè dei pensieri così dirompenti, travolgenti e inaspettati non potevano che nascere nella mente malata di un vero criminale della storia moderna, come è stato appunto Osama bin Laden.
Ma non è finita: il servizio dell’ANSA prosegue dicendo che nel suo messaggio
“lo sceicco del terrore invita i suoi seguaci ad abbattere i tiranni del mondo musulmano, e ad organizzare un centro delle operazioni che lavori in parallelo per salvare i popoli che stanno lottando per abbattere i loro tiranni”.
Per un attimo ho avuto un dubbio: ma come – mi sono chiesto - non era già Al-Queda, questo “centro delle operazioni” che agisce su scala globale? Come mai, dopo dieci anni che dirige e determina ogni minimo attentato che abbia luogo su questa terra, il grande leader di Al-Queda sente il bisogno di organizzare un centro del genere? [Oooops … ]
Ma il dubbio è durato poco, e subito la paura è tornata ad impadronirsi di me. E così, mentre mi rigiravo fra le lenzuola, ho mandato un pensiero di ringraziamento al SITE, “l’organizzazione americana che si occupa di monitorare i siti islamici”. Per fortuna ci sono loro, ho pensato, altrimenti i nostri giornalisti questi maledettissimi messaggi di bin Laden non riuscirebbero a trovarli mai. Senza il SITE, pensate, noi saremmo all’oscuro di tutto, e quasi quasi non sapremmo nemmeno che esiste il fondamentalismo islamico!
Per cui ben venga questo monitoraggio, del quale naturalmente ci fidiamo in modo cieco ed assoluto, e speriamo davvero che questa sia stata l’ultima volta che sentiamo la voce del terribile Saladino.
Non potrei sopportare l’idea che un giorno, magari fra un anno, venisse fuori un nuovo “messaggio postumo” di bin Laden che ci dice, ad esempio, “ve l’avevo detto che l’Inter avrebbe vinto il campionato”. Finchè si tratta di preannunciare massacri e distruzioni va bene, ma che possa addirittura indovinare l’esito di un campionato di calcio sarebbe troppo per tutti.
Massimo Mazzucco
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“Chi ci protegge dal terrorismo”.
Secondo la gloriosa Wikipedia, il SITE Intelligence Group è una organizzazione che si occupa di monitorare le attività del terrorismo islamico nel mondo. Inizialmente nato come SITE Institute (Search for International Terrorist Entities), era una organizzazione “non a fini di lucro” che si è disciolta, ricomponendosi nel SITE Intel Group, che svolge la stessa attività, ma “a fini di lucro”. Già che tocca immolarsi per fare la guardia al mondo, tanto vale farsi pagare. Fondatrice e direttrice del SITE è Rita Katz,
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