Incuriosisce non poco la sparata di Cossiga sulla presunta matrice “berlusconiana” nel messaggio di bin Laden diffuso due giorni fa da Al-Jazeera. A prima vista sembra una boutade qualunque, poi però viene in mente che i nostro ex-presidente della Repubblica è anche un uomo che conobbe Gladio da vicino, e che durante il rapimento Moro si trovava casualmente ad occupare l’ufficio del Ministro degli Interni. Come dire, proprio uno sprovveduto in materia di servizi non dovrebbe esserlo.
Sulla plateale falsità del messaggio di bin Laden rimane ben poco da dire. Un bin Laden che solo nel 2007 si accorge che “in Afghanistan bombardano donne e bambini” fa addirittura tenerezza nella sua assoluta incapacità di relazionarsi con il tempo-spazio che lo circonda.
Resta da capire a questo punto se e quali servizi, di quale nazione, si possano essere occupati di mettere insieme quell’infelice documento. E’ difficile infatti credere davvero che a Mediaset siano diventati tutti degli esperti falsificatori a livello mondiale, ma c’è qualcosa che suggerisce che l’uscita di Cossiga possa anche non essere del tutto inventata. Si tratta di un precedente che, fortunatamente per Berlusconi, pochi in Italia ricordano: eravamo nell’estate del 2004, alla vigilia delle elezioni europee, e da poco in Iraq era stato ucciso Fabrizio Quattrocchi, ... ... mentre la sorte dei suoi tre compagni di avventura non era ancora stata decisa. Questo è l’
articolo di Repubblica, datato 10 Giugno 2004:
Trovato il testo del messaggio, firmato 'brigata Al Quds' che avrebbe dovuto accompagnare il video dell'assassinio
Gli ostaggi italiani dovevano essere uccisi
ROMA - "Col favore di Dio si applica oggi la legge del taglione mediante l'epurazione degli ostaggi italiani per fornire una risposta all'arrogante presidente italiano Berlusconi". E' questo il testo del messaggio, firmato brigata Al Quds, che avrebbe dovuto accompagnare il video dell'uccisione di Stefio, Agliana e Cupertino. A pubblicarlo, secondo fonti investigative, è stato il sito Ansar Al Islam, che era stato oscurato dopo la decapitazione dell'ostaggio americano Nick Berg. Una rivendicazione che, secondo gli inquirenti, viene ritenuta "verosimile".
Questo il testo integrale del comunicato: "Col favore di Dio si applica oggi la legge del taglione mediante l'epurazione degli ostaggi italiani per fornire una risposta all'arrogante presidente italiano Berlusconi. Con ciò ci auguriamo che il popolo italiano, che si considera libero, capisca dove porti il cammino per la sua libertà lungo il sentiero dell'ostilità e delle prevaricazioni sul genere umano. Questa è una libera decisione della Resistenza sulla quale si è deliberato alle 22. Seguirà la diffusione di una registrazione dell'esecuzione". La data è quella di "sabato 17/4/1425 corrispondente al 5 giugno 2004".
Noi al tempo
abbiamo commentato: Certo che queste curiose brigate Al-Quds [...] devono aver passato molto tempo in vicinanza di Arcore, per pensare che il caratteraccio del nostro presidente sia così importante da valere ben tre esecuzioni in diretta mondiale. Per Bush, Cheney e compagnia, allora, cosa programmavano di fare? Decapitare il pubblico di un intero stadio di calcio?
Saranno solo coincidenze, ovviamente, ma di fatto Stefio, Agliana e Cupertino ritornarono poi sani e salvi, mentre il nostro ex-premier andò incontro ad una sonora sconfitta elettorale.
Massimo Mazzucco