di Piero Merlo
L'altra sera avevo difficoltà a prendere sonno. La televisione era accesa e, nel tentativo di trovare qualcosa di interessante, ho pigiato sul telecomando il tasto di Raitre. Mi sono reso conto che era molto tardi in quanto stava per andare in onda "La storia siamo noi" per Rai-Educational. Subito dopo la sigla compare Giovanni Minoli che introduce l'argomento della puntata. Egli dice, più o meno:
- Oggi parliamo di eventi gravi che sono stati oggetto di alcuni processi.
- I giudici sono, però, giunti ad escluderne l'esistenza.
- Durante la nostra trasmissione proveremo che gli avvenimenti in oggetto ebbero veramente a verificarsi.
- Vi faremo ascoltare le dichiarazioni esclusive di un compartecipe, che non solo conferma tutto quanto emerse dalle inchieste giornalistiche dell'epoca ma fornisce nuovi inquietanti elementi...
Il sonno si fà sentire, ma faccio uno sforzo per restare sveglio ... Minoli spiega, evidentemente ed insolitamente emozionato, che sono emerse notizie sconvolgenti in merito agli avvenimenti dell'11 settembre 2001… Ripete quasi ossessivamente:
- Per quanto sia difficile credere sembra proprio che sia così ...
- I responsabili dei dirottamenti non sapevano proprio pilotare un aereo ...
- I responsabili dei dirottamenti non appartenevano ad Al-Quaeda, ma erano agenti ...
- Le Torri Gemelle non crollarono in seguito all'impatto con gli aerei, ma ...
- Il Pentagono non fu colpito da un aereo passeggeri ...
- sono state raccontate agli americani ed a tutto il mondo delle grandissime frottole, alle quali, anch'io, del tutto in buona fede, ho creduto ...
- E' stata avviata una procedura di "impeachment" perchè sembra che ... non abbia nessuna intenzione di dimettersi spontaneamente ...
Seguono, come in ogni puntata, le immagini di interviste ad esperti e protagonisti:
- Si vede un certo Walter che dice di essere stato costretto a comprare il New York Times e la CNN per poter diffondere la verità sui fatti, dopo che l'Unità aveva rifiutato di pubblicare i suoi annunci a pagamento ...
- Si vede un certo Blondet che avrebbe scritto persino dei libri sull'argomento ...
- Si vede anche un certo Mazzucco che viene brutalmente "tagliato", quando tenta di spiegare che la verità sarebbe potuta emergere molto prima, se i mezzi di informazione (compreso Minoli) si fossero comportati diversamente ...
C'è anche un tal Massimo Teodori, che, ossessivamente, continua a ripetere che è tutta una montatura anti ... e che (lapsus freudiano?) le Torri .... furono abbattute con il fosforo bianco perchè piene di terroristi ....
Improvvisamente mi sveglio, è stato solo un sogno, il televisore è acceso, la trasmissione notturna di Minoli è ormai terminata (a volte, forse involontariamente, si parla di cose scomode e tanto giustifica l'assurdo orario di trasmissione: ricordo la puntata sul traghetto Moby Prince, nella quale il nostro, evidemente colpito da "sindrome cospirazionista", si spinse a parlare di strani e sospetti movimenti nel porto di Livorno in occasione dell'incidente, della strana presenza di una nave della Cooperazione Italo-Somala sulla quale si era concentrata anche l'attenzione di Ilaria Alpi e del possibile ruolo, perlomeno come "spettatrice radar", della locale base navale USA).
Spengo, inebetito dal sonno, il televisore.
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Oggi, otto dicembre 2005, ho acceso il televisore su Raitre: sono circa le otto del mattino e mi sono imbattuto, per puro caso, nella replica di "La storia siamo noi". La trasmissione era quasi terminata, ma sono riuscito (almeno spero) a comprenderne, per grandi linee, la sostanza.
Si trattava del Golpe Borghese" (1970).
Il progettato colpo di stato ("capitanato" dal Principe Borghese, Ufficiale dell'esercito della Repubblica di Salò, scampato alla pena capitale grazie all'intervento dei servizi americani) comprendeva, per quanto accertato dall'indagini della Procura di Roma e dalle inchieste giornalistiche:
- l'occupazione militare di alcuni sedi istituzionali, il rapimento dell'allora Presidente Saragat, l'assassinio del Capo della Polizia Prefetto Vicari.
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Minoli riferisce che, nella notte fatidica, un reparto della Guardia Forestale si era introdotto nel Viminale, sede del Ministero dell'Interno ed era entrato nell'armeria, impadronendosi delle armi. Improvvisamente, tuttavia, pervenne un contrordine ed i "congiurati" si ritirarono immediatamente.
Minoli spiega che (parte dei) mandanti ed esecutori vennero processati, alcuni condannati in primo grado per reati minori ma assolti per il reato di "Insurrezione armata contro i poteri dello Stato"; tutti vennero assolti in appello e l'assoluzione venne confermata dalla Cassazione, la quale disse (reggetevi bene) che non si era trattato di tentato golpe, bensì di una "riunione" tra sessantenni.
Minoli dice di essere in grado di smentire le sentenze:
C'è una persona, direttamente coinvolta, la quale ha confermato in esclusiva per noi, con dichiarazioni che mandiamo in onda, che effettivamente il golpe venne progettato e parzialmente attuato.
Ma vi è di più il "testimone" (si chiama Andrea Monti) riferisce che:
- il progetto venne concordato con la CIA (toh chi si rivede), con la quale egli stesso manteneva i contatti;
- che la congiura coinvolgeva non solo ambienti militari e/o neofascisti, ma anche la Loggia Massonica P2 di Gelli (che avrebbe dovuto gestire il rapimento del povero Saragat) e la Mafia Siciliana alla quale era stato assegnato il compito di assassinare il Capo della Polizia; - l'informatore di Minoli racconta che un "importante" boss mafioso recatosi negli USA, sarebbe stato accolto all'aereoporto da agenti del FBI non con le manette ma con la domanda: "avete fatto finalmente il colpo di stato in Italia"?
Le rivelazioni-scoop di Minoli seguono di appena trentacinque anni il tentato golpe.
Abbiamo, quindi, buone speranze.
Piero Merlo