E' davvero difficile riuscire a guardare le cose dall'alto per più di qualche minuto, specialmente quando si tratta di politica italiana.
Passato l'attimo del "disgusto", che paradossalmente ci ha elevato ad una visione sdegnata del panorama politico italiano, siamo subito ricascati nella melma del battibecco quotidiano, dove si discute sul significato della mossa di Follini, ... ... oppure sul viaggio del senatore dall'Argentina, oppure ancora sulle strategie all'interno della Casa del Libertà, per non parlare poi di quelle all'interno della sinistra che non c'è.
Siamo talmente abituati al disgusto che ormai non ce ne accorgiamo nemmeno più.
Ci pensano i giornali e le TV, con il loro martellante insistere su certe questioni apparentemente importanti, a svolgere il preciso compito di distrarci dai veri pensieri importanti: siamo in mano di una banda di faccendieri e delinquenti, il cui ultimo interesse - non dico il penultimo, ma l'ultimo - è il miglioramento della nostra società. Dozzine di loro sono dei pregiudicati, se non sono pregiudicati sono in attesa di giudizio, e sono sono in attesa di giudizio sono degli ignoranti patentati, che pensano che il Darfur sia un modo di vivere, e che Guantanamo si trovi in "Afakistan".
E noi corriamo a votarli ogni volta, ogni volta convinti di fare comunque il bene del paese, ogni volta giurando che sarà l'ultima volta che li voteremo, e ogni volta replicando così, all'infinito, il perfido gioco di quella presa in giro di dimensioni universali che si chiama democrazia: i pochi ricchi e potenti, che da sempre controllano il mondo, i loro tirapiedi a fare da burattini sul palcoscenico della vita pubblica, e le orde sterminate di lavoratori che sudano dal mattino alla sera, solo per rientrare a casa e bestemmiare contro le stesse persone che loro hanno votato.
E poi dicono che l'uomo è un animale intelligente.
Massimo Mazzucco
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