PER I CARATTERI ERRATI LEGGERE ANNUNCIO SOPRA - Grazie
di Beppe Bravi
Ore 7.15, cucina, nebbia fuori e nebbia dentro. Ancora in stato catatonico, da brutale «alzata da sveglia», sorseggio meccanicamente il caffe', e ascolto in sottofondo la televisione.
Quell’oggetto dotato di tubo catodico, che una volta era perennemente sintonizzato su Canale5, da quando ho scoperto Internet si accende ormai magicamente, da solo, sempre su Rai3.
Premetto che non credo affatto che Rai3 faccia l' «informazione» per eccellenza, ma almeno lo ritengo un canale che ha ancora qualche punto di contatto con la realta' (vedi trasmissioni come Report).
Ad ogni buon conto, proprio all'ultimo sorso di caffe', il mio cervello in semi-catalessi percepisce la presenza della replica di una trasmissione serale di Pierluigi Diaco, con un' ospite particolare: ... l’avvocato Bongiorno (penalista divenuta famosa grazie alla difesa di Giulio Andreotti).
Istintivamente, allungo il braccio per spegnere e ritornare nel mio limbo, ma in quel momento i miei padiglioni auditivi catturano una frase del «giornalista», che andava piu' o meno cosi':
«Il processo e' stato fatto non al cittadino Andreotti, ma a tutta una classe dirigente dell’epoca, e se non fosse risultato assolto, ci saremmo trovati in una situazione di assoluta crisi, perché un intero stato sarebbe risultato colluso con la mafia».
Ovviamente l’avv. Bongiorno non poteva che essere d’accordo, e ribadiva il concetto.
Sento le pulsazioni salire, la pressione mi va a mille, ma non e' il caffe' che e' «arrivato» di colpo: ho appena realizzato con piena lucidita' quello che e' appena stato detto: Andreotti assolto!
Questa frase, detta e ridetta all’inverosimile, riesce in pochi attimi a sommergere la realta' e le intere risultanze del processo.
Mi trascino fino alle 7.30, nauseato e pronto a cominciare un’altra giornata alla ricerca di qualcuno o qualcosa con cui prendermela per la minima stupidaggine, solo per potermi sfogare di queste ingiustizie e falsita'.
Mentre finisco di vestirmi, mi rassegno a ricevere un'ultima dose di «notizie vere», dal tg di RaiNews24.
Beh.. Falluja tiene banco.. Il clamore sollevato dal servizio di Ranucci, sull'uso del fosforo bianco, non accena a calare.
Mmmhh… riflessioni e pensieri si alternano nella mia scatola cranica, sempre ottenebrata dal torpore mattutino, ma un po’ piu' reattiva anche grazie alla scossa del signor Diaco.
Mentre cerco di capire cosa mi faccia dubitare ancora e sospettare, sento che si parla della trasmissione in cui veniva intervistata l’avv. Bongiorno. Piu' o meno, si diceva cosi':
«Ieri sera e' stata trasmessa la puntata di 21.15 condotta da Pierluigi Diaco, in cui si e' parlato della causa a Giulio Andreotti. Abbiamo al telefono GianCarlo Caselli.»
La pulsazioni ripartono immediatamentre, l'orecchio si fa attento:
«l’avv. Bongiorno fa l’avvocato ed e' pagato per difendere i propri clienti - dice Caselli - ed e' quindi naturale che dica quello che dice, e che sostenga che il suo cliente e' innocente anche quando non e' vero. Mi sarei aspettato che anche il sig. Diaco facesse il suo lavoro di giornalista, ma non e' stato
cosi'. Riporto parte della sentenza definitiva della Cassazione, che in 1500 pagine dice che Giulio Andreotti e' palesemente coinvolto, ma che il reato e' estinto per decorrenza dei termini. Quindi non e' innocente, bensi' ritenuto colpevole, ma la pena estinta perché e' passato troppo tempo.»
Ho gioito come e piu' di quando il Milan vince contro l’odiata Juventus (non me ne vogliano i tifosi bianconeri… pensate che.. sono tifoso della squadra del nostro Premier…). Finalmente qualcuno che lo dice forte e chiaro! Andreotti e' colpevole per i reati fino al 1980 e non e' finito in galera solo perché sono trascorsi i termini!
Ma lo stato di letizia non dura molto. Sulla strada del lavoro la mia materia grigia macina e reimpasta quello che ha ascoltato e visto, ed alla fine mi ritrovo con una domanda senza risposta:
Come mai adesso RaiNews24 e' cosi' «corretta» nel fornire informazioni? Prima dov'erano? E' successo qualcosa che mi e' sfuggito?
Non ho la risposta, come ho detto, ed e' per questo che ho deciso di scrivervi.
Grazie.
Beppe Bravi (Bunter 24)
Riporto estratto della sentenza della Cassazione:
La Corte, visti gli artt. 416, 416bis, 157 e ss., c.p.; 531 e 605 c.p.p.; in
parziale riforma della sentenza resa il 23 ottobre 1999 dal Tribunale di
Palermo nei confronti di Andreotti Giulio ed appellata dal Procuratore della
Repubblica e dal Procuratore Generale, dichiara non doversi procedere nei
confronti dello stesso Andreotti in ordine al reato di associazione per
delinquere a lui ascritto al capo A) della rubrica, commesso fino alla
primavera deI 1980, per essere Io stesso reato estinto per prescrizione;
conferma, nel resto, la appellata sentenza.