Sarà sbruffone, sarà doppiogiochista, sarà tutto quello che volete, ma come fa a non starti simpatico, specialmente in un periodo in come questo, uno che si permette di prendere in giro davanti a tutti l'amministrazione di petrolieri USA, con le loro stesse armi?
L'ultima di Chavez ha qualcosa di perverso, nei molteplici livelli di lettura che il suo nuovo gesto di sfida ti offre: migliaia di residenti fra le fasce più povere del Massachussets riceveranno quest'inverno il combustibile da riscaldamento direttamene dal Venezuela, al 60% del costo di mercato.
Lo ha comnunicato Joseph P. Kennedy II, presidente della Citizens Corp. Energy di Boston, e figlio del senatore Robert Kennedy, assassinato a Los Angeles nel 1968. L'accordo firmato dalla Citizens Corp. permette infatti ... ... di aggirare i numerosi intermediari che oggi si collocano fra produttore e consumatore, sul mercato internazionale, e che vanno ad aggiungere un peso insopportabile ad un prodotto già caro di per sè al momento dell'uscita dalla raffineria.
All'accordo ha contribuito in maniera sostanziale il deputato democratico del Massachussets, William Delahunt, che ha così voluto dare una risposta ai repubblicani che avevano appena votato contro un provvedimento di sussidio per le classi meno abbienti, che vanno ad affrontare un altro duro inverno di sacrifici.
Il deputato naturalmente ha dichiarato che le necessità impellenti dei suoi elettori sono molto più importanti di qualunque vantaggio d'immagine che Chavez possa trarre da questo gesto - in altre parole, si è parato le chiappe dal sentirsi accusare di essere "amico dei comunisti", o qualcosa del genere - ma intanto il ceffone azteco è arrivato, bello sonoro, e lo hanno sentito tutti.
A questo punto viene però anche una riflessione da fare: se un Chavez "qualunque" può permettersi di scremare con comodità un 40% dal prezzo di vendita - che corrisponde al mero guadagno delle mezzane della Enron - quanto guadagnano direttamente Cheney Bush & Company, per ogni litro di benzina che noi ci vediamo ingurgitare della nostre care autovetture?
E' davvero una crisi di petrolio, che sta mettendo in ginocchio il mondo, o più che altro una crisi di rapacità infinita ed inarrestabile (con associazione a delinquere, a livello planetario)?
Massimo Mazzucco