di Claudio Negrioli
Secondo quanto riportato recentemente da
fonti di stampa inglese i terroristi di Al-Qaeda, sempre loro, nascosti in qualche covo sopra o sotto il suolo della Regina, starebbero tramando per mettere a segno un mega-attentato forse nucleare.
Le fonti giornalistiche sarebbero state informate, al riguardo, da una "gola profonda" del famigerato MI-5, i servizi segreti della Corona, che avrebbero drizzato le orecchie sulla questione già da un mese, pare.
Le suddette orecchie avrebbero sentito cose di questo tipo: sarà più devastante di Hiroshima e Nagasaki messe assieme, … … scuoterà il "trono dei Romani", dove per Romani si vorrebbe intendere gli Occidentali in genere.
Esecutore sarebbe la cellula irakena con l'approvazione di non meglio specificati apparati iraniani (guarda caso) e i tempi sarebbero quelli della scadenza imminente del mandato di Tony Blair (guarda caso).
Non si tralascia di dire, nel rapporto allungato ai giornalisti dal funzionario dei servizi, che ben 150 cittadini inglesi di origine islamica e convertiti al fanatismo islamico, già addestrati da Al-Queda in Iraq sono dormienti nei covi britannici in attesa dell'ordine per colpire.
Dice però anche, la "gola profonda", che negli ambienti del MI-5 si dà poco credito alla bomba atomica che Al-Quaeda non possederebbe ancora, suo malgrado.
Sarebbero propensi a credere piuttosto ad una "bomba sporca" ad altissimo potenziale, prendendo per buono che i terroristi della Jihad punterebbero ai 200.000 morti.
Che non saranno obbligatoriamente inglesi, ma potrebbero essere di un'altro stato occidentale, significativo come bersaglio-immagine. La nazione potrebbe essere europea (Spagna, Francia, Italia) o americana.
A proposito di quest'ultima affermazione, peraltro non ufficiale (il Ministero degli Interni britannico non ha rilasciato al momento nessuna dichiarazione al riguardo) ma confidenziale, va detto che, curiosa coincidenza, proprio in questi giorni (23-27 Aprile) è di scena sul suolo degli States una esercitazione denominata "Noble Resolve 07". che prevede uno scenario dove una città portuale della Virginia verrebbe colpita da una esplosione atomica tramite un ordigno trasportato da un'aereo o da una nave-bomba camuffati.
Se si considera che da tempo il Dick Cheney sta avvisando a destra e a manca dell'incombente pericolo di un attacco anche più devastante di quello portato alle Torri e ai simboli dell'America in quel giorno funesto; se, come è certo, la "testa" della esercitazione è la Northcom, che supportata dalla Fema, dalla Jftcom e dalla Homeland Security, ha potere di applicare la legge marziale; se si aggiunge che contemporaneamente è in corso una esercitazione dal nome allarmante - "Urban Warrior 07" - che simula combattimenti urbani, gestita dai Marines, il quadro prende tinte davvero fosche.
Che sia in atto un "coup de teatre"? E' possibile che gli uomini di Bush sentano il bisogno di cambiare in fretta banco e posta, rispetto all'undici settembre, per rilanciare puntando tutto sul "poker" della paura, costi quel che costi?
Certo, un mega polverone radioattivo e sanguinolento capiterebbe proprio a fagiuolo, e permetterebbe ai "soliti noti", come si suol dire, di prendere due piccioni con una fava: portare finalmente il bramato e preventivato attacco all'Iran, e mettere la museruola alle ancora timide voci degli oppositori interni, che cominciano solo ora a parlare di impeachement del Presidente e della sua squadra.
Il torbido, si sa, si addice alle maschere lugubri che sussurrano nell'ombra.
Claudio Negrioli (clausneghe)