[Nei commenti (12/5/2006 2:50), una replica alle diverse critiche che è una specie di proseguimento dell'articolo].
Il bagno di folla ormai per lui è un'abitudine. Soltanto Pio XII, all'apice della sua trentennale carriera di Papa, riusciva a scatenare nella gente questa sorta di "trance lucido", nel quale sai benissimo di avere davanti un semplice umano, ma vedi in lui il Salvatore della Patria, il Giustiziere della Notte e il Redentore di Cielo e Terra, tutti in una volta sola.
A lui la cosa piace, e non ne fa certo mistero. Una volta a contatto col pubblico - a teatro come in piazza - lotta per un pò con la timidezza innata, poi si lascia andare, ed è tutto un abbraccio, un sorriso, una battuta salace, mentre sale da ogni angolo del paese un caloroso "Beppe, Beppe, Beppe for President!"
Ma chi è davvero Beppe Grillo, e perchè fa ciò che fa? I più maligni, in questo momento, hanno gioco facile, visto che Grillo fa regolarmente spettacoli in tutta Italia, mentre con un blog sempre più popolare … … li promuove anche, e quindi vede la sua popolarità in rete tradursi direttamente in incassi al botteghino. E viceversa.
Ma è evidente che le cose non possano stare così: nessuno è così cinico (e comunque abile abbastanza) da poter programmare in anticipo - stiamo parlando di trent'anni di carriera, non di tre settimane - di fare un giorno leva sulle frustrazioni popolari, al punto di poterci guadagnare sopra delle grosse somme di denaro. E' molto più probabile che questo aspetto populista, ribelle e critico insieme, facesse parte del suo carattere sin dall'inizio, e che strada facendo Grillo si sia trovato "anche" a guadagnarci dei bei soldi sopra. Nel qual caso non c'è assolutamente niente di male, anzi, tanto meglio per lui.
Se in città c'è un comico che mi piace, e io decido di spendere un cifra x per andarlo a sentire, la cosa sta bene per primo a me, e quindi il problema non si dovrebbe nemmeno porre.
Ma forse il problema è un altro, e i suoi contorni sono leggermente più sfumati: per che cosa paga esattamente, la gente, e che cosa riceve da lui, in cambio? Se vai a sentire Shakespeare, e ti trovi Amleto sul palco, va benissimo così. Ma se vai a vedere Gesù, e sul palco ti ritrovi Barabba, già le cose stanno un pò diversamente.
Quando Grillo "scese in campo", con il suo blog, gli scrissi una lettera di felicitazioni (come responsabile di Luogocomune), il cui senso era più o meno questo: "Belìn, era ora! Dài, che qui c'è un sacco di lavoro da fare".
Non mi rispose, ma ne aveva tutto il diritto, visto che io non sono nessuno.
Qualche mese dopo, quando il suo blog cominciava a diventare una cosa seria (e notai che lui stesso ci si dedicava più seriamente), gli scrissi di nuovo, esprimendo più chiaramente l'invito ad una collaborazione. Dove per collaborazione non intendevo certo un banale "scambio di link", ma uno scambio periodico di vedute, fra i responsabili dei vari siti, che ti permetta di restare sintonizzati sugli argomenti di maggiore importanza, mandando così un messaggio complessivo più compatto ed efficace. Gli chiedevo anche che posizione avesse sull'undici settembre, e quanto ne sapesse nello specifico, mettendomi ovviamente a sua disposizione per eventuali sue lacune.
Anche in quel caso non mi rispose. Gli scrissi per la terza volta, all'inizio di quest'anno. Il suo blog a quel punto riceveva almeno venti volte le visite del nostro sito, ma anche Luogocomune, fatte le debite proporzioni, aveva raggiunto una posizione più che dignitosa, e mi ero illuso che - se non altro per questo motivo - avrei ricevuto da Grillo almeno un cenno di risposta.
Invece, nulla. Mi domandai allora il perchè di tale silenzio, e volendo escludere in lui una presunzione di fondo (mi sembra sinceramente una persona umile, e tutt'altro che arrogante), mi ritrovai con due sole possibilità: o è circondato da collaboratori poco attenti (immagino che non apra certo lui tutta la posta che arriva al blog), e quindi magari non sa nemmeno che gli ho scritto, oppure ha un qualunque motivo personale per evitare l'argomento. Ma tre volte su tre, sinceramente, mi sembrava un pò troppo per pensare a dei collaboratori distratti.
Fra l'altro - gli avevo anche scritto ripetutamente - con il materiale che ci offre quotidianamente "Al-Queda", si può solo immaginare la comicità che lui ne riuscirebbe a trarre, senza fare nemmeno troppa fatica. Gente come Jarrad, il terrorista che scrive alla fidanzata in Germania, la sera prima di immolarsi contro le Torri, e si premura di mettere sulla busta il suo indirizzo di ritorno, nel caso la lettera vada persa (in realtà, solo così l'FBI potrà ritrovarla e poi farcela vedere), è roba con cui Grillo potrebbe far ridere l'intera nazione per tre giorni consecutivi.
Invece, pare che per lui l'argomento non esista del tutto. Sembra che Grillo sia passato direttamente dal 10 al 12 Settembre 2001, dormendo per 36 ore filate.
Approfittando del collegamento in diretta con Bologna, durante l'ultimo degli incontri sull'11 Settembre, provai a chiedere a Maurizio Blondet perchè, secondo lui, Grillo si comportasse come se gli attentati a Torri e Pentagono non fossero mai avvenuti. Il suggerimento, nemmeno tanto implicito, era che se invece uno come lui si buttasse nella mischia, i benefici per noi tutti sarebbero indubbiamente enormi. La risposta di Blondet fu generica ed evasiva (disse qualcosa come "Beh, certo… Però bisogna dire che Grillo fa già anche molto così com'è…"), ma non riuscì nemmeno lui a nascondere un certo disagio di fronte a questo strano mistero.
E' qui infatti che scatta la "questione sottile" a cui accennavo sopra. Se sei il "guru della gente", e se il tuo successo è basato sul tuo ruolo - riconosciuto da tutti, e che tu stesso coltivi - di "giustiziere sociale", di "uomo della verità", di "quello che in RAI non lo vogliono perchè è scomodo", come puoi permetterti il lusso di ignorare un fatto come quello dell'undici settembre, dove palesemente la bugia su cui è costruito sta anche alla radice di almeno metà dei nostri malesseri quotidiani?
Può Grillo davvero non essersi mai incuriosito ai fatti di quel giorno? E se lo ha fatto, da persona acuta e smaliziata qual'è, può davvero non essersi accorto che la versione ufficiale è la più grossa bufala mai raccontata nella storia dell'umanità? Potrai anche farti incantare da tutti gli Attivissimo di questo mondo, ma quando un emerito professore di fisica - che rischia letteralmente la pelle per farlo - ti mostra chiaro e tondo, formule alla mano, come le Torri semplicemente non possano essere crollate in dieci secondi l'una, puoi davvero ignorarlo? E se invece lo hai capito, puoi non vedere come noi, ad esempio, la benzina la paghiamo dieci volte più del necessario anche a causa di questa benedetta "Al-Queda"?
Ecco, questo è quello che io definisco, dal mio punto di vista, il "mistero Beppe Grillo". Si potrà infatti capire, a questo punto, la frustrazione di chi cerca di svuotare una spiaggia immensa dalla sabbia, armato di sola paletta e secchiello, mentre accanto a lui sonnecchia distratto il possessore di un gigantesco bulldozer, che usa solo per spostare di qualche metro un mucchietto di sabbia ogni tanto. (Onore al mucchietto, non si discute, ma l'hai vista la spiaggia quant'è grande?)
C'è anche un altro aspetto, ancora più inquietante, in tutta questa faccenda: nel momento in cui attrai così tanta gente ovunque tu vada, e la mandi "in estasi" perchè magari hai fatto bloccare la costruzione dell'inceneritore locale (anche se questo significa che lo faranno comunque, ma nel paese accanto), ma eviti nel frattempo i veri argomenti di fondo - undici settembre, questioni monetarie, scie chimiche, tanto per dirne alcuni - non svolgi in realtà la funzione di "parafulmine", diventando quindi, paradossalmente, utilissimo al sistema stesso che vorresti combattere?
In fondo, diceva Moravia, il ruolo sociale dell'artista è quello di essere antisociale. Sarà caduto anche Grillo - di certo inconsapevolmente, se è accaduto - in questo perfido trabocchetto?
Non conoscendolo di persona, sono obbligato a fermare qui i miei ragionamenti, e la mia domanda rimane in sospeso. C'è però qualcun altro che di recente lo ha incontrato - un nostro iscritto, fra l'altro - e che ha cercato di porgli proprio queste domande, come ci racconta nella lettera qui allegata.
Massimo Mazzucco
[Nei commenti (12/5/2006 2:50), una replica alle diverse critiche che è una specie di proseguimento dell'articolo].
***************************
Dalla lettera di un nostro iscritto:
[…]
Un anno fa, andai a vedere lo spettacolo di un noto comico che fa "controinformazione", o così crede la maggior parte della gente…….
Mi rimasero in mente in particolare due frasi di costui: 1) L'ovvio non lo controlla mai nessuno; per questo deve essere verificato. 2) Moriamo perchè siamo ignoranti (nel senso che ignoriamo la vera natura del problema per cui moriamo).
Forte di quei saggi consigli, tornando a casa decisi di attivare una linea ADSL per avere accesso alle informazioni in modo attivo, e non permettere che la "blaterante" (cosi' chiamo la TV) mi raccontasse le sue verità di regime. Dopo 4 mesi di attesa riesco a connetterni col mondo, e sono finalmente libero di cercare le "verità segrete" che i normali organi di informazione cercano di occultare.
E' così che vengo rapidamenete a conoscenza di problemi come il signoraggio bancario, le scie chimiche, l'11 settembre, ecc.
Decisi quindi di prendere in mano i saggi insegnamenti di quel comico predicatore che già in passato (in un vecchio spettacolo) parlò alle folle vestito da "messia dell'informazione", e di chiedere spiegazioni a chi governa questo paese.
Alla prima occasione vado a vedere il suo nuovo spettacolo, nel quale si parla di libertà di informazione, di diritti d'autore, di libero accesso alle informazioni da parte di tutti, di multinazionali, case farmaceutiche, malattie degenerative, economia senza capitali, scoperte clamorose su metalli nocivi nei cibi e nell'aria che respiriamo, ecc. Sta persino facendo una raccolta di fondi (non e' nuovo a questo genere di iniziative) per rifornire i zelanti ricercatori autori della scoperta, di un supermicroscopio, in quanto quello vecchio pare sia stato destinato ad altre ricerche dopo le "rivelazioni scomode".
Lodevole, penso, ed intanto aspetto il momento in cui dirà la causa, il perchè, o gli artefici di questo globale suicidio. In fondo, se lo so io che ho imparato il metodo di verificare l'ovvio da lui!
MA LUI NON DICE NIENTE! e il pubblico applaude entusiasta inebriato dalle parole del predicatore….
La sera dopo decido di chiedergli spiegazioni, magari dargli qualche spunto di partenza per sbrogliare la matassa, e così grazie ad un coordinatore del suo staff riesco ad avere un appuntamento, per vederlo per 3 minuti nel suo camerino, prima dello spettacolo. Mi presento con un cd dove ci sono video, foto, documenti ufficiali, e interrogazioni parlamentari che parlano di scie chimiche. Lui promette di darci un occhiata,(…?....)ma solo dopo aver pronunciato il verbo:
<
>
Provo a insistere, ma il pubblico lo chiama a gran voce, e lui deve andare. Uscendo dal camerino, il coordinatore si rivolge a me dicendo: <> Non rispondo, accenno un sorriso compassionevole, e penso che era l'unica occasione che mi restava per far sapere a Grillo certe cose, visto che il mio indirizzo IP nel suo blog e' stato democraticamente bloccato, e quindi non posso esprimere i miei ragionevoli dubbi sul suo operato.
Nel frattempo Grillo compare in sala, e il pubblico esplode in un applauso. Comincia lo show. Io lo intravvedo da dietro le quinte, mentre cammina in sala, avanti e indietro, dicendo <>
Un boato, e la gente drogata dalle belle parole non si rende nemmeno conto delle contraddizioni palesi di quello spettacolo.
Uno spettacolo contro il copyright informatico, dove il protagonista usa il sistema operativo più instabile e diffuso al mondo, nonostante da mesi il comico populista abbia consigliato ai discepoli di imitarlo nel passaggio ad un sistema open-source. Ma anche in un video sul suo blog si vede il suo pc di casa, con le classiche barre degli strumenti blu, che contraddistinguono il software di Bill Gates.
Insomma il mio pensiero é che anche tra i controinformatori, ci sia qualche burattino inviato e, probabilmente stipendiato dai poteri che contano, per rastrellare e reindirizzare le pecorelle smarrite, dal gregge diretto al mattatoio…. o quantomeno distrarle fino al momento della mattanza.
Questi personaggi, secondo me, sono i più pericolosi, perchè approfittano della delusione e del malumore della gente, per vendere un elisir terapeutico assuefacente senza elencarne i veri ingredienti, e intossicano di mezze verità 4000 persone a sera, mentre io in due giorni sono riuscito a mie spese a fare 800 volantini informativi, dove oltre alle domande fornivo gli indirizzi internet dove cercare le risposte, e forse neanche il 10% di essi aprirà gli occhi, o avrà i mezzi per informarsi (internet) e dire che per crederci basterebbe alzare gli occhi al cielo e chiedersi semplicemente: cosa sono?? e perchè lo fanno??
A.T. (Spyder)