Sembra impossibile, ma oggi Luogocomune compie 5 anni.
Nato con l’esigenza di far conoscere anche in Italia la grande menzogna dell’undici settembre, il sito è cresciuto e si è sviluppato scegliendosi una strada tutta sua, che nessuno all’inizio avrebbe potuto prevedere. In un certo senso, possiamo dire che nel suo piccolo la storia di luogocomune riflette e sintetizza il percorso fatto da Internet in questi ultimi anni.
Luogocomune ha aperto l’8 di marzo del 2003, con un
articolo che criticava i falsi valori positivi attribuiti alla “giornata della donna”, e metteva in guardia il mondo femminile prima di tutto dalle stesse donne che vengono dal mondo della politica.
Forse inconsapevolmente, il primo articolo conteneva già la quintessenza di Internet, che è la capacità di scardinare i “luoghi comuni”, le convenzioni, e soprattutto le convinzioni più irremovibili, grazie al fatto di poter arrivare ovunque indisturbato, senza che il messaggio venga filtrato lungo il percorso. (Un articolo del genere – al di là sua condivisibilità, ovviamente - ben difficilmente sarebbe uscito sul Corriere o su Repubblica).
Questa immediatezza nella comunicazione comporta spesso un impatto violento con il destinatario del messaggio, che a volte non è preparato a riceverlo. Ma è proprio questa la forza travolgente di Internet: chi naviga magari alla ricerca di una semplice località turistica in cui passare le vacanze, può tranquillamente imbattersi in una rivelazione storica sconvolgente, in grado di cambiare letteralmente il percorso della sua esistenza.
Vai in rete per cercare l’indirizzo dell’Alpitour, e finisci per scoprire che Shakespeare non ha mai scitto una sola delle opere che gli vengono attribuite. Oppure - appunto - che i dirottatori dell’undici settembre non avevano mai guidato prima un jet nella loro vita.
Ma scopri soprattutto che fino ad oggi abbiamo vissuto in un mondo ovattato, ... ... dove i mezzi di informazione si sono preoccupati sistematicamente di “proteggere“ le nostre orecchie e i nostri occhi dalle verità più scomode, offrendoci di tutte le questioni più importanti – guerra, povertà, medicina, finanza, ingiustizia - una immagine edulcorata e parziale.
Le epifanie individuali, a loro volta, sono il risultato più evidente e tangibile della potenza di Internet, che stranamente arriva ovunque nel mondo, ma agisce sempre e soltanto sulla singola persona.
Nel “mondo di prima”, questo genere di impatto lo si poteva avere dopo la lettura di un libro, o la visione di un film particolari, ma la frequenza di questi episodi era necessariamente limitata dal numero di libri letti o di film visti nella vita di ciascuno. Ora invece, con Internet, tutti gli argomenti sono a portata di mano, e lo sconquasso dei nostri parametri di riferimento è ormai all’ordine del giorno. E più navighi per cercare di rinsaldare le tue nuove “verità”, più scopri di non averne affatto.
E’ ancora difficile capire dove andrà l’umanità, di questo passo, ma che stia cambiando – e crescendo - con una rapidità mai vista prima è ormai fuori discussione.
Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la nostra strada.
Sin dall’inizio il sito ha cominciato ad attrarre un grande varietà di personaggi, che a volte commentavano gli articoli in maniera talmente stimolante da diventare loro stessi i protagonisti di moltissime pagine.
Non ci è voluto molto, a quel punto, per scoprire che la nostra non fosse affatto una società di “addormentati”, ma che fra noi ci fossero moltissime persone che hanno conservato intatta, nonostante tutto, la voglia di confrontarsi, di capire e di crescere: mancava soltanto il mezzo, la “piazza telematica”, e una volta creata questa, il sito è diventato un appuntamento quotidiano per moltissime persone.
Il nostro non è certo l’unico spazio su cui discutere, sia chiaro, ma ci siamo sforzati tutti di costruire un ambiente dove confrontarsi civilmente, su qualunque argomento, pur partendo a volte da posizioni del tutto antitetiche, e questo in rete è già molto meno facile da trovare.
Chiaramente, i “conservatori” (uso il termine nella sua accezione più ampia, e senza la minima velatura critica), su questo sito non hanno vita facile: essendo nato attorno all’undici settembre, il sito ha chiaramente attratto una maggioranza di utenti che a conservare lo status quo ci tengono poco. Ma sono gli stessi “minoritari” a volte a riconoscere il rispetto di fondo per le loro idee, che non è solo di facciata. (Diciamo che si va d’amore e d’accordo finchè c’è la buona fede da ambo le parti, mentre in presenza del “disturbatore di professione” la musica cambia decisamente, e la maggioranza sa farsi sentire in maniera adeguata).
L’altro aspetto stimolante, che deriva dalla intensa partecipazione ai commenti, è la capacità di ”indagine collettiva”, che nell’arco di poche ore permette solitamente di ampliare la portata iniziale dell’articolo, con link e approfondimenti che riescono in qualche modo a coprire l’argomento a 360°.
Poi ci sono anche gli articoli noiosi e le discussioni stupide, ovviamente, ma questo fa parte dell’impegno del sito a rispettare il diritto di chiunque di esprimere ciò che pensa. Qui qualunque utente può aprire un forum su qualunque argomento in qualunque momento, ed è poi la legge stessa della domanda e dell’offerta a determinarne o meno il successo di partecipazione fra gli altri iscritti. (*)
Confrontarsi non è facile, e farlo in Internet ancora meno: per quanto si possa partecipare in modo anonimo, la presenza della “piazza” attribuisce un valore enorme all’esito di ogni discussione, e per ciascuno di noi “avere ragione” rappresenta una conferma e una fonte di sicurezza non da poco. Ma impariamo anche, a volte, che l’altro non ha necessariamente “torto”, ma vede semplicemente le cose da un punto di vista diverso dal nostro.
Ogni volta che questo accade, è stato fatto un passo in avanti verso una società in cui il rispetto per le idee altrui viaggi di pari passo con l’impegno di ciascuno di assumersi personalmente tutte le responsabilità che in qualche modo determinano le condizioni generali di vita in comune.
E queste, specialmente in Italia, non possono che essere fortemente migliorate.
Buona permanenza a tutti.
Massimo Mazzucco
* I materiali presenti sul sito sono ormai una montagna: solo gli articoli e le schede fisse ammontano a oltre duemila pagine, e se si aggiungono anche i forum, la cifra diventa incalcolabile.
A questo punto è impossibile mantenere un indice aggiornato su tutto, ma suggeriamo un paio di metodi – banali ma magari poco utilizzati – per trovare quello che interessa.
ll primo è il motore di ricerca (il box “cerca”, verso la metà della colonna sinistra), che ha il limite di non cercare fra i commenti degli articoli, ma è altrimenti molto efficiente. Inserite nel box tutte le parole che “ritenete” debbano apparire nell’articolo, supponendo che questo esista sul sito. (Se abbiamo un articolo sui “meteoriti cosmici”, quasi sicuramente le parole “meteoriti” e “cosmici” vi compariranno. Inserite quelle, e se l’articolo esiste esce di sicuro. Se invece ottenete un risultato nullo, riducete il numero delle parole chiave).
L’altro modo di selezionare il materiale e quello di usare la “barra di navigazione” che compare subito sopra il primo articolo, in homepage. Cliccate la freccetta verticale, e scegliete una delle categorie che compaiono (“terrorismo”, “politica italiana”, ecc.). A quel punto si formerà una nuova homepage, fatta solo di articoli che appartengono a quella categoria.
Per le “sezioni” invece abbiamo preparato un
nuovo indice, che dovrebbe aiutare a ritrovare almeno le più importanti. Per vedere l’indice completo, cliccate l’icona “tutte le schede di luogocomune”, nella colonna destra in alto.