BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
di Stefano Serafini
Sì. La critica a Berlusconi è diventata davvero "fin troppo facile". Nel senso che ci si sciacquano le ascelle tutti, dalla mattina alla sera, senza che però si faccia alcunché per risolvere il problema. Hai visto Rutelli e Fassino in USA, che se vince Kerry va bene lasciare l'esercito in Iraq? E d'altronde è credibile che qualche altro aspirante al trono di bananas possa osare di contraddire la volontà USA? Lo scarso rispetto verso lo stato è un vizio atavico nel nostro Paese, e non è Berlusconi il suo peggiore interprete.
Che faccio, lo difendo? No, attacco coloro che additandolo e stracciandosi le vesti fanno peggio di lui, perché intanto è comodo così. E' assurdo che si perda tempo con Berlusconi, a criticarne la minima scoreggia, invece di dedicarsi a costruire un'alternativa.
Il motivo vero è che un'alternativa non c'è, non la vuole nessuno... ... dei lobbisti che tengono in mano questo scheletro di paese: né il sistema bancario, né quello dei servizi e delle industrie che da esso dipendono in un giro vizioso e insano di economia fasulla, né i funzionari dell'apparato burocratico irremovibile, né la Chiesa Cattolica, né, infine, quei guitti da TV che chiamiamo politici, e per cui certi giornalisti fingono di arrabbiarsi tanto.
E' un teatro, che copre i veri eventi politici in corso. In dodici anni l'Italia ha perduto venti posizioni fra le potenze mondiali (dove solo le prime tre contano davvero, e le quattro che seguono qualcosa). Ha perduto l'Alta Tecnologia. Ha perduto le industrie chiave, e pian piano l'intero indotto ad esse relativo. Ha svenduto un patrimonio sociale, economico e politico che forse sarà possibile ricostruire in tre secoli.
L'autunno alle porte avanza con uno strascico di fallimenti, licenziamenti e miseria quale mai abbiamo visto prima. La sinistra darà la colpa a Berlusconi...
Stefano Serafini