di Enrico Sabatino
Dopo mesi passati in silenzio e un’estate trascorsa tra feste, travestimenti da beduino e colate di lava di polistirolo, Berlusconi si è rifatto vivo. Dapprima con l’invito a scendere in piazza per protestare contro la finanziaria – poi ci ha ripensato visto che al massimo avrebbe potuto raccogliere poche migliaia di persone tra il popolo di centrodestra, non incline a manifestazioni di massa in piazza; ma comunque adesso sta rilanciando di nuovo la proposta – e poi con l’accusa di banditismo rivolta al Governo dopo la presentazione del ddl Gentiloni sul riassetto televisivo, causando anche l’annuncio di uno sciopero della fame da parte del fido Bondi.
Ma è negli ultimissimi giorni che l’ex premier sta dando “il meglio di sé”, dichiarando un paio di giorni fa: “Siamo pronti ad accogliere a braccia aperte gli scontenti dell'Unione; ci sono tanti senatori della sinistra che ogni giorno di più hanno delle delusioni sulle proposte e sull'operato di un esecutivo ... ... che e' succube della sinistra radicale e massimalista"; aggiungendo anche che ci sarebbero già 5 senatori dell’Unione pronti a passare con la CDL.
Quindi ci sarebbe in vista un bel mercato delle vacche con l’apparente intento di far cadere il Governo Prodi. Intanto però il senatore Follini è uscito ufficialmente dall’UDC, imitando De Gregorio che in estate si era sfilato dall’Italia dei Valori, dopo essere diventato Presidente della Commissione Difesa del Senato; pian piano si sta formando un gruppo di senatori “al centro”, all’apparenza non schierato, con l’obiettivo di diventare sempre più l’ago della bilancia in un Senato dove l’Unione ha una maggioranza “flessibile”.
Berlusconi ha anche prontamente colto la palla al balzo fornitagli dal declassamento dell’Italia da parte delle due agenzie di rating Standard & Poor e Fitch, che però hanno criticato sia la finanziaria del Governo Prodi sia la situazione disastrosa dei conti pubblici ereditata dal Governo Berlusconi. E infine abbiamo poi visto all’opera, nello stadio Bentegodi di Verona per la messa del Papa, la claque di professione che copriva di fischi Prodi e osannava Silvio. Quindi sembrerebbe proprio un’offensiva a 360 gradi quella che Berlusconi sta compiendo contro il Governo dell’Unione e la sua maggioranza.
Ma sorgono spontanee alcune domande: Berlusconi vuole veramente far cadere il Governo Prodi e tornare perciò subito a nuove elezioni?
O il Cavaliere vuole la caduta del Governo per realizzare la sua vecchia idea di Grosse Koalition, che però sia gli elettori di destra che quelli di sinistra non vogliono nella maniera più assoluta? Oppure la caduta del Governo Prodi serve per formare un Governo tecnico-istituzionale che porti poi a nuove elezioni, dopo aver prodotto magari una nuova legge elettorale e assolto altri compiti ben specifici, ricalcando le orme del Governo Dini del 1995? Ci sarebbe poi un’ultima opzione, che si rifarebbe nelle modalità alla nascita del primo Governo D’Alema del 1998.
Comunque sia, in tutti questi casi per Silvio la porta di Palazzo Chigi è sbarrata a doppia mandata, perché anche nel caso di immediate elezioni anticipate solo AN e FI si presenterebbero insieme, dal momento che sia Casini che Maroni hanno già dichiarato che per loro l’esperienza della CDL è finita. Inoltre la possibilità di immediate nuove elezioni è veramente remota perché nessuna forza politica presente in Parlamento le vuole ed è pronta a sostenerle entro pochi mesi.
Di conseguenza tutta questa ricercata e ritrovata visibilità mediatico-politica di Berlusconi si spiega, a mio parere, con il fatto di essersi reso conto che il Governo dell’Unione sta effettivamente passando un brutto momento e di dover quindi intervenire in sua “difesa”, supplendo alla totale incapacità di comunicazione del Governo e aiutandolo a ricompattarsi di nuovo attraverso lo scudo dell’antiberlusconismo. Perché infatti solo con il Governo attuale guidato da Prodi, Berlusconi può continuare a esercitare quella leadership nel centrodestra che ormai è solo fittizia, visto che neanche Fini la dà per scontata in caso di nuove elezioni.
Questa azione di Berlusconi volta a ricompattare la maggioranza di centrosinistra ha poi un effetto anche sull’elettorato dell’Unione. Si sa, l’elettorato di centrosinistra è molto esigente e non ha assolutamente pazienza; vuole tutto e subito, e ne è prova lo sciame di proteste sollevatosi nei confronti della Finanziaria, che comunque ogni giorno subisce cambiamenti - segno che in effetti il Governo non si sta arroccando in una sua difesa strenua - e quando sarà approvata sarà ben diversa da quella presentata a fine settembre.
Ma l’elettorato dell’Unione, oltre ad essere esigente e senza pazienza, ha anche la memoria corta e si è già dimenticato di chi governava fino a soli cinque mesi fa e soprattutto di come governava; però Berlusconi sta facendo di tutto per rinfrescargli la memoria.
Grazie Silvio, ci stavamo dimenticando che fino a pochissimo tempo fa eravamo governati da esimi Ministri del calibro di Gasparri (ricordate? sì, lo stesso della legge omonima e che dopo il “rivoluzionario” provvedimento del Ministro della Sanità Livia Turco sull’uso del principio attivo della cannabis nella terapia antidolore se ne è uscito con la frase:” Il Governo vuole regalare la droga”), Castelli (l’ingegnere prestato alla Giustizia), Scajola (sì, quello del G8 di Genova, ricordate?), Lunardi (ah sì, quello che ha detto:”Con la mafia bisogna convivere” e che “la TAV è un problema di ordine pubblico”), Frattini (il nulla della politica estera italiana), Martino (sì, quello che parla come Guzzanti in “Fascisti su Marte”….”Il proditorio attacco a Nassirya…”), Tremonti (sì, quello che indossa la faccia da schiaffi quando va in tv… sì… lo stesso dei condoni a go-go, legge sul falso in bilancio, cartolarizzazioni varie, spiagge da vendere, avanzo primario azzerato ecc. ecc.), Tremaglia (ah sì, il repubblichino di Salo’, quello dei “culattoni”, scritto su carta intestata del suo Ministero…..e noi invece a incazzarci con Rovati…..), Giovanardi (beh, lasciamo perdere…basta il nome), La Loggia (idem), e dulcis in fundo….Calderoli, sì…quello della maglietta con le vignette su Maometto e che di recente ha detto “il Governo Prodi vuole dare il diritto di voto a gente che solo 5 anni prima era nella giungla a parlare con Tarzan e Cita”.
Se proprio vogliamo insistere nella ricerca del male minore, cerchiamo di non dimenticare in che mani eravamo.
Enrico Sabatino
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