Gentile Formigli,
l’attenzione alle fonti e alle “prove” delle notizie è fondamentale, soprattutto nelle guerre, dove la prima vittima è la verità. Menzogne e notizie non verificate hanno provocato o alimentato tragici conflitti. Ma mi focalizzo su Aleppo, v. Piazza Pulita del 15 dicembre 2016.
Sulle immagini da voi mostrate: le immagini mostrano esponenti del corpo dei “White Helmets” mentre soccorrono persone estratte dalle macerie. Quali le fonti? Fonti di parte: “attivisti” locali dell’opposizione. Dove sono state girate? Quando? Non si sa. Qual è stata la causa del crollo, erano forse scudi umani (come denunciato da più parti e dagli stessi abitanti una volta usciti da Aleppo Est) che l’opposizione armata tratteneva, nelle migliori tradizioni dei terroristi di tutto il mondo? Chi ha bombardato? In quali circostanze?
Sui “White Helmets”, ecco chi sono davvero:
- http://www.alternet.org/grayzone-project/how-white-helmets-became-international-heroes-while-pushing-us-military
- https://www.youtube.com/watch?v=8aAaReVn2I4
- http://www.mintpressnews.com/white-helmets-ngo-rescue-assist-operation-guise-human-rights/216324/
Sul discorso generale in trasmissione. Ripetete i tratti comuni della narrazione sulla Siria…
1. Non voglio certo dire che le vittime civili, ad Aleppo Est come dovunque, non ci siano. E’ una tragedia. Ma perché vi fidate ciecamente – e con voi anche certe Ong internazionali e perfino commissioni Onu - di fonti che sono sempre locali e favorevoli all’opposizione armata, come White Helmets, Aleppo Media Centre, Sams ecc? Avete fatto lo stesso per la Libia, salvo poi scoprire che era una montatura. Occorrono prove, non immagini che semplicemente e tragicamente attestano distruzioni e vittime senza dire come, perché, chi è stato.
2. Legga qui il sollievo del francescano vescovo di Aleppo, mons Abu Khazen: La stragrande maggioranza degli abitanti di Aleppo si sente liberata da un incubo durante 4 anni. Anche i cittadini siriani non filogovernativi, come Nizar Mayouf, esultano per questa tappa..
3. Perché si parla dei civili di Aleppo Est senza dire che era dominata dall’Al Qaeda siriana, e che potenze straniere - Arabia saudita, Qatar, Turchia, Usa, Uk, Francia, Uae - hanno armato, finanziato, protetto i gruppi terroristi? Dal 2012 questi controllano Aleppo Est e da lì terrorizzano Aleppo Ovest. Le ingerenze hanno fomentato la guerra, creato la tragedia. E le menzogne hanno fornito il pretesto necessario a queste ingerenze “umanitarie”.
4. Perché non parlate di Aleppo Ovest, bersagliata da 4 anni da missili e ordigni provenienti dai gruppi armati di Aleppo Est e assediata per anni? Hanno avuto morti anche negli ultimissimi giorni. Al fondo di questo messaggio una lettera di Nabil Antaki, medico ad Aleppo Ovest.
5. Se l’Italia avesse avuto una parte del paese occupato da gruppi armati con migliaia di combattenti da decine di nazioni, come avrebbe reagito?
6. Non c’è schizofrenia dei media nostrali nel parlare di atrocità sui civili commesse dalle truppe lealiste e allo stesso tempo di "corridoi umanitari" per farli uscire? Perché non si dice che sono stati aperti vari corridoi per i civili e gli armati prima di lanciare l’offensiva finale, ma che molti civili erano trattenuti dagli armati?
7. Può trovare molto altro in articoli online. E sugli ospedali in Aleppo Est, dichiaratamente non segnalati, tenuti nascosti, camuffati dall’opposizione, per poi strillare ai “bombardamenti deliberati”, possiamo mandarle una ricerca.
Sull’appello di R. Jebreal “Perché dobbiamo fermare il genocidio di Aleppo” (Fonte La7):
1) Jebreal sostiene che «Assad lo squartatore punta adesso allo sterminio totale di Aleppo»; il miglior commento sono le parole di Abu Khazen
2) Jebreal afferma: «dobbiamo fermare l’olocausto» e «il genocidio», «come il Ruanda» Oltre al fatto che il termine genocidio ha una connotazione ben precisa nel diritto internazionale, può Jebreal dare i numeri dei morti dei quali sono responsabili l’esercito nazionale russo e siriano, prima di parlare appunto di genocidio?
3) Jebreal afferma che «il regime ha massacrato gli oppositori rivoluzionari pacifici e aperto le carceri liberando jihadisti e terroristi». Ma legga qui.
4) Jebreal dice che le truppe di Assad hanno usato lo stupro come arma di guerra e che 20 donne si sono suicidate. Chi glielo ha detto? Ricordo che la stessa accusa era stata lanciata alle truppe “di Gheddafi” e Cherif Bassiouni dell’Onu, dopo un’inchiesta l’aveva totalmente smentita.
5) Jebreal dice che il regime ha usato armi chimiche e a grappolo. Prove? Semmai del loro uso da parte dei gruppi armati.
Marinella Correggia, Torri in Sabina (Ri)
Fonte: Il blog di Attilio Folliero
La fabbrica delle notizie sulla guerra in Siria – la testimonianza della giornalista canadese Eva Bartlett
vocidallestero.it/.../...
suggersico pandora
in questo video un giornalista occidentale viene "servito" come merita
www.pandoratv.it/?p=13189
oppure direttamente giulietto
www.pandoratv.it/?p=13160
grazie
iniziatala censura????? anche con Opera.....
rischiocalcolato.it/.../...
Per questo motivo strepitano tanto gli sponsor demoNcratici dei tagliagole, tutti a piangere lacrime di cocca e spegnere le lucine della Tour Eiffel...
Ora sono in mano ad Assad e c'è da giurare che il dottore si farà pagare un lautissimo riscatto per non torturarli...proteggendo così l'identità dei mandanti.
@peonia
quell'avviso è dovuto al fatto che i siti in questione non hanno rinnovato i protocolli di sicurezza, il browser avverte l'utente che la connessione non è criptata e che quindi eventuali dati sensibili (es: login) viaggiano in chiaro, con tutti i rischi che ciò comporta. Per risolvere il problema (non quello legato alla sicurezza) basta togliere la "s" da "https".
Attualmente, tra i principali browser in circolazione, Firefox è quello più sicuro, in quanto open source; tant'è che è installato di default sulle principali distribuzioni gnu/linux. Tutti gli altri, compreso Opera, sono software proprietari, che, tradotto per noi utenti, significa che solo gli sviluppatori sanno come vengono gestiti i nostri dati sensibili (es: carte di credito). Quindi è sempre cosa buona e saggia utilizzare Firefox, oppure Iceweasel per gli utenti Debian (questo passaggio è pleonastico in quanto gli utenti gnu/linux sanno benissimo di poter contare su una miriade di browser open source, tra cui Chromium, il fratellino buono di Chrome).
Fine OT.
Edit.
Bana è arrivata a 120 tweet al giorno, con l'aiuto della mamma, che non aveva un cazzo da fare.
Al link un'analisi approfondita:
21stcenturywire.com/.../...
Ci sono decine di video con civili ad Aleppo che festeggiano la liberazione, issano la bandiera Siriana sul tetto, forze armate che danno cibo ai civili, che li aiutano nella evaquazione, soldati delle forze armate Siriane che parlano con ribelli strafatti di droga, e mille altre prove del fatto che i Ns media hanno totalmente e volutamente stravolto la realtà dei fatti.
Che se n'andasse a fare in culo Formigli.
E' come se all'epoca della seconda guerra mondiale uno venuto da fuori per capire la situazione in italia avesse voluto ascoltare un italiano, ma quale italiano? Quello della resistenza che avrebbe detto all'ignaro interlocutore che mussolini stava portando il suo paese allo sfascio ? Oppure quello della repubblica di salo' che avrebbe detto che stava difendendo la vera italia? Adesso noi sappiamo come e' andata a finire e chi aveva ragione e chi torto,ma all'epoca l'ignaro interlocutore a chi avrebbe creduto? Bastava aspettare,aspettare l'informazione vera,quella fatta da chi sul campo c'e' stato veramente e che e' stato ostacolato in tutto i modi nel fare informazione,cosi' e' stato per saddam e le sue non trovate armi di distruzione di massa,cosi' per gheddafi tiranno ancora amato dal suo popolo ed odiato da capi tribu' abituati da secoli a vivacchiare con l'occupante di turno e mal disposti a dividere la torta.
Con quali siriani dovremmo parlare per capire quello che succede in siria,carissima amica?
"Il deputato al parlamento siriano e presidente della Camera di Commercio di Aleppo, Fares Shehabi, ha pubblicato una prima lista, non esaustiva, degli ufficiali stranieri (Nato e Golfo) arrestati nel bunker di Aleppo Est da dove coordinavano le operazioni dei terroristi di Al Nusra e associati.
Si tratta di ufficiali che hanno declinato le proprie generalità e ammesso la loro funzione. Sono stati catturati altri militari con nazionalità diverse, di cui i nomi non sono stati ancora resi noti.
E poi dalle capitali occidentali si nega il c ontrollo e il comando di questi mercenari!
Mutaz Kanoğlu — Turquie
David Scott Winer — États-Unis
David Shlomo Aram — Israël
Muhamad Tamimi — Qatar
Muhamad Ahmad Assabian — Arabie saoudite
Abd-el-Menham Fahd al Harij — Arabie saoudite
Islam Salam Ezzahran Al Hajlan — Arabie saoudite
Ahmed Ben Naoufel Al Darij — Arabie saoudite
Muhamad Hassan Al Sabihi — Arabie saoudite
Hamad Fahad Al Dousri — Arabie saoudite
Amjad Qassem Al Tiraoui — Jordanie
Qassem Saad Al Shamry — Arabie saoudite
Ayman Qassem Al Thahalbi — Arabie saoudite
Mohamed Ech-Chafihi El Idrissi — Maroc"
Fulvio Grimaldi
rt.com/.../...
I famosi "ribelli moderati" usano gas sarin contro i civili siriani.
Il nostro Sito deve cercare di contrastare la verità ufficiale, marcia e corrotta come tutto il resto di questo infame regime,e ci riesce, in parte almeno direi, grazie alle varie Peonia, Clausneghe, Massimo,Calvero e mille altri
Grazie Luogocomune
Leggete qui:
beppegrillo.it/.../la_liberazione_di_aleppo.html
Riporto giusto la parte finale:
Ma sulle fake news (bufale) che divulgano ad arte le corporazioni mediatiche e i loro ganci nei parlamenti di tutto il mondo, non dobbiamo aggiungere altro. Pesano sulle loro coscienze le centinaia di migliaia di morti in Iraq, barbaricamente invaso dopo la menzogna delle armi di distruzione di massa, le centinaia di migliaia di morti in Afghanistan, colpevole di NON ospitare Osama Bin Laden, e quelli nel paese fallito ai nostri confini, la Libia.
Quello che mi fa rabbia è che la disinformazione, che ha accompagnato fin dall’inizio questa sporca guerra, vive oggi una nuova fase: non ha più interesse a criminalizzare il Presidente Assad ma anche, e soprattutto, a "coprire" e a "distogliere" l'attenzione da quanto sta veramente accadendo.
Non vi è stata solo una liberazione ad Aleppo: c'è stata la svolta fatale della guerra siriana, in cui a perdere sono stati i costruttori di guerra e i pianificatori del Terrore.
Io sono orgoglioso di aver chiesto da anni, grazie all'unica forza politica libera di farlo, alcune semplici cose per la pace in Siria:
- ripristino delle relazioni diplomatiche con la Repubblica araba siriana;
- ritiro dei rappresentanti del Governo italiano dal cosiddetto "Small Group della Coalizione Globale anti-Daesh" che vede, tra gli altri, la presenza di rappresentanti di Paesi quali l'Arabia Saudita e il Qatar, sponsor dell'Isis/Daesh, e altre organizzazioni terroriste operanti in Siria;
- interruzione immediata di qualsiasi sostegno economico e militare ai cosiddetti "ribelli" siriani;
- ELIMINAZIONE IMMEDIATA DELLE CRIMINALI SANZIONI CHE COLPISCONO LA POPOLAZIONE SIRIANA uccidendola da ben prima che si accendessero i riflettori dei mass media.
Questo è ciò che, noi del MoVimento 5 Stelle, chiediamo da due anni.
La liberazione di Aleppo ci dimostra che eravamo dalla parte giusta della storia che non è la stessa di Gentiloni, come sempre, per intenderci.
NON C'E' ALTRO DA AGGIUNGERE.
SONO TUTTI UGUALI!FANNO TUTTI SCHIFO!
RAGGI DIMETTITI#
"Adesso noi sappiamo come e' andata a finire e chi aveva ragione e chi torto."
Ne sei proprio convinto? Non vedi proprio nessuna analogia tra la nostra situazione di allora e quella siriana attuale? Nel '45 gli americani erano ancora bravi ragazzi...
trovata togliendo la s a https! che palle!
Sono rimasto colpito anche io nel leggerlo,non me l'aspettavo.
Nel senso che in questo momento,ora che sono sotto assedio mediatico potevano anche risparmiarsi di prendere una posizione così netta sulla Siria che va in totale controtendenza rispetto a TUTTE le altre forze politiche da dx a sx e contro la narrazione mediatica nella sua interezza.
Scrivere quello che ha scritto Manlio Di Stefano è molto più coraggioso di quello che sembra.
Nelle prossime settimane in tv si aggiungerà anche la litania "siete amici di Assad".
Spero che tutti gli specialisti di controinformazione in Italia si rendano conto di cosa significhi prendere una posizione del genere per un partito che ambisce ad andare al governo...ma ne dubito che riconosceranno questo merito al m5s : )
RAGGI DIMETTITI#
non ho capito cosa c'entra "RAGGI DIMETTITI#"
magari ci provano cosi gli diciamo che meglio amici di assad che dei terroristi
ora dovrebbe funzionare.
Fefochip,
dai su,dovete essere un pochino meno tesi in questi giorni
Che "facciano tutti schifo", te la stai cantando da solo ed è solo nella tua testolina.
Si noti il bisogno disperato di inventarsi Slogan fantomatici per nulla attinenti alla realtà.
Dall'opposizione sono capaci tutti a fare i guerrieri della verità.
Si chiama POLITICA - altrimenti non hai altre armi per conquistare il consenso.
Questa è solo l'ABC della politica e, a sentirti, da come esulti, sembra che sia partito un commando dei Cinque Stelle per la Siria, per riportare la giustizia. Allucinante.
E' il titolo con cui Assad sta facendo aprire tutti i telegiornali siriani. Aveva bisogno di una notizia molto grossa per sviare l'attenzione dai suoi crimini contro gli indigeni.
in ogni caso non è il mio di commento ad essere "teso" ...guarda quello dopo
@ pyter
questa l'ho capita (almeno credo ) ...fantastica.
io non esulto per nulla.
Volevo solo far notare che il m5s è (forse) l'unico grande partito DELL'INTERA EUROPA (al netto anche di quelli che semplicemente non si esprimono) che sulla Siria ha espresso pubblicamente una presa di posizione diametralmente all'opposto del coro mainstream occidentale.
Non so se è chiara l'enormità di questa cosa ma pare di no.
Concordo al 100 per cento con la riflessione che hai fatto in merito al paragone di starburst
trovo anche io francamente poco plausibile il parallelo che hai fatto.
oggi il pensiero dominante impone di pensare a mussolini come il "piccolo male" lasciando quello grande ai tedeschi.
le epurazioni dei partigiani sono passate come giuste e sante quando in realtà sempre di ammazzare persone si è trattato.
e poi se ci pensi se proprio dobbiamo fare il vero paragone oggi ad aleppo starebbero vincedo i fascisti , quelli non schierati dalla parte degli americani bensi dalla parte del governo legittimo.
insomma io lascerei questi paralleli.
il punto è che la guerra è una merda da dove la guardi la guardi e non diventa "santa" per "fermare" hitler o chi viene designato a buon bisogno il nemico del bene
per citare un celebre aforisma che ricordo "a braccio" (di cui non mi viene adesso l'autore)
a essere onesti chi parla male del diavolo sono gli amici di Dio.
@FefochipIdem come sopra.
mi sembra possa essere utile per fare chiarezza
In questi giorni abbiamo assistito a un vero e proprio tripudio di commozione e solidarietà per il destino di “migliaia di civili” di Aleppo e per i “ribelli” che hanno resistito per mesi contro il regime siriano ed oggi vengono uccisi o evacuati dalla città. Tuttavia, se sui media e tra i vertici istituzionali europei tutti trattano la questione come se si trattasse di una realtà trasparente a tutti, il commento più comune è: “Mi spiace per quel che accade, ma non ci ho capito niente”. Laura Boldrini ha decretato lo spegnimento delle luci di Montecitorio , Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha deciso di spegnere la Tour Eiffel, ecc. . Raramente si era visto una simile attenzione e un simile cordoglio per un evento di guerra...
Tanto più si infittisce questa “solidarietà” posticcia quanto più si inquina e distorce la descrizione della vicenda reale. Aleppo è stata, per quattro anni, divisa non in due, come dicono i giornalisti in queste ore, ma in tre: il regime a ovest, i movimenti islamisti ad est e le forze rivoluzionarie promosse dai curdi a nord. Questa situazione è stata il prodotto di due rivoluzioni tra loro parallele e antagoniste, quella teocratica (Aleppo est) e quella confederale (Aleppo nord). Per comprendere le premesse di questa situazione è necessario tenere presente che la lotta armata iniziata nel 2011, benchè connessa con la rivolta che l’ha preceduta, non è ad essa storicamente sovrapponibile, ed ha avuto bisogno, per sua stessa natura, di una pianificazione, un’organizzazione e un equipaggiamento che la popolazione civile non sarebbe stata in grado di procurarsi. Per questo la Siria è diventata non soltanto teatro di scontro sociale, ma anche internazionale. I milioni di dollari necessari alla logistica, all’armamento e alla propaganda dell’insurrezione, oltre che gli stipendi dei combattenti e il loro addestramento, sono arrivati ad Aleppo come altrove tra il 2011 e il 2012 dalle potenze regionali ostili all’asse siro-iraniano – Turchia, Arabia Saudita, Qatar – e dai loro alleati europei e americani: Francia, Inghilterra, Stati Uniti.
Queste potenze hanno offerto nello stesso periodo la supervisione alla creazione di un’esercito ribelle (il Free Syrian Army o Fsa), la produzione di un’interfaccia politica di questo esercito (la Coalizione Nazionale Siriana, o Cns, espressione dei Fratelli Musulmani e di alcuni piccoli gruppi dissidenti) e una macchina propagandistica (l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, espressione della Cns e finanziato e ospitato dall’Inghilterra). Due elementi, però, hanno complicato da subito questo disegno. Da un lato, la popolazione siriana ostile al regime non ha accettato questa “Coalizione” come rappresentativa delle sue istanze, perchè costituita da ricchi transfughi residenti all’estero, considerati estranei alle vicende del paese e non dissimili dalle elite che già governano la Siria. In secondo luogo, tanto una parte della popolazione, quanto l’Arabia Saudita e la Turchia si sono mostrate pronte a sostenere movimenti armati orientati all’imposizione di uno stato islamico d’impronta sunnita su tutto il paese, laddove Usa e Ue avevano pensato di poter supportare forme di radicalismo religioso “moderato” (si fa per dire) come quello, appunto, dei Fratelli Musulmani.
Il tentativo di sottrarre Aleppo all’autorità del governo iniziò sotto gli auspici turchi ed europei il 19 luglio del 2012 con un assalto armato dell’Fsa che a ben vedere lasciò piuttosto fredda, se non ostile, la popolazione della città, segnando l’inizio di una serie estenuante di offensive e controffensive di cui vediamo l’esito in questi giorni. I combattimenti, tuttavia, vennero sempre meno portati avanti dall’Fsa, diretto da ex ufficiali dell’esercito visti dalla popolazione come mercenari prepotenti e corrotti, che furono surclassati nelle operazioni militari e nel reclutamento dei civili, tra il 2012 e il 2013, da un’organizzazione anti-Assad alternativa, Jabat al-Nusra (oggi il suo nome è Fatah al-Sham), filiale siriana di Al Qaeda il cui obiettivo è instaurare uno stato islamico sui territori conquistati, e in prospettiva un califfato globale. (Durante il 2013, in seno a questa organizzazione, si creò un dissidio tra chi voleva dichiarare immediatamente uno stato islamico e i suoi vertici, contrari all’idea, e più favorevoli a un’imposizione della legge coranica a macchia di leopardo, e alla proclamazione del califfato in una seconda fase. Fu così che i propugnatori del “califfato immediato” si staccarono da Al Qaeda e formarono l’Isis, conquistando una parte dell’Iraq e attaccando ripetutamente le città europee e statunitensi).
La Turchia e l’Arabia Saudita, supportate dall’Ue, hanno sostenuto negli anni l’allargamento della corrente teocratica della rivoluzione contro il regime, dirottando ad essa il denaro e le armi inizialmente orinetati all’Fsa, che cessò di esistere, ma hanno anche promosso la formazione di gruppi che, sebbene orientati come Al Qaeda e l’Isis all’instaurazione di uno stato islamico, sono direttamente controllati da Ankara e Riad. Questi gruppi, che fecero di Aleppo est una loro base e, come Al Qaeda e l’Isis, contano migliaia di combattenti, possiedono armi pesanti e gestiscono fondi di milioni di dollari, si chiamano Arhar al-Sham e Jaish al-Islam. Questi eserciti jihadisti hanno annichilito ad Aleppo, grazie al loro potere economico e militare, tutti i movimenti e i gruppi con loro in dissenso. C’è stata anche una vera e propria guerra civile interna all’insurrezione islamica, che ha contrapposto nel 2013-2014 Al Qaeda, Arhar al-Sham e Jaish al-Islam da un lato, aiutate dalle ultime bande vicine ai Fratelli Musulmani, e l’Isis dall’altro. In questa guerra civile interna al jihad globale, i quartieri di Aleppo est sono finiti nel 2014 nelle mani di Al Qaeda, Arhar al-Sham e Jaish al-Islam, mentre l’Isis ne è stato espulso. Al Qaeda e Arhar al-Sham hanno allora fondato, con altri gruppi salafiti, l’alleanza per Aleppo “Ansar al-Sharia”; Jaish al-Islam (salafita), invece, ne ha creata un’altra con gruppi minori, il cui nome è “Fatah Halab”.
Queste due “cabine di comando”, alleate e coordinate tra loro, non hanno costituito soltanto la direzione armata delle migliaia di miliziani che si sono contrapposti al regime a ovest e ai curdi a nord in questi giorni, ma anche il potere brutale che ha controllato Aleppo est in questi ultimi due anni, provocando vessazioni, persecuzioni, discriminazioni e violenze inaudite sulla popolazione civile, la cui vita quotidiana è precipitata in un incubo inedito per la storia di Aleppo, città caratterizzata dalla sua profonda modernità, varietà sociale e diversità religiosa, ideologica e culturale. Questo incubo ha impedito la continuazione di qualsiasi rivoluzione o opposizione nella città e ha letteralmente gettato gran parte della sua popolazione tra le braccia del regime, la cui oppressione, se comparata con quella dei salafiti dei quartieri orientali, è considerata un sollievo. Quando si sente parlare di “ribelli” o “opposizione” ad Aleppo, quindi, è necessario sapere che di questo si tratta e si è trattato, per quanto tale realtà sia disturbante o scomoda.
La macchina di propaganda che nasconde in questi giorni tutto questo è stata orchestrata dal governo islamista della Turchia, da quello dello stato islamico saudita, e dall’Unione Europea, che ha in questi due regimi i suoi alleati nell’area, e considera suo interesse a qualsiasi costo il rovesciamento, o almeno l’indebolimento e, se possibile, lo smembramento dello stato siriano. Dal momento che la parte della rivoluzione siriana supportata dall’Ue ha preso una direzione così reazionaria, i media europei, come sempre servili verso le politiche estere dei nostri governi, hanno in questi giorni completamente oscurato questa circostanza, descrivendo, ad esempio, Aleppo est come un luogo di semplice “opposizione” e “resistenza”, tacendo sui crimini commessi dai movimenti salafiti che Francia e Inghilterra continuano a supportare senza ritegno, sebbene l’imposizione delle corti della sharia come unico riferimento giuridico ad Aleppo est abbia rappresentato in questi anni un fenomeno contrario ai tanto sbandierati “diritti umani” e che sarebbe considerato “terroristico” dall’Ue in tutti gli altri contesti.
La battaglia per la riconquista di Aleppo da parte del governo siriano viene raccontata diversamente, infatti, da quella dell’esercito iracheno per la conquista di Mosul, è non è silenziata come il massacro che l’Arabia Saudita e l’Egitto stanno compiendo contro la popolazione in rivolta dello Yemen, benché tali governi non siano meno oppressivi verso i propri popoli e quelli che bombardano. Qualcuno potrebbe pensare che questa familiare logica dei “due pesi e due misure” abbia a che fare con il fatto che i paesi dell’Ue sono collocati, nel medio oriente ricco di risorse energetiche, su uno dei due grandi “assi” geopolitici che contrappongono gli stati della regione: quello saudita, che comprende paesi come Turchia, Egitto e monarchie del Golfo, con cui l’Ue organizza i suoi affari, che da decenni si oppone per questioni di egemonia economica all’altro “asse”, quello iraniano, che comprende lo stato siriano. Non è un caso che, mentre l’ambasciatore Usa alle Nazioni Unite Samantha Power accusa la Russia di essere “senza vergogna” per ciò che le sue forze speciali hanno fatto ad Aleppo, la narrazione degli eventi di questi giorni in Russia e in Cina (schierate invece, sempre per interessi economici, con l’Iran e la Siria) è del tutto opposta, somigliando a quella occidentale su Mosul: Aleppo vive una giusta e necessaria “guerra al terrorismo”........
Pubblicato su Infoaut
E' evidente che la penso al tuo esatto opposto. La resistenza è del tutto assimilabile ai gruppi mercenari di oggi, prezzolati e infiltrati dagli americani per rovesciare i regimi loro ostili. Non bastasse questo, non grida vendetta al cielo lo scempio di rivoltarsi ai propri alleati in guerra appena le cose cominiciano ad andar male? Se non comprendiamo questi concetti basilari, allora non stupiamoci del nostro status di colonia.
Comunque chiedo scusa per la lunga ed inutile divagazione!
È interessante ..neppure troppo, spigliata e deficiente...nella media...imborghesita...e quel selvaggio addomesticato...
Slobbysta
Ricordate le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla cattura di ufficiali stranieri ad Aleppo?
Arriva la conferma dal rappresentante all' ONU per la Siria durante una conferenza stampa visibile in un video (2min. circa) tradotto da Pandora tv.
Unica differenza con le anticipazioni il fatto che mentre prima si diceva che fossero stati catturati, ora viene detto che gli ufficiali che collaboravano coi terroristi stanno cercando di fuggire da Aleppo mischiandosi ai terroristi.
E dice il siriano "ora potete capire il perché delle reazioni isteriche degli ultimi tre giorni nel consiglio di sicurezza dell' ONU".
Capiamo.
Il video: www.pandoratv.it/?p=13319
Qui tutta la conferenza stampa: ad un certo punto mi sembra che dica "we are going to catch them". m.youtube.com/watch?v=ZWrbVknEO4A
Evidentemente devono ancora catturarli, magari ne hanno preso uno, l' hanno fatto parlare e ora cercano gli altri.
Vale la pena seguire tutta la conferenza, 18min., se non altro per vedere la figura barbina che viene fatta fare ad un giornalista e il marcato sarcasmo dell' ambasciatore usato, probabilmente, per coprire la rabbia.
Ricordo di aver pensato che chiunque fosse responsabile (e complice) di avere scatenato questa guerra finanziando quella gentaglia,
guerra che era comunque evitabile, e in ogni caso si doveva fare di tutto per evitarla, a cominciare dal negare ogni supporto ai ribelli ed anzi garantendogli persecuzione qualora avessero scelto la lotta armata,
non era moralmente migliore di questi barbari.
it.sputniknews.com/.../...
Formigli fa disinformazione, così facendo si rende complice di chi ha scatenato la guerra in Siria per gasdotti ed interessi geopolitici.
Scusa la provocazione...