Il movimento del METTO-IN-DUBBISMO

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5 Anni 11 Mesi fa #22812 da bimbonanni
Sui social, come nella vita di tutti i giorni, le persone hanno la tendenza a vedere le cose in bianco e in nero, hanno difficoltà a vedere le sfumature della vita e questo è un grosso limite.
È un grosso limite perché nel momento in cui si affrontano dibattiti su argomenti delicati (scientifici, storici ecc), o ha ragione uno o ha ragione l'altro e questa visione binaria non dà la possibilità di mettere sul tavolo alcune variabili che potrebbero bilanciare la discussione.
Quindi da una parte si ha la versione dell'"autorità", dall'altra parte c'è la versione del "dissidente" che viene bollata subito come "complottismo".
Io vorrei introdurre una nuova visione, il "Metto-in-dubbismo", una versione per cui mi arrogo il diritto di dubitare di ENTRAMBE le versioni e fornire, eventualmente, prove a supporto della mia conclusione.
Perché qual è il limite delle due visioni estreme? Il limite della versione autoritaria (che poi viene impersonificata nella figura dei cosiddetti "debunkers") è che spesso, gli esponenti, ti rispondono "io non ti devo dimostrare niente, le prove ci sono, vattele a cercare". E no caro mio, se vuoi convincermi, le prove me le fai vedere TU e mi dimostri la tua tesi, altrimenti io non ci credo.
Il limite del complottista accanito invece è che molte volte è mosso da ignoranza, legge su internet la vaccata e la perpetra senza rafforzarla con prove oggettivamente inconfutabili (anche perché il complottista medio non ha gli strumenti culturali per farlo) ed il risultato è che non ci credo.
Io credo nel Metto-in-dubbismo finché qualcuno non mi dà uno straccio di prova oggettivamente inconfutabile.

Pace e bene.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #22813 da Falchetto
Fai bene a parlare di "visione binaria", d'altra parte debunkers e complottisti sono soltanto due facce della stessa medaglia, l'unica via di fuga è lo scetticismo a 360 gradi ma questo richiede una gran fatica mentale e soprattutto la volontà di mettersi continuamente in gioco... cosa che manca al 90% delle persone.

90% delle persone che soffre di quella che io chiamo "sindrome del tifoso" si sceglie una squadra e per quella si fa il tifo. Milan/Inter, destra/sinistra, gay/etero, carnivoro/vegano, provax/novax, complottisti/debunker.

Ho nostalgia del vecchio forum che in base all'anzianità classificava in "so tutto" "so di non sapere" "dubito ormai di tutto" etc etc... perché - al di là dell'inutilità di classificare gli utenti in base all'anzianità - descriveva bene questa situazione e incoraggiava ad usare la testa.

Il limite del complottista accanito invece è che molte volte è mosso da ignoranza, legge su internet la vaccata e la perpetra senza rafforzarla con prove oggettivamente inconfutabili (anche perché il complottista medio non ha gli strumenti culturali per farlo) ed il risultato è che non ci credo.

E quando gli chiedi delle prove ti risponde come il debunker (le prove ci sono, vattele a cercare). Perché il complottista è un debunker all'incontrario.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Falchetto.

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5 Anni 11 Mesi fa #22814 da bimbonanni
Esattamente!

Sono fatti della stessa pasta e non c'è verso di venirne a capo purtroppo.

Bellissima l'idea del forum, non l'ho vissuta purtroppo :)

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5 Anni 11 Mesi fa #22817 da Wenck
Sottoscrivo in pieno quanto scritto sa Falchetto e aggiungo che secondo me il complottismo si cronicizza e, passatemi il termine, patologizza nel senso che finisci per dubitare di tutto ( paranoia ) e il web aiuta ad alimentare questo stato patologico; e' letteralmente pieno di ogni tipo di cospirazione possibile e immaginabile, di ogni cazzaro/santone/contattato/stigmatizzato presente, passato e futuro..io vedo di solito chi "crede" ad una o due cospirazioni crede anche a tutte le altre ( lo so fa molto debunker; ma conosco poche persone che "credono " solo all inside job 9-11 e forse all'omicidio Kennedy e basta ), e' un effetto domino che prende secondo me la psiche e ti porta a vedere tutto in chiave complottista, per cui tutti gli attentati presenti passati e futuri e tutti i fatti di cronaca nera sono opera del complotto etc etc etc
Non so se lo conoscete ma il blog di Paolo Franceschetti ne e' il distillato di questa mania

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5 Anni 11 Mesi fa #22821 da bimbonanni
Io sono uno di quelli che crede ad un paio di cose, ma non a tutte.
Quando succede un nuovo evento, prima di credere a uno e all'altro, faccio sempre un passo indietro.

Franceschetti mi è scaduto tantissimo quando oggi, nell'intervista a Border Nights, ha esordito parlando di astrologi.
Chiuso definitivamente.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #22822 da Aigor
Beh, il metto-in-dubbismo è ormai talmente radicato in me da farmi paura :hammer:
Scherzi a parte è la base della conoscenza: se non ti poni dei dubbi non approfondisci e non conosci.

Detto questo sento la necessità di spezzare una lancia in favore di Franceschetti.
Lui ha avuto il grande pregio di accendere una luce per aiutare a vedere cose che altrimenti nessuno noterebbe.
Esagera? Può darsi. Ha preso cantonate? Può darsi, ma non si può buttare via il bambino con l'acqua sporca e lui, dopotutto, la vita per quello che diceva l'ha rischiata per davvero (lui e Solange, stesso giorno, stesso mezzo: la moto).
Nel corso degli anni ha fornito analisi straordinarie su fatti che si credono "noti"... se poi certe cose danno fastidio "a priori" allora bisogna ammettere che il "metto-in-dubbismo" ha comunque sempre il limite dei nostri vincoli mentali.

E' un po' la storia di Ron Hubbard e la Dianetica: ha avuto una grande intuizione e poi è andato fuori completamente creando una setta (Scientology) e chi più ne ha più ne metta (e fa anche rima).
Ma la base del suo discorso, per come si legge in Dianetics, il libro in cui parla della sua scoperta, se letto in modo oggettivo, dà da pensare e pertanto aiuta a progredire.

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Aigor.

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5 Anni 11 Mesi fa #22824 da pencri93
Quoto Falchetto.

E come potrei non farlo? Lo ripeto ogni 3x2 che il versante opposto del debunkerismo è il complottismo becero, l'orrida propensione a partire già dalla conclusione che tutto sia complotto.

Debunkers e complottisti beceri fanno la stessa cosa, ignorano completamente il processo e partono già dalla conclusione, primo perché così non devono pensare, e secondo perché possono sentirsi speciali, parte di qualcosa.

Dopotutto, a volte la realtà corre il rischio di essere noiosa, un bel complotto a cazzo per rianimare il tutto ci sta bene no?

Ed il peggio è che almeno il debunkers puoi smontarlo, mostrarlo in tutta la sua malafede o (spesso) ignoranza, mentre il complottista becero ti propone tesi non verificabili né smontabili, e dopo uno sproloquio indecente ti spara anche il classico "ah beh, se non lo vedi non posso farci nulla".

Squallidi, entrambi.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #22829 da qilicado

Sui social, come nella vita di tutti i giorni, le persone hanno la tendenza a vedere le cose in bianco e in nero, hanno difficoltà a vedere le sfumature della vita e questo è un grosso limite.

Ti sei chiesto come mai questo succede?
E' banale la risposta, ma è quella giusta. Ossia: il "grigio", la "sfumatura", non è vista perché viene sistematicamente occultatata. E' l'occultamento che favorisce quel meccanismo chiamato proiezione.

Tutti i debunker ammettono che i complotti esistono e sono esistiti. Il loro limite intellettuale è però quello di guardarsi bene dallo spingersi oltre a questo dato di fatto, e di conseguenza riconoscere che ogni complotto, per poter essere attuato, deve necessariamente venire compiuto di nascosto.
Altrimenti verrebbe arrestato al'istante, e non ci sarebbe complotto.
I debunker allora si baloccano in questo loro loop mentale; e più segano, e più diventano sadici nei confronti dei complottisti.
Dico che è normale che si inneschi nelle menti delle persone quel meccanismo psicologico chiamato proiezione, quando la realtà fattuale viene in qualche modo loro celata da una sorta di "velo".
Il complottista di fronte ad una situazione a lui non chiara tende a proiettare la forma complotto, allo stesso modo del consumatore, che ignorando la genesi fattuale della merce proietta su di essa la forma valore; oppure del sessista che ignorando l' ontogenesi e la distribuzione di popolazione dei caratteri sessuali umani, proietta sui corpi delle persone la forma sesso e su di essa la forma genere.
Però nel caso del consumatore e del sessista il debunker mette da parte il suo sadismo. Invece, quando ha a che fare con il complottista stranamente dimentica la compassione .

Ci sono in fondo due tipi di debunker. C'è il debunker "equilibrato", il cui scopo si limita a ridurre l'interesse dell'opinione pubblica per certi fatti e fenomeni; e c'è poi il debunker sadico e megalomane che non scorge nel complottista di turno lo stesso difetto che un po' tutte le persone hanno.

en.wikipedia.org/wiki/Robertson_Panel
www.treccani.it/vocabolario/proiezione/
www.google.com/search?q=ontogenesi&ie=ut...ozilla:it:unofficial
www.etimo.it/?term=megalomania
www.treccani.it/vocabolario/sadismo/
www.etimo.it/?term=strano

"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)

χιλικάδο
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da qilicado.

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5 Anni 11 Mesi fa #22835 da fefochip
il problema è molto semplice.
le persone preferiscono credere anziche capire

la verità non si scopre, si capisce.

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5 Anni 11 Mesi fa #22838 da Al2012

le persone preferiscono credere anziche capire


ed aggiungo "capire ... significa trasformare quello che è"

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5 Anni 11 Mesi fa #22839 da Dipende
Io credo invece che l’umanità stia sull’orlo di un baratro. A parte il fatto che la verità assoluta non esiste, ma esistono numerose sfumature legate al momento dei fatti, che si legano ad altre sfumature legate all’epoca dei fatti, che si legano ad altre sottili sfumature che potremmo definire prima di tutto geometriche, poi “esoteriche”, o al limite “spirituali” e già per capire ciò ci vuole grosso impegno, parecchio studio e un minimo di allenamento mentale che l’umano medio non ha.

Poi, una macchinazione, o complotto, specie se cambia l’andazzo planetario, non nasce così all’improvviso, nel giro di pochi giorni/mesi, ma è legato ad un programma molto più ampio e a lunghissimo termine, che fa riferimento a simboli e formule che non sono mai state di dominio pubblico. Un programma che è aperto a svariati cambi di rotta se necessario, anche drastici, ma che avrà un obiettivo finale da raggiungere. In parole povere, l’importante è sempre il fine, non lo sono mai i mezzi e i tempi per arrivarci e questo può creare ancor più confusione nell’indagatore serio, ma la maggioranza della gente che vive su di questo Pianeta non s’avvicina manco alla fisionomia di un vero ricercatore/indagatore.

La gente è stupida soprattutto perché ha scelto di essere tale. Provate ad aprire il cervello di un ordinario, mediocre, abitudinario boccolone, avrà di sicuro gli stessi neuroni, le stesse sinapsi che hai tu, solo che l’idiota ha deciso di utilizzarne solo alcune.

A dirla così sembra la solita frase di colui che crede di aver capito tutto ed e pronto a giudicare gli altri, addirittura il loro cervello, invece bisognerebbe sapere che il cervello non è un organo statico, ma si evolve e soprattutto si modifica, spesso utilizzando percorsi inimmaginabili. Il cervello umano ha si delle prerogative, ogni sezione sembrerebbe essere dedicata a specifiche funzioni, ma in casi di emergenza il cervello può creare nuove vie, o potenziare quelle che ha, in modi appunto inimmaginabili per qualsiasi neurochirurgo.
Creare queste nuove vie è cosa ardua e necessita quasi sempre di un trauma. Infatti il trauma è ancora molto usato su di questo Pianeta come catalizzatore per dare una svolta, per cambiare rotta, o per l’appunto utilizzare nuove vie cerebrali.

Quante volte vi hanno detto di stare lontano dai guai? Molto spesso, non sempre, ma molto spesso, quel che gli umani percepiscono come “guaio” è invece una lezione da imparare, a volte questa lezione è traumatica, o talmente ardua da apprendere che sembra a tutti gli effetti un guaio, o al limite un colpo di sfortuna e la gente tende ad evitarli.
Detto questo, ritengo che l’umanità stia sull’orlo di un baratro perché non abituata a ragionare con la propria testa e fino a quando la verità le veniva impunemente nascosta, questo mondo poteva continuare nei suoi equilibri con ognuno indaffarato nelle proprie faccende di sopravvivenza, ma adesso con l’avvento di internet e di conseguenza con l’avvento di un’informazione libera, l’umano è rimasto fondamentalmente lo stesso idiota di sempre che tratta e continuerà a farlo, queste informazioni con lo stesso metodo che usava con le informazioni manipolate dai regimi nei secoli. Questo perché non è abituato a ragionare con la propria testa e per un idiota del genere passare dal dio della bibbia, al dio di Biglino, o di Malanga, ci vuole poco. Lui ci metterà lo stesso impegno neutro che ci ha messo nel credere nel dio religioso… e allora ultimamente non sento altro che parlare di “illuminati” che hanno disegnato la piramide con l’occhio di RA sulle banconote da un dollaro perché in combutta con gli alieni cattivi che vivono nell’area 51.

A l’umano piace trasformare i fatti in miti banali.

Se vuoi capirci qualcosa, devi volerlo, ma volerlo davvero, anche se ciò costa l’allontanamento da parte di persone che tu reputi care, anche se ciò comporta una certa frustrazione dovuta soprattutto all’impotenza derivante se ti venisse voglia poi di aggiustare i guai del mondo, o lottare per una giustezza delle cose. Anche se ciò comporta l’allontanamento da miti e tradizioni che tu fondamentalmente sai essere falsi, o molto allegorici, ma che fanno tanto senso di sicurezza ed appartenenza.

E allora ecco gli schieramenti. Per rimanere sull’esempio di prima, chi sostiene a spada tratta e senza sentire altre ragioni, le tesi di Biglino, è, molto probabilmente, colui che una volta (non necessariamente in questa vita) sosteneva a spada tratta le ragioni del dio della chiesa. Ci mettono lo stesso impeto e la stessa maledetta voglia ed intenzione di far cambiare a tutti i costi idea negli altri. Lo fanno urlando, imprecando e minacciando.

Se io ti voglio davvero bene e mi preoccupo seriamente per la tua evoluzione e se avessi tutte le prove documentate ed incontestabili di come funziona la cosa, non te le mostrerei mai! Proprio perché ti voglio bene e perché le prove sono incontestabili.

E non lo faccio per proteggerti da questo mondo brutto sporco e cattivo, ma perché, per la regola universale che dice che le lezioni da imparare si devono imparare necessariamente sulla propria pelle, utilizzando i propri metodi e la propria percezione delle cose, tu devi prima di tutto scegliere in piena autonomia di voler sapere, poi devi apprendere quel che vuoi sapere per conto tuo, per poi dubitare, riapprendere da altre fonti, confrontarti con altri, ridubitare, collegare i fili, ipotizzare scenari, ritornare sui tuoi passi per ricalibrare, per poi continuare ad apprendere e collegare. Tutto ciò ha un costo, che ognuno deve pagare di tasca propria.

Posso al massimo (Massimo) darti delle “imbeccate”, creare un tarlo che attecchirà però soltanto se il soggetto è pronto a farsi “tarlare” il cervello ed è disposto a “farsi il mazzo”, o farò più danno che altro. Comunque sia, tutto il lavoro, la fatica immane, la devi fare tu! O non serve…nemmeno se ti metti ad urlare.

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5 Anni 11 Mesi fa #22845 da Aigor

E non lo faccio per proteggerti da questo mondo brutto sporco e cattivo, ma perché, per la regola universale che dice che le lezioni da imparare si devono imparare necessariamente sulla propria pelle, utilizzando i propri metodi e la propria percezione delle cose, tu devi prima di tutto scegliere in piena autonomia di voler sapere, poi devi apprendere quel che vuoi sapere per conto tuo, per poi dubitare, riapprendere da altre fonti, confrontarti con altri, ridubitare, collegare i fili, ipotizzare scenari, ritornare sui tuoi passi per ricalibrare, per poi continuare ad apprendere e collegare. Tutto ciò ha un costo, che ognuno deve pagare di tasca propria.

Posso al massimo (Massimo) darti delle “imbeccate”, creare un tarlo che attecchirà però soltanto se il soggetto è pronto a farsi “tarlare” il cervello ed è disposto a “farsi il mazzo”, o farò più danno che altro. Comunque sia, tutto il lavoro, la fatica immane, la devi fare tu! O non serve…nemmeno se ti metti ad urlare.


Quoto al 100%

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 11 Mesi fa #22849 da CharlieMike
Il fatto che oggigiorno grazie a Internet siamo letteralmente sommersi di informazioni fa si che la maggior parte delle persone tende a non analizzarle più, e poiché su Internet non tutte le informazioni sono esatte, si tende ad accettare quelle che concordano con il nostro pensiero, le nostre idee e il nostro punto di vista.

Questo a sua volta crea una situazione di falsa sicurezza in quanto, in una discussione, ciascuno può difendere la propria posizione.
(Ho omesso volutamente un qualsiasi riferimento alle parti poiché non c'è distinzione in questo.)

Per uscire da questo impasse l'unica soluzione è ragionare con mente aperta, dando il beneficio del dubbio anche a opinioni che non ci piacciono, analizzare le cose accettando anche i risultati di queste analisi che discordano dalla nostra opinione.

Inoltre non bisogna fossilizzarsi su un argomento piuttosto che l'altro, come ho già sentito.
C'è chi è convinto che l'11/9 sia un inside job, ma contemporaneamente è convinto che gli sbarchi lunari siano realmente avvenuti e viceversa (questo è solo un esempio).
Ogni fatto fa caso a se.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 11 Mesi fa #22850 da fefochip

Al2012 ha scritto:

le persone preferiscono credere anziche capire


ed aggiungo "capire ... significa trasformare quello che è"


se vogliamo usare un linguaggio da PNL

credere è l'atto di fare propria la mappa del territorio di qualcun'altro

capire è l'atto di crearsi una propria mappa del territorio

e se vogliamo continuare su questa strada

"provare scientificamente" in realtà e in ultima analisi è mettere insieme una serie di mappe di persone influenti (scienziati) e constatare che sono uguali

spiegare è dare gli strumenti per poter far replicare quella mappa

lo scetticismo è la filosofia di vita di non fare propria nessuna mappa di qualcun altro
rimane una filosofia sterile e immobilista se non si procede a farsi una propria mappa.

siccome la vita è veramente complessa e variegata (quindi un infinità di territori) è praticamente impossibile crearsi una mappa di tutti i territori possibili
usiamo molti piu atti di fede (diamo per scontato e acquisito) di quanto siamo abituati a pensare

quindi in definitiva una vita sana si propone di creare una propria mappa delle cose piu importanti e vitali e credere a quelle meno importanti e fondanti.
una grande forma di intelligenza è il saper distinguere le une dalle altre

la verità non si scopre, si capisce.

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4 Anni 9 Mesi fa #34420 da Jediel74
Ho voluto riesumare questo 3d anziché aprirne uno nuovo perché più o meno presenta gli stessi contenuti che avevo intenzione di commentare con voi.
Prima di dire la mia pero', mi piace ricordare l'origine del termine complottismo da cui poi complottista

La creazione di questa parola si deve alla Cia e risale al 1967 a seguito dell'inchiesta effettuata dalla Commissione Warren sull'omicidio Kennedy. La necessità da parte della Cia di divulgare il concetto di complottismo, attribuendo ad esso un valore assolutamente negativo, nacque per mettere a tacere le numerosissime voci che sollevavano dubbi sull'attendibilità della VU, e nello stesso tempo a scoraggiare chiunque dall'essere scettico in futuro.
Per essere sicuri di ottenere il feedback desiderato, proposero un identikit del complottista come quello di un emerito idiota credulone e ignorante, e la propaganda in tal senso fu talmente aggressiva, che a distanza di 50 anni nell'immaginario comune del cittadino medio (leggasi mediocre) il complottista è ancora quell' idiota lì.
Sapendo tutto ciò, non si può non tener conto del fatto che i complottisti partiranno sempre svantaggiati rispetto agli avversari, qualunque sia l'argomento di discussione; quando si ha addosso un pregiudizio purtroppo è così.

Detto questo - repetita juvant - personalmente non credo affatto che "complottisti" o "dubbisti" che dir si voglia, corrano il rischio di diventare paranoici, parlo di quelli sani di mente, dotati di intelligenza e ragionevolezza e, che qualcuno non me ne voglia, ma di intelligenza ce ne vuole di più per dubitare che per accettare acriticamente i pensieri di qualcun altro.
Secondo me poi, quando si analizzano dei fatti, è importante tener conto di tutto il contesto, anche sociale, ove quei fatti sussistono, è importante analizzare quello che è successo prima e quello che è successo dopo, indagando anche ogni possibile collegamento con cose in apparenza irrilevanti.
In poche parole esattamente ciò che fa Massimo con i suoi lavori e, come anche lui ha detto, quando capisci come funzionano certe cose, osservi tutto con una diversa prospettiva e immediatamente i pezzi del puzzle si vanno ad incastrare.
Quando capisci che tutto il sistema in cui viviamo è un sistema malato, corrotto, ingiusto, violento, manipolativo, ti viene spontaneo pensare sia più probabile che certe cose non siano frutto del caso, e questo non ha nulla a che fare con la paranoia, è semplicemente logica.

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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4 Anni 9 Mesi fa #34431 da Deponya
Ma, nulla, è in effetti "casuale" nell'universo.
Per alcuni (e non voglio con questo identificarmi in una casta privilegiata, non lo sono) è impossibile, allo stato attuale delle cose, comprendere questo. Ed è un concetto... basilare per tutto il resto, cioè... non ti chiedo ( un "ti" generico) di credere agli ufo, alle scie chimiche, a un falso allunaggio o che altro, ma solo di dire "sai, niente di quel che accade potrebbe essere dato dal caso"
Per la stragrande maggiornaza delle persone fare questo passo è già improbabile, e andare oltre è di conseguenza perfino più assurdo.

Che si sia Debunker o Complottisti (e già sono termini che io considero stretti) si cade nello stesso problema, cioè che ognuno vede solo ciò che vuole vedere. Non nel senso che lo si faccia con malizia, ma nel senso che la tua mente ti permette di vedere solo una realtà alla volta, se per te il mondo è tutto fatto in un certo modo, puoi anche, si, aprirti alla possibilità che le cose siano diverse, ma non puoi vivere pienamente in quella diversità fin tanto che ti ostini a vivere seguendo i tuoi vecchi schemi.

Capire vuol dire "cambiare"
e noi lo facciamo costantemente, però per varie ragioni, e per lo più egoiche e divisive, l'idea comune è che l'uomo corretto è l'uomo "coerente" cioè che prima era una cosa, e che poi, se pure con qualche nuova apertura, rimane quella cosa; quando non è così, perchè se tutto cambia allora anche tu devi cambiare, quante volte mi sono sentito dire "quello lì lo stimo perchè è una persona coerente".

Non esiste il concetto di "si ma cambio nel senso che "integro" nuove informazioni nel mio vecchio modo di pensare" se cambi, cambi, diventi un'altra cosa e per diventarlo, anche se esternamente può sembrare un cambiamento da "poco" devi sostituire quello che sei ora.
Non delle "parti" tutto, che poi a te sembri sostituire solo alcune parti, ma quella è una percezione che tu hai, i neuroni se creano nuovi percorsi di preferenza sono nuovi percorsi, non sono quelli vecchi riciclati.

E' questo il problema, sostituire significa anche mettere da parte l'ego, cioè accettare, a tutti i livelli, che ti sbagliavi, che potresti aver frainteso tutto; e la gente non vuole questo perchè costa fatica, è come se gli chiedessi di morire "si ma poi si rinasce" perfetto, ma io so come sono adesso, mica come sarò dopo, quindi... perchè dovrei correre questo rischio?

E' ironico che lo facciamo continuamente, ma vogliamo illuderci che non sia così, e manteniamo un certo indirizzo ignorando che ogni istante in cui respiriamo in realtà cambiamo, anche se non lo vogliamo credere.

Debunkers e Complottisti cercano a proprio modo di dare un senso alla realtà che hanno deciso di vedere.
Ora, non sono spiriti liberi, perchè già se li chiami complottisti li rinchiudi in una categoria che volenti o nolenti li "designa"
E' un pò come la politica: se crei un movimento, che sia esso genuino e personale, arriveranno sempre da "fuori" a interpretarlo, e sarà un movimento di destra, o di sinistra, o moderato... ecc... e sono tutti termini che "rinchiudono" le possibilità "nuove" di quell'essenza che rappresenta il movimento stesso.

Per noi non è diverso, è chiaro che ognuno non vuole che la propria libertà venga sfiorata, per cui decide di seguire delle idee, (sue, oppure prese altrove) ma le persone con cui interagisce non sono in grado di entrargli in testa e cogliere l'essenza di ciò che lui è, per tanto lo rinchiudono in schemi che conoscono, e da cui difficilmente si esce.

L'essere debunker non significa sostanzialmente rifiutare a priori qualunque informazione non ufficializzata, né essere complottisti vuol dire vedere per forza complotti ovunque.
Però è molto facile che diventi così nel momento in cui scegli di definirti un debunker, oppure un complottista.
Per te, non lo sarà, ma per chi ti guarda da fuori l'unico modo per iniziare a "interagire" con te è quello di identificarti con un'etichetta.

Noi abbiamo rinchiuso ogni singolo concetto nelle parole, gli abbiamo dato dei limiti visibili, e ogni giorno creiamo parole nuove o termini nuovi, o vezzi comunicativi nuovi (la rete in ciò fa da maestro) e sono tutte barriere.

In pratica siamo "prigionieri" in delle specie di gabbie che fanno parte del gioco, e che abbiamo scelto noi di utilizzare come strumenti per interpretare gli eventi o la realtà.
Però...
Non sappiamo se la realtà esiste perchè siamo in grado di chiamarla per nome, oppure se è qualcosa che esiste già di per sé.
Chiaro che noi abbiamo creato, e adottato e creiamo ancora, strumenti sempre migliori (forse) per muoverci in questo territorio, però... vuoi mettere in dubbio tutto? Ok, metti in dubbio il fatto che sia questo l'unico approccio possibile.
Ecco che già qui, con un'affermazione nemmeno così coinvolgente, la gente si inizia a schierare e dividere sui vari fronti.

Alle volte mi hanno detto che tendo a non prendere una vera e propria posizione, la questione è che non credo che ci sia una vera e propria posizione.
Se io non penso che le cose siano A non significa che le identifichi in B, e se porto un problema, non significa che io abbia una soluzione, o che ci sia una soluzione.

Io credo che molte persone siano invece abituate a vedere le cose in una sola direzione, e che non ci sia un interesse nel cambiare quella percezione, perchè ti coinvolgerebbe direttamente.
Quindi laddove ci sia una problematica, non hanno la forza o la volontà di cercare una soluzione, anche se io gli indico una problematica, è molto più semplice far finta che sia io che mi sbagli:

Non ti dicono dove, ti dicono semplicemente che non è così.
E tu dalla tua esperienza, o dalla tua realtà, in ciò non trovi un confronto per poter dire che ti sbagli, e d'altronde, nemmeno a noi piace cambiare.

Spesso io dico ad altri "se metti in dubbio la tua realtà, quella traballa e cade come un castello di carte" ma lo dico per mia esperienza. Io ho visto la realtà "messa alla prova" smettere di essere quella realtà, e diventare qualcosa di nuovo e per lo più sconosciuto, almeno all'inizio, ma non ho "prove" in mano che mi dicano che questo valga anche per gli altri, magari la loro realtà non traballerebbe affatto, come posso saperlo?

Mettere in dubbio le cose, è un passo, probabilmente il primo, che in qualche modo è necessario per affrontare un cambiamento di prospettiva (anche se poi col cavolo che è solo la prospettiva che cambia) ma anche dire "io seguo questa idea" già mi rinchiude e mi frega, fare passi falsi in questo senso è facilissimo.

Per intendersi, io credo che la gente non debba "essere" qualcosa di auto-attribuito, deve limitarsi ad essere. Perchè attribuirsi un'etichetta (ma anche solo un nome) o attribuirlo ad altri "limita" le tue percezioni, le tue possibilità.
E seguire anche solo questa o quell'idea porta in qualche modo a modificare quelle che possono essere le tue reali possibilità relative a quella stessa idea.
Rileggendo mi rendo conto che non so spiegarmi... abbiate pazienza :baby:

Cioè quando diciamo "questo non vale per le persone che usano il cervello" pur sapendo che è un'iperbole, io già metto le mani avanti, perchè "tutti" chi più chi meno, usiamo il cervello" ma dal cervello deriva anche la nostra idea di realtà, quella che percepiamo.
Nessuno di noi può dire con coscienza che la realtà fuori è la stessa per tutti, quindi io non posso arrogarmi il diritto di decidere che la mia realtà è migliore delle altre, o più vera... anzi, immagino che sia falsa uguale.
Lo scieglierne una, è un nostro diritto, e anche l'unico modo che abbiamo per stare al mondo, ma presupporre che quella altrui sia "sbagliata" perchè non è la mia... non lo so è un concetto che fatico ad accogliere.

Penso invece che la realtà che si riesce a permettere di "cambiare" sia migliore, e sia probabilmente più corretta, ma non posso pretendere di imporre quest'idea ad altri.
Quando verrà il momento, e SE verrà il momento, magari ci arriveranno, magari saranno più aperti:
ma in fondo pure questa mia credenza è un atto di fede pari al loro.
Le relazioni sono sempre un casino, un altro buon motivo per cui le persone tendono a minimizzare tutto, inclusi i concetti troppo più grandi di loro.

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4 Anni 9 Mesi fa #34448 da Jediel74
Non è solo questione di "quanto" cervello si usa, ma anche di "come" lo si usa, è più un fatto qualitativo.
Negli ultimi anni mi sono divertita a fare una mia piccola statistica personale, sia con gente conosciuta "dal vivo", che osservando i vari commenti sul web, e devo dire che ho trovato molta più brillantezza, intellettivamente parlando, da parte degli scettici. Non solo, ma ho notato che questi ultimi sono anche molto più informati, tendono ad interessarsi a molteplici argomenti e si prendono la briga di fare delle ricerche, mentre non posso dire la stessa cosa degli altri, che purtroppo rappresentano la maggioranza della popolazione.

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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4 Anni 9 Mesi fa #34449 da Nomit

l'origine del termine complottismo da cui poi complottista


Io preferisco "cospirazione" a "complotto. Il secondo termine, secondo me, ha un suono comico e credo che questo sia il motivo per cui è stato usato per tradurre l'inglese "conspiracy".

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4 Anni 9 Mesi fa #34465 da Jediel74
@Nomit

Cospirazione o complotto comunque si preferisca chiamarlo, nel pensare comune questi termini rimandano sempre ad un pensiero viziato dal pregiudizio

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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4 Anni 9 Mesi fa #34471 da Mig25

Il fatto che oggigiorno grazie a Internet siamo letteralmente sommersi di informazioni fa si che la maggior parte delle persone tende a non analizzarle più, e poiché su Internet non tutte le informazioni sono esatte, si tende ad accettare quelle che concordano con il nostro pensiero, le nostre idee e il nostro punto di vista.

Questo a sua volta crea una situazione di falsa sicurezza in quanto, in una discussione, ciascuno può difendere la propria posizione.
(Ho omesso volutamente un qualsiasi riferimento alle parti poiché non c'è distinzione in questo.)

Per uscire da questo impasse l'unica soluzione è ragionare con mente aperta, dando il beneficio del dubbio anche a opinioni che non ci piacciono, analizzare le cose accettando anche i risultati di queste analisi che discordano dalla nostra opinione.

Inoltre non bisogna fossilizzarsi su un argomento piuttosto che l'altro, come ho già sentito.
C'è chi è convinto che l'11/9 sia un inside job, ma contemporaneamente è convinto che gli sbarchi lunari siano realmente avvenuti e viceversa (questo è solo un esempio).
Ogni fatto fa caso a se.


Ti dico una cosa, che tra l'altro tocca tutti e due perché, come ben sai, abbiamo posizioni opposte sulle scie chimiche io e te:
oggi, quello che mi preoccupa, non è tanto la marea di informazioni che ci circonda, ma l'incapacità di saperne discutere, di riuscire a imparare qualcosa quando si discute, anche se alla fine si rimane sulle posizioni che si avevano precedentemente e non si è riusciti a fare una sintesi.
Imparare qualcosa, quello è importante.
Mentre le discussioni che si fanno, sembrano sempre sterili.
Questo è frustrante.

Mig25 foxbat

Ci siamo messi dalla parte dei dittatori perché da quella dei democratici erano tutti legati e imbavagliati.

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4 Anni 9 Mesi fa #34504 da Jediel74

Mig25: Ti dico una cosa, che tra l'altro tocca tutti e due perché, come ben sai, abbiamo posizioni opposte sulle scie chimiche io e te:
oggi, quello che mi preoccupa, non è tanto la marea di informazioni che ci circonda, ma l'incapacità di saperne discutere, di riuscire a imparare qualcosa quando si discute, anche se alla fine si rimane sulle posizioni che si avevano precedentemente e non si è riusciti a fare una sintesi.
Imparare qualcosa, quello è importante.
Mentre le discussioni che si fanno, sembrano sempre sterili.
Questo è frustrante.

Personalmente ho notato una maggiore incapacità di discussione da parte di chi si dichiara anti-complottista, non lo dico per partito preso o per difendere la mia "categoria", ma perché è cio' che ho realmente osservato facendo la mia piccola statistica personale, è semplicemente un dato numerico libero da qualsivoglia interpretazione personale.

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4 Anni 9 Mesi fa #34530 da Mig25

Personalmente ho notato una maggiore incapacità di discussione da parte di chi si dichiara anti-complottista, non lo dico per partito preso o per difendere la mia "categoria", ma perché è cio' che ho realmente osservato facendo la mia piccola statistica personale, è semplicemente un dato numerico libero da qualsivoglia interpretazione personale.


È vero.
Io però, per esempio, ho avuto una lunga e civile discussione con lui, sulle scie chimiche (io contrario, lui possibilista) nel topic dedicato (si può vedere). Tuttavia non sono riuscito a ricavare nulla dalla discussione e questo mi dispiace, perché è come se avessi perso tempo io e lo avessi fatto perdere anche a lui.
Forse è un problema mio e lo proietto in giro per il Mondo, forse è un caso isolato, non lo so, ma sento che tutta questa tecnologia, che ci ha portato a una comunicazione esasperata, alla fine mi pare che da un altro punto di vista ci abbia allontanati...
Non è una bella cosa non riuscire a crescere.

Mig25 foxbat

Ci siamo messi dalla parte dei dittatori perché da quella dei democratici erano tutti legati e imbavagliati.

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4 Anni 9 Mesi fa #34581 da Jediel74
Mah sai, quando dici che non sei riuscito a ricavare nulla dalla discussione, bisogna anche vedere che tipo di aspettative avevi prima di iniziare la conversazione, in generale comunque un confronto tra posizioni diverse, anche se alla fine ognuno resta sulla propria, non è detto sia sempre sterile.

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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4 Anni 9 Mesi fa #34693 da Mig25

Personalmente ho notato una maggiore incapacità di discussione da parte di chi si dichiara anti-complottista, non lo dico per partito preso o per difendere la mia "categoria", ma perché è cio' che ho realmente osservato facendo la mia piccola statistica personale, è semplicemente un dato numerico libero da qualsivoglia interpretazione personale.

Alla fine, hai ragione.
Cioè, è molto più incapace di discutere chi categorizza (in generale) rispetto a chi non parla per partito preso. Proprio perché parla per partito preso.
Poi ci ritroviamo nelle guerre dicendo sempre: - Eh, ma io non c'entro nulla...
Come se i complottisti avessero sempre ragione e i debunkers sempre torto, ma anche viceversa (visto dalla parte dei debunkers).
Si sono dimenticati uno dei principi di Socrate!

Mig25 foxbat

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4 Anni 9 Mesi fa #34743 da Jediel74

Mig25 ha scritto:

Personalmente ho notato una maggiore incapacità di discussione da parte di chi si dichiara anti-complottista, non lo dico per partito preso o per difendere la mia "categoria", ma perché è cio' che ho realmente osservato facendo la mia piccola statistica personale, è semplicemente un dato numerico libero da qualsivoglia interpretazione personale.

Alla fine, hai ragione.
Cioè, è molto più incapace di discutere chi categorizza (in generale) rispetto a chi non parla per partito preso. Proprio perché parla per partito preso.
Poi ci ritroviamo nelle guerre dicendo sempre: - Eh, ma io non c'entro nulla...
Come se i complottisti avessero sempre ragione e i debunkers sempre torto, ma anche viceversa (visto dalla parte dei debunkers).
Si sono dimenticati uno dei principi di Socrate!


A proposito di differenze tra "scettici e credenti", io ne ho sotto gli occhi un esempio super classico proprio con la mia migliore amica, per lei l'allunaggio è qualcosa di assolutamente normale, talmente normale che nella sua testa, metterlo in dubbio sarebbe come dubitare dell'esistenza del giorno e della notte. La mia amica però, fino ad ora non ha mai dedicato nemmeno un minuto del suo tempo a visionare con più attenzione foto e filmati, o a cercare informazioni sulle fasce di VA, o anche semplicemente a domandarsi perché oggi la nasa dovrebbe dire che non siamo in grado di volare oltre l'orbita bassa, quando invece ci siamo riusciti nel 69. Stesso discorso vale per l'11 settembre.
Alla mia amica non è mai venuto in mente di cercare su wikipedia quale sia la temperatura di fusione dell'acciaio, o l'enunciato della fisica che spiega la caduta libera dei corpi, o di informarsi se le scatole nere degli aerei siano mai state trovate o meno, la mia amica non sa nemmeno che quel giorno a crollare furono 3 edifici, non 2, e che il 3° è crollato nonostante nessun aereo lo abbia colpito.
Nonostante queste, insieme ad altre mille domande che la mia amica non si è mai posta, nonostante non abbia una conoscenza nemmeno superficiale della maggior parte dei fatti, nonostante tutto ciò, si arriva al paradosso in cui la mia amica ponendo sè stessa dalla parte giusta, è persuasa a ritenere che le mie siano solo farneticazioni da complottista.
Esattamente come è avvenuto pochi giorni fa nel confronto Mazzucco-Biloslavo, dove abbiamo visto il secondo uscirne letteralmente asfaltato!

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"
I seguenti utenti hanno detto grazie : Mig25

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