Identità di genere , discussione aperta

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1 Anno 2 Settimane fa #51991 da danielas
"il 47% afferma di avere un parente, un amico o un collega di lavoro che è lesbica/gay/bisessuale/transgender, con un aumento di 5 punti rispetto al 2021" già, guarda caso dopo che stato un aumento massiccio della propaganda che "lgbt è bello bellissimo" e da un sacco di diritti che se sei un banale umano qualsiasi non puoi avere.

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1 Anno 1 Settimana fa #52006 da milo1967
@ aigor
è vero quello che dici: se si ha un ambiente sano attorno, alcune cose non creano problemi e se si ha una buona "corazza" puoi vivere meglio di chi non ce l'ha.
Ma vale più per chi è LGB che per chi si sente transgender.
Credo sia anche corretta la questione sulla salute mentale dei transgender, che finiscono (come tutta la società attorno) a focalizzarsi sul fatto che i loro problemi psicologici siano dovuti a non essere nel corpo che loro credono giusto per loro, e quando arrivano alla transizione, si rendono conto che sotto quel "cappello" del "problema più grande" si nascondevano anche molte altre questioni che non hanno potuto affrontare. E conta anche il fatto che una volta cambiato sesso, le discriminazioni raramente diminuscono.
E' vero (forse) che si può convincere un bambino ad essere un lupo, ma la vedo complicata :-) e, com e dici tu, criminale.
Circoncisione: quello che descrivi tu è il caso delle fimosi, che riguarda una piccola percentuale degli uomini (credo il 2/3%) mentre negli USA il fenomeno è culturale e religioso (arriva dall'ebraismo) e riguarda più del 90 % degli uomini.
Infibulazione: vero quello che dici in una società "sana" ma se nella tua tribù non esisti se non ti adegui, se l'infibulazione è un rito di passaggio... il percorso é lungo.

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1 Anno 1 Settimana fa - 1 Anno 1 Settimana fa #52007 da milo1967
Ciao Sparviero,
capisco il tuo punto di vista, confondiamo tutti e spesso le tematiche LGB con quelle T.
Per il sesso "assegnato" vedi la risposta a Danielas.
Per quello che riguarda l'attenzione mediatica sulle persone T, ti faccio presente che è anche figlio di internet.
Ho 56 anni e sino ai 18 pensavo che i gay fossero quelli che vedevi in TV: mai conosciuto uno di persona, credevo.
Poi ho capito che non ero "the only gay in the village" grazie alle riviste di settore ed ai locali di ritrovo.
Vivevo in una cittadina media, buona cultura, tanta curiosità.
Dopo è arrivato internet, dando voce alle persone che non si riconoscevano negli stereotipi della TV, ed anche molte conquiste sui diritti (unioni civili o simili), prima dall'estero poi ovunque.
Dici di non avere conosciuto nessuno che abbia vissuto una pubertà tragica, io nessuno che fosse gay.
Ma le persone LGB dovrebbero essere tra l'8 e il 10% della popolazione, quelle T non so, ma credo che ci attestiamo sotto il 2%. Di questo 2% arriva all'attenzione pubblica solo la punta dell'iceberg: la supermodella trans o la storia di Jazz.
Non si sente quasi mai parlare di T che facciano lavori normali, vite normali (sempre che possa definirsi "normale" aver subito tali interventi o terapie ormonali)... e ti dò ragione anche sul carattere sperimentale di certe procedure, così come 40 anni fa erano sperimentali i trapianti di organi.
Dov'erano queste persone 20 anni fa? In mezzo a noi tutti, non se ne parlava, non esistevano forum in cui poterne discutere, se si tagliavano o si suicidavano non se ne parlava.
Le terapie ormonali e chirurgiche erano care e dovevano essere pagate dalle persone stesse, e poche potevano farlo e, purtroppo, ottenere quel quantitativo di soldi voleva dire prostituzione.
Ma si parlava di Amanda Lear (a torto, credo io), di Eva Robin's (che ho conosciuto) e di altri sporadici casi.
Ma non si parlava dell'impiegata di banca (che ho conosciuto) che non sembrava una pornostar e che aveva avuto il supporto della famiglia per i costi delle terapie. Una donna normalissima, equilibrata e timida.

Le MtF sono vere donne? Non lo so, non credo (in senso "stretto"), quello che importa, secondo me, è che stiano bene, che facciano una vita soddisfacente e che non debbano sempre doversi giustificare.
In questo senso credo che sia importante che possano attribuirsi un genere sessuale coerente all'anagrafe, che possano fare delle carriere scolastiche "alias", ecc. Idem per i FtM.
Non lasciamoci travisare dalle notizie sensazionalistiche, dalla discussione di quale tipo di gabinetto pubblico possano usare, e cose simili.
Facciamo un passo indietro, cambiamo prospettiva e chiediamoci se sia così importante.
Se sul passaporto oltre al sesso ci fosse anche la religione ma potendo solo scegliere tra cattolica e musulmana, quanti di noi si troverebbero in un'altra casella non prevista?
Spero di averti chiarito il mio punto di vista e dato degli spunti su cui pensare.
Buona giornata
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1 Anno 1 Settimana fa - 1 Anno 1 Settimana fa #52008 da milo1967
Ciao Danielas,
non ho capito quali siano il "sacco di diritti che se sei un banale umano qualsiasi non puoi avere".
Hai degli esempi che mi possano chiarire il dubbio?

"basta guardare tra le gambe"... NI... nel 99% dei casi è vero, ma da sempre esistono persone che non nascono con dei genitali esterni ben definibili.
Alla nascita viene fatto un intervento chirurgico di assegnazione che spesso funziona anche a lungo tempo, altre volte no.
Ci sono poi situazioni in cui tutto sembra filare liscio sino all'adolescenza, quando gli ormoni si intromettono e incasinano tutto, e ci si trova con persone che hanno genitali in un modo e gonadi in un altro. Se fossse come dici tu, il mondo sarebbe meno complesso.
Ultima Modifica 1 Anno 1 Settimana fa da milo1967.

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1 Anno 1 Settimana fa #52014 da Ayeye
Metto un post nella speranza che alimenti il dibattito. Onde evitare polemiche premetto che sono dell'idea che esistono persone che nascono in un corpo in contrasto con quello che sentono mentalmente.
Uno studio ha scoperto che tutte le persone transgender che assumono ormoni che affermano il genere corrono un “rischio significativamente maggiore” di condizioni mortali

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1 Anno 1 Settimana fa #52017 da danielas
“Hai degli esempi che mi possano chiarire il dubbio? “

Provo a spiegare la mia posizione. Non parto da studi ricerche esperimenti riportate da varie fonti, ho fatto il percorso inverso. Parto dall'esperienza, nel tempo ho anche letto libri e visto dati. Non tanto sulla questione specifica del cambio di sesso, la cosa mi interessa solo perchè adesso c'è una propaganda e una pressione, con tanto di emanazione di leggi e direttive che con la scusa di difendere dei “diritti” attaccano tutta la popolazione senza dare in realtà diritti a nessuno. Sono nonna, a suo tempo ho messo al mondo una persona che recentemente ne ha messa al mondo un'altra (Quindi ho "completato il ciclo"). So che avrei fatto qualche figlio di più, l'avrei desiderato. Non ho rinunciato perchè non c'era il bonus bebè, anche se non ero ricca e neanche benestante. Non ho rinunciato neanche perchè “non c'erano abbastanza asili e servizi”. Uno dei motivi principali per cui non ne ho voluti altri, è che ho toccato con mano quanto si è in balìa di gente che si ritiene in diritto di fare di te e di tuo figlio quel che vuole, con la scusa di protocolli “scientifici”, quando va tutto bene, figuriamoci quando qualcosa va storto. Me ne sono resa conto una quarantina di anni fa, con l'esperienza di come è andata a me e naturalmente, nel corso degli anni, le esperienze di tante persone che ho conosciuto. Riuscire a fare quel che senti giusto per te e per tuo figlio già allora era un'impresa dura e complicata, in certi frangenti impossibile, figuriamoci adesso. Fosse adesso, dopo quello di cui mi sono resa conto, figli non ne farei proprio. I genitori di mia nipote dovranno guardarsi anche dai “diritti alla masturbazione dei bebè” e dai diritti alla “fluidità” passati attraverso direttive ministeriali. Non ce la potrei fare.

"basta guardare tra le gambe"... NI... nel 99% dei casi è vero, ma da sempre esistono persone che non nascono con dei genitali esterni ben definibili. “

Cosa farei se mi trovassi ad essere genitore di bebè rientrante in quell' 1%? In sostanza, come nelle circostanze in cui ci siamo trovati tutti in questi 3 anni. Farei uno sforzo per chiarirmi cosa credo io, e cercherei un “medico di campagna”. Il primo che in queste circostanze ho visto definire sé stesso “medico di campagna” è stato Riccardo Szumski, (ma anche De Donno che era primario, in un video ha si è definito tale). Vuol dire uno che prende in considerazione il singolo paziente invece di buttare tutti indistintamente in catena di montaggio. Che si tiene informato sui farmaci e sui trattamenti ma mette in campo la “coscienza”, cioè l'etica, che comprende e rispetta anche la volontà delle singole persone, che possono essere molto diverse una dall'altra. C'è chi per rimediare a un difetto, vero o presunto, è disposto a sottoporsi a qualunque stronzata (l'abbiamo visto con trattamenti e operazioni chirurgiche nell'ambito (definito) estetico, no?) C'è chi invece è disposto a tenersi un problema anche grosso, ma una volta onestamente informato, preferisce usufruire delle possibilità che gli offre il suo corpo così com'è, con tutti i limiti, piuttosto che accettare cure che non lo convincono. Come c'è chi è disposto a qualunque cosa pur di restare in vita qualche mese o qualche anno di più, e chi vuole invece decidere a che condizioni valga la pena di restare al mondo. Se fossi genitore di quell'1% farei così, anche se non si tratterebbe direttamente di decidere per me, ma per un figlio. Mi risulta che i genitori possono fare errori madornali e causare danni enormi, ma comunque nel complesso sempre molti meno danni di quelli fatti dalle decisioni prese per tutti dall'alto, anche attraverso informazioni false o incomplete.

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1 Anno 1 Settimana fa #52019 da milo1967
Grazie della risposta Danielas,
in realtà sui "diritti" stai dicendo che tutti ne abbiamo di meno, che crescere dei bambini oggi sia un'impresa molto più difficile che un tempo?

Mi trovi d'accordo e ti assicuro che se sei LGBT è ancora un po' più complicato che per una famiglia "tradizionale".
Non solo per gli aspetti che, credo, tu associ alla teoria "gender" (che detto tra noi è un'enorme ****ata pompata ad arte per fomentare odio e divisione) in cui un manipolo di invasati LGBT (che hanno nella loro vita solo quelle 4 lettere) e un branco di invasati che si definiscono cattolici (ma che si dimenticano che bibbia e vangelo dicono cose che loro decidono di applicare selettivamente, ma mai comprensione e amore) discutono su cose che di buon senso non hanno nulla.

I “diritti alla masturbazione dei bebè” sono delle ***ate: ogni bebé si tocca, dove può e come può, da sempre. Ma non ho mai sentito del "diritto a succhiarsi gli alluci dei bebé". Forse si dovrebbe ragionare su come mai la sessualità ed i genitali siano temi così complicati per tutti gli esseri umani.
Non è una missiva ministeriale che fa acccettare la "fluidità" propria o altrui ma i comportamenti che vediamo attorno a noi; se qualcuno prevarica ed odia gli altri senza un motivo, e si sente superiore perchè solo perchè etero/cisgender o LGBTQI... credo che debba prima guardarsi meglio allo specchio ed imparare che ognuno ha diritto di essere e vivere come può e vuole a patto che non danneggi gli altri.

Per l'1% di bambini dal sesso non chiaro e definito, capisco il tuo punto di vista.
E' complicato, lo sarà sempre e non è un protocollo pensato a tavolino che ti può dare la certezza di non aver sbagliato con tuo figlio.
Ma purtroppo i protocolli e le linee guide obbligatorie stanno, purtroppo, diventando sempre più la norma.

Ma consolati: per definizione i genitori non possono far altro che sbagliare, è il loro compito, facendo o non facendo, ma la parte importante è esserci, amare, cercare di capire e proteggere.

Un abbraccio

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1 Anno 1 Settimana fa #52020 da milo1967
Ciao Ayeye,
purtroppo non si può accedere all'articolo originale se non a pagamento. 
E' probabile, visto che ogni terapia farmacologica ed ogni intervento chirurgico, oltre i benefici porta con sè degli effetti collaterali sulla salute.
Mi stupisce la percentuale (95%) che, purtroppo, mi ricorda quelle dell'efficacia dei vaccini covid :-)
 

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1 Anno 1 Settimana fa #52022 da danielas
"Mi trovi d'accordo e ti assicuro che se sei LGBT è ancora un po' più complicato che per una famiglia "tradizionale"." bè, sarebbe da specificare cosa si intende per famiglia tradizionale, ma non è il contesto questo. Faccio parte della generazione dei giovani "scappati da casa". Un pò di cosette ne conosco. Ricambio l'abbraccio Milo

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1 Anno 1 Settimana fa #52028 da Aigor
@milo1967

Perdonami, ma non è quello che intendevo, la fimosi non c'entra nulla.
Magari mi sono spiegato male, pertanto riprovo.

E' vero che la circoincisione, o rimozione totale del prepuzio, sia fatta principalmente per motivi religiosi, è peraltro una pratica antichissima (risale almeno a 6.000 anni fa) e secondo me è stata introdotta per motivi igienici: come a volte succede, alla base di un rito c'è un motivo oggettivo valido.
Sulla infibulazione quello che hai detto è proprio ciò che intendevo dire io: vince la tribù.

"Ma vale più per chi è LGB che per chi si sente transgender"
No, la famiglia vale per entrambi i casi, anzi, nel caso di una persona che si sente nel corpo "sbagliato" è ancora più importante, perché ti può aiutare a crescere senza sentirti un alieno e, al momento giusto, decidere con serenità se affrontare un cambio di sesso o no.

Sul caso di ragazzo lupo, ti posso citare questo esempio:  DINA SANICHAR
Ovviamente il mio era un caso limite, ma non cambio idea: un bambino è influenzabile, soprattutto dai propri genitori e soprattutto nei primi anni, dove per lui sono una cosa molto simile a degli dei.
 

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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1 Anno 6 Giorni fa #52037 da Ayeye
Ciao milo1967,
Ho controllato e sono riuscito a leggere l'articolo gratuitamente.
Devo dire che sulla questione dei numeri sono rimasto sorpreso (95% è effettivamente tanto), sono però cascato dal pero nell'apprendere che il fenomeno LGBT arriva ad interessare il 10% della popolazione (sinceramente pensavo ad uno zero virgola qualcosa).
Sarebbe interessante sapere se, ed eventualmente quanto, il contesto culturale influenzi il fenomeno. Mi chiedo ad esempio, se anche nelle tribù selvagge si hanno percentuali simili. Sempre che tale fenomeno non venga soffocato per loro regole interne (eventualmente da dimostrare).

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1 Anno 4 Giorni fa #52043 da milo1967
Ciao Aigor,
scusa il ritardo.
Sulla circoncisione siamo credo d'accordo: aveva una motivazione pratica 6'000 anni fa ma oggi, oltre alle fimosi, è solo un rito di appartenenza (religioso o geografico). Basta una buona igiene.

L'argomento del peso della famiglia, della società e della cultura è pesantissimo anche (e soprattutto) nella sessualità e nella sua espressione.
E mi trovi d'accordo sul proteggere i bambini, aiutarli nel loro sviluppo (qualunque esso sia) ma resta il nodo di chi debba decidere:
- il bambino stesso? anche se ha solo, per ipotesi, 8 anni?
- i genitori? anche se appartengono ad una setta guidata dai dogmi? (non pensare solo agli ultraortodossi di qualunque religione, pensa anche a chi aderisce superficialmente ma con convinzione a quella che viene chiamata teoria gender, o qualsiasi altro dogma/preconcetto)
- la scuola con l'educazione sessuale? già è un casino insegnare la lingua italiana e la storia... pensa ai danni :-)
- i medici? in base a dei protocolli? in base agli sponsor farmaceutici? in base a quanto fatturano un intervento chirurgico? o in base alla coscienza?
- la legge? (e qui mi taccio).
Il problema non c'è quando tutte queste istanze sono in armonia, ma all'attenzione pubblica arrivano solo le situazioni in cui quest'armonia non esiste. E sono danni...Soluzioni non ne ho, se non quello che stiamo facendo qui: parlarne, cercare di capire il punto di vista altrui e ammettere le nostre personali ignoranze. Ti racconto due mie esperienze dirette, che riguardano degli uomini gay:- un 30enne indonesiano, in relazione stabile e affettuosa con il suo compagno da diversi anni. Ha dovuto sposarsi con una donna perché, da adulto non sposato, per la società indonesiana non esisteva: difficile trovare un lavoro, non si fa carriera, non si può affittare una casa, non si conta nulla per nessuno... oggi, nonostante sia formalmente integrato nella società e abbia due splendidi figli, é l'ombra di sé stesso.- ho lavorato per 30 anni come infermiere in una clinica psichiatrica. Arriva un ragazzo appena maggiorenne in TSO, secondo il suo psichiatra aveva il delirio di “essere gay e brutto”. Risultato: era gay e (purtroppo per lui) uno dei ragazzi più brutti che avessi mai visto. Non era un delirio. Dimesso senza terapia farmacologica ma un buon sostegno psicologico.Ciliegina sulla torta? Pochi anni dopo lo psichiatra inviante si scopre gay alla tenera età di 45 anni, divorzia, intesta la sua carta di credito gold ad un escort di Barcellona che gli prosciuga il conto.
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1 Anno 4 Giorni fa - 1 Anno 4 Giorni fa #52044 da milo1967
Ciao Ayeye, 
credo che il dato sia corretto, di solito reputo attendibile un valore tra 8% e 10% di persone che non si definiscono etero cisgender.
E pare che questa percentuale sia trasversale a tutte le culture, geografie ed epoche storiche.
Semplicemente oggi, in occidente, è più accettato dalle persone stesse e dalla società e sono fenomeni che hanno un nome preciso, meno stigmatizzato di una volta.Ci sono culture ed epoche storiche in cui non interessava a nessuno con chi raggiungevi l'orgasmo, ma solo che tu fossi un cittadino (o un suddito) adeguato. 
Quando ho fatto coming-out, mia madre si è (a modo suo) preoccupata per il mio futuro, temendo per la mia solitudine, non conoscendo lei nessun gay o lesbica.Ho iniziato un elenco di persone che conosceva anche lei: tre miei amici, la veterinaria, due camerieri del nostro ristorante preferito, il tecnico informatico, due insegnanti che avevo avuto,... Mi ha chiesto di smettere.
Vediamo solo quello che possiamo vedere, non sempre vediamo quello che è. 
Come in ogni statistica, tutto dipende a chi e come lo chiedi e chi è che finanzia la ricerca e con quali obiettivi. Qualche commento fa Sparviero ha citato un sondaggio tratto da Wikipedia in cui si attestavano in Italia al 2011: “circa il 2,4% della popolazione si dichiarava omosessuale o bisessuale, il 77% eterosessuale, lo 0,1% transgender, il 4,9% come "altro", il 15,6% non ha risposto.Un sondaggio esteso che include tutte le persone che durante la loro vita sono state attratte o si sono innamorate di una persona dello stesso sesso, o che hanno avuto rapporti omosessuali, aumenta la percentuale fino al 6,7% della popolazione: più uomini che donne, più settentrionali che meridionali, più giovani che persone anziane si identificavano come gay o lesbiche. I membri di 7.725 famiglie distribuite su 660 comuni hanno preso parte alla ricerca” 
Nota come ci sia un 4.9% di “altro”, un 15.6% di non risposte e un totale del 23% di NON eterosessuali (dato secondo me poco credibile nell'Italia di 12 anni fa).
E non sono presenti in modo esplicito gli asessuali (altra categoria poco visibile nel mondo). 
E' chiaramente un dato falsato dal contesto dell'indagine o dal tipo di domande fatte, o semplicemente dalla voglia di rispondere degli intervistati.
Conosco uomini che non si definiscono gay, nonostante abbiano rapporti sessuali solo con uomini, solo perché hanno sempre avuto un ruolo attivo. 
Per uscire dall'argomento: chiediti quanti si definiscono cattolici in Italia, quanti frequentano la chiesa e quanti ne seguono i precetti. E quante donazioni vengano fatte. 
Ti chiedi sulle tribù selvagge: probabilmente anche lì c'è un 8/10% di LGBT ma credo sia praticamente impossibile da dimostrare o confutare. Anche perché nei piccoli gruppi, non sei LGBT ma semplicemente “Mario” con le tue caratteristiche, approvate o no dalla società. 
Il contesto culturale influenza il “riconoscere” non “essere”. Provo a spiegarmi meglio: c'è chi sostiene che essere LGBT sia una moda, che molti si dichiarano tali per la fama (che forse in alcuni casi è oggi vero *).Immaginando tu sia un uomo etero, ma davvero faresti sesso (non dico amare) con un altro uomo solo perché è di moda? O decideresti di cambiare sesso solo perché te lo suggerisce un influencer?Forse tutti ci siamo chiesti nella vita come sarebbe stato se fossimo nati con un sesso biologico diverso dal nostro, ma tra il pensare ed il fare... 
Secondo me il contesto culturale permette esclusivamente di essere o no riconosciuti per quello che si é. E si accetta di essere.
Per entrare negli Stati Uniti, tra le altre cose, ti chiedono se sei comunista o un terrorista. Quanti pensi che dicano di sì? 
Quando mi sono ricoverato per un intervento mi hanno chiesto di che religione fossi (clinica privata gestita in precedenza dalle suore) visto che non avevo indicato nulla.Morale della favola, ho passato un'ora con un prete che cercava di convincermi ma nessuno mi ha chiesto che farmaci assumessi o se avessi allergie.Sarebbe stato più semplice dire “cattolico” e la prossima volta forse lo farò. 
Spero di esserti stato d'aiuto. 
(* non in passato: Renato Zero tuttora si dichiara etero, Tiziano Ferro e Gabriel Garko hanno fatto una carriera sulla loro presunta eterosessualità, e molti altri prima di loro hanno giocato il ruolo degli sciupafemmine perché era quello che richiedeva lo showbusiness)
Ultima Modifica 1 Anno 4 Giorni fa da milo1967.

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1 Anno 4 Giorni fa #52046 da sparviero41
Milo1967

I minorenni non possono bere, guidare, comprare sigarette, farsi tatuaggi, piercing, fare il militare, lavorare nelle miniere etc.

Ma se un quindicenne dice di essere una ragazza può accedere agli ormoni, se invece è una ragazza può accedere sia agli ormoni che ad interventi di una certa entità che fino a ieri erano principalmente dedicati e persone con condizioni importanti come il cancro al seno. 

Come può un minorenne a quella età capire e decidere e comprendere l'impatto di queste pratiche non ora oggi ma tra cinque dieci anni. A quella età non hai i mezzi per pianificare a lungo termine ( non a caso l'ultima parte del cervello che si sviluppa è proprio l'area adibita alla pianificazione) .

Parliamoci chiaro, questa condizione è psicologica ( o un feticismo, AGP, autogynephilia, uomini che si eccitano sessualmente quando indossano vestiario femminile, son sempre esistiti), non ha un corrispettivo nella realtà, è la persona che dice di essere l'altro sesso, come il "matto" crede di essere Cesare, è nella sua testa.

Per questo non ha NULLA a che vedere con l'omosessualità. 

Queste persone non si erano mai dichiarati "donne" , è un fenomeno molto recente. 

Non riesco a spiegarmi come un terapeuta professionista alimenti la delusione del paziente piuttosto che arginarla, mi chiedo perché questo dichiararsi dell'altro sesso non venga messo in questione, se andassi dallo psicologo a dire sono Nerone non credo che mi risponda "Certo è evidente". Invece l'accademia tutta è stata infettata con questa idiozia del modello affirmativo..immagina proporlo nei casi di suicidio, anoressia, depressione, bulimia...ti tagli? Ecco le lamette..Sei anoressica? Sei grassa!..

È un peccato che pencri93 ci consideri non all'altezza , probabilmente ci vede come dei bifolchi repressi ( si è anche dimenticato di elencare i miei pruriti, ma ci conto sempre)..oppure la risposta che ha ricevuto ad hainizoo topic ha fatto la bua al suo ego, chissà. C'è sempre un sacco da imparare. 

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1 Anno 4 Giorni fa - 1 Anno 4 Giorni fa #52047 da pencri93

È un peccato che pencri93 ci consideri non all'altezza , probabilmente ci vede come dei bifolchi repressi ( si è anche dimenticato di elencare i miei pruriti, ma ci conto sempre)..oppure la risposta che ha ricevuto ad hainizoo topic ha fatto la bua al suo ego, chissà. C'è sempre un sacco da imparare.

Lol, ti lamenti al plurale per fare un po' di pressione?

Hai esordito con delle affermazioni forti. Te ne ho chiesto conto, e mi hai risposto con una serie di link che nulla c'entrano con quello che avevi scritto. Poi hai concluso con “prima però devo finire di rispondere a pencri” (come se avessi mai cominciato), e da lì nulla più.

Ignorare la argomentazioni della controparte per ripartire in quarta dalle proprie posizioni (che è ciò che stai facendo qui) non vuol dire confrontarsi, ma cercare di scatenare una rissa da bar.

Buona parte di ciò che hai scritto trova risposta nel mio primo post. Se non ti bastasse quello, puoi cercare altri miei interventi sul sito. Tanto, non hai scritto nulla che non fosse già stato avanzato da altri.

Comunque, vedo che hai con chi confrontarti.Buon proseguimento.
Ultima Modifica 1 Anno 4 Giorni fa da pencri93.

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1 Anno 4 Giorni fa - 1 Anno 4 Giorni fa #52048 da milo1967
Ciao Sparviero, 
scusa se mi sono allontanato dal focus della discussione.
Avevo già scritto la risposta ma, once again, è andata persa nei meandri di internet. 
I transessuali sono sempre esistiti, ma solo negli ultimi anni ci sono gli strumenti farmacologici, chirurgici e legali per rendere il risultato accettabile.
E non sono d'accordo che prima non si dichiarassero “donne”, semplicemente se lo facevano venivano chiamati “matti”. Alcuni lo erano e lo sono tutt'ora. Ho conosciuto un uomo che, dopo che gli era stata negata la possibilità di cambiare sesso, si è castrato da solo per accelerare i tempi ed ha comprato ormoni al mercato nero. Matto era e matto è ancora oggi.Ma ha preferito essere definito “donna” che “matto”. 
Così come sono sempre esistiti i feticismi legati agli abiti femminili di cui parli che sono altra cosa. 
Non credo che un terapeuta serio possa prescrivere ormoni, e tantomeno interventi, senza una valutazione che dura mesi già per gli adulti, figuriamoci per i minori. 
Se vado dal medico a chiedere un antibiotico, ma non ho alcun segno di infezione, quel medico è al minimo un incompetente.
Se io adulto vado dicendo che mi sento donna, mi prescrive subito gli ormoni e mi prenota un intervento chirurgico, quel medico è da denuncia. 
Se vado da un terapeuta a parlare di suicidio, dobbiamo valutare insieme se si tratta di un aspetto depressivo (e curarlo) o di un onesto bilancio di vita che la rende non più vivibile (vedi il suicidio assistito).
Se gli dico di essere depresso perché nessuno crede che io sia Napoleone non mi prescrive un antidepressivo ma un antipsicotico.
Se gli dico che mi taglio, non mi regala delle lamette (in verità in psichiatria si usano anche gli “interventi paradosso” ma bisogna conoscere bene il paziente, essere sicuri di quello che si fa e perché, ed avere un ego un po' ipertrofico). 
Immagino quindi che sui giovani che hanno una disforia di genere (o pensano di averla come suggerisci tu) la valutazione debba essere ancora più cauta. Ad esempio determinate diagnosi (come la schizofrenia) non possono essere fatte ai giovani se non dopo un certo numero di episodi e indagini. 
Molti transessuali cambiano sesso in età avanzata, dopo una vita passata “nel corpo sbagliato” solo perché ora é possibile, anche culturalmente.Credo che ci siano delle persone che dopo il cambio di sesso si siano pentite, forse perché non hanno raggiunto i risultati sperati o perché non si sono viste patologie sottostanti, e penso che per loro la vita sia terribile. 
Ti faccio un parallelo con la chirurgia estetica, ottimo strumento nelle mani giuste e nei pazienti adatti. Ma se vedi le attrici che si sono rovinate, perché avevano aspettative irraggiungibili o per l'incompetenza del chirurgo, distruggendo vita e carriera, vedrai anche che il medico viene denunciato.
Lo stesso a maggior ragione dovrebbe accadere nel cambio di sesso, dovrebbe comportare delle responsabilità in chi lo convalida. 
Spero di averti risposto e di averti dato un punto di vista alternativo 
 
Ultima Modifica 1 Anno 4 Giorni fa da milo1967.

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1 Anno 3 Giorni fa #52053 da Ayeye
Ciao milo1927,

Io credo invece che alcuni si lascino influenzare dalle mode.
Riporto degli esempi di cui ho testimonianza, sono solo di donne mie amiche (e già qui non trovo riscontro con il sondaggio che afferma che siano più gli uomi ad avere rapporti non etero):
Una di loro ha sperimentato con una amica di stanza "per curiosità" ed è finita lì perché poi si è sposata con un maschio e fatto figli. L'altra è stata sedotta a 13 anni da una lesbica di 18. È stato "il primo amore", superati i 21 ha poi avuto rapporti con uomini e si è pentita di aver "sprecato" anni per ingenuità.
Questi casi non rappresentarenno molto, ma a me pongono il dubbio che tante volte la moda (o la semplice curiosità) ti porti a fare cose che non fanno parte di quello che sei.
Ti faccio una domanda: quando si può ritenere non etero una persona? Basta un bacio con lo stesso sesso, un rapporto, più di uno, una convinzione, altro? Esiste una linea netta di demarcazione?
Infine: si, sono etero ma non ho mai avuto atteggiamenti omofobi. Anzi ho avuto un capo trans che ha fatto di tutto per farmi mettere insieme con una ragazza. È stata la storia piu intesa che abbia mai avuto ed anche per quello tuttora gli voglio bene (al mio ex capo).

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1 Anno 3 Giorni fa #52055 da milo1967
Ciao Ayeye,
se avessi le risposte, avrei anche i numeri del lotto...
Non mi sorprende che siano le donne più disposte a parlare dei loro "errori", gli uomini fanno un po' più fatica. Le donne che conosco io invece non si sono pentite delle loro esperienze con altre donne anche se poi hanno intrapreso altre strade, che ritengono più adatte a loro. 

Secondo me non esiste una linea di demarcazione netta, un "atto" che ti definisca non etero (o qualsiasi altra opzione) per sempre. La tua amica che ha passato sette anni con una donna, per poi capire che non era la sua strada, credo che oggi si definisca etero, nonostante in quei sette anni magari si pensava come lesbica o bi. Ritengo che sia importante che la persona stessa si autodefinisca, e che possa anche cambiare idea di sé nel corso della vita. 

Mai pensato tu fossi omofobo, io per contro a volte lo sono, specialmente quando si usa il proprio orientamento sessuale per giustificare la propria stronzaggine.
Mi definirei "stronzofobo" :-)
 

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1 Anno 1 Giorno fa - 1 Anno 1 Giorno fa #52061 da invisibile
Lo Spirito è uno ed universale ma sulla superficie della terra è diviso in due. Gli antichi cinesi chiamavano queste due metà ying e yang ovvero femmina e maschio. Le due metà sono uguali ma opposte, come due metà di una sfera vuota all’interno che sono identiche ma poste sulla terra in posizioni opposte. Lo yin appoggia sulla parte esteriore e quindi la parte concava è aperta verso il cielo, come una tazza ma senza la base dritta, una ciotola con la base rotonda. Lo yang appoggia con la parte concava verso la terra e quindi viene riempita dalle conoscenze della terra.
Quando si viene al mondo si è una delle due metà, o femmina o maschio, non esistono altre manifestazioni dello Spirito oltre a queste due.
Quindi se uno nasce maschio ma “si sente femmina” (o tutte le altre ormai innumerevoli varianti partorite da fervide immaginazioni) la cosa non riguarda lo Spirito di quella persona ma solo ed esclusivamente la sua mente.
Tutte le “spiegazioni” che vengono date sono solo invenzioni mentali che nulla hanno ha che fare con la realtà dell’esistenza, perché l’esistenza (di qualunque “entità”) senza lo Spirito non si potrebbe manifestare visto che è la guida di tutto ciò che esiste e quindi senza di esso ci sarebbe solo caos.
Questo significa che decidere di essere altro di quello che si è alla nascita significa rinunciare allo Spirito e precisamente al “proprio” Spirito (“proprio” tra virgolette perché in realtà esiste un unico Spirito di cui ogni “cosa” ne è una manifestazione).
Yin e Yang non sono “assoluti”, non sono “cose” ma “direzioni”, “tendenze”, processi per così dire ed infatti ogni entità è un misto di yin e yang. Ma chi è maschio ha una predominanza di yang e viceversa per chi è femmina.

Alterare il proprio equilibrio spirituale di questi due principi universali significa rinunciare a se stessi, significa negare la propria natura e diventare “altro da sé” e quindi la persona non sarà mai soddisfatta, completa, in armonia in quanto la mente avrà preso totalmente il sopravvento del suo Essere imponendo una idea astratta, il che non può che portare che confusione e sofferenze. Questa trasformazione non accade solo per le questioni di cui si discute qui, ci sono innumerevoli “modi” per fare questo a sé stessi, ma quando si altera la propria natura in questo modo si va a distruggere l’essenza più intima, in quanto essenza spirituale di sé stessi.

Non esistono i “transgender” (e tutto il resto), sono solo una invenzione mentale e totalmente autoreferenziale, è, in definitiva, una recita che si fa a se stessi e al mondo e quindi di reale in tutto questo non c’è nulla.
Se ne può discutere all’infinito, che questo dice quello e che quell’altra “sente” quello, ma sono solo parole, nulla di più. Sono solo menti che parlano senza avere nulla di concreto a supporto delle loro affermazioni.
Non sto negando che in certe “fasi” un uomo si possa sentire femminile, ma tutto questo show è falso perché si tratta semplicemente della sua parte yin che, in certi momenti, si manifesta in modo più evidente. Ma essendo maschio è solo un fenomeno transitorio, momentaneo, è un fenomeno che fa parte del naturale divenire dell’Essere e delle trasformazioni delle sue due parti yin e yang. Diventa permanete solo grazie alla forzatura, ed alla scelta (e qui è IL punto perché di scelta si tratta e che sia consapevole o meno non cambia la sostanza) operata dalla mente che la persona ha messo a capo di se stesso, invece che dello Spirito così come è previsto che fosse dalla creazione.
Ecco la ragione dell’enorme percentuale di problemi psicologici, di drammi e suicidi che avvengono nelle persone che hanno scelto di rinunciare al “proprio” Spirito, è normale che accada questo perché rinunciando al “proprio” Spirito la persona non sa più chi è e non basta che la sua mente gli dica che è X, Y o Z, nel profondo sa che non è vero.
E’ tutto finto, tutto falso, è solo una recita ed ecco perché il sistema sta fortemente spingendo per aumentare la percentuale di “non etero”, perché le persone confuse che hanno perso se stesse sono molto più facili da  manipolare e quindi da sfruttare.
Una persona confusa ha bisogno di guida ed ecco bella pronta la conferma che “va tutto bene”, anzi è diventato “cool”, “moderno”, “al passo con i tempi”, “liberatorio” addirittura. Ora è “esser se stessi”, “non avere paura di essere se stessi”, davvero una manipolazione diabolica. E molte persone, per disperazione, purtroppo si aggrappano a queste vuote parole.
Non esiste “l’identità di genere” così come se ne parla in questi tempi, è una invenzione del potere e chi crede a questa invenzione significa che, almeno in qualche misura, ce l’hanno in pugno.

Quasi dimenticavo… IMHO
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1 Anno 1 Giorno fa #52063 da milo1967
Ciao Invisibile e ben tornato,
quella dello Yin e dello Yang è una delle tante teorie sul "senso" della vita, anch'essa impostata sulla dualità, sui contrapposti, come molte altre: buono / cattivo, chiaro / scuro, maschile / femminile, bianco / nero ...
La realtà umana, ma anche la natura, hanno invece più sfumature. Anche all'interno dei segni dello yin e Yang ci sono cerchi del colore opposto. Per i cattolici non ci sono solo buoni e cattivi assoluti (paradiso, inferno ma anche purgatorio), ed è così anche nella realtà: non sempre siamo solo buoni o solo cattivi. 
Anche il mito della mela di Platone parla di tre generi originari: uomo, donna e ermafrodita. E lo fa 25 secoli fa, alla faccia del ritorno delle mode :-)
Ci sono anche teorie basate sul 4: acqua, terra, aria e fuoco; oppure i punti cardinali e probabilmente altre basate su altri numeri. L'astrologia si basa sui 12 segni.
Credo che quando si parla di "persone" bisogna prima ascoltare e cercare di capire, siamo esseri molto complessi, non sempre rientriamo in due sole caselle precompilate. 
Sei di destra o di sinistra? ma quale forma di esse? ma c'è ancora un senso in questo?
Pace o condizionatore?
Credi nella scienza o nella terra piatta?
Cattolico o musulmano? O pastafariano, o ateo, o buddista, o ...

I transessuali non sono "oggettivamente " uguali a chi è già nato donna o uomo, per ovvi motivi.
Le MtF non possono partorire, ma nemmeno alcune donne sono fertili (dalla nascita, per l'età, per scelta o per malattia)... non le chiamiamo più donne?
Miss Italia ha chiesto che partecipassero al concorso solo persone nate donna. Gli FtM hanno fatto una geniale provocazione, iscrivendosi. Diventa difficile per chi organizza decidere quali interventi chirurgici accettare sulle candidate. 

Se una persona cambia sesso o come si autodefinisce, a noi cosa cambia?

E' vero che oggi si spettacolarizza tutto ma è per non parlare di una realtà che diventa sempre meno vivibile e di problemi enormi che è difficile arginare o risolvere. 
i veri problemi sono, per la maggior parte di noi, altrove e passano sotto silenzio. 
 

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1 Anno 1 Giorno fa #52064 da Volano49
L'intervento del mio amico Invi, che saluto affettuosamente, mi invoglia ad un breve commento, fermo restando che le sue definizioni di Ying/Yang nell'ordine dell'infinito (ambito spirituale) mi trovano solo in parte consenziente. Non che questa mia considerazione personale abbia soverchia importanza. L'argomento risulta, nell'esiguo numero dei partecipanti, di difficile presa, forse non si interviene fattivamente per paura di esser preso per i fondelli? Sostanzialmente, nel breve, il sesso nel rapporto di coppia uomo/donna, resta lo strumento biologico naturale per la perpetuazione della specie. E fin qui...

Ma è altresì vero che il sesso e l'appartenenza sessuale, sia stato uno dei più incredibili tabù della nostra storia. Ancor più alla luce di una morale genericamente convenzionale se valutato a certe ideologie religiose, dal momento che era suscettibile di diventare un elemento di degenerazione fisica e morale, fino ad essere tacciato in funzione anti-sociale. La storia del puritanesimo ce lo dice. Ma non c'è da scomodare il Medioevo, S. Freud basava i suoi studi sulle "voglie", sui desideri e suggestioni sessuali, fino a giungere ad un pansessualismo di comodo, esaltato pure da quel volpone di W. Reich con la sua teoria dell'orgasmo in senso "costruttivo"

Vado al sodo, col rischio di passare per omofobo, ma la natura umana per difendere la sua sussistenza biologica nel tempo, non può prescindere da un sesso femminile ed uno maschile. Tutto il resto è ciccia direbbe qualcuno... Ma è proprio così? No! Esistono "derivazioni" da ponderare a fondo e che vanno distinte dalle volute "deviazioni" sessuali. Si può entrare più nel merito, fattivamente, magari dopo un'ulteriore contributo dell'amico invisibile.

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1 Anno 1 Giorno fa - 1 Anno 1 Giorno fa #52066 da invisibile
Milo1987

quella dello Yin e dello Yang è una delle tante teorie sul "senso" della vita, anch'essa impostata sulla dualità, sui contrapposti, come molte altre: buono / cattivo, chiaro / scuro, maschile / femminile, bianco / nero ...

No non è una teoria è il risultato dell'oservzione della realtà. Confermo. è proprio così.

La realtà umana, ma anche la natura, hanno invece più sfumature. Anche all'interno dei segni dello yin e Yang ci sono cerchi del colore opposto.

Certo ma sono "derivazioni" successive dei due principi primi. Non bisogna confondere i piani dell'esistenza. Prima viene l'Uno, poi il due (yin e yang) e poi tutte le infinite manifestazioni generate dall'interazione dei due principi primi.

Per i cattolici non ci sono solo buoni e cattivi assoluti (paradiso, inferno ma anche purgatorio), ed è così anche nella realtà: non sempre siamo solo buoni o solo cattivi. 

In quello che ho scritto non c'è nessun gudizio che riguardi i buoni od i cattivi. Anche questo è un piano diverso ed è quello umano e precisamente della sua mente. Io ho voluto parlare di realtà universale, non di quello che l'uomo può inventare o decidere.

Anche il mito della mela di Platone parla di tre generi originari: uomo, donna e ermafrodita. E lo fa 25 secoli fa, alla faccia del ritorno delle mode :-)

Platone non aveva capito varie cose e qui era in grave errore. I greci cercavano di giustificare le voglie omosessuali e si inventavano cose inesistenti.

Ci sono anche teorie basate sul 4: acqua, terra, aria e fuoco

Manca il metallo, gli elementi sono 5 non 4. Questa è una conscenza che avevano i cinesi molti millenni prima di cui si sono tramandate anche versioni mancanti o non comprese.

Credo che quando si parla di "persone" bisogna prima ascoltare e cercare di capire, siamo esseri molto complessi, non sempre rientriamo in due sole caselle precompilate. 

Si sempre, è così che è fatto il mondo, Yin e Yang, il resto sono invenzioni senza nessun riscontro con la realtà. I cromosomi sono li a confermarlo.

Sei di destra o di sinistra? ma quale forma di esse? ma c'è ancora un senso in questo?
Pace o condizionatore?
Credi nella scienza o nella terra piatta?
Cattolico o musulmano? O pastafariano, o ateo, o buddista, o ...


Tutto questo non ha nulla a che vedee con quanto ho esposto io, Io soo partito dalla realtà spirituale universale, queste che citi sono cose mentali esclusivamente umane.

I transessuali non sono "oggettivamente " uguali a chi è già nato donna o uomo, per ovvi motivi.
Le MtF non possono partorire, ma nemmeno alcune donne sono fertili (dalla nascita, per l'età, per scelta o per malattia)... non le chiamiamo più donne?

Qui prendi un solo aspetto per generalizzare. Non ha logica questa cosa. Una donna non è tale perché ha una singola funzione/facoltà piuttosto che un altra. Una donna è tale perché nasce donna. Tutto qui. Tutte le altrX che affermano quello che gli pare non sono donne se sono nate uomini. Non è complicato.

Miss Italia ha chiesto che partecipassero al concorso solo persone nate donna. Gli FtM hanno fatto una geniale provocazione, iscrivendosi. Diventa difficile per chi organizza decidere quali interventi chirurgici accettare sulle candidate. 

Diventa difficile se sei sotto il ricatto della politica, per me è semplicissimo.

Se una persona cambia sesso o come si autodefinisce, a noi cosa cambia?

Io non ho parlato di questo.

E' vero che oggi si spettacolarizza tutto ma è per non parlare di una realtà che diventa sempre meno vivibile e di problemi enormi che è difficile arginare o risolvere. 
i veri problemi sono, per la maggior parte di noi, altrove e passano sotto silenzio. 


Come preferisci, ma qui si parla di questo quindi non capisco il senso di questo tuo intervento.
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I seguenti utenti hanno detto grazie : Aigor

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1 Anno 1 Giorno fa - 1 Anno 1 Giorno fa #52073 da milo1967
Ciao Invisibile,
pensavo fosse amore invece era un calesse, ovvero pensavo che il senso dei forum fosse scambiarsi opinioni diverse , cercando di capire il senso e le ragioni di quello che dice l'altro.
Evidentemente divago troppo per i tuoi gusti.

"No non è una teoria è il risultato dell'oservzione della realtà. Confermo. è proprio così".
La  realtà ci dice che oltre ai due sessi canonici (in accordo con yin e yang) ci sono gli ermafroditi.
"Secondo la biologa Fausto-Sterling su 1000 nati 17 presentano una qualche forma di intersessualità; Preves parla di un'incidenza intorno al 2%; Dreger di una percentuale di un terzo ogni 2000 nati, riferendosi però specificatamente ai casi in cui la conformazione dell'anatomia sessuale è considerata atipica." Ovvero qualcosa tra 13'600 e 26'400 persone in un mondo di 8 miliardi non sono reali. O non sanno che esiste uno yin e uno yang. E sto parlando solo di biologia.

"No non è una teoria è il risultato dell'oservzione della realtà. Confermo. è proprio così". Alla luce di queste due frasi, hai ragione: non è una teoria, si avvicina più al dogma. Mi ricorda, se permetti la battuta, un grande filosofo Andy Luotto con il suo "Buono" e "No buono"

Di seguito ho cercato di spiegare che oltre ai sistemi basati su 2 valori ce ne sono altri, non credo che tu abbia colto che la realtà che vediamo è quella che siamo in grado di interpretare in base ai nostri schemi mentali. Il famoso esempio in cui il solo atto di osservare, cambia i risultati dell'osservazione. Per quello gli esempi sul 3, sui 4 elementi (scusa 5... ma c'é chi ne conta solo 4 e chi è indeciso se il quinto sia il ferro o l'etere).
Hai dimenticato di farmi notare che le costellazioni non sono 12 ma 13, sarà per la prossima.

"Platone non aveva capito varie cose e qui era in grave errore. I greci cercavano di giustificare le voglie omosessuali e si inventavano cose inesistenti." non posso che prendere atto della tua opinione.

"I cromosomi sono li a confermarlo" penso tu rferisca ai cromosomi che definiscono il sesso biologico, i classici XX e XY. Ma esistono anche i XXX e XYY. Se parli di altri cromosomi esiste anche la trisomia 21, e molte altre situazioni in cui i cromosomi non si comportano come dovrebbero, come nell'albinismo e altre situazioni che sono classificate come patogene oppure innocue.

Parlando di fertlitànella donna: "Una donna non è tale perché ha una singola funzione/facoltà piuttosto che un altra. Una donna è tale perché nasce donna. Tutto qui. Tutte le altrX che affermano quello che gli pare non sono donne se sono nate uomini. Non è complicato." Mi ripeto, non vedi le sfumature, ma ne prendo atto.

Ti ho chiesto: se una persona cambia sesso o come si autodefinisce, a noi cosa cambia?
"Io non ho parlato di questo." Io sì e(e anche nella citazione qua sopra) e credo sia anche l'argomento di questo forum. Ma se preferisci tenire la tua opinione per te, va bene.

Mi cito: "E' vero che oggi si spettacolarizza tutto ma è per non parlare di una realtà che diventa sempre meno vivibile e di problemi enormi che è difficile arginare o risolvere. I veri problemi sono, per la maggior parte di noi, altrove e passano sotto silenzio."
E tu "Come preferisci, ma qui si parla di questo quindi non capisco il senso di questo tuo intervento"... in poche parole "il dito e la luna" ovvero imputare ad una fumosa teoria gender, condivisa solo da una minima parte di una minoranza, ma tenuta in vita sui media dall'indignazione di alcuna destra e alcune religioni, tutto il declino della famiglia, il crollo delle natalità, perisno i zterremoti, ecc...
E' la versione LGBT di "è stato Putin", è parlare di dragqueen che sono solo degli artisti che vogliono fare spettacolo, non più preoccupanti dei clown o degli illusionisti, é scandalizzarsi se una topmodel è nata uomo, come se le altre fossero nate con il corpo che mostrano.

Non sto scrivendo per rispondere a te, non credo che queste mie parole spostino le tue solide convinzioni. Scrivo per chi vuol leggere.
Buona giornata.




 
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1 Anno 1 Giorno fa #52074 da milo1967
Ciao Volano,

"il sesso nel rapporto di coppia uomo/donna, resta lo strumento biologico naturale per la perpetuazione della specie. E fin qui..." l'abbiamo capito tutti.
Quello che non riusciamo a capire è l'attrazione sessuale ed affefttiva al di fuori della procreazione, sia negli etero che negli altri.

"Ma è altresì vero che il sesso e l'appartenenza sessuale, sia stato uno dei più incredibili tabù della nostra storia."
Concordo, anche con quanto dici dopo, ed aggiungo pure un grande incentivo per internet, marketing, arte e pornografia. E controllo della popolazione.

"Vado al sodo, col rischio di passare per omofobo, ma la natura umana per difendere la sua sussistenza biologica nel tempo, non può prescindere da un sesso femminile ed uno maschile." Vero, forse sarà diverso in futuro, ma non è una cosa che personalmente auspico.
Ma non è tutto solo "sussistenza biologica" sennò di sesso se ne farebbe ben poco, solo nei periodi di fertilità oppurre (come avveniva) si ripudiava la moglie perché sterile (chissà perché la fertilità degli uomini non era mai in questione).

Tornando al vecchio Freud e i suoi discendenti, negli anni ho cercato di capire da cosa originasse l'omosessualità, ma le spiegazioni (sfrondate dalle sovrastrutture) avevano dei salti logici enormi. Ho indagato anche sul perchè si é eterosessuali: idem con patate, a parte l'evidente questione del generare figli. In pratica la maggior parte delle teorie sull'evoluzione sessuale, si limita a dei dati di fatto (é così perchè é così).
Vi evito il complesso di Edipo e di Elettra, che hanno la stessa consistenza scientifica di una favola in cui ci si chiede di sospendere l'incredulità.

Un buon parallelo è tra destrimani, mancini ed ambidestri: è così, si può cambiare con enorme fatica (molto in voga quando era segno del maligno) ma se vi lanciano un palla alla sprovvista la agguantate con la mano dominante
 

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1 Anno 23 Ore fa - 1 Anno 20 Ore fa #52075 da invisibile
milo1967

Dalla tua risposta devo dedurre che non sei nteressato a prendere in considerazione quanto ho esposto.
A proposito di dogmi.

Inizio dalla fine:

Non sto scrivendo per rispondere a te, non credo che queste mie parole spostino le tue solide convinzioni. Scrivo per chi vuol leggere.
Allora non dovevi rivolgerti a me. Ora, siccome lo hai fatto, devo rispondere.

"No non è una teoria è il risultato dell'oservzione della realtà. Confermo. è proprio così".
La  realtà ci dice che oltre ai due sessi canonici (in accordo con yin e yang) ci sono gli ermafroditi.

Io non ho detto che non ci sono manifestazioni disarmoniche dei due principi primi. Non ho proprio parlato di questo aspetto anche se la risposta è già contenuta, implicitamente, nel mio primo post. Ma siccome non sei interessato a capire quanto ho detto, figuriamoci ad approfondire, è ovvio che non hai colto e quindi mi fermo qui.

"Secondo la biologa Fausto-Sterling su 1000 nati 17 presentano una qualche forma di intersessualità; Preves parla di un'incidenza intorno al 2%; Dreger di una percentuale di un terzo ogni 2000 nati, riferendosi però specificatamente ai casi in cui la conformazione dell'anatomia sessuale è considerata atipica." Ovvero qualcosa tra 13'600 e 26'400 persone in un mondo di 8 miliardi non sono reali. O non sanno che esiste uno yin e uno yang. E sto parlando solo di biologia.
Quindi tu concludi una cosa in base ad un "secondo tizia" ed a due "parla" di due tizi" e dici che  "quindi la biologia".
Trovo molto debole questa argomentazione perchè "secondo" e "parla" non è biologia, fermo restando che non ho mai negato fenomeni disarmonici anche a livello biologico.

"No non è una teoria è il risultato dell'oservzione della realtà. Confermo. è proprio così". Alla luce di queste due frasi, hai ragione: non è una teoria, si avvicina più al dogma. Mi ricorda, se permetti la battuta, un grande filosofo Andy Luotto con il suo "Buono" e "No buono"
Vedi, è proprio perché immaginavo (ne ero sicuro in realtà) che arrivassero attacchi come questo che alla fine ho scritto, in maiuscolo, IMHO. Ma evidentemente non hai colto nemmeno questo.
Sappi che se qualcuno scrive "IMHO" significa che il dogma è elimitato, a prescindere proprio.
No non permetto la battuta perché in passato mi sono dovto difendere da queste stupidaggini infinite volte e mi sono rotto le palle, se permetti tu.

Di seguito ho cercato di spiegare che oltre ai sistemi basati su 2 valori ce ne sono altri, non credo che tu abbia colto che la realtà che vediamo è quella che siamo in grado di interpretare in base ai nostri schemi mentali. Il famoso esempio in cui il solo atto di osservare, cambia i risultati dell'osservazione. Per quello gli esempi sul 3, sui 4 elementi (scusa 5... ma c'é chi ne conta solo 4 e chi è indeciso se il quinto sia il ferro o l'etere).
Hai dimenticato di farmi notare che le costellazioni non sono 12 ma 13, sarà per la prossima.

Io lo so che ci sono altri "sistemi", come li hai chiamati. Ma io esponevo UN "sistema" e non è che dicendo "ci sono altri sistemi" che si potrà portare alcunché di costruttivo.
Ok sappiamo ci sono altri sistemi, quindi?

"I cromosomi sono li a confermarlo" penso tu rferisca ai cromosomi che definiscono il sesso biologico, i classici XX e XY. Ma esistono anche i XXX e XYY. Se parli di altri cromosomi esiste anche la trisomia 21, e molte altre situazioni in cui i cromosomi non si comportano come dovrebbero, come nell'albinismo e altre situazioni che sono classificate come patogene oppure innocue.
Come sopra, non ho mai negato l'esistenza di disarmonie nelle manifestazioni del mondo fisico.

Parlando di fertlitànella donna: "Una donna non è tale perché ha una singola funzione/facoltà piuttosto che un altra. Una donna è tale perché nasce donna. Tutto qui. Tutte le altrX che affermano quello che gli pare non sono donne se sono nate uomini. Non è complicato." Mi ripeto, non vedi le sfumature, ma ne prendo atto.
Si che le vedo, ho anche detto cosa sono queste "sfumature" a mio avviso, sei tu che non capisci cosa ho detto. Ma il concetto rimane molto semplice e chiaro:
Una donna è tale perché nasce donna.
Cosa c'è di sbagliato in questo? Quale "sfumatura" può confutare questo fatto oggettivo?

Ti ho chiesto: se una persona cambia sesso o come si autodefinisce, a noi cosa cambia?
"Io non ho parlato di questo." Io sì e(e anche nella citazione qua sopra) e credo sia anche l'argomento di questo forum. Ma se preferisci tenire la tua opinione per te, va bene.

No l'argomento è "identità di genere" e "cosa cambia a noi" ne è solo uno dei molti aspetti.
Quindi sono io che chiedo a te, perché hai fatto quella domanda? Io parlavo di tutt'altro e quindi mi sembra un tentativo di inserire nella mia proposta di discussione un aspetto che non c'entra niente.

"... in poche parole "il dito e la luna" ovvero imputare ad una fumosa teoria gender, condivisa solo da una minima parte di una minoranza, ma tenuta in vita sui media dall'indignazione di alcuna destra e alcune religioni, tutto il declino della famiglia, il crollo delle natalità, perisno i zterremoti, ecc...
E' la versione LGBT di "è stato Putin", è parlare di dragqueen che sono solo degli artisti che vogliono fare spettacolo, non più preoccupanti dei clown o degli illusionisti, é scandalizzarsi se una topmodel è nata uomo, come se le altre fossero nate con il corpo che mostrano.

La teoria gender non è affatto fumosa. E' molto semplice e chiara. Poi, come spesso accade, ci sono varie interpretazioni (deliri a mio avviso). Ma le basi sono davvero elementari. Forse dovresti informarti meglio prima di definire in un modo o in un altro una cosa.
Non capisco la roba della destra, di putin etc. Sembra proprio che tu mi abbia attribuito idee che non ho mai espresso.

é scandalizzarsi se una topmodel è nata uomo
Anche qui non si capisce... chi è che ha espresso questo "scandalo"? Visto che rispondevi ad un mio post devo supporre che ti riferissi a me. Bè mi spiace ma a me non provoca nessuna reazione "scandalosa" sta roba, al massimo vedere queste pagliacciate mi provoca compassione per l'esibizione incauta di così tanta disperazione. Poi so  bene cosa celano queste "manifestazioni", so bene il motivo per cui il potere sta fortemente spingendo in questa direzione cosa che ho già detto sempre nel mio primo post.

...è parlare di dragqueen che sono solo degli artisti che vogliono fare spettacolo, non più preoccupanti dei clown o degli illusionisti
Se per te dei criminali che si esibiscono davanti a bambini anche piccoli, in atti che mimano atteggiamenti sessuali e volti a creare confusione sui due generi naturali non sono più preoccupanti dei clown o degli illusionisti, ne prendo atto.
Per me invece questo mostra una precisa volontà di creare gravissimi problemi alle persone iniziando fin da piccoli e la complicità criminale di certe istituzioni. Gli esempi, soprattutto in america, non mancano.

Sei pregato di non attribuirmi più concetti che non ho espresso e se il tuo tono continuerà ad essere come in questo post ti avviso che nel merito con te non entrerò più e mi limiterò a vegliare sulla correttezza dei tuoi interventi che eventualmente si riferissero a quanto ho detto o alla mia persona.
Ultima Modifica 1 Anno 20 Ore fa da invisibile.

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