Prepping - Soluzioni per far fronte a scenari complicati

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2 Anni 3 Mesi fa - 2 Anni 3 Mesi fa #46190 da pencri93
Allora, ragazzi.

Sebbene io mi annoveri fra le menti relativamente (molto relativamente) illuminate che evitano di bersi le stronzate del mainstream, debbo dire che la mia vena ansiosa viene saltuariamente titillata da alcune situazioni, soprattutto relative a conflitti armati di portata potenzialmente mondiale.

Dopo aver passato due anni a farmi girare i cosiddetti a causa del Covid e dell'atteggiamento credulone dei miei pari, ma senza provare particolare agitazione, gli ultimi sviluppi geopolitici mi hanno fatto cagare sotto spinto a riflettere con calma e ponderatezza sul mio grado di preparazione per eventuali "scenari complessi".

Ovviamente, a meno di possedere un bunker antiatomico o qualcosa di simile, non c'è molto che si possa fare per sopravvivere ad un bombardamento con testate atomiche nelle immediate vicinanze. Ma non avendo 50,000 euro per costruirne uno, a parte pregare che Di Maio non dichiari per sbaglio guerra alla Russia leggendo un discorso in inglese, non posso fare molto*.

Tuttavia, un'apolicasse nucleare non è l'unico scenario complicato in cui un po' di sana preparazione potrebbe risultare cruciale.

Razionamenti estesi, crisi energetiche, guerre civili, strane esercitazioni militari statunitensi nella propria cittadina, elezione di un papa queer, non faranno male quanto un fungo atomico ma rischierebbero di mettere in serio pericolo la sopravvivenza dei meno preparati.

Tutto questo popo' di roba per dirvi che ultimamente ho cominciato ad interessarmi a quello che in inglese viene chiamato prepping, ovvero un insieme di strategie volte a far fronte ad eventuali scenari apocalittici o semi-apocalittici ed assicurare (oddio, assicurare, diciamo favorire) la propria sopravvivenza e quella dei propri cari.

Metodi di conservazione del cibo, autosostentamento energetico, depurazione dell'acqua, automedicazione e via discorrendo, sono solo alcuni fra gli argomenti che mi piacerebbe trattare con altri utenti in questo in questo thread.

Che cosa state facendo per prepararvi?
State accumulando cibo? Se sì, con quale criterio? Come lo state conservando?
State coltivando frutta e/o verdura in casa? Con quale sistema?
Sapete depurare l'acqua?
Quali strumenti e teconologie pensate possano essere utili in situazioni difficili?


Insomma, chi è interessato può raccontare la sua esperienza, chiedere o dare consigli su qualsiasi tematica possa risultare utile per far fronte alle catastrofi che (forse) verranno.


*Ma se qualcuno ha 49,000 euro da prestarmi, possiamo chiudere il thread.
Ultima Modifica 2 Anni 3 Mesi fa da pencri93.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Nomit, Ste_79, Azrael66

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2 Anni 3 Mesi fa - 2 Anni 3 Mesi fa #46191 da pencri93
Onde evitare situazioni spiacevoli, si prega di notare che il prepping non prevede:

-meditazioni respirazionarie segrete di guru quantici con le quali "attivare la pineale" e vivere per 73 giorni senza mangiare né bere;

-metodi cabalistici con lo scappellamento a destra che consentirebbero di prevedere in anticipo date e luoghi dei bombardamenti (non amo gli spoiler);

-coordinate per accedere alla parte cava della Terra;

-spedizioni verso il bordo del nostro amato pianeta per accamparsi a ridosso della cupola di vetro.
Ultima Modifica 2 Anni 3 Mesi fa da pencri93.

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2 Anni 3 Mesi fa - 2 Anni 3 Mesi fa #46193 da ZORG
Personalmente è da qualche anno che studio l'argomento.
L'obbiettivo è una casa off grid con un orticello e qualche animale da cortile.
Ricerca di un luogo con caratteristiche specifiche, dove trasferirmi.

Le condizioni necessarie sono:
- presenza di acqua (di falda o di sorgente)
- sole tutto l'anno
- Temperature mai sotto i 20 °C
- Presenza di mare (per poter pescare)

L'energia elettrica sarà prodotta con un impianto fotovoltaico da 3kW (panneli solari).

L'orto

Questo è l'elemento più critico, dovendo sostentarmi a ciclo continuo.
Prevedendo un peggioramento (indotto) degli eventi atmosferici, sono arrivato a concludere che l'orto dovrà essere protetto.
La soluzione ottimale che ho individuato è: bancali



protetti con una serra



(Le immagini sono solo esemplificative)

La serra dovrà essere ancorata a terra tramite un basamento in cemento, o fissata ad un muretto basso realizzato in muratura, per resistere meglio alle intemperie e rendere difficoltoso l'accesso ad animali scrocconi.
Questa si avvicina molto alla mia concezione.



La serra dovrà essere anche munita di pannelli con zanzariere (rete) per evitare l'ingresso di parassiti, da rimuovere per permettere l'accesso agli impollinatori.

Gli alberi da frutto verranno piantati in campo aperto.

- - -

Nel caso di appartamento con una stanza orientata a sud, si potrà far diventare tale stanza una serra, applicando sulle pareti fogli di pellicola altamente riflettente (es: mylar) e inserendo i bancali, a patto di mettere un termostato per controllare costantemente temperatura ed umidità.


 
Ultima Modifica 2 Anni 3 Mesi fa da ZORG.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Ste_79, Azrael66

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2 Anni 3 Mesi fa #46194 da Tlen
@Zorg
Per l'energia ti consiglio di abbinare una ventola eolica per l'inverno,
con controller ibrido che (ormai sono standard) hanno come input sia il solare che l'eolico.
Dal controller poi si diparte l'output per le batterie.
E' quello che sto mettendo in campo io con il fratellone della batteria da te segnalata ehehe.
I seguenti utenti hanno detto grazie : krytron

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2 Anni 3 Mesi fa #46196 da ZORG
Si, un ibrido è meglio. 

Segnalo anche agli altri questi comodissimi generatori compatti (ci sono di varie marche e potenze)

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2 Anni 3 Mesi fa #46197 da Sertes
Butto qualche idea a casaccio, poi se avrò modo provo ad intervenire in modo più

1) Prima regola dello stato di crisi: non credete mai a nulla che venga detto da un rappresentante di stato, dal politico al poliziotto, a meno che egli non sta dicendo che vi ucciderà se non fate una determinata cosa (es: fermarsi al posto di blocco). Questa è la regola n° 1 raccontata da un sopravvissuto di Sarajevo. Non fidatevi, tranne che se vi intimano un ordine e vi dicono che se non lo fate vi sparano.

2) Prepararsi per sopravvivenza e sostentamento proprio, ma anche fare un piccolo archivio di surplus di materiale facilmente separabile e di grande utilità, come pile, accendini, carta igienica, antibiotici. Questo perchè per bene che vada non si penserà mai a tutto, e in qualche occasione occorrerà avvicinarsi ad altra gente e fare del baratto, e quelle cose lì in tempo di vera crisi sono meglio della moneta.

3) Studiare una via di fuga secondaria per lasciare la città e mettersi in sicurezza. Le vie di fuga principali vengono subito intasate e/o controllate da militari e polizia. Le vie secondarie sono da preferire

4) Preparare uno zaino minimo con tutto quanto possa servire nelle 48 ore successive in caso che si debba scappare dalla città (es terremoto, inondazione, incendio), collegato al punto 3

5) Tenere un certo ammontare in contante in cassetta di sicurezza: serve per non restare senza soldi in caso di blocco repentino dei bancomat, come successe a Cipro o in Grecia. Non è una soluzione a lungo termine, ma almeno non si è tra i primi a restare fregati

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