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Corrado Malanga
Ecco una fresca intervista di 2 settimane fa:
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
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Premessa: il lavoro di Malanga va avanti da 30 anni o più, e nel corso di questi anni le sue teorie si sono evolute non poco. Malanga non è un personaggio che può essere compreso dandogli una letta veloce, il suo è un lavoro complesso che mischia scienza e filosofia e i suoi scritti vanno letti tutti e possibilmente riletti, e resta comunque difficile da comprendere fino in fondo (almeno per me).
Malanga dichiara ciò che intenderà fare: porre domande agli alieni per trovare risposte ai grandi interrogativi dell'uomo.
Questo è ciò che l'ha spinto a INIZIARE il suo lavoro, ma ben presto si è reso conto come gli Alieni siano sostanzialmente dei parassiti figli di buona donna e che le risposte non vengono da loro, bensì da dentro l'uomo (infatti della provienienza, tecnologia, società ecc.. degli alieni Malanga non se ne è occupato affatto, o pochissimo).
siamo sicuri che gli alieni siano sinceri? Siamo sicuri che siano un fonte affidabile?
Tieni presente che Malanga spesso non interroga gli Alieni di persona, bensì solo le Memorie Aliene Attive di alieni dotati di corpo dentro la mente degli addotti. In pratica sono delle memorie registrate su un cervello umano come fosse un CD, che l'addotto di limita a leggere quando Malanga lo interroga. Ergo non c'è nessun alieno che può mentire, cmq Malanga specifica bene che ciò che dice l'MAA è semplicemente la realtà come la vede l'Alieno, non necessariamente la realtà come è.
Si beve proprio tutto come un bambino. Se i demoni di ieri sono gli alieni di oggi perchè dovrebbe ascoltarli?
In realtà Malanga li alieni li ascolta pochissimo. Gran parte delle sue teorie derivano da quello che dice la parte animica degli addotti, che a volte conferma ciò che dicono gli Alieni incorporei o le MMA, a volte li sbugiarda.
Ora vi chiedo: quale sarebbe la differenza con un caso di possessione demoniaca?
Nessuna. Malanga sostiene che questo fenomeno va a vanti da migliaia e migliaia di anni e che alcuni uomini ne siano da sempre consapevoli. Solo che una volta invece di chiamare quei figli di buona donna Alieni li chiamavano Demoni. La differenza è solo di semantica e di metodo di risoluzione del problema. Crocefissi e acqua santa vs. ipnosi, simulazioni mentali ecc..
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Dal suo lavoro è scaturito un approccio diverso nei confronti della realtà che viviamo.
1) viviamo in un mondo virtuale non locale
2) la creazione di questa virtualità è nostra, noi creiamo costantemente l'attimo successivo a quello precedente
3) abbiamo creato la virtualità per comprendere cosa significhi essere divisi (dualità bene/male), in quanto in origine eravamo tutto/nulla
4) siamo vittime e carnefici della nostra esistenza
5) gli esseri (alieni o demoni in base a come la vogliamo affrontare) che infestano le nostre vite sono strumento per vivere un'esperienza e capirla.
Malanga non "ascolta" anima, ha creato un metodo di autocoscienza che permette a tutti noi di trovare le risposte da soli. Questo metodo è frutto lunghe ricerche che utilizzano la nostra parte creativa ancora possibile nella virtualità e cioè la capacità che abbiamo di immaginare nella nostra mente. L'immaginazione, così come qualunque forma creativa artistica, ci permette di entrare incontatto con il nostro io più profondo. Per poter accedere ad esso si fa il triade color test. Una simulazione mentale che permette di riunire le tre parti virtuali che sono state separate durante la creazione: spazio, tempo ed energia.
Queste tre parti sono virtuali cioè APPAIONO qui nell'ologramma in cui siamo immersi.
Gli alieni e i demoni appartengono al passato. Malanga è andato oltre, ha unito: fisica quantistica, simulazioni mentali, mitologia, etc.
Spero di essere stata sintetica e comprensibile. Se avete davvero desiderio approfondire la sua ricerca, leggete i suoi ultimi articoli.
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Ottima sintesi.
Io in effetti nella mia risposta mi sono basato più che altro sui lavori precedenti. Ho notato infatti che le nuove teorie restano piuttosto oscure e difficili da comprendere se non lette alla luce delle teorie precedenti. L'anno scorso sono stato ad una sua conferenza a Rimini (ne fece altre due con lo stesso tema a Milano e a Roma) sulla geometria sacra: beh alla fine praticamente tutte le domande riguardavano alieni/rapimenti/ipnosi, evidentemente la maggior parte delle persone sono ancora "legate" a quella fase.
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Ciao Sarevok,Sarevok ha scritto: @alroc
Ottima sintesi.
Io in effetti nella mia risposta mi sono basato più che altro sui lavori precedenti. Ho notato infatti che le nuove teorie restano piuttosto oscure e difficili da comprendere se non lette alla luce delle teorie precedenti. L'anno scorso sono stato ad una sua conferenza a Rimini (ne fece altre due con lo stesso tema a Milano e a Roma) sulla geometria sacra: beh alla fine praticamente tutte le domande riguardavano alieni/rapimenti/ipnosi, evidentemente la maggior parte delle persone sono ancora "legate" a quella fase.
per fortuna le cose cominciano a cambiare e molti cominciano a cercare dentro se stessi piuttosto che inseguire gossip sugli alieni.
Malanga è partito dai rapimenti, è andato ben oltre quelli, ma ancora il suo nome è legato a questo lato ormai marginale e superato della sua ricerca.
Per quanto riguarda gli ultimi articoli e in particolare l'ultimo, non è facile comprendere tutto ma grossomodo i concetti sono questi:
1. I fotoni sono la base di ogni cosa
2. I fotoni sono visibili e dinamici perchè separati, nella virtualità, dagli antifotoni.La famosa divisione raccontata nel mito altro non è che questo distacco del fotone che era inizialmente tutto/nulla.
In origine il fotone era "invisibile" perchè "unito", ma è poi diventato manifesto nel momento della divisione/dualità: fotone e antifotone.
Nell'ologramma noi vediamo i fotoni, mentre gli antifotoni rappresentano l'elemento che ci permette di vedere. Un po' come quando in un quadro distinguiamo il primo piano dallo sfondo, l'immagine acquista comprensibilità e nitidezza quando mettiamo a fuoco il primo piano. Questa comprensione dell'immagine distinguendolo dallo sfondo.
3. L'ologramma in cui siamo immersi è il frutto di questa divisione frattale che ancora continua.
4. Ogni aspetto dello scibile umano è riconducibile alla natura frattalica e speculare. Che si parta dal mito o dalla geometria sacra, che si parta dai suoni o dai colori, tutto riconduce a un bilanciamento tra opposti.
Ciò che aggiunge nell' ultimo articolo è la capacità che abbiamo di guarire. Anche la guarigione passa dalla comprensione, se comprendiamo perchè ci siamo ammalati, guariamo. Perchè anche la malattia è un'esperienza e come tale ci permette di acquisire consapevolezza.
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Quello che mi ha colpito di più del suo lavoro è come gran parte delle cose che dice siano confermate da altri scrittori precedenti e contemporanei che praticamente dicono le stesse cose partendo da obiettivi differenti e usando un linguaggio diverso. Per esempio Biglino nel suo ultimo libro "La bibbia non parla di Dio" quando cerca di ricostruire l'aspetto degli esseri che hanno creato l'Adam praticamente descrive gli Orange (a fine agosto faranno una conferenza insieme ma a quanto ho capito dai libri di Biglino non mi è sembrato che avesse usato Malanga come fonte). Tempo fa lessi un libro dell'antropologo Ernesto de Martino sui riti sciamanici dove, senza sapere di cosa stava parlando, praticamente descriveva il "Lux" e la crisi esistenziale (esperimenti su anima) di alcuni soggetti che si rivolgevano a riti sciamanici per aiuto. Quando lessi quel libro non conoscevo Malanga, ma mi rivenne in mente in seguito poiché spiegava in maniera chiara quello di cui parlva De Martino.
Recentemente invece ho ritrovato alcuni temi malanghiani in un libro di Florenskij (in realtà una raccolta tratta da alcune lettere ai figli) dove cita un padre della chiesa greco, di cui non ricordo il nome, che sosteneva come tutto provenisse dalla luce e fosse composto di luce (fotoni); mentre sui "Fratelli Karamazov" di Dostoevskij il capitolo dove uno dei protagonisti, Ivan Karamazov, impazzisce, narra di un dialogo con un diavolo che esprime dei concetti molto simili a quelli espressi dai "ringhio" sotto ipnosi.
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Sarevok ha scritto: Tempo fa lessi un libro dell'antropologo Ernesto de Martino sui riti sciamanici dove, senza sapere di cosa stava parlando, praticamente descriveva il "Lux" e la crisi esistenziale (esperimenti su anima) di alcuni soggetti che si rivolgevano a riti sciamanici per aiuto. Quando lessi quel libro non conoscevo Malanga, ma mi rivenne in mente in seguito poiché spiegava in maniera chiara quello di cui parlva De Martino.
Recentemente invece ho ritrovato alcuni temi malanghiani in un libro di Florenskij (in realtà una raccolta tratta da alcune lettere ai figli) dove cita un padre della chiesa greco, di cui non ricordo il nome, che sosteneva come tutto provenisse dalla luce e fosse composto di luce (fotoni); mentre sui "Fratelli Karamazov" di Dostoevskij il capitolo dove uno dei protagonisti, Ivan Karamazov, impazzisce, narra di un dialogo con un diavolo che esprime dei concetti molto simili a quelli espressi dai "ringhio" sotto ipnosi.
Davvero molto interessanti i tuoi collegamenti con altri autori. Corrado cita spesso ricercatori sparsi in tutto il mondo che traggono le sue stesse conclusioni. Non importa quale sia la materia di studio iniziale, prima o poi si arriva a contenuti basilari che convergono su temi antichi come il mondo. La base è sempre comunque il mito perchè è la verità senza tempo in cui ritrovi anche la fisica quantistica.
La cosa importante secondo me è la capacità che abbiamo tutti noi di fare collegamenti tra le varie discipline, trovare il punto d'origine comune. L'essenziale è comprendere unitariamente e globalmente, per fare ciò bisogna riuscire a "pensare" come farebbe un uomo e una donna insieme, unire in sostanza il maschile e femminile.
Tra l'altro Corrado ha messo in evidenza l'importanza della geometria e della simmetria per spiegare la struttura dell'universo e lo ha fatto mettendo a frutto le sue esperienze professionali di chimico. Alle conferenze spesso porta degli aggeggini di plastica che servono in chimica per ricostruire tridimensionalmente le molecole. Con questi strumenti fa vedere con molta semplicità la struttura dei fotoni.
In sostanza ognuno di noi è un fotone frattalico che si muove nello spazio secondo i vettori di spazio tempo ed energia. Il nostro orientare e muovere il corpo altro non è che la rappresentazione geometrica, in tre direzioni, della nostra coscienza. Tre direzioni che corrispondono anche alle tre componenti convenzionalmente definite: spirito, anima e mente.
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Io credo che mano a mano che si procede nella via della consapevolezza ci si debba rendere conto di come gli scontri e le divisioni ideologiche e/o religiose siano in realtà semplici "linguaggi" diversi con cui descrivere la stessa cosa. E' emozionante leggere e sentire di cattolici, atei, gnostici, comunisti ecc.. che ognuno col proprio linguaggio, ognuno con il proprio percorso giungono alla fine alle stesse conclusioni. Il mondo oramai non è più diviso in destra vs sinistra, religiosi vs atei, juventini vs interisti, ma tra persone che sono interessate a trovare un senso alla loro esistenza e persone che si accontentano di vivere le loro piccole vite preoccupandosi soltanto di bisogni materiali immediati confondendoli con la felicità.
Penso che sarebbe bello trovare qualcuno che riesca a mettere insieme tutte queste persone di buona volontà.
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