Le profezie della fantascienza

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5 Anni 3 Settimane fa #29546 da CharlieMike
Apro questa discussione per parlare di cosa la fantascienza presente e passata aveva previsto e cosa si è verificato o sta per verificarsi.
Vorrei focalizzare la discussione su un ambito non-tecnologico, che sarebbe piuttosto scontato, ma su un ambito sociale.

Mi spiego meglio.
Evidenziare che già negli anni sessanta in Star Trek erano presenti tablet e comunicatori satellitari è si interessante ma scontato.
Scontato perche? Perchè la tecnologia va avanti, e sicuramente qualcuno di larghe vedute aveva ipotizzato delle tecnologie non realizzabili in quel perioso ma fattibili in futuro.

Invece mi vorrei focalizzare su, ad esempio, "1984" di George Orwell.
Per chi non lo conoscesse potete trovare qui il link al film.



George Orwell aveva ipotizzato già nel 1948 una società interamente sotto il controllo del potere politico.
I media erano manipolati e adattati al momento e chi era un eroe ieri poteva diventare un nemico della società oggi.
Nella guerra in corso i perdenti erano sempre gli altri.
Venivano manipolati perfino i libri e i giornali nelle edizioni passate per andare d'accordo con il pensiero politico vigentre.
Il protagonista stesso per lavoro doveva cancellare o modificare tutte le notizie dei giornali che si riferivano a personaggi diventati scomodi.
La libertà di pensiero era vietata e chi si opponeva finiva con l'essere incarcerato e condizionato.
I genitori potevano essere denunciati dai loro stessi figli solo per una frase scappata per sbaglio, e i monitor Tv piazzati in tutte le abitazioni funzionavano a doppio senso e non potevano essere spenti.

Io ho notato un certo parallelismo con la nostra società, anche se per adesso (per fortuna), ne siamo ancora lontani.
- I media sono controllati dal potere.
- Ci stiamo piazzando in casa (volontariamente) oggetti tecnologici di ogni sorta collegati alla Rete, che sanno tutto di noi. Perfino (è vero) quando andiamo in bagno.
- Dobbiamo assuefarci ad un pensiero mainstream, e chi non lo fa è bollato con l'etichetta di complottista nella migliore delle ipotesi.
Non ultimo, ma questo in 1984 non c'è, i vaccini stanno manipolando i cervelli delle nostre generazioni future assuefacendoli fin dalla nascita e inebetizzandoli, e quindi più facilmente controllabili.

Film come "Matrix" o "Terminator", dove sono le macchine e i computer che prendono il sopravvento sull'umanità non li vedo molto plausibili.
Come diceva Isaac Asimov, le macchine sono un prodotto dell'uomo, e come tali sono progettate per non danneggiarlo.
Non a caso nei suoi robot la Prima Legge della Robotica, inviolabile, è proprio quella di non nuocere all'essere umano.
Questi film sono un modo, secondo me, di spostare il problema.
Non è più una casta di uomini a dominare ma le macchine.
Gli uomini sono i buoni. Non ci rivolteremo mai contro noi stessi.

Al contrario in film come "The Running Man" o "Rollerball" si evidenzia come in una società ormai degradata dal benessere si cerca di evadere mediante la violenza, sfruttata in maniera subdola e meschina dai mass media, controllati da uomini, per realizzare ascolti in TV.

Vi chiedo di portare esempi da film e anche da libri dove in un futuro (purtroppo) non lontano l'umanità è soggiogata da una casta di uomini senza scrupoli e dove i media sono uno strumento per il controllo dell'umanità.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 3 Settimane fa #29741 da CharlieMike
Un romanzo che narra di una società sotto controllo è Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, del 1953 (edito in Italia anche con il titolo Gli anni della fenice).

Ambientato in un imprecisato futuro posteriore al 1960, vi si descrive una società distopica in cui leggere o possedere libri è considerato un reato, per contrastare il quale è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume.

Nel 1966 il libro è stato trasposto in un omonimo film per la regia di Francois Truffaut e una seconda trasposizione cinematografica è apparsa nel 2018.


fonte: Wikipedia


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 3 Settimane fa #29754 da Marzo
Risposta da Marzo al topic Le profezie della fantascienza
Secondo me adesso siamo allo stadio prossimo al "mondo nuovo" e "ritorno al mondo nuovo" di Huxley.

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5 Anni 2 Settimane fa #29769 da CharlieMike

Marzo ha scritto: Secondo me adesso siamo allo stadio prossimo al "mondo nuovo" e "ritorno al mondo nuovo" di Huxley.


Concordo.
Ammetto di non avere letto il libro. Ho letto solo quello che c'è scritto su Wikipedia.
Oggi non abbiamo la suddivisione così rigida in caste, ne una predisposizione a livello prenatale.
Ma di certo abbiamo una sorta di condizionamento mentale "gentilmente" fornitoci dai media.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 2 Settimane fa - 5 Anni 2 Settimane fa #29779 da ghisa
Risposta da ghisa al topic Le profezie della fantascienza
Secondo me oramai siamo ben oltre qualsiasi "previsione" distopica
E' la "Societa' dello Spettacolo" di Debord ( che consiglio ) vista con gli occhi di Orwell, insomma il peggio incubo possibile.

Oggi non serve la STASI o le spie nei bar, o nei condomini, la repressione ( psicologica e fisica ), non servono i pedinamenti, non serve rovistare nella spazzatura fuori casa per trovare qualche bolletta con l'indirizzo di casa..
Oggi abbiamo dato tutto questo volontariamente grazie a quell'oggetto che tutti teniamo in tasca.
Quanti noi hanno whatsapp ( io no )
Quanti di noi hanno facebook, telegram, instagram etc etc ( io manco mezzo )
Anche l'app piu' insignificante vuole sapere a chi scrivi, vuole vedere le tue foto (!), la tua rubrica i tuoi contatti
E abbiamo accettato senza battere ciglio
Abbiamo dato il culo volontariamente scambiandolo per "progresso" o "modernita'"
Ultima Modifica 5 Anni 2 Settimane fa da ghisa.

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4 Anni 9 Mesi fa #32265 da CharlieMike
La fuga di Logan (film del 1976) tratto da un romanzo di fantascienza distopica del 1967 scritto a quattro mani da William Francis Nolan e George Clayton Johnson.
www.luogocomune.net/forum/cinema/22-film...ente?start=150#32262
Premetto che non ho letto il libro per cui mi baso solo sul film.
Questa non vuole essere una recensione, ma solo il mio punto di vista.

La società qui rappresentata vive in un ambiente apparentemente idilliaco.
La città è confinata all'interno di una enorme cupola a seguito di un disastro ecologico mondiale dove, evidentemente, dalla tipologia degli abiti, il clima è tenuto rigorosamente sotto controllo.
Non sembrano esserci persone che lavorano, a parte i sorveglianti, e tutto è controllato da un non ben definito computer.
Ma c'è anche il rovescio della medaglia.
Dovendo vivere in un ambiente confinato la popolazione è tenuta rigorosamente sotto controllo dal sistema computerizzato.
Le nascite sono programmate e artificiali, e intervengono solo dopo l'eliminazione di un corrispondente numero di persone al raggiungimento dei 30 anni di età, eliminazione effettuata attraverso il "carousel", una sorta di disintegrazione atomica spacciata fraudolentemente come "rigenerazione" o "rinnovamento", ovvero le persone dovrebbero ritornare a una seconda vita.
Gli eventuali "disertori", così sono chiamati nel film, che hanno intuito la verità sono sistematicamente "terminati", ovvero uccisi, dai sorveglianti.
Attenzione: Spoiler!


E' evidente in questo film un controllo sistematico della popolazione per tenere all'oscuro le persone da una verità scomoda.
Per quanto non si possa dire che il controllo sulle persone abbia un fine speculativo, in quanto effettuato da un computer programmato con l'intento di proteggere la popolazione, tuttavia il mezzo informatico, inizialmente concepito per mantenere un alto livello qualitativo di vita, si è trasformato in un sistema di repressione del libero arbitrio della popolazione completamente assuefatta e assoggettata, e ignara del suo vero scopo.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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