viaggio dall'interno

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5 Anni 11 Mesi fa - 3 Anni 2 Settimane fa #24646 da Rosh
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MESOPOTAMIA...moderna ?
Baghdad gennaio 2019

...polvere. Un sottile velo di polvere copre incerto tutto quello che appartiene al passato partendo dal presente. In mancanza di pulizia l'occhio può dare mille interpretazioni di quello che vede. E la polvere è diventata un'ottima professionista, ha il tempo dalla sua parte. Da quella polvere sono emersi tesori che ancora oggi facciamo fatica a comprendere a pieno il suo significato partendo dalla scrittura passando per gli artefatti e le nozioni scientifiche finendo all'architettura.
Testimonianza di una civiltà tanto vicina a noi nel semplice svolgersi della vita quotidiana di un uomo ma tanto lontana per l'espressione dei suoi concetti astratti, che permane nel suo mistero fiero ed imponente. Di fronte a queste testimonianze l'uomo occidentale dovrebbe riflettere di quanto ci ha preceduto questa civiltà. L'architettura rimasta testimonia di una visione imponenete e grandiosa anche dopo aver tolto metri di polvere.
É tanta la polvere nel caotico traffico di Baghdad. Con quasi otto milioni di abitanti ed un traffico di 2,5 milioni di automobili che si muovono senza regole. Sì, senza regole perchè l'elettricità giornaliera prodotta non copre il fabbisogno del paese e quindi i semafori non funzionano e quando lo fanno non vengono rispettati. La produzione giornaliera di elettricità non copre la domanda, a fronte dei 20 GW richiesti se ne producono 12, per il resto ognuno si arrangi come può con generatori a gasolio singoli o in comune facendo lievitare il prezzo del kw decine di volte. Che paradosso per una civiltà che conosceva l'elettricità con la pila di Baghdad.
É un paradosso quasi un ossimoro. Ma oggi, qui di paradossi, ce n'è tanti. Partendo proprio dal mancato funzionamento dei semafori a causa della mancanza dell'elettricità passando dalla pubblica amministrazione dove il tutto funziona con la “vecchia” carta e penna finendo in innumerevoli uffici dove tra preghiere, televisione e rinfreschi portati a turno dai dipendenti, di tempo per lavorare ne resta veramente poco, se poi aggiungiamo che anche le richieste più semplici come la carta d'identità o un estratto catastrale diventa un problema insormontabile dato che I bombardamenti occidentali hanno distrutti gli uffici di pubblica amministrazione e se la sfortuna assiste si ha molta difficoltà a provare una validità legale o la propietà di un bene. Favorendo naturalmente certi “untuosi” passaggi. E qui si tocca il maggiore problema che frena lo sviluppo del paese: la corruzione nei posti politici più alti. Sono ben 18 anni che non si investe in infrastrutture tra embarghi e discordanze politiche, e si vede ! Ben 38 mld di dollari “bruciati” per lo sviluppo energetico. Bruciati da un governo sciita che mai ha avuto esperienze di governo di un paese, rifiutando nella loro visione della religione la ricerca del potere come un modo di governare. Paradossalmente una volta saliti al potere, la prima volta in 700 anni, si sono fatti coinvolgere senza ripensamenti alcuni. Pensate che quando questo governo si stava formando a Londra nel 2003 supportato da forze occidentali in visione della caduta di Saddam Hussein, non aveva neanche I soldi per pagarsi il caffè, oggi hanno ville disseminate in vari paesi arabi e mediterranei. Eppure questa civiltà ha dato al mondo il primo codice giuridico uguale per tutti.Il codice di Hammurabi. Inciso su pietra e veniva rispettato...forse si dovrebbe mettere delle copie disseminate negli uffici statali. Anche questo è un paradosso.
Baghdad nel gennaio 2019 dove la polvere “aiutata” da altre forze vogliono coprire il più possibile fino a dimenticare ma è una dura battaglia. Sì perchè questo popolo ha radici culturali profonde anche se sembrano dimessi nel subire tante questioni illogiche nella loro vita quotidiana, ma poi si appassionano a questioni politiche e/o religiose. Quest'ultime sempre piu' consci che il Dio vero queste cose non l'avrebbe permesse. E nel frattempo aspettano tirando l'acqua al proprio mulino. L'Iraq di oggi o meglio il 99% della popolazione non gli importa se sei sciita, sunnita o cristiano oppure non te ne importa niente. Ho visto a Baghdad diverse chiese cristiane circondate da alti blocchi di cemento armato a PROTEZIONE. Sì perchè I musulmani vogliono proteggere le chiese cristiane contro il DAESH, hanno capito molto bene chi c'è dietro ed hanno deciso da che parte stare. Ho visto un bellissimo murales dove un musulmano ed un cristiano si davano la mano. Nessuno l'ha imbrattato è lì senza uno sfregio. In giro per le strade o nei negozi capendo che ero straniero nessuno mi ha trattato da turista spennapolli, mai mi hanno chiesto di più anzi un tassista mi ha fatto metà prezzo. Ad un check-point andando verso Babilonia dove la nostra macchina è stata controllata, il poliziotto appena ha visto il passaporto EU ha fatto un sorriso di compiacenza mentre l'autista gli spiegava la situazione. Si vedeva chiaramente che era contento di aver visto un turista e lo stesso atteggiamento di piacere e curiosità si è manifestato all'entrata del sito archeologico controllata da un check-point dove tutti devono mostrare I documenti. La guida simpatica e preparata non ha voluto nemmeno I soldi! Questi comportamenti denotano una cultura che sa quanto sia importante lo straniero che visita il loro paese e di quanto sia importante che si porti via I ricordi più belli legati ai posti ma sopratutto alle persone. Sono pur sempre ottimi commercianti e loro sanno che anche le impressioni si vendono.
I check-point sono presenti su tutto il territorio del paese, a Baghdad sono tantissimi e rallentano il traffico facendo da imbuto. La notte al passaggio si deve spegnere le luci della macchina ed accendere la luce dell'abitacolo per vedere le facce all'interno dell'automobile. Ho viaggiato tanto nel traffico della città e ho visto solo una volta ad un check-point un uomo in ginocchio con le mani dietro la testa circondato da poliziotti super armati, con loro non si scherza. Sono lì per il DAESH, nell'opinione pubblica non esiste un'opposizione moderata oppure al-Kaida o al-Nusra, è solo DAESH e va estirpato alla radice, lo odiano a tal punto che se una vecchina di quelle coperte tutte di nero si trovasse davanti un terrorista gli caverebbe gli occhi anche al costo della vita. Sanno bene quanto questa situazione li danneggi di fronte a tutto il mondo. L'orgoglio guerriero deve solo rispolverarsi a lucido e I risultati si vedono. Gli alberghi di lusso quei pochi rimasti, I centri commerciali e gli edifici pubblici hanno tutti la perquisizione obbligatoria in più negli edifici pubblici devi consegnare cellulare, sigarette ed accendino, sempre.
Baghdad nel 2019 è una città che deve solo rinascere, non le resta altro, insieme alla grand parte del suo territorio. Dobbiamo escludere la parte curda di Erbil e Sulamanyia che gode di una situazione tanto tranquilla da ospitare tutte le ambasciate mondiali. A Baghdad si trovano I consolati. Ma questa rinascita è boicottata, sabotata da forze interne ed esterne consce che un Iraq forte potrebbe mettere in ombra altri paesi del mondo medio orientale che non intendono perdere il loro status quo. A nord l'Iran sciita che paradossalmente invece di sostenere un egual governo in Iraq (sciita) lo teme perchè in condizioni favorevoli potrebbe creare un altro Saddam Hussein. L'Arabia Saudita a direzione sunnita non promouve sicuramente lo sviluppo del paese. Gli americani hanno I loro interessi economici per restare lì. E Israele ha un forte avversario in meno. Ci sono troppi interessi per far sì che questo paese nonostante la sua ricchezza, gli viene sistematicamente negato uno sviluppo moderno della vita. A pagarne il prezzo è sempre la popolazione. Eppure guardando in televisione documentari di una Baghdad degli anni '60 fai fatica a distinguere differenze con una città europea. Le università parevano college inglesi. I double-decks, autobus a due piani, scarrozzavano per la città, ad ogni angolo un vigile a regolare il traffico...altri tempi se paragonati a quelli di oggi.
Manca sopratutto la voglia di cambiare politica, si fa fatica ad eleggere premier e ministri lasciando vacanti ministeri di vitale importanza ed una volta che un ministro viene eletto si scopre che ha legami con il DAESH. Manca l'esperienza del governare da parte degli sciiti e qualcuno se ne aprofitta. Vedete l'Iran sciita, 40 anni di embargo, inflazione alle stelle ma in ginocchio non si mette. Ha l'esperienza del governare di millenni del grande impero persiano e a quanto pare è un know-how importante.
La Mesopotomia per un europeo è sempre stata più vicina di quanto possa sembrare la distanza. La cultura europea ha lì le proprie radici. Tutti, fin da bambini, abbiamo sentito parlare delle favole e della ricchezza di Baghdad. Ho conosciuto persone che hanno fatto la fortuna in quei posti nel passato. Non dobbiamo permettere che la polvere nasconda la nostra storia. Non questa.
Ultima Modifica 3 Anni 2 Settimane fa da Rosh. Motivo: errore tecnico/grammaticale

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