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VOX ITALIA
la apro anche per promemoria personale e per informazione per chi, come me, per un momento ha creduto in fusaro, nelle sue dotte dissertazioni in italiano forbito e nei suoi rimandi gramsciani..
www.voxitalia.net/
Nascono i primi circoli... sono andato a vedere i referenti toscani, ovvero i dirigenti della sezione fiorentina:
www.nove.firenze.it/vox-italia-sbarca-a-firenze.htm
vediamo chi sono queste persone "ne di destra ne di sinistra con valori di destra e idee di sinistra"
it-it.facebook.com/mbraccini Estremista di destra del Fronte Nazionale
it-it.facebook.com/andrea.brizzi.5 Estremista di destra del Fronte Nazionale, e militante di questa simpatica associazione di nostalgici www.facebook.com/CircoloSoliferrum/
elezionitrasparenti.comune.fi.it/node/157 Estremista di destra di Casapound
ed è l'unico territorio che sono andato a controllare.
A livello nazionale aggiungiamo l'ex Casapound Marco Mori tra i fondatori.
Qualcuno può aggiungere qualcosa su Francesco Toscano, se c'è qualcosa di particolare?
continua..
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Si può discutere sulle utilità, ma sui valori penso proprio non ci sia storia.
Comunque di movimenti in Italia ce ne sono fin troppi, in Italia siamo tutti allenatori di calcio. E tutti politici.
:down:
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livorno
www.frontenazionale.org/index.php?option...ry&layout=blog&id=48
luciano malara fronte nazionale
siena
andrea piazzesi coautore del "saggio storico "Fascismo. Stato sociale o dittatura?" scritto dalla pronipote di Benito Mussolini, Martina, insieme a Andrea Piazzesi" ...
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivi...egioneFirenze16.html
grosseto
umberto casalini fronte nazionale
www.lanazione.it/grosseto/politica/spacc...aggioranza-1.4263042
genova
twitter.com/alternativage
nicola damiani casapound
lanciano
Rodolfo Palermo reiki master (forse ancora piu agghiacciante che essere del fronte nazionale)
www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_rodolfo-palermo.php
continua..
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
E' uno dei pochi "partiti"( o l'unico?) apertamente contro il liberismo, contro il capitalismo, contro la finanza, contro praticamente il sistema economico attualmente diffuso in tutte le sue sottoforme, no euro, no nato etc. Pertanto...
...pertanto è ovvio che fosse pieno di gente di estrema destra e di estrema sinistra: gli unici con queste istanze contro il neoliberismo. Non nego che ho notato che c'é una maggiore presenza a destra, ma questo per la ragione, semplice, che l'elettore di sinistra medio quando vota pd o vede le sardine pensa di votare a sinistra. Oppure pensa che leu, renzi, bertinotti o il resto sia a sinistra.
I neofascisti, non lo si può negare, hanno le idee più chiare e sono intellettualmente più onesti e mettono berlusconi, salvini, renzi, zingaretti, conte e persino la meloni sullo stesso identico piano. Il che visto da un punto di vista realmente alternativo, è vero. Questo a sinistra lo fanno in pochi, purtroppo.
In realtà poi, la componente più ampia mi sono sembrati ex grillini scioccati dal patto con il pd, ma è un impressione personale. Che poi i coordinatori siano di destra in maggioranza, forse e se è vero, è anche perché mi sono sembrati più organizzati e abituati a un lavoro sul territorio, volantinaggio, vita politica. Quando hanno chiesto, in 3 città diverse lo ripeto, chi volesse incarichi etc, tra gli ex grillini e a sinistra quasi nessuno ha alzato la mano o si è proposto.
Aggiungo anche che notando questo, hanno insistito in modo che sulle tre cariche che vogliono mettere a livello provinciale, regionale, ed eventualmente comunale, ci sia almeno qualcuno con un passato di destra e qualcunaltro con una "storia politica differente". C'è però in effetti il rischio che alla lunga sembri un ricettacolo per ex estrema destra che voglia riciclarsi, e alcuni componenti con un passato che sembra eccessivo dovrebberlo isolarli forse, ma è più una questione di marketing.
Sono comunque un movimento a uno stato ancora embrionale, e le idee sono tutte alte e poco realizzabili. Ma dato che attualmente è Salvini il male per l'antifascista medio...non ho mai sentito così tante critiche verso salvini li a vox, trattato al pari di Monti, di Berlusconi o di Gentiloni. Gli sciagurati che votano pd o chi ne chiede l'impiccagione nelle piazze con i pesci, non hanno idea di come a estrema destra o a estrema sinistra concordino su certe faccende..
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
I neofascisti, non lo si può negare, hanno le idee più chiare e sono intellettualmente più onesti e mettono berlusconi, salvini, renzi, zingaretti, conte e persino la meloni sullo stesso identico piano. Il che visto da un punto di vista realmente alternativo, è vero. Questo a sinistra lo fanno in pochi, purtroppo.
Certo che è vero. Ma è anche conseguenza della globalizzazione.
Io mi ricordo che prima del primo Governo 5S (quello con la lega di salvini) di maio fece il giro in inghilterra e negli usa per "non si sa bene cosa".
Noi, almeno, molti di noi, riconoscono l'esistenza di almeno un "deep state", ma forse i "deep state" son più di uno, che sono in grado di controllare praticamente tutta la Politica Mondiale.
Cosa pensiamo che possa fare una persona, seppur eletta, seppur con moltissimi voti, che si metta a capo di un Paese piuttosto insignificante e servile come l'Italia quando anche Paesi ben più potenti e accreditati come la Francia (che ha un seggio permanente all'ONU) devono rigare diritti altrimenti son guai? Ricordiamo che il "deep state" ha pure organizzato gli attentati in Francia (Bataclan e Nizza) è gente che non scherza, che prima te lo dice cosa devi fare, poi se non lo fai o sei a casa o sei orizzontale sotto tre metri di terra.
Quando noi accusiamo TUTTI i Partiti di non fare l'interesse Nazionale probabilmente abbiamo quasi sempre ragione. Certo, c'è modo e modo di non fare l'interesse Nazionale, ma ci siamo mai messi dall'altra parte per vedere COSA comporterebbero scelte differenti? Ecco, io vorrei che riflettessimo un po' su questo.
Sono comunque un movimento a uno stato ancora embrionale, e le idee sono tutte alte e poco realizzabili.
Penso che quello che dici sia vero.
Ma dato che attualmente è Salvini il male per l'antifascista medio...
Beh, salvini se le va proprio a cercare, se usasse un po' più di umiltà e se i suoi fossero un po' più preparati quando scrivono certe Leggi, forse sarebbe più opportuno. Ti sei letto quanti strafalcioni sono presenti nei due Decreti sicurezza, per esempio? E non parlo di strafalcioni grammaticali, parlo proprio di strafalcioni GIURIDICI, li ho visti per lavoro, applicare sta roba è un casino e ti assicuro che non lo dico affatto per ideologia (esempio in un punto si dice che le patenti di guida, per certi casi di infrazione, debbano essere ritirate anche alle persone giuridiche; hai mai visto una persona giuridica che possieda la patente di guida, tu?)
non ho mai sentito così tante critiche verso salvini li a vox, trattato al pari di Monti, di Berlusconi o di Gentiloni. Gli sciagurati che votano pd o chi ne chiede l'impiccagione nelle piazze con i pesci, non hanno idea di come a estrema destra o a estrema sinistra concordino su certe faccende..
Un vecchio, ma attuale, detto, sostiene che "gli estremi si tocchino".
Un po' come quando parlo di israele (sionismo) e nazifascismo e dico che "poli uguali si respingono".
Ciò non toglie che, allo stato attuale, la richiesta di presenza di "più Stato" (che potrebbe significare benissimo anche "più Stato Europeo", sento dirlo da troppo pochi sta cosa) o maggiori interventi Sociali o maggiore presenza di Forze Sindacali non siano cose necessarie, buone e giuste. Ma devono anche essere Vere, lo Stato per lo Stato non ha alcun significato, potremmo anche scriverlo minuscolo come scrivere minuscolo bandiera, gli Stati assumono importanza se traspongono il volere Vero (Bene) della Popolazione nelle stesse Leggi e negli stessi Atti che lo stesso Stato mette in campo nel proprio territorio. Altrimenti diventa una barbarie (che poi, anche qui, se il Popolo non è conscio del proprio Bene rischia di dirigersi verso scelte fortemente autolesioniste).
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Le radici di questa situazione vanno rintracciate fondamentalmente nel rapporto tra Marx ed Engels, sia dal punto di vista personale che intellettuale.
Lo so, è una semplificazione, ma in fondo la storia dello spirito non è poi tanto diversa da un albero genealogico.
Quindi il rapporto Marx-Engels sarebbe il tronco di un albero con tutta una serie di ramificazioni.
Saltando a piè pari la storia fino al crollo del muro di Berlino, allora si può dire che la svolta è avvenuta con il crollo del comunismo.
Da allora in poi c'è stata questa convergenza tra l'estrema destra e l'estrema sinistra.
Comunque sia "da destra" ci sono sempre state strategie che andavano dalla vera e propria infiltrazione, alla metapolitica, passando per strategie come l'entrismo (Thiriart), e finendo con un risultato come può essere il così detto rossobrunismo.
In realtà convergenze strutturali c'erano già prima della prima repubblica.
-Durante la monarchia sabauda il dualismo destra/sinistra era una mera distinzione tra rami del parlamento. Destra e sinistra non avevano sostanzialmente differenze ideologiche.
-Prima del fascismo ci sono stati i fasci agrari che noi definiremmo di sinistra.
-Il partito socialista italiano ha vissuto varie scissioni. La scissione che interessa a noi riguarda quella a cui a partecipò Mussolini.
-Infine c'è stata la repubblica sociale.
Queto è il quadro generale.
Dopo il crollo del muro di Berlino non c'è più stato quell'orizzonte di riferimento che comunisti e fascisti avevano in comune, ma che osservavano da fronti contrapposti.
Sembrerebbe, che a destra ci fosse sempre stata una divisione tra atlantisti e euroasiatisti, ma con il crollo del comunismo da una parte è venuta meno la ragion d'essere dei primi e dall'altra c'è stata l'esaltazione dei secondi.
Gli atlantisti sono defluiti nei vari governi di centro-destra, gli euroasiatisti si sono mossi verso la metapolitica.
Cosa è successo a sinistra invece?
Il PC ha compiuto una svolta che lo avrebbe poi portato verso l'atlantismo e il ordoliberismo, mentre il resto della sinistra fondamentalmente lo abbiamo perso per strada.
Se permettete mi tengo sull'astratto, mantenendomi lontano dal personale.
Poiché mi sono accorto che leggendo della storia dei comunisti e dei fascisti un po' del loro veleno e del loro odio rimane addosso.
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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direi che tali partiti sono soltanto:Tonki ha scritto: E' uno dei pochi "partiti"( o l'unico?) apertamente contro il liberismo, contro il capitalismo, contro la finanza, contro praticamente il sistema economico attualmente diffuso in tutte le sue sottoforme, no euro, no nato etc. Pertanto...
Partito Comunista
Potere al Popolo
Partito Comunista dei Lavoratori
mentre Vox (per ora partito in embrione, ma palesemente a trazione web a livello di propaganda (fusaro/toscano/messora?) e a trazione neofascista sul territorio) è per un capitalismo soft "dal volto umano", nazionale, con tratti filo-cattolici che per me preludono ad un conservatorismo tradizionalista, figuriamoci quindi se intaccherebbero minimamente gli interessi del vaticano (cosa che è ben presente e chiaro nei programmi di almeno 2 dei 3 partiti che ho citato sopra).
per esperienza posso dire che quando c'è un assemblea di codesto tipo, la platea non è mai 'neutra', nel senso che c'è sempre una fetta che in realtà è corpo militante 'di parte' e in un certo senso 'reclutato' alla presenza, per ovvi motivi: puoi stare certo che alla presentazione/elezione dei responsabili da me citati (che puoi verificare sul sito di Vox alla sezione Circoli) se in sala c'erano 40 persone quasi metà erano militanti arrivati da tutta la provincia o regione perché in questo modo si indirizza il consenso e il voto verso la propria figura di riferimento.Non nego che ho notato che c'é una maggiore presenza a destra, ma questo per la ragione, semplice, che l'elettore di sinistra medio quando vota pd o vede le sardine pensa di votare a sinistra. Oppure pensa che leu, renzi, bertinotti o il resto sia a sinistra.
I neofascisti, non lo si può negare, hanno le idee più chiare e sono intellettualmente più onesti e mettono berlusconi, salvini, renzi, zingaretti, conte e persino la meloni sullo stesso identico piano. Il che visto da un punto di vista realmente alternativo, è vero. Questo a sinistra lo fanno in pochi, purtroppo.
nei casi, militanti (ex-militanti) del FN.
personalmente non credo che i neofascisti abbiano le idee più chiare, anche perché la galassia neofascista è ampia e conflittuale e poco meno frastagliata di quella comunista.
se intendi che hanno le idee più chiare su come si fa trasformismo o entrismo nei movimenti, tipo quello di fusaro, sono daccordo.
che siano intellettualmente onesti dal loro punto di vista penso si possa dire per i neofascisti che restano nei partiti neofascisti (tranne il fatto che essi stessi non capiscono che il neofascismo non può essere anticapitalista, perché del capitalismo ne è esso stesso una forma o un residuo), quelli che cercano il riciclaggio secondo me no.
direi che sono intellettualmente onesti i partiti comunisti e PaP, i quali si, mettono sullo stesso piano tutti i nomi che hai fatto.
infatti.Che poi i coordinatori siano di destra in maggioranza, forse e se è vero, è anche perché mi sono sembrati più organizzati e abituati a un lavoro sul territorio, volantinaggio, vita politica. Quando hanno chiesto, in 3 città diverse lo ripeto, chi volesse incarichi etc, tra gli ex grillini e a sinistra quasi nessuno ha alzato la mano o si è proposto.
Aggiungo anche che notando questo, hanno insistito in modo che sulle tre cariche che vogliono mettere a livello provinciale, regionale, ed eventualmente comunale, ci sia almeno qualcuno con un passato di destra e qualcunaltro con una "storia politica differente". C'è però in effetti il rischio che alla lunga sembri un ricettacolo per ex estrema destra che voglia riciclarsi, e alcuni componenti con un passato che sembra eccessivo dovrebberlo isolarli forse, ma è più una questione di marketing.
Ma dato che attualmente è Salvini il male per l'antifascista medio...non ho mai sentito così tante critiche verso salvini li a vox, trattato al pari di Monti, di Berlusconi o di Gentiloni. Gli sciagurati che votano pd o chi ne chiede l'impiccagione nelle piazze con i pesci, non hanno idea di come a estrema destra o a estrema sinistra concordino su certe faccende..
però secondo me non è una questione di marketing, a questo punto è una questione di direzione territoriale, punto focale per un partito, difficile poi da destrutturare.
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Tonki ha scritto: E' uno dei pochi "partiti"( o l'unico?) apertamente contro il liberismo, contro il capitalismo, contro la finanza, contro praticamente il sistema economico attualmente diffuso in tutte le sue sottoforme, no euro, no nato etc. Pertanto...
direi che tali partiti sono soltanto:
Partito Comunista
Potere al Popolo
Partito Comunista dei Lavoratori
Il partito Comunista dei Lavoratori è filosionista. Da questo punto di vista non so come possa assumere la dicitura "Comunista", visto che il sionismo è apertamente una cultura di vessazione sulle altre. Ma temo non sia l'unico dei partitini che strizza l'occhio al regime di tel aviv, purtroppo. Il Partito Comunista di Marco Rizzo invece, per esempio, è chiaramente antisionista.
Potere al Popolo è un connubio di:
Rete dei Comunisti (RdC)
Movimento RadicalSocialista (MRS)
Risorgimento Socialista (RS)
Democrazia Atea (DA)
Partito del Sud–Meridionalisti Progressisti (PdS–MP)
Partito della Rifondazione Comunista (PRC)
Sinistra Anticapitalista (SAC)
Partito Comunista Italiano (PCI)
Quindi contiamo almeno una decina di partitini microscopici che non riescono a mettersi d'accordo neppure di fronte alle difficoltà enormi del momento Storico che stiamo attraversando.
Aggiungiamoci poi che potrebbero sempre ricomparire le liste Tsipras e Sinistra Critica...
Una volta il comico Corrado Guzzanti, impersonando Bertinotti, disse: - Compagni, io non dico "Proletari di tutto il Mondo Unitevi", ma dico "Separatevi e disperdetevi"; quando tra una cinquantina d'anni qualcuno ci chiamerà potremo sbucare fuori e dire: - Oh! Qualcuno ci ha cercato?
che siano intellettualmente onesti dal loro punto di vista penso si possa dire per i neofascisti che restano nei partiti neofascisti (tranne il fatto che essi stessi non capiscono che il neofascismo non può essere anticapitalista, perché del capitalismo ne è esso stesso una forma o un residuo),
Questa è una grande verità.
Le masse borghesi, infatti, in caso di crisi si spostano sempre a destra, perché hanno paura di perdere i propri privilegi.
quelli che cercano il riciclaggio secondo me no.
direi che sono intellettualmente onesti i partiti comunisti e PaP, i quali si, mettono sullo stesso piano tutti i nomi che hai fatto.
Anche qui mi trovi perfettamente d'accordo, anche se le divergenze interne che portano a questo sbriciolamento eccessivo potrebbero avere origini più che fondate.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
1) Non compare mai l’obiettivo politico di uscita dalla Nato. Non viene nemmeno nominata. Non si parla da nessuna parte delle basi militari Nato e statunitensi presenti nel territorio italiano.
2) Il “nemico” viene più volte indicato nelle Elite finanziarie europee e internazionali neoliberiste. Non si nomina né si critica mai il sistema capitalistico in quanto tale, non si attaccano le classi dominanti italiane e il grande capitale made in Italy, non si parla mai di imperialismo italiano, non si parla mai di internazionalismo. In sintesi si attaccano SOLO i grandi interessi stranieri, quindi il grande capitale finanziario straniero: per quanto riguarda l’Italia si attaccano solo le forze politiche italiane subalterne a questi potentati stranieri, quelle filoeuropeiste per intenderci. Se ne deduce che esiste un imperialismo buono: quello italiano, una classe capitalistica buona: quella italiana.
3) In quest’ottica si capisce molto perché si esaltano lo stato nazionale e gli interessi nazionali, sostenendo la palese falsità che il moderno imperialismo sia sovranazionale e tenda alla distruzione/rimozione degli stati nazione. Non è vero: il capitalismo userà sempre lo stato nazione in quanto strumento di dominio di classe e di lotta fra capitalismi. È lo stato nazione che conduce la lotta economica e militare fra i vari imperialismi.
4) La ricetta economico sociale per l’Italia è puerile, semplicistica e soprattutto erronea. La sovranità monetaria non comporta la scomparsa della disoccupazione e un fiorente stato sociale; non cancella le dinamiche capitalistiche, le sue ricorrenti crisi.
In conclusione l’infelice slogan "valori di destra e idee di sinistra” nasconde un movimento di destra, sciovinista, filocapitalista, con una spruzzata di fesserie sinistresi per infinocchiare le masse (tipico del rossobrunismo).
Indicativo comunque il fatto che hanno censurato il nome di Marx: lo hanno citato per poi nasconderne il nome. Troppo ingombrante per questo manipolo di ciarlatani.
P.S. Il rossobrunismo non c’entra una mazza con Marx e Engels, né con la caduta del muro di Berlino. Il mostruoso ibrido fra sciovinismo, destra politica e idee comuniste nasce DOPO la rivoluzione d'ottobre, all’interno delle varie strategie controrivoluzionarie del capitale mondiale, terrorizzato dalla vittoria dei bolscevichi e dalla espropriazione senza indennizzo di tutte le banche e dei mezzi di produzione. Più precisamente nasce in Germania nel primo dopoguerra unendo nazionalisti/sciovinisti con un gruppetto di fuoriusciti dal partito comunista tedesco (KPD). Questa “corrente” (nazional-bolscevismo) fu aspramente criticata dal movimento comunista di allora e dallo stesso Lenin. Parlando fuori dai denti è evidente come la destra nazionalsocialista in Germania e fascista in Italia abbia “ricoperto” il proprio programma con fraseologie sociali ammiccanti al socialismo proprio per arrivare al controllo delle grandi masse popolari. Correnti analoghe riapparvero negli anni 60/70 (i nazi-maoisti). Il termine “dispregiativo” rossobruno nasce in Russia dopo la caduta dell’Unione Sovietica e da allora è stato usato con significati non sempre sovrapponibili.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
La faccio partendo da questa osservazione:
Questa è una grande verità.
Le masse borghesi, infatti, in caso di crisi si spostano sempre a destra, perché hanno paura di perdere i propri privilegi.
Tutti questi neofascisti è gente che tranquillamente, per l'ordine delle idee e della loro concezione di stato e/o economia, poteva militare in potere al popolo. Mi sono sembrati - e si sono presentati - come operai, impiegati, gente comune.
Non sono in alcun modo "masse borghesi", le quali nel nostro contesto storico votano semmai partiti liberali di destra come il pd o forza italia: se negli anni 20 il manganello ai lavotori scioperanti nei campi era in mano ai fascisti, adesso è nella (falsa) sinistra che con Renzi fa il jobs act.
Ma alcuni di questi neofasci non sono neppure bassa borghesia, siamo nell'ordine del proletariato, se si vuole usare questo tipo di descrizioni. L'attrazione verso destra è data dal fatto che ha sinistra si è identificato il nemico. Non si ricade nell'estrema sinistra a causa - attualmente - del silenzio e dell'assenzo al fenomeno immigratorio, il quale ricade come è noto principalmente su quella che era una volta la classe proletaria e non sul borghese berlusconiano o il fiorentino renziano con la casa in affitto da 3k al mese in centro o al doppio su airbnb e che vive a fiesole.
che siano intellettualmente onesti dal loro punto di vista penso si possa dire per i neofascisti che restano nei partiti neofascisti (tranne il fatto che essi stessi non capiscono che il neofascismo non può essere anticapitalista, perché del capitalismo ne è esso stesso una forma o un residuo),
Il fatto che siano a vox, salvo chi voglia in malafede riciclarsi e trasformisti vari, è per trovare posizioni più mediane, più concilianti in vista del medesimo obbiettivo. O, come hanno detto loro, superare movimenti anacronistici e divisioni che vanno bene per il potere unico e riuscire a riunire posizioni comuni contro quello che poi è il nemico di tutti, al di la dei dettagli.
Non so dove andranno né se sapranno conciliarsi, ma è sicuramente un atteggiamento intelligente e coerente, nel senso che salvo i plagiati o i fanatici, assumo che qualcuno finisca in fn o in potere al popolo per il fatto che presenta delle idee e delle opinioni e obbiettivi che prescindono dal partito. Nel senso che il partito è il mezzo.
Insomma ancora una volta si rischia di scambiare il fascismo anni 20 che andava a picchiare gli scioperanti e voleva l'impero coloniale, con i neofasci di ora, che sono sostanzialmente un'altra cosa, se non alcuni addirittura gli eredi di quelli che una volta furono le vittime dello squadrismo agrario. C'è chi subisce e chi evidentemente reagisce con queste forme o con altre ancora. Ma non sono tra i prevaricatori attualmente, ma tra i prevaricati.
Gente che forse persino ignorano questi aspetti reali del fascismo passato che è da loro, mi pare, perlopiù idealizzato e teorizzato, se non anche frainteso.
E' l'errore di usare lo stesso termine per cose che in realtà, almeno a me, sembrano proprio diverse. L'errore per alcuni è proprio pensare che ciò che li unisce è il fascismo, quando è solo un termine che per sbaglio li ha fatti gravitare insieme, poteva essere davvero altro. Come lo è vox ad esempio.
Diciamo però che la premessa è abbandonare il passato vago di neofascista: se uno rimane fascista a vox o partiti equivalenti deve essere allontanato, o almeno io lo allontanerei.
Ma quel che voglio dire è che probabilmente, salvo fanatici ed esaltati, se si chiedesse in cosa si ritengono "fascisti", salvo la questione immigratoria ( che come la si pensi è frutto del globalismo e del capitalismo ) e la paranoia sui diritti del mondo arcobaleno, interrogandoli si potrebbe pensare di parlare con vecchi militanti di sinistra.
E' quel genere di ambiguità su cui gioca anche Fusaro.
Saltando a piè pari la storia fino al crollo del muro di Berlino, allora si può dire che la svolta è avvenuta con il crollo del comunismo.
Da allora in poi c'è stata questa convergenza tra l'estrema destra e l'estrema sinistra.
Esatto. Ma sono estreme destre e estreme sinistre diverse da quelle degli anni 60/70. Anche perché il mondo è cambiato. Per tanti aspetti sono intercambiabili. Perlomeno agli occhi di un profano come me.
In quest’ottica si capisce molto perché si esaltano lo stato nazionale e gli interessi nazionali, sostenendo la palese falsità che il moderno imperialismo sia sovranazionale e tenda alla distruzione/rimozione degli stati nazione. Non è vero: il capitalismo userà sempre lo stato nazione in quanto strumento di dominio di classe e di lotta fra capitalismi. È lo stato nazione che conduce la lotta economica e militare fra i vari imperialismi.
Si è vero, il capitalismo di stato è pur sempre un capitalismo ed è pertanto sbagliato. Ma finché non c'é un "internazionale", è una premessa per riunire la gente. Lo fa molto bene salvini parlando di aziende italiane e italiani prima degli altri; il che comunque è naturale, nel senso che se proprio deve esserci un capitalismo e una società, che sia di stato e orientato al benessere della nazione e non dei signori della finanza, un po' come ha deciso il partito comunista cinese in cina sotto certi aspetti. E infatti Salvini inganna tanti che altrimenti finerebbero su altre posizioni, più estreme.
In teoria comunque, da quel che ho capito, la premessa del ritorno alla sovranità e di un capitalismo di stato, è premessa alla possibilità di poter scegliere strutture socioeconomiche alternative senza poi dover morire di fame il giorno dopo.
Si capisce comunque che allo stadio attuale delle cose è pura fantascienza.
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Non sono neppure un testimone dei fatti, ma sono uno che arriva a fatto compiuto, come colui che si limita ad osservare delle orme o un trottatoio in un bosco e dice: "E' evidente che qui è passato un animale"!
Dette queste volutamente vaghe precisazioni, proseguo con più calma e attenzione. Magari queste precisazioni diventeranno molto meno vaghe dopo ogni mio intervento.
Evidentemente ero stato troppo conciso all'inizio.
@Maxximo
Il termine più adatto è quello di chimera.Il mostruoso ibrido fra sciovinismo, destra politica e idee comuniste
Questo punto lo condivido in pieno. Come te provo un certo disprezzo verso queste ideologie. E avrei tanto da argomentare a giustificazione del mio sentimento.
Mi limito soltanto a portare in evidenza il trattamento che la narrazione della destra metapolitica ha riservato al Rojava siriano (propriamente detto "amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est").
Il Rojava sarebbe una confederazione del nord-est della Siria, fondata su una forma di democrazia che fa del municipio il suo cominciamento; una democrazia face-to-face, libertaria, laica, fondata su una forma particolare di femminismo; ma sopratutto una democrazia non più ostile al regime di Al sadr, poiché non più intenzionata ad ottenere l'indipendenza.
Ho potuto constatare questo: il racconto che la destra metapolitica fa del Rojava, può assumere versioni che vanno dalla riduzione al ridicolo, fino al Rojava come un "nuovo Israele".
Questo per dire quanto possano essere meschini i teorici del sovranismo.
E' anche un esempio che mette in evidenza quale sia il loro cominciamento: ossia lo stato.
Infatti, la logica vuole che un sovranista stia dalla parte dell'autodeterminazione di un popolo. I Kurdi sono un popolo. Perché mai allora il sovranista non sta dalla parte dei Kurdi Siriani?
Evidentemente per il sovranista lo stato viene prima della nazione.
Va chiarito questo punto, per determinare chiaramente le differenze delle varie ideologie.
Ho scritto infatti "Le radici di questa situazione" non del rossobrunismo. Mi riferivo al quadro generale, onnicomprensivo, della postmodernità, e non semplicemente ad un particolare.Il rossobrunismo non c’entra una mazza con Marx e Engels
Forse non c'è maniera più semplice per spiegare la questione se non considerando che i protagonisti di questa lunga storia sono lettori di libri.
Come tu hai notato
Detto in altri termini per dare vita a queste "chimere" bisogna mettere da parte tutti gli scritti di Marx (Dato eclatante, che mette in luce il bilancio tra le due controparti).Indicativo comunque il fatto che hanno censurato il nome di Marx: lo hanno citato per poi nasconderne il nome.
Per esperienza ti dico che per mettere d'accordo un marxista generico con me è necessario che da parte mia vengano accantonate le opere mature di Marx, sopratutto il Capitale.
In taluni gruppi marxisti troverai che nella classifica degli autori classici più letti, Marx occupa gli ultimi posti superato addirittura da Engels.
La tendenza è questa: Marx è Il Manifesto del '48.
Formulato in maniera diversa la tendenza generale dei marxisti è questo breve elenco:
- quella di mettere al primo posto il concetto di lotta di classe traendolo dal Manifesto, glissando allo stesso tempo sulla dicotomia capitale-lavoro che "infarcisce" il Capitale.
- Porre l'attenzione sul concetto ricardiano di valore-lavoro, circoscrivendo tra parentesi (come fosse un appestato) il momento della forma valore (come pure della forma merce e della forma denaro).
-Mistificare con un presunto "superamento" il rapporto tra la dialettica di Hegel e il metodo di Marx. (Non c'è alcun superamento: Marx utilizza la dialettica di Hegel tale e quale. Basti pensare che nei primi capitoli del Capitale, come pure nei Grundisse, si sente parecchio l'impostazione hegeliana).
- Il cominciamento è quello di partire dalla lotta di classe e non dalla merce.
(Nota a margine. Secondo me, evidenza che Marx ed Engels fecero metaforicamente a cazzotti durante la stesura del Manifesto, è il fatto che presero una licenza poetica, allo scopo di accontentare entrambi. Questa: "Uno spettro si aggira per l'Europa". Metafora che non ha alcun valore epistemologico!
Perché, evidentemente, almeno Marx intuiva che bisognasse partire non tanto dalla merce ma dalla "apparenza" per cui "La ricchezza delle società in cui domina il modo di produzione capitalistico si manifesta fenomenicamente come una «immane raccolta di merci» e la merce singola si presenta come sua forma elementare. Perciò la nostra indagine comincia con l'analisi della merce.")
Per dire che questi "nonnulla" aprono delle vere voragini politiche, filosofiche, ecc.
Per dire che che i rossobruni sono sì quelli che "perdono i pezzi" (G. G.), ma i marxisti lo sono altrettanto.
In Italia la "goccia che fece traboccare il vaso" fu l'attacco della NATO ai Balcani.nasce DOPO la rivoluzione d'ottobre
Per il resto valgono i punti che ho elencato in maniera sbrigativa e che spiegano in parte la convergenza tra estrema destra ed estrema sinistra.
Sostanzialmente hanno in comune il socialismo e di volta in volta una determinata classe sociale come soggetto della loro politica.
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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χιλικάδο
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Nel dopoguerra fino al crollo del comunismo l'Italia stava in "quarantena", per volontà degli americani. Ossia in una situazione fuori dall'ordinario.Ma quel che voglio dire è che probabilmente, salvo fanatici ed esaltati, se si chiedesse in cosa si ritengono "fascisti", salvo la questione immigratoria ( che come la si pensi è frutto del globalismo e del capitalismo ) e la paranoia sui diritti del mondo arcobaleno, interrogandoli si potrebbe pensare di parlare con vecchi militanti di sinistra.
E' quel genere di ambiguità su cui gioca anche Fusaro.
Gli alleati finanziavano progetti controrivoluzionari nei confronti dell'URSS. Parte della destra ne ha preso parte.
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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Detto questo, avendo visto la sua ultima intervista su Byoblu con Messora, mi chiedo come Scardovelli (citato appunto in quella intervista) non abbia nulla da dire - ma forse non se ne è ancora accorto- di chi siano i vari responsabili di sezione del partito con cui collabora.
E mi piacerebbe che anche Toscano dicesse qualcosa al riguardo.
Se per lui va bene così, amen..
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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