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invisibile ha scritto: @Calvero
Sai com'è, quando arriva un tizio che sostiene che dico cose senza senso ma senza portare uno straccio di argomentazione, trattasi di attacco ad personam e mi sembra il minimo farlo notare.
Quindi io non ho partecipato a nessuno screzio, è Floh che attacca in modo scorretto e io lo faccio notare.
Punto.
@Pyter
Io sto sereno, non mi altero di certo per simili cretinate.
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invisibile ha scritto: Perdonami Calvero, ma le mie punzecchiature in risposta sono il minimo sindacale, cose che anche tu fai quando ti fanno girare i coglioni, serenamente eh
Se poi chiedi di non rispondere a nulla che non sia IT per me va bene, anzi meglio non posso chiedere, a patto che si imponga a chi si comporta scorrettamente di cancellare la robaccia che scrive e che non ha attinenza con il topic.
Non vedo perché io dovrei accettare simili denigrazioni gratuite senza poter replicare.
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Floh ha scritto: Complimenti per la coerenza.
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Allora io ti rispondo che chi comanda ha deciso di metterlo qui. Quindi o accetti la cosa o devi smetterla di insistere.
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Floh ha scritto: No, te avevi provato a confutare gli argomenti con cui io sostenevo che la sottosezione è sbagliata -
Te dici che si tratta della volontà di Massimo. Su questo (se è vero) non ho certamente nulla da obiettare.
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* Sulla questione dell'ordine inappellabile di Massimo, comunque, faccio fatica a credere che le cose stiano esattamente come hai detto te.
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Sono sicuro che se fai presente a Massimo che questa sottosezione non è adatta ne aprirà una apposita e vi sposterà dentro questo thread.
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Sì, ma se la libertà totale (come poter vivere bene agendo contro-natura) non esiste, allora è inutile e anzi anti-liberatorio pensarci. E questo il punto.La libertà è libertà, punto. Non esiste la "libertà assoluta". Esiste la libertà, o non esiste.
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TheNecrons ha scritto:
1) Per "favola" intendo un mondo illusorio in cui leggi universali sono sminchiate.
Sì, ma se la libertà totale (come poter vivere bene agendo contro-natura) non esiste, allora è inutile e anzi anti-liberatorio pensarci. E questo il punto.
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invisibile ha scritto:
Altroché se è una tesi, e lo è partendo da una interpretazione di "io" che non può essere dimostrata come oggettiva.
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Shavo ha scritto: Partendo da questa definizione è oltremodo facile dimostrarne l'esistenza; io ad esempio in questo momento ho l'assoluta libertà di non rispondere al topic, e non a caso la mia risposta è tardiva, stavo esercitando finora il mio arbitrio di diritto.
Abbiamo tutti una nostra concezione della realtà delle cose, ebbene, qualunque sia la realtà, tutti abbiamo la capacità di distrarre e distrarci. Ma veniamo al nocciolo della questione: se a distrarre come voglio io poi mi faccio male, posso dire di avere veramente libero arbitrio? Era questa la domanda, giusto Calvero?
Se come voglio io non funziona, allora dove sta la potenza del libero arbitrio?
Beh qui il malinteso nasce perchè stiamo considerando l'individuo come sistema a se stante. E' assurdo sezionare così un uomo ed il suo libero arbitrio... E' assurdo e perciò è impossibile ragionarci, poco da fare.. Perciò concordo con chi sostiene che il problema sia la definizione di "io"
PS: mi piace anche il tuo ultimo avatar
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1) Per "favola" intendo un mondo illusorio in cui leggi universali sono sminchiate.
Ok, grazie per la risposta. Potrebbe essere valido
Il problema di un'indagine è che qualsiasi tesi si porti a supporto e si discuta, la stessa non può essere ritenuta più o meno valida, a seconda dell'inutilità o della convenienza che avrebbe a seguire.
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Pyter ha scritto: Sono in sintonia con invisibile.
Bisogna partire dal presupposto che esista qualcosa all'interno di noi, due software metafisici (gli esoteristi li chiamano Ego e Io) che gestiscono la loro incarnazione materiale.
Il fatto che poi la gestione sia piena di bug dipende dall'imperfezione della materia, che magari è il risultato della creazione imperfetta dell'Io stesso, o forse è solo l'Ego che ci prende in giro.
Mi dispiace per Nietzsche, ma senza la metafisica non se ne esce.
Finché non si prende coscienza dell'Io non si può avere cognizione della realtà che ci circonda, la condizione perfetta dell'Essere che ci permetterebbe di stabilire ciò che è in sintonia con il mondo esterno. Una volta fatto questo, non pensi che tutto sarà poi in discesa?
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TheNecrons ha scritto:
Non può essere valido. E' valido. Un mondo che non rispetta le leggi universali, non è reale. E io lo chiamato favola. Punto.
Vuoi delle spiegazioni sulle cosidette "leggi universali"? Lasciamo stare le "leggi", paliamo di ordini, che forse è un termine più pratico.
Tu non puoi cagare dalla bocca.
Quindi un ordine naturale esiste.
Continuare a pensare a un mondo dove puoi cagare dalla bocca, di certo non è vivere nella Realtà, e per me vivere nelle illusioni non è viveri liberi. Confuta, se vuoi.
Io invece guardo l'aspetto pratico dell'esistenza, invece dell'indagine in sé.
La Vita pratica mi dice che vivere in illusioni, non è bello.
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Secondo la mia esperienza posso fare cose che trascendono l'ordine naturale.
A un grado di consapevolezza esiste un ordine naturale. Quello che condividiamo io e Te.
E questa realtà, che chiamo "olografica" solo per comodità, materializza a una certa frequenza quell'ordine naturale di cui parli.
Se parliamo di esistenza, non vedo cosa c'entri l'indagine, che sia in sé o meno.
Siamo qui per discutere liberamente. Non ho nulla contro la praticità. Non ho nulla contro la conoscenza.
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Calvero ha scritto:
invisibile ha scritto:
Altroché se è una tesi, e lo è partendo da una interpretazione di "io" che non può essere dimostrata come oggettiva.
Ti avevo fatto una domanda però, e riconoscendo l'ambiguità del concetto, ma non mi hai risposto.
Perché se tu mi dici che l'io non è dimostrabile come oggettivo, a me sta bene. Ma siamo allora nel campo che sostenere che tutti siamo all'interno di un sogno di Kermit la rana, ha la stessa valenza.
Perché se con quella che l'io non può essere oggettivo, puoi permetterti di trascendere il discorso sino a prima della tua nascita, allora questa mi suona farlocca.
Se ti dico che non ho deciso di nascere, senza metterci "l'io"?
Attendo risposta.
Il punto è che so adesso che non ho deciso di essere qui. Per me questo è già inoppugnabile. Quando abbiamo risolto questo scalino, allora andiamo avanti.
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Esempio: se io ho fame e ho davanti un panino al salame, è chiaro che 1000 volte su 1000 sceglierò di mangiare quel panino, perché ho fame. Quindi - dice il ragionamento classico - la mia in realtà non è una "libera scelta", perché è condizionata dalla fame.
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TheNecrons ha scritto: Bhe non puoi cagare dalla bocca.
Puoi fare molte cose disarmoniche, ma quando si tratta di leggi, non puoi non seguirle.
Alcuni ordini naturali non c'entrano con la consapevolezza. Es.: cagare.
Ma per caso intendevi, che per esempio per un tossicodipendente che vuole smettere, è "naturale" diminuire gradualmente la quantità assunta, mentre per chi non ha mai iniziato, non è proprio "naturale" iniziare? Partendo convenzionalmente dal presupposto, che a priori le droghe fanno male. Sul serio, è stato il primo esempio che mi è venuto in Mente.
E qui non ho capito. Ti chiedo di spiegare.
Lo scopo del topic è discutere. Ma per me, la pura discussione spesso, purtroppo, si allontana dal suo valore concreto.
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Redazione ha scritto: Esempio: se io ho fame e ho davanti un panino al salame, è chiaro che 1000 volte su 1000 sceglierò di mangiare quel panino, perché ho fame. Quindi - dice il ragionamento classico - la mia in realtà non è una "libera scelta", perché è condizionata dalla fame.
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invisibile ha scritto:
Il punto è che l'aspetto metafisico lo hai introdotto tu, parlando di una ipotetica decisione avvenuta prima della nascita, e quindi se si vuole parlare del libero arbitrio rispetto alla nostra esistenza qui, l'aspetto metafisico entra per forza in gioco.
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