Missioni lunari, pellicole fotografiche e radiazioni

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6 Anni 8 Mesi fa #13167 da Sergioruoccoo
@redazione

Per inciso non ho pensato e non ho scritto che mi hai dato dell'ignorante in senso generale , lo hai voluto leggere tu , quando ho scritto che la tua risposta si poteva riassumere in " ho ragione e basta , ignorante", ovviamente mi riferivo alle risposte alle mia affermazioni in materia di fotografia ( non è che si parlava in senso generale ) , quindi ti potevi risparmiare di "incazzarti". Per quanto riguardi le foto gemini e Mercury mi limito agli archivi Nasa pubblici da diversi anni sullo stesso portale delle missioni apollo e ai National Archive's americani , dove c'è tutto il materiale disponibile. Non posso affermare con certezza che si tratta di tutti gli scatti fatti , come nessuno può farlo nemmeno per gli archivi delle Apollo , perché in fin dei conti lo dichiara la Nasa.... che se tanto mi da tanto potrebbero aver ritenuto di non pubblicare le foto inutili , tanto bastava modificare il sequenziale delle foto . A meno che tu non abbia visto e toccato con mano le pellicole originali e verificato il tutto, di nessuna sequenza si può essere matematicamente certi che gli scatti pubblicati siano tutti!
È giusto comunque seguire la discussione su l'altro topic

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6 Anni 8 Mesi fa #13172 da Antdbnkrs
Ruocco, ti ringrazio perche' mi hai permesso di capire quanto sono poco democratico!
Io, se fossi in Mazzucco, persone come te le sbatterei fuori dal mio sito ad aeternum SPECIALMENTE dopo che hanno comprato il mio film dove dimostro INCONTROVERTIBILMENTE che le missioni APOLLO sono come la corazzata potëmkin di fantozziana memoria. Una volta che hai scoperto l'inganno E CONTINUI a fare le pulci sulle altre cazzate dimostra che hai l'intelligenza di un criceto OPPURE che sei un debunker/troll che si vuole divertire alle spalle di LC. Ruocco,sappi che questo è il sito meno indicato per tentare di fare il furbetto. Chi ha provato a farlo (non si contano piu') HA PRESO SOLO "SBERLE".

La differenza tra un debunker e un ricercatore SERIO e' che il primo deve chiudere tutte le falle della VU mentre al secondo basta una sola prova INCONTROVERTIBILE per smontare tutto il caste!lo di bugie della VU :pint:
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6 Anni 8 Mesi fa #13177 da Raudh1
@Kamiokande


Avrei diverse domande per te:
- La γ che hai definito, è una variazione di D in rapporto ad una variazione logaritmica di E ?


Hai poi scritto che

Dalla Figura 1 è inoltre interessante notare che per la pellicola Plus-X una variazione di Dn pari a 0.1 unità è compatibile con una dose di circa 0.8rad di protoni a 130MeV. Se consideriamo questo valore rappresentativo del passaggio attraverso le fasce di fasce di Van Allen, allora tutta la missione Apollo 16 avrebbe dovuto subire una dose totale di radiazioni maggiore, o tuttalpiù uguale, a 0.8rad, ovvero 8.0mGy, e non i 5.1mGy assorbiti.


Non riesco a vedere molto la compatibilità di 0.1 Dn con 0.8 rad, ma questo è più un problema mio personale, perchè da cattiva persona non mi sono ancora letto l'articolo da te mandato.. o forse perchè avrei bisogno dei dati ahahahah

Inoltre hai scritto:

Questo genere di considerazioni è però di difficile argomentazione, visto che la radiazione assorbita è fortemente dipendente anche dall'orbita della capsula Apollo attraverso le fasce di Van Allen, essendo la loro composizione variabile con l'inclinazione rispetto all'equatore (per esempio un orbita a circa 250 miglia nautiche e con una inclinazione di 50 gradi, che incrocia quindi solo l'anomalia atlantica, è sottoposta ad un flusso di 54 protoni/cm²/min con una energia media pesata di 55MeV).


Sai che so quanto sia difficile fare previsioni di questo genere, ma quando hai scritto che la Apollo 16 ha beccato nella sua missione 0,51rad, è riportato per un valore misurato, giusto ?
Perchè se così fosse, uno potrebbe benissimo fare il confronto tra stato della pellicola atteso e effettivo. Proprio perchè il dato è già misurato, quindi ci togliamo il problema della caratteristica dell'orbita.

Sempre dalla Figura 1, per una Dn di 0.1 unità corrisponde una dose di raggi gamma pari a circa 0.31rad, valore che è in questo caso in accordo con la radiazione assorbita dall'Apollo 16.


Anche qui come ben avrai capito ho difficoltà a seguirti, ma me ne assumo anche la colpa.

Abbiamo detto che L'apollo 16 si è presa 0,51 rad totali, però come metti in legame lo 0,1 con il passaggio nelle fasce di Van Allen ? E anche la compatibilità dell'assorbito, a questo punto, perchè se ho 0,31 rad di raggi γ sono compatibili con 0,51 rad dell'apollo 16 ( cioè come valuto il contributo dei protoni ? )

E niente, poi andrò avanti con la lettura di ciò che hai scritto.

Come sempre, grazie per la disponibilità.

Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l'incertezza.

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6 Anni 8 Mesi fa #13182 da matrizoo
Ma quale sarebbe il motivo per fare bracketing sulla luna?
È una landa deserta, con illuminazione più o meno regolare...a che pro fare bracketing?
Mi risulta che gli astronauti avessero qualche impostazione da cambiare in base alla posizione del sole, mica dovevano ritrarre l’alba.
Poi comunque parliamo di astronauti, due basi di fotografia per azzeccare l’esposizione le avranno capite, la tecnica credo la possano aver imparata anche più velocemente di Toscani visto che un astronauta per definizione stupido non può essere.

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6 Anni 8 Mesi fa #13184 da Regom

Antdbnkrs ha scritto: Ruocco, ti ringrazio perche' mi hai permesso di capire quanto sono poco democratico!
Io, se fossi in Mazzucco, persone come te le sbatterei fuori dal mio sito ad aeternum SPECIALMENTE dopo che hanno comprato il mio film dove dimostro INCONTROVERTIBILMENTE che le missioni APOLLO sono come la corazzata potëmkin di fantozziana memoria. Una volta che hai scoperto l'inganno E CONTINUI a fare le pulci sulle altre cazzate dimostra che hai l'intelligenza di un criceto OPPURE che sei un debunker/troll che si vuole divertire alle spalle di LC. Ruocco,sappi che questo è il sito meno indicato per tentare di fare il furbetto. Chi ha provato a farlo (non si contano piu') HA PRESO SOLO "SBERLE".


Provo una indicibile tristezza nel leggere commenti come questo.
Ruocco, anche se condivido niente di ciò che hai scritto, apprezzo la tua dignità dialettica.

Remixing is for talentless pussies who don't know how to tune a drum or point a microphone. (Steve Albini)
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6 Anni 8 Mesi fa #13187 da matrizoo

Regom ha scritto:

Antdbnkrs ha scritto: Ruocco, ti ringrazio perche' mi hai permesso di capire quanto sono poco democratico!
Io, se fossi in Mazzucco, persone come te le sbatterei fuori dal mio sito ad aeternum SPECIALMENTE dopo che hanno comprato il mio film dove dimostro INCONTROVERTIBILMENTE che le missioni APOLLO sono come la corazzata potëmkin di fantozziana memoria. Una volta che hai scoperto l'inganno E CONTINUI a fare le pulci sulle altre cazzate dimostra che hai l'intelligenza di un criceto OPPURE che sei un debunker/troll che si vuole divertire alle spalle di LC. Ruocco,sappi che questo è il sito meno indicato per tentare di fare il furbetto. Chi ha provato a farlo (non si contano piu') HA PRESO SOLO "SBERLE".


Provo una indicibile tristezza nel leggere commenti come questo.
Ruocco, anche se condivido niente di ciò che hai scritto, apprezzo la tua dignità dialettica.


Antdbnkrs è stato colpito dalla luce guardando il film di massimo, e non riesce a concepire l'idea che qualcuno, guardandolo, non arrivi alla sua stessa ovvia conclusione, ossia che non siamo stati sulla luna.
ma del resto lo ha anche scritto, non è democratico, e ne va anche fiero.

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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13188 da Antdbnkrs
RIMOSSO

Ho detto basta OT.

M.M.

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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13189 da matrizoo
RIMOSSO

Ho detto basta OT.

M.M.
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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13207 da fefochip
a max

Prima di tutto questo non è una prova ma è un indizio. Qualcuno potrebbe sempre suggerire che gli astronauti "hanno avuto culo" nell'imbroccare tutte quelle esposizioni corrette. Oppure - come hai detto tu - che fossero "particolarmente addestrati". Per cui l'argomento non sarebbe comunque una prova in senso aristotelico. (Sta al buonsenso delle persone capire cosa è successo, ma in certe situazioni non puoi fare conto sul buonsenso altrui).


beh il tuo film è pieno di indizi,
la faccia degli astronauti alla conferenza è un indizio , qualcuno potrebbe dire "perche sono stati male la sera prima per una sbronza)

capita la cosa (ovviamente spiegarla bene per tutti è un altro paio di maniche) a mio avviso sarebbe un buon argomento.

ma come, un fotografo professionista se usa quel tipo di pellicola faceva sempre 3 foto a diverse esposizioni dello stesso soggetto e magari era pure aiutato da qualcuno con un esposimetro
e un astronauta (che non fa il fotografo di professione) che va su un corpo celeste alieno per la prima volta , con un ambiente alieno anche come luce , non adotta quel tipo di tecnica e azzecca tutti gli scatti?

un po come oswald che con un fucile a ricarica manuale fa non so quanti centri in non mi ricordo quanti secondi molto meglio di qualunque tiratore scelto di professione.

poi francamente non capisco il timore delle obiezioni (avresti potuto chiedere ai fotografi professionisti di farti dire del bracketing) , se avessi dato retta a questo timore non avresti realizzato tutto il film
tanto qualcuno se ne esce sempre con obiezioni idiote
insomma della serie chi vò capì capisce , gli altri.....manàmanà , mi pare che tutti i tuoi film alla fine si rifanno a questa considerazione

la verità non si scopre, si capisce.
Ultima Modifica 6 Anni 8 Mesi fa da fefochip.

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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13208 da redazione
la spiegazione tecnica del bracketing è RELATIVAMENTE lunga, e le obiezioni possibili sono APPARENTEMENTE accettabili. Per questo motivo, e per motivi di lunghezza in generale, non ho messo l'argomento nel film.
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6 Anni 8 Mesi fa #13210 da Tizio.8020
Boh, io faccio considerazioni molot più terra-terra.
Fai un viaggio, chennesò, in America Centrale, e devi fare delle foto.
Ovviamente (a meno di non sviluppartele da solo la sera in albergo), la qualità degli scatti la vedi solo una volta tornato.
Non è che "se vengono male" , ci torni e le rifai!
Quindi, mi pare molto ma molto più sensato, prendere tutti gli acocrgimenti possibili per aver epiù "scatti buoni" possibile.
Non è paragonabile il costo di un viaggio come quello con quello di dieci o venti rullini in più.

#faccio questo esempio non a caso.
Un mio conoscente , fotografo per hobby (ed anche bravino...) nel 1994 fece un viaggio simile , e si portò un'intera partita di rullini , enorme, presa dal suo amico che aveva un negozio.
NON una, ripeto, NON una sola foto fu stampabile.
Da quel che ho capito, i rullini erano scaduti e non sviluppabili.
Credo abbiano rotto una amicizia trentennale...



E io dovrei credere che una missine come quella sulla luna, sia stata impostata in questo modo?
"Fate le foto, senza preoccuparvi, poi al ritorno vediamo SE si vede qualcosa o no!"

Nessuno ragionerebbe così...

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6 Anni 8 Mesi fa #13212 da redazione
TIZIO8020:

E io dovrei credere che una missine come quella sulla luna, sia stata impostata in questo modo? "Fate le foto, senza preoccuparvi, poi al ritorno vediamo SE si vede qualcosa o no!" Nessuno ragionerebbe così...

Se è solo per quello, nessuno manderebbe MAI gli astronauti sulla luna a scattare DIAPOSITIVE. Proprio perchè l'esposizione è critica, e non puoi più correggerla, sulla luna sarebbe stato saggio utilizzare il negativo. Quello sì che puoi correggerlo come vuoi, in fase di stampa, senza doverti preoccupare troppo dell'esposizione.

Ma scegliere le dia è una stupidaggine talmente grossolana che dimostra da sola come non fossero minimamente preoccupati di sbagliare le esposizioni. E' c'è un solo modo per non essere preoccupati dell'esposizione: Quello di utilizzare un buon esposimetro. Che sulla luna però non era disponibile.

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6 Anni 8 Mesi fa #13213 da Tizio.8020
IO le diapo le usavo solo perchè costavano meno!
Ma forse la NASA aveva problemi di budget...

Ma possibile che nessuno prima abbia fatto notare tutte queste incongruenze?
Saranno cavolate, ma tanti indizi fanno una prova...

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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13215 da Calipro

la spiegazione tecnica del bracketing è RELATIVAMENTE lunga, e le obiezioni possibili sono APPARENTEMENTE accettabili. Per questo motivo, e per motivi di lunghezza in generale, non ho messo l'argomento nel film.


Premetto che non ho visto il DVD.

Hai mai pensato di aggiungerlo come contenuto extra, ad es. alla voce "approfondimenti"? Così non allunghi il filmato principale e al contempo accontenti chi vorrebbe qualche contenuto in più
Ultima Modifica 6 Anni 8 Mesi fa da Calipro.

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6 Anni 8 Mesi fa #13228 da kamiokande
@ kappauno21

Long story short. Le radiazioni spaziali possono variare la risposta delle pellicole fotografiche alla luce. Queste variazioni sono quantificabili in termini di densità (annebbiamento) e di contrasto. La NASA ha effettuato diversi studi sugli effetti delle radiazioni spaziali sulle pellicole fotografiche nell'ambito del progetto Skylab. Alcune delle pellicole studiate sono state usate anche nelle missioni Apollo. DA questi studi emerge che le pellicole bianco e nero (B/N) usate durante le missioni Apollo 12 e 14 (SO-267) erano decisamente più sensibili alle radiazioni rispetto alle pellicole B/N usate nelle altre missioni. Gli unici dati disponibili sugli effetti delle radiazioni sulle pellicole durante le missioni Apollo riguardano Apollo 16. Confrontando gli effetti subiti dalle pellicole di Apollo 16 con i quelli che avrebbero dovuto subire le pellicole di Apollo 12 e, in particolare, di Apollo 14 (che è stata di gran lunga la più esposta alle radiazioni), calcolati sulla base dei dati sperimentali NASA, ho evidenziato come le foto di queste ultime due missioni avrebbero dovuto mostrare evidenti danni da radiazioni in termini di contrasto e densità. Ho inoltre confrontato i miei risultati con altri studi effettuai sullo space shuttle e la MIR, confermando le conclusioni da me riportate per le pellicole Apollo.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)

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6 Anni 8 Mesi fa #13229 da kamiokande
@ Sergioruoccoo

Ti ringrazio per i complimenti e soprattutto per esserti letto quanto ho scritto, che ammetto essere non proprio facilmente fruibile.

Confermo il fatto che non sono ne un esperto di fotografia ne di radiazioni, ma il mio background scientifico mi ha però dato alcuni strumenti utili per cimentarmi in analisi come questa che, nonostante non sia particolarmente complessa dal punto di vista della procedura, richiede l'analisi di una certa quantità di dati riguardo alle pellicole e quindi mi ha "costretto" a studiare la letteratura scientifica specifica prima di poter fare una qualunque affermazione credibile.

Mi concedo una piccola premessa prima di risponderti, quella che hai letto è stata la mia prima analisi riguardo alle affermazioni che ruotano intorno al Moon Hoax. Ho iniziato in maniera estremamente neutrale, senza propendere per una parte o per l'altra, e sono finito per schierarmi dalla parte dei truthers in seguito ai risultati che ho trovato, e che smentiscono le affermazioni estremamente poco circostanziate di chi liquida come inesistente la questione dei danni da radiazioni sulle fotografie perché: "le dosi assorbite non sono sufficienti a danneggiar le pellicole". Frasi dette dalle stesse persone che affermano che le missioni Apollo avrebbero evitato le fasce di Van Allen e che le dosi assorbite dagli astronauti sono minori di una radiografia al torace. Mentre la questione fotografica è decisamente più complessa, e non può essere liquidata senza fare un'analisi minimamente seria della questione, le altre due affermazioni sono facilmente smentibili guardando semplicemente i dati ufficiali NASA. Questo per dire che la tua critica a Mazzucco, riguardo alle sue affermazioni sulle fasce di Van Allen, doverebbe essere rivolta anche verso chi afferma erroneamente che le fasce non sarebbero state pericolose perché attraversate con particolari traiettorie che hanno ridotto le dosi a quella di una radiografia al torace. Ultimo appunto, io non ho problemi a smentire tesi sul Moon Hoax quando non siano sostanziate da dati evidenti, come per la questione della dimensione "tropo piccola" della Terra in alcune foto, così come il fatto che la dose assorbita dall'attraversamento delle fasce sarebbe stata sicuramente fatale (un'altra questione riguarda gli effetti biologici di radiazioni per l'epoca sconosciuti, e che in parte sono sconosciuti tutt'ora).

Ora passo a risponderti.

1. Parametri di esposizione. Hanno scarso impatto sull'effetto delle radiazioni ionizzanti che penetrano tranquillamente il corpo macchina e l'otturatore. La maggior parte delle dosi assorbite dalle pellicole sono dovute all'attraversamento delle fasce all'andata ed al ritorno, un po' come quando si passano le pellicole, già esposte o meno, agli scanner aeroportuali. I parametri di esposizione possono invece modificare l'effetto dei raggi UV, che non erano filtrati durante le missioni Apollo (erano filtrati invece durante le missioni Gemini, per esempio), di cui però non mi sono occupato.

2. Modifiche alla Hasselblad. Confermo quanto detto da Redazione in merito. Le uniche modifiche fatte alla macchina lunare, a parte il Reseau Plate, la rimozione del finder ed il "pulsantone antipanico" per facilitare gli scatti, sono state (fonte NASA ):
  1. la vernice argentea a base di alluminio, che avrebbe dovuto proteggere la macchina da sbalzi termici (cosa per altro smentita sempre da me)
  2. accorgimenti per dissipare le cariche elettrostatiche
  3. l'utilizzo di lubrificanti speciali qualificati per lo spazio
L'effetto di assenza dell'atmosfera è minimo ed è assimilabile all'effetto di atmosfere poco umide, ovvero l'aumento della possibilità di accumulo di cariche elettrostatiche di cui sopra al secondo punto.

3. La foto AS16-105-17060 fatta con la pellicola 3401 invaliderebbe la mia analisi. No. Io uso proprio la pellicola di Apollo 16 come unità di confronto visto che la NASA ci dice che non ha subito alcun danno. Il confronto che ho fatto è atto a mostrare che non vi è differenza sostanziale tra le qualità delle foto di Apollo 12, 14 e 16. Se le foto di Apollo 16 con un DN di 0.1 non hanno mostrato alcuna evidenza apprezzabile di variazione di contrasto e di annebbiamento, le foto di Apollo 14, secondo la mia analisi, avrebbero dovuto mostrare un contrasto ridotto di almeno il 40% rispetto alle foto di Apollo 16. Riducendo quindi il contrasto alle foto di Apollo 16 si dovrebbe produrre un risultato simile a quanto mostrato nelle foto di Apollo 14, cosa che invece non avviene poiché foto di paesaggi simili appaiono per l'appunto simili, e questo nonostante il divario di contrasto e densità fotografica che avrebbe dovuto manifestarsi a causa delle radiazioni.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)

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6 Anni 8 Mesi fa #13230 da matrizoo

Redazione ha scritto: TIZIO8020:

E io dovrei credere che una missine come quella sulla luna, sia stata impostata in questo modo? "Fate le foto, senza preoccuparvi, poi al ritorno vediamo SE si vede qualcosa o no!" Nessuno ragionerebbe così...

Se è solo per quello, nessuno manderebbe MAI gli astronauti sulla luna a scattare DIAPOSITIVE. Proprio perchè l'esposizione è critica, e non puoi più correggerla, sulla luna sarebbe stato saggio utilizzare il negativo. Quello sì che puoi correggerlo come vuoi, in fase di stampa, senza doverti preoccupare troppo dell'esposizione.

Ma scegliere le dia è una stupidaggine talmente grossolana che dimostra da sola come non fossero minimamente preoccupati di sbagliare le esposizioni. E' c'è un solo modo per non essere preoccupati dell'esposizione: Quello di utilizzare un buon esposimetro. Che sulla luna però non era disponibile.


ma cosa ritieni di così sconvolgente nelle condizioni di luce di un deserto di sabbia e sassi con un cielo nero come il carbone?

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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13231 da kamiokande
@ Raudh1

Come sempre, grazie per la disponibilità.

Grazie a te per aver letto il mattone che ho scritto. Ma veniamo alle tue domande.

Avrei diverse domande per te:
- La γ che hai definito, è una variazione di D in rapporto ad una variazione logaritmica di E ?

Sí. γ è per definizione la pendenza della parte (quasi) lineare della curva sensitometrica quando è espressa in funzione del Log( E ).

Sai che so quanto sia difficile fare previsioni di questo genere, ma quando hai scritto che la Apollo 16 ha beccato nella sua missione 0,51rad, è riportato per un valore misurato, giusto ?
Perchè se così fosse, uno potrebbe benissimo fare il confronto tra stato della pellicola atteso e effettivo. Proprio perché il dato è già misurato, quindi ci togliamo il problema della caratteristica dell'orbita.

Il fatto è che 0.51 rad è la dose misurata sulla "pelle" degli astronauti (skin dose), mentre le pellicole sono state stivate in un compartimento del CSM con un differente shielding (non noto per altro). Ho assunto quindi che la dose assorbita dalle pellicole sia inferiore a quella assorbita dagli astronauti.

Non riesco a vedere molto la compatibilità di 0.1 Dn con 0.8 rad, ma questo è più un problema mio personale, perchè da cattiva persona non mi sono ancora letto l'articolo da te mandato.. o forse perchè avrei bisogno dei dati ahahahah

Guardando la Fig.1, per avere un valore di DN = 0.1 (come da documento NASA) dobbiamo avere una dose circa 0.3 rad di raggi gamma, e di circa 0.8 rad di protoni a 130MeV; parlo di compatibilità perché non posso ragionare in termini assoluti visto che la dose reale è una combinazione di protoni a diverse energie (la NASA stessa ci dice che i protoni intorno a 400MeV/500MeV sono comparabili, in termini di danno, ai raggi gamma). Ovviamente una dose di 0.8 rad non la posso considerare realistica poiché supera del 57% la dose assorbita dagli astronauti; anche considerando una radiazione secondaria dovuta all'impatto delle particelle ionizzanti con l'eventuale schermo metallico addizionale, il 57% è effettivamente un po' troppo.

Abbiamo detto che L'apollo 16 si è presa 0,51 rad totali, però come metti in legame lo 0,1 con il passaggio nelle fasce di Van Allen ? E anche la compatibilità dell'assorbito, a questo punto, perchè se ho 0,31 rad di raggi γ sono compatibili con 0,51 rad dell'apollo 16 ( cioè come valuto il contributo dei protoni ? )

La dose reale assorbita dalle pellicole di Apollo 16 dovrebbe essere compresa tra 0.31 rad (raggi gamma o protoni a 400MeV) e 0.51 rad (per lo più protoni intorno ai 100MeV), ma a noi interessa solo DN e non tanto la dose in se e per se. Differenti pellicole reagiscono diversamente alla stessa dose di radiazione, come puoi vedere dalle differenze tra la 3401 e la SO-267, oltre a considerare il tipo di radiazione (protoni o raggi gamma) e al possibile differente shielding rispetto agli astronauti. Se uso per l'Apollo 16 i raggi gamma come termine di paragone, cosa fatta per altro dalla stessa NASA giungendo però al risultato non realistico di 0.8 rad, devo usare lo stesso riferimento per l'Apollo 14. A questo punto diventa solo un confronto relativo tra una dose di raggi gamma assorbita da Apollo 16 ed una dose di raggi gamma assorbita da Apollo 14.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
Ultima Modifica 6 Anni 8 Mesi fa da kamiokande.
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6 Anni 8 Mesi fa - 6 Anni 8 Mesi fa #13236 da kamiokande
@ matrizoo

ma cosa ritieni di così sconvolgente nelle condizioni di luce di un deserto di sabbia e sassi con un cielo nero come il carbone?

L'assenza di atmosfera per esempio. Se con il sole alle spalle, se ti va bene, hai circa il 14% di luce riflessa dal suolo (ma si può andare dal 6% al 15%) con il sole di fronte direi che ce ne sarebbe uno zinzinello di più. Se poi prendiamo per vero il comportamento peculiare della regolite lunare, la quantità di luce proveniente dal suolo può cambiare violentemente a seconda dell'orientazione (angolo di fase). Cosa che per altro è stata detta dalla stessa NASA, indicando le condizioni di luce estreme dell'ambiente lunare come una sfida per la fotografia spaziale.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
Ultima Modifica 6 Anni 8 Mesi fa da kamiokande.

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6 Anni 8 Mesi fa #13247 da matrizoo

kamiokande ha scritto: @ matrizoo

ma cosa ritieni di così sconvolgente nelle condizioni di luce di un deserto di sabbia e sassi con un cielo nero come il carbone?

L'assenza di atmosfera per esempio. Se con il sole alle spalle, se ti va bene, hai circa il 14% di luce riflessa dal suolo (ma si può andare dal 6% al 15%) con il sole di fronte direi che ce ne sarebbe uno zinzinello di più. Se poi prendiamo per vero il comportamento peculiare della regolite lunare, la quantità di luce proveniente dal suolo può cambiare violentemente a seconda dell'orientazione (angolo di fase). Cosa che per altro è stata detta dalla stessa NASA, indicando le condizioni di luce estreme dell'ambiente lunare come una sfida per la fotografia spaziale.


infatti non avevano una kodak usa e getta ma una macchina fotografica della hasselblad, cosa che io non posso permettermi, forse nemmeno tu.
le condizioni di luce estreme che la nasa riteneva di trovare, erano insormontabili?
che vuol dire estreme?
io vedo cieli neri e un deserto sabbioso.
tu ritieni impossibile fare foto con la giusta coppia di diaframma e tempo?

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6 Anni 7 Mesi fa #13504 da Crotti
Volevo chiedere: a parte il problema insormontabile delle radiazioni, che dovrebbero per forza aver deteriorato le pellicole come dimostra American Moon, non ci dovrebbe essere, in aggiunta, anche il problema delle temperature e degli sbalzi termici?Se sulla luna le temperature nelle zone di allunaggio vanno da circa +60 gradi al sole e -100 all'ombra, questo non crea proprio nessunissimo tipo di problema alla pellicola? Chiedo eh, magari sto dicendo una puttanata e la faccenda delle temperature sulla pellicola è già stata spiegata, nel caso chiedo venia.

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6 Anni 7 Mesi fa #13507 da Raudh1
@Crotti

Per quanto riguarda le temperature puoi trovare tutto a questo link . Tuttavia qui è solo stata analizzata ( solo per modo di dire ) la temperatura e non anche l'effetto sulle pellicole.
Chiaramente la cosa è da approfondire però questo è già un buon punto di partenza.

Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l'incertezza.
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6 Anni 7 Mesi fa - 6 Anni 7 Mesi fa #13508 da OrtVonAllen
Sarei curioso di capire quando la NASA ha digitalizzato le pellicole e che % di "perdita" sulle "originali"...
La digitalizzazione ha fatto "progressi" e infatti dipende da quale tecnologia si è usata.
C'è anche il deperimento delle pellicole che rende meno prossimo il risultato..se poi son state "smarrite"...
Correggere nel tempo ogni immagine digitale è solo questione di imprinting-pixel-e chissà d'altro.
Sentire musica analogica oppure no, è questione di orecchio, ma c'è una bella differenza!
Ho digitalizzato pellicole in modo "casalingo"...il risultato fa schifo! Poi da monitor a monitor cambiano addirittura i colori, è vero che kodak era diversa da Agfa piuttosto che Fuji..quest'ultima tendente a un blu~verde..però insomma...

..io credo sia "utile" aver qualcuno che abbia filmato l'evento televisivo con una telecamera..ignoro se a quei tempi era 1/60 piuttosto che meno...e visto che il videoregistratore non c'era..ignoro pure cosa avrebbe combinato una super8...invece lo so...
Ultima Modifica 6 Anni 7 Mesi fa da OrtVonAllen.

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6 Anni 7 Mesi fa #13541 da Crotti

Raudh1 ha scritto: @Crotti

Per quanto riguarda le temperature puoi trovare tutto a questo link . Tuttavia qui è solo stata analizzata ( solo per modo di dire ) la temperatura e non anche l'effetto sulle pellicole.
Chiaramente la cosa è da approfondire però questo è già un buon punto di partenza.

Grazie della risposta e del link; da quello che ho letto, perlomeno dalle missioni Apollo 14 alla 17, dovrebbero esserci dei segni di deterioramento dovuti proprio alle temperature....e invece nada de nada!

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6 Anni 7 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #13629 da kamiokande
Per chi fosse interessato posto qua i dati di fatto che certe persone non vogliono vedere.

Le pellicole Kodak usate durante le missioni Apollo e specialmente quelle usate sulla handheld Hasselblad erano normali pellicole Kodak in cui cambiava soltanto il formato (70mm).

Dal documento NASA "PHOTOGRAPHY EQUIPMENT AND TECHNIQUES" (questa è la versione integrale di quella postata da Sergioruoccoo)



Come si può vedere le EK (Eastman Kodak) erano tutte di tipo commerciale. Caso chiuso. Ma abbiamo anche la conferma di Douglas Arnold, Vice Managing Director di Kodak Ltd durante il periodo delle missioni Apollo

Dal minuto 19m22s


Riguardo alle modifiche dei "contenitori" (magazine) questo è quello che si trova a pagina 5 dello stesso documento qui di sopra:

The modifications by NASA technicians for ease of operation were further improved by the manufacturer of the camera and incorporated in new models. The commercially available maga- zines for the camera were designed to accommodate 12 exposures on roll film. Realizing that the bulk and weight of the backing paper are detrimental to the efficient operation of the camera system, a NASA contractor modified one of these magazines to accommodate 70-mm film (figs. 4 and 5). The camera manufacturer, having started on the development of a suitable magazine for 70-mm film, put additional emphasis on the program to make the magazine available in time for the space explorations. The commercial 70-mm magazine was designed to take approximately 18 feet of film, permitting 70 exposures on the 70-mm film that was then available. In the earlier magazines NASA had demonstrated the advantages of obtaining a large number of exposures on a relatively small volume of film and thus stimulated photographic manufacturers to expand development of thin polyester base for application to conventional color emulsions.

Ovvero siccome avevano bisogno di un formato a 70mm, i magazine vennero modificati per contenere appunto rullini da 70mm, e siccome volevano avere più scatti possibile hanno incentivato lo sviluppo di "thin polyester base for application to conventional color emulsions". Il fatto che le fotocamere fossero state modificate per accogliere i formati richiesti direi che è lapalissiano, che cosa avesse questo a che fare con le radiazioni rimane per me un mistero della fede.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da kamiokande. Motivo: ripristinato le immagini

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