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Cosa mi leggo oggi
Nassim Taleb : Antifragile. Prosperare nel disordine:
"Questo libro offre una nuova visione del mondo. La prospettiva che cambierà le nostre idee sulla società e ispirerà le nostre scelte quotidiane.
Ci aiuterà a comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d'impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione. La chiave di tutto è l'antifragilità.
Sappiamo che la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati. Ma l'incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili.
Medicina, alimentazione, architettura, tecnologia, informazione, politica, economia, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei campi di applicazione pratica in cui Nassim Nicholas Taleb ci accompagna, con l'ironia e la verve polemica che lo hanno reso celebre. Attingendo da uno sconfinato repertorio di episodi storici, fenomeni biologici e naturali, curiose esperienze personali, unendo la logica alla scettica saggezza degli antichi e allo spirito pratico dell'uomo della strada,
Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo imprevedibile e dominato dal caos, il mondo del Cigno nero."
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L'incredibile viaggio delle piante
acquerelli di G. Fischer
www.laterza.it/index.php?option=com_late...o&isbn=9788858133323
In breve
Come le piante navigano intorno al mondo, come portano la vita su isole sterili, come sono state in grado di crescere in luoghi inaccessibili e inospitali, come riescono a viaggiare attraverso il tempo, come convincono gli animali a farsi trasportare ovunque. Sono solo alcune delle incredibili cose raccontate nelle storie che troverete in questo libro. Storie di pionieri, fuggitivi, reduci, combattenti, eremiti, signori del tempo.
(') Fiore della Vita (')
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chi ha ucciso il giornalismo nel sistema editoriale?
Chiedo: Google: ehi voi si sa chi o cosa abbia ucciso il giornalismo?
Google resta allucinatamente interdetto dalla richiesta l'algoritmo non trova risposta allora gli do una mano anteponendo la parola libro e al trova:
CHI HA UCCISO IL GIORNALISMO? NEL LIBRO "SLOW JOURNALISM" LA PROPOSTA PER SALVARE QUESTO LAVORO
Daniele, scrivere un libro sul giornalismo è una delle cose più complicate che possa fare proprio un giornalista che attira critiche e diffidenza nella categoria: chi ve lo ha fatto fare?
L’amore per questo lavoro. Una delle cose che mi sono ripetuto nei mesi di lavoro con Alberto è stata quella di non dover più avere paura: è finito il tempo del fare la “cosa migliore”, è iniziato quello del fare la “cosa giusta”. Siamo pronti alle critiche, molte ne sono già arrivate e altre ne arriveranno, ma siamo noi stessi a ritenere questo lavoro non “la” risposta” ma la “nostra” risposta. E poi, abbiamo scritto a caratteri cubitali dietro alla copertina del libro che “essere slow journalist è una forma di attivismo”. Quindi la risposta è molto semplice: lo abbiamo fatto perché non potevamo non farlo. Almeno non stavolta.
nelpaese.it/cultura/item/8079-chi-ha-ucc...alvare-questo-lavoro
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E' la quinta volta però che lo leggo
Mi ricorda la mia infanzia
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- mart.vassallo
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un deludente bignami tratto forse da wikipedia, zero note nel testo, chi legge o fa atto di fede in quello che dice uno dei nuovi guru di byoblu oppure fa fatica a finirlo, anche perché è scritto coi piedi. Lo dice uno che ha difficoltà nella sintassi, ma almeno non mi metto a scrivere libri...
Ah.. una bibliografia finale forse inferiore a quanto potrei pescare dalla mia libreria...
Ratto depennato, 15 euro me li ha presi :blank:
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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se lo legge Biglino ci scrive sopra 18 libri.. :omg:
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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- horselover
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- francobis
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Chiara Gamberale, Il grembo paterno (Feltrinelli), la pagina 99 consta di quattro righe. «Ora mi baci?» […] «E pure se è da pochissimo che abbiamo finito di fare l’amore, gli basta toccarmi la lingua con la lingua e gli viene di nuovo duro»………
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Abdulrazak Gurnah, Sulla riva del mare (La nave di Teseo), premio Nobel per la letteratura in quota afro, altrimenti misconosciuto romanziere. A pagina 99 sarebbe meglio arrivarci sbronzi. «Cos’è uno stile? Chiesi a Hassan. E per qualche ragione lui cadde. È un bicchiere di whisky, rispose incerto»………..
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Emmanuel Carrère, Yoga (Adelphi), a pagina 99 c’è tutta l’essenza del suo autore racchiusa in una riga, «Sono narcisista, instabile e ossessionato dall’idea di essere uno scrittore».………
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Sarebbe stato interessante includere nell’esperimento anche Due vite dello stregato Emanuele Trevi (Neri Pozza), ma il premiato manoscritto termina a pagina 79. Lo Strega quest’anno ha preferito contenere il disboscamento delle foreste. www.lintellettualedissidente.it/controcu...leggere-letteratura/
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Una decina di romanzi inediti, due raccolte di racconti e il famoso volume dedicato a Pasolini: il Friuli riscopre il suo autore più famoso, Carlo Sgorlon, i cui diritti di tutte le sue opere sono recentemente passati nelle mani di un editore carnico, Morganti, che ora si appresta a pubblicare i testi rimasti nel cassetto e quelli già noti.
Lo fa con una collana, Sgorloniana, a lui dedicata, che intende rompere il silenzio calato sullo scrittore. Quello stesso silenzio che assillava Sgorlon: per questo nel 2008 consegnò alla Morganti il proprio testamento letterario, “La penna d’oro”; in una delle lettere inviate all’editore indicò amaramente il suo cruccio, affermando di essere uno degli scrittori «più premiati, ma anche uno dei più ignorati e isolati. Perciò sono obbligato, almeno un po’, a darmi da fare pro domo mea».
Fra i libri che usciranno a iniziare da aprile, anche il misterioso “Nel segno del fuoco”, una sorta di biografia romanzata di Pier Paolo Pasolini, scritto su indicazione dell’amico poeta gradese Biagio Marin.
«Si tratta di un romanzo-capolavoro, una sorta di epitaffio letterario dedicato da un autore a un altro autore – racconta l’editore Paolo Morganti – . Contrariamente a quanto si è detto, è in tutto e per tutto aderente alla figura e alla vita di Pasolini, secondo l’uso esistenzialista di Sgorlon, che trasformava i dati biografici in un’epica esperienza di vita, in tal caso simile a una tragedia classica. Uscirà con il titolo “Oreste, nel segno del fuoco”, e sarà il capofila della collana».
«Abbiamo fra le mani – dichiara Paolo Morganti – opere di altissima prosa. Romanzi sempre fedeli alla cifra stilistica epica del narratore, ma per nulla incompiuti, nemmeno lontanamente da considerarsi prove di scrittura.………………….. messaggeroveneto.gelocal.it/tempo-libero...-pasolini-1.41209367
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ho visto il film che è decisamente disturbante, ma ero curioso di leggere il libro e casualmente mi è capitato l'audio-libro su youtube.
A quanto ne sò Blatty ha scritto la sceneggiatura che poi Friedkin ha messo su pellicola.
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La fisica dell'Anima è un'opera che offre una nuova interpretazione della realtà grazie alla quale ogni esperienza umana, positiva o negativa, trova nuove, lucide e sorprendenti spiegazioni oltre ogni, apparentemente casuale, fatalismo. È un libro a doppia azione: raffredda le menti inutilmente calde e scongela i cuori grossolanamente freddi. L'espressione chiave è entropia costruttiva: la tendenza all'ordine, all'evoluzione, alla gioia e al successo che permea l'Universo e a cui ogni essere umano può accedere attraverso il rispetto consapevole degli obiettivi della propria Anima.
Trovate un intervento di Fabio Marchesi anche su "Facciamo finta che"
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Questo libro presenta una nuova interpretazione storica revisionista dell'umanità in un volume conciso e leggibile. HERMANN HOPPE intreccia sapientemente storia,sociologia ed economia di scuola austriaca per offrire una visione alternativa e molto stimolante dello sviluppo economico dell'umanità nel corso dei secoli. Come si sviluppano i legami sociali e familiari? Perché il concetto di proprietà privata è così importante per la prosperità umana? , cosa ha reso possibile il salto da una società di sussistenza malthusiana a una società industriale? Come si è passati dell'aristocrazia alla monarchia agli stati sociali democratici? E come hanno fatto i moderni stati centralizzati a controllare quasi tutti gli aspetti della nostra vita? Il professore Hoppe con calma e metodo, esamina e risponde a tutte queste domande, spesso spinose, senza ricorrere a luoghi comuni e o a spiegazioni banali.
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"rimetti a noi I nostri debiti" egli interessi"
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Rimetti a noi I nostri debiti significa cancella i nostri debiti. Dopo sei anni i debiti non pagati si possono estinguere. Esistono da millenni sistemi che non creano debiti e non ingrassano i banchieri. Se gli esponenti politici e dei partiti non lo sanno affermando in tal modo la loro ignoranza e inutilità, se ne sono al correntemente e se ne infischiano allora sono dei criminali. I banchieri vogliono che restiamo nei debiti. Le aziende farmaceutiche vogliono che restiamo malati. I produttori di armi vogliono che restiamo in guerra. I media vogliono che restiamo ignoranti. I governi vogliono che tutto sia fatto legalmente.
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