Gesù e ciò che veramente proponeva

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4 Anni 5 Mesi fa #41291 da Volano49
Argomenti difficili, trattati e... ritrattati, come la questione del corpo e del sangue di Cristo che, ad esempio, per non cadere nel paganesimo che Gesù aborriva, va intesa nel senso del sacrificio reale da lui fatto incarnandosi per gli uomini, per il loro progresso spirituale, ovvero per quegli uomini che debbono ricordare tale sua "esperienza" come supremo ammonimento. Quindi niente remissione dei peccati, ma sacrificio di sè stesso per insegnare agli uomini a superarli. In questa logica, niente diavolo, ma solo evoluzione dal "meno bene" al "più bene".

Gran parte degli aspetti teologici del vangelo è posticcia, strutturalmente inserita DOPO (anche con distorte interpretazioni) per fini temporali e non certo spirituali. Da ciò ne viene fuori una favolistica che ha fatto il suo tempo, tanto è vero che gli stessi ambienti più avanzati della Chiesa cattolica sono su di un piano di prudente , ma costante revisione critica.

Malgrado le nebbie che si è da secoli tentato di distendere sulla realtà dei fatti di Palestina, malgrado le innumeri distorsioni delle frange episodiche del racconto cristiano, la sostanza autentica della Dottrina resiste ancora, grazie alla sua forza intrinseca, purchè la si voglia e possa interpretare nel giusto modo, senza pretendere ciecamente assurde scorciatoie per un Paradiso che per fortuna non esiste come luogo di stasi eterna in contrapposizione alla legge di VITA e di MOTO che contrassegna l'uomo (come spirito) e l'Universo.
Un saluto

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4 Giorni 16 Ore fa #59219 da Volano49
Il Conclave...Nonchè i papi e papetti succedutisi al soglio di Pietro, come ricercatore del Paranormale, mi amareggiano. Sia dal fatto che i primi cristiani, da perseguitati, una volta ottenuto il potere divennero persecutori, e sia dal fatto che scremavano a piacere le loro fila, spretando chi provava ad anticipare (e liberalizzare) i tempi, magari emancipando la figura ecclesiastica della donna, sbolognando, avendone la facoltà, chi studiava la storia della Chiesa per portare in evidenza inutili e riduttive ipocrisie, lontanissime dall'insegnamento del Cristo che predicava (fino allo sfinimento…) l'amore disinteressato.

S. Paolo viene da questi impomatati, ingioiellati e benestanti lapislazzuli, citato quando fece e fa più comodo a loro, ben raramente ne si cita il significato recondito, nei suoi messaggi integrali, di fondo, cosa in realtà voleva sottolineare, come (ad esempio) nella Prima Epistola ai corinti- XIV, 26/32:- "Quando vi radunate in seduta, se alcuni di voi improvvisa salmi o parla lingue diverse (xenoglossia...), fate che tutto sia a vostra edificazione. Se alcuni dei seduti ha una sùbita rivelazione, si alzi a parlare, e gli altri si tacciano. Tutti potete profetare l'uno dopo l'altro, acciocchè tutti imparino e siano consolati"-.
Un autentico peccato di semplicità! Avvicinarsi allo Spiritismo divenne in seguito illecito, ...

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