TAV si TAV no

Mi pare obbligatorio aprire una discussione sulla TAV, non solo perché è argomento politico attualissimo ma perché la sua realizzazione o meno coinvolge direttamente gli interessi di tutti noi cittadini vuoi per i costi che dovremo sopportare, vuoi per i benefici che ne trarremo.
Per facilitare la discussione allego il link relativo allo studio costi benefici pubblicato di recente
www.ilgiornale.it/sites/default/files/do...236_upfDocumento.pdf
che ritengo necessario leggere e cercare di capire nella sua interezza, benché sia purtroppo di moda parlare di fatti semplicemente armati di un sentito dire.
Vorrei poter indirizzare la discussione su questi binari.
a) utilità dello studio costi benefici al fine di una decisione definitiva, b) giudizio sullo studio costi benefici redatto dai tecnici incaricati dal governo, c) l’utilità presunta e reale della futura infrastruttura, d) gli eventuali aspetti negativi generati dalla sua realizzazione, e) la decisione che ognuno di noi prenderebbe.

ORANO

Ciao Orano, grazie del thread che ritengo interessante.
Ho cominciato a leggere lo studio e mi sono fermato a pagina 1 :hammer:

Abbi pazienza, ma magari sono io che non capisco, nel caso spiegami/spiegatemi che son pronto a ricredermi.

Il punto 2 formula tre scenari di crescita del PIL:
• +1,8% fino al 2020 e +1,5% dopo il 2020
• +2,4% fino al 2020 e +1,5% dopo il 2020
Primo problema: dice "tre scenari" e quelli sopra, se non sbaglio, sono due.
Ma fa nulla, forse un refuso, andiamo al dato "stridente" (secondo me), ovvero i tassi stimati di crescita per l'Italia.
La realtà è la seguente ( FONTE ):

Su quale fantasmagoricamente ottimistica base si stima una crescita del genere quando la realtà è, ahimè, ben diversa?

Ovviamente, se i dati di partenza sono sballati, tutto ciò che ne consegue è sballato…

Detto questo proseguirò nella lettura :wink:

Aigor grazie dell'interessamento
ti do un suggerimento: non fermarti su ogni singolo punto, anche se propone interessanti riflessioni è globalmente che va valutato il lavoro svolto dai tecnici ed il risultato a cui sono pervenuti. Questo in prima battuta.
Nello specifico i dati di sviluppo sono presi dal programma di governo. Considera, cosa che leggerai in seguito, che i tecnici hanno scelto parametri e valori di calcolo, fra i diversi ipotizzabili spesso possibili e non certi, sempre a favore di una risposta positiva al quesito ( quindi si TAV).

Era solo per rimarcare che se altero i dati di partenza, o li scelgo sballati in un senso o l'altro, poi il risultato non può che essere distorto…
Ma confesso che sono un pignolo di carattere :hammer:

PS: sono anni che il governo stima crescite "folli" non facendo altro che "pompare" una sensazione di "crescita" che non c'è mai stata.
Basta guardare noi rispetto agli altri ( FONTE )

E' vero, ma nonostante tutto i conti non tornano. Il valore dello studio, a mio giudizio, sta nel fatto che nonostante aver utilizzato dati del tutto favorevoli ad un "si TAV" il responso è negativo. L'utilizzo dei dati del tutto favorevoli è stata una scelta ,credo intelligente, per non offrire subito il fianco a critiche. Che comunque non sono mancate. Pensa , e qui anticipo elementi che volevo portare successivamente in discussione, che i tempi di realizzo dell'opera ed il suo costo utilizzati sono quelli di progetto. E' notorio da che mondo e mondo che le opere pubbliche in Italia costano a consuntivo molto più delle previsioni, mediamente + 64% ed i tempi di realizzo si dilatano di conseguenza. Vedi MOSE ( anche su questa opera per la quale nutro seri dubbi di funzionamento ci sarebbe da aprire una discussione). Va da se che in Italia le opere pubbliche vengono realizzate non tanto e non solo per la loro utilità, ma perché producono guadagni nel momento del loro realizzo indipendentemente dalla qualità con cui sono costruite. C'è poi l'affare delle loro continue manutenzioni straordinarie.

Ragazzi, dopo la non felice esperienza sul Forum Ponte Morandi (dal quale mi sono ritirato quando ho visto che l'unico scopo di qualche partecipante è demolire sistematicamente le opinioni altrui), non credo che posterò molto. Mi sono invece spostato su un Forum dove si è presenti con Nome e Cognome e che mi pare (sottolineo "pare") meno urticante.

Debbo però mettervi in guardia. Io ho fatto analisi costi-benefici nel mio lavoro da dirigente d'azienda (nel campo delle acquisizioni di aziende o di progetti industriali) e posso dirvi per esperienza vissuta che questi studi possono potenzialmente generare SEMPRE i risultati attesi dal Committente. Basta toccare un parametro qua, un altro là (magari di poco) ed ecco che i risultati cambiano. Certe scelte andrebbero fatte in base a considerazioni e "visioni" di lungo periodo, da parte di politici capaci di esporsi e non di nascondersi dietro le terga dei tecnici.

E' stato già detto ma vale ricordarlo: l'analisi costi-benefici avrebbe ucciso sul nascere tante opere a cominciare dall'autostrada A1 per non parlare di tante infrastrutture fatte nel dopoguerra al Sud (vengo da là, come origine). Penso alla S.S. 213 realizzata quando su quel percorso transitavano quattro contadini a dorso d'asino e diventata poi la spina dorsale dello sviluppo turistico di una delle più belle costiere del Mediterraneo.

Infine una nota a margine: il progetto TAV viene impropriamente definito Torino-Lione (e detta così avrebbe forse pure ragione quel luminare espertissimo che ha detto "ma chi se ne frega di andare a Lione?"). E' invece il collegamento Parigi-Milano-Est, tutt'altra roba insomma che una gitarella in Alvernia.............