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Come già avevo scritto, ritengo che l'ipotesi più plausibile, visti gli elementi a disposizione, sia il cedimento strutturale, i dubbi me li toglierò quando potrò visonare il filmato del crollo, ammesso che questo mostri un cedimento strutturale, altrimenti se si dovesse vedere qualcosa di diverso non avrei problemi a cambiare idea. Ma fintanto che ritengo il crollo strutturale la spiegazione corretta, penso che sia di gran lunga più probabile che il primo elemento a cedere sia proprio uno strallo, quando rispondevo nei commenti precedenti partivo dalla vostra ipotesi che a cedere fossero i cavalletti, e ne traevo le conseguenze, ma non ho mai detto di ritenerla probabile. Al contrario: innanzitutto gli stralli sono notoriamente la parte più esposta al degrado, tanto che erano già stati oggetto di interventi nello stesso Ponte Morandi, e in secondo luogo il cedimento di uno strallo avrebbe portato tutta una serie di conseguenze catastrofiche per la struttura, cosa che non si può dire per il cedimento di un cavalletto.italofranc ha scritto:
RIEPILOGO della situazione stabilità della struttura al 16/10/2018, in seguito al mio calcolo della resistenza degli stralli.
Salvo errori siamo a questo punto:
-Per il momento Franz , che non ha dubbi sul cedimento della struttura, capisce che gli stralli hanno tenuto e che il cedimento potrebbe secondo lui essere dovuto agli appoggi in C.A. del cavalletto. Bisogna che qualcuno lo dimostri per tranquillizzare tutti noi che siamo convinti della demolizione controllata fino a prova contraria che per il momento non c'è. Giusto ?
Se cedono uno o due stralli succedono molte cose, fra le quali questa forza parallela al piano stradale. I tiranti interni all'impalcato però non hanno nessun ruolo in questo discorso, la forza è dovuta alla tensione orizzontale degli stralli superstiti. Va anche detto che a questo punto anche l'antenna che regge gli stralli può risultare già compromessa, per via della stessa forza che agisce nel punto d'ancoraggio degli stralli.poniamo che cedano uno o due stralli a ponente (è la prima parte a cadere), in quel momento abbiamo, se ho capito bene, una forza in orizzontale da levante verso ponente dovuta agli stralli superstiti e ai tiranti interni che spingono il piano stradale verso ponente.
Guarda, questo discorso mi ricorda quello della tazzina di caffè: se al bar mi servono un caffè, sarà molto difficile stabilire che temperatura avrà il liquido fra un minuto, anche se hai a disposizione tutti i dati relativi alla temperatura ambientale, pressione della macchina, umidità, ecc., però sarà molto facile stabilire quale sarà la sua temperatura fra tre ore. Se cede di schianto uno strallo, come fai a ricostruire l'esatta dinamica di quello che succede dopo 1, 2, 5 secondi? Magari con un modello agli elementi finiti, ma dovresti avere a disposizione tutti i dati riguardo allo stato di ciascun elemento del ponte al momento del crollo, e se avessimo questi dati sarebbe relativamente semplice capire se si è trattato di cedimento strutturale o no, anche senza il modello agli elementi finiti. Questo per dire che tutto il discorso mi sembra inutile: che senso ha stare qui a discutere su come faceva questo pilone qui a finire là quando esiste una ripresa che mostra la dinamica? Prima o poi dovranno farcela vedere, non potranno mica invocare il segreto di Stato, e a quel punto non ci interesserà più di tanto la traiettoria dei singoli piloni o degli stralli, guarderemo più che altro dove parte il crollo e cosa lo fa partire.Però l'impalcato ha una sua rigidità, dovuta anche agli stessi tiranti interni: se deve riuscire a spezzare i sostegni obliqui a ponente, dovrebbe a maggior ragione spezzare (e prima) quelli a levante.
A questo punto però la direzione di caduta dei sostegni obliqui rotti di levante sarebbe stata verso il pilone, invece sono caduti dalla parte opposta, verso levante Si vedono nelle foto distesi a terra.
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casomai la ripresa dovra' essere coerente con una spiegazione logica e con la dinamica della fisica
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....sono almeno 15 anni che sapevo che quel ponte sarebbe venuto giù. ...
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Puoi darci questa lista così magari qualcuno non ci lascia le penne in futuro oppure al tuo amico piace dire a posteriori io l'avevo detto da 15 anni?miles ha scritto: Poi mi ha anche fatto un elenco di altri ponti che secondo lui faranno la stessa fine.
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charliemike ha scritto: Ciao a tutti,
io sono convinto che il ponte sia crollato a causa dell'incuria, ma anche che sia stato "aiutato" a crollare.
Se con la dinamite, l'acido o il seghetto non saprei dirlo. Quello che penso è che se il ponte era danneggiato sarebbe bastato poco per dargli una spinta senza dare troppo nell'occhio.
Tutto il lavoro che stanno conducendo i ragazzi in questo thread, il fatto sospetto dei video "taroccati" e nascosti, le coincidenze, le incredibili "spiegazioni" degli addetti ai lavori, e per ultimo il post di Miles, in particolare la frase del suo amico:....sono almeno 15 anni che sapevo che quel ponte sarebbe venuto giù. ...
(Appunto: è da 15 anni che il ponte in quelle "critiche" condizioni sta su.)
... mi fanno pensare in tal senso.
Indizio molto significativo, secondo me, è proprio il fatto che si vogliano nascondere/modificare i filmati.
Non ce ne sarebbe bisogno per sostenere il "crollo per incuria" e quindi colpevolizzare Autostrade, come sembra che sia orientato il mainstream anzi, sarebbero la pistola fumante.
Se invece il ponte ha avuto una "spintarella" di qualche genere a cadere è abbastanza ovvio che non lo si debba scoprire, per non assolvere Autostrade, il capro espiatorio designato della vicenda o Patsy, e di conseguenza andare a cercare un colpevole più "umano".
Autostrade tuttavia, non la reputo del tutto innocente, ma forse è la mano che ha esercitato la spinta.
Non avrebbe avuto problemi a danneggiare il ponte in un punto strategico senza dare troppo nell'occhio, magari usando come paravento un intervento di manutenzione, e sappiamo che erano all'ordine del giorno (pardon... della notte).
Me lo fa pensare la clausola milionaria capestro del rimborso per la rescissione della concessione chiesto all'inizio, il fatto che abbiano subito accettato di mettere i soldi per gli sfollati per poi chiudere i cordoni della borsa quando la clausola non è stata applicata ed è stata esclusa dalla ricostruzione (adesso nell'ultima versione del decreto sembra che partecipino alla demolizione, ma non credo gratis).
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Ary_anna La penso esattamente come te. Sono convinta che Autostrade, da subito scelta come capro espiatorio da parte dei grillini (che proprio per questo insistono cocciutamente a sostenere la tesi dell'"incuria"), sia comunque coinvolta anche nella demolizione controllata.
Mi resta però un dubbio atroce: Autostrade (o meglio Atlantia) è solo UNO degli attori coinvolti, ma è da escludere, per semplice logica e buon senso, che il governo e i servizi segreti non sapessero nulla dell'intenzione di aiutare il povero ponte a crollare.
E' anche impossibile che nessuno si sia insospettito per i lavori durati per tutta la notte tra il 13 e il 14, sotto una pioggia torrenziale, ed ancora fino alle 9 del mattino successivo. Non possono essere passati inosservati alle autorità, se non altro a posteriori.
Insomma, quello che mi domando è: ma in quanti erano complici di questa porcheria, che si è compiuta sulla pelle di un sacco di persone innocenti?
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Chiaramente parlavo per me quando dicevo che la discussione mi sembra inutile, non intendo certo dire che dovete fermarvi seduta stante. Io ero solo intervenuto per segnalare un palese errore nel calcolo della tensione degli stralli, per il resto ho solo risposto alle domande seguenti, e credo che una volta risposto anche alle ultime qui sotto non avrò altro da aggiungere, posso solo augurarvi un buon proseguimento.Aigor ha scritto: Magari il nostro è un gioco con troppe componenti non conosciute, ma ho il timore sarà l'unica cosa che possiamo fare, più passa il tempo, più diventa strano il fatto che non esca 'sto belin di video.
E non è una cosa rassicurante...
Che ci sia qualcosa da nascondere è chiaro a tutti, mi pare. Il problema è cosa ci sia da nascondere, non è mica detto che siano per forza delle esplosioni, anzi, direi che è molto più probabile che vogliano nascondere le responsabilità del gestore. Ci sono in ballo miliardi di euro all'anno. A mio avviso, dopo qualche goffo tentativo di sviare l'attenzione, compreso quello dell'"ingegnere complottista" (che poi era un consulente dei Benetton), stanno usando la loro non indifferente capacità di fare pressione per ritardare la diffusione del filmato e le relative conseguenze più che possono. Qualche mese in più potrebbe consentirgli di trovare qualche paracadute per il definitivo tonfo in borsa che aspetta Atlantia. Se invece nel video ci fossero esplosioni o cose simili, sarebbe da spiegare chi ha convinto i Benetton a non renderlo pubblico 10 secondi dopo il crollo, e con che mezzi.Ary_anna ha scritto: Banalmente: se non avessero niente da nascondere,
a) eviterebbero di taroccare pesantemente i video che ci mettono a disposizione (vedi l'ultimo della GdF);
b) tirerebbero fuori il video completo.
Mah, guarda, mi pare che non ci sia stato nessun chiarimento in merito allo stato di degrado degli stralli, perchè non lo sa nessuno quale fosse, a parte forse gli inquirenti. Io ho solo evidenziato che il calcolo trattava una somma vettoriale come se fosse aritmetica, e questo comportava che la tensione stimata fosse la metà di quella effettiva, ma c'erano anche un sacco di ulteriori semplificazioni che lo rendono non probante. Per esempio non si prendeono minimamente in considerazione i carichi in movimento e le oscillazioni che producono sulla struttura. Dato che le cause più verosimili per un crollo strutturale sono proprio il forte degrado degli stralli e le oscillazioni dei carichi in movimento, se nel calcolo non consideri nè l'uno nè l'altro è evidente che non troverai delle possibili cause di cedimento strutturale.italofranc ha scritto: FRANZ : (sembra che ci sia stato un malinteso) ritiene il crollo strutturale la spiegazione corretta e pensa che sia di gran lunga più probabile che il primo elemento a cedere sia proprio uno strallo. Se parla di cedimento vuol dire che il calcolo di ITALOFRANC per lui conta poco, anche se non ha risposto ai chiarimenti che quest'ultimo gli aveva fornito riguardo l'incremento di carico dovuto all'angolazione degli stralli. Per lui l'ipotesi che più cavalletti cedano contemporaneamente per cause naturali è molto improbabile.
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