Analisi crollo Ponte Morandi

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5 Anni 2 Settimane fa #32180 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Il giorno che cambiai opinione sulla causa del cedimento dei vari elementi attorno alla Torre 9, cioè il giorno della pubblicazione del video Ferrometal, passai da una inverosimile risonanza da raffiche di vento alla demolizione con cariche esplosive. Da allora ho provato a ricostruire la sequenza della demolizione via via sempre più nel dettaglio, come avete potuto leggere nei miei post.
Ora molte cose mi quadrano, persino la dichiarazione della Procura riguardo all'assenza di residui chimici che provassero una demolizione. Ammesso che la Procura non menta, la mancanza di residui non esclude di per sé l'uso di esplosivo: per esempio l'ottanitrocubano (ONC), il più potente in dotazione all'esercito USA, non ne rilascia, né ha bisogno di ossigeno per esplodere nei cavedi di un impalcato, né libera vapore che impedisca la visibilità (salvo che per la nube di cemento deflagrato).
Quello che non mi quadra è il tempo in cui sarebbero state piazzate quelle cariche dagli agenti stranieri.
Sulla Torre 9, l'accesso al sottoponte fisso che permette a sua volta l'ingresso ai 5 cavedi degli impalcati, era possibile forse dall'autostrada. Gli attentatori potevano calarsi usando delle corde, ma non era per niente facile farlo rapidamente senza essere visti. Figuriamoci se dovevano calare almeno un paio di quintali di esplosivo. Né potevano avvalersi di scale dalla base della Torre, perché le ultime scale di manutenzione risultavano visibili sotto la Torre 10 nel 2015 e non c'erano più già nel 2018.
Dunque resterebbe da pensare che con speciali scarpe e ventose gli attentatori abbiano fatto una scalata notturna dal deposito AMIU, approfittando dell'inclinazione dei puntoni, e poi, raggiunto il sottoponte, tramite una cordata abbiano tirato su con verricello il carico.
C'è tuttavia un'altra possibilità. Che le cariche siano state comodamente piazzate sempre nel 2015, magari quando l'impalcatura dalla Torre 10 fu spostata alla Torre 9.
L'11/9 a New York ci insegna che chi piazzò le numerosissime cariche di termite al bario probabilmente non sapeva neanche quello che stava facendo.
Per il caso Morandi potrebbe esserci stata anche una certa consapevolezza: non mi sentirei di escludere che per un ponte valutato erroneamente "pericolante e senza rimedi", qualcuno in malafede possa aver addirittura convinto la dirigenza ASPI della convenienza a piazzare cariche esplosive, per poter eventualmente limitare i danni del "temuto cedimento strutturale". Il piano poteva prevedere che alla prima crepa rilevante si sarebbe provveduto ad interrompere il traffico e, per evitare lungaggini e rischi di infortunio al personale incaricato della demolizione cautelativa, ci si sarebbe avvalsi della presenza di cariche già posizionate negli anni passati. Una porcata fatta senza autorizzazione preventiva dell'ANAS, ma che nella millantata emergenza poteva risultare molto utile.
D'altra parte la Torre 9 era l'unica a non avere ancora subito opere di rinforzo sugli stralli.
I malevoli suggeritori poi si sarebbero tenuti i codici di accesso radio ai detonatori, in modo da usarli al momento strategicamente più adatto (Governo all'opera sulla finanziaria) e senza dare nell'occhio (temporale con bomba d'acqua) all'insaputa di ASPI.
Ciò significa che potrebbero esserci altri ponti minati in giro per il Paese. Ciò spiegherebbe anche la permanenza della concessione governativa in capo ad ASPI. I panni ormai sporchi (concorso colposo in strage) si cerca di lavarli in famiglia finché si può e le ispezioni e bonifiche governative sugli altri ponti si cerca di rimandarle a data da definirsi con gli emissari imperiali.
Vi torna?

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5 Anni 1 Settimana fa #32244 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
MO62@
L’accesso al sottoponte era facilissimo visto che c’erano addirittura 2 by- bridge che lavoravano vicino alla pila 9; ne avevamo parlato abbondantemente quando si discuteva di manutenzione: c’è anche un filmato di un automobilista in cui si vedono benissimo (di venerdì notte).
Con il by bridge vai dovunque sotto il ponte ed arrivi a 10-15 metri in altezza ma NON arriverai mai a 40-45 m in cima d’antenna.
Per arrivare in cima d’antenna serve invece una gru telescopica che avrebbero visto fin da Voltri….

Visto che il crollo è iniziato in alto, in cima d’antenna o vicino, e visto che dal video Ferrometal non si vede nulla di “anomalo” (neppure un fulmine), non credo proprio si sia trattato di una demolizione volontaria, salvo siano stati usati mezzi per noi inimmaginabili, tipo l’esplosivo ricavato dai pomodori: atomicnewsoftheworld.blogspot.com/2014/0...to-dai-pomodori.html .

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5 Anni 1 Settimana fa #32246 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
FranZeta@

Se hai DUE pesi uguali, appesi con 2 corde uguali ad un UNICO punto sul soffitto e succede che i 2 pesi cadano contemporaneamente, l’unica causa possibile è il distacco del punto di attacco sul soffitto.
Se si fosse spezzata prima una delle 2 corde (es. strallo lato Genova), avresti il peso corrispondente che cade PRIMA dell’altro.
Nella sequenza 3-4 di Mazzucco, si vede abbastanza chiaramente che i 2 pesi (cioè i 2 attacchi all’impalcato) si abbassano contemporaneamente insieme al traverso superiore e quindi l’inizio cinematico non può essere la rottura dello strallo lato Ge ma è più in alto.

Ho solo un dubbio: quanti fotogrammi mancano fra il 3 e il 4 cioè quanto tempo passa fra i 2 ??
Potrebbe anche essere che l’attacco lato Ge si abbassi prima dell’altro ma noi non lo vediamo…..
Il tempo mancante fra il 3 e il 4 è quello che impiega il Tir a spostarsi fra i 2 fotogrammi; quanti metri possono essere ?? A me sembrano 5-6 m…il Tir Mcm andava a 29 km/h quindi la velocità è simile; se fossero 36 km/h sarebbero 10 m/sec per cui, secondo me, è fra un quarto e mezzo secondo.
Un po' poco ma potrebbe anche bastare.

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Lo strallo lato Sv ha certamente ceduto; si vede evidentissima una cerniera plastica circa a metà.
Questo significa che ha subito un forte sovraccarico e i cavi d’acciaio si sono snervati; si sarebbe certamente spezzato, se un attimo prima non avesse ceduto la cima d’antenna
**********************
Per quanto riguarda gli stralli mi sembra ne avessimo parlato e la conclusione CERTA è che ciascuno strallo si comporta come se fosse indipendente perché viene bloccato, annegandolo nel cls in cima d’antenna, PRIMA di essere messo in tensione e non ha alcuna possibilità di scorrimento.
Si vedeva bene dal primo schema dove ciascun fascio di cavi si appoggia e passa all’interno di una rudimentale gabbia di ferri saldata alla piastra di base

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Si vede ancor meglio dall’esecutivo e dalla nota di Morandi (in alto a sinistra) ove dice che sia i cavi provvisori che quelli definitivi sono senza guaina solo sulla sella e sono annegati nel cls prima della tesatura

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Dall’esecutivo emerge un aspetto che è sempre stato valutato in modo scorretto: le antenne NON sono sollecitate SOLO a compressione ma anche a flessione perché il carico non è in asse con l’antenna, visto che questa è inclinata verso il centro strada.
Non è un momento da poco, visto che è la somma dei carichi degli stralli moltiplicato per il disassamento che è di ben 2,65 metri e l’antenna, per quello che si è visto, NON è affatto armata a flessione !!

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Ma c’è di più !!
Ho sempre pensato che le antenne fossero inclinate per tenere su uno stesso piano gli attacchi all’impalcato e il passaggio in cima d’antenna (l’ho anche scritto nel post precedente….)
Non è così.
Si capisce esaminando bene le quote del disegno precedente ed è CONFERMATO da questa pianta di Morandi, trovata nel mio archivio, ormai troppo vasto.
C’è un disassamento di m 1,85 tra gli attacchi d’impalcato e la cima d’antenna !!
Questo significa che sul traverso superiore c’è anche una sollecitazione A TRAZIONE perché si viene ad avere un tiro obliquo.
Bel casino….

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5 Anni 1 Settimana fa - 5 Anni 1 Settimana fa #32249 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FZappa ha scritto: Se hai DUE pesi uguali, appesi con 2 corde uguali ad un UNICO punto sul soffitto e succede che i 2 pesi cadano contemporaneamente, l’unica causa possibile è il distacco del punto di attacco sul soffitto.
Se si fosse spezzata prima una delle 2 corde (es. strallo lato Genova), avresti il peso corrispondente che cade PRIMA dell’altro.

Questa non è la nostra situazione perchè i due pesi sono collegati da un corpo in grado di trasmettere le sollecitazioni (l'impalcato) e il supporto non è in grado di reggere una singola corda (come se fosse una carrucola, per restare nel paragone dei pesi attaccati al soffitto). Nel venire meno l'equilibrio del sistema i tre punti (attacchi bassi e sella) cedono praticamente in contemporanea, come è giusto che accada.

Lo strallo lato Sv ha certamente ceduto; si vede evidentissima una cerniera plastica circa a metà.
Questo significa che ha subito un forte sovraccarico e i cavi d’acciaio si sono snervati; si sarebbe certamente spezzato, se un attimo prima non avesse ceduto la cima d’antenna

Io vedo chiaramente la curvatura di catenaria, segno che lo strallo non era più in trazione ma sosteneva praticamente solo il proprio peso, non vedo come possa cedere in queste circostanze.

Per quanto riguarda gli stralli mi sembra ne avessimo parlato e la conclusione CERTA è che ciascuno strallo si comporta come se fosse indipendente perché viene bloccato, annegandolo nel cls in cima d’antenna, PRIMA di essere messo in tensione e non ha alcuna possibilità di scorrimento.
Si vedeva bene dal primo schema dove ciascun fascio di cavi si appoggia e passa all’interno di una rudimentale gabbia di ferri saldata alla piastra di base

In realtà mi sembra strano che siano stati prima annegati e poi tensionati, perchè questo produrrebbe evidenti squilibri*, ma comunque rispetto alla tensione finale non cambia nulla. Il mio era solo un modo veloce per far vedere che la tensione era il doppio di quella calcolata a suo tempo, ma da questo punto di vista è la stessa cosa che gli stralli fossero indipendenti o meno (altrimenti sarebbe bastato progettarli indipendenti come quelli nuovi della pila 11 per usare metà dell'acciaio). La tensione doppia è dovuta alla reazione vincolare che ogni strallo oppone alla spinta del suo gemello, questa reazione si potrebbe annullare solo se ci fosse una parete indeformabile come asse del sistema equilibrato, in modo che le due metà dell'impalcato si comporterebbero come due mensole indipendenti** (le due metà del tavolino pieghevole usato come esempio), situazione che evidentemente non è la nostra.

Dall’esecutivo emerge un aspetto che è sempre stato valutato in modo scorretto: le antenne NON sono sollecitate SOLO a compressione ma anche a flessione perché il carico non è in asse con l’antenna, visto che questa è inclinata verso il centro strada.
Non è un momento da poco, visto che è la somma dei carichi degli stralli moltiplicato per il disassamento che è di ben 2,65 metri e l’antenna, per quello che si è visto, NON è affatto armata a flessione !!
...

Ma c’è di più !!
Ho sempre pensato che le antenne fossero inclinate per tenere su uno stesso piano gli attacchi all’impalcato e il passaggio in cima d’antenna (l’ho anche scritto nel post precedente….)
Non è così.
Si capisce esaminando bene le quote del disegno precedente ed è CONFERMATO da questa pianta di Morandi, trovata nel mio archivio, ormai troppo vasto.
C’è un disassamento di m 1,85 tra gli attacchi d’impalcato e la cima d’antenna !!
Questo significa che sul traverso superiore c’è anche una sollecitazione A TRAZIONE perché si viene ad avere un tiro obliquo.
Bel casino…


In effetti questi due disallineamenti si sommano vettorialmente in modo che la risultante sia parallela all'antenna, in questo modo si annullano i momenti rispetto all'antenna stessa e il traverso centrale in alto non è sollecitato o è sollecitato in compressione quando ci sono dei carichi sul ponte:



EDIT (due precisazioni)

* Ma poi, che senso avrebbe usare dei cavi che vanno da ancoraggio basso ad ancoraggio basso, se bloccandoli nella sella prima di tensionarli li fai comportare come due tiranti indipendenti? Tanto valeva maneggiare e mettere in opera tiranti lunghi la metà, con evidenti vantaggi pratici, e come fatto nel consolidamento della pila 11.

**La faccenda della mensola si può spiegare così: abbiamo una parete che divide due stanze, appendo una mensola sostenuta da due cavetti in una stanza, ne appendo un'altra identica nella stanza adiacente, in modo che risultino nella stessa posizione della parete. Ovviamente nessuna delle due mensole influenza l'altra, perchè le reazioni vincolari sono esercitate dalla parete, e ciascuno dei cavetti avrà una tensione T. Ma se faccio un buco nel muro in modo che le due mensole vengano ad appoggiarsi una all'altra, a questo punto le reazioni vincolari non sono più operate dalla parete, ma dagli stessi cavetti di sostegno, che si trovano ad avere così una tensione 2T.

FranZη
Ultima Modifica 5 Anni 1 Settimana fa da FranZeta.

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5 Anni 1 Settimana fa #32271 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

MO62 ha scritto: Ora molte cose mi quadrano, persino la dichiarazione della Procura riguardo all'assenza di residui chimici che provassero una demolizione. Ammesso che la Procura non menta, la mancanza di residui non esclude di per sé l'uso di esplosivo: per esempio l'ottanitrocubano (ONC), il più potente in dotazione all'esercito USA, non ne rilascia, né ha bisogno di ossigeno per esplodere nei cavedi di un impalcato, né libera vapore che impedisca la visibilità (salvo che per la nube di cemento deflagrato).


Mi cita una fonte qualificata che documenti che l'ottanitrocubano non lascia tracce?

Grazie infinite

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5 Anni 1 Settimana fa - 5 Anni 1 Settimana fa #32275 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ocirne.
Wikipedia in lingua inglese non è certo una fonte qualificata, tuttavia mi riesce difficile credere che dalla detonazione di C8N8O16 possa originarsi, oltre a CO2 e N2, anche grafite.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Settimana fa da MO62.

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5 Anni 1 Settimana fa #32277 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
(Sulla questione della tensione degli stralli)

Niente, la tensione calcolata a suo tempo era giusta, per rimettere le cose a posto. L'argomentazione dello strallo unico passante mi sembrava lì per lì un modo semplice per spiegare la cosa senza aggiungere schemini, però era un esempio sbagliato, perchè la tensione è sempre la stessa, che ci sia un solo strallo passante o due stralli separati, quindi dimentichiamoci questo aspetto.

Per qualche motivo mi ero convinto di aver fatto i conti nella situazione 1 (la configurazione a "tavolino pieghevole") del seguente schemino, rispetto alla corretta situazione 2, cosa che avrebbe comportato una tensione dimezzata. Però il calcolo era fatto nella situazione giusta quindi dimentichiamoci pure questa parentesi.


FranZη

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4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32443 da CharlieMike
Ora hanno "trovato" infiltrazioni di acqua nei cassoni sotto il ponte.
Non ho fonte. L'ho appena sentito al TG a Studio Aperto.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 10 Mesi fa #32632 da italofranc
.Ragazzi

Dei giornalisti RAI hanno fotografato tra i reperti i sensori della struttura della pila 9 e si domandano come mai queste apparecchiature non hanno segnalato niente prima del crollo. Sarebbe interessante domandare alla ditta che fornisce questi sensori come si comportano quest'ultimi durante una demolizione controllata. Chissà se questa ne è l'ennesima prova.

Italofranc che non molla!

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4 Anni 10 Mesi fa #32633 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Sarebbe interessante domandare alla ditta che fornisce questi sensori


Quale è l'azienda che ha fornito gli estensimetri che non hanno funzionato? Si sanno i modelli?

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4 Anni 10 Mesi fa #32635 da italofranc
Basta guardare il telegiornale RAI 1 di ieri. Si vede tipo e ditta degli estensimetri. Io dalla Francia non posso vedere il telegiornale del giorno prima.
italofranc

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32636 da italofranc
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da italofranc.

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4 Anni 10 Mesi fa #32637 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Si grazie. Trall'altro è l'unico servizio che esiste che ne parla. Non ci sono articoli di giornale. O almeno io non ne ho trovati.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32644 da Bet17
Risposta da Bet17 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Inutile affannarsi, tanto per la concessionaria il rischio di crollo era solo teorico per cui i sensori fuori uso dal 2015 (i cavi dell'impianto di monitoraggio furono tranciati da lavori di manutenzione carreggiata) non servivano.

Video


Maledetti bastardi.


Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da Bet17. Motivo: Inserito video

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4 Anni 10 Mesi fa #32647 da italofranc
ragazzi
non ci credo! non posso crederci! sensori fuori uso dal 2015? Ce lo dicono solo ora? Non credo piu' a quello che ci dicono gli inquirenti, sono venduti e depistano. Mi fanno vomitare quei bastardi. Se è vero che i sensori erano fuori uso dal 2015, dovevano dircelo fin dall'inizio, subito dopo il crollo. Devono dare subito le dimissioni le persone che sapevono e hanno aspettato solo ora per dircelo. Vergogna!!

italofranc

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4 Anni 10 Mesi fa #32663 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32664 da CharlieMike

ocirne ha scritto: Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.

Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32665 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

charliemike ha scritto:
Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.


Sicuramente. Ma se l'accusa non riuscirà a dimostrare le modalità del crollo di Ponte Morandi, e a farlo in maniera convincente, non riuscirà a incastrare Aspi. Sensori estensimetrici tranciati o documenti di rischio taroccati (gravissimo, per carità) non sono sufficienti.
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da ocirne.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32673 da italofranc
OCIRNE

''Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.''

Ponte Morandi: online la relazione della Commissione Ispettiva Mit

La valutazione dei campi di variazione sotto traffico mediante l'applicazione di estensimetri resistivi sulla superficie del calceststruzzo ed il loro collegamento con apposita centralina digitale che permetteva di leggere in continuo le stato deformativo del materiale fissando il valore minimo e massimo, veniva eseguita fin dal 1992 sugli stralli pila n°9.

Quindi non è polemica ne chiacchiericcio,

Queste variazioni erano talmente trascurabili che non venivano piu' considerate importanti. Dimostravano che la struttura non dava nessun problema fino a quando non hanno messo le cariche per demolirla.

Italofranc
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da italofranc.

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4 Anni 10 Mesi fa #32675 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto:
La valutazione dei campi di variazione sotto traffico mediante l'applicazione di estensimetri resistivi sulla superficie del calceststruzzo ed il loro collegamento con apposita centralina digitale che permetteva di leggere in continuo le stato deformativo del materiale fissando il valore minimo e massimo, veniva eseguita fin dal 1992 sugli stralli pila n°9.

Quindi non è polemica ne chiacchiericcio,

Queste variazioni erano talmente trascurabili che non venivano piu' considerate importanti. Dimostravano che la struttura non dava nessun problema fino a quando non hanno messo le cariche per demolirla.

Italofranc


La polemica e il chiacchiericcio stanno nel fatto che quei sensori non avrebbero mai potuto fornire indicazioni sul rischio crollo. Non solo perchè non funzionavano, ma perchè è concettualmente sbagliato chiedere quel tipo di prestazione a un sensore estensimetrico. Quindi è inutile fare un servizio al TG1 (e tutti media a cascata) chiedendosi: "perchè non hanno funzionato il 14 agosto?"

Sulla demolizione con le cariche che posso dirti? E' l'ipotesi che spiegherebbe meglio di qualunque altra quel tipo di crollo, ma possedere certezze in merito, coi dati a disposizione, non è a mio modo di vedere (ancora) possibile

Ciao

Ocirne -> Enrico Pietra

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4 Anni 10 Mesi fa #32681 da CharlieMike

ocirne ha scritto:
La polemica e il chiacchiericcio stanno nel fatto che quei sensori non avrebbero mai potuto fornire indicazioni sul rischio crollo. Non solo perchè non funzionavano, ma perchè è concettualmente sbagliato chiedere quel tipo di prestazione a un sensore estensimetrico. Quindi è inutile fare un servizio al TG1 (e tutti media a cascata) chiedendosi: "perchè non hanno funzionato il 14 agosto?"

Sulla demolizione con le cariche che posso dirti? E' l'ipotesi che spiegherebbe meglio di qualunque altra quel tipo di crollo, ma possedere certezze in merito, coi dati a disposizione, non è a mio modo di vedere (ancora) possibile

Ciao

Ocirne -> Enrico Pietra


Quei sensori non potevano dare l'immediato allarme il 14, ma di certo potevano dare in passato le avvisaglie di un probabile cedimento.
La domanda che i media avrebbero dovuto porsi non è "perchè non hanno funzionato il 14 agosto?" ma "perchè erano fuori uso e nessuno li ha mai considerati?"

Tengo a precisare comunque che pure io propendo a una demolizione dolosa piuttosto che a un crollo strutturale.
La mia opinione è che "qualcuno" (non saprei dire chi), abbia pensato di sottrarre a ASPI la gallina dalle uova d'oro, ovvero la concessione delle Autostrade, con il minimo impatto economico possibile (evitando cioè la penale miliardaria), dando la colpa, purtroppo reale, alla negligenza di ASPI nella manutenzione.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32693 da italofranc
Charliemike

''Quei sensori non potevano dare l'immediato allarme il 14, ma di certo potevano dare in passato le avvisaglie di un probabile cedimento''

Perfetto

anche considerando che si utilizzano quelle apparecchature da anni in tutte le prove di carico. Semplicemente non c'erano cedimenti o deformazioni importanti e preoccupanti della struttura della Pila 9 al passaggio dei mezzi.
In piu' se tutti questi ingegneri che rimangono ancora convinti del cedimento naturale della struttura ricordassero minimamente come si deforma lentamente prima della sua rottura un cubo o di un cilindro di calcestruzzo quando viene schiacciato a compressione in laboratorio per conoscerne la resistenza, cambierebbero idea se in buona fede. In laboratorio, e ve lo posso garantire dopo anni di esperienza, una rottura istantanea di un provino in calcestruzzo in seguito ad una deformazione irrisoria si ha solo in una prova a flessione di un travetto privo di armatura. Non mi risulta che il Ponte Morandi non avesse armatura nel suo calcestruzzo. Stessa considerazione nelle prove in laboratorio a rottura dell'acciaio, mai vista una rottura istantanea ma un allugamento importante prima della rottura.
Certo che queste mie considerazioni faranno ridere, ma hanno buon senso mentre grandi calcoli strutturali non servono un bel ca.....

Italofranc
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da italofranc.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Udria73, ocirne

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4 Anni 10 Mesi fa #32710 da Udria73
Risposta da Udria73 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Il mio parere è che qualunque sia stata la causa del crollo c'è sempre qualcosa che non torna. Per giustificare un crollo così immediato (dal video ferrometal sembra che la parte centrale vada giù in maniera stranamente rapida..con veicoli che fluttuano..ma magari è solo una mia impressione) il ponte avrebbe dovuto essere già in uno stato, diciamo, "avanzato" di deformazione (ma non saprei quantificarlo se in cm, difficile da riconoscere, o decine di cm)

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4 Anni 10 Mesi fa #32711 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Certo che queste mie considerazioni faranno ridere


Purtroppo non fanno ridere per niente… solo incazzare.

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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4 Anni 10 Mesi fa #32719 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto:

Semplicemente non c'erano cedimenti o deformazioni importanti e preoccupanti della struttura della Pila 9 al passaggio dei mezzi.
In piu' se tutti questi ingegneri che rimangono ancora convinti del cedimento naturale della struttura ricordassero minimamente come si deforma lentamente prima della sua rottura un cubo o di un cilindro di calcestruzzo quando viene schiacciato a compressione in laboratorio per conoscerne la resistenza, cambierebbero idea se in buona fede. In laboratorio, e ve lo posso garantire dopo anni di esperienza, una rottura istantanea di un provino in calcestruzzo in seguito ad una deformazione irrisoria si ha solo in una prova a flessione di un travetto privo di armatura. Non mi risulta che il Ponte Morandi non avesse armatura nel suo calcestruzzo. Stessa considerazione nelle prove in laboratorio a rottura dell'acciaio, mai vista una rottura istantanea ma un allugamento importante prima della rottura.
Certo che queste mie considerazioni faranno ridere, ma hanno buon senso mentre grandi calcoli strutturali non servono un bel ca.....


Concordo pienamente, manifestamente, integralmente. E se può essere di conforto, ho fatto arrivare queste considerazioni ad alcuni nomi importanti, che le sottoscrivono e le apprezzano. Non è una riflessione, la tua, che faccia ridere, ma è semmai di grande buon senso e acume. Doti che, evidentemente, sono state lanciate nel tritatutto dal 14 agosto 2018 in avanti, in buona o cattiva fede.

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