Contagio paranormale allo Skinwalker Ranch

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1 Anno 2 Settimane fa #51319 da Leveling
CONTAGIO PARANORMALE ALLO SKINWALKER RANCH
Colm A. Kelleher

Il Programma UFO segreto del Pentagono, l’Effetto Autostoppista e i modelli di contagio.



Nel settembre 2008 la Defense Intelligence Agency (DIA) ha avviato un con­tratto biennale da 22 mi­lioni di dollari con la Bigelow Aerospace Advanced Studies (BAASS) per studiare scientificamente gli UFO e i loro effetti sugli esseri umani. E così iniziò uno dei programmi più controversi nella storia del Governo degli Stati Uniti. Il programma venne chiamato Ad­vanced Aerospace Weapon System Applica­tions Program (AAWSAP), e fu tenuto segreto al pubblico fino a quando il New York Times non svelò la storia nel dicembre 2017 (Cooper, Blumenthal & Kean, 2017). L’analista senior della DIA James T. Lacatski è stato il princi­pale creatore di AAWSAP. Entro cinque mesi dalla data di ini­zio dell’AAWSAP nel 2008, un team di 50 scienziati, tecnici, ingegneri, analisti, professionisti dell’Intelligence militare, responsabili di programma e agenti di sicurezza di livello PhD e Master venne reclutato, assunto, e ricevette autorizzazioni di sicurezza. Durante la durata di 24 mesi del Programma più un’estensione ulte­riore di tre mesi, BAASS consegnò oltre 100 rapporti tecnici su diversi aspetti delle prestazioni degli UFO, nonché rapporti che descrivevano gli effetti medici, psicologici e fisiologici degli UFO e dei fenomeni associati.

Skinwalker Ranch
Un’area d’indagine avviata dall’A­AWSAP ha coinvolto il famoso e ne­fasto Skinwalker Ranch, dove nel corso di decenni si sono verificati numerosi avvistamenti UFO, nonché una pletora di anomalie che includevano mutilazio­ni di bestiame, avvistamenti di sfere di di­versi colori, entità disincarnate e attività di poltergeist (Kelleher e Knapp, 2005). Poco dopo l’inizio delle indagini AAWSAP, la DIA dispiegò diversi militari in loco allo Skinwalker Ranch, per cor­roborare e valutare precedenti se­gnalazioni di fenomeni anomali. Lo stesso Lacatski aveva personalmente sperimentato una ‘profonda anoma­lia’ nel ranch nel 2007. Tale esperienza, infatti, rappresentò uno stimolo significativo per la for­mazione del Programma AAWSAP/ BAASS stesso. Tutti e cinque i membri del perso­nale della DIA schierati nel ranch sperimentarono profonde anomalie mentre si trovavano nella proprietà e, cosa più importante, tutti e cin­que “portarono qualcosa a casa” con loro. Il capo di questi cinque militari era un ufficiale dell’Intelligence navale cui abbiamo dato lo pseudonimo di Jonathan Axelrod nel nostro libro (La­catski, Kelleher & Knapp, 2021). Axelrod era un ingegnere affermato che alla fine sarebbe stato promos­so al grado di Ammiraglio a due stelle all’interno dell’Intelligence navale, e possedeva autorizzazioni Top Secret/ Sensitive Compartmented Information (TS SCI) al momento della sua visita al ranch nel luglio 2009. Axelrod, accompagnato da Jim Costi­gan e David Wilson, riscontrò un’anomalia nel ranch che causò molta paura in tutti e tre gli uomini. Ma non sapeva che tale ‘incidente’ era solo l’inizio dei suoi guai. Entro un mese dal suo ritorno a casa in Virginia, infatti, una pletora di fenomeni paranormali esplose improvvisamente proprio tra le mura domestiche di Axelrod. Per diversi anni dopo il luglio 2009 e i successivi viaggi al ranch, la moglie e i figli adolescenti di Axelrod furono soggetti a “uomini-cane” da incubo che apparivano nel loro cortile. A sfere blu, rosse, gialle e bianche che fluttuano abitualmente in casa e nel cortile. A uomini-ombra neri in piedi sopra i loro letti quando si svegliavano. E ad una raffica implacabile di passi rumorosi e inspiegabili che camminavano, su e giù per le scale della loro casa. I figli adolescenti di Axelrod vissero alcuni episodi molto spaventosi nelle loro camere da letto. Paul, l’adolescente più giovane, afferma d’essere stato attaccato da sfere blu e rosse nella sua camera da letto la notte del 7 febbraio 2011. Ma ognuno di loro tacque sulle loro strane esperienze. Quindi immaginate lo shock di Paul quando di lì a poco venne avvicinato da uno dei suoi compagni di liceo (nel 2011) e questi gli disse che la notte precedente aveva guardato fuori dalla finestra della sua camera da letto e aveva visto una grande creatura simile a un lupo in piedi esternamente alla sua camera da letto che lo guardava... Qualche settimana dopo un altro amico raccontò a Paul d’aver visto strane luci blu volare nel suo cortile. E le rivelazioni dei due amici giunsero senza sollecitazione alcuna da parte di Paul. In altre parole, non possono quindi essere liquidate come fenomeni “anch’io”. Le esperienze dei compagni di scuola di Paul suggeriscono che la percezione di creature bizzarre e sfere blu era trasferibile oltre la casa della famiglia Axelrod e nel quartiere. Ed è improbabile che tali eventi possano essere spiegati come una serie di improbabili coincidenze. Allo stesso modo, poiché i bambini di Axelrod erano molto reticenti nel discutere di tali esperienze al di fuori della loro famiglia, gli incidenti con i loro compagni di scuola non possono nemmeno essere liquidati come “mimica tra pari”. Anche la famiglia Axelrod ha subito effetti sulla salute, con la moglie che soffrì di riacutizzazioni del lupus eritematoso sistemico (lupus) e della malattia di Raynaud. Entrambi i figli adolescenti di Axelrod hanno anche sofferto di intensi sintomi simil-influenzali, in momenti diversi, a seguito di anomalie nella loro casa, con i sintomi medici più gravi che si sono verificati nell’adolescente più giovane. Quella che una volta era una normale casa della classe media nella periferia della Virginia divenne dunque un inferno di fenomeni inspiegabili. E Axelrod e la sua famiglia erano certi che il fattore scatenante di tale trasformazione fosse stato il primo viaggio del campofamiglia allo Skinwalker Ranch. Axelrod e la sua famiglia possono in effetti essere considerati i “figli manifesto” per l’esplosione di anomalie in casa dopo i viaggi dell’ingegnere allo Skinwalker Ranch.

Effetti sulla salute
Gli Axelrod erano tutt’altro che soli. Durante il programma AAWSAP/BAASS, il fenomeno dei visitatori del ranch che portavano ‘qualcosa a casa con sé’ divenne la regola piuttosto che l’eccezione. Anche il proprietario del ranch e fondatore del BAASS Robert Bigelow ha riportato numerose anomalie e attività insolite, nella sua stessa casa, durante i mesi e negli anni successivi alla visita allo Skinwalker Ranch. Il giornalista George Knapp ha fatto diverse visite allo Skinwalker Ranch, prima e dopo le indagini AAWSAP/BAASS sul ranch, alcune durate solo 48 ore. In seguito ai viaggi, Knapp ha riferito che sua moglie ebbe molteplici apparizioni nella loro casa, inclusi avvistamenti di sfere blu fuori dalla finestra della loro casa a Las Vegas. Jim Costigan, un marine che aveva accompagnato Axelrod in quella prima visita al ranch, e sua moglie, hanno vissuto un incontro molto ravvicinato con una sfera blu nel loro tranquillo quartiere del Maryland nel settembre 2009. La parte superiore del braccio di lei venne sfiorata brevemente da una sfera blu a bassa quota, mentre le passava accanto e scompariva nel quartiere. Quasi immediatamente la donna si ammalò e sperimentò un ‘insieme di sintomi insoliti’ prima che alla fine le fosse diagnosticata la tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la ghiandola tiroidea. Anche un certo numero di altre persone che sono state “infettate” allo Skinwalker Ranch ha iniziato a sperimentare malattie autoimmuni in uno o più membri della famiglia o in chi viveva con loro. Queste malat­tie autoimmuni includevano la malattia di Graves (tiroide), la sindrome di Sjögren (ghiandole salivari e lacrimali), la tiroidite di Hashimoto (tiroide), l’artrite reumatoide (articolazioni) e il lupus (cuore, polmone, muscolo). In questo gruppo di pa­zienti sono state diagnosticate anche discrasie ematiche, anomalie del tessuto connettivo e dermatologiche, comprese quelle della sclerosi sistemica. È impor­tante, al riguardo, notare che tutte le diagnosi mediche sono state fatte da almeno tre medici e tutte le scansioni cerebrali e altri risultati clinici sono stati esaminati in modo indipendente da più di un medico specialista certificato dal consiglio. George Knapp ed io abbiamo intervi­stato separatamente più di 10 agenti di sicurezza che avevano trascorso turni di servizio di due settimane nel ranch come parte del Programma AAWSAP/BAASS, e ciascun agente ha confer­mato d’aver ‘portato un’infezione paranormale’ dallo Skinwalker Ranch con sè. Gli ufficiali hanno confer­mato che loro, o i loro colleghi, ave­vano sperimentato poltergeist e altre attività paranormali nelle loro stesse case dopo i loro tour nel ranch. Lo stesso Lacatski e sua moglie sperimentarono alcune, ma non molte, anomalie nella loro casa negli anni successivi all’esperienza allo Skinwalker Ranch. Ma l’ufficiale della DIA Susanna Ash - che venne assunta presso il Defense Warning Office nel gennaio 2011 e si sedette nel cubico­lo dell’ufficio presso la DIA accanto a Jim Lacatski tra febbraio e giugno 2011 - ha riferito che la notte del 6 febbraio 2011, Eddie Ash, fratello di Susanna che in precedenza non aveva mai avuto alcuna esperienza con anomalie, ha avuto una serie crescente di incontri ravvicinati con UAP nella zona rurale di Mocksville, nella Carolina del Nord, che è continuata per mesi. La tranquilla casa di campagna di Eddie aveva improvvisamente grandi UAP arancioni che si libravano nella proprietà di notte. Le foto aeree del fenomeno sulla casa sono state inviate al suo cellulare da numeri sconosciuti. E il suo cane una volta è scomparso (attraverso più porte chiuse) mentre Eddie dormiva, solo per essere trovato la mattina seguen­te a piagnucolare fuori. Dopo che Robert Bigelow ha venduto lo Skinwalker Ranch al magnate im­mobiliare dello Utah Brandon Fugal nell’aprile 2016, Fugal ha installato un team multidisciplinare d’elevato talento scientifico e strumentazione sulla proprietà per continuare le indagini scientifiche circa le anomalie del ranch. Il team di Brandon Fugal ha confermato molte delle anomalie spe­rimentate dall’AAWSAP e dal perso­nale del National Institute for Discovery Science (NIDS). Nel 2020 History Channel ha iniziato a trasmettere epi­sodi di documentari televisivi intito­lati “The Secret of Skinwalker Ranch”. Molti rapporti aneddotici hanno cominciato ad emergere riguardo a persone nello Skinwalker Ranch che “portavano qualcosa a casa” con loro negli ultimi anni.

L’Effetto Autostoppista
Questa sensazione di “portare qualcosa a casa” e la conseguente trasmissibilità da persona a persona di fenomeni paranormali, alcuni dei quali possono durare per anni, è sta­ta chiamata “Effetto Autostoppista”. In un’intervista dell’aprile 2022, il dottor Jim Segala, membro del team di ricerca dello Skinwalker Ranch, ha affrontato il fenomeno dell’Autostoppista: “Negli ultimi cinque anni la nostra espe­rienza è stata che quando le persone intera­giscono con i fenomeni e non li trattano con rispetto, è allora che vediamo un tasso più elevato della sindrome dell’Autostoppista. I sintomi sperimentati dalle persone vanno da lesioni neurologiche acute a malattia cro­nica del sangue. Coloro che ci hanno detto di aver portato a casa un souvenir spesso hanno qualche tipo di malattia, oppure ce l’ha qualche membro della famiglia. I dati provengono ancora una volta da anni di monitoraggio e raccolta di dati da parte di coloro che si sono fatti avanti”. (Sinclair, 2022)
La descrizione di Segala rispecchia molti dei sintomi dell’Autostoppista vissuti dalle vittime e documentati durante il Programma AAWSAP, e for­nisce ulteriori dettagli sulle sequele mediche dell’Effetto Autostoppista. Ma l’Effetto Autostoppista non è esclu­sivo dello Skinwalker Ranch. Il team di ricerca dell’AAWSAP ha scoperto che anche gli incontri ravvicinati con gli UFO in luoghi non collegati allo Skinwalker Ranch hanno prodotto una ver­sione di tale effetto. Questo non è sem­pre stato il caso, ma si è verificato soprattutto quando gli sperimenta­tori sono stati seguiti e regolarmente intervistati dal team AAWSAP per lunghi periodi di tempo. Ad esempio, il biotecnologo Ron Becker e sua figlia stavano viaggiando fuori Bend, Oregon, nel maggio 2005, quando sua figlia ha notato tre oggetti di colore blu che si muovevano a caso in un campo vicino all’autostrada. Gli oggetti sono volati rapidamente verso il veicolo, uno è passato da­vanti, uno ha attraversato l’auto e il cruscotto, il terzo è entrato nella spalla di Ron Becker, ha manovrato attraverso la sua zona toracica ed è uscito dalla spalla mentre la figlia inorridita guardava. Successivamen­te Ron Becker si è ritrovato afflitto da un insieme di sintomi medici. La figlia di Becker, sebbene scioccata e turbata dall’incidente, non è stata ferita dal punto di vista medico. Quando è tornata a casa in Connecti­cut, che condivideva con i suoi tre compagni di stanza del college, una frenesia paranormale sembrò scoppiare in casa con i suoi amici che si sveglia­vano per trovare figure umanoidi oscure accovacciate sui loro letti e una vasta atti­vità di poltergeist in casa, in particolare passi pesanti che si trascinano su e giù per le scale di notte. Becker o i suoi amici del college non avevano mai sperimentato alcuna attività in quella casa prima del suo incontro ravvicinato con le sfere blu.

Poltergeist e contagio
Il recente stimolante libro di Dar­ren W. Ritson su poltergeist e contagio (Ritson, 2021) descrive le prove di un fenomeno di trasmissibilità che si è verificato con il famigerato caso di poltergeist di South Shields, Regno Unito, del 2006 e le relative conseguenze. Il libro descrive infatti in modo molto dettagliato gli effetti inquietanti di un poltergeist che ha “infestato” una casa a South Shields, una piccola città nel nord-est dell’Inghilterra durante il 2006 e il 2007. Ritson e il suo colle­ga/co-investigatore Michael Hallowell hanno raccontato molti eventi anomali, la maggior parte dei quali sovrappo­sti a fenomeni che erano stati segna­lati allo Skinwalker Ranch, tra cui: “...finestre che si aprono e si chiudono ripetutamente, apparizioni di forme nere anomale, suoni di passi nel soppalco, ru­mori di colpi e colpi nelle camere da letto, persone spinte violentemente da dietro, voci disincarnate, oggetti che vengono spostati.” Ritson prosegue descrivendo “un pro­cesso in base al quale le bizzarre buffonate del poltergeist si diffondono fuori dalla casa dei principali testimoni e iniziano a influenzare gli altri intorno a loro; membri della famiglia allargata, amici, colleghi e investigatori che scelgono, o vagano acci­dentalmente, l’arena del conflitto metafisico. Come una malattia trasmissibile, il feno­meno poltergeist può attaccarsi agli altri.” Le parole di Ritson riecheggiano in dettaglio le esperienze degli investi­gatori dell’AAWSAP allo Skinwalker Ranch. Delineando molteplici casi aggiuntivi, Darren Ritson fornisce ul­teriori prove del fatto che il contagio da poltergeist è probabilmente abbastanza comune e sottovalutato.

Precedenti prove di trasmissibilità
Nel 1973 quando il noto illusionista e praticante psicocinetico Uri Geller stava subendo una serie di test delle sue capacità psichiche presso il prestigioso Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), una serie di eventi bizzarri iniziarono a svolgersi sia nel labo­ratorio stesso sia nelle case degli scienziati che conducevano gli studi. Come per i visitatori dello Skinwalker Ranch, molti dei ricercatori coinvolti avevano il più alto livello di autorizza­zioni di sicurezza, comprese le autoriz­zazioni del Programma di Accesso Speciale (SAP) che richiedevano test del poligrafo e frequenti valutazioni della personalità. L’autore Jim Schnabel, nella sua av­vincente History of American psychic spies (Schnabel, 1997), racconta la bizzarra serie di eventi che si sono svolti in laboratorio quando gli scienziati iniziarono a “misurare” le presunte capacità psichiche di Uri Geller. Scrive Schnabel: “Peter Crane e alcuni degli altri membri del gruppo Livermore si trovarono rapidamente coinvolti in più stranezze di quelle che po­tevano gestire. Nei giorni e nelle settimane che seguirono iniziarono a sentirsi colletti­vamente posseduti da una sorta di tormen­to, presa in giro, spiriti che provocavano allucinazioni. Sarebbero stati tutti insieme in un laboratorio, preparando qualche espe­rimento, o uno dei ragazzi e sua moglie e i suoi figli sarebbero stati a casa, semplice­mente seduti, quando improvvisamente nel mezzo della stanza sarebbe apparsa una strana immagine stereotipata quasi comica­mente di un disco volante sospeso... D’altra parte, il disco volante non era l’unica for­ma assunta dalle visioni di Livermore. A volte c’erano animali - animali fantastici della tradizione estatica degli sciamani - come grandi uccelli simili al corvo che sono stati visti aggirarsi nei cortili da diversi membri del gruppo. Uno di loro è apparso brevemente a un fisico di nome Mike Russo e a sua moglie terrorizzata. I due erano sdraiati una mattina quando all’improvviso c’era questo uccello gigante che li fissava dai piedi del letto. Dopo alcune settimane, Russo e alcuni degli altri iniziarono seria­mente a chiedersi se stessero perdendo la sanità mentale”.Altri scienziati e le loro famiglie han­no visto sfere e forme oscure nere nelle loro case. Ci sono alcune interessanti sovrap­posizioni tra gli eventi del Lawrence Livermore nel 1973 e quelli avvenuti nella residenza di Axelrod e nelle case di altri visitatori dello Skinwalker Ran­ch circa 37 anni dopo. In entrambi i casi le “vittime” centrali erano indi­vidui con autorizzazioni di livello più alto e lavoravano/avevano lavorato in posizio­ni di alto livello in diverse agenzie gover­native. In entrambi i casi, un iniziale fattore scatenante “psichico” (Uri Geller a Livermore e la visita di Axelrod o Costigan al ranch) ha fatto precipi­tare più persone e le loro famiglie in un ‘mondo sotterraneo’ dove si sono svolti eventi di grande stranez­za. In entrambi i casi, sfere di luce si sono inaspettatamente presentate ai membri della famiglia. In entrambi i casi si manifestavano animali e uccelli bizzarri, archetipici, mitologici. In en­trambi i casi, molteplici fenomeni simili a poltergeist hanno colpito le famiglie. In entrambi i casi, le esperienze sembravano essere centrate vicino a camere da letto, corridoi e cortili delle case coinvolte. In entrambi i casi sono stati coinvolti rettangoli neri (Axelrod, Witt) o cubi neri (scienziati di Livermore). Curiosamente, il fisico Hal Puthoff è stato un attore centrale sia nel Lawrence Livermore sia come consulente e appaltatore AAWSAP BAASS, con Axelrod e in altri inciden­ti post Skinwalker Ranch.

Modello di agente infettivo
Durante il 2020 e il 2021 tutti nel mondo hanno acquisito familiarità con il gergo della modellazione delle malattie infettive da Coronavirus. Dopo che migliaia di rapporti su giornali, Tv e media digitali hanno dettagliato i primi casi indice di COVID-19 nello Stato di Washington, Wuhan, California e New York, il concetto di caso indice per una malattia infettiva è diventa­to familiare a tutti. Proprio come il Wuhan Institute of Virology o i mercati umidi in Cina potrebbero essere stati la fonte dell’epidemia di COVID-19, lo Skinwalker Ranch potrebbe invece essere la fonte di un agente infettivo di qualche tipo? Le esperienze di Axelrod e altri mi hanno portato a prendere in con­siderazione un modello di malattia infettiva per cercare di fare luce sui fenomeni, in quanto presentavano una sorprendente somiglianza con la trasmissione di un agente infettivo tra individui. I “sintomi” dell’“in­fezione” comprendevano l’eruzione di poltergeist e altri eventi paranormali nell’ambiente circostante dell’indivi­duo appena infettato. Utilizzando questa terminologia, Axelrod è stato il caso indice che è stato “infettato” per la prima volta allo Skinwalker Ranch e ha portato con sé l’agente infettivo per 2.000 miglia a casa in Virginia. Nel giro di pochi giorni o settimane, l’agente si era diffuso da Axelrod a sua moglie e ad entrambi i suoi figli adolescenti, e tutti e tre iniziarono a sperimentare una scon­certante varietà di anomalie nella loro casa. Entro poche settimane l’agente in­fettivo si era diffuso nel quartiere, e aveva infettato due amici adolescen­ti, probabilmente a scuola, che vive­vano ad un paio di miglia dalla casa di Axelrod. Va notato che i sintomi dell’infezione da Skinwalker Ranch non sono problemi respiratori o morte, come col COVID-19, ma piuttosto ambienti percettivi profondamente alterati. Nel gergo standard delle malattie infettive, il numero di riproduzione di base (indicato con R0) è una misura di quanto sia trasmissibile una malattia. È il numero medio di persone che una singola persona infetta infetterà nel corso della sua infezione. Nell’ “epidemia di Axelrod” il numero di riproduzione di base R0 potrebbe essere indicato come 3. Pertanto, qualsiasi studio sulla presunta trasmissione dell’‘entità infettiva Skinwalker Ranch’ sarebbe molto suscettibile alla modellazione standard della malattia infettiva. Gli strumenti della modellazione delle malattie infettive sono ben consolidati. Inutile dire che il numero di persone coinvolte in queste osservazioni è troppo esiguo per trarre conclusioni definitive, ma la metafora di una malattia infettiva potrebbe essere utile per la ricerca futura sull’Effetto Autostoppista. Ovviamente, per approfondire tale ‘possibilità infettiva’, dovrebbe essere avviato uno sforzo di modellizzazione epidemiologica molto più ampio, in cui ogni individuo e i membri della sua famiglia che hanno trascorso del tempo allo Skinwalker Ranch potrebbero essere seguiti da vicino e intervistati ogni pochi mesi per un periodo di diversi anni.

Modello di contagio sociale
Un interessante articolo di Ben Green, Thibaut Horel e Andrew V. Papachristos pubblicato nel Journal of the American Medical Association nel 2017, ha mostrato che la violenza da arma da fuoco segue un processo di contagio sociale, simile ad un’epidemia, che viene trasmesso attraverso reti di persone mediante interazioni sociali. L’obiettivo dello studio era valutare la misura in cui le persone che diventeranno oggetto di violenza armata a Chicago possono essere ‘previste’ modellando la violenza armata come un’epidemia trasmessa tra individui attraverso le interazioni sociali. Secondo i risultati, il “contagio sociale” ha rappresentato il 63,1% degli 11.123 episodi di violenza da arma da fuoco a Chicago. I soggetti di violenza armata sono stati uccisi in media 125 giorni dopo il contatto con il loro “contagiatore”, la persona maggiormente responsabile dell’esposizione del soggetto alla violenza armata. Alcuni soggetti di violenza armata sono stati colpiti più di una volta. Gli autori dello studio scrivono: “I nostri risultati suggeriscono che la diffusione della violenza segue un processo di contagio sociale simile a un’epidemia, e viene trasmesso attraverso le reti dalle interazioni sociali”. In altre parole la trasmissione della violenza, pur non essendo un’entità infettiva, segue un modello prevedibile di contagio sociale che è suscettibile di analisi e, successivamente, d’intervento. Indipendentemente dal modello epidemiologico utilizzato (agente infettivo o contagio sociale), il punto centrale è che il programma AAWSAP su Skinwalker Ranch è stato il primo a disvelare un fenomeno di tipo trasmissivo che si verificava nei visitatori del ranch, e che tale trasmissione è probabilmente suscettibile di analisi utilizzando malattie infettive standard o modelli di contagio sociale. Inoltre, in alcuni casi, la trasmissione in alcune famiglie è stata correlata con l’insorgenza di malattie autoimmuni nei membri della famiglia. Quindi, in questi contagi post-Skinwalker Ranch, se il contagio sociale è il modello di modellazione appropriato, allora il contagio sociale in tali casi ha conseguenze biologiche.

Altri modelli di contagio sociale
Numerosi autori hanno cercato di sviluppare o sfidare il semplice modello di rete del contagio sociale. Coloro che cercano di sviluppare questo modello hanno suggerito che un modello più soddisfacente di comportamento sociale contagioso richiede un resoconto più stratificato della natura del contatto sociale (Thompson, T., Personal Communication). Damon Centola della Harvard University e Michael Macy (2007) della Cornell University hanno distinto tra contagi sociali “semplici” e “complessi”, sostenendo che quest’ultimo richiede il contatto con più di un portatore infetto. Il matematico britannico Iacopo Iacopini (e colleghi) ha sviluppato un modello che combina processi stocastici di contagio semplice e di contagio complesso che si verificano attraverso interazioni di gruppo, in cui un individuo è simultaneamente esposto a più fonti di contagio (Iacopini et al., 2019). Questi autori hanno creato $simulazioni dai dati di contatto di quattro diverse situazioni del mondo reale: un posto di lavoro, una conferenza, un ospedale e una scuola superiore. Queste interazioni di ordine superiore del contagio sociale potrebbero eventualmente essere applicate ai dati del modello delle vittime dell’Effetto Autostoppista.

Ricerca futura
Dopo l’annuncio del 25 giugno 2021 da parte dell’Office of the Director of National Intelligence (ODNI) che gli UFO sono reali e possono costituire una minaccia alla sicurezza aerea e persino un problema di sicurezza nazionale, molto interesse pubblico si è concentrato su ciò che un futuro programma investigativo debba indagare, ovvero sia sulle prestazioni degli UFO sia sugli effetti degli UFO sugli esseri umani. Durante uno studio del genere, se venissero scoperti ulteriori esempi di Effetto Autostoppista, si potrebbero esplorare diversi percorsi per ricerche future. Potrebbe essere adottato un modello di agente infettivo epidemiologico. A con­dizione che il numero di casi fosse sufficientemente ampio, in un nuovo studio sarebbe dunque possibile misurare formalmente il numero di ripro­duzione di base (R0) delle “infezioni da autostoppista”. Tale studio potrebbe utilizzare alcuni dei parametri epide­miologici più utili definiti per il CO­VID-19 (Gallo et al., 2020). Ad esem­pio, sarà possibile misurare il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza dei sintomi (ovvero il periodo di incuba­zione). Sarebbe realizzabile anche la definizione del periodo di trasmissibilità del contagio, cioè il tempo durante il quale una persona contagiata trasmette l’entità infettiva ad altre persone. La definizione di eventuali malattie nelle famiglie, nei compagni di scuola o nei vicini associate al transfert autostoppista si ag­giungerebbe al quadro della ricerca del fenomeno della trasmissibilità. Si potrebbero esplorare i legami tra contagio biologico e sociale. Il contagio sociale è simile al contagio biologico: en­trambi si diffondono attraverso un processo di replicazione incurante delle conseguenze per l’individuo, e se ogni persona trasmette a più di una persona, il rapido ritmo di crescita esponenziale crea un’epide­mia (Bauch e Galvani, 2013 ). Nei casi Skinwalker Ranch sopracitati, i ricerca­tori dell’AAWSAP hanno osservato lo sviluppo di malattie autoimmuni in molte delle famiglie che soffrivano dell’Effetto Autostoppista. Non è tuttavia noto se lo sviluppo di malattie autoimmuni in queste famiglie sia stato causato da “autostoppi­sti”, sebbene siano invece ben noti i collegamenti tra i disturbi legati allo stress e le malattie autoimmuni (Song et al., 2018). La ricerca futura potrebbe anche permetterci di testare varie ipotesi sul meccanismo coinvolto nell’Effetto Autostoppista. Il denominatore comu­ne con le persone che sperimentano gli effetti del ‘portare qualcosa a casa’ non è solo difficoltà respiratoria, febbre emorragica o altri sintomi di infe­zione virale. Le alterazioni nell’ambiente percettivo di una persona sembrano invece essere le manifestazioni più comuni. I sintomi includono svegliar­si con umanoidi ombra neri in piedi sopra i letti, vari tipi di attività poltergeist, sfere colorate che volano attraverso le camere da letto e le case delle persone di notte, appa­rizioni di bambini o adulti morti, rumori forti inspiegabili intorno alla casa, etc.

Il ruolo della coscienza
Le alterazioni nella percezione umana a seguito dell’essere “infettati” sug­geriscono che alcuni dei nuovi modelli di coscienza umana proposti da luminari come il filosofo-scienziato informatico Bernard Kastrup (Kastrup, 2019), il professore della University of California Irvine Donald Hoffman (Hof­fman, 2020 ), il professore della Rice University Jeffrey Kripal (Kripal, 2019), l’inventore di microchip Federico Faggin (Faggin, 2021), il professore della Uni­versity of Virginia Edward Kelly (Kelly et al., 2015) e il biologo delle cellule sta­minali Robert Lanza (Lanza et al., 2020) può essere pertinente. L’idea che la coscienza sia “primaria” e di fatto soggiace alla realtà fisica e non emerga dal traffico neurochimico nel cervello è fondamentale per questo nuovo punto di vista. Un’implicazione della nuova prospetti­va sulla coscienza umana è che il cervello può agire come un “filtro” della coscienza, come proposto da Aldous Huxley (Huxley, 1954). Bernard Kastrup sotto­linea anche che gli psichedelici riducono l’attività cerebrale mentre l’individuo pa­radossalmente subisce un’attività percettiva estremamente intensa (Kastrup, 2021). Egli scrive: “...in tutti i casi l’effetto fisiologico della sostanza psichedelica è di ridurre l’attivi­tà cerebrale, in particolare nella cosiddetta ‘rete in modalità predefinita’, che è corre­lata al nostro ego o senso di identità indi­viduale. L’effetto fenomenologico, invece, è una delle esperienze più ricche e intense che un essere umano possa fare. Se il pro­prio cervello va effettivamente a dormire durante quelle esperienze, da dove vengono allora le esperienze?” La domanda di Kastrup è valida e le alterazioni cerebrali misurabili, inclusa la quiescenza, potrebbero essere una lettura investigativa per esaminare gli “effetti degli autostoppisti” sul cervello umano come parte di un futu­ro programma UFO. Una volta che l’autostoppista si “at­tacca” o infetta una nuova vittima, può svolgere un ruolo nel manipolare o inibire la normale modalità del cervello nel filtrare la realtà più o meno allo stesso modo in cui gli psichedelici presumibil­mente riducono la capacità di screening del cervello? (Luca, 2022; Swanson, 2018) In un futuro programma di ricerca, ipotizzando un numero sufficiente­mente elevato di casi con un adeguato valore statistico, i ricercatori potrebbero testare e misurare gli effetti di un’“infezione da Autostoppista” sulle vittime. Gli studi di imaging cerebrale su sperimentatori e membri della famiglia condotti nell’ambito del programma AAWSAP 2008-2010 potrebbero essere notevolmente ampliati per verificare in modo specifico se gli sperimentatori e i membri della famiglia mostrassero attività o strutture cerebrali insolite rispetto ai controlli. I problemi relativi all’osservazione dei biomarcatori cerebrali sono aperti, e numerosi articoli sul tema sono già stati presentati per la pubblicazione sottoposta a revisione paritaria (Green, C.C., Personal communication). In definitiva, a ben vedere, il Programma segreto AAWSAP del Pentagono ha aperto la strada ad un approccio a doppio binario per indagare le prestazioni e le caratteristiche tecniche degli UFO, mentre ricercava simultaneamente gli effetti degli UFO sugli esseri umani. E quindi ha creato con successo un nuovo modello innovativo per i futuri programmi UFO del Governo degli Stati Uniti. Resta ora da vedere se tale modello possa essere riutilizzato.
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8 Mesi 3 Settimane fa #52182 da Rob_H
Una serie investigativa realizzata da New York Post sulla questione Skinwalter Ranch

Skinwalker Ranch (Pt 1) NIDS, Robert Bigelow, Werewolf, UFOs, Bigfoot | The Basement Office

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