- Messaggi: 1041
- Ringraziamenti ricevuti 137
A Caronia: Paranormale-Piromania ... o...
Cito velocemente: nel 1939 a Padova, per un certo periodo, in una casa presero fuoco le coltri dei letti e gli interni degli armadi senza intaccare il legno. Strano, no? Una bambinaia mentre teneva in braccio una bambina di pochi mesi, avvertì all'improvviso una scottatura ad una mano e nel frattempo i vestiti dell'infante emanavano fumo (Il Veneto dell'8-10-1939)- nel 1956 in prov. di Teramo (Scerne), si ebbero svariate combustioni spontanee di materassi e tende rimaste inesplicate (caso riportato anche da Leo Talamonti, Universo Proibito, Sugarco Eddizioni, Milano 1978, pp. 322).
Agli inizi del 1959 ad Aspio (Ancona), per un mese intero presero fuoco mucchi di fieno e una mangiatoia, nella casa una tenda, lo spigolo di un letto e la culla di un bambino (Il Resto del Carlino, 2-2 1959 - Il Corriere della Sera 3-2-1959). Nei mesi di febbraio e marzo 1988, in una canonica di Cesena, carta, cartoni e biancheria presero fuoco, non solo,ma pure altre cosucce, come accensioni e spegnimenti improvvisi di luci, telefono che squillava inprovvisamente , porte che si aprivano autonomamente, quindi botti, fischi e rumori come scariche (Repubblica 19-3-1988) .
Nel 1991 per qualche mese a Ferrara, in una casa abitata da genitori e due figli, vi fu un susseguirsi di fenomeni tra i quali bruciature di fili elettrici, di vecchi volumi trovati bruciacchiati, nonchè incendi iniziati in mobili e materassi. Un incendio si ebbe anche all'esterno, in un campo di sterpaglie (Quaderno di Parapsicologia n° 1, marzo 1993,pp. 6 e 24). A La Spezia, nel 1997, in un appartamento abitato da una giovane donna con la sua bambina, presero fuoco una tenda e gli abiti dentro un armadio, con un seguito di altri fenomeni strani, come un getto improvviso di candeggina sul viso e la cameretta della figlia trovata a soqquadro (Il Tempo 2-9-1997).
La casistica italiana comprende altri casi simili. Chiediamoci se tutto questo sia opera dei congiunti Pezzino domiciliati a Canneto di Caronia. Se la risposta è negativa e gli analoghi casi più o meno estesi vanno considerati genuini, va da sè che lo studio per comprenderli deve necessariamente essere spostato, fino ad includere ciò che la disciplina paranormale designa come poltergeist.
Scartando quindi per tutta una serie di manifestazioni, l'origine dolosa (almeno NON la sola) a Canneto di Caronia, incentrata e appiccicata spicciatamente sulla figura di Giuseppe Pezzino, si entra in un mondo che può benissimo comprendere alcune patologie sommerse, ma pure nel mondo della Parapsicologia seria. E NON solo in questa...
In soldoni questo di Caronia è uno di quei casi che sfida qualsiasi opinione settaria,di parte, contraria e pregiudizievole
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- Messaggi: 1041
- Ringraziamenti ricevuti 137
Fu controllato se vi era un sovraccarico di consumo, o difetti che potessero causare corti circuiti, fu fatta una completa revisione dell'impianto elettrico nonostante non presentasse alcuna anomalia. Furono comunque sostituiti i fili, i ruttori, le scatole, insomma una ristrutturazione completa, ma i fatti si ripetevano: iniziò a bruciare il grosso cavo inserito nella piastra dei contatori e degli interruttori generali. Intervennero i tecnici dell'Enel che non trovarono mai anomalie. Al ripetersi di tali eventi, si notò che i guasti non si verificavano quando era assente il sedicenne Benedetto Supino che, come detto, aiutava saltuariamente il padre nell'azienda.
Crebbe questa certezza perchè quando il ragazzo era presente si scaricavano sia le batterie delle auto e bruciavano anche gli interruttori della abitazione. Era solo l'inizio, infatti, sempre e solo quando il ragazzo era presente, senza alcuna causa, cominciarono a prendere fuoco pezzi di legno, truccioli e giornali. Una tuta di un operaio, intento alle sue mansioni, prese inaspettatamente fuoco, con Benedetto nelle vicinanze. Era solo l'inizio di un periodo di fuochi che interessarono anche mobili, tute e tovaglie.
Infine il ragazzo fu allontanato e inviato a lavorare nei cantieri di Ventotene, a Santojanni, ad Acquatraversa, Ed anche li cominciarono a bruciare interruttori, corredati da scariche di accumulatori, inspiegabili guasti agli apparecchi elettrici, dando così un'ulteriore conferma che il ragazzo era la vera causa (ovviamente inconscia e involontaria) della fenomenologia.
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- CharlieMike
-
- Offline
- Utente
-
- Messaggi: 2969
- Ringraziamenti ricevuti 438
Fin da quando mi è arrivata la prima notizia sui fenomeni di Canneto di Caronia mi è venuta alla mente una parola: induzione elettromagnetica (si, lo so. Sono dueVolano49 ha scritto: C'è chi (come certi utenti di forum sul paranormale, si, insomma, quelli che reggono le reggicalze a Polidoro...) non sopporta casi simili a Canneto di Caronia perchè troppo numerosi.., si può facilitare loro il compito trattandoli singolarmente, magari uno dei casi di combustione spontanea, innescati suo malgrado da un ragazzo di Formia, anno 1983, l'allora sedicenne Benedetto Supino, capace di provocare dei notevoli fenomeni cinetici, teleustori in primis. Ma non è una novità, perchè nelle manifestazioni di Poltergeist si verificano spessissimo effetti esotermici. Gli interruttori dell'impianto elettrico e di energia del macchinario dell'azienda di famiglia, dove anche Benedetto aiutava saltuariamente il padre, cominciarono a saltare e a fondersi. Anche una volta riparati reggevano per poco,
Fu controllato se vi era un sovraccarico di consumo, o difetti che potessero causare corti circuiti, fu fatta una completa revisione dell'impianto elettrico nonostante non presentasse alcuna anomalia. Furono comunque sostituiti i fili, i ruttori, le scatole, insomma una ristrutturazione completa, ma i fatti si ripetevano: iniziò a bruciare il grosso cavo inserito nella piastra dei contatori e degli interruttori generali. Intervennero i tecnici dell'Enel che non trovarono mai anomalie. Al ripetersi di tali eventi, si notò che i guasti non si verificavano quando era assente il sedicenne Benedetto Supino che, come detto, aiutava saltuariamente il padre nell'azienda.
Crebbe questa certezza perchè quando il ragazzo era presente si scaricavano sia le batterie delle auto e bruciavano anche gli interruttori della abitazione. Era solo l'inizio, infatti, sempre e solo quando il ragazzo era presente, senza alcuna causa, cominciarono a prendere fuoco pezzi di legno, truccioli e giornali. Una tuta di un operaio, intento alle sue mansioni, prese inaspettatamente fuoco, con Benedetto nelle vicinanze. Era solo l'inizio di un periodo di fuochi che interessarono anche mobili, tute e tovaglie.
Infine il ragazzo fu allontanato e inviato a lavorare nei cantieri di Ventotene, a Santojanni, ad Acquatraversa, Ed anche li cominciarono a bruciare interruttori, corredati da scariche di accumulatori, inspiegabili guasti agli apparecchi elettrici, dando così un'ulteriore conferma che il ragazzo era la vera causa (ovviamente inconscia e involontaria) della fenomenologia.
Un saluto
![:( :(](/frown.gif)
Tutti i fenomeni riguardavano circuiti elettrici oppure oggetti facilmente riconducibili a componenti elettrici, quali avvolgimenti o bobine.
Quando ancora studiavo elettrotecnica e successivamente elettronica, ma anche prima in fisica, mi è stato insegnato che un conduttore elettrico, immerso in un campo magnetico variabile, genera elettricità.
Questo fenomeno prende il nome di "induzione elettromagnetica".
Questo fenomeno è sfruttato negli altoforni a induzione per fondere la ghisa.
Se, supponiamo, Caronia fosse stata investita da un forte campo elettromagnetico, tutti i conduttori elettrici formanti un circuito chiuso, avrebbero generato al loro interno una corrente elettrica che, a sua volta, se la sezione dei "conduttori" fosse stata particolarmente piccola, si sarebbe trasformata in calore.
Ho messo la parola "conduttori" tra virgolette perchè non necessariamente sto parlando di circuiti elettrici.
Le molle metalliche di un letto sono collegate fra loro tramite la rete stessa realizzando un circuito chiuso. E una molla metallica altro non è che una bobina o un avvolgimento elettrico.
Ovviamente occorre un campo elettromagnetico di notevole potenza per fare si che un cavo elettrico o la molla di un letto diventino incandescenti, ma ricordiamo che Canneto è sul mare, e tale potenza può essere tranquillamente generata da una nave.
Quanto a Benedetto Supino sarebbe interessante sapere se sono stati fatti dei test sotto controllo e non delle semplici coincidenze.
Gli altri casi che hai descritto sono poco dettagliati.
Sono tutti descritti in modo generico senza entrare nei particolari.
Dire che una mangiatoia ha preso fuoco non significa nulla. Bisognerebbe sapere se non ci fossero, ad esempio, anche altri oggetti metallici nelle vicinanze, tipo un forcone abbandonato o una catena, o se la mangiatoia non fosse essa stessa metallica.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- Messaggi: 1041
- Ringraziamenti ricevuti 137
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- Messaggi: 1041
- Ringraziamenti ricevuti 137
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.